II Seminario di studio. Viaggio alla ricerca dei diritti dell infanzia e dell adolescenza attraverso le Regioni italiane

Documenti analoghi
RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)

Dossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Il Coordinamento PIDIDA è presente a livello nazionale ed anche regionale in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Lazio e Veneto.

COMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono i giovani che si sono registrati

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico

ALFID. Associazione Laica Famiglie in Difficoltà

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per il Personale scolastico

Focus Anticipazione sui principali dati della scuola statale A.S. 2015/2016. (Settembre 2015)

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

Indice. 1. L EDIZIONE 2008 DEL VIAGGIO ALLA RICERCA DEI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA pag. 11

Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani

ORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17

COMUNICATO UFFICIALE N. 10 del 16 aprile 2015

I giovani Neet registrati

COS E IL? -Tratto dal Documento Programmatico del PIDIDA-

Le aziende agrituristiche

7. Assistenza primaria

Test preliminari: candidati e ammessi per regione

Scuola dell'infanzia. Scuola Primaria. Posti. Regione

Gli assicurati e gli infortuni sul lavoro. Adelina Brusco, Daniela Gallieri

REPORTISTICA ISCRITTI

Provincia di Monza e della Brianza

le implicazioni sul territorio

ELENCO POSTI MESSI A CONCORSO SUDDIVISI PER REGIONE. Scuola dell'infanzia Regione

1.2) Altre nomenclature rilevanti (NACE/CPA/CPC): CPC 71222;83101;61120;74490

Listino prezzi tubi saldati tondi, di forma e speciali, da nastro laminato a caldo, nero, decapato e zincato Sendzimir

TAB 7.12 Numero di brevetti europei pubblicati dall'epo (European Patent Office) Valori pro capite per milione di abitanti (*)

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali

I centri antitumore dell'oncoguida suddivi per tipo di tumore e per Regione

costo quota iscrizione: 100 EURO costo partecipazione TFA: 2.577,47 EURO (di cui euro, tassa regionale)

OSSERVATORIO NAZIONALE. L uso dei farmaci in Italia SULL IMPIEGO DEI MEDICINALI gennaio-settembre

GIOCHI NUMERO CONCESSIONI/AUTORIZZAZIONI

UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE

Ricorso agli ammortizzatori sociali settore Vigilanza Privata. Anno 2012

IV Corso EFAC IlI lc AF: st s at a o d el e ll ar a t r e Te T r e e r s e a s a As c As i c o i ne

Forum dei Bambini e dei Ragazzi

Indagine sul livello di conoscenza delle droghe da parte della popolazione italiana

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

McDONALD S E L ITALIA

srm materiali materiali di lavoro e rassegna stampa sull immigrazione 2011 settembre

Docenti registrati Docenti da anagrafe EDS Docenti comunicati dai tutor 1518 Totale 59873

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

Censimento delle strutture per anziani in Italia

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

Le biblioteche degli enti territoriali. (anno 2012)

CAPITOLATO D ONERI - ALLEGATO A DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI DI VENDITA DI GIOCO IPPICO

Mediaconsult. al fianco di. Save the Children. per il sostegno a distanza

RIFERIMENTI NORMATIVI ED INCENTIVI REGIONALI PER EDILIZIA SOSTENIBILE. Aggiornato al 30 Ottobre 2008

PRESENTAZIONE (EFFETTUABILE DA 30 GG PRIMA DEL VOTO) in tutta ITALIA

LE BANCHE DATI DELL INAIL e un focus sugli infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto

SPEDIZIONI LOGISTICS

Piani operativi. attività di sorveglianza

L Italia dei libri. Un anno, le stagioni, due trimestri a confronto. Gian Arturo Ferrari. 23 marzo 2012 Roma, Biblioteca Casanatense

PREZZO SELF MINIMO PREZZO SELF MEDIO. Regione o Provincia autonoma PREZZO SERVITO MEDIO. con IVA di 0,061 euro/litro [Liguria]

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio Michele Belluscio

VIDEOCONFERENZA CON I DIRIGENTI SCOLASTICI

La realtà delle diseguaglianze

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

SOGGIORNI TERMALI 2012 ALBERGHI E CALENDARIO DEI TURNI

AL VIA YOUNG DIGITAL, IL PROGETTO DI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI 1000 GIOVANI PROGRAMMATORI ICT

UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI

Barbara D Alessandro Marina Masone

Ministero dello Sviluppo Economico

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI

Indice delle tavole statistiche

AVVISO 2/14 1 Scadenza COMMERCIO TURISMO - SERVIZI PIANI FINANZIABILI, MA NON FINANZIATI PER MANCANZA DI RISORSE SETTORIALI/TERRITORIALI

Le Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni

Nuovi iscritti ai Corsi di laurea di base nell AA 2006/2007, residenti in Sardegna

I trasferimenti ai Comuni in cifre

1 - caratteristiche del prodotto 2 - caratteristiche del circuito 3 - modalità di utilizzo 4 - alcuni clienti

I sintomi del ritardo italiano: un analisi territoriale di dati e di indagini recenti

Censimento delle strutture socio-riabilitative per tossicodipendenti

Allegato Tecnico n. 1 Soci delle Pro Loco associate UNPLI. PRODOTTI e SERVIZI ASSICURATIVI

Roma, 17/07/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 93

Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia.

DEPOSITI E TRASPORTI A TEMPERATURA CONTROLLATA

UNITÀ OPERATIVE TERRITORIALI DI CERTIFICAZIONE, VERIFICA E RICERCA

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, ACCESSORI,PELLETTERIE, REP TESSILE PER LA CASA ED ARTICOLI SPORTIVI

UFFICI AI QUALI INVIARE LE DOMANDE

Ministero della Salute

CLASSIFICA DEL RAPPORTO TRA DOMANDE PRESENTATE E POSTI DISPONIBILI a.a. 2010/2011 (elaborazione del )

STUDIO SUGLI INCENDI IN ITALIA DAL 2007 AL Dirigente Superiore Dott. Ing. Maurizio D ADDATO

Road Show Comitato Smart Building: L edificio in rete. Una grande occasione di sviluppo

La Raccolta Differenziata in Italia

Guida agli archivi della Resistenza a cura di ANDREA TORRE

Dossier rincari ferroviari

FORMAZIONE in ingresso per i neoassunti docenti 2014/2015: sperimentare un modello innovativo per l anno di prova

REGIONI ITALIANE Indirizzi e Recapiti telefonici

Focus Sedi, alunni, classi e dotazioni organiche del personale docente della scuola statale A.S. 2013/2014

Bando ICT 2009 PRODOTTI E SERVIZI PER L'INFORMATICA E LE TELECOMUNICAZIONI Data Creazione Ordine 19/12/2013 AMMINISTRAZIONE ACQUIRENTE

Presidente. Past President. Senato della Repubblica Commissione Igiene e Sanità

INTERNET DAY: 66 TIROCINI ATTIVATI OGGI E LABORATORI SUL TERRITORIO PER OLTRE 90 GIOVANI ALL INTERNO DEL PROGETTO CRESCERE IN DIGITALE

1 SEM. X Anno di riferimento: 2013 Periodo di rilevazione dei dati: 2 SEM. ANNO Intero 1/41

offerta esclusiva riservata all istallazione congiunta con solare termico

Le scuole del Veneto all avvio dell anno scolastico 2015/16. Anticipazioni su dati provvisori a.s. 2015/16

Mettiamoci la faccia DATI SULL INIZIATIVA. Situazione al 30 Aprile 2013

Transcript:

Coordinamento per i diritti dell infanzia e dell adolescenza II Seminario di studio Viaggio alla ricerca dei diritti dell infanzia e dell adolescenza attraverso le Regioni italiane 16 giugno 2006 ore 9.30-13.30 Sala del Carroccio, Campidoglio ROMA

Cos è il? Aderiscono al Coordinamento PIDIDA: A.Ge., AGESCI, Ai.Bi, AIDOS, ALISEI, AMNESTY INTERNATIONAL-Sezione Italiana, ANFAA, ARCIRAGAZZI, Associazione KIM, Associazione NESSUN LUOGO E LONTANO, Associazione OSSERVATORIO SUI MINORI, AVSI, AZIONE CATTOLICA ITALIANA, Centro ALFREDO RAMPI, Centro Studi MINORI&MEDIA, CIAI, CIES, CISMAI, COCIS, Coordinamento LA GABBIANELLA, ECPAT- Italia, FIVOL, FOCSIV, IBFAN-Italia, Istituto F.SANTI, ItaliaNATs, Italia NOSTRA, LEGAMBIENTE, MAIS, MANITESE, MLAL, OVCI, SAVE THE CHILDREN -Italia, TERRE des HOMMES-Italia, UNICEF-Italia, VIS.

Obiettivi e modalità di svolgimento (1) Obiettivi dell edizione 2006: - - monitorare politiche regionali e buone prassi a favore dei minori; - - valutare se e come il decentramento (ex L.cost.3/2001) ha influito sulle politiche regionali per l infanzia, in particolare valutare se ai bambini e ai ragazzi sono garantiti gli stessi diritti e le stesse opportunità su tutto il territorio nazionale ; a) - valutare il livello di conoscenza, da parte di bambini e adulti, e la diffusione, da parte della Regione, della Convenzione sui diritti dell infanzia e dei suoi due Protocolli opzionali (ratificati rispettivamente con b) L.176/1991 e L.46/2002); c) - monitorare stato di attuazione legislazione nazionale in d) materia di infanzia (L.285/1997, L.451/1997, L.77/2003, etc.)

Obiettivi e modalità di svolgimento (2) Edizione 2006 strutturata su due livelli: 1. l invio di un questionario - vertente su tematiche relative alla condizione dell infanzia e dell adolescenza nella Regione - a tutti gli Assessorati regionali alle Politiche sociali. Esiti:giugno 2006. 2. organizzazione sul territorio regionale, lungo tutto il corso dell anno, di incontri tra i ragazzi, gli operatori che lavorano per e con loro e le istituzioni regionali/locali (Campania, Lombardia, Puglia, Lazio e Veneto). Esiti: autunno 2006

Le Regioni che hanno partecipato: Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Toscana Trentino Alto Adige (Province Autonome di Trento e Bolzano) Umbria Val d Aosta Veneto

Le risposte delle Regioni: le buone prassi Scheda n.1: la partecipazione dei bambini e dei ragazzi La maggior parte delle Regioni ha dato attuazione al diritto del minore all ascolto e alla partecipazione attraverso la creazione di consulte regionali dei ragazzi e delle ragazze e consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze (Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Sardegna, Toscana, Umbria, etc). In materia di buone prassi si segnalano la Regione Marche (Consulta Minori, il TG minori, Spazio M, formazione Tutori e curatori speciali del minore)e la Regione Veneto (formazione Tutori, Carta dei diritti e doveri dello sport, indagine minori stranieri non accompagnati, indagine rispetto dei diritti dell infanzia in ospedale).

Scheda n.2: un quadro legislativo amico dei bambini 13 Regioni* su 20 citano nel proprio Statuto la tutela e/o la promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza; *Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Provincia Autonoma Bolzano, Umbria In materia di buone prassi si segnala la Regione Lazio: attualmente è l unica a citare espressamente nel proprio Statuto la Convenzione sui diritti dell infanzia. Si segnalano altresì il Friuli, la Lombardia, la Toscana, la Valle d Aosta e il Veneto per la copiosa e completa legislazione in materia di infanzia e adolescenza.

Schede n.3 : una strategia per i diritti dell infanzia (1) [Cfr.con Scheda n.5: una valutazione e un analisi dell impatto sull infanzia] La programmazione delle politiche per l infanzia e la valutazione del loro impatto sui minori avviene principalmente attraverso i progetti ex L.285/1997 e la programmazione attraverso Piani regionali/piani di zona. (vedi anche Scheda n.5). In materia di buone prassi si segnalano l Emilia Romagna che ha istituito un Gruppo tecnico interassessorile presso la Presidenza della Giunta per analizzare la ricaduta delle diverse normative sulla condizione dei minori (L.R.10/2004) e la Lombardia per la creazione del Comitato di Coordinamento interdirezionale Minori (ex L.R.34/2004).

Scheda n.3: una strategia per i diritti dell infanzia (2) Tutela del diritto alla salute della madre e del bambino: in tema di buone prassi si segnalano l Emilia Romagna (L.R.26/98 allattamento al seno e LL.RR.27/89 e 26/98 su ospedalizzazione bambino/rooming-in), il Friuli (Carta dei diritti dei bambini in ospedale), il Piemonte (interventi sanitari a favore dei minori stranieri), la Provincia Autonoma di Bolzano (migliori dati su allattamento al seno e numero parti cesarei), la Toscana (progetto mamma segreta ) per la completezza e la grande attenzione con cui trattano l argomento. La Campania per aver approvato una l.r. specifica sulla riduzione parti cesarei(l.r.2/2006), la Valle d Aosta, il Veneto, la Toscana per aver siglato con UNICEF protocollo promozione allattamento materno.

Scheda n.3: una strategia per i diritti dell infanzia (3) 15 Regioni* su 20 svolgono attività di cooperazione decentrata; *Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Provincia Autonoma Bolzano, Umbria, Val d Aosta, Veneto. Le Regioni che si occupano da più tempo di cooperazione allo sviluppo sono il Veneto ( 88), le Marche, il Piemonte e la Val d Aosta ( 90), la Provincia Autonoma di Bolzano ( 91), la Toscana ( 92), la Lombardia ( 95), la Sardegna ( 96). Le Regioni che nel 2005 risulta abbiano investito maggiori risorse in progetti di cooperazione decentrata destinati all infanzia sarebbero: il Piemonte, il Veneto, l Emilia Romagna.

Scheda n.4: meccanismi di coordinamento per i diritti dell infanzia Le Regioni che si distinguono per aver istituito dei meccanismi di raccordo tra i diversi Assessorati/dipartimenti in modo da garantire il dovuto coordinamento nella programmazione in materia di infanzia sono Emilia Romagna (Gruppo tecnico interassessorile presso la Presidenza della Giunta ex L.R.10/04), Lombardia (Comitato di Coordinamento interdirezionale Minori ex L.R.34/04), Piemonte (Consiglio regionale sui problemi dei minori), Puglia (Ufficio per l integrazione sociosanitaria), Val d Aosta (Protocolli), Friuli e Veneto (ruolo Garante Infanzia).

Scheda n.6: un bilancio regionale dedicato all infanzia Tutte le Regioni che hanno collaborato hanno dedicato parte del bilancio stanziato per le politiche sociali ai bisogni dell infanzia e dell adolescenza. Le Regioni che nel 2005 avrebbero stanziato il maggior numero di fondi a favore dei bisogni dell infanzia e dell adolescenza sono il Veneto, la Lombardia, il Piemonte.

Scheda n.7: un regolare Rapporto sulla condizione dell infanzia (1) La quasi totalità*delle Regioni che hanno collaborato al progetto ha approvato una legge regionale che istituisce un Osservatorio regionale sulle politiche per l infanzia e l adolescenza o una struttura analoga (ex L.451/1997); non in tutte però l Osservatorio è effettivamente operativo sul territorio (in Lombardia, ad esempio; mentre in Sardegna quest esperienza è iniziata e già conclusa). *eccetto la Provincia Autonoma di Trento.

Scheda n.7: un regolare Rapporto sulla condizione dell infanzia (2) Solo 6 Regioni hanno istituito sia una banca dati sull infanzia e l adolescenza (accessibile o meno al pubblico) sia un anagrafe regionale dei minori che si trovano al di fuori della famiglia di origine: l Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, il Piemonte, la Toscana e il Veneto. La Liguria ha dichiarato d avere una banca dati sull infanzia e l adolescenza e anagrafi comunali dei minori al di fuori della famiglia di origine. Il Molise e la Val d Aosta hanno dichiarato di avere istituito una banca dati sull infanzia e l adolescenza che rileva anche i dati relativi ai minori fuori dalla famiglia di origine, ma non una specifica anagrafe regionale.

Scheda n.8: la diffusione della conoscenza dei diritti dell infanzia La maggior parte delle Regioni ha dato attuazione ai diritti sanciti nella Convenzione e nei suoi Protocolli attraverso l organizzazione di Convegni, seminari,di approfondimento, campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione aggiornamento per gli operatori del settore, attività nelle scuole e mediante progetti indirizzati a categorie particolarmente vulnerabili di minori. In tema di buone prassi si segnalano il Friuli (interventi rivolti a minori disabili e MSNA), Lombardia (interventi minori Rom), Piemonte, Puglia, Toscana (interventi minori in istituti penali), Provincia Autonoma Trento (MSNA, minori Rom, minori disabili e con problemi psichiatrici), Veneto (centri terapeutici provinciali per vittime abuso, minori ospedalizzati, ricerca MS in carcere), Marche (formazione Tutori MSNA)

Scheda n.9: un Istituzione indipendente per l infanzia 8 Regioni* hanno approvato una legge regionale istitutiva del Garante dei diritti dell infanzia e dell adolescenza: soltanto nel Friuli Venezia Giulia, nelle Marche ed in Veneto il Garante è stato nominato; in Abruzzo e Basilicata è il Comitato Regionale per l UNICEF a svolgere questa funzione. La nomina del Garante della Regione Lazio è in corso in questi giorni. Stanno lavorando ad un disegno di legge in materia: la Campania, la Liguria, il Molise, la Puglia, le Province Autonome di Trento e Bolzano. *Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Veneto.