Coordinamento e supervisione: Michela Ingaramo e Vincenzo Rizzi Testi: Michela Ingaramo Disegni: Marco e Federica Rizzi Foto: Matteo Caldarella, Michele Mendi, Vincenzo Rizzi Impaginazione grafica: Sinkronia studio - Foggia Finito di stampare a gennaio 2009 su carta ecologica.
Questo quaderno appartiene a... Scuola Classe Questo quaderno, realizzato per il programma didattico Io sto con i falchi, nell ambito del progetto LIFE Natura 2006 - Salvaguardia dei rapaci della ZPS Promontorio del Gargano, vuole far conoscere alcuni uccelli rapaci del Gargano minacciati di estinzione e ciò che si sta facendo per salvarli. 1
Andiamo alla scoperta di un mondo di storie che parlano di... Avvoltoi Valloni Falchi Gufi Pecore e pascoli 2
...e per cominciare proteggiamo la natura La protezione e la conservazione della natura e, più in generale, dell ambiente sono necessarie per rimediare ai danni e ai problemi che hanno causato gli uomini. Conservare la natura vuol dire fare delle azioni e dei progetti per proteggere gli habitat, le piante e gli animali che ancora sopravvivono. Ad esempio, con il progetto LIFE Rapaci del Gargano si vogliono proteggere quattro specie di uccelli rapaci migliorando l ambiente in cui vivono. Tutti noi possiamo fare qualcosa per la natura e l ambiente. Anche piccole azioni, se fatte da molte persone, possono fare la differenza. E tu cosa puoi fare per proteggere la natura? 3
C era una volta C era una volta un luogo davvero speciale. Questo luogo è il Gargano, che ancora oggi è speciale e merita di essere protetto perché qui vivono molte specie di animali e di piante alcune delle quali sono molto rare e minacciate di estinzione. E perché vivono tante specie diverse di animali? Perché ci sono tanti habitat diversi. E che cos è un habitat? E il posto dove un animale vive; e posti diversi ospitano animali diversi. PROMONTORIO DEL GARGANO La Macchiaa Mediterranea I valloni I boschi di latifoglie Le scogliere I campi coltivati I pascoli italia Le zone umide GLI HABITAT DEL GARGANO 4
C era una volta Gran parte di questi habitat però sono stati distrutti e cambiati dagli uomini: gli agricoltori hanno cominciato ad usare più concimi e pesticidi per produrre sempre di più, sempre di più, sempre di più... Molti pascoli sono stati distrutti e trasformati in terre da coltivare, molti boschi sono stati tagliati, le zone umide sono state bonificate per avere sempre più terra da coltivare e per costruire e così, alla fine, alcuni animali che una volta vivevano numerosi sul promontorio del Gargano
C era una volta Gufo Reale e nella pianura ai suoi piedi sono diventati molto rari e alcuni sono addirittura a rischio di estinzione. Tra questi ci sono quattro specie di bellissimi uccelli rapaci: il Grillaio ed il Lanario, due falconi che cacciano di giorno, il Capovaccaio, un avvoltoio, ed il Gufo reale, un rapace notturno perché caccia di notte. Grillaio Capovaccaio Lanario PAROLE NUOVE ESTINZIONE: scomparsa, per sempre, di una specie PESTICIDI: veleni utilizzati per uccidere insetti ed altri piccoli animali BONIFICARE: prosciugare una zona umida
La rete della vita Ogni essere vivente è un anello di una meravigliosa catena di cui anche noi uomini facciamo parte, formata dal Sole, dalle piante e dagli animali. Questa catena rappresenta l energia che passa da un essere vivente all altro (dal sole alle piante e poi da queste agli animali che le mangiano o che mangiano altri animali). Sulla Terra ci sono così tante specie di piante ed animali che si formano molte catene e queste catene si intrecciano tra loro a formare una rete. Poiché gli esseri viventi hanno bisogno di energia per vivere, e l energia per gli animali è il cibo, si parla di catena alimentare e di rete alimentare. Il più piccolo insetto è importante per la sopravvivenza della vita sulla Terra così come un grande falco, un enorme balena o il più intelligente degli uomini. Tutti noi esseri viventi occupiamo un posto speciale nel mondo.
