Piano Integrato delle Attività Internazionali. Proposta di modifica



Documenti analoghi
PROGETTI DI INTERESSE REGIONALE di cui al punto lett. a) e b) Obiettivo generale 5 Asse 3 Educazione alla cittadinanza globale

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

Europa per i cittadini

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Protocollo d Intesa. tra

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Consiglio Regionale della Toscana

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n del 20 maggio 2015 ;

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

CARTA DI INTENTI DELLA RETE ITALIANA DEI SISTEMI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO UMANO ~ LA COOPERAZIONE

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

Soroptimist International d'italia

L Assemblea Generale,

Le opportunità comunitarie nella futura Programmazione : i fondi a gestione diretta per la cultura ERASMUS+

Settore: Giovani Nome bando: Programma gioventù in azione Destinatari:

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

CARTA DEI SERVIZI ANG

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.

PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DEL 26/09/2008 DATA INIZIO PUBBLICAZIONE 02/10/2008

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea

Foto di Luca Eula. Bando. Anno 2012

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

Sviluppo di comunità

PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

Università e Ricerca, confermata dal Dirigente dell Ufficio riferisce quanto segue: A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge,

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

Progetto L Europrogettazione a Scuola: opportunità di studio, lavoro e formazione nell U.E.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 dicembre 2012, n. 2747

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA'

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

Learning fraternity, per una terra di tutti Progetto di Educazione allo Sviluppo Anno scolastico

Art. 1 Finalità. Art. 2 Soggetti

Lezione n. 2.1 Il Programma Youth in Action

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Anche noi, con l Europa, investiamo nel vostro futuro.

HOW CLUSTERS CONTRIBUTE TO THE SMART SPECIALIZATION STRATEGIES

Piano di Sviluppo Competenze

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.I.U.R.

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE SWEDEN EMILIA-ROMAGNA NETWORK

Allegato alla DGR n. del

Date di vigenza che interessano il documento:

Promozione e diffusione di una cultura dell'educazione alla pace e ai diritti umani.

Programmazione triennale 2010/2012

Risoluzione adottata dall Assemblea Generale [sul rapporto del Terzo Comitato (A/66/457)]

BSC Brescia Smart City

Laboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO

SCHOOL LAB. Azione 3. Progetto cofinanziato dal Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi -Annualità2013

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Glossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass:

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

Progetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Ritenuto di condividere le motivazioni espresse nella mozione consiliare in argomento ed in particolare che:

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

Programma operativo Italia - Malta Cooperazione transfrontaliera

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA

Transcript:

Piano Integrato delle Attività Internazionali Proposta di modifica gg/mm/2014

INDICE ELEMENTI IDENTIFICATIVI 1. MOTIVAZIONI DELLA MODIFICA E CONFERMA DEL QUADRO CONOSCITIVO 2. SPECIFICAZIONE DEI NUOVI CONTENUTI DEL PIANO

