COMUNE DI COMACCHIO (PROVINCIA DI FERRARA) CASERMA DEI CARABINIERI SITA IN COMACCHIO (FE) - I STRALCIO - - PROGETTO ESECUTIVO -

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COMUNE DI COMACCHIO (PROVINCIA DI FERRARA) ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI E REALIZZAZIONE DI UN NUOVO ARCHIVIO PRESSO LA CASERMA DEI CARABINIERI SITA IN COMACCHIO (FE) - I STRALCIO - - PROGETTO ESECUTIVO - Titolo: FASCICOLO DELL OPERA Allegato: Data: AGOSTO 218 Il Dirigente Arch. Michele Saglioni F.to digitalmente Il Tecnico incaricato: Dott. Ing. Edi Massarenti F.to digitalmente

2 43 A.C. AGO. 218 CAPITOLO I Modalità per la descrizione dell'opera e l'individuazione dei soggetti interessati. Scheda I: Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati Descrizione sintetica dell'opera Natura dell'opera: OGGETTO: Durata effettiva dei lavori Inizio lavori: NUOVA COSTRUZIONE CARABINIERI DI COMACCHIO. Fine lavori: Cantiere: VIA TREPPONTI 17 Natura dell opera: NUOVA COSTRUZIONE COMUNE COMACCHIO prov. FE COMMITTENTE Committente (e Responsabile del Lavori): Comune di Comacchio Arch. Michele Saglioni RUP RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/28 e s.m.i.) PROGETTISTA E DIRETTORE DEI LAVORI: Ing. Edi Massarenti Via Roma 1 Codigoro (FE) COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE: Ing. Edi Massarenti Via Roma 1 Codigoro (FE)

3 43 A.C. AGO. 218 IMPRESA APPALTATRICE IMPRESE IMPRESE SUB APPALTATRICI

4 43 A.C. AGO. 218 CAPITOLO II Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera e di quelle ausiliarie. : ed ausiliarie 1 REALIZZAZIONE NUOVA STRUTTURA AD USO ARCHIVIO 1.1 Strutture in elevazione in c.a. Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare una connessione rigida fra elementi, in funzione della continuità della sezione ottenuta con un getto monolitico. 1.1.1 Pilastri I pilastri sono elementi architettonici e strutturali verticali portanti, che trasferiscono i carichi della sovrastruttura alle strutture di ricezione delle parti sottostanti indicate a riceverli. I pilastri in calcestruzzo armato sono realizzati, mediante armature trasversali e longitudinali che consentono la continuità dei pilastri con gli altri elementi strutturali. Il dimensionamento dei pilastri varia in funzione delle diverse condizioni di carico, delle luci e dell'interasse fra telai. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.1.1 Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello. Botole orizzontali;botole verticali;scale fisse a pioli con inclinazione < 75 ;Scale retrattili a gradini Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;linee di ancoraggio per sistemi anticaduta;dispositivi di aggancio di parapetti provvisori Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Ponteggi; Trabattelli; Scale. Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio.

5 43 A.C. AGO. 218 Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità. 1.1.2 Solette Si tratta di elementi orizzontali e inclinati interamente in cemento armato. Offrono un'ottima resistenza alle alte temperature ed inoltre sono capaci di sopportare carichi elevati anche per luci notevoli. Pertanto trovano maggiormente il loro impiego negli edifici industriali, depositi, ecc. ed in quei locali dove sono previsti forti carichi accidentali (superiori ai 6 kg/m2). Possono essere utilizzati sia su strutture di pilastri e travi anch'essi in c.a. che su murature ordinarie. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.2.1 Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello. Botole orizzontali;botole verticali;scale fisse a pioli con inclinazione < 75 ;Scale retrattili a gradini Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;linee di ancoraggio per sistemi anticaduta;dispositivi di aggancio di parapetti provvisori Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Ponteggi; Trabattelli; Scale. Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

