Chiesa e Famiglia
Alcune precisazioni Come abbiamo potuto notare dal numero di encicliche menzionate precedentemente, la Chiesa ha sempre avuto un forte interessamento per la realtà famiglia, in tutti i suoi aspetti e soprattutto ha trovato degli agganci biblici che hanno fatto di essa una piccola Chiesa domestica. Sicuramente dobbiamo riservare un attimo del nostro tempo a descrivere come il matrimonio ti deve portare alla famiglia altrimenti il primo termine rischia di ridursi alla semplice celebrazione del sacramento. Nel matrimonio, inteso come celebrazione, i ministri sono gli sposi ne chi celebra ne chi assiste (rito civile).
Nella A.L. al numero 71 ci viene detto che la scrittura e la tradizione ci aprono l accesso a una conoscenza della Trinità che si rivela con tratti familiari. La famiglia è immagine di Dio, che è comunione di persone, nel battesimo la voce del Padre designa Gesù come suo figlio amato e in questo amore ci è dato di riconoscere lo Spirito Santo ( Mc. 1,10-11 11). Gesù ha redento l uomo, ha riportato il matrimonio e la famiglia alla loro forma originale, ma ha anche elevato il matrimonio a segno sacramentale del suo amore per la Chiesa.
Al numero 72, il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi. Gli sposi quindi sono il richiamo permanente per la Chiesa di ciò che è accaduto sulla croce; sono l uno per l altra e per i figli testimoni della salvezza di cui il sacramento li rende partecipi. Al numero 73, viene affermato che il matrimonio cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato al sua Chiesa nell alleanza siglata sulla croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposi.
Al numero 77, viene affermato che assumendo l insegnamento biblico secondo il quale tutto è stato creato da Cristo e in vista di Cristo, (Col. 1,16), i padri sinodali hanno ricordato che l ordine della redenzione illumina e compie quello della creazione. Per tanto il matrimonio naturale si comprende pienamente alla luce del suo compimento sacramentale, cioè solo fissando lo sguardo su Cristo si conosce fino in fondo la verità sui rapporti umani. Risulta particolarmente opportuno comprendere in chiave Cristocentrica le proprietà naturali del matrimonio, che costituiscono il bene dei coniugi e questi sono:
L unità L apertura alla vita La fedeltà L indissolubilità Chiaramente nel matrimonio cristiano è contemplato anche un percorso spirituale. Al numero 78, viene detto che la Gaudium et spes, numero 22 ispira la cura pastorale della Chiesa verso i fedeli che semplicemente convivono o che hanno contratto matrimonio solo civilmente o sono divorziati risposati. Nella prospettiva della pedagogia divina, la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo imperfetto invocando la grazia della conversione, li incoraggia a compiere il bene, a prendersi cura con amore l uno dell altro e a mettersi al servizio della comunità.
Il numero 79 dell Amori Laetitia, fa un riferimento al numero 84 della Familiars Consortio e dice: «sappiano i pastori che, per amore della verità, sono obbligati a ben discernere le situazioni». Il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi, e possono esistere fattori che limitano la capacità di decisione. Per ciò, mentre va espressa con chiarezza la dottrina, sono da evitare giudizi che non tengono conto della complessità delle diverse situazioni, ed è necessario essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione.
Al numero 86, viene citata la Lumen Gentium 11, nella famiglia, che si potrebbe chiamare Chiesa domestica matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero della Santa Trinità. Nel testo del catechismo della Chiesa cattolica numero 1657, viene detto: «è qui che si apprende la fatica e la gioia del lavoro, l amore fraterno, il perdono generoso, sempre rinnovato, e soprattutto il culto divino attraverso la preghiera e l offerta della propria vita.» Al numero 87, viene detto che in virtù del sacramento del matrimonio ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un bene per la Chiesa. e la Chiesa è un bene per la famiglia.
La dinamica della relazione fra la Chiesa e la famiglia è sorretta dall amore, termine questo fra i più utilizzati ma molte volte sfigurato. Per recuperare il significato totale dobbiamo ripartire dal così detto inno alla carità scritto da San Paolo, in esso troviamo tutte le virtù che dovrebbero accompagnare e la Chiesa e la famiglia: La pazienza La benevolenza L assenza di invidia L assenza del vanto L amabilità Il distacco generoso L assenza di violenza interiore Provare gioia per gli altri La capacità di scusare e perdonare La fiducia La speranza La sopportazione
L inno di San Paolo ci permette di passare alla carità coniugale. Essa è l amore che unisce gli sposi, li santifica, li arricchisce e li illumina della grazia, in sostanza è una unione affettiva di tipo spirituale e oblativa, in grado di sostenere i coniugi nei momenti di crisi e di prova. Al numero 121, viene affermato che il matrimonio è un segno prezioso, perché quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del matrimonio, Dio, per così dire, si rispecchia in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore.
Il numero 122, solleva un po dalla responsabilità perché sottolinea che è troppo gravoso per le persone umane che già sono limitate, riprodurre in maniera perfetta l unione che esiste tra Cristo e la Chiesa. Volgendo al termine ci rimane da evidenziare altre due cose: Tutta la vita Tutto in comune Parliamone insieme.