Lezione Gli enti non commerciali
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- Romina Costa
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1 Lezione Gli enti non commerciali
2 Obiettivo della lezione: par. I: analisi della normativa concernente la determinazione della base imponibile reddituale degli enti non commerciali par. II: analisi della disciplina concernente i rapporti tra ente associativo e associati. Gli obblighi contabili cui gli enti non commerciali sono soggetti.
3 Par. I Definizione squisitamente fiscale (suscettibile di operare trasversalmente rispetto alle categorie soggettive civilistiche) introdotta nel settore delle imposte sui redditi con riferimento agli enti non societari soggetti ad IRPEG (ora IRES) in occasione della riforma tributaria degli anni 70
4 Enti non commerciali: enti che non hanno per oggetto principale o esclusivo l esercizio di un attività commerciale (criterio qualitativo) art. 73 t.u.i.r. Dopo la riforma 1997: enti che per un intero periodo d imposta non hanno esercitato prevalentemente un attività commerciale (criterio quantitativo) art. 149 t.u.i.r. Irrilevante il perseguimento di fini lucro o non di lucro.
5 Principale funzione della classificazione fiscale degli enti non societari in commerciali o non commerciali: accesso ad una diversa modalità di rilevazione della base imponibile reddituale.
6 In particolare per gli enti non commerciali: adozione di una modalità atomistica di determinazione del coacervo reddituale imponibile fondamentalmente omologa a quella propria delle persone fisiche. Vd. infatti previsione della legge delega di riforma fiscale 80/2003: migrazione degli enti non commerciali all area di imposizione IRE (in realtà mai attuata)
7 Reddito imponibile: sommatoria algebrica dei redditi determinati distintamente in ragione e secondo la disciplina propria della categoria reddituale di rispettiva appartenenza. Riconoscimento di oneri deducibili e detrazioni d imposta Irrilevanza della destinazione del reddito
8 Ma alcune peculiarità: a) immobili non relativi all impresa oggetto di locazione comunque soggetti alla disciplina di cui all art. 90 co. 1 ult. periodo (non automatica riduzione forfettaria del 15% del canone di locazione come previsto invece dall art. 37 co. 4bis t.u.i.r.) b) gli utili comunque percepiti esclusi da imposizione per il 95% del loro ammontare (regime transitorio ex art. 4 lett. q) d.l.vo 344/2003)
9 c) attività di cui è esclusa ex lege la commercialità: art. 143 co.1 ult. periodo (cfr. art. 74 t.u.i.r. d) proventi di cui è esclusa ex lege la imponibilità: art. 143 co. 2 lett. a) e lett. b) t.u.i.r. ( norme ricognitive di principio?) e) le spese e componenti negativi relativi a beni e servizi ad uso promiscuo: deducibilità pro quota.
10 art. 149 Il regime opzionale di determinazione forfettaria del reddito d impresa: Requisiti soggettivi (enti ammessi a contabilità semplificata) e oggettivi (limiti max di ricavi) di accesso. Modalità di determinazione del reddito d impresa: Percentuali di redditività applicabili all ammontare dei ricavi conseguiti nell esercizio di attività commerciali cui si aggiunge l ammontare dei componenti positivi diversi dai ricavi (plusvalenze, sopravvenienze, dividendi).
11 Par. 2 La disciplina di imposizione per gli enti associativi ex art. 148 t.u.i.r.
12 Art. 148 co. 1 e 2: normativa ricognitiva di principio: Le quote associative non sono imponibili per l ente associativo percettore laddove erogate a titolo di capitale di funzionamento (analoghe ai conferimenti societari).
13 I proventi (quale che ne sia la denominazione formale) aventi titolo giustificativo in specifiche operazioni di cessione di beni o prestazione di servizi effettuate dall ente associativo nei confronti dell associato (assetti oneroso corrispettivi) sono imponibili come redditi diversi o redditi d impresa (rilevanza della occasionalità o abitualità dell attività)
14 Disciplina derogatoria di cui all art. 148 co. 3 ss. con riferimento a specifiche tipologie di enti associativi e a patto che l assetto gestionale dell ente si conformi formalmente e sostanzialmente a quanto previsto all art. 148 co. 8.
15 Normativa ricognitiva di principio in ragione del ruolo degli enti associativi nel garantire servizi essenziali alla collettività in funzione sussidiario-suppletiva rispetto all ente pubblico istituzionale?
16 Gli adempimenti contabili degli enti non commerciali Enti che non svolgono attività commerciale produttiva di reddito d impresa: -sono tenuti alla redazione del rendiconto annuale economico finanziario. - Sono tenuti alle scritture contabili dei sostituti d imposta.
17 Enti che svolgono attività commerciale produttiva di reddito d impresa: - obbligo di tenuta di una contabilità (ordinaria o semplificata) separata per l attività d impresa esercitata ex artt. 14 ss. d.p.r. 600/ Sono tenuti alle scritture contabili dei sostituti d imposta.
18 In caso di raccolta pubblica di fondi: entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, redazione di un rendiconto apposito e separato con evidenza di entrate e spese relative ad ogni evento.
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