La rete della vita Ma cosa succede se una specie animale scompare? A volte non ce ne accorgiamo, sembra che tutto sia come prima...ma qualcosa è cambiato sulla Terra. Un anello della catena si è rotto, la catena stessa si è rotta. E anche la rete. E necessario quindi proteggere e conservare la natura e l ambiente per non rompere questa rete e rimediare ai danni e ai problemi causati dagli uomini. rete alimentare volpe Uccelli rapaci rospo topo ragno insetto erbivoro farfalla
Gli uccelli sono fatti così... Inserisci le parole al posto giusto Becco Zampe Coda Ala Occhio Dorso Ventre Come fanno gli uccelli a volare?
Altre caratteristiche per volare Gli uccelli non hanno mandibole e denti come noi, che sono pesanti, ma un becco leggero. Le ossa degli uccelli sono vuote all interno e così pesano di meno. Gli uccelli non hanno il corpo ricoperto di pelo, ma di penne che li riscaldano quando fa freddo e permettono loro di volare. Gli uccelli sono ovipari cioè, a differenza dei mammiferi, non partoriscono i loro piccoli, ma depongono e covano le uova da cui nascono i pulcini. In questo modo le femmine non si appesantiscono con il pancione e possono sempre volare. Tutte queste caratteristiche si chiamano ADATTAMENTI. L adattamento è una caratteristica che aiuta un organismo vivente a sopravvivere (ad esempio la pelliccia folta degli animali che vivono nei climi freddi).?domanda Perchè gli uccelli per volare hanno sviluppato tutti questi adattamenti? 10
Che cosa hanno di diverso gli uccelli rapaci??domanda Come è il becco? Il becco serve agli uccelli rapaci a lacerare e strappare pezzi di preda (gli uccelli infatti non hanno denti e quindi non possono masticare il cibo come facciamo noi). Come sono le zampe? Le zampe degli uccelli rapaci si chiamano... Questi sono lunghi, curvi ed affilati, in grado di afferrare la preda. E i gufi e le civette? I gufi e le civette, che fanno parte dei rapaci notturni (perché vanno a caccia di notte e dormono di giorno), hanno anche altri adattamenti: una vista eccezionale anche con pochissima luce (ma non al buio completo!) un udito finissimo una particolare forma della faccia, che si chiama disco facciale, che incanala i suoni verso le orecchie e manda verso gli occhi la poca luce presente un volo molto silenzioso. così riescono a sorprendere le prede 11
La storia di Falchetto Falchetto era un giovane Grillaio che non stava mai fermo. Viveva ancora nel nido che aveva costruito la sua mamma, sotto il tetto della scuola insieme ai suoi fratelli e sorelle, ma non vedeva l ora di volare via. Vedeva i bambini che uscivano da scuola e correvano felici, vedeva gli altri grillai che volteggiavano nel cielo, liberi, e allora chiedeva così alla sua mamma: Mamma, quando potrò volare anch io?, - Presto, piccolo mio, ma abbi ancora un po di pazienza, sei ancora un batuffolo bianco, le tue piume non sono adatte per volare, devi aspetta- 12
Falchetto è un... re che crescano quelle marroni come le mie, e poi potrai spiccare il volo, ma Falchetto era proprio impaziente e così un giorno, approfittando dell assenza della mamma e del papà che erano andati a cercare cibo, si sporse dal tetto e provò a volare. Ce l ha fatta secondo voi? Sì, nel senso che ha fatto proprio un volo, è caduto a terra; per fortuna che non si è fatto male e che in quel momento non passava di lì un gatto o un cane E ancora per fortuna che Marco, un bambino che amava gli animali, all uscita da scuola si è accorto di quel batuffolo bianco con becco e artigli, vicino al muro. L ha raccolto e portato a casa dove l ha sistemato in una scatola di cartone con il coperchio bucherellato. Papà, possiamo tenerlo?, chiese Marco No, non è possibile, il Grillaio è un animale selvatico e deve quindi vivere libero. Portiamolo all Oasi Lago Salso dove si 13
La storia di Falchetto prenderanno cura di lui finchè non sarà in grado di volare, poi sarà liberato. E così Marco con la sua scatola di cartone e il suo prezioso contenuto è andato all Oasi Lago Salso dove Falchetto è stato nutrito fino a settembre e poi lasciato andare perché potesse unirsi agli altri grillai per il lungo viaggio verso l Africa. 14
