Le apparizioni Mariane e I saggi consigli della Vergine

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Distribuzione gratuita ARRIVANO I NOSTRI Bollettino periodico dei giovani da 8 a 98 anni S. P i o X - Balduina www.sanpiodecimo.it Numero 39 Marzo 2011 A n n o V I In questo numero: V i S i O N i BENEDIRE E DIVERTIRSI IL MESSAGGIO DI FATIMA LOURDES LE APPARIZIONI IN AFRICA CATHERINE LEBOURÈ I LUOGHI DI MARIA LA MADONNA DELL EQUILIBRIO SOGNI DI MARIA FATE QUELLO CHE VI DIRÀ SIAMO TUTTI VISIONARI MEDJUGORJE Le apparizioni Mariane e I saggi consigli della Vergine

ARRIVANO I NOSTRI Autorizzazione del Tribunale n 89 del 6 marzo 2008 DIRETTORE RESPONSABILE Giulia Bondolfi TERZA PAGINA don Paolo Tammi DIRETTORE EDITORIALE Marco Di Tillo COLLABORATORI: Lùcia e Miriam Aiello, Bianca Maria Alfieri, Renato Ammannati, Alessandra e Marco Angeli, Isabella Badalì, Paola Baroni, Giancarlo e Fabrizio Bianconi, Pier Luigi Blasi, Leonardo Cancelli, Alessandra Chianese, Monica Chiantore, Cesare Catarinozzi, Laura, Giuseppe e Rosa Del Coiro, Gabriella Ambrosio De Luca, Andrea e Bruno Di Tillo, Anna Garibaldi, Massimo Gatti, Paola Giorgetti, Pietro Gregori, Giampiero Guadagni, Luigi Guidi, Lucio, Rosella e Silvia Laurita Longo, Lydia Longobardi, Giuliana Lilli, don Nico Lugli, don Roberto Maccioni, Maria Pia Maglia, Luciano Milani, Cristian Molella, Alfonso Molinaro, Sandro Morici, Agnese Ortone, Vittorio Paletta, Alfredo Palieri, Gregorio Paparatti, Camilla Paris, Giorgia Pergolini, Maria Rossi, Eugenia Rugolo, Alessandro e Maria Lucia Saraceni, Elena Scurpa, Francesco Tani, Stefano Valariano, Gabriele, Roberto e Valerio Vecchione, Celina e Giuseppe Zingale. I numeri arretrati li trovate online sul sito della parrocchia www.sanpiodecimo.it OFFERTE Per mantenere in vita il nostro giornale lasciate un offerta libera in una busta nella nostra casella di posta della segreteria parrocchiale. COLLABORATORI E NEGOZI Chi vuole inviare articoli, disegni, suggerimenti e tutti i negozianti che vogliono ricevere qualche copia del giornale da distribuire gratis ai loro clienti sono pregati di inviare mail: arrivanoinostri@ fastwebnet. it (oppure lasciare una busta presso la segreteria parrocchiale) STAMPATO PRESSO LA TIPOGRAFIA MEDAGLIE D ORO - VIA APPIANO, 36 NEL CIELO APPARVE UN SEGNO GRANDIOSO: UNA DONNA VESTITA DI SOLE (Apocalisse,12,1) Celina e Giuseppe Zingale Maria è presente in tutti i santuari, le basiliche le chiese del mondo, moltissime delle quali edificate proprio a testimonianza e in riconoscenza dei suoi interventi nei luoghi dove sono stati costruiti. Le apparizioni della Madonna non si possono facilmente contare tante sono, tutte testimoniano la missione di una Madre che sempre, in ogni tempo e verso ogni generazione, si rivolge in modo patricolare ai piccoli, ai lontani, ai più poveri ed ignari delle realtà celesti per scuotere le coscienze, addormentate nel male, di tutti i suoi figli, credenti o no. La tenerezza di Maria non ha confini! Nè limiti di tempo! Per noi che viviamo a Roma non mancano occasioni per avvicinarci al mistero d amore delle apparizioni della Vergine ai suoi figli. Entriamo nella chiesa di S. Andrea delle Fratte. Qui il 20 gennaio del 1842 la Madonna apparve ad un giovane ebreo francese miscredente, Alfonso Ratisbonne. Con uno sguardo soltanto e con un chissà quanto tenero gesto della mano gli ordinò di inginocchiarsi. In un attimo il palpito di un cuore di Mamma raggiunge quello pietrificato e ostile del figlio. In quell attimo la conversione di quell uomo, quella che tanti imploriamo per i figli, gli amici lontani, e per i nostri stessi nemici. Quell uomo portava al collo la Medaglia miracolosa, avuta in dono da un amico e già frutto di un altra prodigiosa apparizione della Vergine ad una semplice suora (divenuta poi per la Chiesa Santa.Caterina Labouré), in una cappella di Parigi qualche anno prima. A conferma che ogni apparizione è anello di un unica catena d amore che congiunge Cielo e Terra. A pochi passi dalla chiesa di S. Andrea delle Fratte, sempre nel cuore di Roma, si trova la chiesa di S. Maria in Via, detta la piccola Lourdes di Roma. Qui, in una remota notte del 1256, dal pozzo di una stalla di proprietà di un famoso cardinale romano emerse un ritratto di Maria. L immagine divenne subito oggetto di venerazione e incominciò un ininterrotta storia di grazie e favori speciali concessi per intercessione della Madonna. Ancora oggi è possibile bere l acqua di quel pozzo benedetto, sotto lo sguardo