Claude Diolosa Meditazione del Budda Medicinale
Sangye Menla
Meditazione Meditazione del Budda Medicinale I quattro pensieri fondamentali che ci motivano per la meditazione Sfruttiamo la calma dello spirito per riflettere su quattro punti importanti. Questi quattro pensieri sono il fondamento dell insegnamento buddistico e sono raccomandati come meditazione di base per dare una direzione allo spirito. Ci troviamo qui davanti a una forma riflessiva della meditazione, che si completa con quella della calma dello spirito. Il riflettere su questi quattro pensieri fondamentali conduce a un immediata perseveranza e pertanto è esercitata all inizio di ogni meditazione. Primo pensiero: 2a- Il prezioso corpo umano Abbiamo un occasione straordinaria per riconoscere la vera natura del nostro spirito, poiché possediamo un corpo umano sano e siamo nati in un paese e in un epoca in 2
cui domina la libertà spirituale. Senza queste premesse lo spirito avrebbe maggiori difficoltà per sperimentare la sua perfezione. Riflettiamo brevemente sui seguenti pensieri: Possano tutti gli esseri viventi riconoscere la preziosità del corpo umano e sfruttarlo per il bene degli altri e di se stessi. Secondo pensiero: 2b- Carma: Causa ed effetto Azioni positive con il corpo, la parola e lo spirito portano frutti positivi. Azioni negative provocano il contrario. Il riconoscimento della vera natura del nostro spirito non è separabile da un accumulazione del vantaggio. I nostri comportamenti con il corpo, la parola e lo spirito influenzano non soltanto il nostro avvenire ma anche la nostra capacità di percezione (percettività). Perciò è indispensabile un comportamento giusto per avere i frutti atemporali della meditazione. Su questo secondo pensiero dovremmo meditare: Possano tutti gli esseri viventi agire in maniera positiva con il corpo, la parola e lo spirito e indugiare sull inazione dello spirito non-nato. Terzo pensiero: 2c- Caducità e morte Tutti i fenomeni compresi nel nostro corpo sottostanno in questo mondo condizionato alla legge della trasformazione. La caducità è visibile dappertutto e il momento della morte è incerto. Perciò non dobbiamo aspettare a iniziare la meditazione bensì sfruttare ogni momento per riconoscere la natura del nostro spirito per potere con ciò aiutare meglio gli esseri. Dobbiamo meditare su questo terzo pensiero: 3
Possano tutti gli esseri viventi rendersi conto della caducità e esercitarsi con costanza per sperimentare la natura non-nata dello spirito. Quarto pensiero: 2d- La sofferenza nel Samsara Tutti gli esseri soffrono senza eccezione. Soffrono perché non ricevono ciò che desiderano o perché hanno paura di perdere ciò che già possiedono, soprattutto il proprio corpo. La causa più profonda della sofferenza rimane tuttavia l adesione al proprio io. Una situazione di separazione, poiché lo spirito a causa del suo innamoramento cerca i valori dell identità in innumerevoli fenomeni e ci si perde. Riconoscere ciò è una vera liberazione. Dobbiamo meditare su questo quarto pensiero. Possano tutti gli esseri viventi riconoscere la sofferenza del mondo condizionato e eliminare l adesione al proprio io come causa della sofferenza. 3- Rifugio Dopo aver meditato su questi quattro pensieri fondamentali, lasciamo che lo spirito riposi di nuovo in se stesso. Dallo spazio dell ambiente si materializza di nuovo davanti a noi l essenza del rifugio sotto forma del Buddha medicinale e del suo mandala. Il suo corpo ha il colore blu lapislazzuli, trasparente, splendente ed è formato perfettamente dalla luce e dalla benedizione. E seduto nel centro di un fiore di loto immacolato, nell atteggiamento del loto su una falce di luna su un trono sostenuto da otto leoni delle nevi. Nella mano destra tiene fra indice e pollice nel gesto dell offerta la pianta dell arura, che può guarire tutte le 404 malattie di base causate da ignoranza, avidità e odio. Nella mano sinistra tiene sul suo grembo nel gesto dell equilibrio meditativo una ciotola per l elemosina piena del nettare di lunga vita. Indossa i tre paramenti dharma e il suo corpo possiede tutti i segni perfetti di un Buddha. E un incarnazione della forza di guarigione dell ambien- 4