6 43 A.C. AGO. 218 1.1.3 Travi Le travi sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno delle travi in modo da assicurare il contesto circostante. Le travi in cemento armato utilizzano le caratteristiche meccaniche del materiale in modo ottimale resistendo alle azioni di compressione con il conglomerato cementizio ed in minima parte con l'armatura compressa ed alle azioni di trazione con l'acciaio teso. Le travi si possono classificare in funzione delle altezze rapportate alle luci, differenziandole in alte, normali, in spessore ed estradossate, a secondo del rapporto h/l e della larghezza. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.3.1 Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello. Botole orizzontali;botole verticali;scale fisse a pioli con inclinazione < 75 ;Scale retrattili a gradini Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;linee di ancoraggio per sistemi anticaduta;dispositivi di aggancio di parapetti provvisori Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Ponteggi; Trabattelli; Scale. Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità. 1.2 Opere di fondazioni superficiali Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dal terreno sottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne. In particolare si definiscono fondazioni superficiali o fondazioni dirette quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna ossia l'approfondimento del piano di posa non è elevato. Prima di realizzare opere di fondazioni superficiali provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zona significativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare.

7 43 A.C. AGO. 218 Nel progetto di fondazioni superficiali si deve tenere conto della presenza di sottoservizi e dell influenza di questi sul comportamento del manufatto. Nel caso di reti idriche e fognarie occorre particolare attenzione ai possibili inconvenienti derivanti da immissioni o perdite di liquidi nel sottosuolo. È opportuno che il piano di posa in una fondazione sia tutto allo stesso livello. Ove ciò non sia possibile, le fondazioni adiacenti, appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione dei piani di posa. Le fondazioni situate nell alveo o nelle golene di corsi d acqua possono essere soggette allo scalzamento e perciò vanno adeguatamente difese e approfondite. Analoga precauzione deve essere presa nel caso delle opere marittime. 1.2.1 Platee in c.a. Sono fondazioni realizzate con un unica soletta di base, di idoneo spessore, irrigidita da nervature nelle due direzioni principali così da avere una ripartizione dei carichi sul terreno uniforme, in quanto tutto insieme risulta notevolmente rigido. La fondazione a platea può essere realizzata anche con una unica soletta di grande spessore, opportunamente armata, o in alternativa con un solettone armato e provvisto di piastre di appoggio in corrispondenza dei pilastri, per evitare l effetto di punzonamento dei medesimi sulla soletta. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.2.1.1 Interventi sulle strutture: In seguito alla comparsa di segni di cedimenti strutturali (lesioni, fessurazioni, rotture), effettuare accurati accertamenti per la diagnosi e la verifica delle strutture, da parte di tecnici qualificati, che possano individuare la causa/effetto del dissesto ed evidenziare eventuali modificazioni strutturali tali da compromettere la stabilità delle strutture, in particolare verificare la perpendicolarità del fabbricato. Procedere quindi al consolidamento delle stesse a secondo del tipo di dissesti riscontrati. [quando occorre] Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Parapetti; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità. 1.3 Opere di fondazioni profonde