La storia di Falchetto Falchetto viene messo in una scatola e portato all Oasi Lago Salso Falchetto viene liberato Numera le vignette nell ordine esatto da 1 a 4 Falchetto viene imboccato nel nido dalla sua mamma Marco trova Falchetto e lo raccoglie 15
Il grillaio Testa Becco Artigli Ala Coda Dorso La testa del Grillaio maschio è..., il dorso è..., le ali sono..., la punta della coda è..., mentre il ventre è... punteggiato. Le dita dei piedi, lunghe e affilate, sono chiamate...... e servono a catturare le prede. Le... sono a forma di falce e permettono al grillaio di volare veloce. Il... è ricurvo e affilato per lacerare le prede e poterle quindi ingoiare a pezzi. La femmina del grillaio e i giovani invece sono bruno-rossicci. 16
Giochiamo... Colora le parti con il puntino Grigio Giallo Nero Marrone i colori del Grillaio Unisci i puntini e scopri... 1 52 50 48 46 53 51 49 47 45 2 44 43 42 41 40 3 39 33 34 4 5 6 7 8 9 in Primavera Il... arriva dall Africa sul Gargano, 38 36 35 37 32 31 30 29 28 27 10 26 24 25 23 11 13 15 17 22 20 21 19 18 12 16 14 17
La storia di Pasquino C erano una volta Pasquino e Pasquetta, due avvoltoi che vivevano per metà dell anno in un vallone del Gargano e per l altra metà se ne andavano nei deserti africani. Con l arrivo dell autunno migravano infatti verso sud, al calduccio, per poi ritornare sul Gargano in primavera, nel periodo di Pasqua. Pasquino e Pasquetta erano due bei capovaccai, degli avvoltoi bianchi con la faccia gialla ed il becco adunco 18
Pasquino è un... e, anche se erano i più piccoli tra gli avvoltoi europei, erano pur sempre degli avvoltoi e quindi mangiavano le carcasse degli animali morti. Una volta sul Gargano se ne trovavano di carcasse perché c erano molti pascoli e molte pecore e ogni tanto succedeva che qualcuna morisse e venisse lasciata lì, e allora Pasquino e Pasquetta se la mangiavano e così ripulivano l ambiente. Quando arrivavano, in primavera andavano a controllare il nido che avevano usato l anno prima, magari lo riaggiustavano un pò, poi Pasquetta deponeva le uova che covava insieme a Pasquino e dopo circa un mese e mezzo nascevano 1 o 2 pulcini. Da un po di tempo a questa parte però le cose sono cambiate. Molti pascoli sono scomparsi perché stati trasformati in campi coltivati oppure al loro posto sono 19
La storia di Pasquino state costruite case; di pecore in giro se ne vedono sempre meno e quando qualcuna muore viene portata via, inoltre alcune persone hanno cominciato ad arrampicarsi sulle pareti rocciose (neanche fossero delle lucertole!) e così disturbano i rapaci che vogliono fare il nido. Ecco allora che Pasquino e Pasquetta hanno deciso di non tornare più sul Gargano perché non troverebbero più da mangiare e nemmeno un posto tranquillo per fare il nido. Per fortuna però alcune persone hanno pensato che era meglio quando Pasquino e Pasquetta volavano nel cielo del Gargano e si sono date da fare per farli tornare. E cosa stanno facendo? Hanno tolto da alcune pareti rocciose del Gargano i chiodi che usano i rocciatori per arrampicarsi (...così non potranno più farlo), controllano che nessuno vada a disturbare gli uccelli nei valloni, e hanno cominciato a lasciare della carne sempre nello stesso posto, in un recinto costruito apposta e chiamato, appunto, carnaio... 20
Come andrà a finire? A Pasquino e Pasquetta arrivano dall Africa, sorvolano il Gargano ma non lo trovano adatto a loro e così vanno da un altra parte B Pasquino e Pasquetta arrivano dall Africa ma un bracconiere spara a Pasquino e Pasquetta decide così di volare via lontano e non tornare più Scegli il finale che preferisci e spiega il perché: C Pasquino e Pasquetta arrivano dall Africa, sorvolano il Gargano, vedono che un po di cose sono cambiate in meglio e decidono di fermarsi e fare il nido Pasquino e Pasquetta partono dall Africa e vanno in Spagna a fare il nido e non tornano più sul Gargano D 21
Il folletto dispettoso Il Folletto dispettoso, Pisellino, ha strappato le frasi. Cerca i pezzi e riportali al posto giusto con le frecce: Il Lanario si ciba soprattutto di grossi insetti Gli adattamenti è la varietà degli organismi viventi Con il progetto LIFE Rapaci del Gargano di giorno riposa e di notte va a caccia Il Grillaio si proteggono la natura e gli uccelli rapaci del Gargano La biodiversità è un falcone che cattura gli uccelli in volo Il Gufo reale è l energia che passa da chi viene mangiato a chi mangia La catena alimentare è il più piccolo avvoltoio europeo Il Capovaccaio aiutano un organismo vivente a sopravvivere 22