te che agisce incessantemente per il bene degli esseri. Il suo aspetto sveglia in noi un fervore naturale e ci fa desiderare profondamente di realizzare in noi un simile stato senza tempo e immacolato per potere così liberare gli esseri dalla sofferenza. Intorno a lui si trovano i sette fratelli della medicina, i sedici bodhisattva e le divinità di protezione. Questo mandala pieno di magnificenza e benedizione guarda nella nostra direzione. Guardiamo nella direzione del mandala. Il nostro padre, nostra madre e tutti gli esseri viventi senza eccezione sono presenti. Rivolgiamo la nostra attenzione sul Buddha medicinale, giungiamo le mani all altezza del cuore e ripetiamo per tre volte il testo del rifugio: 3a- Prendiamo dapprima rifugio nell apertura dello spirito (Buddha), che non è una nullità, bensì un potenziale senza tempo da cui tutto può nascere e svilupparsi. Tale potenziale non ha né inizio né fine, non è nato e non può perciò svanire. Prendiamo rifugio nel Buddha, nell apertura dello spirito. (3 volte) 3b- Prendiamo rifugio nella chiarezza dello spirito (Dharma), in tutti i mezzi inviati che furono trasmessi da tempi immemorabili da parte di maestri realizzati per rendere possibile il riconoscimento della vera natura dello spirito. Prendiamo rifugio nel Dharma nella chiarezza dello spirito. (3 volte) 3c- Prendiamo rifugio nell infinità (Sangha) dello spirito, in tutti coloro che grazie ai loro sforzi sono andati al di là della sofferenza, hanno riconosciuto la natura dello spirito e che perciò possono essere considerati come immacolati compagni di viaggio. Prendiamo rifugio nel Sangha nell infinità dello spirito. (3 volte) 3f- Prendiamo rifugio soprattutto in colui che unisce tutto in sé, il nostro amato e realizzato Maestro in cammino. Il suo spirito aleggia nell apertura dello spazio, la sua parola trasmette il prezioso insegnamento per riconoscere lo spirito, la sua presenza è la rivelazione dell infinità dello spazio, che s intensifica incessantemente per il bene degli esseri. Il suo corpo è l archetipo senza tempo dello spazio, sul quale gli esseri possono meditare per riconoscere la natura del lo- 5
ro spirito. La sua benedizione assicura protezione contro una morte improvvisa a causa d incidenti, malattie e soprattutto disturbi durante la meditazione. Prendiamo rifugio nel maestro (Lama), che unisce tutto in sé, il nostro vero amico per strada. Possa io essere capace di seguire il sentiero boddhisatva e condurre tutti gli esseri viventi alla felicità e alla liberazione. (3 volte) Dopo aver recitato questa preghiera per tre volte, lasciamo che lo spirito riposi di nuovo in se stesso, libero da costrizioni e negazioni. 4- La fase costruttiva della meditazione Lasciamo che lo spirito riposi in se stesso e godiamo l attimo presente della sosta tranquilla in ciò che è, liberi da costrizioni e negazioni. Poi recitiamo il mantra del vuoto: OM SOBHAVA SHUDDHA SARWA DHARMA SOBHAVA SHUDDO HANG Con questo mantra avviene la pulizia di tutti i fenomeni, come anche di qualsiasi intenzione di voler trattenere un io. Tutto intorno a noi si scioglie man mano in luce. La consistenza dei fenomeni diminuisce lentamente finché non appare la natura immacolata insita nei fenomeni. In un attimo tutto diventa aperto e chiaro, come l ampiezza stessa del cielo. In quest apertura, che non è un nulla, s intensifica la vera natura del nostro spirito nella forma del Buddha medicinale Sangye Menla, la forza curativa dell ambiente. Il suo corpo ha il colore del lapislazzuli, trasparente, splendente ed è formato perfettamente da luce e benedizione. E seduto nel mezzo di un fiore di loto, su una falce di luna nell atteggiamento del loto, su un trono sostenuto da otto leoni di neve. Nella mano destra tiene fra indice e pollice, nel gesto del porgere, la pianta arura, che può curare tutte le 404 malattie basilari, derivanti da ignoranza, avidità e odio. Nella mano sinistra tiene sul suo grembo 6