della Madonna degli assetati, e chi non lo è? Allontanandosi dal centro della nostra città, sulla Laurentina si raggiunge il Santuario delle Tre Fontane, dedicato alla Madonna della Rivelazione. Anche qui un apparizione, anche qui un dono d amore. Si tratta di una apparizione avvenuta nel 1947 ad un papà, e ai suoi tre bambini in questa località già nota perchè luogo del martirio di San Paolo. Quello che succede qui a quest uomo, Bruno Cornacchiola, avversario della fede fino a quel momento, possiamo forse solo lontanamente immaginarlo... Anche qui una conversione e poi tante altre conversioni e tanta devozione che riempie di pellegrini quei viali adombrati dagli eucalipti, in particolare il 12 aprile di ogni anno. Maria appare. Talvolta tace, a volte rivela, a volte piange e le lacrime di una Mamma dicono sempre tante cose. A Siracusa, dal 29 agosto al 1 Settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi ha versato lacrime umane. Molte furono le persone che videro con i propri occhi, toccarono con le proprie mani, raccolsero quelle lacrime. Nella località Pantano, vicino Civitavecchia, il 2 febbraio 1995 ancora una statua della Madonna, arrivata lì da Medjugorje viene vista lacrimare. Ma questa volta sono lacrime di sangue... a testimoniare quanto dolore affligge il cuore di questa mamma... E proprio qui recentemente, durante un omelia, ho sentito con commozione raccontare delle apparizioni in Egitto, là dove probabilmente riparò la Sacra Famiglia fuggendo dalla minaccia di morte di Erode. Certo la Chiesa è prudente e valuta ogni situazione secondo precisi criteri di uniformità al nostro credo. La Madonna con le sue apparizioni, quasi sempre accompagnate da segni miracolosi e inconfutabili, non desidera suscitare pie emozioni, che sfumano presto nell oblio ma, al contrario, chiede sentimenti stabili di corrispondenza alle sue amorevoli esortazioni, ci aiuta a scegliere consapevolmente e definitivamente i mezzi e gli strumenti necessari a convertire il nostro cuore all Amore del figlio che solo è in grado di renderci forti ad affrontare tutte le lusinghe di false felicità che il mondo continuamente ci offre. Pellegrini sulla terra, andiamo incontro a Lei pellegrina del Cielo, là dove ci invita e dove la Chiesa ci indica. Assaporiamo nei luoghi a Lei dedicati la gioa dell incontro con Dio e con noi stessi purificati - 2-

BENEDIRE E DIVERTIRSI don Paolo Tammi La benedizione delle famiglie e delle case è un attività che mai ho lasciato. Solo in un parrocchia, nella quale fui viceparroco per tre anni, non mi ci dedicai neanche un giorno. Era allora, e specialmente in quella parrocchia tempo di vacche grasse e ricche con i giovani e, tra insegnamento e parrocchia, ascoltai il consiglio del parroco: la parrocchia è troppo grande (lo era: trentacinquemila abitanti!) e non ce la facciamo. Appena diventato parroco, invece, cominciai subito, a ottobre. In due (parroco e viceparroco), e concordemente, girammo in lungo e in largo le strade della sconosciuta nuova parrocchia. Neanche immaginate la contentezza della gente, che da anni non veniva visitata e tanto meno posso dirvi quante persone (ma quante!) non sapevano di appartenere alla parrocchia e ne frequentavano un altra. Allora questa semi-buffonata della privacy non era di moda e io potei scrivermi nomi, cognomi, telefoni, status familiae, professioni e via dicendo. Quei quaderni li conservo ancora e quanto allora mi servirono! Arrivato qui non ebbi dubbi. Tra le attività dei preti doveva esserci in Quaresima la visita alle famiglie. Un anno (uno solo) facemmo anche la visita ai presepi. Non che non fossi tentato da altre forme, sperimentate nell altra parrocchia: inviare i laici a visitare, consegnare generose boccette di acqua santa dopo la notte di Pasqua affinché ognuno (si diceva allora: il paterfamilias) benedicesse la mensa o le mura, tipo self service. Oggi a chi la consegnerei la boccia? Forse ai patres (o alle matres) plurimum familiarum... ma su questo glissons! Rispetto i colleghi che ancora adottano forme simili ma non le condivido. Non ne vedo il fondamento teologico né pastorale. E con andreottiana malizia mi chiedo: ma certi preti, se non vanno tre o quattro pomeriggi quaresimali in giro per le famiglie, che altro fanno? E che Quaresima fanno i poveri stanchi presbiteri? Dico invece che, per quanto io abbia visto e continui a vedere, i benefici sono enormi. Un loro elenco sarebbe scarsamente esaustivo ma ci provo. Si collocano le persone conosciute