Rete escursionistica regionale. Adozione del "Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria".

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Deliberazione Giunta Regionale 28 dicembre 2016 n. 1633 Rete escursionistica regionale. Adozione del "Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria". (Umbria, BUR 11 gennaio 2017, n. 2) LA GIUNTA REGIONALE Visto il documento istruttorio concernente l'argomento in oggetto: "Rete escursionistica regionale. Adozione del "Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria"." e la conseguente proposta dell'assessore Giuseppe Chianella; Preso atto: a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento; b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente; c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell'atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione stessa; Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa; Visto il regolamento interno di questa Giunta; A voti unanimi espressi nei modi di legge, Delibera per le motivazioni contenute nel documento istruttorio che è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione 1. di adottare il "Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria" allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale; 2. di stabilire che l'accesso alle risorse finanziarie pubbliche a vario titolo destinate all'allestimento e alla manutenzione dei sentieri, è subordinato all'osservanza del presente disciplinare; 3. di dare mandato al Servizio Infrastrutture per la mobilità e politiche del trasporto pubblico di gestire i contenuti del presente disciplinare e di promuovere l'iniziativa presso gli enti locali e i portatori di interesse, ed inoltre, di provvedere a inserire nella rete escursionistica regionale i sentieri per i quali è già stata adottata una numerazione conforme ai criteri definiti dal disciplinare tecnico di cui al precedente punto 1); 4. di pubblicare il presente atto, con il relativo allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione; 5. di pubblicare per estratto il presente atto nella pagina delle infrastrutture e trasposti del sito web regionale.

Allegato Documento istruttorio Oggetto: Rete escursionistica regionale. Adozione del "Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria" La Regione con Delib.G.R. 25 gennaio 2011, n. 1558 ha adottato la "rete di mobilità ecologica di interesse regionale", costituita dall'insieme dei sentieri, degli itinerari ciclabili e delle ippovie, successivamente ridenominata "rete escursionistica" dalla legge regionale 21 gennaio 2015, n. 1. L'obiettivo generale che guida le azioni intraprese dalla Regione è quello di conferire al sistema di mobilità dolce un sempre maggior carattere di stabilità e di unitarietà, assicurando nel contempo un eguale livello di qualità dei tratti costitutivi, così da rafforzarne la funzione ai fini ricreativi e turistici quale elemento rilevante di produzione del reddito nelle aree marginali. Il presente disciplinare affronta quindi le tematiche legate all'omogeneizzazione delle caratteristiche del comparto dei così detti "sentieri", facenti parte della rete escursionistica regionale, stabilendo sia la tipologia dei segnali e i criteri di numerazione dei percorsi, che i contenuti minimi dei progetti di allestimento o di manutenzione straordinaria degli stessi, anche in vista del miglioramento dell'accessibilità alle diverse categorie di fruitori. Per quanto riguarda sia la segnaletica che i criteri di numerazione si è ritenuto opportuno prendere in considerazione le tipologie già utilizzate dal Club Alpino Italiano, che costituiscono oramai uno standard a livello nazionale. Avremo quindi una numerazione rilasciata dalla Regione basata su aree omogenee, che identificherà univocamente i sentieri sull'intero territorio regionale, accompagnata da una segnaletica univoca in quanto a forma, colori e dimensioni, con cui segnare in campo i singoli tratti costitutivi della rete. Si eviteranno così omonimie e conflitti di identificazione, anche in previsione della futura realizzazione di un catasto regionale della rete escursionistica. Tutto ciò premesso si propone alla Giunta regionale: Omissis (Vedasi dispositivo deliberazione) Allegato Disciplinare tecnico per l'allestimento della rete dei sentieri della Regione Umbria PREMESSA La Regione ha adottato nel 2011 la rete di mobilità ecologica regionale, costituita dall'insieme dei sentieri, degli itinerari ciclabili e delle ippovie, con l'obiettivo conferire al comparto un sempre maggior carattere di stabilità nel tempo e una omogeneità costruttiva. Il presente disciplinare affronta le problematiche relativa ad un primo segmento della rete a percorrenza pedonale costituito dai così detti "sentieri"; a tale proposito, al fine di assicurare un eguale livello di qualità dei tratti costitutivi, vengono definite le caratteristiche della segnaletica da utilizzare per l'identificazione in campo, e i criteri di numerazione degli stessi. Vengono altresì definite le linee guida per la redazione dei progetti di allestimento dei sentieri.

