Fondamento della vita cristiana è Gesù Cristo: Il primo annuncio è dunque all origine del cammino. Dobbiamo RACCONTARE Gesù, metterci in ascolto di Lui e della sua Parola perché Lui continua a farci suoi discepoli anche oggi e a salvarci. Per questo prima dei Sacramenti, occorre annunciare Gesù Cristo. Compito della comunità cristiana è annunciare Gesù Cristo e mostrare che aderendo a Lui si vive meglio e si rende migliore il mondo, secondo il progetto manifestato appunto in Gesù.
Per questo prima dei Sacramenti, compito della comunità cristiana è annunciare GESÙ CRISTO e mostrare che aderendo a Lui si vive meglio e si rende migliore il mondo, secondo il progetto di Dio manifestato appunto in Gesù.
Siccome i ragazzi non hanno autonomia per fare scelte cristiane quotidiane, occorre che il cammino coinvolga i genitori o la famiglia, la quale comincia o riprende a vivere la vita cristiana al suo interno, trasmettendo la fede ai figli e partecipando in modo consapevole e per libera scelta alla vita comunitaria della parrocchia, affinché riattivi al suo interno la vita di fede, trasmettendola ai figli e vivendola insieme Il cammino deve diventare un cammino comune, intergenerazionale, per risvegliare la fede nella famiglia. Non la famiglia in aiuto ai catechisti, ma i catechisti in aiuto alla famiglia.
Il catechista assume un nuovo ruolo all interno del gruppo dell iniziazione cristiana: si occupa dei ragazzi, ma anche dei genitori; lavora in équipe con almeno un altra catechista; è il punto di riferimento per il cammino del gruppo che accompagna in tutte le sue tappe, fino all inserimento nella comunità cristiana; fa anche da tramite con la comunità stessa coinvolgendola nel cammino intrapreso lo chiameremo ACCOMPAGNATORE.
IMPARARE UN METODO Nell'attività formativa si possono prevedere iniziative di ricerca, di laboratorio e di costruzione attiva per apprendere sempre meglio ad acquisire una capacità metodologica tale da saper camminare con il proprio gruppo e, nello stesso tempo, con ogni persona e famiglia, attenti alle esigenze particolari di ciascuno
ATTENZIONE AI DIVERSI LINGUAGGI Sarà privilegiata la narrazione, la visione di filmati, l ascolto di brani musicali o l approccio ad alcune opere d arte per rendere più attraente l argomento da trattare e per consentire più facilmente ai bambini di entrare negli episodi evangelici e nei sentimenti dei personaggi protagonisti.
1 IL VISSUTO DEI BAMBINI 2 LA PAROLA affrontata sia con i piccoli che con gli adulti con modalità differenti e differenti rielaborazioni. 3 LA LITURGIA E LA PREGHIERA: oltre all invito a partecipare attivamente alla Messa domenicale( anche con momenti di animazione ) si possono prevedere micro- celebrazioni soprattutto in momenti importanti (consegna del Vangelo, inizio dell anno catechistico, memoria del battesimo) da inserire nelle celebrazioni comunitarie o da effettuarsi col gruppo e le famiglie. 4 L ESPERIENZA FAMILIARE E COMUNITARIA: prevedere incontri con i bambini e i genitori insieme sia durante gli incontri di catechesi che con la proposta di vivere alcune DOMENICHE INSIEME con iniziative diverse ( pranzo condiviso, pomeriggi dedicati all approfondimento, uscite ricreative e quant altro possa venire dalle richieste o necessità dei bambini e delle famiglie)
Progettare un incontro Si dovrà prevedere sempre un momento di accoglienza per creare il clima di gruppo. Si potrà prevedere un gesto per ricondurre il gruppo alla concentrazione necessaria. (accensione di una candela ) Si dovrà sempre riallacciare il contenuto dell incontro a quanto vissuto nel precedente ( filo rosso del primo anno, orme-passi nel secondo) Non pensare ad una programmazione di tipo scolastico ma a qualcosa che tenga conto delle situazioni concrete dei bambini e delle famiglie con cui camminiamo.