a casa loro ergo si scopre che questo abita lì, questa abita qui, i due abitano nello stesso palazzo e tutto questo non è poco. Impossibile sarebbe una simile intelligenza locativa stando seduti nell ufficio parrocchiale, a meno di non avere una memoria iper informatica. Ancor più convinto dico che si conoscono tante persone nuove o del tutto ex novo (e così il pastore dà concretezza al desiderio di conoscere le sue pecore una ad una) o finalmente in situazione di reciprocità. Voglio dire che il prete è spesso conosciuto, visto da lontano (sul pulpito a Messa) ma egli non conosce. Non distingue, non riconosce. Non sa di aver fatto del bene a questo, non sa di aver fatto del male a quest altro (capita di scoprire anche questo e di chiedere scusa, sinceramente, o di spiegarsi). Si scoprono proseguo le stesse persone già conosciute in una situazione diversa, più rilassata, più umana (non si è forse di più se stessi quando si è a casa propria?). Sedersi su un divano, chiacchierare, guardare le foto che sono la storia di quella famiglia, ascoltare rapide confessioni (non sacramentali) che magari mai si sarebbero fatte breccia nella fretta malefica (talora) della vita di parrocchia. Conoscere gli anziani, le persone sole, dar loro una benedizione più affettuosa che solenne, assicurare loro una costante preghiera. Quante volte ho detto un Rosario per quelli che ho incontrato ieri o l altro ieri nelle case! Ascoltare racconti terribili e commoventi. Qui la privacy mi tocca rispettarla e conservo nel cuore cose incredibili che ho sentito, pene che ho raccolto, croci portate con tanta solenne e semplice umiltà, da farmi convincere ancora di più che gli sforzi dei preti sono piccola e insignificante cosa rispetto alla santità nascosta e conservata in un fragile involucro di creta,che Dio plasma e rende forte nella vita di tanta gente. Ma se un parroco queste cose non le sa, se un parroco queste persone non le benedice e non ne raccoglie i segreti, che avrà nell animo verso la gente, se non (spesso assai) rancore, malanimo, sufficienza, supponenza e virtù simili? Appunto è così, né più né meno, in non pochi preti. Quanta voglia ho adesso di dire l altra faccia della medaglia, ovvero quanto io mi diverta. I cani e i gatti sono la prima fonte delle comiche. Alcuni (letteralmente) mangiapreti, altri bisognosi di coccole, altri (i gatti) che saltano quando gli arriva addosso l acqua santa. Un cane una volta mi seguì da una famiglia a un altra e quest ultima, vedendomi entrare col cane e pensando fosse mio, mi chiese curiosa se i chierichetti erano stati sostituiti! I bambini sono la garantita soddisfazione dei giri quaresimali. Primo, perché vedere tanti bambini alla Balduina ridà un po il fiato. Secondo, perché le loro accoglienze sono da manuale. Uno, vedendomi una volta gettare dall aspersorio l acqua santa, sentenziò che ero Batman! Un altra mi chiuse letteralmente con lei sotto una tenda che si era fatta sistemare in camera sua (che era grande come un salone) e non c era verso di convincerla a farmi uscire, considerato anche che la nonna non chiedeva di meglio per liberarsi un po della vivacissima nipote. Un altro mi fece il test di intelligenza con una macchinetta e io dovetti con pazienza stare mezz ora a rispondere a domande di matematica (figuratevi!), comporre disegni, vincere battaglie informatiche (che persi tutte) finché fui liberato. Ero sfinito! Le comiche da Stanlio e Ollio proseguono con la gente che non sa pregare. Te ne accorgi subito ma pazienza. Ciò che diverte è come dicono il Padre Nostro e l Ave Maria, frutto di probabili oscure e sconosciute redazioni tratte da qualche codice purpureo di antica data! Qualche amarezza quando i bambini non sanno nemmeno una preghiera, accanto all amarezza o della nonna (che subito precisa: mio genero è ateo) o della baby sitter, che implora con lo sguardo mesto il perdono perché lei non può sostituirsi. L ultima mi è capitata di recente: la mamma facente funzioni di nonna ha telefonato alla figlia, davanti a me, per chiederle il permesso di far benedire la sua (della figlia) casa. Mirabile esempio di rispetto delle idee altrui? Sarà! Livelli di perniciosa reazione ironica mi vengono suscitati quando il dialogo è di questo tipo: Chi è?. Sono il parroco per la benedizione, la desidera?. Risposta In casa non c è nessuno!. Era proprio astuto Ulisse, quando si fece chiamare Nessuno! Risparmio alcuni dei miei commenti, che lascio generosamente ad alta voce, acciocché (viva la