U F F I C I O S TA M PA Via Pio VII, 97 10135 TORINO tel. 011-6177282 cell. 335-7662297 E-M A I L: u f f i c i o s t a m p a. t o @ c o l d i r e t t i. i t S I T O: w w w. t o r i n o. c o l d i r e t t i. i t indice c o l d i r e t t i C O L D I R E T T I N E W S : Bce, rilancio export con euro ai minimi sul dollaro C O L D I R E T I N E W S : Clima, estate 2008 in top ten più calde ultimi due secoli a g r i c o l t u r a AV V E N I R E : Se tutto è di stagione si mangia buono e sano L ESPRESSO: Il clone è nel piatto L ESPRESSO: Una bistecca piena di guai L E S P R E S S O : Ogm, inutili, dannosi e arretrati L E S P R E S S O : E Bruxelles prepara l euro-trucco I TA L I A O G G I : Dop-Igp, settore a rischio L E S P R E S S O : Gli ogm sono serv i t i L ESPRESSO: Ai contadini non conviene I L S A LVA G E N T E : Largo ai pesticidi nei nostri piatti, ecco le scelte Ue I L M O N D O : l Appetito senza fine del socio di Cremonini l opinione di zaia L A PA D A N I A : Assicurare un futuro all agricoltura M E S S A G G E R O V E N E T O : Zaia, Ogm, sperimentazione in Fvg rassegna stampa OK_COVER_RASTA2008.qxd 5 settembre 2008
Filippo Tesio Oggetto: BCE: COLDIRETTI, RILANCIO EXPORT CON EURO AI MINIMI SU DOLLARO Data: Giovedì, 4 settembre 2008 18:11 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: BCE: COLDIRETTI, RILANCIO EXPORT CON EURO AI MINIMI SU DOLLARO N. 655-4 settembre 2008 BCE: COLDIRETTI, RILANCIO EXPORT CON EURO AI MINIMI SU DOLLARO La discesa dell euro su valori minimi del 2008 nei confronti del dollaro rilancia l export Made in Italy in difficoltà anche nell agroalimentare anche se rischia di vanificare gli effetti della riduzione dei prezzi del petrolio e delle materie prime. E quanto afferma la Coldiretti in riferimento agli effetti della decisione della Bce di mantenere invariati i tassi e la riduzione delle stime di crescita europea all 1,4 per cento nel 2008. Nei paesi extracomunitari le esportazioni di prodotti agricoli naturali sono calate - sottolinea la Coldiretti - del 16,7 per cento mentre le importazioni sono in rialzo del 24,8 per cento nel primo semestre dell anno. E difficoltà cominciano a farsi sentire anche su prodotti di alta qualità sui mercati fondamentali. Negli Stati Uniti dove per prima volta dopo anni si è verificato - precisa la Coldiretti - un calo quantitativo del 3,5 per cento delle esportazioni di vino nel primo semestre 2008, sulla base dei dati dell'iwfi. Preoccupante è invece la situazione sul lato delle importazioni con il cambio delle valute che potrebbe offrire un ulteriore alibi all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari per effetto delle materie prime importate come il grano che sono quotate nella moneta statunitense al pari del petrolio. L'Italia non dipende dall'estero solo per l'energia ma - sottolinea la Coldiretti - importa oltre il 40 per cento del grano tenero e duro necessario per la produzione di pane e pasta, nonostante l'aumento consistente della produzione nazionale grazie all'impegno degli agricoltori italiani che hanno colto le opportunità della riforma della Politica agricola europea. Peraltro - precisa la Coldiretti - l'andamento dell'euro potrebbe anche vanificare la tendenza al ribasso delle quotazioni del petrolio con effetti sul costo di trasporto degli alimenti oltre che sulle tariffe energetiche. Un nuovo dazio di tipo economico derivato dall'aumento dei costi dei trasporti e dei servizi ad essi connessi che solo per il grano importato dal Canada ha raggiunto i 20 dollari al quintale. Le prospettive a livello internazionale evidenziano la necessità per l'europa e l'italia - sottolinea il presidente della Coldiretti Sergio Marini - di investire sull'agricoltura e aumentare ulteriormente la produzione nazionale e comunitaria, ma anche di garantirsi una propria riserva strategica di prodotti alimentari di base per stabilizzare il mercato interno e assicurare gli approvvigionamenti al giusto prezzo per imprese e consumatori. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Pagina 1 di 1
