L AMORE FINO A NU CERTO PUNTO



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Transcript:

L AMORE FINO A NU CERTO PUNTO Commedia di due atti ed un epilogo di Pasquale Scognamiglio PERSONAGGI LUCA ALBERTO FAUSTO ROSSELLA CARMELA ROBERTA DON GENNARO SALVATORE PEPPE A SAITTELL TONINO TIC TAC KEVIN commesso in una gioielleria cantante neomelodico disoccupato comunista fidanzata di Luca fan di Alberto figlia del padrone di casa padrone di casa camorrista e fratello di Luca primo scagnozzo di Salvatore secondo scagnozzo di Salvatore impresario di Alberto TRE RAGAZZI 1

PRIMO ATTO Siamo all interno di un appartamento a Napoli. L appartamento è abitato da tre amici, un commesso gioielliere, un comunista e un cantante neomelodico. Sul fondo la scena è rappresentata da un muretto basso che separa la cucina dal soggiorno, alla destra dello spettatore vi è una porta di ingresso, mentre a sinistra, ci sta la porta che da all interno delle camere dei ragazzi. Entra in scena Luca. LUCA: (Spazientito dal disordine che c è in casa) Guarda cà guarda! Io non lo so tutte le mattine è sempre la stessa storia. Me pare o mercato e Resina! Entra Fausto FAUSTO: (Sbadigliando) Buongiorno Luchè! LUCA: (Sarcasticamente) Buongiorno Luchè! Vi ho sempre detto che tutte le volte che organizzate di vedere la partita a casa nostra, nun è ca me putite rimanè a casa na munnezza! FAUSTO: Eeeee! Na munnezza addirittura? Che sarà mai? LUCA: Ma pecchè te pare normale che in una casa si lasciano i mozziconi di sigaretta spenti sopra il tavolino, i tuoi calzini, uno sopra il tavolo da pranzo, l altro addirittura ncopp e fornell! FAUSTO: Vabbè ma stevo stanco! A luce steva stutata li ho buttati così dove capita! LUCA: Ncopp e fornell? FAUSTO: Tu ossaje che tengo il problema dei piedi freddi, allora aggia pensato mo m ascarfo e cazzettine, accussì po se scarfene pure e piede! (Inizia a ridere) LUCA: Ma che fai e battute e ride solo tu! FAUSTO: Mamma mia e comme si pesante comunque o Napule ha vinciuto ajere e sera! LUCA: Ah si? Me fa piacere almeno chesto! FAUSTO: E ja nun fa accussì! Quando abbiamo deciso di andare a vivere insieme, ci siamo divisi i compiti LUCA: Appunto! Avevamo detto che tutti dovevamo collaborare, che dovevamo andare a lavorare per andare incontro alle spese Le pulizie le dovevamo fare tutti e tre qua me pare che faccio a Cenerentola da situazione! FAUSTO: Ma tu si chillo che è chiù pulito! LUCA: E che c azzecca? Allora pe mezo che songo o chiù pulito e pe mezza ca nun me piace e sta rint a munnezza, aggia pulezzà pure chello che facite vuie! FAUSTO: Ma si tratta di collaborazione! 2

LUCA: No! Se tratta di collaboratrici collaboratrici domestiche pecchè chello sto facenn! Attimi di silenzio fra i due. FAUSTO: Comunque Alberto e turnato? LUCA: E chi o sape! Ieri sera sono tornato alle undici tu già stavi dormendo e sinceramente non mi sono interessato di andare a vedere l altra sorellastra che steva facenn! FAUSTO: Ma chisto secondo me è nu vampiro! Niente di meno come fa a vivere la notte? Torna la notte tardi, la mattina dorme sempre LUCA: Voglio vedè chisto quann fatica! FAUSTO: Quann fatica? La sera! Chillo va facenn e serate dint e locale! Guagliò chillo appare a tre vote e sorde che piglie tu rint a nu mese! LUCA: Si pero ne spenne quatte vote tanto! FAUSTO: Certo però ca o cantante neomelodico se porta malamente è? LUCA: Se porta? Ma pecchè è nu mestiere? Che mestiere fai? O neomelodico! FAUSTO: Ma ched è si geluso? LUCA: Incazzato no geluso! Pecchè o cantante neomelodico quando po durà? L hai detto stesso tu no se porta ma quando poi passa di moda, che fa? A famme t ho dico io! FAUSTO: Ma pecchè, scusa? Vedi i grandi nomi della musica Baglioni, De Gregori sono anni che presentano sempre le stesse canzoni e non passano mai di moda LUCA: Ma pecchè tu vulisse paragonà a chillo surrogato e Mauro Nardi cu Baglioni, De Gregori e tutto o riesto? Ma che stai dicenn ma pecchè è musica chello che fa Alberto? E poi io non ho capito, ma prima di farli diventare famosi, che saccio nun se po fa na scola a sti neomelodici? Per prepararli un po basta che se fanno o capello fonato, a cammesella arapute mpietto e o rosario appiso nganna, stanne a posto, li chiamano in queste trasmissioni a rappresentare Napoli nuie già stammo nguaiate, mettimme pure e neomelodici a ce rappresentà, jamme a fernì rint a munnezz! Queste ragazzine ca ce vanno appriesso core mio Frisco E che te combinasse io a quattordici anni, sti cose nun è sapevo manco! Ma poi i testi delle canzoni, io vulesse sapè chi ce scrive, comme fa chella d Alberto Tiene l uocchie e ciucculata, o core chino e marmellata, si na bella mbalsamata, si na sprite che se sfiatata Ma che canzone è? FAUSTO: Uah! Chell è massiccia malamente! LUCA: Se vabbè Faustì io parlo con te che tiene na certa cultura musicale nun me può dicere che è bravo! FAUSTO: Vabbè chesto no però non è nemmeno da buttare, ja! LUCA:A proposito Ma po stamme parlanno, che è fatto? Sei andato a vedere quel lavoro? FAUSTO: No! 3

LUCA: Comme mai? FAUSTO: So arrivato tardi! L appuntamento era alle otto LUCA: Embè a che ora sei andato? FAUSTO: E che ora era mezzogiorno mi pare! Aggio fatto tardi! LUCA: E fatto tardi? Si svenuto rint o lietto! FAUSTO: Si ma nun è colpa mia! Ma pecchè per te è normale, fissare un appuntamento di lavoro ad una persona che non lavora e che dorme dalla mattina alla sera, alle otto del mattino? Ma tu e capito che mi sarei dovuto svegliare alle sette? LUCA: E già pecchè io po so strunz che tutte le mattine mi alzo alle sette per andare a lavorare! Che me dice? FAUSTO: Che ti dico? Che la mattina nun è fa troppo burdell perché altrimenti non riesco a dormire!(sorride) LUCA: Guaglio ma tu che hai capito? Ma tu overo te cride che stai o Grand Hotel? Entra Alberto. ALBERTO: Buongiorno guagliù! LUCA: E turnato Mauro Nardi! ALBERTO: Guè t è scetate buono stammatina? FAUSTO: Addo te si ghiuto a cuccà? ALBERTO: E chi ha durmuto capisc a me!sono stato tutta la notte cu na femmena esagerata! FAUSTO: Nata femmena? Ma comme faie? LUCA: Chello è o profumo e San Gennaro che tene rint o bagno! ALBERTO: O scè ched è si geluso? Che c è non sei contento della tua fidanzata? LUCA: Io sono contentissimo della mia vita di coppia e che non capisco tu come faccia ad amare ogni notte una donna diversa e non riuscire a legarti sentimentalmente! FAUSTO: Vabbè ma chillo fa o cantante e abituato e na perzona famosa! Tu sei un semplice commesso di una gioielleria! LUCA: Io almeno na fatica a tengo! FAUSTO: Si ma sulo pecchè te scite ampressa a matina! ALBERTO: Comunque stanotte sono stato a cantare all Ugola d Oro Nu ristorante che sta a Giugliano. Mi hanno chiamato per cantare ad un matrimonio. FAUSTO: Ah si? E com è andata? 4

