REGOLAMENTO MODALITA DI GESTIONE ECOMUSEALE

Documenti analoghi
COMUNE DI GRANDOLA ED UNITI Provincia di Como !!!!!!!!! REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL ECOMUSEO DELLA VAL SANAGRA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: APPROVAZIONE ATTO COSTITUTIVO ECOMUSEO DELLA VAL SANAGRA. IL CONSIGLIO COMUNALE

LEGGE REGIONALE 6 luglio 2011, n. 15 BUR Puglia n. 108 del Istituzione degli ecomusei della Puglia IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER L AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GESICO

art. 1 (denominazione sede) 1. E costituita l Associazione di volontariato denominata Amici dell Africa Onlus.

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

ASSOCIAZIONE DIPENDENTI ENTI LOCALI (A.D.E.L.E.)

COMUNE DI GORNO Provincia di Bergamo

STATUTO. Istituto Cimbro/Kulturinstitut Lusérn. Art. 1. Istituzione e denominazione. Art. 2. Scopo. Art. 3. Compiti

STATUTO L Associazione non può deliberare o intraprendere iniziative di carattere didattico.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL MUNICIPIO 5 BILANCIO PARTECIPATO

COMUNE DI PALMARIGGI Provincia di Lecce REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO

Comune di Borgo San Siro Provincia di Pavia. Regolamento della Consulta delle Associazioni di Borgo San Siro

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA CITTADINA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE

COMUNE DI LUCERA REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLA CULTURA

SISTEMA BIBLIOTECARIO INTERCOMUNALE DEL LODIGIANO CONVENZIONE

Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia

REGOLAMENTO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DELL UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E MASATE

La Casa delle Idee. Regolamento Forum Permanente della Partecipazione. Articolo 1 Oggetto (Cos è?) 2. Articolo 2 Finalità (Cosa fa?

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna NUOVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE PER IL TURISMO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL ECOMUSEO DEL DISTRETTO DEI MONTI E DEI LAGHI BRIANTEI

STATUTO. Articolo 1 (Denominazione e finalità)

comparazione leggi ecomusei

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDÎ IN AFFARI EUROPEI E INTERNAZIONALI

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

Linee Guida di Brianza SiCura

Regolamento della Consulta dell Handicap della Provincia di Lecce

REGOLAMENTO. Articolo 1 Istituzione

CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

STATUTO. dell Associazione di Promozione Turistica Pro Loco CURTOMARTINO con sede in Acquaviva delle Fonti.

ALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO

COMITATO MANIFESTAZIONI LOCALI SORAGA

CITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax

ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO SULL HANDICAP

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014

Norme per la valorizzazione, la promozione e il sostegno dell economia sociale e solidale

C i t t à M e t r o p o l i t a n a d i M i l a n o REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO TURISTICO DEL COMUNE DI TORTORETO

C O M U N E D I C O R A T O (CITTÀ METROPOLITANA DI BARI)

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

ART. 11 NORMA FINALE

COMUNE DI GAVIRATE Varese P.zza Matteotti n Gavirate C.F REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA DELLO SPORT

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI MORFOLOGI VETERINARI TITOLO I DENOMINAZIONE, SCOPO, SEDE, DURATA. Articolo 1

COMUNE DI DECIMOMANNU Provincia di Cagliari

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

ECOMUSEO DEL BOTTICINO STATUTO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

PROVINCIA DI PISA DIREZIONE GENERALE

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

Art. 2 (Interventi attuativi)

REGOLAMENTO CONSULTA DELLO SPORT E DEL TEMPO LIBERO

COMUNE DI VALLEFOGLIA. Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLO SPORT"

Associazione Italiana di Acustica

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

ALLEGATO ALLA DELIBERA DEL C.C. N. 70 DEL REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Città di Nichelino Provincia di Torino REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE DONNE

MONDI LOCALI DEL TRENTINO. Costituzione di una rete territoriale culturale stabile tra gli Ecomusei del Trentino

Regolamento di PALAZZO LOMELLINI Arte Contemporanea

REGOLAMENTO per il funzionamento della CONSULTA SPORTIVA

COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D'ARNO Provincia di Pisa

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

ATTO COSTITUTIVO DEL CENTRO

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT

Associazione Torino Città Capitale Europea

CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia Capo I Disposizioni generali. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Patrimonio fotografico d interesse regionale)

