Sistemi contabili e di rendicontazione Enti del Terzo Settore (ETS) ed altri Enti Non Profit

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1 Sistemi contabili e di rendicontazione Enti del Terzo Settore (ETS) ed altri Enti Non Profit Sala Onida - Dipartimento di diritto ed economia delle attività produttive Dott. Francesco Capogrossi Guarna Associate Crowe Horwath AS S.p.A. Presidente Commissione Terzo Settore e Non Profit ODCEC Roma Roma 6 dicembre

2 RIFORMA ENTI TERZO SETTORE (ETS): PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGGE DELEGA RIFORMA TERZO SETTORE La Legge 6/6/2016 n.106 (in vigore dal 3/7/2016) ha previsto la delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. DECRETI ATTUATIVI (principali) DECRETI ATTUATIVI N. e DATA IN VIGORE dal Cinque per mille DLgs n luglio 2017 Impresa sociale DLgs n luglio 2017 Codice del Terzo Settore (CTS) DLgs n agosto

3 EFFETTI DELLA RIFORMA (anche contabili e di rendiconto) SUGLI ENTI NON PROFIT APPLICAZIONE NUOVE NORME SU ORDINAMENTO GENERALE E FISCALI 1. Enti che soddisfano tutti i requisiti dei nuovi Enti del Terzo Settore (ETS): i. tipologia soggettiva e forma giuridica ii. finalità e attività iii. iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) APPLICAZIONE NORME PREVIGENTI SU CODICE CIVILE (Libro I Tit.II), FISCALI, LEGGI SPECIALI 2. Enti che non soddisfano tutti i requisiti dei nuovi ETS: i. ex lege o per scelta (es. valutazioni di ordine normativo o soggettivo) ii. rimangono all esterno del nuovo sistema normativo per gli ETS iii. sono in ogni caso esclusi dai beneficiari del 5xmille (ad eccezione di enti di ricerca scientifica, università, di ricerca sanitaria o associazioni sportive dilettantistiche con rilevante attività di interesse sociale) 3

4 I. QUALIFICA ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS) 1/2 Tipologie soggettive ETS (art. 4 co.1) Organizzazioni di Volontariato (ODV) Associazioni Promozione sociale (APS) Enti filantropici Imprese sociali (incluse cooperative sociali) Reti associative (art.41) Società di mutuo soccorso (art.42-44) Associazioni (riconosciute e non) Fondazioni Altri enti di carattere privato Enti religiosi civilmente riconosciuti (limitatamente ad attività di interesse generale, escluse quelle diverse, con apposito regolamento, patrimonio destinato e contabilità separata) Soggetti ESCLUSI ex lege (art.4 co.2) Amministrazioni pubbliche Formazioni e associazioni politiche Sindacati Associazioni professionali e di rappresentanza Associazioni di datori di lavoro Enti soggetti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti enti esclusi Fondazioni bancarie Soggetti ESCLUSI in ogni caso Enti in forma di società (eccetto imprese sociali) Enti in forma di comitato 4

5 I. QUALIFICA ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS) 2/2 ABROGAZIONE DEI REGISTRI VOLONTARIATO, PROMOZIONE SOCIALE e ONLUS Sono abrogate le seguenti leggi speciali (art.102 co.1-2): 1. L. n.266/1991 (ODV) 2. L. n.383/2000 (APS) 3. Dlgs n.460/1997, artt.10-29, art.20-bis DPR n.600/1973, art.150 TUIR (ONLUS) a decorrere dal periodo d imposta successivo all autorizzazione della Commissione Europea e comunque non prima del periodo d imposta successivo all operatività del RUNTS Fino all operatività del RUNTS continuano ad applicarsi le norme previgenti, senza soluzione di continuità, ai fini e per gli effetti dell iscrizione nei Registri ONLUS, ODV, APS, IMPRESE SOCIALI che si adeguano al CTS entro il 3/2/2019 (18 mesi dalla entrata in vigore del CTS). - Art.101 co.2-3 5

6 II. FINALITA E ATTIVITA ENTI DEL TERZO SETTORE (ETS) Gli ETS devono: 1. perseguire senza scopo di lucro finalità civiche, solidaristiche, di utilità sociale (art.4 co.1) 2. esercitare in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale tra i 26 settori (tassativi) o 22 per le Imprese sociali (il cui elenco può essere aggiornato con DPCM) artt realizzare le attività di interesse generale attraverso forme di azione volontaria, di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, di mutualità o di produzione o scambio di beni e di servizi (art.4) Gli ETS possono: 1. svolgere attività diverse purché secondarie e strumentali, di natura commerciale secondo criteri e limiti da definire con DM che tengano conto dell insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate in tali attività rispetto a quelle nelle attività di interesse generale (art.6) 2. svolgere attività d impresa (commerciale) anche in via esclusiva o principale 6

