DESCRIZIONE Una montagna dentro un lago DESCRIZIONE PERCORSO Il percorso inizierà a Rovato, e di seguito a Calino dove troveremo una salita che ci farà scollinare sull opposto versante e dopo un passaggio a livello a sinistra che ci riporterà in una salita dura ma breve e finalmente saremo in Franciacorta. Il resto del percorso sarà totalmente pianeggiante, infatti dopo la deviazione per Monterotondo scenderemo a Provaglio d Iseo. Da Provaglio d Iseo sulla statale raggiungeremo il porto di Iseo. NOTE: Per arrivare su Montisola saremmo costretti a dividerci su due battelli: mentre per il ritorno verso Paratico saremo tutti insieme su un unico battello. Su Montisola avverranno due sbarchi diversi per i due gruppi, uno a Peschiera Maraglio e il secondo a Sensole. Proseguiremo poi sulla strada costiera fino a Sensole da dove inizierà una salita abbastanza dura fino al piccolo paese di Menzino dove sosteremo per il pranzo. Da questo luogo effettueremo nel pomeriggio un percorso a piedi molto breve per vedere la rocca Martinengo di Sensole. Ripresa la pedalata su strada pianeggiante, arriveremo al capoluogo dell isola Silviano, dove in discesa alla nostra sinistra potremo ammirare la piccola isola di Loreto. Ritorneremo a Peschiera Maraglio e a Sensole dove ci imbarcheremo per la crociera fino a Paratico Sarnico. Dopo il piacevole intermezzo sul battello, scenderemo a Sarnico, per portarci oltre il fiume Oglio a Paratico in salita per vedere la stazione del treno Blu, una linea turistica che collega il lago d Iseo a Palazzolo sull Oglio, dove sono ancora visibili la vecchia piattaforma girevole e le rampe di aggancio per i vagoni che venivano caricati sulle imbarcazioni poste sul lago. NOTE: Per le persone che vogliono evitare il tratto finale in salita tra Paratico e Palazzolo, c è la possibilità di tornare a Iseo con la capogita Maria Grazia (max 5 persone). Dopo la sosta faremo un paio di salite abbastanza dure fino ad arrivare alla chiesa parrocchiale, dove ci immetteremo poi su una strada di campagna, tra prati, cascine e alcuni facili scollina menti, passeremo un primo passaggio a livello sulla ferrovia Parattico Palazzolo e subito dopo il secondo affronteremo l ultima salita dura fino al paese di Capriolo. Da questo paese seguiremo ancora un sentiero che passerà accanto a un piccolo canale che ci porterà direttamente nella zona industriale, nella periferia di Palazzolo.
Riserveremo eremo l ultima visita alla stazione di questa cittadina, che conserva attrezzature ferroviarie storiche. Il rientro da Palazzolo avverrà suddiviso in due gruppi: a) Treno da Palazzolo fino a Rovato dove si cambia per Milano Lambrate e Centrale. b) Treno da Palazzolo fino a Bergamo dove si cambia per Monza e Milano Greco Pirelli e per porta Garibaldi (via Carnate). LAGO ISEO Il lago d Iseo chiamato anche Sebino, è il sesto per estensione fra i laghi Italiani, ma ha il singolare primato dell isola lacustre naturale dell Italia ma anche la più alta, Montisola, a cui fanno no da satelliti a NORD e a SUD i due isolotti di Loreto e di San Paolo. Il paesaggio e la natura del Sebino sono il felice punto d incontro fra nord e sud. Il nord porta una corona di monti innevati, l acqua del fiume Oglio e la fresca brezza che attenua la calura estiva, il sud dona il clima mite, la luce brillante del cielo, la flora mediterranea di cui l ulivo è il simbolo. MONTEISOLA Monteisola è la montagna posta al centro del lago L attuale comune si formò nel 1928 con l unione dei paesi di Peschiera Maraglio e Silviano, per decisione del governo fascista con il nome di comune di Silviano; l attuale denominazione fu decisa negli anni cinquanta. Il comune di Monteisola comprende anche due isolette quella di Loreto e di San Paolo. La prima a NORD fu anticamente un convento e nel 1910 venduta al cav. Uff. contrammiraglio Richeri che costruì il suo ca- stello in stile neogotico usufruendo delle pietre abbandonate dell antico convento. Abbellì l isoletta con un giardino di conifere, un porticciolo privato e due torrette merlate con faro. L isolotto di San Paolo a SUD fu sede di un monastero francescano poi reclusorio per i frati disubbidienti e criminali, fu fabbrica di lamiera stagnata, lazzaretto, e per breve tempo anche casa di tolleranza. Alla fine fu residenza nobiliare. I comuni dell isola sono 10: Peschiera Maraglio, Sensole, Menzino, Sinchigniano, Senzano, Masse, Silviano, Olzano, Novale e Carzano. Su Montisola sono da sempre bandite le automobili, le uniche autorizzate a circolare sono quelle adibite al servizio di soccorbicicletta facendo in un ora circa il so (ambulanza e vigili). Il turista può utilizzare la perimetro dell isola (10 Km circa). Sbarcare sull isola è come fare un salto nel nostro recente passato, con le piccole case colorate, i panni stesi al vento, senza rumori e puzze... dove ancora tutti si conoscono e dove tutti si salutano... sulla collina ci sono uliveti, campi coltivati e pecore al pascolo.