1. MOTIVAZIONI DELLA MODIFICA E CONFERMA DEL QUADRO CONOSCITIVO Tra gli indirizzi programmatici del PIAI si evidenzia come la Toscana sia una delle istituzioni territoriali più attive, in Italia e in Europa, in materia di relazioni internazionali con un gran numero di partenariati che si connotano per una sorprendente intensità e per la ricchezza delle attività realizzate anche sul proprio territorio. La Regione Toscana, svolge un importante ruolo di presidio e di formazione sui temi dei diritti umani e civili, coinvolgendo prioritariamente gli enti locali e le scuole di ogni ordine e grado, in un ottica di crescita della cultura della pace e della tolleranza, cultura propedeutica al governo delle politiche di integrazione ed internazionalizzazione. In questo senso la modifica al PIAI che si propone è un'integrazione alle azioni che sottendono alla crescita e allo sviluppo dell'educazione alla cittadinanza globale, stabilizzandone le azioni si migliora l'efficacia delle attività. La Fondazione nasce come strumento per permettere all'associazione Rondine Cittadella della Pace Onlus di essere ancor più e nel tempo l'idoneo strumento per il consolidamento degli obiettivi raggiunti e il raggiungimento di nuovi, obiettivi che permetteranno all'intera comunità del territorio aretino evidenti benefici e che viste le caratteristiche delle azioni si estenderanno al territorio toscano. La Fondazione ha come obiettivo quello della promozione di una cultura di pace che sia in grado di dare un contributo al tema della risoluzione dei conflitti mediante la testimonianza del dialogo e della pacifica convivenza. L'attività della fondazione si configura come interculturale, internazionale, ecumenica ed interreligiosa, in particolare, la fondazione si propone di realizzare l'accoglienza di persone provenienti da Paesi o regioni in conflitto o in cui vi sian condizioni di tensione politica o sociale, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, età, condizione economica e sociale, l'apertura della comunità locale in tutte le sue articolazioni alle opportunità e alle responsabilità derivanti dall'incontro con la realtà internazionale. Sono Fondatori Promotori della Fondazione Comunità per Rondine: la diocesi di Arezzo, Cortona, Sansepolcro, Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo, l'associazione Rondine cittadella della Pace Onlus, Associazione Gruppo di Imprenditori per al Pace, Fondazione Giuseppe ed Adele Baracchi, Associazione Lega della Rondine d'oro Si rileva come una opportunità l'ingresso della Regione Toscana tra i fondatori partecipanti della Fondazione Comunità per Rondine e d'altra parte l'ingresso della Regione Toscana tra i membri fondatori partecipanti della Fondazione Comunità per Rondine non modifica il contesto nel quale si collocano le azioni del PIAI ed in particolare di quelle riferibili all'obiettivo specifico 5 (educazione alla cittadinanza globale) piuttosto ne confermano l'analisi e gli indirizzi, strutturando sul territorio gli strumenti atti al suo conseguimento. 2. SPECIFICZIONE DEI NUOVI CONTENUTI DEL PIANO L'integrazione al PIAI che si propone è inoltre attuazione della legge regionale n. 20/2008 (Partecipazione regionale a società, associazioni, fondazioni e altri organismi di diritto privato), ai sensi dell'articolo 51, comma 1 dello Statuto, ed il cui articolo 3 indica negli atti di programmazione regionale la sede idonea per l'adesione della Regione a fondazioni esistenti. La modifica proposta interviene in un contesto che conferma la tenuta del sistema di relazioni internazionali, della cooperazione internazionale e territoriale, e le politiche di promozione della educazione alla cittadinanza globale, nonostante le risorse destinate a queste politiche siano sensibilmente diminuite a causa della crisi economica in cui versa il Paese. In particolare l'obiettivo generale 5 Educazione alla cittadinanza globale, raccogliendo la lunga

