Corso di Educazione Finanziaria. Lezione 6 Previdenza (2 a parte)



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Corso di Educazione Finanziaria Lezione 6 Previdenza (2 a parte)

Indice (1/2) Argomenti trattati in queste lezioni sulla previdenza: 1 a parte (Lezione 5) Introduzione al sistema pensionistico Classificazione dei sistemi pensionistici (modalità di finanziamento, modalità di computo della pensione, ) Il sistema a tre pilastri della Banca Mondiale Storia del sistema pensionistico italiano Il sistema previdenziale italiano 1 pilastro (continua ) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 2

Indice (2/2) ( continuazione) 2 a parte (Lezione 6) Il sistema previdenziale italiano 2 pilastro Il sistema previdenziale italiano 3 pilastro I fondi pensione (categorie, fasi, costi, tassazione, ) Simulazione in Excel di un piano pensionistico completo Appendice 1 (diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 3

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (1/6) Introduzione In questa parte si descrive il cosiddetto 2 pilastro, cioè la pensione (integrativa) privata obbligatoria, gestita da fondi pensione privati (aperti o chiusi). È inoltre strutturato su base colletiva, poiché i fondi pensione di questo tipo sono legati ai contratti collettivi nazionali (commercio, metalmeccanici, ) di lavoro o a quelli integrativi aziendali Il 2 pilastro è stato introdotto nel sistema previdenziale italiano con la Riforma Amato del 1992, con l intento di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale (anche per compensare i tagli previsti alla pensione pubblica dalla riforma stessa). Nel 2007 è stato reso obbligatorio da una specifica riforma (vedere slide successive). Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 4

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (2/6) Caratteristiche Il 2 pilastro è un sistema: A CAPITALIZZAZIONE (come modalità di finanziamento) CONTRIBUTIVO (come modalità di calcolo della pensione) Come descritto nella Lezione 5, queste due caratteristiche fanno si che la pensione sia finanziata dai contributi versati dal lavoratore (durante la vita lavorativa), che vengono investiti sul mercato calcolata trasformando il montante contributivo (raggiunto al monento del pensionamento) in pensione Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 5

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (3/6) Finanziamento Dato che il sistema è obbligatorio, è stato scelto di finanziarlo con un accantonamento che il datore di lavoro (privato) già effettuava e che veniva versato al dipendente al momento dell interruzione del rapporto di lavoro: il Trattamento di Fine Rapporto (o liquidazione ). Sono previsti inoltre due contributi aggiuntivi (di minore entità): Uno a carico del dipendente (ad esempio 1,5% del Reddito Annuo Lordo) Uno carico del datore di lavoro (ad esempio 3,0% del Reddito Annuo Lordo) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 6

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (4/6) Finanziamento (focus sul TFR) Prima di proseguire è importante soffermarsi sulla descrizione del Trattamento di Fine Rapporto. Il TFR è una porzione di retribuzione al lavoratore subordinato differita alla cessazione del rapporto di lavoro, effettuata da parte del datore di lavoro. Calcolo La quota accantonanta annualmente è pari alla retribuzione lorda (comprensiva di 13-esima ed eventuale 14-esima) divisa per 13,5 (cioè circa il 7,41% della stessa)*. Rendimento Il rendimento annuo del TFR è stabilito per legge ed è pari al 1,5% (fisso) più il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'istat, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. (*) In realtà viene accantonato il 6,91% poiché lo 0,50% è versato al Fondo di garanzia del TFR Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 7

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (5/6) Funzionamento La Riforma del 2007 (per incentivare l adesione) ha previsto il meccanismo del silenzio-assenso. Le opzioni disponibili per un lavoratore dipendente non iscritto ad alcuna forma pensionistica complementare (di 2 pilastro) sono elencate di seguito: 1. Lasciare il TFR maturando in azienda 2. Destinare il TFR maturando al fondo pensione negoziale senza contribuzione aggiuntiva 3. Destinare il TFR maturando al fondo pensione negoziale con contribuzione aggiuntiva (del lavoratore e del datore di lavoro) 4. Silenzio (implica le stesse conseguenze delle decisioni di cui al punto 2) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 8