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CERIOLA Fu edificato nel duecento su un tempio pagano dedicato al culto della dea Iside, è un piccolo gioiello con due affreschi del quattrocento e alcune opere d arte del cinquecento. Salendo al Santuario si passano 15 cappelle in pietra dedicate ai misteri del S. Rosario. ROCCA MARTINENGO Il castello Martinengo si erge sopra il paese di Sensole, tra Peschiera e Silviano è uno dei monumenti più caratteristici del posto. Come punto di difesa nel XIV secolo fu scelto uno sperone roccioso rivolto sulla sponda Bergamasca, di fronte a Tavernola Bergamasca, da dove era possibile controllare tutto il lago da nord a sud. Il castello non sorgeva nel punto più alto dell isola, già occupato dal Santuario della Ceriola. Si presenta su base quadrata, imperniato attorno un imponente torre a pianta circolare. Da questa torre i difensori, su una strada fortificata scendevano a Sensole. Per vedere la rocca faremo un breve percorso a piedi lungo una mulattiera. SIVIANO Ha il suo piccolo porto sul lago e da qui si sale verso la piazza del Municipio, a 250 metri sul livello lacustre, percorrendo stradine strette che ci fanno pensare di essere in un ambiente antico, ma oggi questo paese ha perso il suo aspetto medievale, solo la torre Martinengo, nella piazza comunale si erge ancora alta e fiera. Gli abitanti di questo paese si sono concentrati specialmente sulla coltivazione degli olivi producendo uno speciale olio extra vergine Dop che è usato anche come medicinale. Nella frazione di Cure gli abitanti, fra gennaio e febbraio, producono dei salami che vengono preparati in modo molto semplice: la pasta preparata viene affumicata in una cantina speciale con muri non intonacati, con legna molto secca e con un camino chiuso. IL NAET ( imbarcazione di Monteisola) Il NAET si dice che è nato proprio nel cantiere nautico di Monteisola molto tempo fa: fino al XX sec. era una barca a remi, ora è a motore. Costruite con legname di castagno selvatico, in tempi moderni si usa il legno di mogano, compensati marini, vetroresina. Si può vogare in piedi singolarmente o a coppie. E da ricordare che, già dall ottocento, i pescatori di Montisola formarono piccoli laboratori artigianali per fabbricarsi le reti da pesca e da allora queste sono richieste da tutto il mondo per la loro tecnica e abilità nel creare reti, non solo da pesca, ma anche da caccia, per gare sportive e per l agricoltura.
STAZIONE DI PARATTICO SARNICO La stazione ferroviaria di Parattico Sarnico è la stazione di testa della linea turistica Palazzolo Parattico. Inizialmente essa aveva un piazzale con 3 binari di cui il primo di servizio ai passeggeri, gli altri due impiegati per le manovre e per l immissione di convogli sul vicino imbarcadero di Rivatica. LA PIATTAFORMA GIREVOLE Si trovava al termine del primo binario, era neccessaria per ruotare di 180 gradi le locomotive a vapore dei treni che giungevano da Palazzolo, per i utilizzarle nel tragitto di rientro. Era larga quato metri e fu costruita dall impresa Belga Terrenoire nel 1876, come si può vedere ancora dalle scritte presenti sulla piattaforma stessa. IMBARCADERO DI RIVATICA L imbarcadero di Rivatica era caratterizzato da un piazzale composto da 10 binari con degli scambi. Per il servizio di trasporto combinato treno chiatta erano impiegati due pontili da 13,45 metri ognuna. Sui pontili venivano azionate delle travate metalliche da un sistema a catene, poste su due torrette in ferro ai lati dei pontili che permetteva di regolare in altezza i moli, adeguandoli a quello delle chiatte. Dopo la cessazzione del trasporto combinate treno- chiatta (1998) il comune di Paratico ha ristrutturato l area trasformandola in un piacevole giardino pubblico. FERROVIA DEL BASSO SEBINO (FBS) Il progetto della linea ferroviaria del basso Sebino fu dovuto all interesse congiunto di diverse società che operavano sul lago d Iseo, come lo stabilimento siderurgico di Castro (vicino a Lovere) e la società dei cementi e delle calci, per avere delle linee ferroviarie che le unissero alla ferrovia Milano Venezia. Il traffico passeggeri era principalmente costituito da pendolari che si dirigevano verso le città lombarde. Fino al 1943 lo scalo ferroviario di Palazzolo era il più trafficato dopo Bergamo. Dal 1994 l associazione FBS FERROVIA DEL BASSO SEBINO organizza dei treni turistici festivi lungo questa linea denominati i TRENI BLU. Sono treni d epoca con locomotive a vapore che percorrono itinerari ricchi di storia su panorami di campagna fertile, votata alla viticultura.
QUADRICICLO È un veicolo a pedali che è utilizzato nelle giornate delle ferrovie dimenticate (prima domenica di Marzo)sfruttando il tracciato della ferrovia Palazzolo Parattico lunga circa 10 Km. PALAZZOLO SULL OGLIO La ferrovia Palazzolo-Paratico fu inaugurata nel 1876, presso il suo scalo merci transitavano tutte le merci destinate alle fabbriche che si trovavano lungo il lago. Per questo durante la guerra la stazione, il ponte ferroviario e lo scalo merci furono centrati diverse volte da bombardieri americani. Presso la stazione avremo la possibilità di vedere materiale ferroviario storico e un mezzo ciclabile su rotaia, come l automotore FS 207 e il quadriciclo. AUTOMOTORE FS 207 È comunemente conosciuto come Sogliola e vennero realizzati dalla fabbrica Antonio Badoni di Lecco su licenza della fabbrica tedesca Breaur, a partire dal 1931 fino al 1952.