nel gesto dell equilibrio meditativo una ciotola per l elemosina piena del nettare di lunga vita. Indossa i tre paramenti dharma e il suo corpo possiede tutti i segni perfetti di un Buddha. E l incarnazione della forza guaritrice dell ambiente che agisce incessantemente per il bene degli esseri. Il suo aspetto desta in noi un fervore naturale e ci porta a desiderare profondamente di realizzare anche noi un simile stato immacolato senza tempo per liberare con ciò gli esseri dalla sofferenza. A lui rivolgiamo la preghiera nel modo seguente: Te che personifichi la perfezione della guarigione, ti preghiamo di concedere la tua benedizione, affinché i cinque elementi ritornino nel loro equilibrio immacolato. Ti preghiamo di pulire il corpo, la parola e lo spirito di tutti gli esseri viventi e tutta la negatività che sia mai stata compiuta. Aiutaci a riconoscere l innata chiara luce dello spirito, affinché diventiamo capaci di liberare gli esseri dalla sofferenza. Dopo che noi abbiamo pregato così, il Buddha medicinale si avvicina sempre di più a noi, finché si trova proprio davanti a noi nello spazio. Possiamo percepire chiaramente il Suo campo di forza della luce e della benedizione, soprattutto la sua luce a cinque colori che inonda il nostro corpo ed elimina qualunque malattia e ogni disperazione. 4a- Dalla Sua fronte s irradia una luce bianca verso la nostra fronte. Scorre fra le sopracciglia verso la nostra fronte e riempie completamente il nostro corpo. Accogliamo la luce in noi in maniera rilassata e percepiamo come fluisce nel nostro corpo e raggiunge e pulisce ogni parte del corpo. Elimina tutto ciò che è negativo, che sia mai stato causato dalla nostra forma, pulisce l abbagliamento dello spirito e permette che la saggezza dell ambiente (Dharmadatu) si sviluppi spontaneamente. Attraverso la benedizione della luce bianca inoltre avviene la pulizia dei canali più sottili del cuore dal muco aumentandone così la sua chiarezza. 7
Ci lasciamo penetrare dalla luce e nello stesso tempo ci rendiamo conto della vibrazione OM nella nostra testa. Accogliamo in noi rilassati la luce e la vibrazione e percepiamo come l apertura e l infinità dell ambiente si sviluppa senza sforzo attraverso la benedizione della luce e dei mantra. 4b- Dalla gola del Buddha medicinale entra una luce rossa nella nostra gola e riempie tutto il nostro centro della parola. Pulisce la nostra parlata ed elimina tutto il negativo che mai sia stato pronunciato da noi. Pulisce soprattutto ogni adesione e ingordigia e permette che si sviluppi la saggezza della differenziazione. Attraverso la benedizione della luce rossa che inonda il nostro corpo, sono eliminate le malattie provocate dal freddo. Accogliamo in noi la luce e percepiamo come il nostro centro della parola diventa uno strumento per aiutare gli esseri. Nello stesso tempo sentiamo la vibrazione AH nella nostra gola. Accogliamo in noi rilassati la luce e la vibrazione e percepiamo come la coscienza e i concetti dello spirito si sviluppano attraverso la benedizione della luce e dei mantra in accordo con il vuoto dei fenomeni. 4c- Dal cuore del Buddha medicinale irradia davanti a noi una luce azzurra verso il centro del nostro cuore e riempie completamente lo spazio del cuore. Attraverso la benedizione della luce azzurra avviene la pulizia delle aggressioni e la saggezza simmetrica (simile a uno specchio) può manifestarsi spontaneamente. Assumiamo in noi la luce e sentiamo il nostro cuore riempirsene fino a diffondersi dappertutto. Attraverso la benedizione e la forza della luce azzurra avviene la pulizia dal calore, dalle tossine e dai prodotti di scarto della nostra coscienza mentale e contemporaneamente udiamo la vibrazione HUM nel centro della nostra cassa toracica. 8