Regolamento del Tavolo Tematico. del DSS42 di cui alla L.328/00

STATUTO APPROVATO ALL ASSEMBLEA: Roma, 11 Novembre 2005

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

ACCORDO DI RETE SCUOLE CALABRESI ASSOCIATE IN RETE PER LA ROBOTICA. I Dirigenti Scolastici (o delegati)

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI BRA

SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO. Articolo 1 (Denominazione e sede)

Enti Locali Unioni di Comuni Unione di Comuni "Antica Terra di Lavoro"

REGOLAMENTO DEL CENTRO DI RICERCA DI DIRITTO DOGANALE E DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

COMUNE DI SACCOLONGO Provincia di Padova

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER L'INTEGRAZIONE DEI CITTADINI STRANIERI DELL UNIONE DELLE TERRE D ARGINE

Statuto Associazione culturale Altidona Belvedere

Coordinamento Provinciale di Venezia

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL COMMERCIO, ARTIGIANATO, ATTIVITA TURISTICHE E RICETTIVE DEL COMUNE DI SONA

Provincia di Rovigo Servizio Protezione Civile e Difesa del Suolo

Regolamento Forum Permanente per la Partecipazione e lo Sviluppo Locale del Comune di Collesalvetti

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA DELLA COMUNITA SERRAVALLESE NON ITALIANA

Indice. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Organi)

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Transcript:

REGOLAMENTO MODALITA DI GESTIONE ECOMUSEALE Rev 01 Novembre 2012

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Istituzione 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di funzionamento, gestione e programmazione dell Ecomuseo denominato in via esclusiva Ecomuseo dell Alta Via dell Oglio. 2. L Ecomuseo è stato istituito presso i Comuni di Vione, Incudine, Temù, Ponte di Legno e Vezza d Oglio (di seguito Comuni Aderenti) con delibere separate, identificando il Comune di Vione come Comune Capofila. L Unione dei Comuni dell Alta Valle Camonica aderisce a sua volta all Ecomuseo Alta Via dell Oglio, con deliberazione della propria Assemblea. 3. L Ecomuseo ha natura di istituzione culturale ai sensi della legge 13/2007, è organismo permanente senza scopo di lucro, è istituito al servizio della società e del suo sviluppo culturale, sociale ed economico. 4. La titolarità giuridica della istituzione Ecomuseo fa capo ai Comuni Aderenti, i quali hanno individuato il Comune di Vione quale soggetto coordinatore, dotato di rappresentanza legale e delegato a rapportarsi con Regione Lombardia in riferimento a tutti gli adempimenti previsti per il riconoscimento, per le attività delle rete degli Ecomusei di Lombardia e per la richiesta di contributi. 5. L Ecomuseo fa riferimento al territorio coincidente con quello dei Comuni Aderenti, caratterizzato dalla presenza del bacino imbrifero dell alto corso del fiume Oglio. Il fiume ed i suoi affluenti hanno determinato le caratteristiche geomorfologiche dell area ed influenzato i modi di vivere, lavorare e abitare delle popolazioni locali, che condividono un retroterra fatto da vicende storiche, lingua e tradizioni comuni. L Ecomuseo è chiaramente identificato e contraddistinto da caratteristiche paesaggistiche, ambientali, socio economiche, storiche e di identità culturali proprie, definite ed omogenee. 6. Le strutture di proprietà dei Comuni Aderenti ed adibite a fini ecomuseali rimangono nella titolarità, proprietà e disponibilità alle singole amministrazioni, nel proprio patrimonio secondo le leggi vigenti. Art. 2 Sede, dominio internet, marchio 1. L Ecomuseo ha sede legale presso il Municipio del Comune di V i o n e (BS) Piazza Vittoria, 1 - tel. 0364 94131 fax. 0364 Fax 0364/948528 mail - info@comune.vione.bs.it, segreteria@ecomuseoaltaviaoglio.org

2. L Ecomuseo ha adottato il seguente marchio: Il logo con la scritta in alto Alta via dell Oglio raffigura la fotografia di un reperto archeologico risalente al basso medioevo costituita da una fibula longobarda ritrovata durante alcuni scavi degli anni 70 del sec. XX nel comune di Vione 3. L Ecomuseo possiede un sito web ufficiale, sul quale si trovano informazioni riguardo all ente, ai beni tutelati ed alle iniziative in corso; il sito è accessibile al seguente indirizzo: www.ecomuseoaltaviaoglio.org.

