3.3 Sintesi della situazione ambientale a livello di aree

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1 3.3 Sintesi della situazione ambientale a livello di aree L Autorità Ambientale,considerato che, sia nel DOCUP che nel Complemento di Programmazione non è stato individuato nessun criterio relativo alla suddivisione delle aree del territorio oggetto degli interventi dei fondi strutturali per le aree obiettivo 2, ha adottato quale criterio di suddivisione, le Comunità Montane. Secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 36/2001, il territorio umbro è stato suddiviso in nove comunità montane e specificatamente: Comunità Montana dei Monti del Trasimeno (opera anche nel territorio del Comune di Perugia) Comunità Montana del Monte Subasio (opera anche nel territorio del Comune di Foligno) Comunità Montana Valle del Nera e Monte S.Pancrazio (opera anche nel territorio del comune di Terni) Comunità Montana Alto Chiascio Comunità Montana Alto Tevere Umbro Comunità Montana Amerino e Croce di Serra Comunità Montana Monti Martani e del Serano Comunità Montana Valnerina Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana Tali Comunità costituiscono il minimo limite sovracomunale dotato di autonomia giuridico-amministrativa e pertanto si è ritenuto significativamente rappresentativa per illustrare la sintesi della situazione ambientale sulla base dei dati, disponibili principalmente su base comunale. La descrizione degli aspetti ambientali positivi e negativi a livello di aree, è stata effettuata prendendo come riferimento sia i capitoli relativi alle varie matrici ambientali, sia il quadro di sintesi dei dati ambientali contenuti nell allegato 3. Per una più approfondita analisi della matrice ambientale acqua si rimanda all analisi per sottobacini di cui al capitolo 2.2. Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

2 Fig. 3.1 Sintesi della Situazione Ambientale a livello di aree comunità Montane Fonte: ARPA, 2002 Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

3 ARIA Elevata copertura forestale (copertura forestale percentuale compresa tra il 28 e il 60%) Attività di monitoraggio della qualità dell aria in ambiente urbano e delle emissioni di attività industriali (cementerie) ACQUA Disponibilità di risorse idriche di buona qualità Scarsa pressione antropica, fatta eccezione per l area della Conca Eugubina Significativa presenza di impianti legati ad attività produttive con elevato carico emissivo di tipo puntuale, prevalentemente localizzati nel Comune di Gubbio (cementerie) Elevata sensibilità ambientale da aree boscate Carico emissivo medio-alto legato a sorgenti di tipo lineare e diffuso Criticità medio-alta legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare, in particolare nell area del Comune di Gubbio. Vulnerabilità dell acquifero della Conca Eugubina Elevate pressioni sulle risorse idriche sotterranee, particolarmente legate ai prelievi per usi idropotabili SUOLO Assenza di situazioni di rischio idraulico Condizioni di rischio idrogeologico nei comuni di Gubbio (n. 1 sito a rischio R4 e 6 siti a rischio R3), Gualdo Tadino (1 sito a rischio R3) e Valfabbrica (3 siti a rischio R3) L intera area è classificata, ai fini del rischio sismico, come area sismica di II categoria Una discarica localizzata nel Comune di Gubbio RIFIUTI Produzione media di rifiuti urbani pro-capite (476 Kg anno/abitante) inferiore alla media regionale (509 Kg anno/abitante) Bassa produzione media di rifiuti speciali (circa 3,6 Kg anno/addetto) ECOSISTEMI NATURALI RISCHIO TECNOLOGICO Elevata copertura forestale (copertura forestale percentuale compresa tra il 28 e il 60%), con aree forestali anche ricompresse in siti di importanza comunitaria (Boschi del Bacino di Gubbio, Boschi di Montelovesco). Parco del Monte Cucco nell area nord-orientale (Scheggia Pascelupo-Costacciaro) cui corrisponde anche un area di elevata biodiversità flogistico-vegetazionale Presenza di aree naturali protette (SIC), in particolare lungo l area orientale, al confine col territorio marchigiano La raccolta differenziata (valore medio 4%) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) Nell area sono presenti 1 discarica di I cat., 2 impianti di stoccaggio, 3 stazioni di trasferenza Elevato rischio di incendi boschivi definito sulla base della tipologia forestale e fitoclimatica e della serie storica degli eventi, in particolare nei comuni di Scheggia e Pascelupo e Sigillo Assenza di agglomerati industriali ad elevata densità insediativa Non adesione ai sistemi di certificazione ambientale (un unica azienda su circa 8500 presenti nell area ha adottato il sistema di certificazione ISO14001) AMBIENTE URBANO Attività di monitoraggio della qualità dell aria in ambiente urbano Assenza di agglomerati urbani ad elevata densità abitativa monitoraggio della radioattività sul suolo nel comune di Scheggia e Pascelupo Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione. Le zone di Gualdo Tadino e Gubbio risultano essere zone tiepide,cioè zone in cui non vi è superamento dei limiti di legge per le radiazioni non ionizzanti,ma vi è un alta densità di impianti sorgenti. TA MONTANA ALTO CHIASCIO Costacciaro Fossato di Vico Gualdo Tadino Gubbio Scheggia e Pascelupo Sigillo Valfabbrica Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

