Osservatorio provinciale Dati sui neonati non riconosciuti dai genitori nelle province di Milano e Monza Brianza

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Osservatorio provinciale Dati sui neonati non riconosciuti dai genitori nelle province di Milano e Monza Brianza La creazione di uno specifico Osservatorio provinciale è stata supportata dal convergere di due circostanze: la scarsità di documentazione sul fenomeno delle nascite senza riconoscimento materno, anche a causa della riservatezza delle situazioni coinvolte; la necessità di disporre di dati attendibili e completi per seguirne l evoluzione e promuovere risposte adeguate nei servizi. Dal 199, con la legge nr. /9 sulla privacy, l Istat non ha più pubblicato i dati relativi alla filiazione con genitori ignoti, e da allora accedere a un quadro chiaro di dati nazionali e locali è divenuto più complicato. I dati sul fenomeno dei bambini non riconosciuti alla nascita si ricavano tuttavia dall'osservatorio di Giustizia minorile, considerando le statistiche dei bambini con genitori ignoti dichiarati adottabili dai Tribunali per i minorenni. L Osservatorio di Madre segreta ha iniziato la sua attività nel 22 e da allora raccoglie ed elabora, ogni anno, dati quantitativi e qualitativi sul fenomeno, grazie alla collaborazione delle Direzioni Sanitarie degli Ospedali, Centri di nascita, delle Province di Milano e di Monza-Brianza. Dal 22 sono quindi accessibili i dati locali relativi al numero di neonati non riconosciuti dai genitori, con indicazioni che riguardano: l'ospedale del parto; se bambino nato da donna italiana o straniera; dal si raccoglie anche la cittadinanza della madre, la fascia d'età e la salute del bambino, la presenza o meno di handicap; dal 21 l'eventuale patologia o le dipendenze in corso della madre. La doverosa osservanza dei vincoli legali di riservatezza e di privacy implicano una particolare attenzione nel raccogliere e trattare tutta questa documentazione. L Osservatorio rappresenta anche l ambito in cui un gruppo stabile, costituito da Operatori sociali e sanitari dei diversi Ospedali, si riunisce periodicamente per confrontarsi sull andamento della casistica. 1

2 Dati nazionali Tav. 1 Neonati non riconosciuti, anni 1993-2 4 39 4 34 3 3 2 2 1 1 419 418 422 3 393 418 32 Italia 38 1993 1994 199 199 199 1998 1999 2 21 21 23 2 2 2 28 29 21 211 2 44 41 42 42 38 41 42 49 39 33 Fonte: Dati Istat fino al 1998, dal 1999 Dipartimento di Giustizia minorile negli anni 2-29 non sono considerati i dati del TM di Ancona (in media casi all'anno) Possiamo osservare che, in 2 anni di rilevazione, il fenomeno del non riconoscimento materno del neonato si manifesta con una media nazionale di poco meno di 4 casi all'anno, oscillando da un numero massimo di 44 nel 23 e un numero minimo di 32 casi nel 21. Dal 1998 il riferimento numerico riguarda i bambini con genitori ignoti, ovvero non riconosciuti alla nascita, dichiarati adottabili dai Tribunali per i minorenni: questi ricevono la segnalazione del minore in stato di abbandono, per poi procedere alla nomina del tutore e all'iter adottivo. In media, un bambino neonato viene adottato entro il primo mese di vita. Il fenomeno dei bambini non riconosciuti alla nascite incide a livello nazionale circa per il,% sul totale dei bambini nati vivi (nei 2 anni considerati, in media 3. all'anno).

3 Dati provinciali Tav. 2 Neonati non riconosciuti nel territorio delle due province di Milano e Monza/Brianza confrontati con i minori dichiarati adottabili dal Tribunale per i minorenni, anni 22 213 8 4 2 3 9 1 4 3 41 4 4 3 4 32 31 43 3 3 4 4 29 3 34 2 2 1 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 TM Milano Province Milano e Monza/Brianza La tav. 2 riporta i dati dell'osservatorio relativi alle Province di Milano e di Monza/Brianza, confrontati con i dati del Tribunale per i minorenni di Milano comprendente il distretto della Corte d'appello, composta, oltre alle province di Milano e di Monza/Brianza, anche dalle province di Lodi, Pavia, Lecco, Varese, Como e Sondrio. Possiamo notare che la maggior parte dei bambini non riconosciuti nascono nelle due province di Milano e di Monza/Brianza: dal 2 in poi si riscontra una diminuzione della casistica, anche, in misura analoga, nei dati del Tribunale per i minorenni. La rilevazione di questi anni, con oscillazioni di poche decine di casi da un anno all'altro, non consente però di trarre considerazioni predittive certe rispetto a una reale tendenza decrescente.