TITOLO II CARATTERISTICHE IDENTITARIE DELL ECOMUSEO, MISSIONE, SCOPI E FINALITA Art. 3 Caratteristiche identitarie e specificità dell Ecomuseo 1. L Ecomuseo dell Alta Via dell Oglio si caratterizza per i seguenti elementi strutturali, di natura e di specificità: origine e caratteristiche: l Ecomuseo dell Alta Via dell Oglio ha origine dalle attività culturali promosse fin dagli anni settanta del XX secolo per iniziativa delle amministrazioni comunali aderenti. L Ecomuseo è sostenuto dalla popolazione e dalle associazioni locali col fine di conservare e valorizzare il patrimonio ambientale, storico e culturale del territorio dell alto corso del fiume Oglio. La comunità attraverso l Ecomuseo si restaura e si mostra al pubblico, proponendosi come un importante polo di attrazione turistica, didattica e culturale utile per contribuire a supportare e rilanciare l economia della Valle Camonica; periodo di attività: le attività ed i percorsi ecomuseali sono fruibili durante l intero anno solare mentre l accesso alle strutture ecomuseali avviene durante gli orari di apertura. patrimonio ecomuseale: il patrimonio dell Ecomuseo si compone di numerose opere, strutture ed infrastrutture recuperate e qualificate, pubbliche e private, programma delle attività e degli interventi: l istituto ecomuseale intende realizzare interventi di tutela e valorizzazione delle strutture ed infrastrutture ecomuseali caratterizzate da valore ambientale, culturale e storico, interventi di promozione ed eventi di richiamo culturale e turistico, anche in collaborazione con la rete degli Ecomusei di Lombardia, interventi per il sostegno delle produzioni enogastronomiche locali e dell artigianato tipico, interventi educativi, di formazione, di ricerca, laboratori didattici. Art. 4 Missione 1. La missione dell Ecomuseo è documentare, conservare e valorizzare la memoria storica del territorio nelle sue manifestazioni materiali ed immateriali, attraverso la gestione attiva e coordinata delle sedi e dei percorsi ecomuseali. 2. Tale missione di conservazione e comunicazione dell identità e dei valori dell Ecomuseo deve essere perseguita insieme delle istituzioni locali e della popolazione residente, col fattivo aiuto delle associazioni locali e delle attività economiche. L Ecomuseo, infatti, è un progetto partecipato di sviluppo delle comunità locali finalizzato alla tutela del patrimonio storico, culturale ed ambientale. 3. L Ecomuseo stimola l incontro tra la popolazione residente ed i visitatori/turisti anche al fine di trasferire, condividere e diffondere la missione ecomuseale.

4. L Ecomuseo persegue l incontro sociale ed il dialogo intergenerazionale, tende al recupero delle conoscenze tecniche e delle capacità manuali tradizionali, al corretto rapporto tra consumo e rinnovamento delle risorse. Art. 5 Scopi e finalità 1. L Ecomuseo persegue gli scopi e le finalità previsti dall art. 1 comma 4 della Legge regionale n. 13 del 12.07.2007, in particolare: il coinvolgimento e la partecipazione attiva della popolazione in quanto l Ecomuseo rappresenta l espressione della cultura di un territorio ed ha come principale riferimento la comunità locale; la ricostruzione delle trasformazioni sociali, economiche, culturali ed ambientali storicamente vissute dalla comunità e dai territori al fine di accompagnare lo sviluppo sostenibile e condiviso; la sensibilizzazione e la promozione allo sviluppo sostenibile delle comunità locali, delle istituzioni culturali scientifiche e scolastiche, delle attività economiche, degli enti e delle associazioni; la conservazione ed il restauro di ambienti di vita tradizionali per tramandare testimonianze della cultura materiale ed immateriale, delle abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, delle tradizioni religiose, culturali, ricreative ed agricole, dell utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie utilizzate nelle attività produttive la valorizzazione dei territori e dei loro patrimoni, di immobili caratteristici e storici, di mobili, attrezzi e strumenti di lavoro utili alla ricostruzione degli ambienti di vita tradizionali, consentendone la salvaguardia e la buona manutenzione nonché il rafforzamento delle reti di relazioni locali; la ricostruzione di ambienti di vita e di lavoro locali volti alla produzione di beni e servizi da offrire ai visitatori, creando occasioni di impiego e di vendita di prodotti locali, nonché di didattica, sport e svago; la predisposizione di percorsi turistici e culturali volti alla ricostruzione di ambi enti tradizionali; la promozione ed il sostegno delle attività di ricerca scientifica e didattico educative riferite alla storia, all arte, alle tradizioni locali ed all ambiente; lo studio, la rappresentazione e la tutela dei paesaggi tipici lombardi; organizzare iniziative culturali ed educative tese al recupero ed alla promozione del patrimonio storico, culturale, naturalistico e linguistico; coordinare la propria attività con le strutture presenti sul territorio provinciale e regionale, in adempimento agli indirizzi di politica culturale fissati dai competenti organi regionali.

