UN PROGETTO NEL PROGETTO I RAGAZZI RACCONTANO



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Transcript:

Cooperativa Sociale Sole - Luna UN PROGETTO NEL PROGETTO I RAGAZZI RACCONTANO CORSO DI ITALIANO PER ALUNNI STRANIERI Scuola Secondaria di I Grado I.C. L. Lotto Monte San Giusto

Io e Mattia siamo amici dalla 4 elementare e lui è il mio miglior amico tra tutti i miei amici. Mattia ha i cappelli castani e gli occhi marroni. Lui è Albanese e io invece sono Indiano ma siamo migliori amici comunque. Noi, dopo essere tornati a casa dalla scuola, andiamo in pista a giocare con le bici e poi andiamo al parco per giocare a calcio. Noi non litighiamo mai, qualche volta Mattia viene a casa mia io invece qualche volta vado a casa sua e così noi ci vediamo tutti i giorni. Spero che Mattia e io saremo per sempre amici.

Sirghis è il mio migliore amico. Ci siamo conosciuti a Villa San Filippo. Lui gioca insieme a me, Talha, Firas, Sheraz, Nabil a calcio, altri miei amici. Sirghis ha i capelli corti e biondi, occhi marroni, naso a patata. Lui è gentile con tutti, è simpatico, e intelligente. Sueila è la mia migliore amica. Io e lei ci assomigliamo molto di carattere ma non fisicamente. Lei ha i capelli castani lunghi e ricci, io neri lunghi e lisci, lei ha gli occhi nocciola e io neri, ma siamo della stessa altezza. A tutte e due piace vestire sportive. Io la conosco molto bene, da sei anni; lei e io facciamo sempre le cose insieme: i compiti, giochiamo ai giardini e siamo sempre insieme. Lei è simpatica gentile chiacchierona ed intelligente a me piacciono molto le sue caratteristiche tranne quando mi mena per scherzo per dimostrarmi che mi vuole bene, ma non fa niente. Vorrei rimanere sempre sua amica e passare sempre tanto tempo insieme.

Nella mia classe c è una ragazza italiana dal carattere molto gentile, onesto e proviene da una famiglia ricca e molto brava. Lei è molto bella, robusta e con capelli marroni scuri, occhi azzurri. E abbastanza alta e si veste alla moda. Il primo incontro con lei è stato in classe quando tutti stavano scegliendo i propri posti e lei alla fine si è messa vicino a me. Quando sono rimasto molto indietro con le materie, lei, che era abbastanza brava, mi è sta vicina per aiutarmi e così ho cominciato a capire che ci sono tante persone brave e tante delinquenti. Noi due ci incontravamo quasi tutti i giorni ai giardini, ai supermercati ma non siamo mai stati insieme da soli a parlare perché o c era in mezzo la sua amica o un altra volta c era un mio amico che non mi lasciava parlare. Un giorno lei è venuta da me molto contenta e mi ha dato il biglietto del suo compleanno dicendomi di non mancare alla festa poi ha cominciato a raccontarmi che cosa avremmo fatto. Il suo compleanno era il giorno successivo e io ancora dovevo cercare il suo regalo preferito, ma alla fine grazie alla mia fortuna ho incontrata la sua amica al parco che mi ha aiutato a comprare il suo regalo preferito. Da quel giorno siamo stati sempre insieme come migliori amici e anche di più.

Monte San Giusto, lì 28 maggio 2012 Cara Maria, Stiamo alla fine dell anno scolastico e ti racconto come è stato quest anno. Ci sono stati momenti belli e simpatici ed altri antipatici nel corso del sostegno linguistico, ma mi sono pure divertita a frequentare questo corso. La nostra prof. Gloria è gentile e scherzosa e anche i compagni di corso, diciamo che la cosa un po bruttina è stata che io ero l unica femmina ma alla fine non mi è importato niente. Le lezioni sono passate veloci come l anno scolastico: abbiamo letto tanti racconti ma i miei momenti preferiti sono stati quando siamo andati in aula video. Mi sono piaciuti i film che ci ha fatto vedere tipo quello delle Cronache di Narnia, quello del tempio di Indiana Jones e molti altri e mi sono piaciuti tutti. Altre lezioni sono passate in modo noioso tipo quando abbiamo letto e risposto alle domande della Cenerentola africana, Cenerentola pelle rossa ed altre. Quelli erano i miei lunedì noiosi. Le ultime lezioni le abbiamo trascorse nell aula d informatica a scrivere al computer i testi prodotti durante l anno perché la professoressa Gloria li vuole raccogliere per creare un libricino. I momenti antipatici diciamo che non sono quelli delle lezioni del corso, ma quelli quando la prof. stava male e dovevamo fare grammatica e storia, ma lei è mancata poche volte per fortuna Va bene, per ora solo questo. Magari raccontami tu il tuo anno scolastico Baci da Sehar.