faccia) vengano uditi. Più amaro ma non meno duro fu il recente commento a un ragazzetto che, senza aprire, lanciò sonora bestemmia. Almeno però so per chi pregare. Mai sono tornato deluso da un giro pomeridiano nelle famiglie. A chi mi chiede: sei stanco? Rispondo sempre: molto meno di quando passo un pomeriggio in parrocchia, chiamato a destra e a sinistra ad aprire porte, chiuderle, incontrare fornitori, oltre che ovviamente la gente normale che parla e vuole essere ascoltata. Dico anche che oggi più che mai questa forma di autentica missione (molto fedele a quanto chiede Gesù ai discepoli nel cap. 10 di Matteo) è necessaria per rendersi presenti e per dare un immagine della Chiesa meno stagionata e da cantina umida. E concludo affermando quanto stolte siano, a parer mio, le obiezioni teologiche (!) sulla benedizione come retaggio di una superstizione da acqua santa. Infinita, cattedratica sciocchezza, megafonata proprio da chi dovrebbe proteggere il popolo di Dio da ciò che il demonio teme di più. - 3-

IL MESSAGGIO DI FATIMA Renato Ammannati Le apparizioni mariane sono uno dei fenomeni religiosi più clamorosi negli ultimi due secoli, considerati autenticamente soprannaturali nel mondo cattolico e ortodosso ma assai meno in quello protestante. Per quest ultimo, infatti, simili fenomeni sono riconducibili più che altro a cause psicologiche e disturbi psichici, oppure sono considerati come veri e propri tentativi di frode se non manifestazioni diaboliche. La stessa Chiesa cattolica, d altra parte, si è ben guardata dal riconoscere come autentiche tutte le presunte apparizioni o visioni ed ha sempre mostrato particolare prudenza nel formulare un giudizio definitivo sulla reale origine soprannaturale di questi eventi. Fra i casi più recenti, però, nessun dubbio è stato sollevato circa le apparizioni di Fatima, avvenute agli inizi del XX secolo. Le apparizioni iniziarono nel 1917 e si conclusero lo stesso anno, ma già nel 1930 la Chiesa proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. A circa venti anni di distanza, infine, furono rese note ufficialmente le prime due parti di un segreto che la Vergine avrebbe confidato ai pastorelli. La terza ed ultima parte fu messa per iscritto da Lucia, l unica sopravvissuta dei tre veggenti, verso la fine della Seconda Guerra mondiale, ma custodita gelosamente in Vaticano fino alla fine del XX secolo. A rendere ancor più suggestiva la vicenda di Fatima sono state le recenti vicende ad essa legate. L anticipazione dell imminente rivelazione del terzo segreto, a circa ottant anni dalle apparizioni e a più di cinquanta dalla sua trascrizione da parte di Lucia, è avvenuta all interno di uno spettacolare apparato scenografico, vale a dire la messa di beatificazione di Giacinta e Francisco, alla quale partecipò tutto lo stato maggiore della Chiesa cattolica, da papa Giovanni Paolo II fino al Segretario di Stato vaticano, card. Angelo Sodano, e al Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, card. Joseph Ratzinger. I segreti di Fatima hanno attratto la curiosità di tutti, Cristiani, atei, agnostici. Particolarmente intorno all ultimo segreto sono sorte numerose discussioni e congetture, prima e dopo la sua rivelazione. Infatti, mentre quelli già noti parlavano di avvenimenti in maniera esplicita (due guerre, le conseguenze disastrose provocate dalla diffusione del comunismo), il terzo era rivelato attraverso una serie di immagini simboliche di non facile interpretazione. Fra l altro si rivelava la morte violenta di un papa, e l interpretazione ufficiale della profezia mariana ha voluto riconoscere in quell uomo Giovanni Paolo II, il quale subì un attentato il 13 maggio 1981. Tuttavia in pochi oramai credono a questa versione. La terza parte del segreto custodirebbe invece un avvenimento drammatico non ancora accaduto. Il messaggio proveniente da Fatima attraverso i tre segreti è, per taluni aspetti, destabilizzante rispetto a certe convinzioni religiose e teologiche cattoliche, consolidatesi soprattutto in Europa dopo gli anni sessanta del XX secolo. Nel vecchio continente è prevalsa una concezione di Dio molto distante da quella ereditata dall Antico Testamento ed ancora ben viva in certi settori del mondo protestante, particolarmente quello evangelico. Secondo i cattolici Gesù ha cancellato per sempre l immagine del Dio di giustizia dell Antico Testamento per sostituirla con quella di Padre amorevole. Tuttavia questa immagine va a stridere con il messaggio di Fatima, che