Filippo Tesio Oggetto: CLIMA: COLDIRETTI, ESTATE 2008 IN TOP TEN PIU' CALDE ULTIMI 2 SECOLI Data: Venerdì, 5 settembre 2008 12:00 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: CLIMA: COLDIRETTI, ESTATE 2008 IN TOP TEN PIU' CALDE ULTIMI 2 SECOLI N. 658-5 settembre 2008 CLIMA: COLDIRETTI, ESTATE 2008 IN TOP TEN PIU' CALDE ULTIMI 2 SECOLI L estate del 2008 si è posizionata all ottavo posto tra le piu' calde degli ultimi duecento anni a conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell''istituto di Scienze dell'atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), dai quali emerge anche che la stagione estiva è al 25esimo posto per ridotta piovosità. Le temperature medie dell estate 2008 sono state superiori di 1,59 gradi rispetto alla media di confronto del periodo 1961-1990. Ad influenzare il risultato stagionale è stato soprattutto il mese di agosto che si classifica al sesto posto per scarsa piovosità e al sedicesimo per la temperature media rilevate negli ultimi due secoli. Nelle regioni meridionali è - sottolinea la Coldiretti - emergenza siccità con gli invasi nelle regioni Basilicata, Puglia e Sardegna che sono a livelli minimi, secondo le rilevazioni dell'associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.). Le principali dighe pugliesi e lucane sono quasi vuote: senza acqua la diga di Monte Cotugno, in Basilicata, la cui capacità di invaso arriva a 500 milioni di metri cubi. A Pertusillo vi sono 24 milioni su una disponibilità di 142, la metà circa di quanto si registrava un anno fa. A San Giuliano si raggiungono i 40 milioni contro i 90 di capacità e i 53 del 2007. A Camastra la situazione e' migliore, ma i 15 milioni di metri cubi sono comunque la metà della capacità. In Puglia la condizione più critica e' quella in cui versa la diga di Occhito che ha solo 35 milioni di metri cubi (contro i 38 dello scorso anno), quasi il 10 per cento della capacità (333 milioni); quasi vuota la diga Capaccio (2 milioni contro 25 di capacità); basso anche il livello degli altri due invasi, S.Pietro (7 su 14 milioni) e Capacciotti (4,6 contro 48). In Sardegna l'emergenza riguarda la zona del Sulcis che può contare solo su 7,5 milioni contro i 76,95 di capacità. Gli allarmi siccità che si ripetono negli anni sul territorio nazionale sono la dimostrazione degli effetti dei cambiamenti climatici anche in Italia dove il 51,8 per cento del territorio è diventato potenzialmente a rischio desertificazione, in base ad elaborazioni climatiche e pedoclimatiche effettuate dall'inea. In particolare - precisa la Coldiretti - sono a rischio la totalità di Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata e Campanile e parte delle regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Marche e Umbria. In particolare le analisi dell'inea evidenziano - precisa la Coldiretti - che il 21,3 per cento del territorio Italiano è interessato da fenomeni di degrado delle terre che individuano aree a rischio di desertificazione con il 4,3 per cento del territorio italiano (1.286.056 ettari) che ha già caratteristiche di sterilità funzionale, il 4,7 per cento (1.426.041 ettari) è sensibile a fenomeni di desertificazione e il 12,3 per cento (3.708.525 ettari) può essere considerato vulnerabile alla desertificazione. Si tratta di processi - continua la Coldiretti - che rappresentano una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, Pagina 1 di 2
sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Servono - prosegue la Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo ma anche ricerca ed innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico. Una attenzione che va accompagnata - conclude la Coldiretti - da una maggiore decisione nel raggiungimento degli obiettivi fissati per il nostro paese nella riduzione delle emissioni di gas serra. COLDIRETTI - 335 8245417-06 4682487 - FAX 06 4871199 - www.coldiretti.it Pagina 2 di 2