4 Tav 3 Neonati non riconosciuti, distinzione per luogo di nascita: città di Milano e Province Milano e Monza/Brianza, anni 22 213 1 4 4 3 41 4 41 39 3 3 3 2 1 11 1 2 21 31 1 32 31 22 19 14 13 9 1 29 3 2 2 1 1 14 1 1 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 Milano città province totale Raccogliendo i dati in collaborazione con gli ospedali, è possibile compiere una distinzione territoriale tra la città di Milano e le province di Milano e di Monza/Brianza. In tutti gli anni di rilevazione risulta che la consistenza numerica delle nascite senza riconoscimento è maggiore negli ospedali di Milano, che registrano anche un numero più elevato di nascite in generale. Negli anni e 211, tuttavia, il numero dei neonati non riconosciuti negli ospedali di provincia si avvicina molto al numero della città di Milano. Dal 2 il numero dei neonati non riconosciuti è diminuito; questa tendenza decrescente si mantiene fino al 213. Si può notare che la diminuzione riguarda soprattutto la città di Milano, mentre il numero nei due territori provinciali rimane più stabile: una decina di casi all'anno, con un picco di casi nel e un minimo di neonati non riconosciuti nel 21.

Tabella 1 Neonati non riconosciuti negli Ospedali di Milano OSPEDALI MILANO CITTA' 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 tot Mangiagalli 8 11 14 4 2 2 1 1 San Paolo 3 3 9 1 3 3 4 3 4 Macedonio.Melloni 4 3 4 4 1 2 1 4 8 1 4 San Carlo 1 4 4 2 1 1 1 41 Niguarda 4 4 2 3 3 2 2 3 2 2 4 Sacco 1 1 1 4 2 2 1 1 1 2 21 San Raffaele 2 1 2 3 2 4 1 3 18 Buzzi 2 1 1 1 1 2 1 1 3 13 San Giuseppe 1 1 Totale 41 3 2 31 39 19 22 1 1 2 1 3 Tabella 2 Neonati non riconosciuti negli Ospedali delle province di Milano e Monza/Brianza OSPEDALI PROVINCE 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 tot Monza 4 2 3 2 2 2 2 2 1 33 Sesto San Giovanni 2 3 4 3 3 1 1 3 Magenta 1 2 1 3 4 1 3 1 1 Vimercate 2 2 2 2 1 1 1 2 13 Desio 2 2 1 2 1 2 1 1 Rho 2 1 1 2 1 1 8 Melegnano 1 2 1 3 1 8 Melzo 1 1 3 1 1 Legnano 1 1 1 3 1 1 8 Cernusco sul Nav. 1 1 1 1 2 Garbagnate 1 1 2 4 Carate Brianza 1 1 Bollate 1 - - 1 Totale 1 11 21 1 14 13 9 14 1 1 14 Il dato che emerge guardando le tabelle dei singoli Ospedali è quello che le donne, per non riconoscere, si spostano: il dato non è infatti direttamente proporzionale al numero dei parti; es. l'ospedale Mangiagalli di Milano registra in tutti gli anni il numero più alto dei parti, ca all'anno, mentre il numero dei bambini non riconosciuti oscilla da un massimo di 14 bambini nel 2 a un minimo di 1 nel 213.

Cittadinanza della madre Il fenomeno del non riconoscimento materno riguarda, nei dodici anni rilevati, in maggioranza donne immigrate: il 4% di donne straniere, contro il 3% di donne italiane, su un totale di 443 donne. Tabella 3 Distinzione tra donne italiane e straniere, anni 22-213 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 tot donna italiana donna straniera 2 3% 4% 1 41% 9% 22 48% 2% 14 3% 32* % 1 29% 3** 1% 9% 2 81% 9 29% 21 8% 14% 31 8% % % 1 4% 13* 4% 11 3% 18 % 2% 1 3% 2 4% dnd 1 1 2 Totale 1 41 4 4 * 1 parto gemellae 1 ** 2 parti gemellari 32 31 3 28 * 1 parto gemellare 281 4% 3 2 443 Tav. 4 Madri che non hanno riconosciuto il neonato con indicazione di cittadinanza italiana o straniera, anni 22-213 4 3 3 2 2 22 2 1 1 1 32 3 14 1 2 22 23 2 2 2 28 29 21 211 2 213 21 9 31 1 13 18 11 2 donna italiana donna straniera Nella tavola 4 possiamo osservare che il fenomeno del non riconoscimento materno riguarda in maggioranza le donne migranti, ospiti nel nostro Paese. A partire dal 2 si registra un notevole aumento delle donne straniere: in quell'anno le donne italiane sono state 14 e le donne straniere 32; nel 2 le donne italiane 1 e le donne straniere 3, mentre nel 2 sono le donne italiane e 2 le donne straniere; nel 28 le donne straniere sono 22 su 31 e nel 29 salgono addirittura a 31 su 3, nei due anni successivi il numero si riequilibra e un divario si registra nuovamente negli ultimi due anni: nel 2 sono 18 su 29 le donne straniere; nel 213, 2 donne su 2 sono straniere.