contiene predizioni di sciagure. Fra l altro alla Vergine sono attribuite parole quali: «Se l umanità non dovesse opporsi a Satana, sarò obbligata a lasciar libero il braccio di mio Figlio. Allora Iddio castigherà gli uomini con maggior severità di quanto non abbia fatto col diluvio», parole che suonano come un sinistro presagio di catastrofi apocalittiche piuttosto che come un consiglio materno. La questione è che, in ambito cattolico, è avvenuta una sorta di rimozione psicologica collettiva, prima ancora che teologica, dell immagine di Dio-giudice, fin nei più alti gradi della gerarchia cattolica. Persino papa Giovanni XXIII mise in dubbio il contenuto delle rivelazioni profetiche della Madonna. Come ha recentemente ricordato anche lo scrittore Antonio Socci, nell ottobre 1962 papa Roncalli inaugurò solennemente il Concilio Vaticano II con un discorso rimasto celebre per il suo manifesto scetticismo verso gli avvenimenti di Fatima: «A noi sembra di dover dissentire disse il pontefice da codesti profeti di sventura, i quali annunciano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo». Ben diverso sarà l atteggiamento di altri due pontefici nei confronti dei messaggi e degli avvertimenti della Madonna a Fatima, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. In particolare Joseph Ratzinger, quando ancora cardinale, evidenziò in un suo scritto, L eredità di Abramo - dono di Natale, come i cattolici tengano un occhio chiuso quando leggono e commentano le Sacre Scritture: «Il Dio della Bibbia degli Ebrei, che è Bibbia insieme al Nuovo Testamento anche dei Cristiani, a volte di una tenerezza infinita, a volte di una severità che incute timore, è anche il Dio di Gesù Cristo e degli apostoli». Insomma, la Rivelazione evangelica non ha sostituito quella anticotestamentaria. Il Dio cristiano è un Dio che continua ad usare le maniere forti. - 4-

AFRICA EXPRESS N O T I Z I E E C U R I O S I T À D A L C O N T I N E N T E N E R O a cura di Lucio Laurita Longo APPARIZIONI MARIANE IN AFRICA Ed apparve un portento grande nel cielo: una Donna vestita di sole e luna sotto i suoi piedi, e sul suo capo una corona di dodici stelle (Apocalisse 12:1) L APPARIZIONE DI ZEITUN L apparizione della Madonna forse più nota tra quelle avvenute in Africa è senz atro quella di Kibeho in Rwanda, protrattasi dal novembre 1981 al novembre del 1989. Di questo straordinario evento ho già avuto modo di scrivere su Arrivano I Nostri di aprile 2010 e quindi rimando, chi lo volesse leggere e/o rileggere, a tale numero. Questa volta parlerò di un altra visione mariana accaduta in Africa in tempi recenti ma meno conosciuta rispetto a quella ruandese. Mi riferisco a quella dell aprile del 1968 a Zeitun, quartiere periferico del Cairo. Essa ebbe luogo nella Chiesa copta dedicata alla Vergine Maria, fatta erigere nel 1924 da un certo Khalil Pasha che l anno prima aveva avuto, in sogno, una visione della Madonna che lo invitava a costruire nel suo quartiere, Zeitun appunto, una chiesa a Lei dedicata e promettendogli che Essa sarebbe riapparsa in quel luogo entro i successivi 50 anni. In poco tempo il Sig. Khalil portò a termine la costruzione di una chiesa, non molto grande e sovrastata da una cupola centrale e quattro più piccole intorno. Dopo alcuni anni nessuno ricordava più il racconto del 1924 ma il luogo divenne subito il centro spirituale dell intero quartiere che era a maggioranza copta. La chiesa venne consacrata nel 1925 ed intitolata alla Nostra Signora della Luce in onore di Maria Vergine e ciò sia per ricordare il motivo per il quale essa era stata costruita sia per la grande venerazione che tutti i cristiani copti hanno, storicamente, per la Madre di Gesù, tanto da prevedere, nel loro calendario liturgico circa 30 feste in Suo onore! Anche nel mondo islamico Maria è considerata come una Santa e viene ritenuta la più grande delle donne, perfetta e senza macchia. Un fatto singolare, inoltre, caratterizza questa chiesa e cioè che essa sembrerebbe sorgere proprio lungo la strada che la Sacra Famiglia avrebbe percorso durante la fuga in Egitto per sfuggire al proposito del Re Erode di far uccidere tutti i neonati della zona, così come ci racconta Matteo, l unico Evangelista che ricorda l episodio! Alle 20,30 del 2 aprile 1968, ultimo giorno di uno dei tanti festeggiamenti dedicati annualmente al culto della Vergine, ecco che tra le cupole di questa chiesa avvenne la prima di una lunga serie di apparizioni. I primi ad accorgersi della cosa