8 43 A.C. AGO. 218 Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dal terreno sottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne. In particolare si definiscono fondazioni profonde o fondazioni indirette quella classe di fondazioni realizzate con il raggiungimento di profondità considerevoli rispetto al piano campagna. Prima di realizzare opere di fondazioni profonde provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zona significativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare. 1.3.1 Micropali I micropali sono pali di fondazione avente generalmente dimensioni comprese tra 9 ed 3 mm di diametro e lunghezze variabili da 2 fino a 5 metri. In particolare poiché il diametro dei micropali rispetto alle fondazioni profonde di medio e grande diametro siano inferiore, vengono utilizzati in maniera diffusa poiché svolge le analoghe funzioni ed hanno un comportamento meccanico similare. Le numerose applicazioni di questa fondazione indiretta, trovano impiego in situazioni diverse: - per il consolidamento di fondazioni dirette insufficienti per capacità portante a sostenere la sovrastruttura; - per il ripristino e/o riparazione di fondazioni danneggiate da agenti fisico-chimici esterni (cedimenti differenziali, erosione al piede di pile di ponti); - per il consolidamento di terreni prima dell'esecuzione delle fondazioni dirette; - per la realizzazione di ancoraggi / tiranti (applicazioni su barriere paramassi, tiranti per il contrasto al ribaltamento di paratie). Tipologia dei lavori Codice scheda 1.3.1.1 Interventi sulle strutture: In seguito alla comparsa di segni di cedimenti strutturali (lesioni, fessurazioni, rotture), effettuare accurati accertamenti per la diagnosi e la verifica delle strutture, da parte di tecnici qualificati, che possano individuare la causa/effetto del dissesto ed evidenziare eventuali modificazioni strutturali tali da compromettere la stabilità delle strutture, in particolare verificare la perpendicolarità del fabbricato. Procedere quindi al consolidamento delle stesse a secondo del tipo di dissesti riscontrati. [quando occorre] Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Parapetti; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

9 43 A.C. AGO. 218 1.4 Strutture in elevazione in muratura portante Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. In particolare le costruzioni in muratura sono strutture realizzate con sistemi di muratura in grado di sopportare azioni verticali ed orizzontali, collegati tra di loro da strutture di impalcato, orizzontali ai piani ed eventualmente inclinate in copertura, e da opere di fondazione. 1.4.1 Murature in mattoni Le murature sono costituite dall assemblaggio organizzato ed efficace di elementi e malta e possono essere a singolo paramento, se la parete è senza cavità o giunti verticali continui nel suo piano, o a paramento doppio. In questo ultimo caso, se non è possibile considerare un comportamento monolitico si farà riferimento a normative di riconosciuta validità od a specifiche approvazioni del Servizio Tecnico Centrale su parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In particolare si tratta di murature composte da mattoni disposti in corsi successivi e collegati mediante strati orizzontali di malta. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.4.1.1 Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre] 1.5 Infissi esterni Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico. Il loro scopo è quello di soddisfare i requisiti di benessere quindi di permettere l'illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti, garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termicoacustico. Gli infissi offrono un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura.

1 43 A.C. AGO. 218 1.5.1 Serramenti in materie plastiche (PVC) Si tratta di infissi in plastica realizzati in PVC (ossia in polivinilcloruro) mediante processo di estrusione. I telai sono realizzati mediante giunzioni meccaniche o con saldature a piastra calda dei profili. Per la modesta resistenza meccanica del materiale gli infissi vengono realizzati a sezioni con più camere e per la chiusura di luci elevate si fa ricorso a rinforzi con profilati di acciaio. I principali vantaggi dei serramenti in PVC sono la resistenza agli agenti aggressivi e all'umidità, la leggerezza, l'imputrescibilità, l'elevata coibenza termica. Difficoltà invece nell'impiego riguarda nel comportamento alle variazioni di temperature e conseguentemente alle dilatazioni; si sconsigliano infatti profilati in colori scuri. Si possono ottenere anche effetto legno mediante l'incollaggio a caldo di un film acrilico sui profilati. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.1 Lubrificazione serrature e cerniere: Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici, verifica del corretto funzionamento. [con cadenza ogni 6 anni] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.2 Pulizia delle guide di scorrimento: Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalità delle guide di scorrimento. [con cadenza ogni 6 mesi]

11 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.3 Pulizia frangisole: Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.4 Pulizia guarnizioni di tenuta: Pulizia dei residui e depositi che ne

12 43 A.C. AGO. 218 possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi. [con cadenza ogni 12 mesi] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.5 Pulizia organi di movimentazione: Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni. [quando occorre]