Il sistema previdenziale italiano - 2 pilastro (6/6) Funzionamento (punti di attenzione) Di seguito si elencano alcuni punti importanti da tenere in considerazione: 1. La scelta di lasciare il TFR maturando in azienda è reversibile mentre quella (esplicita o tacita) di aderire al fondo pensione no 2. In caso di silenzio assenso non si ha la contribuzione aggiuntiva (né quella propria né quella del datore di lavoro) 3. In caso di silenzio assenso non si può scegliere tra le linee di investimento del fondo poichè la scelta è automatica Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 9

Il sistema previdenziale italiano - 3 pilastro (1/2) Introduzione In questa parte si descrive il cosiddetto 3 pilastro, cioè la pensione (integrativa) privata volontaria, gestita da fondi pensione privati (aperti). È una forma di previdenza individuale, legata all iniziativa della singola persona. Il 3 pilastro è simile al secondo in quanto prevede l investimento sul mercato dei versamenti che, al momento della pensione, rappresentano il montante che sarà trasformato in prestazione pensionistica. Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 10

Il sistema previdenziale italiano - 3 pilastro (2/2) Comparazione tra 2 e 3 pilatro In questa parte si elencano le principali analogie e differenze tra il 2 e il 3 pilatro del sistema previdenziale italiano. Analogie Medesima modalità di finanziamento (a capitalizzazione) e medesima modalità di calcolo della pensione (contributiva) I contributi sono investiti sul mercato e i rendimenti sono determinati dal mercato Differenze L adesione al 2 pilastro è obbligatoria (salvo la scelta di mantenere il TFR in azienda) mentre l adesione al 3 pilastro è volontaria Il 2 pilastro è una forma previdenziale collettiva mentre il 3 è individuale Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 11

I fondi pensione (1/23) Definizione I fondi pensione sono degli strumenti tecnici che servono per realizzare la previdenza complementare. Tecnicamente sono simili ai fondi comuni di investimento*, cioè sono dei patrimoni suddivisi in quote di pertinenza di una pluralità di investitori. Presentano però anche molte differenze rispetto a questi (ad esempio forti limitazioni al prelievo dei contributi versati); queste si evinceranno nella slide successive, durante la descrizione dei fondi pensione. Argomenti analizzati: 1. Categorie 2. Fasi 3. Costi 4. Tassazione 5. Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (*) Vedere Lezione 4 (Risparmio) dove sono stati descritti i fondi comuni di investimento Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 12

I fondi pensione (2/23) Categorie I fondi pensione si dividono i due categorie: 1. Fondi pensione negoziali (o chiusi) L adesione è riservata a determinate categorie di lavoratori; sono costituiti sulla base, ad esempio, di contratti collettivi di lavoro (nazionali o aziendali) 2. Fondi pensione aperti Chiunque può aderirvi, senza la necessità di appartenere ad una particolare categoria Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 13

I fondi pensione (3/23) Fasi Le fasi finanziarie del processo sono tre (qui sono elencate e saranno descritte nel dettaglio nelle slide successive): 1. Contribuzione/Raccolta In questa fase (che dura fino al pensionamento) l aderente versa periodicamente le quote di contribuzione al fondo pensione 2. Accumulazione/Investimento Il fondo pensione investe i contributi degli aderenti sul mercato (seguendo la linea di investimento stabilita). I rendimenti degli investimenti (dividendi, cedole, plusvalenze) vengono a loro volta reinvestiti 3. Erogazione della pensione Raggiunta l età di pensionamento, il fondo trasforma il montante dell aderente in pensione e gliela versa periodicamente Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 14