tradizione della Toscana come terra di diritti e di accoglienza, pone in primo piano l esigenza di rafforzare la consapevolezza e l attivazione della società civile toscana sulle questioni della cittadinanza globale, dell interdipendenza del modello di sviluppo e delle responsabilità per il nostro futuro comune e sui temi della lotta alla pena di morte e della promozione dei diritti umani. In questo contesto e seguendo un percorso sviluppato nel corso degli anni con una molteplicità di attori del territorio, la Regione Toscana sostiene in particolare le azioni a carattere internazionale di accoglienza a favore di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto tra cui si ricorda il progetto Città rifugio con la città di Chiusi, ed a promuovere la partecipazione attiva e consapevole degli enti locali, degli studenti,degli insegnanti e della società civile toscana alla promozione dei diritti umani (civili, economici e sociali), alla lotta contro il razzismo e la pena di morte tramite attività educative e di sensibilizzazione. La partecipazione alla fondazione Comunità per Rondine, prevista con l'azione 5.1.2 che si propone, non potrà che rafforzare le azioni sostenute ciascun anno dalla regione Toscana, nell'ambito del più generale obiettivo 5.1, che prevede l'accoglienza in Toscana di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto. La partecipazione alla Fondazione Comunità per Rondine, rappresenterà quindi una nuova azione che si inserirà perfettamente nel disegno strategico già intrapreso dal Piano Integrato delle Attività Internazionali adottato a seguito della riforma del 2009. Soprattutto permetterà quell'approccio integrato che consentirà di collegare l'azione di cooperazione internazionale della Regione con le attività di formazione in Italia, creando anche legami specifici con le zone di provenienza dei giovani ospiti della comunità. Il legame che si crea tra i soggetti ed il paese di accoglienza, nell'ambito del processo formativo, è ormai riconosciuto come uno degli elementi che favoriscono la penetrazione commerciale nei paesi partner. L'Associazione Rondine Cittadella della Pace, uno dei promotori della Fondazione Comunità per Rondine, ospita dal 1997 uno Studentato Internazionale nel quale risiedono giovani provenienti dalle zone di conflitto (Caucaso, Balcani, Africa, Medio-oriente, sub-continente indiano). I giovani, scelti durante accurati viaggi di selezione nei Paesi di origine, frequentano gratuitamente l'università toscane e, allo stesso tempo, possono usufruire dell'opportunità di vivere un'esperienza di convivenza con la parte nemica. Il progetto educativo che anima lo studentato ha finalità precise: far tornare gli studenti in patria con un bagaglio di conoscenze e di esperienze pressoché unico che permetterà loro di assumere posti dirigenziali e di particolare influenza sociale, rendendoli promotori di una nuova cultura di pace. A questo scopo, l'associazione Rondine organizza per i suoi studenti tutta una serie di attività (scambi giovanili, seminari di formazione, laboratori esperienziali, visite culturali) che potranno li formeranno e consentiranno loro di acquisire competenze e professionalità. In questo modo potranno, una volta completato il percorso di studio in Italia, ruoli di rilievo presso Enti, Istituzioni, Imprese ed Associazioni del posto. Potranno così contribuire a diffondere i valori arei nel corso dell'esperienza di Rondine. Tra le attività dell'associazione Rondine si può evidenziare l'organizzazione di corsi specifici (team building, risoluzione dei conflitti anche inter e infra personali) che favoriscono l'essere parte di un gruppo e di una squadra, utilizzando un approccio innovativo in termini di assunzione di responsabilità, comprensione e apprezzamento delle differenze culturali, formazione di un proprio pensiero critico e disponibilità alla soluzione non violenta dei conflitti ed educazione alla pace. La Regione Toscana ha finanziato il progetto studentato, con vari strumenti, fin dal 1997. La modifica proposta non determina oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale rispetto alle risorse stanziate in relazione al Piano Integrato delle attività internazionali 2012/2015. E' previsto un impegno finanziario pari ad Euro 30.000,00 annui che risulta sostenibile nell'ambito del finanziamento delle azioni complessivamente previste nel PIAI a carico del bilancio regionale nel periodo 2014/2016, ed in particolare a valere sugli stanziamenti della UPB 122 "Cooperazione internazionale, promozione della cultura della pace - Spese correnti. Dopo l'approvazione della modifica del PIAI si procederà alla approvazione formale dell'ingresso della Regione Toscana nella Fondazione Comunità per Rondine. La Regione concorrerà al raggiungimento degli scopi della Fondazione con una contribuzione annua, effettuata attraverso il documento di attuazione annuale del PIAI, che sosterrà le attività di accoglienza degli studenti provenienti dalle aree di conflitto nelle strutture dello studentato. La

partecipazione alla fondazione permetterà alla Regione Toscana di poter indirizzare le azioni di scouting e l'individuazione delle aree prioritarie ed i Paesi di origine degli studenti in coerenza con gli obiettivi strategici del PIAI. Di seguito si riportano le modifiche puntuali che vanno ad integrare il piano la tabella 16 Riepilogo obiettivi generali/obiettivi specifici e e a seguire la tabella riepilogativa obiettivi- azioni- risultati attesi e relativi indicatori