MONTE SAN GIUSTO, 20 MAGGIO 2012 CARO JB, IL MIO ANNO SCOLASTICO AL CORSO LINGUISTICO È ORMAI GIUNTO ALLA FINE E IN QUESTO ANNO CI SONO STATI DEI MOMENTI SIMPATICI E DEI MOMENTI ANTIPATICI. I MOMENTI ANTIPATICI SONO STATI QUELLI QUANDO ABBIAMO INIZIATO A FARE IL CORSO LINGUISTICO PERCHE IO AVEVO INNIZIATO A STUDIARE MA POI ALL IMPROVVISO È VENUTA LA PROFESSORESSA GLORIA E IO ERO CONTENTO MA NON VOLEVO FARE IL CORSO LINGUISTICO. INVECE I MOMENTI SIMPATICI SONO STATI QUELLI QUANDO ABBIAMO INIZIATO A VEDERE I FILM E QUANDO ABBIAMO FATTO LA LETTURA DELLE FIABE. ADESSO TU MI CHIEDERAI CHI È GLORIA? GLORIA È LA PROFESSORESSA CHE MI HA INSEGNATO A PARLARE, SCRIVERE E LEGGERE IN ITALIANO. LEI È MOLTO GENTILE E BUONA. ADESSO SIAMO GIUNTI ALLA FINE DELLA SCUOLA E STIAMO SCRIVENDO LE COSE CHE ABBIAMO FATTO IN QUESTO ANNO DI CORSO LINGUISTICO. SCRIVIMI PRESTO DEL TUO ANNO SCOLASTICO. GURPREET

C era una volta una ragazza di nome Niilam, la cui madre era morta e il padre si era sposato con un altra donna che aveva già una figlia. La matrigna e la sua bambina maltrattavano Niilam sempre e continuamente. Un giorno Niilam era andata al lago per prendere dell acqua perché nei villaggi era così che si procuravano l acqua. Ad un certo punto un cacciatore vide la ragazza e si innamorò. Chiese alla madre e al padre di Niilam di sposarla. Il padre e la madre accettarono. Al giorno del matrimonio la madre portò Niilam nella sua camera e le mise del profumo in un fazzoletto e di nascosto lo appoggiò al naso di Niilam. Al matrimonio, al posto di Niilam, c era la sorella più piccola che lui non poteva vedere perché aveva un abito e un velo che la coprivano completamente. Quando il cacciatore portò la sposa a casa disse: Io non voglio te come sposa! Così portò la sorella piccola a casa della madre e per caso sentì un rumore dall armadio della camera degli sposi: là trovò Niilam. Finalmente la sposò. Lei era bellissima nel suo vestito rosso. La sorellastra si sposò con un ragazzo e dopo un po il padre e la matrigna morirono.

C era una volta una fanciulla che viveva nel sud dell India, il suo nome era Sukhjinder e era molto molto bella e buona; era così bella che non si trovano le parole per descrivere la sua bellezza. Sukhjinder aveva una matrigna e due sorellastre che erano bruttissime così la matrigna, per coprire la bruttezza delle figlie mette Sukhjinder a lavorare e a pulire tutta la casa e le due figlie la chiamarono cenerentola. Nel villaggio in cui viveva cenerentola viveva anche un bellissimo cacciatore di nome Gurpreet, lui viveva con sua sorella che era gentile e buona come suo fratello piccolo. Gurpreet era un cacciatore magico e poteva rendersi invisibile. Un giorno le due sorellastre vanno a casa del cacciatore magico ma lui non c era, era andato alla caccia però c era la sua sorella e due sorellastre gli chiesero che dove sta il tuo fratello e lei dice che è andato alla caccia e sé gli volete vedere venite oggi alla festa e le due dicono di sì poi quando vanno a casa e dicono a mamma che quel giorno ci sarebbe stata la festa in casa di quel cacciatore che possiede dei poteri magici e lui sceglierà la sua sposa e la madre dice : Certo che potete andare a casa sua! e alla sera vanno. Lasciarono Sukhjinder da sola a casa con tutti i lavori di casa da fare, ma dopo aver finito tutti i lavori di casa Sukhjinder decide di andare alla festa; si mette un abito molto bello Lenga che le ragazze mettono al loro matrimonio. Cenerentola se ne va alla festa e, siccome era molto bella come ho detto prima, quando il cacciatore la vede si innamora di lei e sceglie la sceglie come sua sposa. In fine Sukhjinder e Gurpreet vivono felici e contenti e dall altra parte la punizione delle due sorellastre e della matrigna era quella di fare tutti i lavori da sole, povere.

C era una volta una ragazza che era stata portata via dalla scuola, segregata in casa e costretta dai propri genitori ad occuparsi come Cenerentola della famiglia; la ragazza si chiamava Sonia, era bella e gentile, ma le sorelle Tania e Zanaib erano più brutte, la trattavano male e pure la madre. Un giorno Sonia stava camminando nel bosco e trovò una collana di oro; quando ritornò a casa le sorelle cominciarono a litigare per la collana e, allora cenerentola corse dalla madre e le raccontò tutto ma lei disse solo: Lasciale stare, altrimenti la collana si romperà! Esclamò la madre: Ma perché? Domandò Sonia e la madre le rispose che loro potevano fare quello che volevano. Cenerentola piangendo andò via. Dopo qualche ora, Sonia andò a pulire la camera delle sorelle, ma quelle erano diventate topi e la collana era a pezzi. Sonia non credeva ai suoi occhi; allora prese la collana e per magia la collana diventò bella, d oro, d argento e pietre preziose e un anello di rubino e ancora per magia si trovò in un castello, dove c era un principe: lui era un nobile intelligente e religioso, le prese la mano e cominciò a dirle: Lei è così bella Mi vuole sposare? Disse il principe tutto pieno d amore nei suoi occhi. Certo! disse Sonia senza dirgli come si chiamava e cominciarono a ballare fino a mezzanotte. All improvviso la collana d oro fece una magia: la portò a casa di nuovo vestita di stracci e la collana cadde per terra davanti al principe, il principe raccolse la collana e pensò che doveva andare subito a cercare la ragazza. Intanto le due topine sorelle di Sonia erano ritornate umane e dopo un po il principe trovò la casa di Sonia ed entrò e chiese Di chi è questa collana? E la madre rispose che era delle due figlie. Allora il principe provò la collana alle due sorelle ma non faceva nessuna magia. Quando la provò a Sonia ecco che la magia tornò e fece trasportare il principe e Sonia nel castello e le tre cattive rimasero a guardarli. Il principe e Sonia vissero felici, contenti e ricchi.

Monte San Giusto, 23 Dicembre 2011 Caro genio, io ho pensato a tante cose, ma poi dopo aver riflettuto ho capito che quelle cose non vanno bene. Ho deciso che le cose più importanti per me da realizzare sarebbero queste: vorrei essere amico con chiunque incontro, avere un legame proprio forte che non può essere spezzato in nessun modo. Il secondo desiderio è che nella mente di tutti possa nascere il pensiero di tenere il nostro mondo pulito, senza lamentarsi della raccolta differenziata per il riciclo dei materiali Il terzo ed ultimo desiderio è che tutte le persone sulla terra sarebbero in capace di andare d accordo senza litigare e vivere in armonia. Spero che i miei desideri possano essere realizzati. Grandi saluti, tuo caro Mutib

Monte San Giusto, 23 Dicembre 2011 Caro genio, vorrei vorrei vorrei esprimere esprimere 3 desideri: -avere una sorella, perché quando sono venuto in Italia avevo due cugine che mi amavano tanto e anche io amavo loro. Da piccolo stavo quasi sempre con loro due e da quando sono sono venuto in Italia mi mancano tanto. Magari con una sorella che resta sempre con me,in Italia o in India, non mi farà sentire tanto la loro mancanza; -avere dei potere magici,per esempio: di volare in aria tutto come fanno i supereroi perché quando io guardo la TV mi viene la voglia di essere un mago e fare le cose magiche e fare come mi pare,per questo voglio avere dei poteri magici; -comprare tutto ciò che voglio, perché quando qualche volta con la mia famiglia vado al supermercato e io dico a mio padre che voglio comprare un cellulare touch mio padre mi dice di no perché non ho ancora l etl età Anche se non ti ho visto mai, spero che tu realizzi i miei desideri. Con queste parole ti saluto caro genio. Gurpreet

Un uomo prendeva forma davanti ai miei occhi uscendo da una bottiglia Non era un sogno. Lo strano personaggio, un mago? un genio? mi chiese di esprimere tre desideri. Ho pensato tanto. Dovevo trovare qualcosa di davvero importante da far realizzare. Alla fine ho espresso i miei desideri: il primo di tutti è stato quello di trovare la vera amicizia per avere qualcuno vicino ad aiutarmi per risolvere i miei problemi; il secondo la ricchezza perché voglio essere ricco e il terzo e ultimo farmi diventare il più forte del mondo. Mi ero girato per un momento e lui era scomparso. Lui aveva realizzato i desideri e io ero felice. Non lo scorderò mai e mai.

C era un giorno Stavo in un parco dove c era una strana persona che non sembrava della città; sono andato da lui e gli ho chiesto: Chi è lei? Da dove viene? Lui risponde: Sono un genio e provengo da una città che nessuno ha mai visto, soltanto io la conosco Alla fine gli ho chiesto: Lei perché è venuto in questa città? e lui ha prontamente risposto: Senti ragazzo, io sono venuto a realizzare i desideri di qualcuno, il primo che avessi incontrato sulla mia strada. Quella persona sei tu! E io, felicemente sorpreso e dopo aver rimuginato, ho espresso questi desideri: Vorrei vorrei un aiutante che sia sempre accanto a me, e che mi possa aiutare a risolvere i miei problemi. E subito dopo aver espresso il desiderio vidi una bella ragazza davanti a me : alta,magra e bella; poi cominciai a farle delle domande per vedere se era veramente intelligente Il giorno successivo portai lei a casa mia per farmi aiutare nei problemi matematici, perché avevo degli esami. Per essere promosso dovevo studiare tanto e dopo aver dato gli esami vidi che ero il primo studente straniero che era stato promosso con tutti Dieci Chaudhry Adil

C era una volta un signore che si chiamava Lorenzo. Lui credeva che Dio non poteva fare nessuna cosa e un giorno, quando era tornato dal lavoro, sua moglie gli disse di andare al mercato a comprare le verdure. Lui andò al mercato, ma a metà strada guardò un fiume, si gettò in acqua e si lavò. Ma quando uscì dal fiume era diventato una donna e non si ricordava niente. Passò di lì un giovane che vide la donna spaventata e tutta bagnata, così le mise un vestito. Si innamorarono e alla fine si sposarono. Dopo sei anni avevano quattro bambini Un giorno faceva caldo e lei andò al fiume a rinfrescarsi un po ; quando uscì dal fiume era diventato un uomo. I suoi vestiti da uomo erano ancora lì, e dopo che aveva messo i vestiti si era ricordato che doveva prendere le verdure. Dopo aver preso le verdure ritornò a casa e la moglie disse che era passato un ora da quando era uscito. Lui dopo un po si ricordò che era stato via sei anni, mentre sua moglie diceva che era passata solo un ora. Allora pregò Dio chiedendo SCUSA e non disse più che Lui non può niente.

C era una volta una ragazza di nome Jesy che stava raccogliendo conchiglie sulla spiaggia. Ad un tratto vide una grande coda di pesce di color blu, andò vicino e vide che era una sirena intrappolata su una roccia e continuava a schizzare per andare nell acqua. Jesy nono credeva ai suoi occhi e disse: Chi sei? Una sirena o un pesce? Perché stai qua? Questo è un sogno? Domandò Jesy senza prendere fiato. La sirena rispose: Io sono una sirena del mare e mi serve aiuto per ritornare nell acqua acqua. Jesy subito la trascinò nell acqua, la sirena la ringraziò e Jesy le chiese: Ma voi sirene esistete? Ma certo,, rispose la sirena. Dopo Jesy le chiese se poteva diventare sirena anche lei, la sirena disse: Se tu vuoi diventare sirena come me devi sapere che posso farti trasformare, ma solo per nove mesi. Jesy pensò un pò e alla fine disse di sì s e da quel momento Jesy la ragazza diventò una sirena bella: con la coda verde scuro luminosa e capelli castani; Jesy non poteva crederci ma doveva crederci per forza. Ora era lei una sirena. Dopo qualche ora Jesy conobbe la regina Lucy e il re Brandon delle sirene, e conobbe anche altre sirene che diventarono amiche. Dopo tre mesi Jesy si innamorò del principe Anton. Passarono nova mesi e Jesy era diventata madre della sirenetta Alice purtroppo però il tempo di essere una sirena era finito e lei doveva tornare umana e andare via da quel bellissimo mondo: era così triste che non voleva più nemmeno salutare i suoi amici e le sirene. Jesy voleva stare solo con la figlia. Ad un tratto Poof Poof, poof! - lei diventò di nuovo una persona. Allora Jesy andò verso il principe che le disse: Quell Quell albero può esserti utile, ogni volta che vuoi vedere tua figlia e anche altre sirene, basta che prendi un fiore e lo getti nel mare. Jesy abbracciò il principe e sua figlia e li salutò accontentandosi di vederli solo poche volte. Sehar

Progetto proposto e realizzato dal facilitatore linguistico dott.ssa Gloria Gentilucci L attività didattica del laboratorio d italiano L2 ha avuto come obiettivo la produzione di racconti personali e fantastici sulla base dei programmi ministeriali di italiano delle classi prime e seconde, a dimostrazione dell impegno profuso nel corso degli anni di frequenza del laboratorio. Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto, in particolar modo: il Dirigente Scolastico prof. Dario Magnamassa la referente della Commissione Intercultura prof.ssa Paola Tibaldo la Funzione Strumentale della Commissione Intercultura dott.ssa Maria Luisa Mandolesi il Graphic Designer prof. Marcello Caponi