I fondi pensione (4/23) Fasi (Contribuzione/Raccolta) Le contribuzione dipende dal tipo di fondo a cui si aderisce. FONDI NEGOZIALI La contribuzione minima è stabilita dagli accordi negoziali. Generalmente la contribuzione è minima è rappresentata dalla quota di TFR maturando (6,91% della retribuzione lorda vedere slide 7). A questa si possono aggiungere i contributi: Del lavoratore (ad esempio 1,2% della retribuzione lorda)* Del datore di lavoro (ad esempio 1,2% della retribuzione lorda) FONDI APERTI La contribuzione è decisa discrezionalmente dall aderente, salvo eventuali contributi minimi richiesti da determinati fondi (ad esempio contribuzione minimima annua di 1000 ) (*) Il lavoratore, per far scattare il contributo aggiuntivo del datore di lavoro, deve versare il contributo aggiuntivo minimo; ovviamente può anche versare più del minimo richiesto Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 15

I fondi pensione (5/23) Fasi (Accumulazione/Investimento) Il fondo pensione (analogamente ai fondi comuni di investimento*) investe i contributi degli aderenti sul mercato (seguendo la linea di investimento stabilita). I rendimenti degli investimenti (dividendi, cedole, plusvalenze) vengono a loro volta reinvestiti. Alcuni esempi di linee di investimento possono essere: Garantita Prevede la restituzione del capitale investito e mira ad ottenere un rendimento simile a quello del TFR Bilanciata Investe prevalentemente in obbligazioni ( 80%) e una piccola parte ( 20%) in azioni Crescita Investe rilevante in obbligazioni ( 60%) e la restante parte ( 40%) in azioni Dinamica Investe rilevante in azioni ( 60%) e la restante parte ( 40%) in obbligazioni (*) Vedere Lezione 4 (sul Risparmio) dove sono stati descritti i fondi comuni di investimento Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 16

I fondi pensione (6/23) Fasi (Accumulazione/Investimento) Analogamente ai fondi comuni di investimento*, il valore del fondo pensione è rappresentato dal NAV (Net Asset Value). Il valore di ogni singola quota è calcolato tramite la seguente formula q = L aderente, moltiplicando il valore di una quota per il numero di quote possedute può in ogni momento calcolare il valore del suo investimento (*) Vedere Lezione 4 (sul Risparmio) dove sono stati descritti i fondi comuni di investimento Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 17

I fondi pensione (7/23) Fasi (Erogazione della pensione) Raggiunta l età di pensionamento, il fondo trasforma il montante dell aderente in pensione e gliela versa periodicamente. Sono possobili due casi, a seconda della durata dell adesione ai fondi pensione da parte dell aderente: 1. Durata inferiore a 5 anni L aderente può chiedere la liquidazione del montante in contanti 2. Durata superiore a 5 anni L aderente può chiedere al fondo la prestazione pensionistica scesgliendo tra due modalità: a) In forma di pensione (rendita vitalizia rivalutabile) per l intero montante contributivo b) In parte in forma di capitale (massimo 50% del montante contributivo) e in parte in forma dei pensione (per la parte rimanente del montante contributivo)* (*) Il massimale può essere derogato se la rendita che si ottiene trasformando il 70% del montante è inferiore al 50% dell assegno sociale Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 18

I fondi pensione (8/23) Fasi (Erogazione della pensione) Il montante contributivo viene trasformato da una compagnia di assicurazione in rendita vitalizia rivalutabile utilizzando alcuni parametri (di mercato): Tavole demografiche di mortalità (per sesso ed età) Tasso tecnico di interesse Caricamenti (commissione assicurativa per le spese di erogazione della rendita) Tramite questi parametri viene calcolato il coefficiente di trasformazione = Inoltre: La rendita vitalizia viene rivalutata annulmente in base al rendimento ottenuto dalla compagnia di assicurazione nell investimento dei premi assicurativi L aderente può chiedere di convertire la rendita vitalizia in, ad esempio, una rendita vitalizia reversibile, una rendita certa per i primi 5/10 anni e poi vitalizia, una rendita vitalizia Controassicurata * (*) Ovviamente, a seconda della scelta effettuata, l importo ricevuto cambia Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 19