4 ARIA Elevata copertura forestale (con valori percentuali che raggiungono l 88% nel Comune di Pietralunga) Elevata sensibilità ambientale da aree boscate e biotopi Significativa presenza di impianti legati ad attività produttive con carico emissivo di tipo puntuale Carico emissivo medio-alto legato a sorgenti di tipo lineare e diffuso Criticità alta legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare. ACQUA Disponibilità media di risorse idriche sotterranee Vulnerabilità dell acquifero dell Alta Valle del Tevere Elevate pressioni sulle risorse idriche connesse agli usi idropotabili ed irrigui, relativamente ai comuni di Città di Castello, San Giustino e Umbertide, nei quali risultano localizzate anche le principali attività produttive industriali SUOLO Presenza di condizioni di rischio idraulico ai sensi del P.A.I. (zone di rischio R4 e R3) lungo l asta fluviale del fiume Tevere. Condizioni di rischio idrogeologico ai sensi del P.A.I. (aree a rischio R3 nei comuni di Citerna e Lisciano Niccone) ed ulteriori eventi franosi localizzati nel comune di Montone 1 discarica di I cat. e una discarica di II cat. nei comuni di città di Castello e Pietralunga Un sito contaminato individuato nel Piano regionale di Bonifica delle Aree inquinate del 1988 individuato in loc. S. Croce del Comune di Citerna e considerato di intervento prioritario per rischi connessi con le risorse ambientali e/o la salute dell uomo. L intera area è classificata, ai fini del rischio sismico, come area sismica di II categoria RIFIUTI Produzione media di rifiuti urbani pro-capite (490 Kg anno/abitante) inferiore alla media regionale (509 Kg anno/abitante) Bassa produzione media di rifiuti speciali (circa 2 Kg anno/addetto) ECOSISTEMI NATURALI RISCHIO TECNOLOGICO Elevata copertura forestale (con valori percentuali che raggiungono l 88% nel Comune di Pietralunga) con aree forestali anche ricompresse in siti di importanza comunitaria (Boschi dei Monti di Sodolungo, Boschi di Morra e Boschi di Pietralunga) Presenza di aree naturali protette (SIC e SIR) I Boschi di Monte Favalto nel comune di Monte Santa Maria Tiberina rappresentano un area di elevata biodiversità AMBIENTE URBANO Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione tranne per il Comune di Città di Castello in cui è presente una scuola elementare. La raccolta differenziata (valore medio 11%) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997), pur risultando uno dei valori più elevati della Regione Nell area sono presenti 1 discarica di I cat., 1 discarica di II cat., 3 impianti di recupero, 4 stazioni di trasferenza La produzione di rifiuti speciali è concentrata nelle aree industriali di Città di Castello e Umbertide Elevato rischio di incendi boschivi definito sulla base della tipologia forestale e fitoclimatica e della serie storica degli eventi, in particolare nell area Nord dei Comuni di Città di Castello e San Giustino 1 azienda a rischio di incidente rilevante nel comune di Umbertide Non adesione ai sistemi di certificazione ambientale (un unica azienda su circa 3000 presenti nell area ha adottato i sistema di certificazione ISO14001) TA MONTANA ALTO TEVERE UMBRO Città di Castello Citerna Lisciano Niccone M.S.M. Tiberina Montone Pietralunga San Giustino Umbertide Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