TITOLO III ORGANI Art. 6 Gestione dell Ecomuseo e Cabina di regia 1. La gestione amministrativa, culturale e scientifica dell Ecomuseo viene esercitata dai Comuni Aderenti, i quali si impegnano a tenere conto, in riferimento agli adempimenti di ordinaria e straordinaria gestione, delle indicazioni dei soggetti aderenti all Ecomuseo, in particolare delle associazioni locali, delle istituzioni culturali, delle istituzioni scolastiche, delle imprese agricole, artigianali, ristorative, ricettive e turistiche. 2. La gestione dell Ecomuseo viene realizzata attraverso una cabina di regia costituita dai sindaci o loro delegati dei Comuni Aderenti e dal Soggetto coordinatore, quali membri con diritto di voto. Alle riunioni della cabina di regia, organizzate dal soggetto coordinatore dell Ecomuseo, possono partecipare, senza diritto di voto, ma con funzioni propositive, consultive o di referenti i membri del comitato tecnico scientifico, i rappresentanti delle associazioni, della popolazione, delle imprese del territorio ed i privati cittadini residenti nel territorio dei comuni aderenti. La presidenza della cabina di regia è affidata al Comune capofila. 3. La cabina di regia è concepita come momento di confronto, di proposizione ed approvazione delle linee generali di gestione ed ha la funzione di: discutere ed approvare le linee di ricerca e di intervento discutere ed approvare i progetti ecomuseali discutere ed approvare il bilancio annuale da presentare ai comuni Aderenti discutere e approvare i programmi pluriennali di gestione e di investimento 4. La cabina di regia è convocata dal Presidente almeno due volte all'anno e l'avviso di convocazione deve contenere il luogo, il giorno e l'ora della seduta e la precisa indicazione degli argomenti posti all'ordine del giorno. Le sedute sono pubbliche e sono valide con la presenza di almeno la metà dei componenti con diritto di voto (Sindaci dei Comuni aderenti o loro delegati), in esse si delibera a maggioranza assoluta dei votanti con voto palese. Su invito del Presidente alle sedute possono partecipare esperti o consulenti. In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente, la presidenza del Comitato è assunta dal consigliere più anziano presente alla seduta. 5. L avviso di convocazione è reso pubblico almeno 5 giorni prima della data prevista per la convocazione. Art. 7 Soggetto coordinatore/referente dell Ecomuseo 1. Il Coordinatore/referente dell Ecomuseo viene nominato dalla Cabina di Regia di concerto con le Amministrazioni Comunali e dura in carica fino al suo rinnovo od alla nomina di altra persona, rinnovo/nomina che dovrà essere effettuata comunque entro il termine di sei mesi dall insediamento della nuova Giunta comunale dell Ente capofila.

2. Il Coordinatore deve possedere, ai sensi della normativa, un adeguato titolo di studio, preferibilmente il titolo di laurea e un curriculum che evidenzi la coerenza con l incarico affidato. 3. Il Coordinatore/referente ha i seguenti compiti: predisporre la proposta di programma annuale delle attività ecomuseali da presentare alla cabina di regia; coordinare le attività dell Ecomuseo assicurandosi della buona riuscita; partecipare alle attività organizzate dalla rete degli Ecomusei di Lombardia e relazionare alla cabina di regia. 4. In sede di prima istituzione il ruolo di soggetto coordinatore e referente dell Ecomuseo è scelto congiuntamente dai Sindaci dei Comuni Aderenti. Art. 8 Comitato tecnico/scientifico 1. E istituito il Comitato Tecnico/Scientifico per il supporto tecnico e scientifico alla cabina di regia nelle attività di indirizzo, programmazione e gestione dell Ecomuseo. 2. Il comitato tecnico scientifico è formato da soggetti dotati comprovata esperienza nel settore culturale, scientifico, artistico, etnoantopologico e turistico con specifiche competenze conoscitive del territorio dell Ecomuseo, del patrimonio e della storia della comunità, della vita associativa locale, delle componenti ambientali, paesaggistiche, culturali, artistiche, socioeconomiche, etnoantropologiche turistiche e di archeologia industriale. I membri del Comitato tecnico/scientifico vengono identificati tramite deliberazione del Presidente dell Ecomuseo o della Cabina di regia. 3. Il Comitato esprime pareri non vincolanti e deve essere informato almeno semestralmente dell attività programmata e svolta dalla cabina di regia. 4. In particolare si occupa di attività di indirizzo delle attività ecomuseali, di monitoraggio dello stato di conservazione delle strutture e degli itinerari, di supporto alla programmazione dell Ecomuseo. 5. Il Comitato è convocato dal Sindaco (o delegato) del comune capofila e si riunisce almeno una volta l anno. Le delibere, ancorché non vincolanti, sono assunte a maggioranza semplice dei presenti. 6. Il comitato, presieduto dal Coordinatore/referente dell Ecomuseo, è composto dai seguenti membri con diritto di voto: conservatore del Museo Etnografico Etnografico L Züf di Vione responsabili delegati dai Comuni Aderenti (uno per municipio) un esperto di attività culturali, un esperto di normative europee e regionali in materia, un sindaco dell Unione dei comuni dell Alta Valle Camonica tutti nominati dall Unione medesima il sindaco del Comune capofila o suo delegato che convoca e presiede La convocazione potrà essere richiesta anche da almeno due membri dandone comunicazione al Presidente