13 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.6 Pulizia telai fissi: Pulizia dei residui organici che possono provocare l'otturazione delle asole, dei canali di drenaggio, dei fori, delle battute. Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi. [con cadenza ogni 6 mesi] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.7 Pulizia telai mobili: Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi. [con cadenza ogni 12 mesi]

14 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.8 Pulizia telai persiane: Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.9 Pulizia vetri: Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei. [quando occorre]

15 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.1 Registrazione maniglia: Registrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti e degli accessori di manovra apertura-chiusura. [con cadenza ogni 6 mesi] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.11 Regolazione guarnizioni di tenuta: Regolazione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta. [con cadenza ogni 3 anni]

16 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.12 Regolazione organi di movimentazione: Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere. [con cadenza ogni 3 anni] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.13

17 43 A.C. AGO. 218 Regolazione telai fissi: Regolazione di ortogonalità del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio. La verifica dell'ortogonalità sarà effettuata mediante l'impiego di livella torica. [con cadenza ogni 3 anni] Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.14 Ripristino fissaggi telai fissi: Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite. [con cadenza ogni 3 anni] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

18 43 A.C. AGO. 218 Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Zone stoccaggio. Deposito. Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.15 Ripristino ortogonalità telai mobili: Ripristino dell'ortogonalità delle ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta. [con cadenza ogni 12 mesi] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.16

19 43 A.C. AGO. 218 Sostituzione cinghie avvolgibili: Sostituzione delle cinghie avvolgibili, verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi. [quando occorre] Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.17 Sostituzione frangisole: Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito.

2 43 A.C. AGO. 218 Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.5.1.18 Sostituzione infisso: Sostituzione dell'infisso e del controtelaio mediante smontaggio e posa del nuovo serramento mediante l'impiego di tecniche di fissaggio, di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso. [con cadenza ogni 3 anni] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Zone stoccaggio. Deposito. 1.6 Rivestimenti esterni Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusura dalle sollecitazioni esterne degli edifici e dagli agenti atmosferici nonché di assicurargli un aspetto uniforme ed ornamentale. 1.6.1 Intonaco Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione, delle strutture, dall'azione degradante degli agenti atmosferici e dei fattori ambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 2-3 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea,

21 43 A.C. AGO. 218 gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiunti all'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per esterni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici ed infine intonaci monostrato. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.6.1.1 Pulizia delle superfici: Pulizia della patina superficiale degradata dell'intonaco mediante lavaggio ad acqua con soluzioni adatte al tipo di rivestimento. Rimozioni di macchie, graffiti o depositi superficiali mediante l'impiego di tecniche con getto d'acqua a pressione e/o con soluzioni chimiche appropriate. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.6.1.2 Sostituzione delle parti più soggette ad usura: Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico

22 43 A.C. AGO. 218 delle superfici. [quando occorre] 1.6.2 Tinteggiature e decorazioni La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti esterni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc.. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di facciata o comunque a vista. La vasta gamma di e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati o gettati in opera, lapidei, gessi, laterizi, ecc.. Talvolta gli stessi casseri utilizzati per il getto di cls ne assumono forme e tipologie diverse tali da raggiungere aspetti decorativi nelle finiture. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.6.2.1 Ritinteggiatura e coloritura: Ritinteggiature delle superfici con nuove pitture previa carteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione, se necessario, di prevernici fissanti. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti, le variano comunque in funzione delle superfici e dei costituenti. [quando occorre]

23 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.6.2.2 Sostituzione elementi decorativi degradati: Sostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi. [quando occorre] 1.7 Rivestimenti interni Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusure interne dalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti. 1.7.1 Intonaco Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattori ambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 2-3 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea, gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del

24 43 A.C. AGO. 218 tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiunti all'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per interni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infine intonaci monostrato. Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.7.1.1 Pulizia delle superfici: Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni di macchie, o depositi superficiali mediante spazzolatura o mezzi meccanici. [quando occorre] Inalazione polveri, fibre. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Trabattelli; Ponti su cavalletti. Parapetti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.7.1.2 Sostituzione delle parti più soggette ad usura: Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, fibre.