ALBERTO: Tutto a posto ho cantato poi ho firmato autografi, qualche fotografia, e poi LUCA: E poi? ALBERTO: Me so ghiuto a piglià o cafè o bar e Palmiro! In quel bar ho incontrato una ragazza na bella ragazza, mora, abbastanza formosa, occhi scuri, e po teneva ddoie cosce LUCA: O scè ti dovevi preoccupare se ne aveva tre no se ne teneva due! FAUSTO: Statte zitto fammi sentire che mi interessa! ALBERTO: Comunque lei mi inizia a guardare io la guardo lei mi sorride teneva certi denti bianchi LUCA: A vulive scugnata? ALBERTO: Nel senso che mi hanno colpito quei denti bianchi lei mi si avvicina camminando tutto così (Imita la camminata della ragazza) LUCA: Ma che si asciuto cu na sciancata? FAUSTO: Ma la vuoi finire o no? Sta raccontando LUCA: Faustì ma fusse nu poco rattusiello? FAUSTO: Ma pecchè ched è? LUCA: No e che te veco nu poco assatanato ALBERTO: Comunque questa ragazza mi si avvicina io stevo nu poco tutto stunato, perché al ristorante mi ero fatto un bicchiere di troppo e nun capevo assaje chello che steva succedendo! FAUSTO: E che fatto? ALBERTO: Lei mi ha chiesto Cosa bevi? e io le ho risposto una vodka grazie poi mi ha guardato e ha detto Scusa ma tu sei il famoso cantante Nick Michelangelo? LUCA: Ma che razza e nome d arte è? FAUSTO: Statte zitto! ALBERTO: Tu nun capisce proprio niente! Comunque io le ho detto Si sono io! e poi non mi ricordo niente più! So soltanto che mi sono risvegliato nel suo letto stamattina e che mi ha lasciato un biglietto sul cuscino Grazie per la splendida nottata Scappo a lavoro Buona giornata E po m ha rimasto scritto o nummero e telefono! FAUSTO:Embè tu che hai fatto quando ti sei accorto che eri da solo? ALBERTO: E c aggio fatto? Mi sono alzato, mi sono guardato un po intorno na bella casa te dico la verità le ho lasciato il mio indirizzo e me ne sono andato! LUCA: Scusa e pecchè nun ce rimasto o telefono? 5

ALBERTO: Se e aropp chi steva chiù cuieto! Chella accumminciava a telefonà tutti i giorni! Queste cose lo sapete non fanno per me! Io sono uno spirito libero Si avessa lascià ogni volta il mio numero a tutte le donne che mi porto a letto stesse nguaiato! Mo pero non mi dite niente, ma vaco truvann nu poco o lietto! Stasera aggia ji a canta alla Scogliera Incantata a Varcaturo e si me capita nata serata comm è chesta, ce pozze pure rimanè! Buonanotte! FAUSTO: Buonanotte! LUCA: Buonanotte?Buongiorno! Chisto nun tene proprio genio e fa niente! Suonano alla porta. LUCA: Chesta sicuramente sarà a cumpagna soia già s appresenta fore a porta! (Va ad aprire) Guè Don Gennaro buongiorno! DON GENNARO: Buongiorno (Entra guardandosi intorno) E no! No no non ci siamo ragazzi! Io la casa ve lo affittata perché mi avevate detto che eravate delle persone pulite ca me pare che so trasuto rint a na fogna! FAUSTO: Addirittura? E comme site esagerato! DON GENNARO: E chisto chi è? O Che Guevara do quartiere? A signora Scannapiecoro, l inquilina del piano di sotto, si è venuta a lamentare ieri sera, perché sentiva dei rumori molesti, segge ca se sbattevano, urla e schiamazzi per non aggiungere poi il fumo che usciva dalla finestra voleva addirittura chiamare i pompieri! FAUSTO: Ma quando mai Don Giacì! DON GENNARO: Io mi chiamo Gennaro! FAUSTO: Avete ragione, ma sapete ieri sera ha giocato il Napoli! DON GENNARO: E allora? Io o pallone o schifo proprio! LUCA: Faustì a vuò fernì o no!?! Don Gennaro, vi chiedo scusa per quello che è successo ieri sera purtroppo i nostri amici sono un poco rumorosi! FAUSTO: E scusatece Don Giuse! DON GENNARO: Io me chiammo Gennaro! FAUSTO: Avete ragione! DON GENNARO: Comunque, io sono venuto a riscuotere o pesone! Sono cinquecento euro! FAUSTO: Mettite nterra e vedite si camminano! DON GENNARO: C ha ditto? LUCA: Niente Don Gennà Fausto vi voleva soltanto chiedere se potevate posticipare di una quindicina di giorni la riscossione sapete non è che ultimamente navighiamo nell oro, e allora DON GENNARO: Non navigate nell oro? E che significa che non tenete i soldi per pagarmi? 6

FAUSTO: Avete capito e Don Giuvà! DON GENNARO: Guaglio mo te sputo nfaccia! Io me chiammo Gennaro! Gen-na-ro! E ricuordatello pecchè nun t ho dico cchiù! (Riprendendo il discorso) Dunque stavamo dicendo non avete i soldi? LUCA: Veramente no! Manco n euro Don Gennà! DON GENNARO: Guagliù io non ho mai fatto credito a nessuno anche perché io di questo vivo! Affitto le case ai giovani come voi, per la maggior parte studenti, figli di papà, roba di un certo livello insomma, e loro sono stati sempre precisi nei pagamenti, perché se non lo erano io e jittave a via fore Io se non vengo pagato nun mangio! FAUSTO: Si ma nuie ultimamente manco e solde pe mangià tenimme! DON GENNARO: E vabbè! Vuol dire che per questa volta vi vengo incontro Vi do quindici giorni di tempo e non costringetemi a imporvi lo sfratto! LUCA: Grazie Don Gennà tanto io la settimana prossima prendo lo stipendio e vi pago tutto non vi preoccupate! DON GENNARO: Non ti preoccupare Luca stai tranquillo, io lo so che voi mi pagate! Comunque entrando ho visto quello stereo sopra il mobiletto è vostro? FAUSTO: Ve piace Don Gustà? Quello è mio! DON GENNARO: Era o tuoio mo e o mio! E ricordatevi che se non perdo la pazienza è semplicemente perché state simpatici a mia moglie solo per questo, però non tirate troppo la corda perché prima o doppe se spezza, e ghiate a fernì co culo nterra! Buona giornata! Esce dalla comune. LUCA: Meno male ce andata bene! FAUSTO: Chillo s ha pigliato o stereo! LUCA: Si ma ci è andata di lusso quello poteva cacciarci senza pensarci due volte! Alberto entra dalla camera con il pigiama versione neomelodico. ALBERTO: Guè ma la smettete che non riesco a dormire!?!?! LUCA: Ma pure quando te vai a cuccà te cumbine accussì? ALBERTO: E certo, il neomelodico non è un personaggio, è uno stile di vita! Ma che è successo? LUCA: Aggiate pazienza, signor Michelangelo, ma è successo che è venuto o padrone e casa e vuleva e sorde do pesone! ALBERTO: Ah! E vabbè glieli avete dati? FAUSTO: No! Pero s ha pigliato o stereo! ALBERTO: L ho stereo nostro? 7