furono alcuni operai, entrambi musulmani, che lavoravano in una officina proprio davanti alla chiesa e che furono attratti fuori dalla strana luce che di colpo pervase la zona, ormai quasi buia vista l ora serale. Appena usciti notarono una figura femminile, apparentemente giovane, che, vestita di una tunica bianca, camminava in bilico sulla cupola centrale della chiesa. Lì per lì pensarono ad una donna in procinto di suicidarsi e quindi iniziarono subito a richiamarne l attenzione invitandola a desistere da tale proposito. La donna appariva avvolta da un intenso alone luminoso azzurro chiaro e, dando l impressione di non sentire le grida degli operai, continuava a camminare sulla cupola inchinandosi ogni volta che passava dinanzi alla croce posta sulla sua sommità. Ovviamente il clamore attirò sul posto un numero sempre maggiore di persone che, incredule, seguivano la scena: tutti apparivano rapiti dalla visione assolutamente inusuale ed incredibile. Dopo l iniziale momento di smarrimento, qualcuno tra la folla, grida È la Vergine Maria! dando il via ad un passaparola che in pochissimo tempo raduna, sulla piazza, molte migliaia di persone. Questa prima apparizione è durata circa 30 minuti e da quella volta la cosa si è ripetuta con una certa continuità, almeno 2/3 volte a settimana, protraendosi per almeno un ora ogni volta. Una caratteristica di tutte le apparizioni è stata che la Madonna non ha mai parlato. Questo silenzio, che inizialmente poteva sembrare come un fatto negativo, ha invece determinato una aggregazione di fede e di preghiera comune tra cattolici, copti, musulmani e atei. Si disse che la Madonna non parlava alle orecchie ma al cuore di tutti! Essa, visibile a chiunque si recasse lì e più volte fotografata da un fotografo locale, appariva spesso circondata da numerose stelle brillanti e talvolta sembrava avere in braccio un bambino. In alcuni casi, la Sua apparizione era preceduta da bianche colombe che, improvvisamente, si materializzavano intorno alla Chiesa. Moltissime persone hanno assistito più volte a questi episodi e tra queste vi furono anche il Patriarca per l Africa ed il Medio Oriente, Cirillo VI, e lo stesso Presidente egiziano dell epoca, Abdul Nasser, convinto marxista e ateo, che testimoniò di aver visto in più occasioni questa figura luminosa di donna comparire e poi scomparire sulla cupola di questa chiesa. Le apparizioni di Zeitun cessarono definitivamente nel 1971. Fin dall inizio i fatti furono oggetto di attenti studi sia da parte delle autorità religiose che di quelle civili le quali giunsero alla conclusione che senza dubbio si tratta di reali apparizioni. Lo stesso Papa Paolo VI riconobbe ufficialmente le apparizioni di Zeitun come divine manifestazioni. In concomitanza di queste apparizioni, tra le persone che vi hanno assistito o che hanno anche semplicemente visitato la chiesa, sono stati segnalati numerosi casi di guarigioni inspiegabili dalla medicina e di fatti miracolosi cui vanno aggiunte le conversioni o anche il solo avvicinamento alla fede da parte di tanti non credenti. --------------------------------------------------------------------- Quella di Zeitun non è l unica apparizione Mariana avvenuta in Egitto nel corso dell ultimo secolo ma altre se ne sono verificate in questo paese tra le quali si segnalano quelle di: - Edfu. La sera del 21 agosto 1982 in questa cittadina vicino Assuan è apparsa la Beata Vergine Maria nella locale chiesa copta. Le apparizioni si sono succedute per circa tre mesi e sono state seguite da numerose persone. IL CAIRO Quartiere di Soubra. Il 25 marzo 1986, nello spazio tra le due cupole della chiesa copta di Santa Demiana Martire, la Vergine Maria apparve agli abitanti del quartiere in forma luminosa, circondata da un intenso alone azzurro. Le apparizioni proseguirono nei giorni successivi davanti ad una folla sempre più numerosa e si sono protratte fino al 1990 ed in alcuni casi oltre alla Madonna sono apparsi anche altri Santi personaggi, quali Santa Demiana Martire o il Bambino Gesù tenuto in braccio dalla Madre. Anche in questo caso, come già avvenuto per Zeitun, è stata costituita da Shenouda III, patriarca e massima autorità religiosa copto-ortodossa una commissione d inchiesta che ne ha confermato la veridicità. SHENTENA EL HAGAR In questo piccolo villaggio egiziano, nei pressi della città di Menuffiya, sono avvenuti fenomeni simili. In particolare tra l agosto ed il settembre del 1997 alcuni abitanti delle case circostanti la locale chiesa copta hanno visto una forte luce argentea che rivestiva la grande croce posta alla sommità del campanile. Da questa luce emergeva una figura umana dalle fattezze femminili che è stata riconosciuta come la Madonna, vestita di blu e con le mani sollevate come in un gesto di preghiera. Sopra la testa aveva una grande croce. Le apparizioni successive sono state viste anche dal locale Vescovo e da altri religiosi accorsi nel villaggio e confermate anche in questo caso dal Patriarcato Copto d Egitto. - 5-