25 43 A.C. AGO. 218 particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico delle superfici. [quando occorre] Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Trabattelli; Ponti su cavalletti. Parapetti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. 1.7.2 Tinteggiature e decorazioni La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti interni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna o comunque a vista. La vasta gamma di e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati, lapidei, gessi, laterizi, ecc. Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.7.2.1 Ritinteggiatura coloritura: Ritinteggiature delle superfici con nuove pitture previa carteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione, se necessario, di prevernici fissanti. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti, le variano comunque in funzione delle superfici e dei costituenti. [quando occorre] Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, fibre.

26 43 A.C. AGO. 218 Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Trabattelli; Ponti su cavalletti. Parapetti; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi. Manutenzione Tipologia dei lavori Codice scheda 1.7.2.2 Sostituzione degli elementi decorativi degradati: Sostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi. [quando occorre] Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, fibre. Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Trabattelli; Ponti su cavalletti. Parapetti; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Zone stoccaggio. Deposito. Gabinetti; Locali per lavarsi.

27 43 A.C. AGO. 218 1.8 Coperture inclinate Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Le coperture inclinate (coperture discontinue) sono caratterizzate dalle soluzioni di continuità dell'elemento di tenuta all'acqua e necessitano per un corretto funzionamento di una pendenza minima del piano di posa che dipende dai componenti utilizzati e dal clima di riferimento. L'organizzazione e la scelta dei vari strati funzionali nei diversi schemi di funzionamento della copertura consente di definire la qualità della copertura e soprattutto i requisiti prestazionali. Gli elementi e i strati funzionali si possono raggruppare in: - elemento di collegamento; - elemento di supporto; - elemento di tenuta; - elemento portante; - elemento isolante; - strato di barriera al vapore; - strato di ripartizione dei carichi; - strato di protezione; - strato di tenuta all'aria; - strato di ventilazione 1.8.1 Strato di tenuta in lastre metalliche coibentate a forma di coppo Si tratta di lastre metalliche coibentate con forma di coppo per applicazioni di tenuta in copertura per scuole, palestre, edifici industriali, ecc.. In genere i supporti sono realizzati in alluminio, acciaio preverniciato o in rame naturale. Vengono fornite in lunghezze standard. L'intradosso è rivestito invece con un consistente strato di poliuretano espanso a celle chiuse ad alta densità, che conferisce un elevato isolamento termico. Il supporto inferiore viene può essere a faccia vista con finiture e tonalità diverse. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.8.1.1 Pulizia manto di copertura: Rimozione di depositi di fogliame e detriti lungo i filari delle lastre di alluminio ed in prossimità delle gronde e delle linee di deflusso delle acque meteoriche. [con cadenza ogni 6 mesi]

28 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.8.1.2 Ripristino manto di copertura: Ripristino degli elementi di copertura e loro sostituzione se danneggiati con elementi analoghi. Corretto riposizionamento secondo la giusta sovrapposizione. Ripristino degli strati protettivi inferiori. [quando occorre] 1.9 Impianto elettrico L'impianto elettrico, nel caso di edifici per civili abitazioni, ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiori a 5 kw l'ente erogatore fornisce l'energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura; da quest'ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata (nel caso di edifici per civili abitazioni) in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l'altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare così che salti tutto l'impianto in caso di corti circuiti. La distribuzione principale dell'energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette; la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione (di diverso colore: il giallo-verde per la messa a terra, il blu per il neutro, il marrone-grigio per la fase). L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. 1.9.1 Canalizzazioni in PVC Le "canalette" sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici; sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI (dovranno essere dotate di marchio di qualità o certificate secondo le disposizioni di legge). Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.1.1

