Luciano Salzani 111 SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972) Luciano Salzani Nell autunno del 1971 i lavori di una cava di sabbia intaccavano l ultimo sperone di una collina su cui vi era un insediamento preistorico già noto (PASOTTI, PORCEDDU 1970). Su segnalazione del Gruppo Ricerche Preistoriche di Garda, la Soprintendenza Archeologica del Veneto interveniva con un fermo dei lavori di cava e in seguito predisponeva una breve campagna di ricerche archeologiche. Il sito era rappresentato da una piccola collina dominante la conca di Garda ed è stato completamente cancellato dai lavori di cava. Lo scavo archeologico vero e proprio, che si è svolto nel mese di aprile del 1972, è stato diretto dall assistente Giovan Battista Frescura. Lo scavo si è limitato a mettere in luce una larga chiazza di terra carboniosa con materiali archeologici, che fu denominata fondo di capanna ; a fianco fu aperta una trincea, larga 3 metri e lunga 5 metri, nella quale si constatava che il deposito era stato completamente sconvolto. Dalle fotografie di scavo sembra di poter vedere alcuni allineamenti di ciottoli, però dal momento che manca una planimetria non è possibile proporre interpretazioni per la struttura. Tuttavia risulta di un certo interesse l esame dei materiali del fondo di capanna, che rappresentano un rinvenimento unitario e che vengono a completare i dati già pubblicati. Sono conservati quasi esclusivamente frammenti ceramici. Un primo gruppo di materiali è costituito da boccaletti biconici, tra i quali si segnalano i frammenti di un esemplare con collo troncoconico leggermente distinto dal corpo del vaso molto arrotondato; un ansa a gomito è impostata sotto l orlo e sulla massima espansione del vaso (tav. II, 3). A questo gruppo possono essere assegnati anche un boccaletto biconico con spigolo vivo, con un ansa a gomito che presenta due brevi appendici laterali (tav. II, 2) e un boccaletto con Tavola I. Sabbionara. Foto dello scavo.
112 PROGETTO ARCHEOLOGICO GARDA - II - 1999-2000 Tavola II. Sabbionara. Frammenti ceramici (1/2 gr. nat.).
Luciano Salzani 113 Tavola III. Sabbionara. Frammenti ceramici (1/2 gr. nat.).
114 PROGETTO ARCHEOLOGICO GARDA - II - 1999-2000 Tavola IV. Sabbionara. Frammenti ceramici (1/2 gr. nat.).
Luciano Salzani 115 presa verticale con due fori (tav. II, 1). Numericamente più consistente è il gruppo di boccali troncoconici, tra i quali si distinguono un esemplare con ansa impostata sul bordo (tav. II, 5), uno che presenta sotto il bordo una fila di fori non passanti (tav. II, 6) e uno munito di ansa a gomito leggermente insellata (tav. II, 4). Tra le tazze vi sono tipi a calotta emisferica con ansa a gomito munita di tre bottoncini (tav. III, 4) e tipi troncoconici a pareti convesse, talvolta muniti di anse a gomito con brevi appendici (tav. III, 1-2). Vi è un unico esemplare di tazza carenata con orlo esoverso e con la decorazione di due brevi cordoni verticali, posti sotto l orlo (tav. III, 3). Ben documentati sono i vasi troncoconici o leggermente ovoidali; hanno l orlo diritto o leggermente rientrante e la parete è decorata da cordoni orizzontali lisci su cui sono impostate delle prese a linguetta triangolare o insellata (tav. IV, 1); in qualche caso l orlo è modellato a tacche (tav. IV, 2). Si segnalano un vaso con fori passanti sotto l orlo (tav. IV, 3) ed un altro con due gruppi verticali di cordoni impostati su due cordoni orizzontali (tav. III, 5). Tra le olle vi sono alcuni esemplari con orlo fortemente rientrante (tav. IV, 5) e altre con orlo leggermente esoverso (tav. IV, 7); in entrambi i casi la decorazione più comune è a cordoni orizzontali lisci. Tra le decorazioni plastiche, presenti su pareti di vasi la cui forma non è determinabile, si segnalano cordoni a tacche (tav. II, 7), bugne e pastiglie con depressione mediana (tav. II, 9). Il repertorio tipologico corrisponde pienamente a quello documentato con maggiore abbondanza dai reperti dei recuperi del 1969-1970 (PASOTTI, PORCEDDU 1970). L aspetto culturale si presenta unitario ed è caratterizzato in particolare da boccaletti a collo distinto, boccali biconici, vasi troncoconici con decorazione a cordoni, vasi troncoconici con orlo multiforato, anse a gomito con brevi appendici o con bottoni. Possono essere indicati riferimenti molto puntuali con materiali dell antica età del Bronzo della Rocca di Rivoli (BARFIELD, BAGOLI- NI 1976, pp. 54-60), ma sono soprattutto i precisi confronti con l orizzonte Lavagnone 2 (PERI- NI 1975-80, pp. 124-133) che permettono una datazione al Bronzo Antico I. Dunque i materiali di Sabbionara vanno posti agli inizi di quel grandioso fenomeno di sviluppo del territorio gardesano che dura buona parte del II millennio a. C. e che è documentato soprattutto da numerosi abitati perispondali, tanto da permettere e giustificare la definizione di area palafitticola. Però la scelta insediativa di Sabbionara, abitato posto sulla sommità di una collina, sta a documentare che la capillare occupazione del territorio prevedeva anche soluzioni diversificate. BIBLIOGRAFIA L. H. BARFIELD, B. BAGOLINI 1976, The excavations on the Rocca di Rivoli - Verona, Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, I, pp. 54-60. M. PASOTTI, M. PORCEDDU 1970, Insediamento della prima età del Bronzo in località Sabbionara (quota 213) nel Comune di Garda, Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, XVIII, pp. 259-282. L. PERINI 1975-80, La successione degli orizzonti culturali dell abitato dell età del Bronzo nella torbiera del Lavagnone (Com. Desenzano del Garda e Lonato), B. P. I., n. 82, pp. 117-166.