Accogliamo in noi rilassati la luce e la vibrazione e percepiamo come la coscienza attraverso la benedizione della luce e del mantra si trasforma in consapevolezza e rispecchia i fenomeni immacolati. 4d- Dall ombelico del Buddha irradia una luce dorata verso il nostro ombelico. Attraversa la zona del ventre, si diffonde in tutto il corpo ed elimina soprattutto la vanità e l orgoglio. Grazie a ciò può svilupparsi spontaneamente la saggezza dell uguaglianza. Attraverso la benedizione della luce dorata avviene l eliminazione di muco denso, depositi e callosità. Contemporaneamente udiamo la vibrazione SO nella zona del nostro ombelico. Accogliamo in noi rilassati contemporaneamente la luce e la vibrazione e percepiamo che la separazione tra Samsara e Nirvana, tra il proprio Sé e un altro, tra l essere e il non-essere è eliminata attraverso la benedizione della luce e del mantra. 4e- Dal posto segreto del Buddha medicinale s irradia una luce verde verso il nostro centro segreto. Penetra in noi, si diffonde in tutto il corpo, pulisce la gelosia e l invidia e fa sì che la perfetta saggezza si diffonda. Attraverso la benedizione della luce verde avviene l eliminazione dell ammasso di calore u- mido e di vento interiore causato dalla paura. Contemporaneamente udiamo la vibrazione HA nel nostro posto segreto. Accogliamo in noi rilassati la luce e la vibrazione e percepiamo la nostra disposizione a liberare incessantemente dalla sofferenza gli esseri attraverso emanazioni e mezzi convenienti. Dopo che ogni singolo centro sarà stato benedetto dalla luce e dalla vibrazione avviene la percezione di tutte le cinque luci contemporaneamente, bianca, rossa, azzurra, gialla e verde e udiamo in noi alternativamente la vibrazione dei cinque mantra: 9
OM-AH-HUM-SO-HA. Con ciò raggiungiamo la perfezione e realizziamo tutte e cinque le saggezze. Indugiamo in questo stato più a lungo possibile e riceviamo in noi la benedizione in maniera rilassata. Il Buddha medicinale rappresenta l unione del vuoto e della felicità ed è circondato dalla luce meravigliosa di un arcobaleno. Recitiamo il mantra del Buddha medicinale più a lungo possibile.: TEYATA OM BEKANZE BEKANZE MAHA BEKANZE RADZA SA MUG GATE SOHA Durante la recitazione del mantra le luci sono assorbite nei singoli chakra individualmente oppure insieme. Il mantra può essere recitato in tre modi diversi: a voce alta, sottovoce o mentalmente. Ogni sillaba deve essere pronunciata con chiarezza. 5- La fase della fusione della meditazione Dopo che abbiamo meditato con tanta attenzione e rilassamento, la forma del Buddha medicinale si scioglie davanti a noi in luce. Queste meravigliose innumerevoli cinque luci dell arcobaleno entrano in noi attraverso l apertura del cranio e riempiono completamente il nostro corpo. Percepiamo che i raggi di luce riempiono il nostro corpo completamente e producono uno stato senza tempo di felicità. La verità interiore e quella esteriore sono divenute adesso inseparabili e noi indugiamo in questo stato perfetto, in cui non c è più nessuna separazione e lo spirito può incontrare se stesso. 6- La nuova fase di formazione (creazione) Come al mattino presto prima di svegliarsi completamente di nuovo si condensa lentamente un mondo intorno a noi. Attraverso la benedizione della meditazione appaiamo noi stessi nella forma del Buddha medicinale. Il mondo intorno a noi è divenuto il suo puro mandala e tutti gli esseri sono come dei Buddha e dei Bodhisattva: puri, perfetti e immacolati. 10
I suoni e i rumori sono percepiti come mantra, preghiere e preziosi insegnamenti, e tutti i pensieri sono divenuti gioco delle cinque saggezze. Indugiamo più a lungo possibile in questo stato. 7-Vantaggi della meditazione condivisa Alla fine ci auguriamo: Possa tutto il bene, che si è accumulato attraverso questa meditazione, rimanere non soltanto con noi, ma diventare infinito e condurre tutti gli esseri alla felicità e alla liberazione. Pensiamo soprattutto ai nostri genitori, fratelli e sorelle, figli, amici e ammalati che richiedono il nostro aiuto. Manteniamo questa immaginazione attiva anche se dobbiamo tornare al lavoro. 11