FAUSTO: No no! O stereo mio! ALBERTO: E mo come faccio io lo usavo per fare le prove! LUCA: E vuol dire che da oggi le prove le fai senza musica! ALBERTO: Quello leggeva pure gli MP3! FAUSTO: Si ma o stereo era o mio! LUCA: A prossima vota, miette mano a sacca e cacce na cosa e sorde pure tu visto che qua le spese le anticipo sempre io! ALBERTO: Mamma mia e comme si perecchiuso! Alla fine s ha pigliato o stereo! FAUSTO: Si ma o stereo era o mio! LUCA: Faustì! Avimma capito co stereo era o tuoio! FAUSTO: No vabbè io ve lo ricordavo nun se po mai sapè! Alberto si dirige verso la cucina. ALBERTO: Ma ched è? Nun ce sta niente a mangià? LUCA: No s adda ji a fa a spesa! FAUSTO: E cu quali sorde? ALBERTO: Guè io duecento euro ho guadagnato ieri sera e mi sono servite per offrire da bere a quella ragazza, quindi non contate su di me! FAUSTO: A me nun me guardate proprio perché fra noi tre io sono l unico che non lavora LUCA: Mo ve mengo na cosa nfaccia a tutte e duie! Ma che vi credete che tenite o Banco e Napule cà? E si uno fa la bella vita, un altro che non lavora e io v aggia da a mangià? Ma tenesse e figli a carico primma e me spusà? Vedete quello che dovete fare perché io nun ve dongo manco n euro! Io m aggia spusà e me sto astipann e sorde comme e mullechelle! ALBERTO: Si ma stai facenn n ammuina pe senza niente! Il problema lo risolviamo, non ti preoccupare, mo chiamo il mio impresario e vedo se mi da un anticipo per la serata di stasera! FAUSTO: Tu dici che te lo da? ALBERTO: Me lo da? Io sono la sua miniera d oro, lui è il mio genio della lampada ogni mio desiderio è un ordine!(dopo aver preso il telefono, inizia a comporre il numero) LUCA: Io m ero scurdato tenimmo Aladino rint a casa e non ce ne siamo mai accorti! ALBERTO: Un po di silenzio per favore (Compone il numero) sta chiammann Pronto, Kevin? Cià Kevin, so Alberto! Comme chi Alberto? Oh sono io Nick Michelangelo! LUCA: O genio nun s arricorda do padrone! 8

FAUSTO: Nun alluccà, statte zitto! ALBERTO: Ti volevo dire per stasera tutto confermato al ristorante a Varcaturo?No perché ti volevo chiedere un anticipo della serata!(pausa) Ah! E saltata!?! Vabbè ma ci sta quell altro ristorante?l hanno chiuso E quella festa di piazza a Scisciano? L hanno sospesa perché il meteo dice che stasera piove! Insomma nun aggia cantà cchiù!?! Pronto?Pronto? LUCA: T attaccato o telefono nfaccia? FAUSTO: Aladì niente di meno ncopp a tre desideri n avisse ngarrato uno! ALBERTO: Ma voi che vi credete? Quello mica è facile fare l impresario E poi con una voce come la mia, vi faccio vedere che subito trova qualche altro posto dove farmi cantare stasera che vi credete! (Squilla il telefono) ALBERTO: Avete visto? Pronto Kevin dimmi tutto Chi?La Favola comunista? FAUSTO: Levate a lloco! Pronto si, mi avete spedito i francobolli per posta prioritaria?grazie appena mi arrivano, corro alla posta a farvi il vaglia non vi preoccupate grazie! LUCA: Faustì ma quale vaglia? FAUSTO: No niente sono dei francobolli che mi servono per la mia collezione ALBERTO: La tua collezione? Nuie nun tenimme e sorde pe fa a spesa? E tu fai a collezione e francobolli? FAUSTO: Guardate che i francobolli li colleziono da quando avevo sette anni ed è una cosa alla quale non rinuncerei per niente al mondo e poi non vi preoccupate i soldi per pagare li tengo! LUCA: Overo? ALBERTO: E addò stanne? FAUSTO: Ce li ho io! Li ho trovati in una scatola stava sopra una mensola in alto del ripostiglio secondo me, se l ha scurdata il vecchio inquilino LUCA: Fausto ma di cosa stai parlando? FAUSTO: Di una scatola! ALBERTO: Che scatola? FAUSTO: Una scatola che stava fuori ALBERTO: Fuori dove? LUCA: Nel ripostiglio? FAUSTO: Bravo! LUCA: Ma mica stai parlando di quella rossa? 9

FAUSTO: E bravo! Chella là de scarpe! LUCA: Chi te bbive chille song e sorde do matrimonio mio! Io t acciro! ALBERTO: Fermate Luca, lascialo stare! LUCA: Lascialo stare ma tu e capito che me servono pe me spusà chilli solde!?! Io mo che vene Rossella che le dico? Amore non ci possiamo sposare, perché il nostro matrimonio e addeventata a collezione e francobolli di Faustino? FAUSTO: E pure fosse n idea! ALBERTO: Ma te stai zitto o no? FAUSTO: Luca ma io che ne sapevo! Guarda che io tutti i giorni, mi prendevo sempre cinque euro per la settimana enigmistica! ALBERTO: Faustì? A settimana enigmistica cinque euro? E si te facive tutto o mese quando custava? LUCA: Guardate chillo mo dice pure nfaccia! Vattenne a nanz all uocchie mie! Quello se lo viene a sapere Rossella chella m accide! Fammi ji a vedè quanto m ha rimasto stu scemo! Luca esce per la camera, rimangono in scena Alberto e Fausto. ALBERTO: Ma dico io, perché non domandi quando so sti fatti? FAUSTO: Ma che ne saccio, io l aggio vista ncopp a chella mensola ALBERTO: Appunto dico io, mettiamo il caso che la scatola che hai trovato non era di Luca, che facive te la tenevi per te? Senza dirci niente a noi? FAUSTO: Ma non ne ho avuto il tempo! E poi io sono l unico che non ha un lavoro, aggio pensato che quei soldi mi sarebbero potuti servire per le spese! ALBERTO: Comunque a prossima vota dimmelo accussì ce spartimmo tutti e due! Suonano alla porta. Alberto va ad aprire, entra Rossella, fidanzata di Luca. ALBERTO: Guè Rossellì! Che ci fai qua? ROSSELLA: Sono venuta a fare una sorpresa al mio cucciolotto! ALBERTO: Overo!?! FAUSTO: E sei capitata nel momento giusto! ROSSELLA: Perché? ALBERTO: Niente chillo Fausto nun se rende mai conto e chello che dice! FAUSTO: Infatti Luca chello e ghiuto a fa duie cunte! ROSSELLA: Quali conti? 10

ALBERTO: No ha preso lo stipendio, ed è andato a fare due conti con i soldi che servono per il vostro matrimonio! ROSSELLA: Ma allora overo è che mi vuole sposare!?! FAUSTO: E certo! Chillo teneva conservato nu cuofene e sorde! ROSSELLA: Teneva? ALBERTO: Tene conservato nu cuofene e sorde! FAUSTO: Teneva! ROSSELLA: Perché continui a dire teneva? ALBERTO: Fausto vuole dire che teneva nu cuofene e sorde, ma adesso ne ha molti di più! Entra Luca dalla camera. LUCA: Disgraziato! Disgraziato, trenta euro m è rimasto Trent (Notando Rossella) Trenta milaeuro aggio apparato a trentamila euro! Amore! E che ci fai qua? ROSSELLA: Sono passata al negozio ma tu non c eri e così ho pensato di venirti a fare una bella sorpresa! LUCA: E fatto proprio na bella sorpresa amore mio! ALBERTO: Beh noi vi lasciamo soli Io mo m aggia spusà ma o sorde nun ce sta! LUCA: Embè si chillo do piano bar ncopp o matrimonio mio, o fa cantà, o sparo! (Una pausa, poi rivolto a Rossella) Amoruccio mio, biscottino alla pesca sciroppata, mi sei venuta a fare la sorpresa si? ROSSELLA: Si! Sei contento? Sono andata con mamma a Via Duomo, in un atelier da sogno mi sono misurata non so quanti vestiti LUCA: Ma pasticciotto alle mandorle non abbiamo ancora visto le bomboniere, le partecipazioni, e tu già pensi al vestito? ROSSELLA: E normale scusa, quella è la cosa principale si è sempre detto che il matrimonio è della sposa lo sposo è un piccolo dettaglio LUCA: Dicimme che pozze fa a meno pure e venì! I due ridono. ROSSELLA: A proposito, lo sai che mamma mi ha consegnato anche il corredo? LUCA: No! ROSSELLA: Si invece! Proprio come l hanno ricevuto le mie sorelle, così è stato consegnato a me! LUCA: E c avimma fa cu stu curredo? 11

