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Transcript:

Allegato A Prospetto di raffronto a.1 a.4 Superficie utile (SU) Superficie di pavimento di tutti i locali di una unità immobiliare, al netto delle superfici definite nella superficie accessoria (Sa), e comunque escluse le murature, i pilastri, i tramezzi, gli sguinci, i vani di porte e finestre, le logge, i balconi e le eventuali scale interne. Ai fini dell agibilità, i locali computati come superficie utile devono comunque presentare i requisiti igienico sanitari, richiesti dalla normativa a seconda dell uso cui sono destinati. La superficie utile di una unità edilizia è data dalla somma delle superfici utili delle singole unità immobiliari che la compongono. Si computano nella superficie utile: le cantine poste ai piani superiori al primo piano fuori terra; le cantine che hanno altezza utile uguale o superiore a m 2,70; i sottotetti con accesso diretto da una unità immobiliare, che rispettano i requisiti di abitabilità di cui all art. 2, comma 1, della LR 11/1998. Per gli immobili con destinazione d uso non residenziale si computano altresì nella superficie utile: i locali destinati al personale di servizio e di custodia, nonché i locali adibiti ad uffici e archivi; le autorimesse, quando costituiscano è costituita dalla superficie di pavimento degli alloggi e degli accessori interni, misurata al netto dei muri perimetrali e di quelli interni, delle soglie di passaggio da un vano all altro, degli sguinci di porte e finestre e delle scale interne la cui superficie in proiezione va calcolata una sola volta ed inserita nelle superfici non residenziali (Snr); Superficie di pavimento di tutti i locali di una unità immobiliare, al netto delle superfici definite nella superficie accessoria (Sa), e comunque escluse le murature, i pilastri, i tramezzi, gli sguinci, i vani di porte e finestre, le logge, i balconi e le eventuali scale interne. Ai fini dell agibilità, i locali computati come superficie utile devono comunque presentare i requisiti igienico sanitari, richiesti dalla normativa a seconda dell uso cui sono destinati. La superficie utile di una unità edilizia è data dalla somma delle superfici utili delle singole unità immobiliari che la compongono. Si computano nella superficie utile: le cantine poste ai piani superiori al primo piano fuori terra; le cantine che hanno altezza utile uguale o superiore a m 2,70; i sottotetti con accesso diretto da una unità immobiliare, che rispettano i requisiti di abitabilità di cui all art. 2, comma 1, della LR 11/1998. Per gli immobili con destinazione d uso non residenziale si computano altresì nella superficie utile: i locali destinati al personale di servizio e di custodia, nonché i locali adibiti ad uffici e archivi; le autorimesse, quando costituiscano

a.2 Superficie non residenziale (Snr) strumento essenziale dell attività economica (autonoleggi, attività di trasporto e assimilati) a.3 Superficie complessiva (Sc) Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (Sc = Su + 60% Sa) a.5 Superficie accessoria (Sa) Superficie di pavimento degli spazi di una unità edilizia o di una unità immobiliare aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d uso dell unità stessa, misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre. Nel caso di vani coperti, si computano le parti con altezza utile uguale o maggiore a m 1,80. Per tutte le funzioni si computano, in via esemplificativa, nella superficie accessoria: spazi aperti (coperti o scoperti), quali portici e gallerie pedonali (se non gravati si intende la superficie netta risultante dalla somma delle superfici non residenziali di pertinenza dell alloggio quali logge, balconi, cantinole e soffitte e di quelle di pertinenza dell organismo abitativo quali androni di ingresso, porticati liberi (escluso quelli di uso pubblico), volumi tecnici, rimesse o posti macchina coperti, centrali termiche anche singole quando ubicate in locali non abitabili, misurate al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre. Sono esclusi dal calcolo e quindi non computabili nella Snr i locali sottotetto aventi altezza virtuale (calcolata come rapporto V/S) inferiore a m 1,70 è data da: Sc = Su + 60% Snr. Per gli interventi di edilizia residenziale pubblica, ai fini della determinazione delle superfici, si applica il punto 4 dell'allegato A della delibera di Giunta Regionale del 17/7/96, n. 1663. si intende la superficie netta destinata a servizio dell attività quali tettoie, porticati, scale, vani ascensore e montacarichi, centrale termica, elettrica, di condizionamento ed ogni altro impianto tecnologico necessario al miglioramento delle condizioni di lavoro e dell'ambiente. Sono definiti impianti tecnologici gli impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici, di riscaldamento e climatizzazione, idro-sanitari, gas, sollevamento e protezione antincendio. strumento essenziale dell attività economica (autonoleggi, attività di trasporto e assimilati) si intende la superficie netta risultante dalla somma delle superfici non residenziali di pertinenza dell alloggio quali logge, balconi, cantinole e soffitte e di quelle di pertinenza dell organismo abitativo quali androni di ingresso, porticati liberi (escluso quelli di uso pubblico), volumi tecnici, rimesse o posti macchina coperti, centrali termiche anche singole quando ubicate in locali non abitabili, misurate al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre. Sono esclusi dal calcolo e quindi non computabili nella Snr i locali sottotetto aventi altezza virtuale (calcolata come rapporto V/S) inferiore a m 1,70 Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (Sc = Su + 60% Sa) Superficie di pavimento degli spazi di una unità edilizia o di una unità immobiliare aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d uso dell unità stessa, misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre. Nel caso di vani coperti, si computano le parti con altezza utile uguale o maggiore a m 1,80. Per tutte le funzioni si computano, in via esemplificativa, nella superficie accessoria: spazi aperti (coperti o scoperti), quali portici e gallerie pedonali (se non gravati