7 III. REGISTRO UNICO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE (RUNTS) Gli ETS devono: 1. Iscriversi al RUNTS presso il Min. Lavoro e Politiche Sociali (gestito da Regioni e Province Autonome ex art.45) e depositare tutti gli atti e i fatti previsti dalla normativa, incluso il bilancio (art.11) 2. Iscriversi anche al Registro Imprese se l ente svolge attività impresa esclusiva o prevalente (per le imprese sociali l iscrizione al Registro Imprese soddisfa anche l iscrizione al RUNTS) Funzionamento del RUNTS: 1. E pubblico, accessibile in via telematica, ha efficacia dichiarativa per gli atti iscritti opponibili ai terzi 2. E composto da sette sezioni per differenti tipologie di ETS (art.46) 3. Sarà efficace dopo DM Ministero Lavoro e Pol.Soc. entro il 3/8/2018 su operatività e procedure 7

8 I RIFERIMENTI CONTABILI E DI BILANCIO ENP PRIMA DELLA RIFORMA PREVISIONI IN MATERIA DI CONTABILITA, BILANCIO/RENDICONTO PER ENTI NON PROFIT NON ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto Enti CIVILISTICO FISCALE LEGGI SPECIALI Art.18 c.c. Art.20 c.c. Art.148 co.3-8 Art.20-bis DPR 600/73 Art.20 co.2 DPR 600/73 Art.20 co.1 e artt DPR 600/73 Art.90 co.18 lett.f) L. 282/2002 Art.3 co.1 lett. h) L.383/2000 ALTRI DM 7/7/2016 Linee guida Min.Lavoro 7/2013 Obbligo di mandato Approvazione bilancio Rendiconto economico-finanziario Scritture contabili, bilancio/rendiconto Raccolte pubbliche di fondi Attività commerciale Rendiconto economico-finanziario Rendiconto economico-finanziario Rendiconto 5xmille Persone giuridiche Associazioni ONLUS/ODV/ONG Enti diversi Enti diversi ASD APS Enti diversi 8

9 I RIFERIMENTI CONTABILI E DI BILANCIO ETS DOPO LA RIFORMA PREVISIONI IN MATERIA DI CONTABILITA, BILANCIO/RENDICONTO PER ENTI ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI FISCALE Art.13 CTS Art.13 co.4 CTS Art.15 CTS Art.9 co.1,3 DLgs n.112/2017 Art.13 co.1,2,3 CTS Art.13 co.5 CTS Art.14, 16, 39, 61 co.1 CTS Art.9 co.2 DLgs n.112/2017 Art.87 co.1,2,3 lett.a) CTS Art.87 co.1 lett.b) CTS Art.87 co.7 CTS Art.87 co.6 CTS ALTRI Art.8 DLgs n.111/2017 Rendiconto 5xmille Scritture contabili ETS non commerciali Scritture contabili ETS commerciali Libri sociali ETS Scritture contabili e bilancio d esercizio Impresa sociale Bilancio d esercizio (ordinario/minore) Bilancio d esercizio ETS commerciali Bilancio sociale ETS Bilancio sociale Impresa sociale Scritture contabili e documenti bilancio/rendiconto attività complessiva Scritture contabili attività commerciale (non esclusiva né prevalente) Scritture contabili attività commerciale (esclusiva o prevalente) Rendiconto raccolte pubbliche di fondi 9

10 NORME CIVILISTICHE CONTABILITA E BILANCIO ENTI NON ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto Enti CIVILISTICO Art.18 c.c. Art.20 c.c. Obbligo di mandato Approvazione bilancio Persone giuridiche L art.18 c.c., sulla responsabilità degli amministratori, prevede l obbligo di mandato rinviando all art.1713 c.c. ove deve assolversi l obbligo di rendiconto (il mandatario deve rendere al mandante il conto del suo operato e rimettergli tutto ciò che ha ricevuto a causa del mandato) L art. 20 c.c. prevede che l assemblea sia convocata una volta l anno per l approvazione del bilancio da parte delle persone giuridiche (DPR n.361/2000) Non vi sono altri rinvii espressi, ove compatibili, ad altre norme del c.c. in materia di contabilità e bilancio delle società (ad es. sui libri e scritture contabili ex art.2214 c.c. e ss. e sui libri sociali ex artt e 2478 c.c.) 10

