Giunta Regionale della Campania

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Transcript:

Giunta Regionale della Campania Delibera di Giunta RLGGE Area Generale di Coordinamento: A.G.C.5 Ecologia, tutela deli ambjente, disinquinamento, protezione civile Del kg.c. Settore Servizio 854 08/05/2009 5 1 2 Oggetto: Provvedimenti per la gestione della qualita dellaiia ambiente. Dichiarazione di conformità della copia cartacea: Il presente documento, ai sensi del T.U. dpr 445/2000 e successive modificazioni è copia conforme cartacea del provvedimento originale in formato elettronico, firmato elettronicamente, onservato in banca dati della Regione Campania. Estremi elettronici del documento: Documento Pn mario: 7630FF88A7322304E99444506CD3F2BA78F4D537 Frontespizio Allegato: 3F28FB E423FA79769AC1 D983E9EABAO4FA i BOEOC Data, 13/05/2009-10:35 Pagina 1 di 1

Assessore Ganapini Walter Regione Campania 5 1,2 Area Settore Assessore Dl e CR P SERD prot Gen 2OO90007920 nsig0 RegiOfl della CarflPafl Segretario Maria D ELlA 13) Claudio VELARDI 12) fvario Luigi SANTANGELO il) Nicola MAZZOCCA ASSENTE IO) Walter GANAPINI ASSENTE 9) Corrado GABRIELE ASSENTE 8) Oberdan FORLENZA 7) Alfonsina I)E FELiCE ASSENTE 6) Mariano D ANTONIO 5) Gabriella CUNDARI 4) Andrea COZZOLIN() ASSENTE 3) Assessore Ennio CASCETTA 2) Vice Presidente Antonio VALIANTE PRESIDENTE I) Presidente Antonio BASSOLINO ASSENTE Provvedimenti per la gestione della qualita dell aria ambiente Oggetto: PROCESSO VERBALE SEDUTA DEL 08/05/2009 EG. GEN. N. GIUNTA REGIONALE ATTT\iTA tyii3va Dehberazione N. 854

che con DGR del 14 febbraio 2006 n. 167 è stato approvato il Piano regionale di risanamento e mantenimento Mare e, da questo. alla Commissione Europea; che il Decreto Legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 ha affidato alle regioni e province autonome un insieme che il 03 aprile 2006 tale Piano è stato trasmesso al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del della qualità dell aria di seguito denominato Piano ; integrato di competenze in materia di valutazione e gestione dell aria ambiente, con l obiettivo di tutelare la qualità dell aria, laddove è buona, e di migliorarla negli altri casi; della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione della presente particolato fine (PM ), per l ozono e per il biossido di azoto una situazione stazionaria di criticità nell area 10 che i dati rilevati daifarpac, attraverso la rete regionale di rilevamento della qualità dell aria, evidenziano per il che il suddetto Piano attribuisce al traffico veicolare una quota rilevante nella produzione di particolato e N02; CONSIDERATO della introduzione di un nuovo valore obiettivo per il PM2,5. sostanzialmente i valori limite già operanti, in forza della relativa disciplina statale di recepimento, ad eccezione che le soglie di valutazione degli inquinanti atmosferici, introdotte con la citata Direttiva, confermano dell ambiente e di qualità dell aria e, nella prospettiva temporale di alcuni anni, di sostituire i precedenti atti dell aria, intende promuovere, nelle politiche dell Unione, l integrazione di un livello più elevato di tutela comunitari in materia, facendo comunque salvi gli obblighi degli Stati membri, derivanti dall applicazione delle direttive in corso di operatività; che la Direttiva 2008/50/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dcl 21 maggio 2008, relativa alla qualità PRESO ATTO competenza; misure del Piano: provinciali di rispettiva competenza. che la suddetta DGR del 14 febbraio 2006 n. 167 individua, inoltre, le autorità competenti all attuazione delle risanamento (MT8): PRE ECE (MT4) e la limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti all interno delle aree urbane per le zone di che, tra le misure a breve riguardanti i trasporti, è espressamente previsto il divieto di circolazione dei ciclomotori tipologia delle sorgenti emissive prese in considerazione; che gli interventi previsti nel Piano sono articolati in misure a breve e lungo termine e sono suddivisi in base alla margine di tolleranza; di tolleranza fissato dalla legislazione. Le zone di osservazione sono definite dal superamento del limite ma non del - i - le Sindaci dei cinque comuni capoluoghi di provincia, per le misure da attuarsi nei territori comunali di rispettiva Amministrazioni Provinciali della Campania per le misure da attuarsi negli altri comuni ricadenti nei territori Le zone di risanamento sono definite come quelle zone in cui almeno un inquinante supera il limite più il margine che il suddetto Piano individua sul territorio della regione Campania zone di risanamento e zone di osservazione. giugno 2007, pubblicato in via definitiva sul BURC numero speciale del 5/10/2007; che il Piano è stato approvato, con emendamenti, dal Consiglio Regionale della Campania nella seduta del 27 Alla stregua dell istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità

la necessità di garantire la salute dei cittadini della Regione Campania; che per fronteggiare la situazione emergenziale il Comune di Napoli, cosi come attuato in alcune regioni italiane, ha attivato il controllo annuale obbligatorio dei gas di scarico dei veicoli (bollino blu) e, con modalità e orari diversi a seconda della categorie veicolari, una limitazione alla circolazione degli: (Euro 2); che in altri Comuni capoluogo, in relazione ai superamenti dei livelli di soglia degli inquinanti, sono state attuate - ciclomotori - autoveicoli ad accensione spontanea e comandata, non omologati ai sensi della Direttiva 94/12/CE o 96/01/CE e motoveicoli a due tempi, non omologati ai sensi della dirèttiva 97/24/CE; analoghe iniziative; coordinata, le misure di cui al punto precedente; 2) che le autorità competenti (Province e Comuni Capoluogo) devono porre in essere, in maniera sinergica e come regolamentato dalla Direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici del 7 luglio 1998 B) Controllo annuale obbligatorio dei gas di scarico dei veicoli (Boilino Blu) circolanti in regione campania cosi 1) di integrare il Piano con le seguenti misure: - autoveicoli - ciclomotori ad accensione spontanea e comandata non omologati ai sensi della Direttiva 94/12/CE o 96/01/CE e motoveicoli a due tempi non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE e s.m.i; (Euro 2) e s.m.i; A) Limitazione della circolazione privata nelle aree urbane dei seguenti veicoli: Per quanto riportato in narrativa che qui si intende integralmente riportato e trascritto: DELIBERA PROPONE e la Giunta in conformità, con voto unanime, dal Dirigente del Settore, Alla stregua dell istruttoria compiuta dal Settore, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa il D. Lgs 351/99 la DGR del 14 febbraio 2006 n. 167; VISTO basate anche sull esperienza di altre regioni italiane; la necessità di integrare i1 Piano con misure più efficaci da porre in essere per prevenire situazioni d emergenza che nonostante le azioni poste in essere dai singoli Comuni risulta ancora una situazione critica per il rispetto dei limiti normativi, anche per il mancato coordinamento con i comuni limitrofi; RITENUTO Piano da proporre alla Giunta Regionale per l approvazione; rappresentanti dei Comuni Capoluogo e delle Provincie, sono state unanimemente concordate le integrazioni al che nel corso dell incontro, tenutosi in data 24/03/2009 presso il Settore Ecologia della Regione Campania, con i accensione spontanea (diesel) e comandata, non conformi alla Dir. 91/441/CE, nonché i ciclomotori e motocicli a due tempi convenzionali sono le principali fonti di emissione da traffico veicolare (benzene, polveri inalabili che, secondo gli studi scientifici effettuati sia a livello nazionale che internazionale, gli autoveicoli alimentati ad PMIO, N02 e CO); standard di qualità dell aria fissati dalla normativa vigente; mtropolitana di Napoli e in altri centri urbani della Campania, che rendono difficoltoso il raggiungimento degli