I fondi pensione (10/23) Costi Prima di aderire ad un fondo pensione è molto importante analizzare i costi che questo comporta. Di seguito sono elencate le principali tipologie di costo che possono essere presenti: Costo di adesione quota fissa una tantum che si versa al momento dell adesione (ad esempio 10 ) Quota associativa annua costo annuale per finanziare le spese di amministrazione e di deposito del fondo; può essere fissa (ad esempio 10 ) o percentuale (0,10% dei contributi versati) Costo di gestione costo annuale per remunerare la gestione finanziaria del patrimonio del fondo. È una percentuale del patrimonio investito dall aderente (ad esempio 1%); questa varia (anche considerevolmente) a seconda della linea di investimento che si è scelta Costo di switch costo addebitato in caso di passaggio da una linea di investimento ad un altra delle somme versate (ad esempio 5 per ogni passaggio) (continua ) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 20

I fondi pensione (11/23) Costi ( continuazione) Commissione di over-performance costo addebitato in caso il rendimento annuo della gestione sia superiore ad un parametro di riferimento benchmark); è rappresentato da una percentuale della over-performance Attenzione Le tipologie di costi elencate possono non essere presenti tutte contemporaneamente e/o possono essere raggruppate in maniera differente. Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 21

I fondi pensione (12/23) Tassazione La tassazione dei fondi pensione è un argomento alquanto complesso (coerentemente con il sistema tributario italiano) In questa parte la si descrive seguendo le tre fasi elencate nella slide 14: 1. Contribuzione/Raccolta 2. Accumulazione/Investimento 3. Erogazione della pensione Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 22

I fondi pensione (13/23) Tassazione (Contribuzione/Raccolta) Qualsiasi contributo che l aderente versa ad un fondo pensione (esclusa la quota TFR) è deducibile (ai fini IRPEF) dal reddito annuo per un ammontare massimo di 5.164,57. Sono deducibili (e rientrano nel limite di cui sopra) anche i contributi versati per i familiari a carico. Particolarità Al lavoratore di prima occupazione successiva al 1 gennaio 2007 che nei primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari abbia versato contributi di importo inferiore a quello massimo deducibile (25.822,85, che rappresenta il plafond teorico di 5 anni), è consentito, nei 20 anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, di dedurre dal reddito contributi eccedenti il limite di 5.164,57, in misura pari complessivamente alla differenza positiva fra 25.822,85 e i contributi effettivamente versati nei primi 5 anni di partecipazione e, comunque, non superiore a 2.582,29 in ciascun anno. Comunicazione L Aderente comunica alla fondo entro il 31 dicembre dell anno successivo a quello in cui il versamento è effettuato gli importi che non sono stati dedotti o non saranno dedotti nella dichiarazione dei redditi. Tali somme verranno escluse dalla base imponibile all atto dell erogazione della prestazione finale (vedere slide 25). Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 23

I fondi pensione (14/23) Tassazione (Accumulazione/Investimento) I frutti degli investimenti del fondo pensione (dividendi, cedole, plusvalenze) sono tassati con l aliquota agevolata del 11%, rispetto a quella ordinaria del 20% (vedere Lezione 4) Tassazione patrimoniale A differenza di quanto avviene per le altre forme di investimento finanziario (vedere Lezione 4), i fondi pensione sono stati esclusi dalla tassazione patrimoniale. Viene quindi tassato solo il rendimento conseguito dal fondo (reddito) e non l ammontare investito nel fondo (capitale) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 24

I fondi pensione (15/23) Tassazione (Erogazione della pensione) Questa parte rappresenta la parte più compessa da descrivere, poiché la tassazione non è omogenea ma cambia a seconda di alcune variabili. Base imponibile (che cosa è tassato) Come descritto nella slide 18, al momento della pensione il montante contributivo viene erogato in forma di rendita e/o in forma di capitale. La base imponibile è rappresentata solo dai contributi che non sono già stati tassati in precedenza, cioè: Contributi dedotti dal reddito imponibile IRPEF (vedere slide 23) Aliquota (come è tassato) L aliquota base è del 15%; si riduce però di 0,30 punti percentuali per ogni anno di partecipazione alla previdenza complementare tra il 16-esimo e il 35-esimo. L aliquota finale può quindi variare tra il 15% e il 9% (= 15% - 0,30%*20) (continua ) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 25