UNA SCALA POGGIAVA SULLA TERRA MENTRE LA SUA CIMA RAGGIUNGEVA IL CIELO (Gen. 28,12) Maria Rossi La Bibbia è uno dei Libri più antichi. Noi crediamo che sia ispirata da Dio e la Bibbia è ricchissima di sogni, visioni e apparizioni. Uno dei sogni che amo di più è quello che nella Genesi fa Giacobbe quando Isacco lo manda da Làbano, che sarà poi suo suocero: una scala che arriva fino al cielo, su cui salgono e scendono gli Angeli e poi appare Dio che rinnova la Sua alleanza e promette la Terra, a lui e alla sua discendenza. Dante riprende questa visione nel canto XXI del Paradiso. Siamo nel cielo di Saturno e lungo la scala salgono e scendono gli Spiriti contemplanti: Pier Damiano e San Benedetto, che criticano il lusso dei prelati e le colpe di alcuni monaci per sete di denaro. E ancora nella Bibbia Dio appare e parla ad Abramo e a Mosè, gli Angeli scendono spesso come messaggeri, Giuseppe spiega i sogni al Faraone, l arcangelo Gabriele appare alla Vergine, ad un altro Giuseppe in sogno viene suggerita la fuga in Egitto. E poi c è l epica classica, ci sono l Iliade, l Odissea e l Eneide, dove gli dei appaiono ad Achille e a Ettore, ad Ulisse e ad Enea e dove Anchise mostra al figlio il futuro di Roma Nel Somnium Scipionis di Cicerone, Scipione l Africano (il Grande) appare al suo discendente, l Emiliano, e, mostrandogli la piccola Terra dall alto della via Lattea (dove sono gli uomini che in vita si sono impegnati per il Bene della Res publica), ha parole sferzanti contro il potere e l arroganza umana che pretendono di dominare il mondo, un mondo tanto piccolo se visto dall alto. E ancora tutta la cultura medievale è densa di visioni, sogni, apparizioni. Dante ne è il maestro con Beatrice, figura della Grazia, e Virgilio, figura della Ragione, che lo guidano, ma tanti altri autori insieme a lui ci presentano nella letteratura mondiale divinità, uomini e donne grandi che parlano e insegnano, trasmettono messaggi. Questo è infatti il motivo conduttore di visioni tanto diverse e lontane tra loro nel tempo e nello spazio: dare un insegnamento, un conforto, una guida, un rimprovero, rispondere ad TESTIMONIANZA DI UN PRODIGIO AVVENUTO DAVANTI ALLA GROTTA DELLA VERGINE DELLA RIVELAZIONE Maria Vittoria Nardone D Errico Sono tanti i Santuari Mariani che mi sono cari ed a cui sono devota: il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, di cui porto il nome: (fu papa San Pio V nel 1572 ad istituire la Festa di Santa Maria della Vittoria, successivamente trasformata nella Festa del SS.Rosario per celebrare l anniversario della storica vittoria della battaglia di Lepanto, ottenuta per intercessione della augusta Madre del Salvatore, Maria e tutti quei Santuari della Vergine Maria che si trovano vicini al mio paese di origine, Formia. Il Santuario della Madonna della Civita (Itri), il Santuario della Madonna del Colle (Lenola) ed il piccolo Santuario della Madonna della Noce (nel territorio di Formia). Ma è alla Vergine della Rivelazione che è collegato un episodio importante della mia vita e per questo voglio dare testimonianza di un fenomeno prodigioso accadutomi per intercessione della Mamma Celeste. Avevo nove anni, era la primavera del 1952, quando mi apparve sul viso, su ambedue le guance, un eczema che con il passare del tempo diventava sempre più grave e non si trovava una cura che lo potesse debellare. Fui visitata dai migliori dermatologi ma la diagnosi era sempre la stessa: nessun rimedio. Questa malattia mi portò problemi; essendo ancora bambina non volevo uscire di casa ed anche andare a scuola mi procurava disagio, tanto che la mia maestra veniva a casa a farmi lezione. Arrivo la Santa Pasqua, che quell anno cadde il 13 aprile, quinto anniversario dell apparizione della Vergine della Rivelazione, e come altre precedenti Pasquette eravamo soliti trascorrere il picnic con zii e cugini nei prati presso una richiesta; guidare l umanità smarrita; esaltare anche una mistica e appassionata adesione a Dio, Amore