CHECK LIST PER IL RISCONTRO ANALITICO NORMATIVO DI ATTIVITA BENEFICIARIE DI REGIMI AGEVOLATIVI

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1 CHECK LIST PER IL RISCONTRO ANALITICO NORMATIVO DI ATTIVITA BENEFICIARIE DI REGIMI AGEVOLATIVI A. ENTI NON COMMERCIALI STEP Obbligo generale di Attività Indicazioni di dettaglio Riscontro SI NO 1 NO 2 Eventuali note esplicative STEP 1 SI Individuazione del settore giuridico economico agevolato cui appartiene l ente non commerciale da sottoporre a verifica Tale attività risulta particolarmente importante in quanto, attesa la peculiarità dei soggetti in questione, il controllo non può prescindere da una preventiva conoscenza del regime civilistico e fiscale applicabile nel caso concreto. 209 STEP 2 Valutazione, in relazione agli elementi emersi dalle pregresse attività info investigative, se sia necessario od opportuno procedere all accesso per l apertura della verifica Si rammenta che, in assenza di attività commerciali espressamente dichiarate dall ente, ovvero risultanti da altri riscontri documentali, l accesso è consentito solo in presenza di gravi indizi di violazioni e previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica, in ossequio al disposto dell art. 52, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972. STEP 3 Verifica della natura e della categoria di appartenenza dell ente sotto il profilo formale, attraverso l esame dell atto costitutivo e/o dello statuto, se esistenti nelle forme dell atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata (ovvero della legge istitutiva) Va, principalmente, appurato quanto segue: a) la natura giurdica assunta dall ente; b) l oggetto esclusivo o principale dichiarato (ossia l attività essenziale per il raggiungimento degli scopi primari dell ente, che deve essere di natura non commerciale); c) la previsione di ulteriori attività che possono avere natura commerciale e che devono possedere carattere accessorio o complementare; d) le regole di funzionamento dell ente, con particolare riguardo agli organi decisionali, amministrativi, esecutivi e di controllo; e) le regole concernenti la formazione, l utilizzo e la destinazione del patrimonio dell ente.

2 210 STEP 4 Riscontro della natura sostanziale dell ente Va in particolare verificato, avendo riguardo anche alle risultanze di pregresse attività info investigative, nonché ai riscontri ottenuti in sede di accesso (qualora eseguito), quanto segue: a) la reale natura dell attività esclusiva o principale esercitata; b) l eventuale esercizio di ulteriori attività di natura commerciale non dichiarate nello statuto; c) una volta in possesso dei relativi dati contabili, il peso dell attività commerciale eventualmente esercitata rispetto a quella istituzionale. Per tale ultima verifica, occorre fare riferimento, per ogni annualità d imposta controllata, anche ai parametri previsti dall art. 149, comma 2 del TUIR (applicabili anche ai fini IVA per espresso richiamo effettuato dall art. 4, comma 9 del D.P.R. n. 633/1972), ossia: - prevalenza delle immobilizzazioni relative all attività commerciale, al netto degli ammortamenti, rispetto alle restanti attività; - prevalenza dei ricavi derivanti da attività commerciali rispetto al valore normale delle cessioni o prestazioni afferenti le attività istituzionali; - prevalenza dei redditi derivanti da attività commerciali rispetto alle entrate istituzionali; - prevalenza delle componenti negative inerenti all attività commerciale, rispetto alle restanti spese. In merito, va evidenziato che, qualora il soggetto, a seguito dei riscontri sopra indicati, debba qualificarsi, per uno o più esercizi, come ente commerciale, tutte le operazioni poste in essere negli stessi periodi vanno riclassificate nell ambito del reddito d impresa e, di conseguenza, complessivamente assoggettate ad IRES e IRAP secondo le regole ordinarie.

