COSTITUZIONE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 40 DELLA LEGGE REGIONALE N

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Impianto per la produzione di energia elettrica e termica - cogenerazione Allegato a: DETERMINAZIONE n 7819 del 10/06/2014 COSTITUZIONE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 40 DELLA LEGGE REGIONALE N. 43 DEL 2011, DEL GRUPPO DI LAVORO REGIONALE PER LA PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO NEL COMPARTO DELLA CERAMICA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, AZIENDE USL DI MODENA E REGGIO EMILIA, PARTI SINDACALI E DATORIALI DEL SETTORE CERAMICO Doc. 006/T/REV00 Data di pubblicazione: NOVEMBRE 2017 006/T/REV00 - NOVEMBRE 2017 Pagina 1 di 5

IMPIANTO DI COGENERAZIONE Premessa La nuova Direttiva Macchine (direttiva 2006/42/CE), ha riconfermato l obbligo di marcare CE gli insiemi di macchine definiti come (Art 2, lettera a, quarto trattino) insiemi di macchine di cui al primo, al secondo, al terzo trattino, o di quasi macchine di cui alla lettera g, che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale. Pertanto è opportuno cercare di uscire dalla situazione attuale, in cui, in assenza di linee guida condivise, ci si può trovare esposti a diverse e contrastanti opinioni interpretative, dividendo l impianto ceramico classico per la produzione di piastrelle in una serie di gruppi, che possano rientrare nelle definizioni di insieme sopra descritti ed essere pertanto soggetti a valutazione e marcatura CE congiunta. In questa nota esaminiamo l impianto di cogenerazione con riferimento a: - Definizione e inquadramento del concetto di linea; - Cosa succede nel caso di spostamento/sostituzione/integrazione ex-post di accessori sulla linea; - Classificazione dei vari accessori e componenti presenti; - Eventuali mezzi di accesso al macchinario. 1 - Considerazioni in merito al concetto di impianti di cogenerazione. Le principali macchine per il trattamento termico delle piastrelle ceramiche (essiccazione e cottura del prodotto finito o di semilavorati), alle loro emissioni, possiedono una notevole quantità di energia termica che può essere riutilizzata all interno del processo produttivo oppure per i servizi aziendali. La configurazione di questi apparati dipende da diverse situazioni, come la tipologia di scambio termico (aria-aria, aria-acqua, acqua-acqua), la dislocazione del macchinario e la forma di stoccaggio eventuale del calore recuperato). Un allestimento tipico per questa funzione è composto dai seguenti elementi: Tubazioni di collettamento aria (o acqua) calda Motore-turbina e generatore Sala trasformatori e collegamento all impianto elettrico aziendale Valvole e accessori Tubazioni di collettamento aria (o acqua) calda all impianto di alle macchine. In questa tipologia di impianto tutti i macchinari hanno un funzionamento coordinato e vincolato fra loro. In particolare valgono le seguenti osservazioni. Si tratta di impianti con collegamenti funzionali con gli impianti sia a monte sia a valle dello stesso. L impianto di cogenerazione è svincolato dal processo della macchina a cui viene immessa l aria (o acqua) calda, quindi questo impianto presenta un funzionamento autonomo; il collegamento con gli altri macchinari presenti è da considerarsi puramente funzionale e di conseguenza è marcato CE in quanto macchina a sé stante. I dispositivi di protezione di eventuali rischi connessi con la loro applicazione sono installati sull impianto. 006/T/REV00 - NOVEMBRE 2017 Pagina 2 di 5

Gli impianti di cogenerazione sono normalmente disposti ad un livello facilmente raggiungibile dal pavimento; di conseguenza non necessitano di pensiline o di scale. Solitamente sono ubicati in un fabbricato, o porzione di un fabbricato produttivo, autonomo. Nel caso in cui fossero installati in quota il raggiungimento avviene per mezzo di scale e pensiline di servizio che dovranno fare parte della certificazione dell impianto stesso. I macchinari e gli attuatori presenti sull impianto di cogenerazione vengono gestiti da un quadro generale, le cui connessioni possono risultare: a) semplice alimentazione di energia, b) segnali di abilitazione al funzionamento, c) semplici indicatori di parametri funzionali, d) effettivi comandi di cambio di stato (marcia, arresto, blocco e simili). Questi impianti presentano una forte analogia con quanto accade per le linee di lavorazione delle piastrelle (per es. linea di smaltatura); per questo motivo si possono applicare gli stessi criteri descritti nell allegato 1 della Guida sulla marcatura CE relativamente agli insiemi di macchine presenti nel ciclo di produzione ceramico. Si riporta qui la conclusione delle osservazioni riportate nel detto allegato 1 alla guida ed adattate all apparato in esame. Due macchine A e B, collegate fra loro per trasportare o trasformare una materia prima, hanno un funzionamento indipendente (quindi non solidale) se sono validi tutti i seguenti punti: a) Le modalità di installazione rientrano nel campo dell uso previsto dai singoli costruttori. b) Ciascuna macchina è dotata dei propri dispositivi di protezione, che prevengono l insorgere dei rischi connessi con il proprio uso (= macchina accompagnata da dichiarazione CE di tipo II-a). c) Ciascuna macchina è dotata di un sistema di controllo autonomo, nel senso che il controllo di ciascuna operazione eseguita dalla macchina A è gestita dal sistema di controllo della macchina A ; le eventuali interconnessioni si limitano a: - a segnali di abilitazione (consensi da parte di B allo scambio di materia prima in quanto la macchina B è in grado di svolgere le sue funzioni). Lo stesso vale per la macchina B, e/o - alla semplice alimentazione di forme di energia, di materiali da usare e dei pezzi di semilavorato da trattare o trattato. d) In caso di disattivazione (per es. blocco operativo, spegnimento: distacco dalle alimentazioni di energia) della macchina B le misure di protezione attive sulla macchina A sono sufficienti per proteggere (evitare, prevenire, o ridurre) i rischi che rimangono presenti nella zona di lavoro di A, e viceversa. e) Il sistema (circuito) di arresto d emergenza della macchina A (o dell assieme) non interferisce con il sistema (circuito) di arresto di emergenza della macchina B e viceversa. La giustificazione tecnica di tale conclusione la si trova nel fatto che gli impianti produttivi in cui sono inseriti gli impianti di cogenerazione presentano spesso un funzionamento autonomo e pertanto non si realizza il requisito del sistema di comando comune. Le loro interconnessioni, e il loro funzionamento coordinato non comporta l insorgere di pericoli diversi da quelli presi in considerazione e protetti dai costruttori dei singoli impianti. L attivazione o la disattivazione dell impianto di cogenerazione non influisce sul rischio complessivo dell insieme. In particolare fra la macchina e l impianto di cogenerazione a cui viene collegato esiste un legame funzionale, ma questo legame non sempre è tale da dare origine ad un funzionalmente solidale, come previsto dalla DIRETTIVA MACCHINE per richiedere la certificazione CE della intera linea. 006/T/REV00 - NOVEMBRE 2017 Pagina 3 di 5

Infatti l impianto di cogenerazione presenta un funzionamento indipendente dal resto, cioè può essere attivo o fermo (scollegate dalle fonti di energia) durante il funzionamento della linea in cui è installato. Queste unità richiedono solo connessioni funzionali con la linea, come: - l alimentazione di energia, - l abilitazione al suo funzionamento, Aspetto operativo. Comportamento del costruttore: il costruttore fornirà all utente un certificato di conformità alla direttiva macchine dell insieme impianto di cogenerazione, per le quali si riconosce un funzionamento solidale. Cosa succede nel caso di spostamento/sostituzione/integrazione ex-post di accessori dell impianto di cogenerazione. Lo spostamento o l inserimento di altre apparecchiature non costituisce normalmente un aspetto particolare da richiedere procedure specifiche. Infatti nel caso di: a) spostamento di apparecchiature presenti nell impianto non in funzionamento solidale lo spostamento di apparecchiature non comporta alcun problema in termini di eventuale rimarcatura CE, in quanto tali attrezzature vengono considerati indipendenti dalla linea. b) inserimento di apparecchiature nell impianto non in funzionamento solidale, le nuove apparecchiature dovranno essere considerate come macchine finite a sé stanti ed avere una propria dichiarazione di conformità e marcatura (se catalogabili come macchine secondo la DIRETTIVA MACCHINE), o comunque gestite autonomamente quando trattasi di quasi-macchine. Se l inserimento (o lo spostamento) dell unità non altera l affidabilità dell equipaggiamento di controllo e non introduce nuovi rischi sulla linea si può ritenere che, per quanto riguarda la linea non sia cambiato nulla. In questo caso la dichiarazione CE di conformità esistente rimane ancora valida. Se la nuova unità è costituita da una macchina, essa sarà dotata di una propria marcatura CE con relativa dichiarazione di conformità, ed istruzioni per l uso, che saranno allegati a quella della linea. Se la nuova unità è costituita da una quasi-macchina accompagnata da una dichiarazione di incorporazione e dalle istruzioni di montaggio, il soggetto che incorpora la quasi-macchina nell insieme deve valutare eventuali rischi derivanti dall interfaccia fra la quasi-macchina, altre attrezzature e l insieme di macchine, assolvere ad ogni altro eventuale requisito essenziale di sicurezza e tutela della salute che non sia stato applicato dal fabbricante della quasi-macchina, applicare le istruzioni di montaggio, stilare una dichiarazione CE di conformità e affiggere la marcatura CE sulla nuova unità una volta montata. Se invece l inserimento altera l affidabilità dell equipaggiamento di controllo o introduce nuovi rischi sulla linea, occorre effettuare una integrazione della valutazione dei rischi e, se del caso, adottare misure di protezione aggiuntive. Occorre predisporre una nuova dichiarazione CE di conformità della linea e la relativa documentazione tecnica. Classificazione dei vari accessori e componenti presenti sull impianto di cogenerazione. La classificazione delle attrezzature che possono essere presenti su questo tipo di impianti è resa complessa non tanto dall elevato numeri di attrezzature, ma soprattutto dal fatto che per ognuna esistono diverse forme esecutive, che, per lo scopo attuale, spesso impongono una valutazione diversa. 006/T/REV00 - NOVEMBRE 2017 Pagina 4 di 5

Come prima cosa si deve osservare che tutti i dispositivi (macchine, quasi macchine, attrezzature) vengono progettati e costruiti senza introdurre ulteriori rischi non valutati dai costruttori. Ciò premesso, si allega di seguito una tabella che, in applicazione dei concetti sopra evidenziati, provvede ad una classificazione delle varie attrezzature normalmente impiegate sugli impianti di cogenerazione. Tabella T-1: Possibile classificazione delle apparecchiature presenti su un impianto di cogenerazione Nota: Le colonne centrali della tabella rappresentano le varie forme in cui può trovarsi il componente corrispondente alla riga. La indicazione CE significa che il componente in quella modalità costruttiva mantiene una propria funzione e deve essere considerata una macchina finita e, normalmente, il suo inserimento (o spostamento) non altera la valutazione dei rischi della linea. La indicazione Linea sta a significare che è necessaria una valutazione dei rischi derivanti dall inserimento del componente sulla linea. Un eventuale spostamento può provocare una alterazione dei rischi. Pertanto l inserimento (o lo spostamento) di un tale dispositivo può comportare la rimarcatura della linea. La casella in grigio sta a significare che normalmente il caso non si presenta nella pratica. Attrezzature Apparecchiatura con motorizzazione senza motorizzazione con quadro senza quadro con quadro senza quadro comandi comandi comandi comandi Impianto Elettrico Linea Linea Impianto Pneumatico Impianto. Aspirazione Note Esclusi Esclusi Tubazioni di collegamento Linea Linea Linea Linea Unità di cogenerazione (motoreturbina e generatore elettrico) CE Linea CE Linea Sala trasformazione e quadri gestione energia elettrica prodotta Linea Linea Linea Linea Passerelle scale Linea Linea Linea Linea Nota 2: il termine completo si riferisce al fatto che il macchinario in esame sia stato fornito completo di tutte le sue protezioni, che ne possano consentire un uso sicuro anche al di fuori dell insieme. In questo caso sarà munito di marcatura CE e dotato della specifica documentazione. In caso contrario sarà privo della marcatura CE, accompagnato dalla documentazione prevista per le quasi-macchine e dovrà essere considerato componente della linea. 006/T/REV00 - NOVEMBRE 2017 Pagina 5 di 5