5 ARIA Basso carico emissivo legato alla presenza di sorgenti di tipo puntuale Bassa criticità legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare. Elevata copertura forestale (con valori percentuali che raggiungono il 50% nel Comune di Montecchio) Elevata sensibilità ambientale da aree boscate e biotopi Carico emissivo medio legato alla presenza di sorgenti di tipo lineare (rete autostradale) ACQUA Presenza dell area sensibile del Lago di Alviano SUOLO Assenza di situazioni di rischio idraulico definite dal P.A.I. Non classificata come area a rischio sismico RIFIUTI Produzione media di rifiuti urbani pro-capite (422 Kg anno/abitante) decisamente inferiore alla media regionale (509 Kg anno/abitante) Bassa produzione media di rifiuti speciali (circa 2,3 Kg anno/addetto) Assenza di impianti di trattamento/smaltimento/recupero rifiuti ECOSISTEMI NATURALI RISCHIO TECNOLOGICO Elevata copertura forestale (con valori percentuali che raggiungono il 50% nel Comune di Montecchio) Nell area ricade una parte del Parco fluviale regionale del Fiume Tevere (area compresa tra i laghi di Corbara e Alviano) individuata tra le Zone di Protezione Speciale L area dei monti Amerini è individuata come Sito di importanza comunitaria e corrisponde inoltre ad un area di elevata biodiversità Assenza di agglomerati industriali ad elevata densità insediativi AMBIENTE URBANO Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione. Condizioni di rischio idrogeologico ai sensi del P.A.I. (zone di rischio R4 nei comuni di Baschi, giove e Penna in Teverina e altre zone di rischio R3 nei comuni di Alviano, Avigliano, Baschi, Giove, Montecastrilli). L abitato di Attigliano è dichiarato, nell Atlante dei centri instabili in Umbria, da trasferire per movimenti franosi La raccolta differenziata (valore medio 7% circa) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 22/1997) TA MONTANA AMERINO E CROCE DI SERRA Alviano Amelia Attigliano Avigliano Umbro Baschi Giove Guardea Lugnano in Teverina Montecastrilli Montecchio Penna in Teverina Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

6 MATRICI AMBIENTALI ARIA Elevata sensibilità ambientale da aree boscate e biotopi Elevate emissioni di ossidi di azoto dovute ad attività industriali Criticità media legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare, con particolare riferimento al comune di Orvieto. ACQUA Disponibilità di risorse idriche sotterranee(acquifero di natura Presenza di microinquinanti nella Media Valle del Tevere vulcanica) SUOLO Condizioni di rischio idrogeologico ai sensi del P.A.I. (zone di rischio R4 nei comuni di Allerona, Orvieto e San Venanzo e altre zone di rischio R3 nei comuni di Allerona, Castel Viscardo, Collazzone, Fabro, Ficulle, Montecastello di Vibio, Monteleone d Orvieto,Orvieto, Parrano,San Venanzo e Todi; movimenti franosi di ampie dimensioni riguardano Todi, Loreto (comune di Todi) e Orvieto. Presenza di alcune aree sismiche di II categoria(castel Giorgio, Castel Viscardo, Collazzone, Fratta Todina, Montecastello di Vibio e San Venanzo) Aree a rischio idraulico R3 e R4 (Collazzone,Orvieto, Montecastello di Vibio e Todi) RIFIUTI Nell area sono presenti 1 discarica di I categoria (Comune di Orvieto); un impianto di selezione per il riciclaggio, uno di recupero,uno di stoccaggio,uno di compostaggio e cinque stazioni di trasferenza La produzione di rifiuti procapite è maggiore della media regionale(513 kg/anno) La raccolta differenziata (valore medio 5% circa) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) La produzione di rifiuti speciali è concentrata nell area di Orvieto. ECOSISTEMI copertura forestale medio alta (con un valore medio del 40%) NATURALI Presenza di aree naturali protette (ZPS e SIC) RISCHIO TECNOLOGICO Assenza di agglomerati industriali ad elevata densità insediativi AMBIENTE URBANO monitoraggio della radioattività sul suolo nel comune di Allerrona Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione. Misure di radioattività sul suolo hanno riscontrato una presenza di radon significativa nei comuni di Orvieto e San Venanzo (zone con elevata presenza di tufo) Da misure di elettromagnetismo si è riscontrato un superamento dei limiti previsti dalla legge per le radiazioni non ionizzanti (NIR) per i comuni di Orvieto e S.Venanzo TA MONTANA MONTE PEGLIA e SELVA di MEANA Allerona Castel Giorgio Castel Viscardi Collazzone Fabro Ficulle Fratta Todina Montecastello di Vibio Montegabbione Monteleone d'orvieto Orvieto Parrano Porano San Venanzo Todi Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