3 211 STEP 5 STEP 6 cui l ente, a seguito dei riscontri di cui ai precedenti STEP 3 e 4, possa comunque qualificarsi come non commerciale nel caso in cui l ente, a seguito dei riscontri di cui ai precedenti STEP 3 e 4, pur avendo esercitato anche attività commerciali, possa comunque qualificarsi come non Verifica della corretta contabilizzazione delle attività decommercializzate o detassate eventualmente poste in essere Riscontro della corretta istituzione e tenuta della contabilità separata, ai sensi dell art. 144, comma 2 del TUIR, limitatamente alle attività commerciali esercitate, nonché della corretta determinazione del reddito d impresa imponibile ai fini IRES e IRAP Il controllo va principalmente orientato sulle seguenti attività poste in essere dall ente: a) prestazioni di servizio non rientranti nelle previsioni dell art c.c. (decommercializzate ad opera dell art. 143, comma 1, secondo periodo del TUIR), in relazione alle quali deve essere appurata la conformità alle finalità istituzionali, l assenza di una specifica organizzazione stabile, l applicazione di corrispettivi non eccedenti i costi di diretta imputazione; b) raccolte pubbliche di fondi (detassate a mente dell art. 143, comma 2, lett. A) del TUIR), per le quali deve essere appurata l occasionalità delle iniziative, la concomitanza con ricorrenze, celebrazioni o campagne di sensibilizzazione, il modico valore dei beni e servizi eventualmente offerti ai sovventori, la redazione di specifico rendiconto; c) attività svolte a favore di Amministrazioni pubbliche (i cui contributi sono detassati a mente dell art. 143, comma 2, lett. B) del TUIR), per le quali va riscontrata la finalità sociale, la conformità alle finalità istituzionali dell ente, la presenza di specifica convenzione e del regime di accreditamento. Va, in merito, precisato che la tipologia dell apparato contabile obbligatorio ai fini fiscali, dipende dall ammontare dei ricavi afferenti l attività commerciale, secondo le regole ordinarie di cui al coordinato disposto degli artt. 13, comma 1, lett. C), 14, 15, 16, 18 e 20 comma 1 del D.P.R. n. 600/1973. Analogamente, per la determinazione del reddito d impresa derivante dall esercizio delle attività commerciali in questione, va riscontrata la corretta applicazione delle regole ordinarie previste dal TUIR per i soggetti IRES.

4 commerciale STEP 7 cui allo STEP 6, per i soggetti ammessi alla contabilità semplificata (ex art. 18 del D.P.R. n. 600/1973), che abbiano optato per il regime forfetario di determinazione del reddito d impresa Riscontro della corretta istituzione e tenuta della contabilità separata, ai sensi dell art. 144, comma 2 del TUIR, limitatamente alle attività commerciali esercitate, nonché della corretta applicazione dei coefficienti di redditività previsti dall art. 145 del TUIR In tale circostanza, va riscontrata la regolare tenuta della contabilità prevista per i contribuenti minori, ovvero, per i soggetti appartenenti alla prima fascia di forfetizzazione del reddito, di quella super semplificata prevista dall art. 3, comma 166 della Legge n. 662/ STEP 8, qualora si tratti di enti associativi che beneficiano delle disposizioni di maggior favore previste per la detassazione di alcune operazioni attive interne Esecuzione dei precedenti STEP, in quanto applicabili, nonché verifica del rispetto delle condizioni e degli obblighi espressamente previsti dall art. 148 del TUIR Vanno, in particolare, eseguite le seguenti attività: a) per le associazioni in genere, esame dello statuto che deve risultare compatibile con la natura associativa dell ente, nonché verifica della corretta applicazione delle norme di funzionamento in esso riportate; b) per le associazioni privilegiate e super privilegiate, esame dello statuto, che deve essere dotato di data certa e contenere le clausole (che devono essere di fatto rispettate), elencate al comma 8 dell art. 148 del TUIR; c) per le associazioni privilegiate e super privilegiate, esame del rendiconto economico finanziario annuale (che deve essere stato approvato dall assemblea), previsto dall art. 148, comma 8, lett. D) del TUIR, che deve riguardare tutte le operazioni poste in essere (istituzionali e commerciali); d) a fattor comune per tutti gli enti associativi, esame dei libri sociali e verifica che l attività decommercializzata sia effettivamente svolta solo nei confronti dei propri associati, iscritti o