ROSSELLA: Perché scusa, quello è bellissimo! Allora sono delle lenzuola bianche, che all estremità sono tutte ricamate pensa che mamma ha voluto fare una chiccheria ha ricamato le nostre iniziali ai due lati del lenzuolo, così sappiamo anche dove dormo io e dove dormi tu! LUCA: Pe chisà ce scurdammo! Ma quando lo useremo stu coso!?! ROSSELLA: Senti, mia madre, è la madre della sposa, e come tutte le cose che si tramandano dalla madre alla figlia, me l ha voluto regalare! Quella è una tradizione, proprio come il fatto che gli sposi non si devono vedere il giorno prima delle nozze, perché porta male LUCA: Aggio capito tutto chello che vuo tu! Ma mi dici a me quando lo usiamo? ROSSELLA: Tu non ti preoccupare! LUCA: No, no! Io mi preoccupo chelle e lenzole do curredo si usano solamente quando more quaccheduno! Tutte le volte che ci sta un morto cumpare o curredo! Chillo porta malaurio! Ragionando un attimo, si muore tu, io o veco e va bene, ma se muoio io, ce sta o rischio pure che nun l uso proprio stu coso! ROSSELLA: Sei sempre il solito, comunque il ristorante già l abbiamo quello di Zio Vincenzo LUCA: E già! Il murzillo saporito! ROSSELLA: Esatto! Li devi sapere che si sono sposati tutti i miei parenti, i miei genitori ed è proprio lì che coroneremo il nostro sogno d amore a proposito amore, volevo chiedere ad Alberto se ci regalava l Ave Maria la mattina in chiesa che ne pensi? LUCA: Che penso? Che si addeventata sorda! ROSSELLA: Perché? Io la trovo una cosa dolcissima LUCA: Dolcissima? N Ave Maria cantata a nu neomelodico? A chisto punto chiammamme o figlio e Mario Merola! ROSSELLA: Mamma mia, come sei ma perché, poi secondo te, o figlio e Mario Merola venesse? LUCA: Rossè chell era na battuta ce vonne nu cuofene e sorde ROSSELLA: Senti allora per i fiori ho scelto dei girasoli che si intonano molto con i colori della chiesa, in modo che quando la gente entra, deve restare incantata LUCA: Nu poco comme e me quando mi presenterai il conto del fioraio?! ROSSELLA: Senti non fare il tirchio, ci si sposa una volta sola e io voglio che quella volta che mi sposo, sia tutto perfetto! LUCA: Amore io capisco che ci sposa una volta sola, ma ce vonne nu cuofene e sorde! ROSSELLA: E allora? Papà qualcosa ce lo da tu qualcosa da parte lo stai mettendo? LUCA: (Pausa) Si si nun fosse pa Favola Comunista! ROSSELLA: La Favola Comunista? Quando mai ti sei interessato di politica? 12

LUCA: Quella la politica è importante specie per la nostra economia le nostre finanze! Mio piccolo cuore di panna Tenero grissino mandorlato Mio dolce tortano alla nutella ROSSELLA: Luca? Ch è cumbinato? LUCA: Io? Niente ched è non posso essere dolce con la mia fatina dai capelli rossi? ROSSELLA: So nire! LUCA: Che cosa? ROSSELLA: E capille! LUCA: Hai ragione quella è la scatola ROSSELLA: Quale scatola? LUCA: Dove stavano dentro! ROSSELLA: E che me metto e parrucche? LUCA: Quali parrucche e scarpe! ROSSELLA: E che me metto e scarpe ncapa!?!ma che stai dicenn? LUCA: Niente è tutta colpa di una scatola di scarpe rossa! ROSSELLA: T è accattate e scarpe rosse? LUCA: Nossignore, dentro la scatola di scarpe ci stavano dei soldi! ROSSELLA: Quali soldi? LUCA: Dei soldi che ci servivano? ROSSELLA: Ci servivano? Servivano a noi? LUCA: Si! ROSSELLA: Cioè fammi capire nella scatola c erano i soldi che servivano a noi? LUCA: Si! ROSSELLA: Ma servivano per il nostro matrimonio? LUCA: Si! ROSSELLA: E perché dici c erano? Mo non ci stanno più? LUCA: Ma tu ricco o povero, mi devi accettare, mi devi accogliere lo stesso ROSSELLA: Si!?! (Prende un posacenere e glielo lancia contro) Ti ho accogliuto bene? LUCA: Troppo bene, Rossè! Perdoname! 13

ROSSELLA: Tu mi vuoi dire che tutti i soldi che avevi conservato LUCA: Perdoname! ROSSELLA: Non ci stanno più? LUCA: Perdoname! ROSSELLA: E così? LUCA: Si! ROSSELLA: No! Io non ci credo, quelli servivano per il nostro matrimonio io m aggia spusà tengo trentacinque anni, sono l ultima di quattro sorelle, e nun c ha faccio cchiù a sta a casa cu papà e mamma, o vuò capì si o no!?! E dopo tutto questo tempo, passato ad organizzare il mio matrimonio, esce fuori che non hai più soldi per sposarmi? LUCA: Lo so tu hai ragione e ti prometto che ti sposo, ma dammi un altro po di tempo! ROSSELLA: Sono otto anni che ti do del tempo! Da quando ci siamo messi insieme, hai sempre fatto promesse che non hai mai mantenuto! Compriamo la casa, compriamo la macchina,andiamo a comprare i mobili nun aggio visto mai niente di quello che mi hai promesso, ed ora vorresti fare la stessa cosa con il mio matrimonio? Vorresti rimandare il mio matrimonio perché nun tiene n euro? No! Io mo me so scucciata! Voglio delle certezze se me le puoi dare bene, altrimenti io, ti lascio e me ne vado, senza pensarci due volte LUCA: Scusa è il nostro amore? ROSSELLA: A volte l amore non basta per stare insieme! LUCA: Vabbè ma come si dice Due cuori, una capanna! ROSSELLA: A capanna? Ma quale capanna ma quali due cuori io voglio solo sapere questi soldi che fine hanno fatto? LUCA: Non lo so li avevo messi in un posto, sono andato a vedere e non li ho trovati più, forse sarà stato a causa del temporale di ieri sera ROSSELLA: Il temporale? E sette luglio? LUCA: E pecchè nun po fa o temporale e sette e luglio? ROSSELLA: Si come no! Infatti io e te ossaje quando ce spusamme? Quando nevicherà ad agosto! Statte buono Luchè! (Esce per la porta d ingresso) LUCA: Rossè Rossella! Era un temporale estivo perché non mi credi! (Dopo averla inseguita fin sotto la porta, torna dentro e va a sedersi sul divano) ALBERTO: si t ha lassato, si è l urdema vota, si nun te telefona chiù! LUCA: Ma te pare o mumento!?!?(ed esce per la camera) 14

