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ANIMALI IN CASA mini guida alla gestione delle emergenze degli animali domestici realizzazione a cura della redazione di www.nontipago.it portale di servizi e programmi gratuiti selezionati e illustrati

Quando succede l'imprevisto... Un animale ferito deve essere sempre trattato con dolcezza e non deve essere sgridato, ne infastidito. Se il problema è importante va immediatamente contattato un veterinario telefonicamente (tenete a disposizione il suo numero inserendolo nella rubrica del cellulare) spiegate con chiarezza e sintesi l'accaduto e lo stato dell'animale e seguite le sue indicazioni. Il contatto telefonico è immediato e fondamentale, soprattutto per situazioni gravi quando è indispensabile sapere come comportarsi mentre raggiungiamo il veterinario (a volte potremmo impiegare molto tempo) e può risolvere una situazione critica quindi è sempre la prima cosa da fare. L'intervento del veterinario deve sempre essere considerato necessario perché anche piccoli problemi potrebbero costituire i sintomi di patologie più complesse o degenerare se non correttamente trattati. La nostra mini guida sintetica vuole essere solo una traccia di comportamento nei casi più frequenti nell'ipotesi di non poter interagire rapidamente con un veterinario. Una norma che non può essere disattesa è l'allontanamento degli animali malati o sospetti tali dai bambini soprattutto dai più piccoli. Argomenti trattati: ferite morsi punture di insetti occhi starnuti zoppia fratture parassiti tremiti e convulzioni vomito e diarrea stipsi mal di denti colpo di calore ingestione di sostanze tossiche o corpi estranei orecchie irrequietezza perdita di pelo o di piume voracità ustioni shock

FERITE Innanzi tutto è necessario contenere le perdite di sangue possibilmente con un tampone sterile: le garze vanno benissimo ma si possono utilizzare anche fazzoletti di carta monouso o persino in mancanza di altro giornali freschi di stampa. Oggetti freddi ma puliti come cubetti di ghiaccio, monete, ecc. sono utili per rallentare un emorragia importante ma solo se l'animale li sopporta altrimenti evitate di infastidirlo. Lavare e sterilizzare la ferita con normali disinfettanti o almeno con acqua e sapone lavatevi le mani con una comune saponetta e insaponate e sciacquate la parte. Se l'animale tende a leccare la ferita lasciatelo agire perché molto spesso la loro saliva contiene agenti antisettici. Fasciate la ferita se possibile o utilizzate un "cerotto spray" negli altri casi. Evitate di utilizzare lacci emostatici, se non su precisa indicazione del veterinario, ma comprimete con delicatezza la ferita se non riuscite a bloccare l'emorragia.

MORSI Anche in questo caso seguire le indicazioni per le ferite ma con maggiore attenzione, eventualmente liberando la zona ferita dal pelo e verificando che non ci siano lesioni profonde o fratture. Cercate di capire quale animale ha causato il morso che potrebbe anche essere velenoso (il morso della vipera è riconoscibile dai segni dei denti piccoli e ravvicinati) o infetto perché alcune malattie virali vengono trasmesse attraverso la saliva quindi agite con cautela proteggendo le mani con guanti clinici o in lattice usa e getta. Ricordate sempre che un animale morso è quasi sempre traumatizzato quindi agite di conseguenza facendo attenzione a non spaventarlo ulteriormente.