Tabella 4 Provenienza delle madri straniere, anni 213 Europa America Asia Africa d.n.p. Totale Est Europa 1 Sud America Nord Africa 1 Centro Europa 1 Centro Africa 1 Tot 1 2 1 2 Est Europa 18 Sud America Asia 4 Nord Africa 2 Centro America2 Centro Africa 1 Tot 18 4 3 32 2 Est Europa 21 Sud America Asia 2 Nord Africa 3 Nord Europa 1 Centro Africa 1 Tot 22 2 4 1 3 2 Est Europa 1 Sud America 4 Asia Centro Europa 1 Tot 1 4 2 28 Est Europa 18 Sud America 1 Asia 1 Centro Africa 1 Tot 18 1 1 1 21 Est Europa 1 Sud America Asia Nord Africa 2 29 Centro America1 Tot 1 2 31 Est Europa Sud America 1 Asia 4 21 Tot 1 4 211 Est Europa 9 Sud America 3 Centro Europa 1 Tot 13 1 3 13 2 Est Europa 1 Sud America Asia 3 Nord Africa3 Centro Europa 1 Africa 1 Tot 11 3 4 18 213 Est Europa 1 Sud America 1 Asia 3 Nord Africa4 Africa 2 Tot 1 1 3 2 Totale -213 14 3 2 22 2 233 Tav. Provenienza delle madri straniere, anni 213 114 1 9 8 4 2 19 14 13 19 9 9 9 8 4 4 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Romania Perù Cina Ecuador Bulgaria Brasile Polonia Sudan Finlandia Russia Mauritius Tunisia Senegal Eritrea Kenia Caucaso India Italia Ucraina Marocco Albania Filippine Bolivia Sri Lanka El Salvador Francia Bosnia Uruguai Svezia Svizzera Moldavia Pakistan Seychelles Croazia Costa d'avorio

8 In tutti gli anni di rilevazione, la maggior parte delle donne straniere viene dall Est Europa: su un totale di 233 donne, sono il 3%; di questa percentuale, la maggior parte viene dalla Romania. Le donne provenienti dal Sud America, 1 %: sono in maggioranza peruviane; le donne asiatiche, %: sono donne cinesi, filippine e cingalesi; le donne provenienti dall'africa, 1%, sono in prevalenza donne marocchine. Età della madre Il dato sull'età della madre al parto viene rilevato a partire dal. Tav Fascia d'età delle madri, anni -213 2 2 1 1 2 2 1 1 13 13 11 11 1 8 4 3 3 3 3 2 2 1 11 8 8 4 4 3 1 11 1 1 9 9 9 8 2 1 1 1 1 4 4 2 2 2 28 29 21 211 2 213 < 18 18-2 2-3 > 31 d.n.d. Rispetto all età possiamo notare che in tutti gli anni rilevati le donne che hanno meno di 18 anni sono in minoranza, con il maggior numero di casi registrati nel 29: in quell'anno ci sono state ben 8 minorenni. In tutti gli anni c'è un'alta presenza di donne giovani nella fascia d'età 18 2 e negli ultimi 3 anni la fascia di età più rappresentata è quella oltre i 31 anni: si tratta di donne mature. Tav. Fascia di età delle madri, anni -213 8% 1% 34% 3% < 18 18-2 2-3 > 31 dnd 22%

9 Complessivamente, nei dieci anni rilevati la fascia d'età più rappresentata risulta quella oltre i 31 anni (3% sul totale delle donne), seguita immediatamente (34%) dalla fascia 18 2; troviamo poi con il 22% le donne comprese nella fascia 2 3 e alla fine l'8%, che riguarda le donne minorenni. Tabella Neonati non riconosciuti con handicap, anni 213 2 2 2 28 29 21 211 2 213 totale Città di Milano 2 2 4 3 3 4 2 2 Province Milano e Monza/Brianza 2 2 1 2 1 2 3 1 14 Totale h 4 4 1 2 1 4 2 34 Totale non R 4 4 3 32 31 3 29 3 2 3 9,% Rispetto ai neonati non riconosciuti con handicap, su un totale di 3 bambini non riconosciuti i casi sono stati 34; nei dieci anni rilevati equivale a meno del 1 % sul totale dei bambini non riconosciuti: il numero più alto si è registrato nel 211, con casi su 29. Tabella Patologia della madre, anni 21-213 Patologia psichiatrica Tossicodipendenza altre malattie totale Totale donne 21 1 1 211 2 2 4 28 2 2 1 3 29 213 1 1 1 2 2 Totale 4 2 11 8 Dal 21 si rilevano eventuali problemi di salute della madre. Nei 4 anni considerati, la patologia psichiatrica e la tossicodipendenza ha riguardato 1 donne su 8.