da servitù di uso pubblico), ballatoi, logge, balconi e terrazze; le tettoie con profondità superiore a m 1,50; le cantine poste al piano interrato, seminterrato o al primo piano fuori terra, purché abbiano altezza inferiore a m 2,70; i sottotetti che hanno accesso diretto da una unità immobiliare ma non rispettano i requisiti di abitabilità di cui all art. 2, comma 1, della LR n. 11/1998; i sottotetti che hanno accesso dalle parti comuni di una unità edilizia, per la porzione con altezza utile maggiore o uguale a m 1,80; le autorimesse e i posti auto coperti; i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, a terra, una sola volta; le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi (di accesso alle abitazioni o alle cantine), esclusi gli spazi comuni di collegamento verticale e gli androni condominiali a.6 Superficie complessiva (Sc) Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (Sc = Su + 60% Sa) B) Superficie lorda (Sul) denominata anche superficie utile lorda Somma delle superfici di tutti i piani fuori terra e seminterrati di un edificio, comprensiva dei muri perimetrali, delle partizioni e dei pilastri interni, esclusi i balconi, le terrazze scoperte, gli spazi scoperti a terra, le scale esterne, aperte e scoperte, e le scale di sicurezza esterne C) Superficie coperta (Sq) Proiezione sul piano orizzontale della sagoma planivolumetrica di un edificio Superficie totale (St) È data da: Su+60% Sa E costituita dalla somma delle superfici lorde di tutti i piani fuori terra comprensive dei muri perimetrali e di quelli interni, esclusi i balconi aggettanti e le terrazze scoperte. E data dalla proiezione orizzontale dei fili esterni delle strutture e dei tamponamenti da servitù di uso pubblico), ballatoi, logge, balconi e terrazze; le tettoie con profondità superiore a m 1,50; le cantine poste al piano interrato, seminterrato o al primo piano fuori terra, purché abbiano altezza inferiore a m 2,70; i sottotetti che hanno accesso diretto da una unità immobiliare ma non rispettano i requisiti di abitabilità di cui all art. 2, comma 1, della LR n. 11/1998; i sottotetti che hanno accesso dalle parti comuni di una unità edilizia, per la porzione con altezza utile maggiore o uguale a m 1,80; le autorimesse e i posti auto coperti; i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, a terra, una sola volta; le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi (di accesso alle abitazioni o alle cantine), esclusi gli spazi comuni di collegamento verticale e gli androni condominiali Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (Sc = Su + 60% Sa) Somma delle superfici di tutti i piani fuori terra e seminterrati di un edificio, comprensiva dei muri perimetrali, delle partizioni e dei pilastri interni, esclusi i balconi, le terrazze scoperte, gli spazi scoperti a terra, le scale esterne, aperte e scoperte, e le scale di sicurezza esterne Proiezione sul piano orizzontale della sagoma planivolumetrica di un edificio

perimetrali, escluso quelli sotto il livello del suolo, compreso i volumi aggettanti chiusi. Sono esclusi dal computo della superficie coperta i balconi, i cornicioni, le scale esterne in aggetto e le gronde con sporgenze non superiore a metri 1,00, le pensiline di ingresso non superiori a 5 mq (nel caso in cui i corpi aggettanti abbiano dimensioni superiori ai limiti predetti, verrà computata ai fini della calcolo della Sq solo la parte eccedente), le parti di edifici completamente sotterranee, le piscine e le vasche all aperto, le aie, le concimaie e le serre di coltura, i silos, i piani caricatori, gli impianti tecnologici in genere e quelli per la depurazione delle acque in zona industriale o artigianale, gli impianti di distribuzione dei carburanti. Dal computo della Sq sono inoltre esclusi tutti gli elementi costruttivi e tecnologici atti al superamento delle barriere architettoniche ai sensi della legge 9/01/1989 n 13 e successive modifiche ed integrazioni e quelli necessari per la prevenzione incendi. D) Rapporto di copertura (Q) Rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria (Sq/SF). Si indica di norma come un rapporto massimo ammissibile espresso con una percentuale E) Sagoma Proiezione su uno dei piani verticali della sagoma planivolumetrica è il rapporto calcolato in percentuale (Sq/Sf) riferito a tutte le opere edificate (Sf: superficie fondiaria). Indica la frazione di lotto copribile dalle costruzioni, siano esse sopra o sotto il livello del suolo. E la figura piana definita dal contorno esterno dell edificio (compreso bowwindows, esclusi sporti aggettanti, balconi inferiori a m 1.50) con riferimento a proiezioni sia sul piano orizzontale che sui piani verticali. Rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria (Sq/SF). Si indica di norma come un rapporto massimo ammissibile espresso con una percentuale Proiezione su uno dei piani verticali della sagoma planivolumetrica

Sagoma plani volumetrica Figura solida definita dall intersezione dei piani di tutte le superfici di tamponamento esterno e di copertura dell edificio e del piano di campagna, compresi i volumi aggettanti chiusi e quelli aperti ma coperti (bow window, logge, porticati) e i volumi tecnici, al netto dei balconi e degli sporti aggettanti per non più di m 1,50, delle sporgenze decorative e funzionali (comignoli, canne fumarie, condotte impiantistiche), delle scale esterne aperte e scoperte se a sbalzo, delle scale di sicurezza esterne e di elementi tecnologici quali pannelli solari e termici. f.1 Piano di un edificio Spazio delimitato dall estradosso del solaio inferiore, detto piano di calpestio (o pavimento), e dall intradosso del solaio superiore (soffitto) che può essere orizzontale, inclinato, curvo, misto Si definisce piano di un edificio lo spazio racchiuso o meno da pareti perimetrali, compreso tra due solai, limitato rispettivamente dal pavimento (estradosso del solaio inferiore, piano di calpestio) e dal soffitto (intradosso del solaio superiore). Il soffitto può presentarsi orizzontale, inclinato o curvo. Figura solida definita dall intersezione dei piani di tutte le superfici di tamponamento esterno e di copertura dell edificio e del piano di campagna, compresi i volumi aggettanti chiusi e quelli aperti ma coperti (bow window, logge, porticati) e i volumi tecnici, al netto dei balconi e degli sporti aggettanti per non più di m 1,50, delle sporgenze decorative e funzionali (comignoli, canne fumarie, condotte impiantistiche), delle scale esterne aperte e scoperte se a sbalzo, delle scale di sicurezza esterne e di elementi tecnologici quali pannelli solari e termici. Spazio delimitato dall estradosso del solaio inferiore, detto piano di calpestio (o pavimento), e dall intradosso del solaio superiore (soffitto) che può essere orizzontale, inclinato, curvo, misto f.2 Posizione del piano rispetto al terreno Per definire la posizione di un piano rispetto al terreno circostante (fuori terra, seminterrato, interrato) si assume la quota altimetrica di un suo elemento di riferimento (pavimento o soffitto) rispetto alla quota del terreno circostante (così come risulta modificato in seguito alle opere di sistemazione), misurata sulla linea di stacco dell edificio. In caso di terreni con pendenza uniforme o con pendenze variabili lungo il perimetro dell edificio si assumono rispettivamente la quota media o la media tra le medie. Nel caso di edifici le cui pareti perimetrali risultino separate dal terreno mediante muri di sostegno con interposta Per definire la posizione di un piano rispetto al terreno circostante (fuori terra, seminterrato, interrato) si assume la quota altimetrica di un suo elemento di riferimento (pavimento o soffitto) rispetto alla quota del terreno circostante (così come risulta modificato in seguito alle opere di sistemazione), misurata sulla linea di stacco dell edificio. In caso di terreni con pendenza uniforme o con pendenze variabili lungo il perimetro dell edificio si assumono rispettivamente la quota media o la media tra le medie. Nel caso di edifici le cui pareti perimetrali risultino separate dal terreno mediante muri di sostegno con interposta

intercapedine (scannafosso) di larghezza inferiore all altezza dell intercapedine, si considera linea di stacco dell edificio il limite superiore della intercapedine (bocca dello scannafosso). intercapedine (scannafosso) di larghezza inferiore all altezza dell intercapedine, si considera linea di stacco dell edificio il limite superiore della intercapedine (bocca dello scannafosso). f.3 Piano fuori terra o piano terra Piano di un edificio il cui pavimento si trova in ogni suo punto perimetrale a una quota uguale o superiore a quella del terreno circostante, anche a seguito delle opere di sistemazione dell area Si definisce piano fuori terra il piano di un edificio il cui pavimento si trovi in ogni suo punto perimetrale a una quota uguale o superiore a quella del terreno circostante così come risulta modificato anche in seguito alle opere di sistemazione. Piano di un edificio il cui pavimento si trova in ogni suo punto perimetrale a una quota uguale o superiore a quella del terreno circostante, anche a seguito delle opere di sistemazione dell area f.4 Piano seminterrato Piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno circostante e il cui soffitto si trova ad una quota media uguale o superiore a m 0,90 rispetto al terreno, misurata sulla linea di stacco dell edificio. Ai fini del computo delle superfici, i piani con quota di soffitto sopraelevata rispetto a quella del terreno circostante di una misura in media inferiore a m 0,90 sono assimilati ai piani interrati. Sono assimilati a piani fuori terra: i seminterrati il cui pavimento sia, almeno su un fronte, ad una quota uguale o superiore a quella del terreno circostante; i seminterrati il cui pavimento sia ad una quota media uguale o superiore a m -0,30 rispetto a quella del terreno circostante f.5 Piano interrato Piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota uguale o inferiore a quella del terreno circostante, intesa come linea di stacco dell edificio. Ai fini del computo delle superfici, sono assimilati agli interrati i seminterrati con quota di soffitto sopraelevata rispetto a quella del terreno Si definisce piano seminterrato il piano di un edificio che abbia il pavimento sotto la quota del terreno ed il cui soffitto si trovi in ogni suo punto perimetrale a una quota uguale o superiore a ml 1,50 rispetto al terreno circostante, misurata sulla linea di stacco dell edificio Si definisce piano interrato il piano di un edificio il cui soffitto si trovi in ogni suo punto perimetrale ad una quota uguale o inferiore a quella del terreno circostante, intesa come linea di stacco dell edificio. Sono inoltre assimilati ai piani interrati e considerati tali i piani seminterrati con Piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno circostante e il cui soffitto si trova ad una quota media uguale o superiore a m 0,90 rispetto al terreno, misurata sulla linea di stacco dell edificio. Ai fini del computo delle superfici, i piani con quota di soffitto sopraelevata rispetto a quella del terreno circostante di una misura in media inferiore a m 0,90 sono assimilati ai piani interrati. Sono assimilati a piani fuori terra: i seminterrati il cui pavimento sia, almeno su un fronte, ad una quota uguale o superiore a quella del terreno circostante; i seminterrati il cui pavimento sia ad una quota media uguale o superiore a m -0,30 rispetto a quella del terreno circostante Piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota uguale o inferiore a quella del terreno circostante, intesa come linea di stacco dell edificio. Ai fini del computo delle superfici, sono assimilati agli interrati i seminterrati con quota di soffitto sopraelevata rispetto a quella del terreno

circostante di una misura media inferiore a m 0,90 f.6 Soppalco Partizione orizzontale interna praticabile, che non determina un ulteriore piano nell edificio, ottenuta con la parziale interposizione di una struttura portante orizzontale in uno spazio chiuso. La superficie del soppalco non può superare il 50% di quella del locale che lo ospita; in caso contrario si determina un nuovo piano nell edificio. Qualora tutta o parte della superficie soprastante o sottostante sia utilizzata per creare uno spazio chiuso, con esclusione del vano scala, il vano ottenuto è considerato a sé stante. g.1 Altezza utile (Hu) Altezza netta del vano misurata dal piano di calpestio all intradosso del solaio sovrastante o delle strutture sottoemergenti dal soffitto (travetti), senza tener conto delle irregolarità e dei punti singolari. Ai fini della individuazione degli spazi fruibili (ossia aventi un'altezza utile non inferiore a m. 1,80), e di quelli non fruibili, l altezza utile si misura senza tenere conto di eventuali controsoffitti, salvo il caso in cui gli stessi siano necessari per la copertura di impianti tecnologici. Ai fini del rispetto dei requisiti cogenti in materia di altezza minima dei locali, essa si misura fino all altezza dell eventuale controsoffitto Altezza virtuale (o altezza utile media) (Hv) (altezza utile netta). Rapporto tra il volume (eventualmente calcolato come somma di più parti) dello spazio considerato e la relativa superficie di pavimento, con esclusione delle porzioni con altezza inferiore a m 1,80. quota del soffitto sopraelevata rispetto alla quota del terreno circostante di una misura inferiore a ml 0,90. S'intende la superfice ottenuta mediante l'interposizione parziale di una struttura orizzontale in uno spazio chiuso. Qualora tutta o parte della superficie sovrastante o sottostante sia utilizzata per creare uno spazio chiuso, con esclusione del vano scala, il vano ottenuto è considerato a sé stante. I soppalchi non possono risultare superiori al 50% della superficie del vano cui ineriscono. è data dall altezza misurata da pavimento a soffitto. Nei locali aventi soffitti inclinati ad una pendenza o curvi, l altezza utile si determina calcolando l altezza media risultante dalle altezze minima e massima della parte interessata. Nei locali con soffitti inclinati a più pendenze o curvi, l altezza utile si determina calcolando l altezza virtuale data dal rapporto Vu/Su dove Vu è il volume utile dello spazio interessato ed Su la relativa superficie utile. circostante di una misura media inferiore a m 0,90 Partizione orizzontale interna praticabile, che non determina un ulteriore piano nell edificio, ottenuta con la parziale interposizione di una struttura portante orizzontale in uno spazio chiuso. La superficie del soppalco non può superare il 50% di quella del locale che lo ospita; in caso contrario si determina un nuovo piano nell edificio. Qualora tutta o parte della superficie soprastante o sottostante sia utilizzata per creare uno spazio chiuso, con esclusione del vano scala, il vano ottenuto è considerato a sé stante. Altezza netta del vano misurata dal piano di calpestio all intradosso del solaio sovrastante o delle strutture sottoemergenti dal soffitto (travetti), senza tener conto delle irregolarità e dei punti singolari. Ai fini della individuazione degli spazi fruibili (ossia aventi un'altezza utile non inferiore a m. 1,80), e di quelli non fruibili, l altezza utile si misura senza tenere conto di eventuali controsoffitti, salvo il caso in cui gli stessi siano necessari per la copertura di impianti tecnologici. Ai fini del rispetto dei requisiti cogenti in materia di altezza minima dei locali, essa si misura fino all altezza dell eventuale controsoffitto (altezza utile netta). Rapporto tra il volume (eventualmente calcolato come somma di più parti) dello spazio considerato e la relativa superficie di pavimento, con esclusione delle porzioni con altezza inferiore a m 1,80.

g.2 Altezza lorda dei piani (Hp) Differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la quota del pavimento del piano sovrastante. Per l ultimo piano dell edificio si misura dal pavimento fino all intradosso del soffitto o della copertura. In tale misura non si tiene conto delle travi e delle capriate a vista. g.3 Altezza dei fronti (Hf) Misura ottenuta dalla differenza della quota media della linea di stacco dell edificio con la più alta delle seguenti quote: - intradosso del solaio sovrastante l ultimo piano che determina Su; - linea di intersezione tra il muro perimetrale e l intradosso del solaio di copertura, per gli edifici con copertura inclinata fino a 45 ; - linea di colmo, per gli edifici con copertura inclinata maggiore di 45 ; - sommità del parapetto in muratura piena, avente l altezza superiore a m 1,20, per gli edifici con copertura piana; - media delle altezze dei punti più alti sull intradosso della copertura, per le coperture a padiglione. Nella determinazione delle altezze, sono comunque esclusi: i parapetti in muratura piena al piano di copertura con altezza minore di m 1,20 o quando i vuoti prevalgono sui pieni; i manufatti tecnologici, quali extracorsa di ascensori, tralicci, ciminiere e vani tecnici particolari, fatte salve le disposizioni relative ai vincoli aeroportuali è data dalla differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la quota del pavimento del piano sovrastante. Per l ultimo piano dell edificio si misura dal pavimento all intradosso del soffitto o della copertura. In tale misura non si tiene conto delle travi e delle capriate a vista. Qualora la copertura sia a falde inclinate il calcolo dell altezza si effettua come al punto precedente. è data per ogni fronte dalla differenza fra la quota del marciapiede o del piano di campagna, ovvero la quota della linea di stacco dell edificio nella sua configurazione finale (nel caso di terreno inclinato lungo il fronte si considera la quota media) e la più alta delle seguenti quote, con esclusione dei manufatti tecnologici: - intradosso del solaio sovrastante l ultimo piano che determina Su; - linea di gronda (per gli edifici con copertura inclinata fino a 45 ); - linea di colmo (per gli edifici con copertura inclinata maggiore di 45 ) - sommità del parapetto in muratura piena, avente l altezza superiore a ml 1, 20 (per gli edifici con copertura piana). Differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la quota del pavimento del piano sovrastante. Per l ultimo piano dell edificio si misura dal pavimento fino all intradosso del soffitto o della copertura. In tale misura non si tiene conto delle travi e delle capriate a vista. Misura ottenuta dalla differenza della quota media della linea di stacco dell edificio con la più alta delle seguenti quote: - intradosso del solaio sovrastante l ultimo piano che determina Su; - linea di intersezione tra il muro perimetrale e l intradosso del solaio di copertura, per gli edifici con copertura inclinata fino a 45 ; - linea di colmo, per gli edifici con copertura inclinata maggiore di 45 ; - sommità del parapetto in muratura piena, avente l altezza superiore a m 1,20, per gli edifici con copertura piana; - media delle altezze dei punti più alti sull intradosso della copertura, per le coperture a padiglione. Nella determinazione delle altezze, sono comunque esclusi: i parapetti in muratura piena al piano di copertura con altezza minore di m 1,20 o quando i vuoti prevalgono sui pieni; i manufatti tecnologici, quali extracorsa di ascensori, tralicci, ciminiere e vani tecnici particolari, fatte salve le disposizioni relative ai vincoli aeroportuali g.4 Altezza dell edificio (H) Altezza massima tra quella dei vari fronti E' la massima fra le Hf del fabbricato. E' la massima fra le Hf del fabbricato.

g.5 Altezza media (Hm) è costituita dalla media aritmetica delle Hf del fabbricato. h.1 Distanza dai confini di zona o di ambito urbanistico h.1 Distanza dai confini di Proprietà (D1) Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine di zona o di ambito urbanistico Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine della proprietà. h.2 Distanza tra edifici (D2) Lunghezza del segmento minimo che congiunge gli edifici, compresi i punti di affaccio h.3 Indice di visuale libera (Ivl) Rapporto fra la distanza dei singoli fronti del fabbricato dai confini di proprietà o dai confini stradali, e l altezza dei medesimi fronti. è la distanza minima intercorrente tra il fabbricato ed il confine di proprietà, di zona, o stradale; Compreso nel punto h.1 è la distanza minima intercorrente tra edifici prospicienti. è il rapporto fra la distanza delle varie fronti del fabbricato dai confini di zona, di proprietà, dai cigli stradali e l altezza delle fronti stesse (D/Hf). In corrispondenza degli angoli del fabbricato, le zone di visuale libera che non devono sovrapporsi, relative ai due fronti, si raccordano con linea retta. è costituita dalla media aritmetica delle Hf del fabbricato. Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine di zona o di ambito urbanistico Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine della proprietà. Lunghezza del segmento minimo che congiunge gli edifici, compresi i punti di affaccio Rapporto fra la distanza dei singoli fronti del fabbricato dai confini di proprietà o dai confini stradali, e l altezza dei medesimi fronti. Distanza dal confine stradale Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine stradale, così come definito dal Nuovo Codice della strada i.1 Volume utile (Vu) Somma dei prodotti delle superfici utili o accessorie per le relative altezze utili; il volume utile di un vano può risultare dalla somma di più parti con altezze diverse è pari alla somma dei prodotti delle superfici utili (Su) di ogni piano per le relative altezze lorde misurate da pavimento a pavimento ad eccezione dell ultimo piano abitabile, la cui altezza va misurata all'intradosso dell'ultimo solaio, se piano, ovvero come media ponderale delle altezze se i solai sono inclinati. Ai sensi dell'art. 13, comma 7, della L. 24/7/96, n. 503, non sono computabili ai fini della volumetria utile gli eventuali volumi aggiuntivi relativi agli Lunghezza del segmento minimo che congiunge l edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine stradale, così come definito dal Nuovo Codice della strada Somma dei prodotti delle superfici utili o accessorie per le relative altezze utili; il volume utile di un vano può risultare dalla somma di più parti con altezze diverse

impianti tecnici degli ascensori. i.2 i.3 Volume totale o lordo (Vt) Volume della figura solida fuori terra definita dalla sua sagoma planivolumetrica Volume Lordo: è il volume complessivo, misurato all esterno vuoto per pieno di tutte le parti costruite fuori terra, dalla linea di stacco dell edificio dal terreno circostante con riferimento alla configurazione finale, alla copertura compresa, escluso i balconi aggettanti e le terrazze scoperte. Volume totale: è il volume complessivo, misurato vuoto per pieno di tutte le parti costruite fuori e dentro terra, dal piano di calpestio più basso alla copertura compresa, escluso i balconi aggettanti e le terrazze scoperte, misurato all esterno. Volume della figura solida fuori terra definita dalla sua sagoma planivolumetrica Volume tecnico Spazio ispezionabile, ma non stabilmente fruibile da persone, destinato agli impianti di edifici civili, industriali e agro produttivi come le centrali termiche ed elettriche, impianti di condizionamento d aria, di sollevamento meccanico di cose e persone, di canalizzazione, camini, canne fumarie, ma anche vespai, intercapedini, doppi solai. Ai fini del calcolo delle superfici, sono comunque escluse le centrali termiche, i vani motori di ascensori, le canne fumarie e di aerazione, le condotte e le intercapedini tecniche; i restanti volumi tecnici sono computati a seconda che siano o meno praticabili Spazio ispezionabile, ma non stabilmente fruibile da persone, destinato agli impianti di edifici civili, industriali e agro produttivi come le centrali termiche ed elettriche, impianti di condizionamento d aria, di sollevamento meccanico di cose e persone, di canalizzazione, camini, canne fumarie, ma anche vespai, intercapedini, doppi solai. Ai fini del calcolo delle superfici, sono comunque escluse le centrali termiche, i vani motori di ascensori, le canne fumarie e di aerazione, le condotte e le intercapedini tecniche; i restanti volumi tecnici sono computati a seconda che siano o meno praticabili

l.1 Superficie territoriale (ST) Superficie totale di una porzione di territorio, la cui trasformazione è sottoposta a strumentazione urbanistica operativa e attuativa (POC e PUA). Comprende la superficie fondiaria e le dotazioni territoriali l.2 Superficie fondiaria (SF) Superficie di una porzione di territorio destinata all uso edificatorio. Rispetto alla superficie territoriale la superficie fondiaria è l area residua al netto delle superfici l.3 Superficie minima di intervento (Sm) per le dotazioni territoriali pubbliche. Rientrano nella superficie fondiaria le aree private gravate da servitù di uso pubblico. Per i soli casi di interventi su lotti del territorio urbanizzato, la superficie fondiaria (SF) può comprendere le eventuali superfici (di parcheggi) di dotazione territoriale pubblica che si rendono necessarie a seguito dell intervento Area individuata dagli strumenti come superficie minima per l ammissibilità di un intervento urbanistico-edilizio sull area stessa l.4 Superficie permeabile (Sp) Porzione inedificata di una determinata superficie, priva di pavimentazione o di altri manufatti permanenti entro o fuori terra che impediscano alle acque meteoriche di raggiungere naturalmente e direttamente la falda acquifera. per superficie territoriale si intende una porzione di territorio comprendente le aree per urbanizzazione primaria e secondaria e la superficie fondiaria. per superficie fondiaria si intende quella parte di area residua edificatoria che risulterà dalla superficie territoriale deducendo le superfici per opere di urbanizzazione primaria e secondaria. per superficie minima di intervento si intende l area minima richiesta per poter attuare un intervento edilizio diretto. La superficie minima di intervento è determinata dagli strumenti vigenti per ciascuna zona omogenea. è costituita dalla sommatoria delle aree permeabili naturalmente in profondità, senza la presenza di manufatti interrati, sulle quali porre a dimora arbusti ed alberature. Rientrano nella quantificazione della Sp anche le aree pavimentate con autobloccanti cavi. Superficie totale di una porzione di territorio, la cui trasformazione è sottoposta a strumento urbanistico preventivo strumento urbanistico preventivo (PPIP o PdL). Comprende la superficie fondiaria e le dotazioni territoriali Superficie di una porzione di territorio destinata all uso edificatorio. Rispetto alla superficie territoriale la superficie fondiaria è l area residua al netto delle superfici per le dotazioni territoriali pubbliche. Rientrano nella superficie fondiaria le aree private gravate da servitù di uso pubblico. Per i soli casi di interventi su lotti del territorio urbanizzato, la superficie fondiaria (SF) può comprendere le eventuali superfici (di parcheggi) di dotazione territoriale pubblica che si rendono necessarie a seguito dell intervento Area individuata dagli strumenti come superficie minima per l ammissibilità di un intervento urbanistico-edilizio sull area stessa Porzione inedificata di una determinata superficie, priva di pavimentazione o di altri manufatti permanenti entro o fuori terra che impediscano alle acque meteoriche di raggiungere naturalmente e direttamente la falda acquifera. l.5 Indice di fabbricabilità territoriale (It) esprime il volume utile massimo, espresso in metri cubi, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie territoriale (St). esprime il volume utile massimo, espresso in metri cubi, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie territoriale (St).

l.6 Indice di fabbricabilità fondiaria (If) esprime il volume utile massimo, espresso in metri cubi, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria (Sf). esprime il volume utile massimo, espresso in metri cubi, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria (Sf). l.7 Indice di utilizzazione territoriale (Ut) l.8 Indice di utilizzazione fondiaria (Uf) esprime la superficie utile massima, espressa in metri quadrati, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie territoriale (St). esprime la superficie utile massima, espressa in metri quadrati, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria (Sf). esprime la superficie utile massima, espressa in metri quadrati, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie territoriale (St). esprime la superficie utile massima, espressa in metri quadrati, realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria (Sf). l.9 Rapporto /indice di permeabilità (Ip) l.10 Superficie per opere di urbanizzazione primaria (S1) Rapporto tra la superficie permeabile (Sp) e la superficie territoriale o fondiaria. Si indica di norma come un rapporto minimo ammissibile espresso con una percentuale. Si definiscono così l Indice di permeabilità territoriale (Sp/ST) e l Indice di permeabilità fondiaria (Sp/SF) rappresenta il rapporto minimo ammissibile, espresso in quota percentuale, tra la Superficie permeabile (Sp) e la superficie delle aree di intervento (St o Sf). sono opere di urbanizzazione primaria ai fini dell art.5 della L.28/01/1977 n 10: a) le strade e gli spazi di sosta e di parcheggio; b) le fognature e gli impianti di depurazione; c) il sistema di distribuzione dell'acqua; d) il sistema di distribuzione dell'energia elettrica, forza motrice, gas e telefono; e) la pubblica illuminazione; f) il verde attrezzato di uso collettivo; g) gli allacciamenti ai pubblici servizi Rapporto tra la superficie permeabile (Sp) e la superficie territoriale o fondiaria. Si indica di norma come un rapporto minimo ammissibile espresso con una percentuale. Si definiscono così l Indice di permeabilità territoriale (Sp/ST) e l Indice di permeabilità fondiaria (Sp/SF) sono opere di urbanizzazione primaria ai fini dell art.5 della L.28/01/1977 n 10: a) le strade e gli spazi di sosta e di parcheggio; b) le fognature e gli impianti di depurazione; c) il sistema di distribuzione dell'acqua; d) il sistema di distribuzione dell'energia elettrica, forza motrice, gas e telefono; e) la pubblica illuminazione; f) il verde attrezzato di uso collettivo; g) gli allacciamenti ai pubblici servizi

non aventi carattere generale ma al servizio esclusivo dell insediamento. non aventi carattere generale ma al servizio esclusivo dell insediamento. l.11 Superficie per opere di urbanizzazione secondaria (S2) sono opere di urbanizzazione secondaria ai fini dell art.5 della L.28/01/1977 n 10: a) gli asili nido e le scuole materne; b) le scuole dell'obbligo; c) le chiese e gli altri edifici per servizi religiosi; d) i centri civici e sociali, le attrezzature culturali e sanitarie; e) gli spazi pubblici a parco e per lo sport; f) i parcheggi pubblici di scala comunale; g) i mercati di quartiere; h) le delegazioni comunali; sono opere di urbanizzazione secondaria ai fini dell art.5 della L.28/01/1977 n 10: a) gli asili nido e le scuole materne; b) le scuole dell'obbligo; c) le chiese e gli altri edifici per servizi religiosi; d) i centri civici e sociali, le attrezzature culturali e sanitarie; e) gli spazi pubblici a parco e per lo sport; f) i parcheggi pubblici di scala comunale; g) i mercati di quartiere; h) le delegazioni comunali; Superfici escluse dal computo della Su e della Sa Parametro per la definizione della Superficie Utile abitabile ai fini del versamento dei contributi concessori Non costituiscono né superficie utile né accessoria: i porticati o gallerie gravati da servitù di uso pubblico; gli spazi scoperti a terra (cortili, chiostrine, giardini) sia privati che comuni; le parti comuni di collegamento verticale (vani ascensore, scale e relativi pianerottoli) e gli androni condominiali; i corselli delle autorimesse costituenti parti comuni, anche se coperti, e relative rampe; le pensiline; le tettoie con profondità inferiore a m 1,50; i tetti verdi non praticabili; i lastrici solari, a condizione che siano condominiali e accessibili solo da spazi comuni; i pergolati a terra; Non costituiscono né superficie utile né accessoria: i porticati o gallerie gravati da servitù di uso pubblico; gli spazi scoperti a terra (cortili, chiostrine, giardini) sia privati che comuni; le parti comuni di collegamento verticale (vani ascensore, scale e relativi pianerottoli) e gli androni condominiali; i corselli delle autorimesse costituenti parti comuni, anche se coperti, e relative rampe; le pensiline; le tettoie con profondità inferiore a m 1,50; i tetti verdi non praticabili; i lastrici solari, a condizione che siano condominiali e accessibili solo da spazi comuni; i pergolati a terra;

gli spazi con altezza inferiore a m 1,80; vani tecnici e spazi praticabili che ospitano qualsivoglia impianto tecnologico dell edificio (tra cui: le centrali termiche, i vani motori di ascensori, le canne fumarie e di aerazione, le condotte, le intercapedini tecniche). Superficie catastale (Sca) Si veda l Allegato C del DM 138/1998 recante: Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unità immobiliari a destinazione ordinaria (gruppi R, P, T) Parti comuni condominiali Superficie di vendita (Sv) Area dell insediamento (Ai) Spazi catastalmente definiti come parti comuni in quanto a servizio di più unità immobiliari. Superficie di pavimento dell area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili e quelle dei locali o aree esterne frequentabili dai clienti, adibiti all esposizione delle merci e collegati direttamente all esercizio di vendita. Non costituisce superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi igienici, impianti tecnici e altri servizi per i quali non è previsto l ingresso dei clienti, nonché gli spazi di cassa e avancassa purché non adibiti all esposizione. Per quanto riguarda gli esercizi di merci ingombranti ci si riferisce alla DCR 26 marzo 2002, n. 344 Fermo restando il computo dei volumi edilizi connessi con l attività (uffici, accoglienza, spogliatoi, servizi igienici etc.), l area dell insediamento è la superficie di uno spazio all aperto comprendente attrezzature scoperte destinate ad attività gli spazi con altezza inferiore a m 1,80; vani tecnici e spazi praticabili che ospitano qualsivoglia impianto tecnologico dell edificio (tra cui: le centrali termiche, i vani motori di ascensori, le canne fumarie e di aerazione, le condotte, le intercapedini tecniche). Si veda l Allegato C del DM 138/1998 recante: Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unità immobiliari a destinazione ordinaria (gruppi R, P, T) Spazi catastalmente definiti come parti comuni in quanto a servizio di più unità immobiliari. Superficie di pavimento dell area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili e quelle dei locali o aree esterne frequentabili dai clienti, adibiti all esposizione delle merci e collegati direttamente all esercizio di vendita. Non costituisce superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi igienici, impianti tecnici e altri servizi per i quali non è previsto l ingresso dei clienti, nonché gli spazi di cassa e avancassa purché non adibiti all esposizione. Per quanto riguarda gli esercizi di merci ingombranti ci si riferisce alla DCR 26 marzo 2002, n. 344 Fermo restando il computo dei volumi edilizi connessi con l attività (uffici, accoglienza, spogliatoi,servizi igienici etc.), l area dell insediamento è la superficie di uno spazio all aperto comprendente attrezzature scoperte destinate ad attività

Area di sedime Densità territoriale Densità fondiaria sportive, ricreative, turistiche o comunque di interesse collettivo, ivi comprese le superfici destinate ad accogliere gli eventuali spettatori, delimitata da opere di recinzione e/o individuata catastalmente o progettualmente. La misura dell area dell insediamento si utilizza per la determinazione convenzionale dell incidenza degli oneri di urbanizzazione destinati alla realizzazione ed alla manutenzione delle infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti, alle aree ed alle opere per le attrezzature e per gli spazi collettivi e per le dotazioni ecologiche ed ambientali, e ai fini del calcolo del contributo di costruzione afferente agli oneri di urbanizzazione stessi, in applicazione delle relative Tabelle Parametriche Regionali. Superficie occupata dalla parte fuori terra di un fabbricato Quantità massima di volumi o superfici realizzabili, o quantità realizzata, su una determinata superficie territoriale. La densità territoriale si esprime attraverso un Indice di edificabilità territoriale dato dal rapporto tra le quantità massime edificabili, o le quantità realizzate, e la relativa superficie territoriale Quantità massima di volumi o superfici realizzabili, o quantità realizzata, su una determinata superficie fondiaria La densità fondiaria si esprime attraverso un Indice di edificabilità fondiaria dato dal rapporto tra le quantità massime edificabili, o le quantità realizzate, e la relativa superficie fondiaria sportive, ricreative, turistiche o comunque di interesse collettivo, ivi comprese le superfici destinate ad accogliere gli eventuali spettatori, delimitata da opere di recinzione e/o individuata catastalmente o progettualmente. La misura dell area dell insediamento si utilizza per la determinazione convenzionale dell incidenza degli oneri di urbanizzazione destinati alla realizzazione ed alla manutenzione delle infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti, alle aree ed alle opere per le attrezzature e per gli spazi collettivi e per le dotazioni ecologiche ed ambientali, e ai fini del calcolo del contributo di costruzione afferente agli oneri di urbanizzazione stessi, in applicazione delle relative Tabelle Parametriche Regionali. Superficie occupata dalla parte fuori terra di un fabbricato Quantità massima di volumi (IT) o superfici (UT) realizzabili, o quantità realizzata, su una determinata superficie territoriale. La densità territoriale si esprime attraverso un Indice di edificabilità territoriale dato dal rapporto tra le quantità massime edificabili, o le quantità realizzate, e la relativa superficie territoriale Quantità massima di volumi (IF) o superfici (UF) realizzabili, o quantità realizzata, su una determinata superficie fondiaria La densità fondiaria si esprime attraverso un Indice di edificabilità fondiaria dato dal rapporto tra le quantità massime edificabili, o le quantità realizzate, e la relativa superficie fondiaria

Ambito Comparto Lotto Unità fondiaria Parte di territorio definita dal PSC in base a caratteri propri e ad obiettivi di pianificazione, classificata e disciplinata in relazione a regole di trasformazione omogenee, attraverso parametri ed edilizi, criteri e modalità di intervento, e norme di attuazione Porzione di territorio in cui si opera previo PUA, con il coordinamento dei soggetti interessati Porzione di suolo urbano soggetta ad intervento edilizio unitario, comprensiva dell edificio esistente o da realizzarsi. Si definisce lotto libero, o lotto inedificato, l unità fondiaria preordinata all edificazione Porzione di territorio individuata sulla base di attributi di natura giuridica o economica. Sono, ad esempio, unità fondiarie: - le unità fondiarie preordinate all edificazione, dette anche lotti liberi o lotti inedificati ; - gli spazi collettivi urbani, quali i giardini pubblici, le piazze e simili; - le unità poderali, o unità fondiarie agricole, costituite dai terreni di un azienda agricola e dalle relative costruzioni al servizio della conduzione dell azienda Potenzialità edificatoria Quantità massima di edificazione consentita dalla completa applicazione degli indici, parametri urbanistico-edilizi ed eventuali vincoli stabiliti per quell area dagli strumenti m.1 Unità immobiliare (Ui) Porzione di fabbricato, intero fabbricato o gruppi di fabbricati, ovvero area, suscettibile di autonomia funzionale e di redditualità nel locale mercato immobiliare, secondo le norme catastali Omesso poiché non pertinente Porzione di territorio in cui si opera previo PPIP, con il coordinamento dei soggetti interessati Porzione di suolo urbano soggetta ad intervento edilizio unitario, comprensiva dell edificio esistente o da realizzarsi. Si definisce lotto libero, o lotto inedificato, l unità fondiaria preordinata all edificazione Porzione di territorio individuata sulla base di attributi di natura giuridica o economica. Sono, ad esempio, unità fondiarie: - le unità fondiarie preordinate all edificazione, dette anche lotti liberi o lotti inedificati ; - gli spazi collettivi urbani, quali i giardini pubblici, le piazze e simili; - le unità poderali, o unità fondiarie agricole, costituite dai terreni di un azienda agricola e dalle relative costruzioni al servizio della conduzione dell azienda Quantità massima di edificazione consentita dalla completa applicazione degli indici, parametri urbanistico-edilizi ed eventuali vincoli stabiliti per quell area dagli strumenti è l unità minima di riferimento, censita al catasto urbano, negli interventi di trasformazione e/o conservazione del tessuto esistente. Porzione di fabbricato, intero fabbricato o gruppi di fabbricati, ovvero area, suscettibile di autonomia funzionale e di redditualità nel locale mercato immobiliare, secondo le norme catastali

m.2 Edificio unifamiliare/ monofamiliare Edificio singolo con i fronti perimetrali esterni direttamente aerati e corrispondenti ad un unico alloggio per un solo nucleo familiare. m.3 Carico urbanistico Fabbisogno di dotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità di un determinato immobile o insediamento in relazione alle destinazioni d uso e all entità dell utenza edificio singolo con i fronti perimetrali esterni direttamente areati e corrispondente ad un unico alloggio per un solo nucleo familiare; per edificio unifamiliare si intende altresì quelli comprendenti un unico alloggio, direttamente areato e con almeno un fronte esterno riferito, nella mappa catastale, ad un unica particella. per aumento di carico urbanistico, ai fini del calcolo degli oneri di urbanizzazione, si intende aumento della Superficie utile (Su) anche con trasformazione di Superficie accessoria (Sa) e/o Superficie non residenziale (Snr) in Su e/o variazione della destinazione d uso, con o senza trasformazioni fisiche, tra un raggruppamento e l altro di categorie di cui all art. 16 della Legge Regionale 6/95, che comporti una maggior quota di standard e/o l aumento di unità immobiliari. Edificio singolo con i fronti perimetrali esterni direttamente aerati e corrispondenti ad un unico alloggio per un solo nucleo familiare. Fabbisogno di dotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità di un determinato immobile o insediamento in relazione alle destinazioni d uso e all entità dell utenza Vuoto tecnico Sottotetto Camera d aria esistente tra il solaio del piano terreno e le fondazioni, destinato anche all aerazione e deumidificazione della struttura dell edificio, con altezza non superiore a m 1,80 Spazio compreso tra l intradosso della copertura non piana dell edificio e l estradosso del solaio del piano sottostante Camera d aria esistente tra il solaio del piano terreno e le fondazioni, destinato anche all aerazione e deumidificazione della struttura dell edificio, con altezza non superiore a m 1,80 Spazio compreso tra l intradosso della copertura non piana dell edificio e l estradosso del solaio del piano sottostante Alloggio Unità immobiliare destinata ad abitazione Unità immobiliare destinata ad abitazione Unità edilizia (Ue) Unità tipologico-funzionale che consiste in un edificio autonomo dal punto di vista Unità tipologico-funzionale che consiste in un edificio autonomo dal punto di vista spaziale, statico e funzionale, anche per spaziale, statico e funzionale, anche per quanto riguarda l accesso e la quanto riguarda l accesso e la distribuzione, realizzato e trasformato con distribuzione, realizzato e trasformato con interventi unitari. L unità edilizia interventi unitari. L unità edilizia