Aspetti amministrativi e fiscali. Padova 09/04/2011
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1 Aspetti amministrativi e fiscali Padova 09/04/2011
2 Libri sociali Libro verbali assemblee Libro verbali consiglio direttivo Libro soci Registro assicurati (che può rientrare nel libro soci) Registro di prima nota cassa
3 La contabilità: come?!? Presenza dei documenti giustificativi delle spese Registrazioni devono essere chiare, veritiere e corrette e in ordine cronologico Gestione finanziaria fatta prevalentemente tramite un conto corrente (per il controllo dei movimenti finanziari) Attribuzione della sua tenuta ad un responsabile
4 La contabilità: tempi conservazione?!? Conservazione dei documenti relativi alle entrate in base a normativa vigente: (Art 6 co. 7 legge 266/91) 10 anni per la normativa civilistica (art 2220 co. 1 c.c.) almeno 5 anni per la normativa fiscale (art 43 dpr 600/73)
5 Rendiconto: Fasi dell approvazione Il rendiconto è redatto dal tesoriere La bozza del rendiconto viene approvata dal Consiglio direttivo che redige relazione finanziaria morale La versione definitiva del rendiconto è approvata dall assemblea dei soci entro 4 mesi dalla chiusura dell esercizio Non va depositato, ma deve essere tenuto agli atti dell associazione
6 Attività non commerciali delle ODV Art. 143 c. 3 Lett. a) TUIR 917/86 Raccolta Pubblica di Fondi non concorrono alla formazione del reddito degli enti non commerciali i fondi pervenuti ai predetti enti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione Esenzione da imposte dirette ed indirette
7 Raccolta Pubblica di Fondi - regole Deve trattarsi di raccolte fondi aperte a tutti e non limitate agli associati La raccolta deve avvenire in concomitanza di particolari momenti della vita sociale Deve trattarsi di iniziative occasionali I beni eventualmente ceduti devono essere di modico valore Utilizzo dei fondi raccolti per fini istituzionali (norme sul volontariato)
8 Raccolta Pubblica di Fondi - regole Nozione di occasionalità L attività non deve rappresentare l occupazione ordinaria Non deve essere un attività prevalente in termini di tempo impiegato, volume di mezzi impiegati e risultato economico da essa conseguito L evento non deve essere l unica attività posta in essere dall associazione Nozione di modico valore Al fine di valutare il modico valore dei beni eventualmente ceduti, si deve fare riferimento alle condizioni economiche del donante (art. 783 c. 2 c.c.) Alla asimmetria tra prestazione e controprestazione Al concetto di modico valore in generale Manifesta sproporzione tra somma raccolta e costo del bene ceduto o del servizio prestato
9 Attività commerciali marginali delle ODV DM 25 maggio 1995 per OdV Vendite occasionali nel corso di ricorrenze o celebrazioni Cessione di beni prodotti dagli assistiti o dai volontari Somministrazione di alimenti e bevande nel corso di eventi occasionali Prestazioni di servizi rese in conformità ai fini istituzionali verso pagamento di corrispettivi specifici che non eccedano del 50% i costi di diretta imputazione
10 Attività commerciali marginali delle ODV - regole Attività svolte in funzione del fine istituzionale Attività svolte senza impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato IMPORTANTE: l attività decommercializzata deve essere marginale rispetto all attività istituzionale
11 Donazioni ed erogazioni liberali Per l ente beneficiario le erogazioni e le donazioni non costituiscono proventi imponibili Per il benefattore vi sono agevolazioni fiscali, se le erogazioni sono fatte a ONLUS, OdV, Aps, ASD Obiettivo dello Stato è quello di ampliare i servizi sociali svolti dalle associazioni, rinunciando ad una quota di gettito tributario Al fine di ottenere la detrazione i versamenti devono essere effettuati con modalità che permettano la tracciabilità del movimento finanziario: Bonifici, carte di credito, bancomat, assegni, c/c postale
12 5 x 1000 Una forma particolare di raccolta fondi può essere considerata quella, ormai assai nota, alle associazioni del cosiddetto "cinque per mille". Come noto, con tale istituto i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche possono destinare una quota della propria imposta senza quindi ulteriore aggravio a favore di alcuni organismi ed enti preventivamente individuati dalla legge.
13 5 x 1000 Per l anno finanziario 2011 il 5 per mille verrà destinato alle seguenti finalità: a) Finanziamento degli enti del volontariato: ONLUS - Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali associazioni riconosciute; fondazioni riconosciute; b) finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell università; c) finanziamento agli enti della ricerca sanitaria; d) sostegno delle attività sociale svolte dal comune di residenza del contribuente; e) sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.
14 5 x 1000 Scadenze (anno 2011): 7/05 -presentazione domanda in forma telematica entro 14/05 pubblicazione degli elenchi da parte dell agenzia 20/05 termine per le domande di correzzione 25/05 pubblicazione elenchi corretti 30/06 - spedire a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione Regionale dell Agenzia nel cui ambito si trova la sede legale dell ente, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto all iscrizione pena decadenza del beneficio
15 5 x Rendicontazione Anche per il 2011 è previsto l obbligo, per gli enti che riceveranno il contributo del 5 per mille, di redigere un apposito e separato rendiconto corredato da una relazione illustrativa nel quale devono indicare in modo chiaro e trasparente quale sia stata la destinazione delle somme percepite. La redazione di questo documento dovrà essere effettuata entro un anno dalla ricezione del contributo. Per gli enti che riceveranno oltre euro sussiste l obbligo di trasmissione del rendiconto al Ministero competente (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Direzione Generale per il Volontariato, l'associazionismo e le Formazioni Sociali, Divisione I)
16 MODELLO PER IL RENDICONTO La Finanziaria 2008 ha introdotto l obbligo di predisporre un rendiconto della destinazione dei benefici ricevuti per tutte le associazioni che ricevono il Cinque per mille a partire dall anno 2008 e seguenti. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato le istruzioni e i modelli per adempiere a tale onere. Ricordiamo che il rendiconto deve essere effettuato da tutte le associazioni che hanno beneficiato del Cinque per mille entro un anno dall effettiva percezione dell importo. Solamente le associazioni che hanno ricevuto, per l anno 2008, un importo pari o superiore a Euro ( Euro per gli anni successivi al 2008) sono tenuti a trasmettere tale resoconto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
17 Agenzia delle entrate Attività in corso. Sono stati definiti per ogni agenzia provinciale dei responsabili per il controllo fiscale sul terzo settore Ufficio persone fisiche e terzo settore Sono in corso controlli su associazioni sportive, circoli, con l intento di comprendere se vi sia attività commerciale Viene richiesto prova dell attività associativa sia in termini di azioni che partecipazione dei soci (consigli, assemblee, ecc.) Non si esclude che i controlli verranno allargati alle OdV. il CSV è a disposizione per aiutare le associazioni sia nella fase della stesura dei libri che presso l Agenzia delle Entrate.
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