ALBERTO: Ma perché che ho detto? Stavo cantando ma ched è nun te piace Gigi D Alessio? Io a sto ragazzo non lo capisco proprio più e nun fa niente va mo me sento nu poco e musica! Ah ma o stereo se l è pigliato don Gennaro mannaggia e mo comme faccio!?! FAUSTO: Albè e visto a settimana enigmistica? ALBERTO: Sta là sopra! FAUSTO: Sta ccà! Ma perché stavate gridando prima? ALBERTO: E chi lo capisce io so entrato cantando una canzone quello ha pensato bene di urlare e se ne andato in camera sua! FAUSTO: E chisto sicuro s è appiccicato cu Rossella! Ma quello che dico io, si nun tenite e solde pe ve spusà, non vi sposate! o no? ALBERTO: Vedi Fausto chille e sorde pe se spusà e tenevano solo che se qualcuno non trovava la scatola rossa, se non l apriva, se non prendeva i soldi di nascosto, se non collezionava francobolli, se non si comprava la settimana enigmistica a chest ora, stessemo magnann tutte quanto ncopp o ristorante! FAUSTO: Overo è!?! Embè si acchiappa a chisto ca miso e mmane ncopp e solde e Luca mo magno! ALBERTO: Scè sto parlando e te! FAUSTO: Ah! Nun avevo capito O vuo fa nu cruciverba nzieme? ALBERTO: Ma che t è accattà a fa sti cose, si po solo tu nun e sai fa? FAUSTO: Io ti ho chiesto una mano, me la vuoi dare? ALBERTO: Dici ja! FAUSTO: Allora nome e cognome della campionessa mondiale di biliardo ALBERTO: Campionessa mondiale di biliardo chest è facile Caterine Spaak! FAUSTO: Uah! Si o mostro! Chella ce trase pure! ALBERTO: N aggio capito che te credive? FAUSTO: E po dicene che e neomelodici nun teneno cultura! ALBERTO: Vabbè ma mica simme tutte quante o stesso! Dimmene un altra FAUSTO: Allora la città famosa per le vincite al lotto ALBERTO: Terni! FAUSTO: Ce va! Grande Alberto ALBERTO: E visto e quando o facisse stu coso senza e me! 15

Suonano alla porta. Alberto va ad aprire. Entrano prima Peppe A Saittell, poi entra Tonino TIC TAC ed infine Don Salvatore, fratello di Luca, che non vede da vent anni. ALBERTO: Salve! PEPPE: (Minacciandoli con pistole) Silenzio! Statte zitto, nun parlà miettete vicino a chillo e nun te movere! TONINO: (Con vistosi tic) Tilentio! ALBERTO: Fausto vide e signure che vonne FAUSTO: (Rimane in silenzio) ALBERTO: Fausto! Fausto! Perché nun me dispunne? FAUSTO: Me so cacato sotto! PEPPE: Buongiorno! Io so Peppe a Saittell! TONINO: Io to Tonino Tic Tac! PEPPE: Tenite quacche poliziotto rint? ALBERTO: Si! Nuie e mettimme rint o frigorifero! Chillo se mantenene! TONINO: Ah! Te vene e fa o piritoso! Io te paro mocc! ALBERTO: No quando mai sig. Tic Tac, nun sia mai, io faccio o cantante! PEPPE: Allora t aggia accidere! Tu si nu cantante, fai o pentito e io te sparo! ALBERTO: Ma quando mai sig. Saittell, io faccio il neomelodico per mestiere! (A Fausto) Tu me vuo da na mano o no? FAUSTO: Non posso Albe! ALBERTO: Perché? FAUSTO: Me sto cacann sotto! PEPPE: Guè a tutti e due non vi muovete TONINO: Non tate getti sconti, io ve paro a tutti e due! Tato trase! Entra Salvatore. SALVATORE: Buongiorno! Io nun aggio capito, ma è mai possibile che voi ogni volta che entrate, avita fa stu siparietto si? PEPPE: Tato, ma che c entra quello è il ruolo che abbiamo! TONINO: Si Tato, tu tei il bott e noi tiamo i tuoi cagnuttielli! 16

SALVATORE: Ddoie zeppulelle nu panzarotto e avimme fatto a frittura! Voi la dovete finire con questi film americani, sti cose v abbruciano e cerevelle! Signori buongiorno! FAUSTO: Buongiorno! ALBERTO: Buongiorno! SALVATORE: Io sono Salvatore! PEPPE: Isso è Salvatore! TONINO: Itto potta o tattore! PEPPE: O scè! Isso è Salvatore! SALVATORE: Steteve zitto! PEPPE: Scusa Tato! TONINO: Cuta Tato! ALBERTO: Scusate voi chi siete? SALVATORE: Stavo dicendo Io sono Salvatore, Salvatore Scognamiglio cercavo mio fratello! ALBERTO: E non ho capito uno cerca il fratello, bussann casa per casa!?! FAUSTO: Ma fusseve da postalmarket? PEPPE: Silenzio! TONINO: Tilentio! SALVATORE: Forse non mi sono spiegato bene Io mi chiamo Salvatore Scognamiglio! ALBERTO: Ah! E capito Faustì, il signore, ha letto il cognome di Luca fuori la porta, e si pensa che il fratello abita qua! PEPPE: Guè! E comme te permiette? Tatore non pensa Tatore lo sa! TONINO: E capito! Tatore to tà! PEPPE: Che cosa? TONINO: Non lo to tomanta a itto! SALVATORE: Statte zitto! TONINO: Cuta Tato! ALBERTO: Quindi se ho capito la situazione voi siete il fratello di SALVATORE: Luca Scognamiglio! ALBERTO: Strano Luca non ci ha mai parlato di un fratello sapevamo che era figlio unico! 17

SALVATORE: Non mi meraviglia la cosa! Purtroppo, io me ne andai di casa molto presto, in cerca di fortuna FAUSTO: E l avete trovata? SALVATORE: A chi? FAUSTO: A chesta Fortuna? SALVATORE: E un modo di dire purtroppo nella vita la fortuna in certi casi ti serve per sopravvivere! Vedete questi due, vivono con me dormiamo nello stesso letto, mangiamo nello stesso piatto, lavoriamo tutto il giorno insieme, e loro sono la mia fortuna FAUSTO: Albè ma chisto fossene tre? ALBERTO: Statte zitto che chiste c accidene! SALVATORE: Io ho fatto delle cose brutte ma a vita e difficile! Bisogna accettare il compromesso purtroppo siamo alle dipendenze del nostro capo, ma ancora per poco! FAUSTO: E capito, chiste tenene pure o pappone! ALBERTO: Statte zitto! PEPPE: State capenn o no!?! TONINO: Tato chitto nun tanno capenn niente! ALBERTO: No no ve stammo capenn solo che siamo un po turbati dalle pistole! SALVATORE: Avite ragione guagliù levate a mezzo sti cose! FAUSTO: No, no se è per me non vi preoccupate tanto oramai me so cacato sotto! TONINO: Io tentivo na putta ma ero convinto che eri tu o Pe! PEPPE: Che vuo dicere? Pecchè io feto? TONINO: (Normale) Uah tu comme arape a vocca fai paura! PEPPE: O scè io te sparo proprio! TONINO: Cuta Peppe! SALVATORE: A vulite fernì! E levate sti pistole a mezzo! Voi due potete anche abbassare le braccia! ALBERTO: Grazie signor Salvatore! SALVATORE: E tu perché non le abbassi? FAUSTO: Nun se po mai sapè! S avessano appiccecà nata vota! SALVATORE: Abbassa le braccia! Nun te preoccupà! Stavo dicendo, io sono venuto qui per vedere mio fratello! Non ci vediamo da quindici anni! 18