I fondi pensione (16/23) Tassazione (Erogazione della pensione) ( continuazione) Focus su rendita rivalutabile La compagnia di assicurazione che trasforma il montante contributivo in rendita lo investe nel mercato. I rendimenti di questo investimento sono assogettati all aliquota ordinaria del 20% (o del 12,5% a seconda della quota investita in titioli di stato vedere Lezione 4). In quanto già tassati, a questi rendimenti non rientrano nella base imponibile descritta nella slide precedente. Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 26

I fondi pensione (17/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti In questa ultima parte riguardante i fondi pensione si descrivono le modalità in cui si possono richiedere anticipazioni delle somme versate, i casi in cui si può riscattare (in tutto o in parte) l investimento, cosa accade in caso di morte dell aderente e le modalità di trasferimento dell investimento ad un altra forma di previdenza complementare. Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 27

I fondi pensione (18/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Anticipazioni) Per legge, l aderente può chiedere l anticipazione del capitale maturato nei seguenti casi: a) Spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relativa a sé, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche In questo caso l anticipazione può essere richiesta in qualsiasi momento, può essere ritirato fino al 75% del capitale maturato e si applica la tassazione agevolata (dal 15% al 9% a seconda dei casi) b) Acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli In questo caso l anticipazione può essere richiesta solo dopo 8 anni di iscrizione alla previdenza complementare, può essere ritirato fino al 75% del capitale maturato e si applica la tassazione ordinaria (23%, come per il TFR) (continua ) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 28

I fondi pensione (19/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Anticipazioni) ( continuazione) c) Spese per interventi di manutenzione ordinaria, per interventi di manutenzione straordinaria, per interventi di restauro e risanamento conservativo e per interventi di ristrutturazione edilizia relativamente alla prima casa di abitazione In questo caso l anticipazione può essere richiesta solo dopo 8 anni di iscrizione alla previdenza complementare, può essere ritirato fino al 75% del capitale maturato e si applica la tassazione ordinaria (23%, come per il TFR) d) Ulteriori esigenze degli aderenti In questo caso l anticipazione può essere richiesta solo dopo 8 anni di iscrizione alla previdenza complementare, può essere ritirato fino al 30% del capitale maturato e si applica la tassazione ordinaria (23%, come per il TFR) (continua ) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 29

I fondi pensione (20/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Anticipazioni) ( continuazione) Attenzione È importante ricordare i seguenti punti: Le somme percepite a titolo di anticipazione non possono mai eccedere, complessivamente, il 75% del totale dei versamenti, comprese le quote del TFR, maggiorati delle plusvalenze tempo per tempo realizzate, effettuati alle forme pensionistiche complementari a decorrere dal primo momento di iscrizione L ammontare delle somme corrisposte a titolo di anticipazione non può, comunque, essere superiore agli oneri effettivamente sostenuti e documentati L anticipazione può essere richiesta dall Aderente anche più di una volta nel rispetto dei limiti complessivi (primo punto) Le somme erogate a titolo di anticipazione possono essere reintegrate in qualunque momento Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 30

I fondi pensione (21/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Riscatti) Il riscatto implica il diritto alla liquidazione del capitale maturato e si verifica nei seguenti casi: a) Cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi, ovvero in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria In questo caso il riscatto è del 50% e si applica la tassazione agevolata (dal 15% al 9% a seconda dei casi) b) Invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo oppure cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi* In questo caso il riscatto è del 100% e si applica la tassazione agevolata (dal 15% al 9% a seconda dei casi). Tale facoltà non può essere esercitata nel quinquennio precedente la maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche complementari (*) In questi casi l erogazione della pensione integrativa può essere anticipata di una massimo di 5 anni rispetto al requisito per accedere alla previdenza obbligatoria Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 31

I fondi pensione (22/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Successioni) Il riscatto di morte dell aderente prima che questo abbia raggiunto i requisiti per accedere alla prestazione pensionistica il capitale maturato è interamente riscattato dagli eredi o dai beneficiari designati dall aderente e si applica la tassazione agevolata (dal 15% al 9% a seconda dei casi) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 32