29 43 A.C. AGO. 218 Ripristino elementi: Riposizionare gli elementi in caso di sconnessioni. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.1.2 Ripristino grado di protezione: Ripristinare il previsto grado di protezione che non deve mai essere inferiore a quello previsto dalla normativa vigente. [quando occorre]

3 43 A.C. AGO. 218 1.9.2 Prese e spine Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.2.1 Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, parti di prese e spine quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. [quando occorre] 1.9.3 Quadri di bassa tensione Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP4, fori asolati e guida per l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini si installano all'interno delle abitazioni e possono essere anche a parete. Esistono, inoltre, centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.3.1 Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6 mesi]

31 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.3.2 Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni anno] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.3.3

32 43 A.C. AGO. 218 Sostituzione centralina rifasamento: Eseguire la sostituzione della centralina elettronica di rifasamento con altra dello stesso tipo. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.9.3.4 Sostituzione quadro: Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa. [con cadenza ogni 2 anni]

33 43 A.C. AGO. 218 1.1 Aree pedonali e marciapiedi Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppure autonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni tra loro correlate (residenze, scuole, di interesse comune, ecc.). 1.1.1 Canalette Opere di raccolta per lo smaltimento delle acque meteoriche. Possono essere in conglomerato cementizio e/o in materiale lapideo, talvolta complete di griglie di protezione. Trovano utilizzo ai bordi delle strade, lungo i sentieri, in prossimità dei piazzali di parcheggio, a servizio dei garage, in prossimità aree industriali con normale traffico. ecc. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.1.1 Ripristino canalizzazioni: Ripristino delle canalizzazioni, con integrazione di parti mancanti relative alle canalette e ad altri elementi. Pulizia e rimozione di depositi, detriti e fogliame. Sistemazione degli elementi accessori di evacuazione e scarico delle acque meteoriche. [con cadenza ogni 6 mesi] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.1.2

34 43 A.C. AGO. 218 Sistemazione cigli e cunette: Sistemazione e raccordo delle banchine con le cunette per mezzo di un ciglio o arginello di larghezza variabile a secondo del tipo di strada. Pulizia e rimozione di detriti e depositi di fogliame ed altro. [con cadenza ogni 6 mesi] 1.1.2 Chiusini e pozzetti Opere destinate a ricevere le acque meteoriche superficiali e a permetterne il convogliamento alle reti di smaltimento. A coronamento di esse sono disposti elementi di chiusura mobili con funzione di protezione e di smaltimento delle acque in eccesso. I dispositivi di chiusura e di coronamento trovano il loro utilizzo a secondo del luogo di impiego, ovvero secondo la norma UNI EN 124: - Gruppo 1 (classe A 15 minima) = zone ad uso esclusivo di pedoni e ciclisti; - Gruppo 2 (classe B 125 minima) = zone ad uso di pedoni, parcheggi; - Gruppo 3 (classe C 25 minima) = se installati in prossimità di canaletti di scolo lungo il marciapiede; - Gruppo 4 (classe D 4 minima) = lungo le carreggiate stradali, aree di sosta; - Gruppo 5 (classe E 6 minima) = aree sottoposte a carichi notevoli (aeroporti, porti, ecc.); - Gruppo 6 (classe F 9) = aree sottoposte a carichi particolarmente notevoli. I dispositivi di chiusura e/o di coronamento possono essere realizzati con i seguenti : acciaio laminato, ghisa a grafite lamellare, ghisa a grafite sferoidale, getti di acciaio, calcestruzzo armato con acciaio e abbinamento di. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.2.1 Pulizia: Pulizia dei pozzetti e rimozione dei depositi accumulati in prossimità del chiusino. [con cadenza ogni 4 mesi]

35 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.2.2 Ripristino chiusini d'ispezione: Ripristino ed integrazione degli elementi di apertura-chiusura. Trattamento anticorrosione delle parti metalliche in vista. Sostituzione di elementi usurati e/o giunti degradati. Pulizia del fondale da eventuali depositi. [con cadenza ogni anno] 1.1.3 Marciapiede Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiede possono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione, segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari, semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc..