ALBERTO: Se volete ve lo vado a chiamare! FAUSTO: E perché ce ji tu? SALVATORE: Tu rieste ccà! FAUSTO: Vai tu Albè, io faccio cumpagnia a Salvatore Signor Salvato si ve fa piacere resto molto volentieri! SALVATORE: A te vai a chiamare mio fratello! (Alberto esce per la camera) Tu permetti che ci accomodiamo? FAUSTO: Comme no facite comme si stisseve a casa vosta! TONINO: O Pe guarda ccà! Ce ta a tettimana enigmittica! PEPPE: E vai Tonì! Dimmene una FAUSTO: Guè ma chella e roba mia! PEPPE: Embè nun a putimmo fa? FAUSTO: Comme ve l aggio ditto giusto pe vo fa sape anzi vedite se scrive a penna, se no ve ne do un altra! TONINO: Grattie! Allora, otto vetticale in metto alla porta PEPPE: Cerniera! FAUSTO: Ma quando mai in mezzo alla porta, ce sta o pomello! TONINO: Bravo o Pe! Ce trase! FAUSTO: Overo!? PEPPE: Io quando stevo carcerato chesto facevo! Entra don Gennaro infuriato. DON GENNARO: Neh! Ma quante volte ve l aggia dicere che la macchina non la dovete parcheggiare al posto mio! FAUSTO: Ma quale macchina? DON GENNARO: E na machina nera, longa longa, me pare nu carro de muorte! TONINO: Chella è a machina notta! FAUSTO: Scusatece Don Gerà DON GENNARO: Io me chiammo Gennaro! FAUSTO: Avite ragione! La macchina è di questi nostri amici 19

DON GENNARO: E solo amici vostri potevano essere! Sulo gente scostumata comme e vuie poteva fa na cosa e chesta! E non dite che non lo sapevate, perché ce sta nu cartiello gruosse e chesta manera con la scritta divieto di sosta! Guè, o la venite a spostare o chiamo immediatamente il carro attrezzi con la polizia, accussì vedimmo si ve mparate o no!?! SALVATORE: Guè! Ma c alluccate a fa? Come vi siete permesso di chiamarci scostumati? PEPPE: A nuie scostumate? TONINO: Nuie tenimmo a fila e lato! FAUSTO: Ma che c azzecca? TONINO: E chillo ha ditto pettinate! FAUSTO: Scustumate! Quale spettinate DON GENNARO: Insomma io nun me metto paura e nisciuno! E mo o levate a machina da llà, oppure ascimme ncopp e giurnale in prima pagina! Entra Alberto dalla camera. ALBERTO: Neh ma chi sta alluccann? SALVATORE: Mi meraviglia il fatto che una persona come voi una persona di cultura come voi, visto che leggete i giornali, di fronte alla mia persona non abbia ancora abbassato la testa! Voi non sapete chi avete difronte. Amico, io mi chiamo Salvatore Salvatore Scognamiglio! FAUSTO: E asciuto ncopp e giurnale? PEPPE: Tiamo in prima pagina! TONINO: E! Ched è mo nun t attigge cchiù? SALVATORE: Tonì! Statte zitto! Comunque per questa volta voglio essere generoso Sapete signori, questo pover uomo non ha capito ancora la potenza della persona che gli sta davanti! Non vi preoccupate nun ve facimme niente PEPPE: Questa volta! SALVATORE: Io la macchina ve la sposto Guagliù scennite nzieme a isso e spustate a machina! Poi giacchè vi trovate, jateme accattà nu pacchetto e sigarette da quel tabaccaio che abbiamo fatto aprire la settimana scorsa TONINO: Capo addo tà? SALVATORE: Uscite dal cortile del palazzo, girate a destra, no la prima, no la seconda, no la terza, ma la quarta a sinistra... Vi avrei potuto dire direttamente la quarta, ma era per non confondervi Comunque la quarta a sinistra, trecento metri seguendo la strada, arrivate in mezzo alla piazza, il negozio ad angolo, è il tabaccaio! TONINO: Ok Capo! Jammuntenne! 20

PEPPE: Dove dobbiamo andare? TONINO: Allora vieni apprietto a me, mo noi, uttiamo dal palazzo, giriamo a dettra, no la prima, no la teconda, no la terta, ma la quatta a tinittra ti avrei potuto tire tirettamente la quatta, ma era per non confondetti comunque la quatta a tinittra, tecento metri teguendo la tada, arriviamo il metto alla piatta, il negotio a angolo, quello è il tabaccaio! PEPPE: Aaaah! (Urla e scappa via) TONINO: Appetta, viene ccà, ti antiamo intieme! Peppe, Tonino, Fausto e Gennaro escono. Rimangono in scena Alberto e Salvatore. SALVATORE: Perché mi guardi? ALBERTO: Niente Salvatò! SALVATORE: Tu sei amico di mio fratello è? ALBERTO: Si un poco! SALVATORE: Che significa un poco? ALBERTO: Che siamo un poco amici! SALVATORE: Tu di una persona o sei amico, o sei nemico ALBERTO: Ce stanne pure e cumpagne! SALVATORE: Tu che si? ALBERTO: Amico! SALVATORE: Mo e ditto buono! Gli amici di mio fratello, sono anche amici miei ALBERTO: Veramente nun te saccio proprio! ALVATORE: Che vuò dicere che io non ti vado bene come amico? ALBERTO: No! SALVATORE: E che vuò dicere che non sono degno della tua amicizia? ALBERTO: Non ho detto questo! SALVATORE: E che vuò dicere ALBERTO: Niente semplicemente che non te saccio! SALVATORE: Ho capito e dimmi na cosa che fai nella vita? Che mestiere fai? ALBERTO: O neomelodico! SALVATORE: E ched è nu mestiere!?! 21

ALBERTO: Vuie site frate a Luca è? Se vede SALVATORE: Perché? ALBERTO: No chillo manc isso e po vedè ai neomelodici! SALVATORE: Quindi fai o cantante? Fammi sentire qualcosa ALBERTO: Noo! Quando mai, io me metto scuorne! SALVATORE: Ma comme te miette scuorne canta! ALBERTO: No veramente Salvatò, nun me fa canta, nun tengo manco o stereo per la musica! SALVATORE: T aggio ditto canta! ALBERTO: Va bene (Incomincia intonando la musica della canzone) Pnz pnz pnz Tiene L uocchie e ciucculata, e o core chino e marmellata, si na bella mbalsamata, si na sprite che s è sfiatata SALVATORE: Bella me piace ossaje dimme na cosa ma te piacesse e fa nu disco? ALBERTO: E mo dice pure!?! Purtroppo ce vonne nu cuofene e denare Per adesso vado cantann per i locali poi chi lo sa, può essere che faccio a botta e addevento famoso SALVATORE: E solde te dongh io! ALBERTO: Ma me stai sfuttenn? SALVATORE: Guarda che non ho mai preso in giro nessuno io! Entra Fausto con Luca. LUCA: Ma insomma Albè me vuò dicere qual è sta sorpresa? (Vede Salvatore) Ah! E me si pure venuto a chiammà? Sta sorpresa, t ha putive sparagnà! SALVATORE: Non ci vediamo da quindici anni e questa è l accoglienza? Lasciaci soli Alberto esce per la camera.rimangono solo i due fratelli. LUCA: Che ce fai a ccà? Ched è fatto quacche muorte rint e paragge? SALVATORE: No Luchè! LUCA: E allora? A cosa devo l onore della tua visita ched è ti serve un posto per nasconderti? SALVATORE: No! La cosa è ben diversa! Vedi Luca, dopo tutto questo tempo passato a studiare, ho capito un po come funzionano le cose all interno do sistema. Ho deciso di cambiare strada LUCA: Ah! SALVATORE: Ho voglia di crescere me so scucciato e fa o guaglione aggia addeventa quaccheduno e se sono qui, e perché ho bisogno del tuo aiuto. 22