PUNTURE DI INSETTI Una puntura di insetto come ape, vespa, calabrone, tafano, ragno, ecc. può essere trattata con una soluzione di ammoniaca e acqua in rapporto di almeno 1:4. La soluzione a base di ammoniaca disponibile anche già pronta in stick e matite ha effetto soprattutto se applicata subito ma l'applicazione stessa non va mai ripetuta perché potrebbe causare ustioni della pelle. E' molto efficace e privo di controindicazioni aspirare il veleno con una siringa monouso priva di ago appoggiando il beccuccio in plastica al centro della puntura e aspirando. In commercio esistono anche specifiche siringhe a scatto con beccucci di varia forma per aspirare veleni più efficacemente. Evitare assolutamente di entrare in contatto con il veleno o l'agente irritante, utilizzando guanti monouso e lavandovi accuratamente le mani dopo la medicazione. Verificare che l'animale non mostri affanno o difficoltà respiratorie che potrebbero essere sintomo di una reazione allergica: in tal caso o se la puntura è avvenuta in una zona altamente vascolarizzata come il muso o il collo contattare subito il veterinario. Questo evento è particolarmente frequente in alcuni animali, come ad esempio i cani, che hanno la necessità e lo stimolo di annusare ogni cosa. Se la puntura è avvenuta in ambienti domestici o limitrofi accertarsi che non ci siano pericolosi nidi nelle vicinanze. Se il dolore della puntura si protrae per qualche giorno tendendo ad aumentare sempre alla stessa ora la puntura stessa è molto probabilmente stata causata da un ragno quindi controllare fessure e interstizi e utilizzare un repellente per ambienti domestici specifico per gli aracnidi seguendo attentamente le istruzioni e spargendolo soprattutto vicino agli angoli e alle fessure dei muri. Valutate se sia il caso di utilizzare un insetticida ad alto potere: sono bombolette monouso che si attivano in una stanza dopo aver chiuso le finestre e uscendo dalla stessa chiudendo la porta, dopo averlo lasciato agire per almeno 8 ore areare la stanza scrupolosamente evitandone l'uso per qualche ora. Questo sistema equivale alla fumigazione ma è ovviamente più pratico e sterilizza adeguatamente l'ambiente anche se, proprio per la concentrazione e la tossicità del prodotto, va utilizzato con scrupolosa cautela.

OCCHI Se lacrimano non somministrare colliri senza precise indicazioni del veterinario: le cause possono essere moltissime e il collirio usato potrebbe non rivelarsi adatto. Se invece la causa è un corpo estraneo (a volte un insetto) deve essere tolto al più presto effettuando un lavaggio oculare con una soluzione fisiologica oppure acqua potabile spruzzandola nell'occhio tenuto aperto con una siringa sterile priva di ago. Questo lavaggio deve essere eseguito con molta attenzione perché una maldestra pressione sul pistone della siringa può generare un getto molto violento e in grado di danneggiare più che curare. In ogni caso va diretto lateralmente per facilitare l'espulsione del corpo estraneo dall'angolo dell'occhio e non indirizzato perpendicolarmente. In caso di incertezza utilizzare abbondante acqua nella mano a coppa cercando di immergere l'occhio nella mano dall'alto verso il basso. Aggiungere del sale fino all'acqua non è una buona idea perché è necessario essere assolutamente certi di scioglierlo completamente e di aggiungerlo nella dose giusta processo che richiede troppo tempo mentre una soluzione preparata da molto tempo con acqua e sale può non essere asettica. Meglio utilizzare acqua minerale, preferibilmente gassata perché la micro effervescenza genera piccoli vortici in grado di aiutare l'espulsione del corpo estraneo. Aprire sempre con delicatezza, ma molto l'occhio leso: alcuni animali posseggono infatti una terza palpebra: è il caso di cani, gatti, conigli, ecc.

STARNUTI Gli animali utilizzano l'olfatto molto più di noi e possono facilmente inalare polveri, vapori o agenti irritanti. Normalmente è sufficiente portare l'animale all'aperto per purificare con aria pulita e ricca di ossigeno le vie aeree. Se lo sternuto persiste o è accompagnato da secrezioni respiratorie dalla bocca e/o dal naso potrebbe invece essere il primo sintomo di una malattia dell'apparato respiratorio. E' bene tenere presente che alcuni eventi virali, come ad esempio il raffreddore, sono banali per l'uomo ma molto pericolosi per gli animali e possono degenerare rapidamente e divenire anche molto gravi.

ZOPPIA Verificare subito l'arto interessato per accertare la causa del problema: potrebbe essere una spina o una ferita in questo caso disinfettare ed estrarre il corpo estraneo. Se si tratta di una slogatura o uno stiramento è meglio non somministrare antidolorifici perché indurrebbero l'animale a utilizzare l'arto in modo normale non sentendo più il dolore che previene movimenti e posizioni pericolose, peggiorando la situazione. Controllare invece il suo comportamento favorendone il riposo e verificare eventuali gonfiori che potrebbero essere anche sintomi di una frattura o una lesione muscolare importante da trattare in ambito veterinario.

FRATTURE Possono essere composte o scomposte: il primo tipo è una lesione che però ha lasciato le ossa pur rotte nella loro posizione naturale e sono più semplici da curare ma non meno gravi. Se siamo in presenza di una lacerazione della pelle disinfettare con estrema delicatezza, magari versando un disinfettante liquido e che non bruci, senza toccare la parte. Se il trauma ha fratturato l'osso senza lacerare la pelle evitate assolutamente di toccare la parte. Non applicare bendaggi o stecche che potrebbero peggiorare la situazione ma cercare solo di limitare i movimenti dell'animale durante il trasporto dal veterinario ad esempio utilizzando una cesta imbottita. Tenere presente che una frattura è un evento molto traumatico e l'animale si sente indifeso e spaventato ed evitate di manipolare l'arto offeso perché dopo un primo intervallo durante il quale spesso la frattura non duole, il dolore successivamente e molto acuto e l'animale potrebbe cercare di difendersi dalle manipolazioni che causano fitte ulteriori anche in modo inconsulto e aggressivo. Durante il trasporto evitate sobbalzi e urti per gli stessi motivi.

PARASSITI Nel caso di zecche è bene scoprire la zona interessata aprendo il pelo, versare qualche goccia di olio e di disinfettante e infine estrarre la zecca afferrandola saldamente con una pinzetta agendo con un moto rotatorio come per aprire un rubinetto o estrarre una vite. Effettuare l'operazione con rapidità per evitare che il parassita abbia il tempo di emettere secrezioni spesso infette. Accertarsi di aver estratto il pungiglione dalla pelle e disinfettare con scrupolo ripetendo l'operazione per qualche giorno verificando che non ci siano rossori sospetti. Per le pulci le avvisaglie sono un anomalo e ripetuto grattarsi dell'animale: è fondamentale adottare una efficace prevenzione con prodotti specifici (collari, liquidi e spray) dei quali non bisogna però abusare perché potrebbero rivelarsi tossici per l'animale e per noi se utilizzati con modalità errate: leggere attentamente le istruzioni e farsi consigliare dal veterinario. Se invece si deve intervenire a posteriori utilizzare un prodotto idoneo e applicarlo tenendo l'animale assolutamente fuori di casa sia al momento dell'intervento che nelle ore successive per evitare che le pulci che lasciano l'animale per effetto dei repellenti si annidino poi negli ambienti domestici.

TREMITI E CONVULSIONI Vanno gestiti tranquillizzando l'animale e tenendolo al caldo. Se l'episodio è occasionale, può essere ad esempio determinato da uno spavento, può durare anche qualche minuto. Sarà comunque indispensabile informare il veterinario ed eseguire scrupolosi esami clinici se dovesse ripetersi poiché potrebbe anche essere sintomo di disturbi genetici o infettivi.

VOMITO E DIARREA Mantenere l'animale a digiuno per 12 o 24 ore e sotto controllo. Inducendolo però a bere molto e spesso. Può trattarsi di un fatto episodico indotto dall'ingestione di peli, agenti irritanti, troppo cibo o bocconi troppo grossi ma anche effetto di una patologia soprattutto se accompagnato da comportamenti anomali, disorientamento, disturbi dell'equilibrio. Spesso la diarrea è indotta da parassiti intestinali, alcune volte persino riconoscibili nelle feci espulse, consultare sempre il veterinario prima di somministrare vermifughi e nelle prime ore dalla somministrazione tenere l'animale lontano dagli ambienti domestici per evitarne l'inquinamento dai vermi espulsi in alcuni casi ancora vitali. Se si sospetta l'ingestione di una sostanza tossica sarà bene informare il veterinario dettagliatamente e nel più breve tempo possibile.

STIPSI Una stitichezza prolungata e verificata può essere contrastata con una sporadica aggiunta di olio nella misura di un cucchiaino da caffé alla pappa per rendere più morbide le feci e facilitarne l'espulsione. Un problema reiterato può nascondere invece patologie molto varie: da semplici come l'ingestione di palle di pelo per i gatti a molto complesse che possono essere gestite solo dal veterinario. Le cause più frequenti sono comunque alimentazione errata e moto insufficiente. Alcune razze in particolare i cani e i gatti tendono per istinto a cercare e cibarsi di alcuni tipi specifici di erba che li protegge e ne migliora l'alimentazione fate quindi in modo che possano mettere in pratica questi rimedi naturali e molto efficaci.

MAL DI DENTI Un rifiuto prolungato del cibo e comportamenti anomali e letargici potrebbero essere sintomi di problemi ai denti in questo caso si può solo consultare il veterinario. Spesso i denti degli animali crescono continuamente e possono creare problemi se il soggetto non li utilizza frequentemente. Per i cani sono utilissimi gli ossi da rodere, anche quelli in pelle di bufalo che non marciscono e possono essere utilizzati a lungo. Per i conigli saranno necessarie a volte visite e interventi veterinari per limare i denti la cui crescita eccessiva può creare problemi molto seri con lacerazione dei tessuti della bocca e della lingua e ascessi e infezioni anche così dolorosi da impedire all'animale una corretta nutrizione tanto da divenire letali.

COLPO DI CALORE E SHOCK TERMICO Gli animali dotati di pelo non sono in grado di espellere il calore eccessivo con la traspirazione e cercano di mantenere la giusta temperatura (per i cani e i gatti la temperatura normale è pari a 38,5 C mentre superati i 39 C si valuta come stato febbrile) aumentando la frequenza respiratoria e utilizzando la lingua come "radiatore". Ma il sistema non è molto efficiente e induce inoltre un aumento indesiderato della frequenza cardiaca già molto più alta di quella dell'uomo perché inversamente proporzionale al peso dell'animale (la balena ha un battito cardiaco ogni 2 minuti mentre il topo è una specie di mitragliatrice). Per questi motivi gli animali sono molto sensibili ai colpi di calore. In estate una lunga sosta in una macchina chiusa e parcheggiata al sole o sforzi fisici prolungati al sole quali corse ripetute sulla spiaggia nelle ore centrali possono diventare pericolosissime e addirittura letali. Se ravvisate comportamenti anomali con affanno e parossismo respiratorio, letargia o comportamenti da "ubriaco", ecc. intervenite per riportare gradualmente la temperatura corporea a livelli normali. Utilizzate panni bagnati con acqua fredda o liquidi che evaporano facilmente come aceto o alcool: poiché l'evaporazione sottrae calore al corpo a contatto. Non utilizzate ghiaccio perché un raffreddamento troppo rapido potrebbe causare scompensi e persino shock cardiocircolatori. Si parla invece di ipotermia quando la temperatura corporea scendo sotto i valori normali anche di poco per cani e gatti insorge al dì sotto dei 37,5 C. Le precauzioni sono ovviamente le stesse ma di segno opposto: è necessario riscaldare gradualmente il soggetto coprendolo, mantenendolo asciutto e fornendogli calore in modo proporzionale senza salti improvvisi.

INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE O CORPI ESTRANEI Comportarsi come nel caso di vomito o diarrea spesso presenti in caso di avvelenamento. Indurre l'animale a bere molto e non somministrare cibi. Cercare di individuare la sostanza ingerita e informare il veterinario dei dettagli. Evitare di cercare di indurre il vomito che porterebbe le tossine ad un ulteriore passaggio nella bocca e nell'esofago. Un corpo estraneo in bocca o in gola può essere espulso in un animale di piccola taglia con piccoli colpi al torace mentre viene tenuto rovesciato per le zampe posteriori. Se l'animale è di taglia media può essere tenuto rovesciato appoggiandolo sulla spalla.

ORECCHIE Parassiti e corpi estranei possono creare problemi alle orecchie evidenziati da anomali e frequenti tentativi di grattarsi e dolore localizzato. In tutti i casi è bene non compiere tentativi "fai da te" ma rivolgersi al veterinario impedendo all'animale stesso di peggiorare la situazione grattandosi. E' bene non sottovalutare la presenza di parassiti o corpi estranei nelle orecchie perchè tali eventi possono rapidamente degenerare.

IRREQUIETEZZA Se ingiustificata e prolungata può essere il sintomo che l'animale è entrato nel periodo del calore sessuale. In tal caso sarà bene prevenire fughe e comportamenti pericolosi poiché l'animale sopraffatto dal suo istinto naturale spesso abbandona le usuali cautele e può facilmente porsi in situazioni a rischio ad esempio attraversando di colpo la strada ed essere investito. Se non desiderate incrementare il numero di animali posseduti è ovviamente indispensabile tenere sotto controllo le femmine. A volte una gravidanza troppo precoce può inoltre causare problemi gravissimi con scompensi caratteriali e profondi mutamenti di indole dell'animale che può persino ripudiare la prole e i padroni.

PERDITA DI PELO O DI PIUME Spesso sono sintomi di dieta non adeguata, mancanza di spazio o scarsa igiene. E' sempre necessario l'intervento e il consiglio del veterinario se ciò non rientra nell'ambito dei normali cicli vitali di rinnovo del pelo o del piumaggio. Generalmente gli animali perdono pelo all'inizio dell'estate per essere in grado di sopportare meglio la calura estiva. In questo caso, riconoscibile perché lo sfoltimento del manto ha precise connotazioni stagionali e non dura molto, è bene spazzolare (all'aperto) frequentemente l'animale per evitare che leccandosi possa ingerire più facilmente palle di pelo. Per i volatili la muta delle penne ha precise connotazioni in rapporto alla specie e all'età e sarà necessario informarsi dettagliatamente per prevenire sorprese o inutili allarmi. Se gli uccelli risiedono in una voliera sarà opportuno pulirla più frequentemente.