7 ARIA Criticità alta legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare in particolare relativamente al Comune di Foligno ACQUA Disponibilità di risorse idriche di buona qualità per l area montana Presenza dell area sensibile di Colfiorito Vulnerabilità della zona di Petrignano (Comune di Assisi) e dell acquifero della Valle dell Umbria Presenza di microinquinanti di origine agricola e industriale elevate concentrazioni di nitrati nella Valle Umbra Elevate pressioni da attività agricole e industriali SUOLO Presenza di siti contaminati (due nel Comune di Foligno,uno a Spello e uno a Nocera Umbra Presenza di zone ad elevato rischio idraulico (Torgiano e Bastia) e a elevato rischio idrogeologico (Assisi R3 (zona Ivancich) e Foligno R3 e R4) Carichi zootecnici elevati nella zona di Bastia L intera area è classificata, ai fini del rischio sismico, come area sismica di II categoria RIFIUTI La produzione di rifiuti procapite è maggiore della media regionale(582 kg/anno) La raccolta differenziata (valore medio 6% circa) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) La produzione di rifiuti pericolosi per addetto è maggiore rispetto alla media su tutti i comuni tranne Torgiano Nell area sono presenti 1 discarica di II categoria (Comune di Foligno); un impianto di selezione per il riciclaggio, uno di recupero,tre di stoccaggio,uno di compostaggio e sei stazioni di trasferenza ECOSISTEMI NATURALI Presenza di aree protette ZPS (nel Comune di Foligno) e SIR e SIC Nell area ricade il Parco del Monte Subasio che corrisponde anche ad un area di elevata biodiversità La copertura forestale risulta essere bassa rispetto alla media regionale (21%) RISCHIO TECNOLOGICO Presenza di tre aziende a rischio di incidente rilevante in base al D.Lgs n. 334/99 (Assisi, Foligno, Torgiano) AMBIENTE URBANO Il comune di Foligno è una zona sottoposta a monitoraggio acustico dell ambiente urbano Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione tranne per il Comune di Foligno in cui sono presenti due scuole materne,un asilo nido e una scuola elementare TA MONTANA del MONTE SUBASIO Assisi Bastia Umbra Foligno Nocera Umbra Spello Torgiano Valtopina Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

8 ARIA Per il Comune di Spoleto si registra una criticità alta legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare. Superamento dei valori limite delle polveri nell area di S.Chiodo. Elevate emissioni di SOX (ossidi di zolfo),cov (composti organici volatili) e NOX (ossidi di azoto) nelle zone di Bastardo (Comune di Giano dell Umbria) dovute alla centrale termoelettrica e di Spoleto dovute ai cementifici ACQUA Presenza dell area sensibile del Clitunno Elevate pressioni dovute ad attività agricole e industriali Si riscontra un inquinamento delle acque superficiali (fiume Marroggia) Inquinamento da nitrati delle acque sotterranee SUOLO Presenza di siti contaminati: uno a Campello sul Clitunno, uno a Trevi e uno a Spoleto L intera area è classificata, ai fini del rischio sismico, come area sismica di II categoria Presenza di zone con indice di rischio idrogeologico R3 nei comuni di Acquasparta, Gauldo Cattaneo,Massa Martana e Spoleto e una zona R4 nel Comune di Spoleto. RIFIUTI La produzione di rifiuti urbani procapite è in linea con la media regionale(503 Kg/anno) ECOSISTEMI NATURALI Media copertura forestale (media sull area pari al 32 % circa) Presenza di aree protette( SIC, SIR e ZPS) Presenza del reticolo fluviale del Clitunno I Boschi dei Monti Martani rappresentano un area di elevata biodiversità Nell area sono presenti 2 discariche di I categoria (Comuni di Acquasparta e Spoleto);1 discarica di I categoria (Comune di Gualdo Cattaneo), due di stoccaggio (comuni di Gualdo Cattaneo e Trevi) e una stazione di trasferenza (Comune di Spoleto) La raccolta differenziata (valore medio 6% circa) non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) L elevata produzione di rifiuti speciali è dovuta essenzialmente alla zona di Gauldo Cattaneo e di Trevi Elevato rischio di incendi boschivi definito sulla base della tipologia forestale e fitoclimatica e della serie storica degli eventi, in particolare nei comuni di Spoleto e Campello sul Clitunno RISCHIO TECNOLOGICO Nell area ricadono due aziende a rischio di incidente rilevante in base al D.Lgs334/99 entrambe nel comune di Spoleto AMBIENTE URBANO Attivazione dell Agenda21 locale Comunità La zona dei Monti Martani risulta essere zona tiepida,cioè zona in Montana dei Monti Martani per il cui non vi è superamento dei limiti di legge per le radiazioni non monitoraggio della qualità dell aria in ambiente ionizzanti,ma vi è un alta densità di impianti sorgenti. urbano Attivazione dell Agenda21 locale per il comune di Spoleto per il monitoraggio della qualità dell aria in ambiente urbano Il comune dispoleto è una zona sottoposta a monitoraggio acustico dell ambiente urbano Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione tranne per il comune di Spoleto in cui è presente un attrezzatura sportiva TA MONTANA dei MONTI MARTANI e del SERANO Acquasparta Bevagna Campello sul Clitunno Castel Ritaldi Giano dell Umbria Gualdo Cattaneo Massa Martana Montefalco Spoleto Trevi Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