11 NORME GENERALI SISTEMA CONTABILE ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI Art.13 CTS Art.13 co.4 CTS Scritture contabili ETS non commerciali Scritture contabili ETS commerciali SCRITTURE CONTABILI ETS (non commerciali) Art.13 CTS: In tale articolo, titolato «SCRITTURE CONTABILI E BILANCIO», mancano le previsioni relative all obbligo di tenuta delle scritture contabili, alla tipologia di sistema contabile ed ai libri contabili. Gli obblighi di tenuta e conservazione delle scritture contabili sono invece previsti solo ai fini fiscali dall art.87 CTS, a pena di decadenza dai relativi benefici. SCRITTURE CONTABILI ETS (con attività «d impresa commerciale») Art.13 co.4 CTS: In caso di esercizio esclusivo o principale di attività d impresa gli ETS «commerciali» devono tenere le scritture contabili di cui all art.2214 c.c. (libro giornale e libro inventari e tenere le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa con obbligo di conservazione). 11

12 NORME GENERALI SISTEMA CONTABILE ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI Art.15 CTS Libri sociali ETS LIBRI SOCIALI OBBLIGATORI ETS Art.15 co.1 CTS a) il libro degli associati o aderenti (cfr. art.23 co.1 su annotazione della delibera di ammissione); b) il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee (anche con i verbali per atto pubblico); c) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell organo di amministrazione, dell organo di controllo, e di eventuali altri organi sociali. Art.15 co.2 CTS I libri di cui alle lettere a) e b) sono tenuti a cura dell organo di amministrazione I libri di cui alla lettera c) sono tenuti a cura dell organo cui si riferiscono. Art.17 co.1 CTS In caso di ETS con volontari vi è l obbligo di iscrivere in apposito registro quelli che svolgono l attività volontaria in modo non occasionale. 12

13 NORME GENERALI CONTABILITA E BILANCIO IMPRESA SOCIALE (ETS) Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI Art.9 co.1,3 DLgs n.112/2017 Scritture contabili e bilancio d esercizio Impresa sociale IMPRESA SOCIALE - SCRITTURE CONTABILI e BILANCIO - Art.9 DLgs n.112/2017 Comma 1 L impresa sociale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari in conformità al codice civile, deve redigere e depositare presso il registro delle imprese il bilancio di esercizio redatto, a seconda dei casi, ai sensi degli artt e segg., bis o 2435-ter del codice civile, in quanto compatibili. Comma 3 Per gli enti religiosi civilmente riconosciuti (art.1, co.3), i prescritti obblighi si applicano limitatamente alle attività di interesse generale (art.2) indicate in apposito regolamento. 13

14 NORME GENERALI BILANCIO D ESERCIZIO ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI Art.13 co.1,2,3 CTS Art.13 co.5 CTS BILANCIO ETS («ordinari») Art.13 co. 1 CTS Bilancio d esercizio (ordinario/minore) Bilancio d esercizio ETS commerciali Se ricavi, rendite, proventi o entrate annuali superiori ad Obbligo di redazione del bilancio di esercizio formato da: 1. stato patrimoniale; 2. rendiconto gestionale (finanziario), con l indicazione dei proventi e oneri; 3. relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l andamento economico e finanziario dell ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie. L organo di amministrazione documenta il carattere secondario e strumentale delle attività diverse (art.6) da quelle di interesse generale (art.5) nella relazione al bilancio (es. sulla gestione) o nella relazione di missione (art.13 co.6). 14

15 NORME GENERALI BILANCIO D ESERCIZIO ETS BILANCIO ETS («minori») - Art.13 co. 2 CTS Se ricavi, rendite, proventi o entrate annuali inferiori ad Il bilancio di esercizio può essere redatto in forma ridotta di rendiconto finanziario per cassa Trattandosi di previsione facoltativa si ritiene comunque possibile: 1. adottare il bilancio «ordinario» 2. adottare il rendiconto «di cassa» integrandolo con la «relazione di missione». Mancano puntuali riferimenti ai «criteri» di determinazione dei ricavi/proventi per la verifica del limite (che dovrebbe seguire quello di cassa), e l esercizio a partire dal quale adottare l uno o l altro sistema di bilancio (che dovrebbe decorrere dal periodo d imposta successivo). 15