LUCA: Del mio aiuto allora e sbagliato palazzo! Io pe te nun pozze fa proprio niente! Nel tuo mondo io nun ce voglio trasì, me fa schifo! SALVATORE: Io lo sapevo! Tu guardi solo gli aspetti negativi LUCA: Ah pecchè ce stanno pure chille là positive? E quali sono sai al momento ho un vuoto di memoria, non me li ricordo! SALVATORE: I soldi le donne la bella vita sai a differenza tua, non arrivo a stento a fine mese anzi si può dire che quello che tu guadagni in un mese a me per farlo ce vo mezz ora! LUCA: E già! Pecchè tu si furbo! Tu si chillo che fatica poco e guadagna assai! Nun fa niente pero, se nel tuo guadagno, morene e perzone tanto a te che te ne mporta tu stai buono! SALVATORE:Si nun ve piaceva a vita che facevo, potevate benissimo rifiutare tutti i soldi che vi mandavo. Invece, in tutto questo tempo, nun me mai arrivata nisciuna telefonata e nisciuna lettera, manco pe dicere comme stai LUCA: Tu forse nun è capito noi dal giorno che te ne sei andato, t avimma tagliato fore e capito tu si stato o scuorne da famiglia papà a sempe faticato, n omme ca nun ha mai cercato niente a nisciuno e nun ha mai suppurtato a gente comme e te diceva che chille comme e te erano parassite, erano perzone che campano ncopp e spalle da povera gente comme nuie E quando ha saputo chello che facive, se spaccato o core quatte parte SALVATORE: Addirittura? Pero che solde che v aggio mannato se le azzeccato nata vota! LUCA: No è ca che te sbaglie! Pecchè papà vuò sapè che faceva? A ccà arrivavano e solde tuoie, e a llà arapeva o cestino, e jettava tutte cose rint o sacchetto da munnezza! SALVATORE: Luchè! Io nun so venuto pe m appiccecà Me voglio mettere in proprio, perciò sto qua! Me servesse al mio fianco, una persona fidata, una delle quali mi posso fidare ciecamente, senza pensare neanche per un minuto che mi possa pugnalare alle spalle e chesta perzona si tu! LUCA: Io? No Salvato nun è vita che fa pe me! Io aggio sempe faticato! O soldo, me piace do guadagnà onestamente SALVATORE: Onestamente? E comme famme sentì facenno o commesso dint a chella gioielleria e quatte sorde, addò si te va buono abbusche settecento euro o mese? Ma nun me fa ridere! LUCA: Fa chello che vuò tu ride, chiagne, io m accuntento e chesto pe mo! Almeno saccio che songo cose oneste! SALVATORE: Quindi si cuntento e comme stai? Si cuntento e continua a te scetà tutte e matine e dicere chisà se oggi me pava? Sei contento di non riuscire a organizzarti il futuro nemmeno nu matrimonio! LUCA: O matrimonio? E chi te l ha detto? Ah già! Io mi ero dimenticato tu oltre a decidere le sorti della vita delle persone sai pure tutto quello che fanno! Comunque nun te preoccupà i soldi per il matrimonio li tengo, e poi ho bisogno di lavorare, sia perché m aggia spusà e sia perché per il momento, devo pensare io ai miei due amici! 23

SALVATORE: A chi? O neomelodico e o comunista? E non ti preoccupare,un posto per loro lo troviamo ci penso io o neomelodico o faccio fa nu disco e o comunista o metto a faticà cu mmè! LUCA: Tu a loro nun le manco penzà, e fa cunto ca nun le mai cunusciute! Loro a differenza mia, sta munnezza nun l anna vedè SALVATORE: Che fai? Alzi la voce? Nun te permettere Luchè! LUCA: No si tu ca nun te permettere nun te permettere cchiù e venì dint a casa mia! SALVATORE: Tu me purtà rispetto io te so frate! LUCA: E nun m ho ricurdà! (Pausa) Sta cosa l avevo cancellata a rint vita mia po oggi te presiente a casa mia, me fai nu schifo pecchè aggio deciso d avè na vita normale ma chi sì? Ma chi te cride d essere? Entrano Tonino e Peppe. PEPPE: Tatò tutto a posto? TONINO: Capo avimma tuvat o pot! Mamma mia che tutata! LUCA: Ma c ha ditto? PEPPE: Voleva dire che sudata! TONINO: Capo e Figatette! PEPPE: Ma che stai dicenn se dice sigarette! SALVATORE: Jammunecenne guagliù mio fratello è troppo legato alla sua vita normale! Me ne vaco Luchè, ma nun te preoccupà ce vedimme nata vota! Esce per l ingresso.luca rimane da solo a pensare.entrano Fausto e Alberto. FAUSTO: Luchè tutto a posto? ALBERTO: Guè ma ch è stato? FAUSTO: Te si appiccicato pure cu fratete? LUCA: Guagliù lasciate stare non vi preoccupate Avete conosciuto mio fratello il motivo per il quale non ve ne ho voluto mai parlare, è perché molto tempo fa, lui ha deciso di fare una scelta, rinunciando a noi che siamo la sua famiglia decise di entrare a far parte del sistema! ALBERTO: Chillo do superenalotto? LUCA: Ma quale superenalotto! FAUSTO: O totocalcio? LUCA: Ma quale totocalcio! Chillo da camorra! ALBERTO: Madonna! 24

LUCA: E mo che lo sapete vi do un consiglio girate alla larga da lui e quei due tizi che lo seguono non cercate mai il confronto! Albè, famme cumpagnia! FAUSTO: Vuò che vengo pur io? ALBERTO: Nun c è bisogno già e fatto assaje! I due escono per la camera. FAUSTO: E vabbè vo dicere che me faccio a settimana enigmista c aggia fa allora vediamo, vediamo quattro orizzontale, due lettere in mezzo al lago? Papera si c ho scrivo piccerillo ce trase! Poi vediamo, venticinque verticale Suonano alla porta. FAUSTO: Uffà manco nu cruciverba ngrazia e Dio uno po fa! (Apre la porta ed entra Roberta) ROBERTA: Papà senti Ah, scusa, credevo che mio padre fosse qui FAUSTO: E invece hai trovato me ciao io sono Fausto tu? ROBERTA: Fausto? Come Bertinotti Io invece mi chiamo Roberta! Che stavi facendo? FAUSTO: No niente leggevo ROBERTA: Ma questa è la settimana enigmistica? Lo sai anche io sono appassionata di cruciverba? Dai fammi una domanda io la indovino subito dai FAUSTO: Va bene allora, venticinque verticale lo erano i fiori di battisti, quattro lettere ROBERTA: Vabbè, ma questa è facile! Rosa! FAUSTO: Giusto ci entra perfettamente! ROBERTA: Ora dallo a me! Te ne chiedo io una allora sei orizzontale, cinque lettere era un famoso cavallo? FAUSTO: Troia! Uh scusa non ce l avevo con te ROBERTA: Hai sbagliato La risposta era Furia Furia era il famoso cavallo del West! FAUSTO: Scusa! Hai ragione nun te vulevo offendere dai te ne rifaccio una io l ultima allora trentadue orizzontale, cosa accadde in Russia nell ottobre del 1917? ROBERTA: Questa è ancora più facile la Rivoluzione! FAUSTO: Uah! (Rimane immobile a fissarla) ROBERTA: Guè scetate! FAUSTO: Prelatori di tutto il mondo unitevi il compagno Lenin il ventiquattro ottobre del millenovecentodiciassette, guida l insurrezione ROBERTA: E occupa i punti più importanti di Pietrogrado 25

