L assetto organizzativo e l accountability degli enti del Terzo settore

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L assetto organizzativo e l accountability degli enti del Terzo settore Andrea Perrone Università Cattolica del Sacro Cuore La riforma del Terzo settore Analisi e proposte Piacenza, 6 marzo 2017

I termini del problema Nello svolgimento della loro attività tipica, gli enti del Terzo settore (1) hanno rapporti di debito nei confronti dei terzi, (2) raccolgono fondi privati tra il pubblico e (3) beneficiano di risorse pubbliche Di qui la necessità di un assetto organizzativo che garantisca l ordinato svolgimento dell attività e consenta un adeguata accountability una gestione non corretta dell attività (1) ostacola la continuità del singolo ente e (2) comporta esternalità negative a detrimento sia della generalità dei consociati che, più nello specifico, del Terzo settore

Le strategie normative adottate dalla legge delega A tal fine la legge delega prevede una strategia normativa articolata intorno a tre pilastri obbligo di tenuta delle scritture contabili e di redazione del bilancio responsabilità degli amministratori e sistema di controlli interni pubblicità dei bilanci e di altre informazioni di interesse pubblico In considerazione dei costi per la compliance con la disciplina, la legge delega declina le relative norme secondo il principio di proporzionalità, con particolare riguardo alla dimensione economica dell attività svolta e all impiego di risorse pubbliche

La tenuta delle scritture contabili e la redazione del bilancio L obbligo di tenuta delle scritture contabili sussiste, secondo i principi generali, in presenza dello svolgimento di attività di impresa norme speciali richiedono di distinguere, nella tenuta della contabilità e dei rendiconti, la diversa natura delle poste contabili in relazione al perseguimento dell oggetto L obbligo di redazione del bilancio è previsto secondo diverse modalità con disposizioni esplicite, per le imprese sociali mediante un rinvio alla disciplina delle società, per le associazioni e fondazioni che esercitano stabilmente e prevalentemente attività di impresa in modo implicito, per ogni altro ente del Terzo settore Norme particolari regolano la predisposizione del bilancio sociale, nella diversa prospettiva di valutare l impatto sociale dell attività

La responsabilità degli amministratori La responsabilità degli amministratori è regolata secondo un mix di tradizione e innovazione alle associazioni e fondazioni che esercitano stabilmente e prevalentemente attività di impresa si applicano le norme previste per la responsabilità degli amministratori di società per gli enti riconosciuti come persone giuridiche la responsabilità degli amministratori è disciplinata anche tenendo conto del rapporto tra il patrimonio netto e il complessivo indebitamento La scelta operata dal legislatore delegato presenta alcune criticità non è chiaro quale sia il regime di responsabilità degli amministratori di società al quale la legge delega faccia rinvio la previsione codicistica sulla responsabilità degli amministratori che hanno partecipato all atto dannoso è più coerente con le caratteristiche tipiche degli amministratori di alcuni enti un regime di tutela dei terzi fondato sulla responsabilità ex post degli amministratori: (1) rischia di essere troppo costoso per complessità di gestione e possibili fenomeni di overdeterrence e (2) può risultare meno efficace di un sistema di controlli interni ex ante

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è disciplinato enfatizzando la necessità di un adeguato assetto organizzativo sia in termini generali che con specifico riferimento alle imprese sociali, la legge delega opera un espresso riferimento alle previsioni del d. lgs. 231/01 mutuando le espressioni della disciplina codicistica sulle società per azioni, le norme sull impresa sociale impongono la nomina di uno o più sindaci con funzione di vigilanza (1) sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e (2) sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile Il regime del controllo contabile è lacunoso per le associazioni e fondazioni che esercitano stabilmente e prevalentemente attività di impresa si applicano le norme previste in materia di società in mancanza di una norma espressa, per le imprese sociali occorre argomentare dalla previsione generale sugli obblighi di controllo interno e dal principio di proporzionalità

Le misure di trasparenza La disciplina prevede un mix di tradizionali strumenti di pubblicità notizia e nuove forme di trasparenza finalizzate al controllo sociale diffuso la legge delega introduce una generale previsione sulla pubblicità dei bilanci e degli altri atti fondamentali dell ente, prevedendo forme alternative di attuazione (= la pubblicazione nel sito internet istituzionale) sono soggetti a regole di trasparenza: (1) gli emolumenti e i corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti agli esponenti aziendali, ai manager e agli associati e (2) le risorse attribuite con il sistema del cinque per mille

Una nota di conclusione Un adeguato assetto organizzativo e l abitudine a rendere conto sono condizioni essenziali per uno sviluppo sostenibile degli enti del Terzo settore La grande rilevanza dei costi di compliance rende altrettanto cruciale una applicazione intelligente del principio di proporzionalità da parte dei professionisti del settore e dell autorità di vigilanza Assetti organizzativi e controlli sono lo strumento per lo conseguimento delle finalità proprie del Terzo settore; occorre, pertanto, che la forma dello strumento sia determinata dal suo fine