UNIVERSITA` POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTA` DI ECONOMIA



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Transcript:

UNIVERSITA` POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTA` DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia e Commercio Internazionale : Il Progetto UrBes applicato alla Provincia di Ancona Relatore: Tesi di Laurea di: Prof. Alberto Russo Susanna Mobili Anno Accademico 2012-2013

Studiare e calcolare il benessere nella Provincia di Ancona utilizzando gli indicatori dell UrBes 2 di 13

Storia e contributi recenti La teoria utilitarista di Bentham (1789) La previsione di Keynes (1930) Easterlin e Scitovsky (anni 70) Lo sviluppo sostenibile e lo Human Development Index (anni 80) La Dichiarazione di Istanbul (2007) e il Better Life Index dell Ocse La Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi (2008) Il contributo italiano: il Rapporto Bes (2013) 3 di 13

M I S U R A R E I L B E N E S S E R E : I L P I L.. Il benessere di un Paese può difficilmente essere dedotto da una misura del reddito nazionale S. Kuznets, 1934 Il PIL risulta inadeguato in quanto: Non tiene conto di beni e servizi non di mercato I Servizi pubblici sono valutati al costo e non in base alla qualità Considera attività che non aumentano il benessere (degrado ambientale) Il PIL pro capite non considera la distribuzione delle risorse 4 di 13

Classificazione degli indicatori Dagli anni 70 sono stati creati diversi indicatori di benessere, che possono essere classificati: In base al livello di impatto: internazionali, nazionali o locali In base al dominiocui si riferiscono: ambientali, sociali, economici In base all approcciodi misurazione: soggettivi o oggettivi In base al loro rapporto con il PIL: correttivi, integrativi o sostitutivi del PIL 5 di 13

Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia (Bes) - Istat e Cnel, Marzo 2013 Indicatore nazionaleitaliano, integrativodel PIL, approccio oggettivo e soggettivo Set di indicatori raggruppati in 12 domini: 1. Salute 7. Sicurezza 2. Istruzione e formazione 8. Benessere soggettivo 3. Lavoro e conciliazione dei 9. Paesaggio e patrimonio tempi di vita culturale 4. Benessere economico 10. Ambiente 5. Relazioni sociali 11. Ricerca e innovazione 6. Politica e istituzioni 12. Qualità dei servizi 6 di 13

Applicazione a livello provinciale/comunale di 25 dei 129 indicatori del Bes, coprendo 10dei 12 domini 15Province hanno aderito: Torino, Genova, Milano, Brescia, Venezia, Bologna, Firenze, Pesaro e Urbino, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Cagliari Luglio 2013 Istat, Cnel e istituzioni locali (province e comuni) 7 di 13

PER INDICATORE MARCHE ITALIA ANNO POS SALUTE Speranza di vita alla nascita (numero medio di anni). M 80,6 80,4 79,4 2010 1 Speranza di vita alla nascita (numero medio di anni). F 85,5 85,4 84,4 2010 2 Tasso mortalità infantile. M e F 20,3 22,7 31,6 2010 3 Tasso mortalità per accidenti di trasporto M 1,3 1,7 1,6 2010 7 Tasso mortalità per accidenti di trasporto F 0,6 0,4 0,3 2010 14 Tasso mortalità per tumore M 8,6 9,3 10,4 2010 Tasso mortalità per tumore F 7,1 7,4 7,8 2010 2 Tasso mortalità per demenze/malattie del sist. nervoso M 33,9 31,6 26,1 2010 Tasso mortalità per demenze/malattie del sist. nervoso F 28,1 25,6 24,2 2010 15 LAVORO E CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA Tasso di occupazione. M e F 68,5 58,6 61,0 2012 5 Tasso di mancata partecipazione al lavoro. M e F 15,0 15,1 20,0 2012 9 Tasso di infortuni mortali sul lavoro per 100.000 occupati 4,0 3,8 3,6 2012 14 ECONOMICO Reddito disponibile pro capite delle famiglie 19.321,0 17.834,0 17.029,0 2010 7 POLITICA E ISTITUZIONI Partecipazione elettorale 74,1 73,9 66,5 2009 5 SICUREZZA Tasso di omicidi per 100.000 abitanti 0,8 0,6 0,9 2011 6 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE % di edifici storici in ottimo/buono stato conservazione 64,8 64,1 61,8 2001 5 AMBIENTE Volume pro capite giornaliero acqua erogata (lt per ab.) 180,0 208,0 253,0 2008 2 Numero superamenti valore limite giornaliero PM10 99,0 no dati no dati 2011 9 Metri quadrati di verde urbano per abitante 339,6 185,4 105,9 2009 1 RICERCA E INNOVAZIONE Propensione alla brevettazione per milione di abitanti 108,8 64,0 69,6 2008 5 QUALITA' DEI SERVIZI % di bambini tra 0 e 2 anni che ha usufruito di servizi inf. 20,5 16,9 14,0 2010 4 % di raccolta differenziata 43,8 39,2 35,3 2010 5 Kmq reti urbane trasporto pubblico per 100 kmq di sup. 168,5 no dati no dati 2010 14 8 di 13

PER -TREND Tasso di mancata partecipazione al lavoro. Maschi e Femmine Dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro 9 di 13

PER -TREND Numero superamenti valore limite giornaliero PM10 Dati Istat, Dati ambientali nelle città 10 di 13

PER -TREND Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti Dati per il comune: Istat, Dati ambientali nelle città; per provincia, regione e Italia: Ispra 11 di 13

Punti di forza di Ancona: -salute (speranza di vita,tasso mortalità infantile, tasso mortalità per tumori) -ambiente (acqua potabile consumata e densità di verde urbano) -qualità dei servizi (servizi infanzia, raccolta differenziata) Punti di debolezza di Ancona: - ambiente (numero di superamenti PM10) -qualità dei servizi (km di reti urbane di trasporto pubblico) Utile ampliare il numero di indicatori utilizzati e continuare nella ricerca 12 di 13

GRAZIE PER L ATTENZIONE