L ultimo viaggio di Gesù a Gerusalemme L arrivo di Gesù a Gerusalemme per gli eventi definiti come la «Settimana della Passione», era stato pianificato. Infatti, «come s avvicinava il tempo della sua assunzione, Gesù si mise risolutamente in via per andare a Gerusalemme» (Luca 9:51), e «nel recarsi a Gerusalemme, egli passava sui confini della Samaria e della Galilea» (Luca 17:11), e prima di arrivare egli è passato per Gerico. Questa città-oasi esisteva già da migliaia di anni, e la sua posizione si trovava in una strada di passaggio per molti viaggiatori che si recavano a Gerusalemme. Gerico vista da sud Il cieco Bartimeo ha beneficiato della generosità di molti pellegrini che erano in viaggio per celebrare la festività al Tempio (Luca 18:35-43). In questa circostanza, Bartimeo, ha supplicato il «Figliuol di Davide» di fargli ricuperare la vista. Guarendolo, Gesù loda questo cieco per la sua fede, il quale pur non vedendo, ha creduto. Sicomoro di Gerico Proseguendo verso Gerico, Gesù e i discepoli hanno superato un sicomoro. Quest albero è un sempreverde, ma i suoi frutti non sono buoni come quelli del fico. Può raggiungere un altezza di 20 metri, e un pubblicano basso di statura salì sopra questa pianta per poter vedere il Messia (Luca 19:1-
10). Gesù vide Zaccheo sull albero e lo invitò a scendere perché sarebbe stato ospite a casa sua. Nel suo cammino verso Gerusalemme Gesù ha avuto modo di portare guarigione anche a quest altro abitante di Gerico, e prima di ripartire ha detto: «la salvezza è entrata in questa casa». Il palazzo di Erode a Gerico La strada per Gerusalemme passava lungo una serie di palazzi che si trovavano sulle sponde del Wadi Qilt. Costruiti dai re Asmonei, questi palazzi sono stati in seguito ampliati e ricostruiti da Erode il Grande. A 250 m. sotto il livello del mare, la zona di Gerico è calda in inverno ed Erode vi si recava proprio nei mesi più freddi. Poco dopo aver ordinato il massacro dei bambini di Betlemme, Erode morì. Quando era nel suo massimo splendore, il complesso abbracciava entrambi i lati del Wadi Qilt, un giardino sommerso, grandi piscine, bagni, e delle sale d accoglienza splendidamente decorate. La Salita di Adummim Dal palazzo di Erode, la strada inizia una ripida e difficile salita nel deserto della Giudea. Conosciuta biblicamente come la «Salita di Adummim», questa strada procede lungo il lato meridionale del Wadi Qilt (Gios.15:7). Nella foto, il Wadi Qilt è la profonda gola e la Salita di Adummim si trova al di sopra di essa. I palazzi di Erode si trovano nel punto dove il Wadi Qilt entra nella valle del Giordano, e il Mar Morto è a 10 km. più a sud. La radice di «Adumim» significa «rosso», e il plurale
può essere tradotto come «luoghi rossi». Il nome probabilmente deriva dalla terra rossa che si può vedere lungo il percorso. Il deserto della Giudea Il viaggio da Gerusalemme a Gerico è un faticoso viaggio di 29 km. Da un punto che si trova a 250 m. sotto il livello del mare, fino al Monte degli Ulivi a 940 m. sopra il livello del mare, Gesù e gli altri pellegrini sono saliti di 1250 m. durante il loro giorno di viaggio. Inoltre, il territorio del deserto della Giudea è secco, e austero, con poche fonti d acqua. Questa regione disabitata è servita da isolamento e rifugio per il precursore di Gesù, Giovanni Battista. Pastore con gregge nel deserto Dopo le piogge invernali, il deserto prende vita. Le colline, normalmente sterili, si riempiono di verde e di fiori colorati. I pastori sono pronti ad approfittare delle condizioni per pascolare le loro greggi. Il
«Figlio di Davide» avrebbe certamente ricordato il suo antenato che pascolava le sue pecore in questa zona. Nel suo insegnamento, Gesù ha fatto riferimento alla natura temporanea di quest erba (Luca 12:28), e il suo discepolo Pietro, più tardi, ricorderà le parole di Isaia: «Poiché ogni carne è com erba, e ogni sua gloria come il fior dell erba. L erba si secca, e il fiore cade; ma la parola del Signore permane in eterno» (1Piet.1:24,25). È la stessa rapidità con cui l erba garrese può essere vista per pochi giorni nel deserto. «Locanda del Buon Samaritano» Inoltre, lungo la strada per Gerusalemme c è la tradizionale «Locanda del Buon Samaritano». Gesù ha raccontato la parabola di «un uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s imbatté in ladroni» (Luca 10:30). La tradizionale locanda è di un epoca molto più tarda rispetto al tempo di Gesù, ma certamente i discepoli e i pellegrini erano familiari con le condizioni di potenziale pericolo di questo percorso. Viaggiare in gruppo provvedeva non solo la compagnia, ma anche al protezione. Quando Gesù si stava avvicinando a Gerusalemme, era il periodo di tempo immediatamente precedente alla festa di Pasqua, e le folle di pellegrini avevano l occasione di ascoltare le parabole del Maestro (Luca 19:11ss). La sorgente di Perath (Farah) in Wadi Qilt
Una sorgente non lontano dalla strada di Gerusalemme è quella di Perath. Questa abbondante fonte di acqua sovveniva alla sete di molti viaggiatori dell antichità. Il Signore aveva una volta inviato Geremia a questa sorgente per comunicargli un messaggio (Ger.13). Dopo aver nascosto la sua cintura in una fessura, egli è tornato dopo qualche tempo e l ha trovata rovinata. Allo stesso modo, il Signore ha voluto rovinare l orgoglio di Giuda e di Gerusalemme. Pochi giorni dopo, Gesù ha pianto per i discendenti degli ascoltatori di Geremia che hanno respinto il piano di Dio per loro. Monte degli Ulivi, deserto della Giudea e Mar morto visti da sud-est L'ultima salita verso Gerusalemme è il Monte degli Ulivi. Le tre cime del crinale lungo 3 km sono oggi sovrastate da torri (segnate sulla foto con i nr. 1, 2, 3). Gesù dovrebbe aver deviato dalla strada principale poco prima di raggiungere Betania (punto B). In lontananza c è il deserto della Giudea e il Mar Morto, entrambi barriere naturali per il traffico proveniente da est. Proprio per l isolamento, Erode il Grande ha costruito due grandi fortezze in questa zona. Vicino a Gerusalemme ha costruito l Herodium, e lungo la sponda occidentale del Mar Morto ha fortificato Masada.
Betania L'antico villaggio di Betania è oggi conosciuto come El-Azarieh, che preserva il nome di Lazzaro, fratello di Marta e Maria. Gesù, prima di entrare a Gerusalemme, ha passato la sera a Betania per stare insieme e fare festa con i suoi amici (Giov.12, Mar.14). Nel sito ci sono oggi due chiese (Cattolico Romana, a sinistra; Greco Ortodossa, a destra) a ricordo della tomba di Lazzaro (Giov.11). Il giorno dopo, quando Gesù è salito a Gerusalemme, si è fermato a Betfage, è salito sopra un puledro d asino e poi è entrato in città nell acclamazione della folla.