raccordo affinché siano concordati i periodi, i giorni ed i relativi limiti orari giornalieri (da fissare da un minimo di servizio; eventuali deroghe, tenendo conto delle richieste formulate dalle associazioni di categoria interessate in relazione alle difficoltà di sostituzione di alcuni veicoli il cui valore è collegato soprattutto agli allestimenti speciali con la e la distribuzione delle merci e per l esercizio delle attività commerciali, artigianali, industriali, agricole e di 5) che le Provincie, nell ambito delle concertazioni con i Comuni, hanno il compitodi proporre ai Comuni stessi 5 ore ad un massimo di 12), sia per i veicoli utilizzati per il trasporto privato, sia per quelli utilizzati per il trasporto 4) che le Province, nell ambito delle concertazioni con i Commi, hanno il compito di garantire il necessario Benevento; al Comune di Caserta; al Comune di Napoli; al Comune di Salerno; all ARPAC e al Settore Stampa, Regione Campania. dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; all Amministrazione Provinciale di Avellino; all Amministrazione Provinciale di Benevento; all Amministrazione Provinciale di Caserta; all Amministrazione Provinciale di Napoli; ail Amministrazione Provinciale di Salerno; al Comune di Avellino; al Comune di documentazione. informazione e Bollettino Ufficiale per la pubblicazione sul BURC e sul sito WEB della 8) di inviare la presente Delibera al Settore Tutela dell Ambiente e al Settore Ecologia dell AGC 05; al Ministero adempimenti previsti dall art.20 dello Statuto Regionale; 7) di disporre la trasmissione quale proposta al Consiglio Regionale della presente deliberazione per gli tutti i Comuni rientranti nel campo di influenza della centralina e ai Comuni che, in base ai modelli di diffusione degli inquinanti, contribuiscono ai superamenti degli stessi; 6) i superamenti vanno comunicati dall ARPAC, per l adozione degli eventuali provvedimenti di competenza, a dalle limitazioni della circolazione i veicoli che l art. 53 del Codice della Strada definisce motoveicoli per trasporti specifici e motoveicoli per uso speciale e quelli che l art. 54 del medesimo Codice definisce dotazione permanente delle attrezzature necessarie per l esecuzione di particolari attività lavorative ed esentando autoveicoli per trasporti specifici e autoveicoli per uso speciale ; sovracomunali, sono concertate tra le Provincie ed i Comuni interessati; 3) che le limitazioni al traffico veicolare sono stabilite dai Comuni e, nel caso in cui i superamenti riguardino aree

GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA AREA SETTORE SERVIZIO DELIBERAZIONE n 854 dei 08/05/2009 5 1,2 2 OGGETTO Provvedimenti per la gestione_della_gualita_dell aria_ambiente. QUADRO A CODICE COGNOME MATRICOLA FIRMA PRESIDENTE ASSESSORE Assessore Ganapini Walter DIRIGENTE SETTORE i». Palmieri Michele Dr. Rauci Luigi IL COORDINATORE AREA Dr. Rauci Luigi VISTO IL DIRIGENTE SETTORE COGNOME FIRMA ATTIVITA ASSISTENZA GIUNTA DATA ADOZIONE i 08/05/2009 INVIATO PER L ESECUZIONE IN DATA 12/05/2009 ALLE SEGUENTI AREE E SETTORI GENERALI DI COORDINAMENTO D ich la r q ione di conmdellaco la cari acea: Il presente documento, ai sensi del TU. dpr 445/2000 e successive modificazioni è copia conforme cartacea dei dati custoditi in banca dati della Regione Campania.