Giochiamo... CRUCIVERBA Risolvi il cruciverba e scopri, leggendolo nelle caselle colorate, che..c è anche quella alimentare ORIZZONTALI 1 - Grosso falcone 3 - Pianta che cresce sulle pareti rocciose e il cui fiore si mangia 6 - Piccolo avvoltoio bianco e nero 7 - Piccolo falco che si nutre di grossi insetti 9 - Pianta tipica dei pascoli con il fiore giallo 10 - Anfibio con la pelle rugosa.. baciato dalla principessa 13 - Si dice di falco quando uno ci vede molto bene 14 - Serve agli uccelli per volare 16 Caratteristica che aiuta un organismo vivente a sopravvivere 19 - E un progetto per proteggere la natura 20 - Piccolo falco simile al grillaio 21 - Lo hanno gli uccelli al posto dei denti VERTICALI 1 - Mammifero dalle lunghe orecchie 2 - Così sono le pareti dove i falchi fanno il nido 4 - Dal loro mantello si ricava la lana 5 - Le depongono gli uccelli 7 - Il promontorio della Capitanata 8 - E il più grande rapace notturno italiano 11 - Così si chiamano i luoghi dove si radunano i grillai per dormire 12 E importante proteggerla 14 - Le zampe degli uccelli rapaci 15 - Sono l habitat per i falchi 17 - Insetto che produce il miele 18 - E una preda dei rapaci 23
La storia di Basettone Basettone era un Lanario, (un grosso falcone con le ali a forma di falce che caccia soprattutto uccelli in volo e vive in zone aride con pochi alberi), e pertanto si trovava bene nei valloni rocciosi del Gargano. Era chiamato così dagli amici per via di due basettoni scuri ai lati della testa che gli davano un aria molto distinta. Ogni anno all arrivo della primavera, Basettone cominciava a guardarsi in giro alla ricerca di una fidanzata. E così accadde che quell anno vide Greta, e subito se ne innamorò e si mise a corteggiarla, compiendo dei voli acrobatici in cielo per far vedere quanto era bello e bravo. E quando 24
Basettone è un... Greta accettò il suo corteggiamento si mise a volare e a fare acrobazie insieme a lui. Finito il corteggiamento cominciarono a costruire il nido su una roccia a strapiombo, o meglio ad aggiustare un po un vecchio nido abbandonato di un corvo imperiale. Poi Greta depose tre uova e cominciò a covarle. Purtroppo però in quella zona vivevano anche degli uomini senza scrupoli, che per mestieri facevano i rubauova. Sì, proprio così, ci sono delle persone che fanno i rubauova.. e poi cosa se ne fanno delle uova - vi starete chiedendo - una bella frittata? No, le vendono e così guadagnano tanti soldi. E sapete a chi le vendono? Ai collezionisti (sì, perché ci sono anche persone che anziché collezionare figurine, collezionano uova di uccelli rari) oppure ai falconieri, che sono quelle persone che addestrano i falchi e li usano per cacciare. Dunque stavamo parlando di questi rubauova; ce ne era uno in particolare che perlustrava il vallone perché aveva visto le acrobazie di Basettone e Greta e aveva capito che da quelle parti 25
La storia di Basettone doveva esserci anche il loro nido. Purtroppo lo trovò e così cominciò ad arrampicarsi per andare a prendere le uova. Taccole Ma per fortuna un cardellino, un piccolo uccello dalla faccia rossa, che mangia soprattutto i semi dei cardi, se ne accorse e così lo disse ai suoi amici cardellini e questi lo dissero alla coloratissima ghiandaia marina che faceva anche lei il nido da quelle parti, e lei lo disse alle taccole, e queste avvisarono le cornacchie grigie che a loro volta lo dissero ai corvi imperiali e tutti insieme cominciarono a volare contro il rubauova, a dargli beccate e a fare un gran chiasso. E così se ne accorse anche Greta, che stava covando nel nido, e con un grido avvisò Basettone, (che si era invece allontanato per andare a cercare da mangiare) di tornare subito e scacciare il rubauova perché lei non si poteva allontanare dal nido, altrimenti le uova si sarebbero raffreddate. E quando Basettone tornò anche lui si mise a dare addosso al rubauova e alla fine tutti gli uccelli 26