FAUSTO: Poste, telegrafi, ferrovie, banche, ministeri ROBERTA: In appena due giorni il governo ferroviario viene sciolto ed i bolscevici conquistano il potere FAUSTO: Ma tu si a vita mia! Parte la musica di Man and Woman, che farà da colonna sonora ai due ragazzi che si guarderanno, fino al momento in cui non entra Alberto da sotto la porta ALBERTO: Me songo annammurato e te! Si spengono le luci, si riaccendono per il prosequio della scena ROBERTA: (Ritornando in sé) Carino qui FAUSTO: Ti piace? Sai Alberto e Luca non ci sono mai allora devo pensare io un po alla casa! ROBERTA: Veramente tu da solo e sai anche fare le pulizie? FAUSTO: Le pulizie!?! Pensa che stamattina, Luca mi ha fatto trovare dei calzini sopra i fornelli ce mancato poco che glieli facessi ingoiare solo che io sono un uomo dal cuore buono e poi li voglio bene! ROBERTA: Come sei tenero! E pensare che i ragazzi di oggi sono tutti uguali, pensano sempre alla stessa cosa hanno un chiodo fisso! In un ragazzo, per esempio, io cerco la semplicità, che mi faccia star bene che gli piaccio per come penso e per quello che dico e non per le mie gambe o le mie tette capisci? FAUSTO: Me pare e si! ROBERTA: A te per esempio cosa piace in una ragazza? FAUSTO: A me? Allora guarda inizialmente il collo poi mi piace parecchio come parlano, se sono semplici chelli là che zizze grosse e cosce longhe me fanno quasi schifo! ROBERTA: Hai ragione Entra Luca. LUCA: Guè Robe e tu che fai qua? ROBERTA: Ciao Luca niente ero venuta a chiamare papà perché mamma voleva uscire, ma invece di papà LUCA: Hai incontrato a Faustino e visto quant è simpatico!?! ROBERTA: Si si molto LUCA: E poi noto con piacere che tenite e stessi magliete giocate rint a stessa squadra? FAUSTO: La vuoi finire? Me stai mettenn in imbarazzo! 26

LUCA: Ma quale imbarazzo stai sciolto Robè resti a pranzo con noi? ROBERTA: No Luca grazie ma qui siete tutti uomini e lo sai papà come la pensa! Un altra volta, magari se ci sarà qualche ragazza rimarrò volentieri! LUCA: Vabbè fa comme vuo tu! ROBERTA: Allora io vado devo trovare papà altrimenti chi la sente a mamma ciao Luca ciao Fausto! FAUSTO: Ciao Roberta Ernestina esce. LUCA: Ciao Roberta ooooh! Scetate do suonne asciuttate a bava stai nfunnenn tutto pe terra! FAUSTO: Io ma quando mai! Luchè ma tu comme a cunusce? LUCA: Io se ti dico a chi è figlia, tu non ci credi? FAUSTO: A na coppia e femmenielle!?! LUCA: Che c azzeccano e femmenielle io ti sto parlando del padre di Roberta se ti dico chi è non mi credi! FAUSTO: Scusa e allora che m ho dice a fa!?! LUCA: Scè è un modo di dire Stammi a sentire che mo ce facimme e resate! FAUSTO: Scusa ma dice primme chello che tiene a dicere, po vedo io si voglio ridere o no! LUCA: Faustì vafanculo nun te dico niente cchiù! FAUSTO: Aspetta ja dice! Nun parlo chiù LUCA: Faustì Roberta è la figlia di FAUSTO: di? LUCA: di? FAUSTO: di? LUCA: Don Gennaro o padrone e casa! FAUSTO: Maronn! LUCA: E! FAUSTO: Chillo che s ha pigliato o stereo mio? LUCA: E! FAUSTO: Chillo c ha ditto che simme scostumate? LUCA: E! 27

FAUSTO: Chillo che schifa o pallone? LUCA: Faustì nuie uno padrone e casa tenimme Don Gennaro! FAUSTO: No! Don Gioacchino no proprio Don Gerardo no! Proprio Don Giacinto no! LUCA: Niente di meno, l avisse azzeccato na vota o nomme e chillo! FAUSTO: Hai ragione e cosa sai di lei? LUCA: Niente anzi penso che la conosci più tu che io visto che vi ho beccati mentre facevate conversazione! FAUSTO: Ma tu l è visto quant è bell? LUCA: Ma chi? Don Gennaro? FAUSTO: Roberta è un piccolo raggio di sole rint a na jurnata e merd LUCA: Complimenti per il componimento poetico ma che scrive e canzone pe squallor? FAUSTO: Luca tu mi devi aiutare a conquistarla raccontami una barzelletta... LUCA: Ma comme na barzelletta? Tu vuoi conquistare a Roberta con una barzelletta? FAUSTO: Si lei mi ha detto che le piacciono le cose semplici e per farla sorridere, cosa c è di più divertente di una barzelletta? LUCA: Vabbè allora ce stann nu zuoppe nu surd e nu cecato, che vanno a fa na rapina allora fa o surd Guagliù io sento a polizia, fa o cecato guagliù io veco a polizia, fa o zuoppe guagliù fuimme! FAUSTO: Non l ho capita! LUCA: Ma che vuò? Io non le so raccontare le barzellette, pero in camera mia, tengo un libro che fa al caso tuo va a vedè sta sulla mensola sopra il letto! Ed escono. La scena rimane vuota,suona il campanello, ripetutamente. LUCA: Cà aggia fa tutte cose io (Va ad aprire la porta ed entra Carmela) CARMELA: Bongiorno giuvinò LUCA: Buongiorno signora a chi cercate? CARMELA: A chi cerco? Sto cercann a nu stuppolo che prima mi ha sedotto e poi mi ha abbandonata! LUCA: E o ghiate truvanne da ccà? CARMELA: E normale co vaco truvanne da ccà Io nun ce pozze pensà chill omme e niente l aggio ncuntrato rint a nu bar, quand è stato quacche mese fa, io ero andata a trovare mio fratello che fa o cafettiere LUCA: Ah fa proprio a machinetta, ce mettono o cafè mmocc e fanno o cafè!?! 28

CARMELA: Giuvino nun facite tutto o spingiuso però io accussì saccio parlà, comunque aggio visto a stu cusariello, che mi guardava, sapite e guagliune comme se vestono mo, a cammisa spuntata, o rosario appiso nganna, o capello fonato tropp bellillo e stu giovane, me guardava fisso fisso, allorpenzandochè LUCA: Che avete detto? CARMELA: Allorpenzandochè perché nun ve piace? LUCA: No non avevo capito, jate annanze CARMELA: Stevo dicenn allorpenzandochè è parecchio che non mi quaglio cu quaccheduno, aggio ditto vuò vedè che chesta è a vota bbona LUCA: E si me pare giusto! CARMELA: Che tenite a dicere voi mi vedete un po così ma io quando mi preparo, riesco ad essere na bella mozzarella LUCA: Signo ma forse volete dire un bocconcino? CARMELA: Primma! Quand ero piccerella mo ca so cresciuta, so na bella mozzarella! LUCA: Giusto avete ragione! CARMELA: Comunque che ho fatto vedendo che questo ragazzo me fittiava malamente propeto, ho detto, Carmè ma chi aspiette? Aggio aizzato a gonna, pe ce fa vedè nu poco e cosce, c aggio fatto nu sorriso, e doppe otto bicchieri e vodka, me l aggio purtato rint o lietto LUCA: Signo otto bicchieri di vodka? CARMELA: E normale sino chillo quando ce veneva! LUCA: Aggio capito signo ma perché siete venuta qua? CARMELA: Nata vota giuvinò so venuto a cercà il mio principe azzurro! LUCA: Chesto l aggio capito! Ma non riesco a capire perché siete venuta qua Entra Alberto dalla camera. ALBERTO: Luca so venuto rint a camera toia maronna! E chi è chesta? CARMELA: Chi è chesta?...che fatt primme te magnate a menesta, e po te ne si fujute pa fenesta? ALBERTO: Ma quale fenesta CARMELA: Chite bbive io ero andata un attimo int o bagno quando so asciuta tu nun ce stive cchiù! Hai approfittato del mio sentimento, del mio cuore, del mio corpo LUCA: Certo ce vo nu coraggio! CARMELA: Che tenisse a dicere!?!? 29