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STORIA, TECNOLOGIA E APPLICAZIONI DEL RIPARTITORE DEI COSTI DEL CALORE Roberto Colombo
La contabilizzazione indiretta L 85% dei fabbricati italiani è stato costruito prima del 1990. La tipologia di distribuzione utilizzata era principalmente a colonne montanti (distribuzione verticale). In essi, la forma di contabilizzazione possibile è quella indiretta, nella maggior parte dei casi attuabile mediante ripartitori dei costi del calore su ciascun radiatore.
D.Lgs. 102/14: Art. 13 (Informazione e formazione ) Entro il 31 dicembre 2014 ENEA, in collaborazione con le associazioni di categoria, con le associazione dei consumatori e con le Regioni, predispone un programma triennale di informazione e formazione finalizzato a promuovere e facilitare l'uso efficiente dell'energia per sensibilizzare le famiglie, in particolare quelle che vivono in condomini, rispetto ai benefici delle diagnosi energetiche e rispetto ad un uso consapevole dell'energia. All'attuazione del programma si provvede nel limite massimo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017.
Pietre miliari 1917: Il primo prototipo di ripartitore (termoelettrico) viene installato in un edificio della pubblica amministrazione danese. Sottoponendo due conduttori di natura differente a un delta T si crea una differenza di potenziale (effetto Seeback). L elettricità così generata viene utilizzata per muovere una colonnina di mercurio all interno di un tubicino di vetro
Pietre miliari 1930: l ingegnere danese Constantin Brun perfeziona i ripartitori a evaporazione Una piastra di materiale che conduce calore trasmette l energia termica a un ampolla contenente un liquido alcoolico altamente igroscopico. Misurando il grado di evaporazione del liquido si può determinare l emissione termica del radiatore.
Pietre miliari 1950: fusione dell azienda C. Brun a/s con la società svizzera Ata: nasce Brunata. 1951: test c/o il Danish Institute of Technology per valutare l affidabilità dei ripartitori. I risultati costituiranno le fondamenta dei successivi standard europei (EN/DIN). 1973: conflitto Egitto/Siria e Israele, con blocco dell esportazione di petrolio dai Paesi arabi. Immediati cambiamenti verso il risparmio energetico e maggior consapevolezza dei consumi individuali.
Pietre miliari 1980: vengono messi in commercio i primi ripartitori elettronici 1990: il progresso tecnologico e la diffusione di internet consentono le letture dall esterno delle unità immobiliari e il monitoraggio remoto. 1997: Brunata lancia il portale WebMon, per consentire letture illimitate e costante monitoraggio dei consumi da parte dell utente 2012: la Energy Efficiency Directive 27/2012/EU rende obbligatoria la contabilizzazione individuale del calore
Oggi: il ripartitore serie Futura Conforme EN 834 Batteria di durata 10 anni e sostituibile Insensibilità alle fonti esterne di calore (brevetto) Sensibilità 0,1 gradi K Tecnologia a due sensori Allarme elettronico anti-manomissione Modulo trasmissione radio incorporato Piattaforma di monitoraggio internet (WebMon)
La programmazione del ripartitore Il ripartitore memorizza un valore grezzo ( non mediato ) equivalente all integrale nel tempo della differenza tra la temperatura superficiale del radiatore e quella dell ambiente. Tale valore è poi ponderato dal software del ripartitore per fornire le U.R., Unità di Ripartizione. Il valore non mediato cioè, viene moltiplicato per i seguenti tre fattori: K q : esprime la potenza termica nominale del radiatore su cui è installato il ripartitore; K c : esprime l accoppiamento termico tra il sensore di temperatura e la superficie del radiatore. K T : viene utilizzato nei casi di utilizzo di ripartitori a un sensore con condizioni di temperatura ambiente inferiore a quella di riferimento (<16 ºC).
La programmazione del ripartitore Esistono migliaia di corpi scaldanti, quindi è consigliabile programmare il ripartitore per una totale trasparenza verso l utente finale.
Senza programmazione? Il numero di impulsi mostrato sul display dei diversi ripartitori non è proporzionale alla spesa che l utente dovrà sostenere. 500 2000 Quindi? K q K c K T
L installazione del ripartitore = = 66 75% H
L installazione del ripartitore Tipologie di supporti posteriori (termoconduttori)
L installazione del ripartitore Fissaggio del perno a vite mediante saldatura su radiatori a piastra
Caso studio 1 CREMONA Palazzina anni 30 di 4 piani, teleriscaldamento 24 appartamenti / 125 radiatori Spesa annua per il riscaldamento: 41.325 (media di 1.722 /apt) Innovazioni introdotte nel 2012: Nuova pompa a frequenza variabile Ripartitori Valvole termostatiche Investimento complessivo: 30.000 (1250/apt) Spesa annua dopo l intervento: 22.441 (-45%) ( 21.055 nel secondo inverno) Media di 880 /apt Manutentore: Termica Servizi
Caso studio 2 TORINO Tre edifici separati, costruzione 1954 84 appartamenti / 460 radiatori Impianto esistente: caldaia a metano da 814 kw Spesa annuale per il riscaldamento: 90.000 (media 1072/apt) Innovazioni introdotte: 2 caldaie da 220 kw Ripartitori Valvole termostatiche Pompe elettroniche Investimento complessivo: 150.000 Spesa annuale dopo l intervento: 55.000 (-39%) Media 655/apt Manutentore: Climagest
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