come nelle Visioni di Santa Teresa o nell umile e totale abbandono del sì di Maria. Spero di non scandalizzare nessuno in questo mio citare visioni sacre e profane. Tutte secondo me in modi diversissimi ci presentano un umanità interiore, spirituale, profonda, che cerca con desiderio forte una relazione con l Altro, con un Altro più grande che insegni, guidi, ami. La scelta di questo argomento mi ha creato, lo confesso, un po di difficoltà. In me si incontrano due anime: quella credente e quella laica, quella di fede e quella razionale, quella che ha fatto elementari e medie dalle suore e quella che ha fatto il liceo al Mamiani, quella che ha studiato Lettere alla Sapienza e quella che ha approfondito gli studi medievali e la storia della Chiesa all Archivio vaticano. Un bel miscuglio! Terra e cielo che si uniscono, due realtà che la scala di Giacobbe simbolicamente collega: queste sono le visioni e le apparizioni. Sono stata a Lourdes, a Fatima, a Medjugorje e non sta a me affermare o negare la veridicità delle apparizioni di Maria. La Chiesa è prudente. Aspetta anni, eventi miracolosi, favorisce studi su studi, indagini su indagini; anche tra i suoi più illustri, santi e preparati esponenti le posizioni sono molto diverse. Le apparizioni non sono nel Credo della Fede cattolica, appartengono al culto e alla preghiera dei fedeli. Eppure i luoghi in cui secondo la tradizione cristiana è apparsa Maria sono luoghi di preghiera straordinaria e potente. A Lourdes mi hanno colpito i malati, la loro fede, la preghiera e la fiaccolata serale, le piscine; a Fatima, la preghiera nell enorme spianata; a Medjugorje la straordinaria Adorazione Eucaristica e la Via Crucis su per la montagna. Sono luoghi diversissimi tra loro ma una come me, una voglio dire che non può liberarsi del miscuglio di cui dicevo prima, una che ha studiato, letto tanto anche di classici e di autori laici, non può non restare colpita dalla straordinaria forza di preghiera che si respira e si vive in quei luoghi. E che Maria chieda di pregare per il mondo e la sua conversione, per la Chiesa e i suoi Sacerdoti, che voglia e desideri la preghiera dell umanità, che chieda purificazione e sacrificio non è evento straordinario, dato lo spazio che nella Sua vita Gesù stesso dà alla preghiera; perché è Lui che ci ha insegnato a pregare, Lui che ci ha lasciato il Padre Nostro, Lui che ci ha detto: Se due di voi si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. (Mt. 18, 19-20) Appunto: questi sono luoghi di straordinaria, forte e profonda preghiera. il recente santuario della Madonna delle Tre Fontane, dove noi bambini ci divertivamo a giocare e correre. In famiglia si parlava molto di quella recente apparizione e spesso ci recavamo a pregare presso la Grotta (ricordo che trovavamo sempre raccolto in preghiera il Cornacchiola a cui la Madonna era apparsa il 12 aprile del 1947. Vicino alla grata si trovava un vaso contenente parte della terra su cui la Madonna si era posata, affinchè i fedeli, riempito un fazzoletto, potessero conservarla come sacra reliquia. Anche in quella Pasquetta del 1952 trascorremmo una felice giornata in quel luogo santo. Nel pomeriggio, prima di rientrare a casa, ci fermammo a pregare alla grotta. Io mi ero portata davanti alla grata dove era il vaso con la terra. Mentre pregavo e chiedevo alla Madonna la guarigione mi si accostò la nostra tata Loreta (da noi chiamata Deta) che mi suggerì di coprirmi con la terra santa le parti del viso ricoperte di piaghe. Io con fede all istante presi una manciata di terra e mi ricoprii l intero viso. A quel punto ci furono momenti di grande apprensione: mamma al vedermi con il viso nero di terra si spaventò perché potevo andare incontro ad un infezione, cercava di lavarmi. Mio papà invece la tranquillizzava, dicendo di aver fiducia nella Madonna che mi avrebbe guarita, La tata poverina piangeva perché si sentiva responsabile. Salimmo subito in macchina per rientrare a casa. Appena arrivati mentre mamma cercava di lavarmi bene e disinfettarmi si accorse che le piaghe erano quasi sparite. La mattina successiva quando mi alzai con stupore di tutti ero guarita, non avevo più nulla sul viso e quella forma di eczema che i medici non erano riusciti a debellare non mi si presentò più. La più contenta fu la tata Deta perché andava ripetendo che era stata lei a suggerirmi di impiastricciarmi con la terra benedetta. Così la Mamma Celeste con la sua benevola intercessione ha voluto concedermi un grande dono. - 6-