La storia di Basettone del vallone si unirono a loro schiamazzano e volando, facendo una gran baraonda, tanto che alla fine il rubauova decise che era meglio andarsene e così, per questa volta, grazie all aiuto di tutti gli uccelli del vallone, le uova di Greta furono salve. VERO O FALSO? Cardellino Il Lanario per corteggiare la sua compagna fa delle acrobazie in cielo Il lanario fa il nido per terra Il cardellino si chiama così perché mangia soprattutto semi di cardo Il lanario è un grosso falco con le ali a forma di falce Il Lanario vive nei boschi, tra gli alberi fitti. Il Lanario a volte utilizza dei vecchi nidi abbandonati da altri uccelli 27
La storia di Re Arturo C era una volta Arturo, un re che litigava sempre con tutti. Questo re era un gufo, ma un gufo davvero grande, un Gufo reale, con il becco adunco e due lunghi ciuffi di penne sopra le orecchie ed era anche un gufo molto suscettibile a cui non andava mai bene niente. Di notte litigava con i lupi, che ululavano e lo disturbavano nel sonno, di giorno litigava con i falchi e le poiane che, secondo lui, gli rubavano le prede. E poi gli dava fastidio la luce del sole, e quindi se la prendeva addirittura con il sole. Insomma, era sempre scontento. Gli altri animali non ne potevano davvero più. D accordo che era il loro re ma un re così brontolone proprio non si era mai visto. Un giorno però ad un merlo molto saggio, il mago di corte, che era anche un po piccolino, e per questo era chiamato Mago Merlino, venne un idea: perché non proporre a questo brontolone di diventare re della notte?, in questo modo potrebbe dormire di giorno, per evita- 28
Re Arturo è un... re così il fastidio del sole e non litigare più con i falchi e le poiane per il cibo, e di notte non griderebbe più ai lupi di non ululare perché vuole dormire. Gli altri animali furono d accordo e così decisero di andare a parlargli. Il re, da brontolone qual era, all inizio non voleva ammettere che fosse una buona idea, ma Merlino gli fece capire che lui in realtà era fatto per vivere di notte: con quella sua faccia tonda tonda e piatta che riflette la poca luce della notte verso gli occhi e concentra i suoni verso le orecchie, ci vedeva benissimo anche al buio e ci sentiva ancora meglio. Ma non è finita qui: anche le penne delle sue ali, così morbide, non facevano rumore quando volava e quindi poteva sorprendere e catturare più facilmente i topolini, i ricci e gli altri animali che escono dalle loro tane di notte. Alla fine, pensandoci bene, Arturo, il Gufo reale, cambiò idea e da allora divenne un re saggio e paziente, un vero signore della notte. 29
La storia di Re Arturo E ora rispondi alle domande: Di quale animale parla questa storia? Perché il Gufo reale è fatto per vivere di notte? Perché il Gufo reale ci sente molto bene? Che cosa mangia il Gufo reale? 30
Giochiamo... DI QUALE HABITAT STIAMO PARLANDO? Partendo dalla freccia e girando in senso orario, trova le parole, aggiungi le lettere mancanti e scopri l habitat ideale per il Grillaio. FERULA GRILLO AVENA BIODIVERSITà CAPOVACCAIO RAMARRO VOLPE PASTORIZIA OCCHIONE LEPRE ASFODELO CAVALLETTA ROSPO SMERALDINO CAPPELLACCIA BIACCO ORCHIDEA Attenzione perché le parole le puoi leggere da sinistra verso destra, ma anche da destra verso sinistra, dall alto verso il basso o dal basso verso l alto. 31
SOLUZIONI DEI GIOCHI Il folletto dispettoso: Il lanario è un falcone che cattura gli uccelli in volo. Gli adattamenti aiutano un organismo vivente a sopravvivere. Con il progetto LIFE Rapaci del Gargano si proteggono la natura e gli uccelli rapaci del Gargano. Il Grillaio si ciba soprattutto di grossi insetti. La biodiversità è la varietà degli organismi viventi. Il Gufo reale di giorno riposa e di notte va a caccia. La catena alimentare è l energia che passa da chi viene mangiato a chi mangia. Il Capovaccaio è il più piccolo avvoltoio europeo. pag. 22 L a n a r i o C A P P E R O O U E C A P O V A C C A I O C V E P R E G R I L L A I O G A O F E R U L A R O S P O F D G I N O C C H I O A L A A V R A D A T T A M E N T O A I A T L I F E G H E P P I O E E N B E C C O R T L I pag. 23 N O P O U R A O R L L O R M I T O R I S L O A O C P pag. 31 32
Finito di stampare a gennaio 2009 su carta ecologica.