La segnaletica deve essere improntata alla massima semplicità e durevolezza, e deve rispondere a criteri di economica manutenzione; da questo punto di vista, riguardo ai segnali di orientamento, va considerata la grande efficacia della segnaletica orizzontale rispetto a quella verticale, quest'ultima da inserire invece nei soli punti salienti. La segnaletica in generale deve riportare informazioni sulla fruibilità del tratto, sul grado di difficoltà e sugli aspetti del contesto territoriale attraversato da sentiero. Vengono altresì definiti i criteri per la numerazione dei sentieri su scala regionale, così da evitare omonimie e conflitti di identificazione, anche in previsione della futura realizzazione di un catasto regionale della rete sentieristica. Per quanto riguarda sia la segnaletica che i criteri di numerazione, si è ritenuto opportuno prendere in considerazione le tipologie gi? utilizzate dal Club Alpino Italiano, che costituiscono oramai uno standard a livello nazionale. ACCESSIBILITÀ Deve essere garantita l'accessibilità alle diverse disabilità delle persone con opportuni accorgimenti atti a rendere fruibili in tutto o in parte i sentieri. SEGNALETICA PER L'IDENTIFICAZIONE DEI SENTIERI La segnaletica di base da utilizzare sui tratti della rete sentieristica regionale è rappresentata graficamente nella figura 1, parte integrante del presente disciplinare, ed è articolata in segnaletica verticale e segnaletica orizzontale. SEGNALETICA VERTICALE Costituita da tabelle di varia forma e dimensione, realizzata in materiale di adeguata resistenza e durevolezza, è utilizzata per indicare la direzione, le località di destinazione, i tempi di percorrenza o le distanze, le altre informazioni utili alla fruizione consapevole e in sicurezza del sentiero. La segnaletica verticale ha fondo di colore bianco, o grigio in caso di supporti in allumino, punta e coda di colore rosso (RAL 3000), e iscrizioni di colore nero (RAL 9005) da realizzare in incasso, così da proteggere meglio la coloritura dagli agenti atmosferici, ed è montata su palo di sezione adeguata, in acciaio o di altro materiale resistente e altrettanto durevole. In caso di sovrapposizione o incrocio di differenti sentieri, ove possibile, i relativi segnali vanno sempre posizionati sui medesimi pali per ragioni di economicità e per conferire al sistema un carattere di buon ordine. 1. Freccia segnavia misura cm 55x15 a forma di freccia, da apporre su palo, deve riportare in coda il numero del sentiero e in punta l'eventuale sigla di massimo tre lettere, le località da raggiungere con i relativi tempi di percorrenza o le distanze, il logo della Regione e gli altri eventuali loghi istituzionali, l'eventuale denominazione del sentiero o dell'itinerario di cui lo stesso fa parte, le coordinate geografiche del punto di posa in formato wgs84 e l'eventuale QRCode con le relative informazioni. 2. Tabella località misura cm 25x15, da apporre su palo, deve riportare il logo della Regione e gli altri eventuali loghi istituzionali, il nome della località, la quota e le coordinate geografiche del punto di posa in formato wgs84, e l'eventuale QRCode con le relative informazioni. 3. Tabella informativa misura cm 25x15, da apporre nei punti salienti del sentiero, sullo stesso supporto a cui sono affisse le frecce segnavia, e in baso rispetto a queste, deve riportare il logo della Regione e gli altri eventuali loghi istituzionali, il numero del sentiero e il grado di difficoltà, le modalità di percorrenza e la tipologia di fruizione, la quota e le coordinate geografiche del punto di posa in formato wgs84, e l'eventuale QRCode con le relative informazioni. 4. Bandierina segnavia misura cm 8x15 a forma di freccia, da utilizzare per indicare la percorribilità del tratto con mountain bike o a cavallo, qualora compatibile per andamento plano-altimetrico e sezione, da apporre nei punti salienti del sentiero sullo stesso supporto a cui sono affisse le frecce segnavia posizionandole in basso rispetto a quest'ultime;

devono riportare il logo MTB o del ferro di cavallo e il numero del percorso di cui fa parte. Questo segnale può essere sostituito o integrato dal segnavia orizzontale del tipo descritto al successivo punto 2. 5. Tabelloni o pannelli informativi, misura massima cm 140x110, possono essere posizionati nei punti strategici quali: centri urbani, aree di interscambio modale (parcheggi, stazioni TPL), aree di sosta, devono contenere la cartografia della rete del comprensorio, l'elenco dei percorsi con i rispettivi numeri, con le modalità e tempi di percorrenza, le informazioni significative del contesto areale; dovranno inoltre contenere i loghi istituzionali necessari, i numeri telefonici per la sicurezza e per l'informazione turistica, le coordinate geografiche del punto di posa in formato wgs84 e l'eventuale QRCode con le relative informazioni. I pannelli potranno essere completati con una protezione a forma di tettuccio spiovente. SEGNALETICA ORIZZONTALE È costituita dai segnali realizzati tramite verniciatura in loco su supporti naturali o antropici disponibili a terra (rocce, trochi d'albero, muretti, ecc.), con la funzione di conferma della continuità in entrambe le direzioni del sentiero segnalato; sono realizzati con colore bianco/rosso e possono contenere il numero del sentiero o alcune informazioni sulle modalità di fruizione. Ai fini dell'identificazione del percorso la segnaletica orizzontale va preferita al tipo verticale, tutte le volte che quest'ultimo non sia strettamente necessario, poiché presenta ottime doti di persistenza, minori costi di manutenzione e miglior inserimento nei contesti naturali. In caso di sovrapposizione o incrocio di differenti sentieri, la relativa segnaletica orizzontale va accorpata nello stesso sito per conferire al sistema un carattere di buon ordine. 1. Segnavia bianco-rosso, di dimensione cm 15x8 utilizzato per indicare la continuità del sentiero in entrambe le direzioni, utilizzato nei tratti in cui è presente un solo sentiero, ed è costituito da due fasce parallele di uguale altezza di cui la superiore di colore bianco e l'inferiore di colore rosso; 2. Segnavia rosso-bianco-rosso di dimensione cm 8x15 o 15x8, utilizzato per indicare la continuità del sentiero in entrambe le direzioni, costituito da una fascia centrale di cm 8 di colore bianco e da due fasce esterne di cm 3.5 di colore rosso, che riporta in nero il numero del sentiero a tre cifre e, in alternativa, la sigla o il logo dello stesso, da utilizzare in corrispondenza dei bivi e ogni 10-15 minuti di cammino per confermare la continuità dell'itinerario numerato; in alternativa può contenere informazioni schematiche sulle modalità di percorrenza (MTB, EE, EEA, ecc.); 3. Freccia acqua, di dimensione cm 8x15 di colore rosso per indicare la presenza e l'eventuale distanza di punti d'acqua potabile nelle vicinanze. CRITERI DI NUMERAZIONE DEI SENTIERI Nell'ambito della riorganizzazione della rete dei sentieri dei parchi regionali, che la Regione Umbria ha condotto con la collaborazione del Club Alpino Italiano, Sezione Regionale Umbra, è stato contestualmente affrontato il tema della numerazione dei sentieri sull'intero territorio regionale. Si è quindi giunti alla seguente zonizzazione, valida per l'intera rete dei sentieri, organizzata su base comunale e accorpata per 9 ambiti geografici detti "Settori", in ciascuno dei quali è assegnato un numero da 0 a 99 con il indicare i singoli sentieri. I nove settori sono accorpati in cinque "Aree" facenti parte della "Zona" corrispondente all'umbria, come illustrato nella seguente tabella: ZONA AREA DESCRIZIONE SETTORE NUMERO NUMERO SETTORE SENTIERO U A ALTO TEVERE 1 da 0 a 99 U A ALTO CHIASCIO 2 da 0 a 99 U B VALLE UMBRA NORD 3 da 0 a 99 U B VALLE SPOLETANA 4 da 0 a 99 U C VALNERINA 5 da 0 a 99 U C VALLE DEL NERA 6 da 0 a 99

U D AMERINO 7 da 0 a 99 U D ORVIETANO-TUDERTE 8 da 0 a 99 U E PERUGINO-TRASIMENO 9 da 0 a 99 Per ciascun sentiero ne deriva quindi una numerazione così composta: Zona (U), Area (A-E), Numero Settore (1-9), Numero sentiero (0-99). Il numero del "Settore" con l'aggiunta delle due cifre del "numero del sentiero" vanno a costituire la terna del numero che contraddistingue il sentiero e che va apposto sulla segnaletica in campo. La numerazione da adottare per l'identificazione dei tratti sarà quindi la seguente: da 100 a 199, Comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide; da 200 a 299, Comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica; da 300 a 399, Comuni di Assisi, Bastia, Bettona, Bevagna, Cannara, Foligno, Montefalco, Nocera Umbra, Spello, Trevi, Valtopina; da 400 a 499, Comuni di Acquasparta, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell'umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Spoleto; da 500 a 599, Comuni di Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera; da 600 a 699, Comuni di Arrone, Calvi dell'umbria, Ferentillo, Montefranco, Narni, Otricoli, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni; da 700 a 799, Comuni di Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Penna in Teverina; da 800 a 899, Comuni di Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Montegabbione, Monteleone di Orvieto, Orvieto, Parrano, San Venanzo, Porano, Todi; da 900 a 999, Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Deruta, Magione, Marsciano, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno. La suddivisione territoriale dei criteri di numerazione è rappresentata graficamente in figura 2. Al fine della corretta applicazione su scala regionale dei suddetti criteri, in caso di nuovo allestimento di sentieri o di revisionare degli esistenti, il soggetto attuatore è tenuto a chiedere alla Regione Umbria in numero identificativo. Alla richiesta di numerazione va allegato il progetto definitivo di allestimento del sentiero, a seguito della quale viene rilasciato il relativo numero tenendo conto di quelli già assegnati. Al fine di dare maggiore omogeneità possibile ai sentieri che si sviluppano attraverso più settori, occorre privilegiare il mantenimento dello stesso numero, variando la sola cifra che individua il settore (per es. il percorso n. 320 diverrebbe n. 420 passando dal settore 3 Valle Umbra nord al settore 4 Valle Spoletana, così come il sentiero n. 815 del settore 8 Orvietano-Tuderte diverrebbe 915 proseguendo nel settore 9 Perugino- Trasimeno). CRITERI DI REDAZIONE DEI PROGETTO DI ALLESTIMENTO DEI SENTIERI Per i lavori di allestimento o di manutenzione straordinaria dei tratti della rete di mobilità ecologica di cui alla Delib.G.R. 1558/2011, al fine del raggiungimento di omogenei standard di qualità sia riguardo la sicurezza