9 ARIA Elevate emissioni di SOX(ossidi di zolfo),cov(composti organici volatili) e NOX(ossidi di azoto) nelle zone industriale di Piegaro e in particolare nella zona di Pietrafitta dovute alla centrale termoelettrica ACQUA Forti pressioni da attività agricole (zone di Bettona, Cannara e del Lago Trasimeno) e da attività industriali (lungo l asse che congiunge il Trasimeno a Perugia) Vulnerabilità delle risorse idriche sotterranee agli inquinamenti Presenza dell area sensibile del Lago Trasimeno Elevati prelievi di risorse idriche per uso agricolo e potabile SUOLO Elevati carichi zootecnici soprattutto nelle zone di Marsciano e del Lago Trasimeno L intera area è classificata, ai fini del rischio sismico, come area sismica di II categoria tranne il comune di Città della Pieve Presenza di zone con indice di rischio idrogeologico R3 nei comuni di Città della Pieve, Deruta e Marsciano. RIFIUTI Nell area sono presenti 2 discariche di I categoria; 3 discariche di II categoria,un inceneritore, un impianto di selezione per il riciclaggio, due di recupero, nove di stoccaggio,uno di compostaggio e una stazione di trasferenza. La produzione di rifiuti procapite è molto maggiore della media regionale (651 kg/anno) per la presenza del capoluogo e del turismo La raccolta differenziata non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) pur essendo una delle percentuali più alte della Regione(11,3%) ECOSISTEMI NATURALI Presenza di aree protette SIC, SIR e ZPS bassa copertura forestale Nell area ricade il Parco del Lago Trasimeno che corrisponde anche ad una zona di elevata biodiversità RISCHIO TECNOLOGICO Presenza di 5 aziende a rischio di incidente rilevante in base al D.Lgs n. 334/99 di cui una nel comune di Panicale, una nel comune di Piegaro e tre nel comune di Perugia (Perugia ricade fuori dalle aree dell obiettivo 2) AMBIENTE URBANO Attivazione dell Agenda21 locale Comunità Montana Monti del Trasimeno per il monitoraggio della qualità dell aria in ambiente urbano Il comune di Marsciano è una zona sottoposta a monitoraggio acustico dell ambiente urbano Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni di Bettona (un parco giochi), il comune di Città della Pieve (una scuola elementare), il comune di Castiglion del lago(un asilo nido e una scuola elementare), il comune di Marciano (una scuola materna,un asilo nido,un parco giochi e un attrezzatura sportiva) e il comune di Panicate (una scuola materna e una scuola media) presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione. TA MONTANA dei MONTI del TRASIMENO Bettona Cannara Castiglion del lago Città della Pieve Corciano Deruta Magione Marsciano Paciano Panicale Passignano sul Trasimeno Perugia* Piegaro Tuoro sul Trasimeno Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