L'integrazione al PIAI si inserisce nell'ambito dell'obiettivo specifico 5.1, Si propone la nuova versione della tabella riepilogativa. TABELLA 16 RIEPILOGO OBIETTIVI GENERALI/OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo generale Obiettivo generale 5 Obiettivi specifici Obiettivo 5.1 Obiettivo 5.2 Obiettivo 5.3 Rafforzare la consapevolezza e l attivazione della società civile toscana sulle questioni della cittadinanza globale, dell interdipendenza del modello di sviluppo e della responsabilità per il nostro futuro comune e sui temi della lotta alla pena di morte e della promozione dei diritti umani Sviluppare azioni a carattere internazionale di accoglienza a favore di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto Azione 5.1.1 Sostegno alla rete internazionale degli intellettuali perseguitati ICORN alle iniziative di accoglienza, formazione ed istruzione di giovani provenienti da aree di conflitto. Promuovere la partecipazione attiva e consapevole degli enti locali, degli studenti,degli insegnanti e della società civile toscana alla promozione dei diritti umani (civili, economici e sociali), alla lotta contro il razzismo e la pena di morte tramite attività educative e di sensibilizzazione. Azione di sistema 5.2.1 Sostegno ad associazioni e reti a carattere internazionale,nazi onale e locale per la tutela dei diritti umani e la lotta alla pena di morte. Stimolare la consapevolezza delle istituzioni e della società civile toscana sulle questioni delle relazioni Nord/sud e dell interdipendenz a anche nell ottica di rafforzare la coerenza fra le politiche locali della Toscana e le politiche internazionali Azione 5.3.1 Cofinanziamento di progetti proposti dagli attori del Sistema Toscano delle attività Internazionali sui temi dell interdipendenz a, della pace e dei diritti umani sulla base di procedure

di evidenza pubblica anche in coordinamento con l'attività dei Forum territoriali per la pace e la cooperazione. Azione 5.1.2 Sostegno Azione 5.2.2 della Organizzazione di promozione di una iniziative (premi cultura di pace che letterari,concorsi sia in grado di dare,etc) per la un contributo al promozione la tema della storia e della risoluzione dei memoria della conflitti mediante la Toscana come testimonianza del terra di pace e dialogo e della dialogo pacifica convivenza, attraverso l'adesione alla Fondazione Comunità per Rondine. Azione 5.2.3 Realizzazione di un meeting studentesco annuale sui diritti umani e di attività di formazione degli insegnanti e di coinvolgimento continuativo degli studenti ad esso correlate.

Tabella riepilogativa obiettivi - azioni - risultati attesi e relativi indicatori OBIETTIVO SPECIFICO 5.1 Obiettivi specifici Azioni/indicatori di realizzazione fisica Descrizione Indicatore Azione 5.1.1 Sostegno alla rete internazionale degli intellettuali perseguitati ICORN e alle iniziative di accoglienza, formazione ed istruzione di giovani provenienti da aree di conflitto Risultati attesi/indicatori di risultato Valore attuale Valore atteso Azione 5.1.2 Obiettivo Specifico 5.1 Sviluppare azioni a carattere internazionale di accoglienza a favore di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto Sostegno della promozione di una cultura di pace che Risultato 1 sia in grado di dare un contributo al Iniziative di tema della accoglienza risoluzione dei a favore di conflitti mediante la soggetti testimonianza del perseguitati dialogo e della e/o pacifica convivenza. provenienti Attraverso l'adesione da aree di alla conflitto Fondazione Comunità confermate per ed ampliate Rondine Indicatore di risultato 1 Numero degli enti locali e dei soggetti della società civile che hanno aderito ai programmi di accoglienza. 2 2 Indicatore di realizzazione 1 Numero di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto accolti Indicatore realizzazione 2 di Numero delle iniziative nelle quali sono stati coinvolti gli intellettuali perseguitati e giovani provenienti da aree di

conflitto.