VORACITA' Molti animali sono voraci per natura e con cibo a disposizione in grande quantità non sanno limitarsi. Una dieta errata, troppo ricca e abbondante può causare obesità, soprattutto nei soggetti sterilizzati, e danni ancora più gravi. E' necessario quindi stabilire una dieta adeguata e misurata in proporzione alle effettive necessità dell'animale in rapporto al peso e all'età e al tipo di vita. Soprattutto fornirgli occasioni e spazi adeguati per il moto. Verificare infine il dosaggio del cibo anche in rapporto alle eventuali occasioni di assumere cibo extra.

USTIONI In genere molto dolorose possono essere trattate solo se superficiali e di poco conto con pomate antiustione e garze fitostimolanti per la rigenerazione più rapida della pelle. Le ustioni importanti vanno invece trattate dal veterinario mantenendo umida la parte interessata con un panno bagnato durante il trasporto. Le vecchie dicerie che impedivano di bagnare le zone ustionate e suggerivano di applicare olio sono leggende metropolitane. Le ustioni vanno trattate con abbondante acqua fredda, ma non ghiacciata, e mantenute il più possibile umide. L'acqua fredda tra l'altro lenisce il dolore e mantiene pulita la ferita l'applicazione con la dovuta delicatezza di panni bagnati è quindi estremamente positiva. Le piccole ustioni che rimangono esposte devono essere controllate giornalmente sino alla completa rigenerazione della pelle per evitare che vengano in contatto a lungo con agenti patogeni. Anche per le ustioni vale quanto già ricordato per le ferite in generale: la saliva di molte specie possiede proprietà antisettiche e se l'animale desidera leccare la ferita sarà opportuno lasciarlo fare.

SHOCK Respirazione affannosa e irregolare, battito cardiaco alterato e brividi sono gli effetti più marcati dello stato di shock che può colpire anche gli animali. Ha cause molto disparate ed in genere è pericoloso quindi richiede immediato contatto e consiglio veterinario. Nel frattempo la situazione può essere tamponata tenendo al caldo e rassicurando il soggetto con un tono di voce calmo e dolce e carezze. E' consigliabile mantenere ben ossigenato il cervello tenendo l'animale disteso con il muso non sollevato e assicurarsi che nulla ostruisca la respirazione mantenendo bocca e gola liberi da secrezioni respiratorie e possibilmente con la bocca aperta. Se le condizioni dovessero peggiorare e raggiungere uno stato di collasso cardio respiratorio con assenza di respiro e battito cardiaco potrebbe essere utile un massaggio cardiaco con pressioni delicate e regolari del torace proporzionate all'animale e al suo peso se possibile tenendo l'animale rovesciato per le zampe posteriori o appoggiato alla spalla: ovviamente questa manovra è fattibile solo per animali di taglia piccola e media e potendo contare sull'aiuto di una seconda persona. Il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale devono considerarsi riservati a persone esperte o come ultima disperata risorsa in caso di accertato arresto del battito cardiaco e della respirazione. Animali di piccola taglia (conigli, gatti, piccoli cani, ecc.) possono essere fatti oscillare con delicatezza tenendoli per le zampe posteriori applicando un piccolo sollevamento al culmine di ogni oscillazione: la combinazione di questi movimenti può essere sufficiente alla ripresa dei normali ritmi biologici se il soggetto è ancora recuperabile.

CONVALESCENZA Anche gli animali, esattamente come gli uomini, hanno necessità di avere dopo una malattia o un evento traumatico un periodo di convalescenza. Sarà opportuno mantenere al caldo e al sicuro il soggetto per un periodo proporzionale alla gravità dell'evento subito. Evitando che possa trovarsi, anche per sua colpa, ancora debilitato in situazioni a rischio e venga a contatto con agenti potenzialmente pericolosi che il suo sistema immunitario esaurito non può essere in grado di gestire adeguatamente. Come per tutti noi caldo, coccole e riposo sono ottimi rimedi soprattutto se affiancati da una dieta ben bilanciata suggeritaci dal veterinario. realizzazione a cura della redazione di www.nontipago.it portale di servizi e programmi gratuiti selezionati e illustrati