7. Alle riunioni del Comitato possono partecipare tutti i soggetti coinvolti nelle attività dell Ecomuseo (senza diritto di voto). Alle sedute del Comitato possono sempre essere invitate quelle persone del cui parere il Comitato riterrà opportuno servirsi. 8. I componenti il Comitato Tecnico/scientifico intervengono alle riunioni senza percepire alcun compenso e/o gettone di presenza. Può essere autorizzato, previa verifica delle opportune coperture di spesa, esclusivamente l eventuale rimborso spese per la partecipazione alle riunioni od incarichi speciali, comunque in via del tutto eccezionale. Art. 9 Soggetti aderenti all Ecomuseo 1. Numerose sono le associazioni e le istituzioni presenti sul territorio dei comuni interessati all Ecomuseo dell Alta Via dell Oglio hanno manifestato la volontà di aderire e sostenerne l iniziativa. Per poterne divenire formalmente soggetti aderenti si deve procedere alla compilazione del modello A (allegato A Richiesta adesione all Ecomuseo Alta Via dell Oglio). 2. L intero elenco dei soggetti che hanno aderito formalmente all iniziativa si trova nel modello B del presente regolamento ed è oggetto di aggiornamento annuale (Allegato B Elenco Aderenti all Ecomuseo Alta Via dell Oglio)

TITOLO IV AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA Art. 10 Risorse finanziarie 1. Le risorse finanziarie necessarie per la gestione ordinaria e straordinaria, per lo sviluppo e per lo svolgimento delle attività dell Ecomuseo derivano da: fondi propri dei Comuni Aderenti contributi pubblici, in particolare di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, EE.LL di Valle Camonica, ecc. contributi privati, in particolare di Camera di Commercio e di Fondazioni bancarie quali la Fondazione Cariplo Fondazione Bresciana; quote, contributi e lasciti di privati cittadini, enti giuridici di natura privata e/o pubblica; attività economiche realizzate dall istituzione ecomuseale quali la vendita di prodotti (pubblicazioni, gadgets, ecc.) e servizi (visite guidate, attività formative, dimostrazioni, eventi, ecc.) o la gestione di attività commerciali (gestione diretta di ricettività, ristorazione, vendita prodotti tipici, ecc.). 2. Ai soggetti aderenti potrà essere richiesto il versamento di una quota associativa annuale, il cui importo è stabilito ogni anno dalla Cabina di regia e contributi straordinari finalizzati al sostegno di specifiche iniziative. Art. 11 Risorse strumentali e umane 1. Le risorse strumentali derivano principalmente dagli investimenti programmati di concerto tra le amministrazioni locali, la cabina di regia ed il comitato tecnico/scientifico. 2. L Ecomuseo per lo svolgimento del programma si avvale di risorse umane, anche su base volontaria, reperite tra la popolazione locale e tra coloro che si sono dimostrati interessati al progetto ecomuseale. Inoltre le risorse umane saranno reperite grazie alla collaborazione con la pro loco e le Associazioni locali aderenti all Ecomuseo. 3. L Ecomuseo deve perseguire il massimo coinvolgimento locale nelle proprie attività della popolazione, delle associazioni, delle istituzioni e delle varie realtà operanti sul territorio. Allo stesso modo organizzerà eventi e promozioni che valorizzino le realtà economiche locali.