che la comodità di fruizione, si è resa necessaria la messa a punto dei seguenti criteri minimi per la progettazione degli interventi. In generale i progetti devono analizzare tutti gli elementi utili alla definizione del contesto naturale e antropico in cui si sviluppa il sentiero, così da poter mettere a punto interventi coerenti ed efficaci ai fini della fruizione. Nel quadro conoscitivo vanno inoltre presi in considerazione il sistema dell'accessibilità (parcheggi di scambio, servizio TPL, barriere architettoniche, ecc.), e quello dei servizi di supporto ai fruitori (commerciali, sanitari, ecc.). Il progetto di allestimento, nei suoi vari gradi di approfondimento previsti dalle norme, deve almeno contenere: - Relazione tecnica illustrativa con analisi del contesto di inserimento e i caratteri fisici del percorso quali: modalità di fruizione, grado di difficoltà, lunghezza, escursione altimetrica, tipologia della sede (sentiero, carrareccia, strada bianca, ecc.), gli aspetti naturali e antropiche dei luoghi come: l'assetto geomorfologico, faunistico-vegetazionali, dell'uso del suolo e delle attività agro-silvo-pastorali, gli aspetti storici e le conoscenza locali, la presenza di vincoli e relativo quadro autorizzatorio attinenti alla realizzazione dell'intervento, il regime di proprietà del sedime e la suscettività di uso pubblico; deve inoltre descrivere le modalità di accesso ai luoghi del sentiero (TPL, mezzi privati, ecc.), i servizi di informazione turistica, e i servizi di commercio; - Computo metrico e quadro economico dell'intervento; - Relazioni specialistiche riguardanti i calcoli strutturali di eventuali opere d'arte, gli studi geomorfologici e di rischio ambientale, e, ove necessitano, eventuali valutazione di incidenza e studi di impatto ambientale; - Corografia d'insieme in scala adeguata a rappresentare con chiarezza e semplicità lo sviluppo del sentiero rispetto al contesto regionale, nonché nazionale o europeo se lo stesso è parte di un itinerario sovraregionale; - Cartografia atta a rappresentare lo sviluppo del sentiero con l'ubicazione schematica degli eventuali interventi, su carta tecnica regionale/ortofotocarta in scala non inferiore a 1:10.000; - Carta geomorfologica in scala non inferiore a 1:10.000, con la rappresentazione dei processi evolutivi in atto o latenti e dei relativi rischi naturali sull'intero sviluppo del percorso in progetto; - Planimetrie di dettaglio in scala non inferiore a 1:1.000 degli interventi non afferenti alla semplice manutenzione dei fondi, quali consolidamenti di scarpate, scavi e riporti, opere d'arte per attraversamento corsi d'acqua o per il superamento di tratti difficili; - Sezioni e disegni con le caratteristiche delle opere d'arte in scala non inferiore a 1:100, utili a illustrare la tipologia di intervento o le caratteristiche costruttive delle opere. - Progetto di posa della segnaletica di orientamento e d'informazione, costituito dal repertorio dei segnali da installare (forme, dimensioni e layout), dal piano di posa della segnaletica verticale, con la relativa planimetria in scala adeguata e le schede monografiche dei singoli punti di posa, il cui schema è riportato in figura 3; - Fascicolo dell'opera. Fine documento Pagina bianca Figura 1

Figura

Figura 3