I fondi pensione (23/23) Anticipazioni, riscatti, successioni, trasferimenti (Trasferimenti) Il trasferimento ad un altra forma di previdenza complementare può avvenire in due casi: a) Cambiamento dell attività lavorativa che prevede un altra forma di previdenza complementare (ad esempio cambiamento di contratto collettivo nazionale di lavoro) In questo caso l intero capitale maturato è trasferito nel nuovo fondo pensione b) A discrezione dell aderente, dopo 2 anni dall adesione al fondo pensione In questo caso l intero capitale maturato è trasferito nel nuovo fondo pensione In entrambi i casi i trasferimenti sono esenti da oneri fiscali. Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 33

Simulazione piano pensionistico Introduzione In questa parte si simula in Excel un piano pensionistico completo, cioè composto da tutti e tre i pilastri descritti nelle Lezioni 5 e 6. Vedere foglio Excel (Lezione_6_Simulazione_piano_pensionistico) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 34

Appendice 1 (1/5) Diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente In questa parte sono descritte le scelte che possono essere prese da un lavoratore dipendente 8 seconda di alcune caratteristiche) a partire dal 1 gennaio 2007. Pre 29 aprile 1993 Periodo di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria Post 29 aprile 1993 1 Prima del 29 aprile 1993 PERCORSO DECISIONALE 1 Dal 29 aprile 1993 in poi PERCORSO DECISIONALE 2 Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 35

PERCORSO DECISIONALE 1 Appendice 1 (2/5) Diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente SI Al 1 gennaio 2007 iscritto a forme pensionistiche complementari (2 pilastro) NO 3 Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) ESPRIME una volontà? 2 Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) ESPRIME una volontà? 5 SI NO SI NO Slide 37 Slide 38 Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 36

PERCORSO DECISIONALE 1 Appendice 1 (3/5) Diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente SI 3 NO 4 Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) sceglie di LASCIARE IL TFR IN AZIENDA VERSARE IL TFR AL FONDO Il TFR maturando rimane in azienda Il TFR maturando è conferito alla forma complementare collettiva alla quale già aderisce Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 37

PERCORSO DECISIONALE 1 Appendice 1 (4/5) Diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente SI 5 NO 6 Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) sceglie di LASCIARE IL TFR IN AZIENDA VERSARE IL TFR AL FONDO Il TFR maturando rimane in azienda Il TFR maturando è conferito alla forma complementare collettiva prevista dal contratto Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 38

PERCORSO DECISIONALE 2 Appendice 1 (5/5) Diagramma di flusso con le opzioni a disposizione del lavoratore dipendente SI Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) ESPRIME una volontà? NO 8 7 Entro il 30 giugno 2007 o entro 6 mesi dalla data di nuova assunzione (se successiva al 1 gennaio 2007) sceglie di LASCIARE IL TFR IN AZIENDA VERSARE IL TFR AL FONDO Il TFR maturando rimane in azienda Il TFR maturando è conferito alla forma complementare collettiva prevista dal contratto Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 39

Per approfondire Manuali Artoni (2005). Elementi di scienza delle finanze quarta edizione. Bologna: Il Mulino. Cesari (2010). I fondi pensione. Bologna: Il Mulino. (anche in formato ebook) World Bank (1994). Averting the Old Age Crisis. Oxford: Oxford University Press. Siti internet Parte del sito della Banca d Italia dedicata all educazione finanziaria (http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/edufin-bi) COVIP guida introduttiva alla previdenza complementare (http://www.covip.it/wp-content/uploads/guida_introduttiva.pdf) Parte del sito Assogestioni dedicata alla previdenza complementare (http://www.assogestioni.it/index.cfm/1,366,0,49,html/previdenza-complementare) Rivista Guida alle Pensioni de IlSole24Ore (http://vetrina.ilsole24ore.com/guidaallepensioni) Guida sintetica alla riforma delle pensioni (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) (http://www.lavoro.gov.it/lavoro/primopiano/20120309_riforma_pensioni.htm) Lezione 6 Previdenza (2 a parte) 40