5 213 STEP 9 STEP 10 STEP, qualora si tratti di enti assoggettati a particolari discipline di settore Obbligo generale di Esecuzione dei precedenti STEP, in quanto applicabili, nonché verifica del rispetto delle condizioni e degli obblighi espressamente previsti dalle specifiche normative Verifica della corretta determinazione del reddito complessivo ai sensi dell art. 143 del TUIR partecipanti (cd. attività interna ) e sia conforme alle finalità istituzionali dichiarate nello statuto. L esame in questione va eseguito anche ai fini IVA, in relazione alle disposizioni previste dall art. 4, commi 4, 5, 6, 7 e 8 del D.P.R. n. 633/1972. In tale ambito va, in particolar modo, riscontrato il possesso di eventuali iscrizioni ad albi o registri nazionali o locali, nonché il sostanziale rispetto delle condizioni e degli adempimenti prescritti dalla specifiche discipline, dai quali scaturisce il diritto degli enti interessati di accedere a determinati benefici fiscali (es. Associazioni ed enti di promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche, associazioni senza scopo di lucro, organizzazioni di volontariato, ecc.). Per l ente non commerciale, va appurato il corretto inserimento in dichiarazione di tutti i redditi dell esercizio (ovunque prodotti e quale ne sia la destinazione), ossia: redditi fondiari, di capitale, diversi, nonché quelli d impresa derivanti dall eventuale esercizio di attività commerciali B. ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA SOCIALE (O.N.L.U.S.) Attività STEP 1 SI Individuazione della categoria di appartenenza dell Onlus da sottoporre a verifica Indicazioni di dettaglio In funzione della natura giuridica rivestita, l ente sarà inquadrato tra le Onlus ordinarie, di diritto o parziarie; di conseguenza è possibile avere preventiva cognizione degli obblighi civilistici, contabili e fiscali facenti capo al medesimo. Va da se che, qualora l Onlus possa qualificarsi come ente non commerciale, si rendono generalmente Riscontro SI NO 1 NO 2 Eventuali note esplicative

6 214 STEP 2 STEP 3 Verificare della regolare iscrizione dell Onlus all Anagrafe Unica presso il Ministero dell Economia e delle Finanze Riscontro della tipologia di attività istituzionale svolta dall ente, sia sotto il profilo formale, attraverso l esame dell atto costitutivo e/o dello statuto, sia sotto l aspetto sostanziale applicabili tutte le norme dedicate a tali soggetti e, pertanto, in tali casi devono essere seguiti gli STEP di cui alla precedente lett. A., in quanto applicabili, oltre a quelli di seguito riportati. L iscrizione (non obbligatoria per le Onlus di diritto) va effettuata mediante invio di apposita comunicazione alla competente Direzione Regionale delle Entrate. Va, in proposito, appurato se l ente operi: a) in settori in cui la finalità solidaristica è presunta ex lege (assistenza sociale e socio sanitaria, beneficenza, tutela, promozione e valorizzazione delle cose d interesse artistico e storico, tutela e valorizzazione della natura e dell ambiente, ricerca scientifica di particolare interesse sociale, attività di promozione della cultura e dell arte per le quali sono riconosciuti apporti economici da parte dell amministrazione centrale dello Stato); b) in settori in cui la finalità solidaristica si considera perseguita solo quando le cessioni o prestazioni sono rese nei confronti di particolari categorie di soggetti svantaggiati (assistenza sanitaria, istruzione, formazione, sport dilettantistico, promozione della cultura e dell arte, tutela dei diritti civili). Nell ambito dell esame dello statuto, che deve essere redatto per atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata, va altresì riscontrato l iserimento delle clausole prescritte dall art. 10, comma 1, del D.Lgs, n. 460/1997, nonché il sostanziale rispetto delle stesse, con particolare attenzione al divieto di svolgere attività diverse da quelle previste dalla stessa norma, nonché di distribuire, anche in via indiretta, utili, avanzi di gestione, riserve o capitale. STEP 4 Riscontro della tipologia effettiva di soggetti Deve trattarsi di persone ritenute svantaggiate

7 nei casi di cui alla lett. B) dello STEP 3 beneficiari delle cessioni e prestazioni rese dall ente in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali, familiari, ovvero di componenti di collettività estere, limitatamente agli aiuti umanitari. Va precisato che, qualora le operazioni in questione siano rese a soggetti diversi da quelli specificati, le stesse non potranno godere delle agevolazioni fiscali di seguito riportate. 215 STEP 5 in relazione alle attività esercitate Riscontro della corretta applicazione delle agevolazioni fiscali previste In tale contesto, vanno eseguite le seguenti attività: a) va appurato e quantificato il volume delle attività istituzionali aventi esclusive finalità di solidarietà sociale (decommercializzate ex art. 150, comma 1 del Tuir); b) va riscontrato e ugualmente quantificato il volume delle attività direttamente connesse di cui all art. 10, comma 5 del D.Lgs. n. 460/97 (detassate ex art. 150, comma 2 del Tuir), le quali devono risultare non prevalenti rispetto a quelle istituzionali e produttive di proventi non superiori al 66% delle spese complessive dell organizzazione STEP 6 in relazione alle attività esercitate Riscontro della corretta contabilizzazione delle operazioni agevolate, ai sensi dell art. 20 bis del D.P.R. n. 600/1973 Va, in particolare, riscontrata: a) la regolare istituzione delle scritture contabili previste in relazione alla specifica natura dell ente; b) in relazione all attività complessivamente svolta, la tenuta di scritture cronologiche e sistematiche (ad esempio, libro giornale, libro degli inventari e conti di mastro); c) in relazione alle attività direttamente connesse (che mantengono la propria natura commerciale), la tenuta delle scritture obbligatorie previste per le imprese commerciali, in riferimento al volume d affari prodotto (contabilità ordinaria, semplificata o super semplilficata); d) la redazione di apposito documento di sintesi (sostanzialmente un bilancio relativo all attività complessivamente svolta) che rappresenti la

8 situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell ente. STEP 7 Riscontro della corretta applicazione delle altre agevolazioni fiscali (previste in materia di IVA e altre imposte indirette) Va, in tale ambito, riscontrata la presenza dei requisiti per l accesso alle agevolazioni da parte dell Onlus verificata, ovvero dei soggetti che hanno intrattenuto rapporti economici con la stessa, specificamente previsti dagli artt. 3 e 10 del D.P.R. n. 633/1972, nonché dagli artt. Da 17 a 24 del D.Lgs. n. 460/97. C. COOPERATIVE A MUTUALITA PREVALENTE STEP Obbligo generale di Attività Indicazioni di dettaglio Riscontro SI NO 1 NO 2 Eventuali note esplicative 216 STEP 1 SI Individuazione della categoria di appartenenza della società cooperativa Va, in particolar modo, esaminato lo statuto della società, onde appurare la natura formale dell ente; in dettaglio, affinché possa qualificarsi come cooperativa a mutualità prevalente (e, pertanto, poter legittimamente beneficiare delle agevolazioni fiscali appresso indicate), l ente, in base ai parametri e alle prescrizioni di cui agli artt e 2514 c.c., deve: a) svolgere la propria attività prevalentemente a favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi; b) avvalersi, nello svolgimento della stessa, in prevalenza delle prestazioni lavorative dei soci; c) avvalersi prevalentemente dell apporto di beni e servizi da parte dei soci stessi. L aspetto formale desunto dagli atti esaminati va comunque valutato alla luce delle risultanze di pregresse attività info investigative, nonché dei riscontri ottenuti in sede di accesso. STEP 2 Verificare la regolare iscrizione della società cooperativa In particolare, per poter accedere alle previste agevolazioni fiscali, la cooperativa a mutualità prevalente deve risultare iscritta come tale nell albo istituito con Decreto 23 giugno 2004

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