10 ARIA Aree ad elevata sensibilità ambientale urbana Criticità alta legata alla presenza di impianti ad emissioni puntuali significative e sorgenti di tipo diffuso e lineare, ma principalmente connessa alle emissioni puntuali e diffuse nell asse industriale Terni-Narni. Superamento dei valori limite delle polveri nell area industriale di Terni Elevati valori di ossidi di azoto e CO nell area di nera monitoro e Terni Elevati valori di COV a Narni Elevato articolato nell area di Terni per la presenza del grande polo industriale delle acciaierie ACQUA Disponibilità di risorsa idrica sia superficiale che sotterranea Presenza dell area sensibile del lago di Piediluco Vulnerabilità della zona della Conca Ternana Forti pressioni industriali nell area Terni-Narni Presenza di microinquinanti nella zona della Conca Ternana SUOLO Presenza di un sito contaminato nel comune di Narni e tre nel comune di Terni L intera aree è classificata, ai fini del rischio sismico, di II categoria tranne per il comune di Narni e Otricoli Condizioni di rischio idrogeologico ai sensi del P.A.I. (aree a rischio R3 nei comuni di Calvi dell Umbria, Montefranco, San Gemini,Otricoli e Stroncone; a rischio R4 per i comuni di Arrone, Montefranco, Narni e Terni e Lisciano Niccone) ed ulteriori eventi franosi localizzati nel Comune di Narni RIFIUTI La produzione di rifiuti urbani procapite è in linea o leggermente inferiore alla media regionale(505 Kg/anno) ECOSISTEMI NATURALI La copertura forestale media è del 50%, con zone che raggiungono percentuali vicine all 80% Presenza di aree protette SIC e ZPS La raccolta differenziata non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.22/1997) (9,5%) La produzione di rifiuti speciali è dovuta essenzialmente alla zona di Terni-Narni (area industriale) Elevata produzione di rifiuti pericolosi (massimo valore nella regione) Nell area sono presenti 2 discariche di II categoria,un inceneritore, sei impianti di stoccaggio, nove stazioni di trasferenza. Elevato rischio di incendi boschivi soprattutto nella zona di Terni, Otricoli e Calvi dell Umbria RISCHIO TECNOLOGICO Presenza di 6 aziende a rischio di incidente rilevante in base al D.Lgs n. 334/99 di cui 4 nel comune di Narni e due nel comune di Terni AMBIENTE URBANO monitoraggio della radioattività sul suolo nel comune di Calvi dell Umbria monitoraggio della radioattività sull aria nel comune di Terni Il comune di Terni è una zona sottoposta a monitoraggio acustico dell ambiente urbano Da un censimento effettuato dall ARPA sui siti sensibili (scuole,asili nido e parchi) in riferimento all esposizione ai campi ELF, i comuni che ricadono nell area non presentano spazi dedicati all infanzia nei pressi di linee ad alta tensione tranne per i Comuni di Terni e Narni Area fortemente industrializzata Carico antropico rilevante per tutti i comparti Da misure di elettromagnetismo si è riscontrato un superamento dei limiti previsti dalla legge per le radiazioni non ionizzanti (NIR) per il comune di Terni TA MONTANA VALLE DEL NERA E DEL MONTE SAN PANCRAZIO Arrone Calvi dell'umbria Ferentillo Montefranco Narni Otricoli Polino San Gemini Stroncone Terni Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

11 ARIA Elevata sensibilità ambientale da biotopi e da aree boscate biotopi ACQUA Disponibilità di risorse idriche di ottima qualità Ai sensi del D.Lgs. n. 152/99 l area del fiume Nera fino a Bassa pressione antropica tranne per i prelievi per usi idroelettrici Scheggino è stata definita area sensibile per salvaguardare le acque ad uso itticolo Monitoraggio degli impianti di troticoltura Carico ittiolo derivante dalla localizzazione di impianti di troticoltura in Valnerina SUOLO La totalità dell area è stata classificata, ai fini del rischio sismico di II categoria Condizioni di rischio idrogeologico ai sensi del P.A.I. (aree a rischio R3 nei comuni di Sellano, a rischio R4 per i comuni di Norcia, Preci, S.Anatolia di Narco, Sellano e Vallo di Nera RIFIUTI Si rileva una bassa produzione di rifiuti urbani procapite (minore della media regionale) e anche una bassissima produzione di rifiuti speciali ECOSISTEMI NATURALI La copertura forestale è molto elevata con valori compresi tra il 40 e il 70 % Nell area sono presenti numerose aree protette: SIC, ZPS, il Parco del Colfiorito e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini corrispondenti inoltre ad un area di elevata biodiversità RISCHIO TECNOLOGICO Assenza di agglomerati industriali ad elevata densità insediativa AMBIENTE URBANO monitoraggio della radioattività sul suolo nel comune di S.Anatolia di Narco Nell area è presente una discarica di I categoria localizzata nel Comune di Norcia La raccolta differenziata non ha raggiunto le percentuali previste dalla normativa vigente (D.Lgs.n. 22/1997) ed è il valore più basso registrato nella regione (2,8%) TA MONTANA VALNERINA Cascia Cerreto di Spoleto Monteleone di Spoleto Norcia Poggiodomo Preci S.Anatolia di Narco Scheggino Sellano Vallo di Nera Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

12 Autorità Ambientale dell Umbria-Valutazione Ex- Ante Ambientale

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