36 43 A.C. AGO. 218 Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.3.1 Pulizia percorsi pedonali: Pulizia periodica delle superfici costituenti i percorsi pedonali e rimozione di depositi e detriti. Lavaggio con prodotti detergenti idonei al tipo di materiale della pavimentazione in uso. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.3.2 Riparazione pavimentazione: Riparazione delle pavimentazioni e/o rivestimenti dei percorsi pedonali con sostituzione localizzata di elementi rotti o fuori sede oppure sostituzione totale degli elementi della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione dei vecchi elementi, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa dei nuovi elementi con l'impiego di malte, colle, sabbia, bitumi liquidi a caldo. Le tecniche di posa e di rifiniture variano in funzione dei, delle geometrie e del tipo di percorso pedonale. [quando occorre]

37 43 A.C. AGO. 218 1.1.4 Pavimentazioni bituminose Si tratta di pavimentazioni con additivi bituminosi. Generalmente vengono utilizzate per aree pedonali di poco pregio e sottoposte a particolare usura. Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.4.1 Pulizia delle superfici: Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante spazzolatura manuale degli elementi o con tecniche di rimozione dei depositi, adatte al tipo di rivestimento, e con detergenti appropriati. [quando occorre] Tipologia dei lavori Codice scheda 1.1.4.2

38 43 A.C. AGO. 218 Ripristino degli strati : Ripristino degli strati, previa accurata pulizia delle superfici, rimozione delle parti disaggregate, riempimento con rivestimenti di analoghe caratteristiche e successiva compattazione con rullo meccanico. [quando occorre]

39 43 A.C. AGO. 218 Scheda II-3: Informazioni sulle misure preventive e protettive in necessarie per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse Codice scheda MP1 Interventi di manutenzione da effettuare 1) Sostituzione delle prese. 1) Sostituzione delle saracinesche. 1) Ritocchi della verniciatura e rifacimento delle protezioni anticorrosive per le parti metalliche. 2) Reintegro dell'accessibilità delle botole e degli elementi di fissaggio. Periodicità interventi Informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in sicurezza 1) a guasto Da realizzarsi durante la fase di messa in opera di tutto l'impianto elettrico. 1) a guasto Da realizzarsi durante la fase di messa in opera di tutto l'impianto idraulico. 1) 5 anni 2) 1 anni I serramenti delle botole devono essere disposti durante la fase di posa dei serramenti dell'opera adottando le stesse misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza. Per le botole posizionate in copertura, se la posa dei serramenti deve avvenire con i lavoratori posizionati sulla copertura, si dovranno disporre idonei sistemi di protezione contro la caduta dal bordo della copertura (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). Durante il montaggio dei serramenti delle botole disposte in Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera previste Prese elettriche a 22 V protette da differenziale magneto-termico Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Verifiche e controlli da effettuare 1) Verifica e stato di conservazione delle prese 1) Verifica e stato di conservazione dell'impianto Botole orizzontali 1) Controllare le condizioni e la funzionalità dell'accessibilità. Controllo degli elementi di fissaggio. Periodicità controlli Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza 1) 1 anni Autorizzazione del responsabile dell'edificio. Utilizzare solo utensili elettrici potatili del tipo a doppio isolamento; evitare di lasciare cavi elettrici/prolunghe a terra sulle aree di transito o di passaggio. 1) 1 anni Autorizzazione del responsabile dell'edificio 1) 1 anni Il transito dei lavoratori attraverso le botole che affacciano in luoghi con rischio di caduta dall'alto deve avvenire dopo che questi hanno agganciato il sistema anticaduta ai dispositivi di ancoraggio predisposti. Scheda II-3 Rif. scheda II:

4 43 A.C. AGO. 218 1) Ritocchi della verniciatura e rifacimento delle protezioni anticorrosive per le parti metalliche. 2) Reintegro dell'accessibilità delle botole e degli elementi di fissaggio. 1) Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione dei corrimano. 2) Ripristino e/o sostituzione dei pioli rotti con elementi analoghi. 3) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche. 4) Sostituzione degli elementi rotti con altri analoghi e dei relativi ancoraggi. 1) 5 anni 2) 1 anni 1) quando occorre 2) quando occorre 3) 2 anni 4) quando occorre quota, come le botole sui soffitti, si dovrà fare uso di trabattelli o ponteggi dotati di parapetto. I serramenti delle botole devono essere disposti durante la fase di posa dei serramenti dell'opera adottando le stesse misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza. Per le botole posizionate in copertura, se la posa dei serramenti deve avvenire con i lavoratori posizionati sulla copertura, si dovranno disporre idonei sistemi di protezione contro la caduta dal bordo della copertura (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). Durante il montaggio dei serramenti delle botole disposte in quota, come le botole sui soffitti, si dovrà fare uso di trabattelli o ponteggi dotati di parapetto. Le scale fisse a pioli che hanno la sola funzione di permettere l'accesso a parti dell'opera, come locali tecnici, coperture, ecc.., per i lavori di manutenzione, sono da realizzarsi durante le fasi di completamento dell'opera. Le misure di sicurezza da adottare sono le medesime previste nei piani di sicurezza per la realizzazione delle scale fisse a gradini. Nel caso non sia più Botole verticali Scale fisse a pioli con inclinazione < 75 1) Controllare le condizioni e la funzionalità dell'accessibilità. Controllo degli elementi di fissaggio. 1) Verifica della stabilità e del corretto serraggio di balaustre e corrimano. 2) Controllo periodico delle parti in vista delle strutture (fenomeni di corrosione). 1) 1 anni Il transito dei lavoratori attraverso le botole che affacciano in luoghi con rischio di caduta dall'alto deve avvenire dopo che questi hanno agganciato il sistema anticaduta ai dispositivi di ancoraggio predisposti. 1) 1 anni 2) 1 anni Il transito, sulle scale, dei lavoratori, di e è autorizzato previa informazione da parte dell'impresa della portanza massima delle scale.

41 43 A.C. AGO. 218 possibile sfruttare i sistemi adottati nei piani di sicurezza per le altre lavorazioni, verificare comunque che siano disposti idonei sistemi di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). 1) Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione dei corrimano. 2) Ripristino e/o sostituzione dei pioli rotti con elementi analoghi. 3) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche. 4) Sostituzione degli elementi rotti con altri analoghi e dei relativi ancoraggi. 1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati. 2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni 1) quando occorre 2) quando occorre 3) 2 anni 4) quando occorre 1) quando occorre 2) 2 anni Scale retrattili a gradini che hanno la sola funzione di permettere l'accesso a parti dell'opera, come locali tecnici, coperture, ecc.., per i lavori di manutenzione, sono da realizzarsi durante le fasi di completamento dell'opera. Le misure di sicurezza da adottare sono le medesime previste nei piani di sicurezza per la realizzazione delle scale fisse a gradini. Nel caso non sia più possibile sfruttare i sistemi adottati nei piani di sicurezza per le altre lavorazioni, verificare comunque che siano disposti idonei sistemi di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). Scale retrattili a gradini I dispositivi di Dispositivi di ancoraggio devono ancoraggio per essere montati sistemi anticaduta contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. 1) Verifica della stabilità e del corretto serraggio (pioli, parapetti, manovellismi, ingranaggi). 2) Controllo periodico delle parti in vista delle strutture (fenomeni di corrosione). 1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali). 1) quando occorre 2) quando occorre Il transito sulle scale dei lavoratori, di e è autorizzato previa informazione da parte dell'impresa della portanza massima delle scale. 1) 1 anni L'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio deve essere abbinato a un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche