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indice C O L D I R E T T I T O R I N O UFFICIO STAMPA Via Pio VII, 97 10135 TORINO tel. 011-6177282 cell. 335-7662297 e-mail: filippo.tesio@coldiretti.it coldiretti C O L D I R E T T I N E W S : Clima, da agricoltura impegno su cambiamenti C O L D I R E T T I NEWS: Lombardia, latte, riprese trattative su prezzo, restano i presidi C O L D I R E T T I NEWS: Latte, 2,2 miliardi litri stranieri spacciati come italiani agricoltura L A R E P U B B L I C A : Quegli ogm non sono sicuri, Greenpeace attacca Monsanto I L S O L E 2 4 O R E : Il Giappone apre al mede in Italy I L S O L E 2 4 O R E : Così vendiamo al mondo la tecnologia sul biodiesel I L SOLE 24ORE: Inps, contributi agricoli entro il 30 marz o I TA L I A O G G I : Ortofrutta verso lo sciopero I TA L I A O G G I : Vino, lobby bipartisan a tutela del made in Italy in regione P I E M O N T E I N F O R M A : Approvato il Piano di tutela delle acque rassegna stampa FILE:OK_COVERSTAMPA07 14 marzo 2007

Filippo Tesio Oggetto: CLIMA: MARINI (COLDIRETTI), DA AGRICOLTURA IMPEGNO SU CAMBIAMENTI Data: Martedì, 13 marzo 2007 15:51 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: CLIMA: MARINI (COLDIRETTI), DA AGRICOLTURA IMPEGNO SU CAMBIAMENTI N. 162-13 Marzo 2007 CLIMA: MARINI (COLDIRETTI), DA AGRICOLTURA IMPEGNO SU CAMBIAMENTI L agricoltura con lo sviluppo di energie alternative, delle bioplastiche e con tecniche di coltivazione rispettose dell ambiente può contribuire a contrastare i cambiamenti climatici che mettono a rischio di desertificazione un terzo del territorio nazionale con uno spostamento delle colture tipiche della dieta mediterranea e un aumento di eventi estremi che causano valanghe e erosione delle coste. E quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, all incontro dei direttori dell Organizzazione degli imprenditori agricoli, nel sottolineare che in Italia potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), utilizzando residui agricoli, forestali e dell'allevamento con una corretta gestione delle foreste e installando pannelli solari nelle aziende agricole è possibile arrivare a coprire fino al 13 per cento del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate. Un contributo determinante alla svolta nella politica energetica decisa dall Unione Europea dopo l'accordo storico del Vertice comunitario su clima ed energie rinnovabili, che ha impegnato l'europa a una riduzione unilaterale dei gas serra pari al 20% rispetto ai livelli del 1990 ed, entro il 2020, a un innalzamento obbligatorio dall'attuale 7% al 20% del consumo di energie rinnovabili. Si tratta di un obiettivo coerente - ha precisato Marini - con la necessità di salvaguardare la competitività del Made in Italy che fonda buona parte del suo successo sul territorio e sulla buona alimentazione. L'aumento delle temperature sta provocando - precisa la Coldiretti - la migrazione dei prodotti tipici dalle tavole italiane, mentre l'innalzamento del livello del mare porta alla scomparsa di intere spiagge con conseguenze incalcolabili per il turismo. Si tratta di un processo che è in realtà in fase avanzata in Italia dove - precisa la Coldiretti - si sta verificando un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi, le prime arachidi che sono state raccolte nella Pianura Padana dove si coltivano già adesso grandi quantità di pomodoro e di grano duro per la pasta. Gli effetti del cambiamento climatico - continua la Coldiretti - si fanno sentire nelle campagne con la riduzione della riserva idrica, l'aumento dell'erosione in zone collinari e alluvioni in pianura, anticipo di germogliamento per le piante coltivate, maggiore rischio per gelate tardive, aumento dell'incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti, stress idrico delle piante. Si tratta di processi - continua la Coldiretti - che rappresentano una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Servono - ha concluso il Presidente della Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale previsto dalla Finanziaria, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma Pagina 1 di 2

anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico e per sistemi di irrigazione a risparmio. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Pagina 2 di 2

Filippo Tesio Oggetto: LATTE: COLDIRETTI, RIPRESE TRATTATIVE SU PREZZO, RESTANO I PRESIDI Data: Martedì, 13 marzo 2007 19:03 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: LATTE: COLDIRETTI, RIPRESE TRATTATIVE SU PREZZO, RESTANO I PRESIDI N. 164-13 Marzo 2007 LATTE: COLDIRETTI, RIPRESE TRATTATIVE SU PREZZO, RESTANO I PRESIDI Dopo estenuanti trattative con blocchi diffusi di stabilimenti su tutto il territorio si sono riaperte le trattative con Assolatte per la definizione di un prezzo del latte alla stalla in grado di dare un futuro agli allevatori italiani. Ne dà notizia la Coldiretti nel sottolineare che rimangono comunque in essere i presidi e tutti gli appuntameni di mobilitazione in attesa di sviluppi positivi del negoziato. La trattativa - ricorda la Coldiretti - si era interotta perchè l industria voleva riconoscere agli allevatori solo poco piu' di 30 centesimi per litro di latte mentre i consumatori sono costretti a pagare circa 1,30 euro per un litro di latte fresco con rincari dalla stalla alla tavola del 333 per cento. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Pagina 1 di 1

Filippo Tesio Oggetto: LATTE: COLDIRETTI, 2,2 MLD LITRI STRANIERI "SPACCIATI" COME ITALIANI Data: Martedì, 13 marzo 2007 17:44 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: LATTE: COLDIRETTI, 2,2 MLD LITRI STRANIERI "SPACCIATI" COME ITALIANI N. 163-13 Marzo 2007 LATTE: COLDIRETTI, 2,2 MLD LITRI STRANIERI "SPACCIATI" COME ITALIANI «Dare il giusto valore al latte italiano per impedire la chiusura delle stalle mentre aumentano le importazioni di latte straniero destinato spesso a essere «spacciato» come Made in Italy. E questo l obiettivo della mobilitazione Coldiretti che insieme agli allevatori ha presidiato lo stabilimento della Ex Invernizzi a Caravaggio in provincia di Bergamo di proprietà della multinazionale francese Lactalis che ha recentemente acquisito in Italia il marchio Galbani, da aggiungere a quelli già in suo possesso come Cademartori, Invernizzi e Locatelli. Nel 2006 in Italia - denuncia la Coldiretti - sono stati quasi 2,2 i miliardi di chili di latte e crema di latte importati dall estero, per essere spesso «confusi» come Made in Italy in formaggi e latticini venduti con marchi italiani. Un inganno intollerabile che danneggia gli allevatori ed i consumatori che deve essere fermato con l obbligo di indicare in etichetta l origine del latte impiegato in tutti i prodotti lattiero caseari: dal fiordilatte ai formaggi, dagli yogurh al latte a lunga conservazione. Il presidio dello stabilimento della multinazionale è il primo atto della mobilitazione Coldiretti a sostegno della produzione di latte italiano che si articolerà con blitz a sorpresa negli stabilimenti di trasformazione del latte ed azioni informative nelle piazze e nei punti vendita con cittadini e consumatori. L obiettivo - sottolinea la Coldiretti - è quello di evitare il rischio che il mancato riconoscimento di una remunerazione adeguata agli allevatori italiani provochi la chiusura delle stalle ma anche la delocoalizzazione degli impianti di trasformazione con gravissime ripercussioni a livello occupazionale e per i cittadini/consumatori che saranno privati di prodotti insostituibili sul piano della qualità e della sicurezza alimentare. La trattativa sul prezzo in Lombardia, dove si produce il 40 per cento del latte italiano, si è rotta - conclude la Coldiretti - perchè l industria vuole riconoscere agli allevatori solo poco piu' di 30 centesimi per litro di latte mentre i consumatori sono costretti a pagare circa 1,30 euro per un litro di latte fresco con rincari dalla stalla alla tavola del 333 per cento. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Pagina 1 di 1

COMUNICATO STAMPA Torino, 13 marzo 2007 APPROVATO IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DE RUGGIERO: AMBIENTE, QUALITA, RISPARMIO E RIUTILIZZO Il Consiglio regionale del Piemonte, nella sua seduta odierna, ha approvato il Piano regionale di Tutela delle Acque, già adottato dalla Giunta regionale su proposta dell Assessorato all Ambiente. In sintesi i punti chiave del documento, che si ispira alla direttiva comunitaria (2000/60/CE) basata sulla consapevolezza della necessità di una azione globale e sostenibile per la protezione delle risorse idriche, sono: gestione integrata delle acque superficiali e delle acque sotterranee a livello di bacino idrografico; tutela della risorsa basata su obiettivi di qualità e rispetto dei limiti di concentrazione nelle acque; sviluppo di un uso sostenibile delle acque, applicando il principio del minimo deflusso vitale. Le scelte comprese nel Piano - dice Nicola de Ruggiero, assessore all Ambiente e alle Risorse idriche - danno un maggiore valore alla concertazione e alla programmazione locale. Inoltre, per costruire il consenso intorno al PTA, la stessa direttiva invita a favorire una maggiore partecipazione dei destinatari delle misure adottate, promuovendo una visione comune con i soggetti portatori di interessi economici, sociali e culturali e puntando ad un loro più diretto coinvolgimento nell attuazione dello stesso. Per questa ragione sono state fondamentali le riunioni della Conferenza regionale delle Risorse Idriche, di cui fanno parte le Province e gli ATO, che ha espresso parere favorevole sull intero piano regionale. Sulla qualità dell acqua - spiega de Ruggiero - il piano si prefigge obiettivi ambientali precisi: il mantenimento del livello elevato ove esistente, una riqualificazione del sistema idrico regionale a livello sufficiente entro il 2008 e il raggiungimento del livello buono entro la fine del 2016. Sempre secondo i principi della direttiva comunitaria citata, sono state effettuate altre scelte relative alla garanzia degli approvvigionamenti di acqua e alla creazione di invasi a tale scopo. Il piano serve per garantire la quantità necessaria di acqua e, contestualmente, difendere e recuperare la qualità della risorsa e degli ambienti idrici nel loro complesso - afferma l assessore - quindi impone una più rigorosa attenzione alle misure di contenimento degli sprechi e di uso razionale dell acqua, rafforzando in maniera decisa ed efficace le misure di risparmio e riutilizzo. Il ricorso agli invasi si deve limitare ai bacini in cui, malgrado siano state pianificate e attuate le politiche di risparmio idrico e di razionalizzazione dei prelievi, persista un saldo negativo di bilancio dovuto a una naturale limitatezza della risorsa o una domanda non ulteriormente riducibile. Bisogna inoltre considerare anche la situazione di sofferenza idrica legata alla siccità che, soprattutto nel sud del Piemonte e in particolare nel Cuneese, ha causato e sta causando disagi.

La realizzazione degli invasi - prosegue - dovrà comunque avvenire associando la maggiore efficacia dell intervento con il minore impatto sull ambiente e, soprattutto, previa verifica di fattibilità tecnica, ambientale, sociale ed economica delle soluzioni praticabili, con il coinvolgimento diretto e la condivisione delle istituzioni e delle comunità locali interessate. Per incidere sulle cause degli squilibri attuali e ridurre le criticità quantitative del sistema - conclude l assessore - il Piano agisce contemporaneamente su più direttrici, a partire dall applicazione del deflusso minimo vitale che costituisce imprescindibile attuazione del principio di salvaguardia di una risorsa riconosciuta strategica e limitata e consente di disciplinare l insieme dei prelievi in modo tale da non compromettere la naturalità del corso d acqua nelle sue componenti qualitative e quantitative. La promozione di una razionale utilizzazione delle acque, che contemperi le esigenze del consumo umano, dell agricoltura, dell industria e della produzione di energia con la conservazione nei corsi d acqua del deflusso di quei quantitativi necessari alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici e con le esigenze di ricarica delle falde sotterranee, viene operata attraverso la previsione di una gestione dei rilasci generalizzata, graduale, modulata e flessibile, anche attraverso un approccio sperimentale volontario che renda operativa ed efficace l applicazione della misura di tutela e al tempo stesso persegua la sostenibilità dello sviluppo economico-sociale del territorio piemontese. Info: tel. 011.4321670 - fax 011.4324833-335.214539 - luis.cabases@regione.piemonte.it