16 NORME GENERALI BILANCIO D ESERCIZIO ETS SCHEMI di bilancio ETS «non commerciali» Art.13 co.3 CTS Il bilancio degli ETS «ordinari» e/o «minori» deve essere redatto in conformità alla «modulistica» (schemi) da definire con decreto del Ministro del lavoro e politiche sociali, sentito il Consiglio nazionale del Terzo Settore (di cui agli artt.58-60) entro un anno dall entrata in vigore del CTS ATTI DI INDIRIZZO ante ETS sugli schemi di bilancio e sui principi contabili (non più applicabili agli ETS) 1. Raccomandazioni CNDCEC sul Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio delle aziende non profit ANP (2011); 2. Atti di indirizzo e Linee guida dell a ex Agenzia Terzo settore - Linee guida e schemi redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit (02/2009); 3. Tavolo tecnico elaborazione princìpi contabili enti non profit (CNDCEC, OIC, ex Agenzia Terzo Settore) - Principio contabile n.1 Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non profit 05/

17 NORME GENERALI BILANCIO D ESERCIZIO ETS SCHEMI di bilancio ETS commerciali Art.13 co.5 CTS Gli enti devono redigere e depositare presso il registro imprese il bilancio di esercizio redatto, a seconda dei casi, come segue: Articolo Cod. Civ. Schema bilancio Attivo Stato Patrim. ( ) Ricavi ( ) Dipendenti in media 1) Artt.2423 e segg. c.c. Bilancio «ordinario» > 4,4 mln > 8,8 mln > 50 2) Art.2435-bis c.c. Bilancio abbreviato < 4,4 mln < 8,8 mln < 50 3) Art.2435-ter c.c. Micro imprese < 175 mila < 350 mila < 5 NOTA: Gli ETS commerciali dovranno anche applicare i diversi criteri di valutazione a seconda del tipo di bilancio adottato (es. nel caso 1) il principio del costo ammortizzato per crediti, debiti e titoli nonché l iscrizione degli strumenti finanziari derivati al fair value; nel caso 2) solo il fair value; nel caso 3) nessun particolare criterio). 17

18 NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto NORME GENERALI Art.14, 16, 39, 61 co.1 CTS Art.9 co.2 DLgs n.112/2017 Bilancio sociale ETS Bilancio sociale Impresa sociale Obbligo di redazione e pubblicazione del bilancio sociale - Art.14 co.1 CTS 1. in presenza di ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione; 2. secondo Linee guida con DM Min. Lavoro e Politiche Sociali (entro un anno dall entrata in vigore del CTS) tenendo conto, tra gli altri elementi della natura dell attività esercitata, delle dimensioni dell ente anche ai fini della valutazione dell «impatto sociale» delle attività svolte (art.7 co.3 L. 106/2016). Obbligo di trasparenza - Art.14 co.2 CTS L ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad annui ha l obbligo di pubblicare ogni anno nel proprio sito internet gli emolumenti, compensi o corrispettivi attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati. 18

19 NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE ETS Obbligo informativa parametri lavoratori - Art.16 CTS Gli ETS danno conto nel bilancio sociale o, in mancanza, nella relazione di missione (art.13 co.1 CTS) del rispetto dei seguenti elementi e parametri vincolanti sul lavoro negli ETS: 1. diritto dei lavoratori a ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto ai contratti collettivi ex art.51 DLgs n.81/2015 (nazionali, territoriali, aziendali); 2. che la differenza retributiva tra lavoratori dipendenti non può essere superiore al rapporto uno a otto in base alla retribuzione lorda (nello schema n.417 del CTS il rapporto indicato era «uno a sei»). BILANCIO SOCIALE ENTI FILANTROPICI - Art.39 CTS Il bilancio sociale degli enti filantropici deve contenere l elenco e gli importi delle erogazioni deliberate ed effettuate nel corso dell esercizio, con l indicazione dei beneficiari diversi dalle persone fisiche. 19

20 NORME GENERALI BILANCIO SOCIALE IMPRESA SOCIALE (ETS) Art.9 co. 2 DLgs n.112/ Comma 2 L impresa sociale deve depositare presso il Registro Imprese e pubblicare nel sito internet il bilancio sociale redatto secondo linee guida adottate con DM Min. del lavoro e politiche sociali, sentito il Consiglio nazionale Terzo settore, tenendo conto, tra gli altri elementi, della natura dell attività esercitata e delle dimensioni dell impresa sociale, anche ai fini della valutazione dell impatto sociale delle attività svolte. Art.9 co.3 DLgs n.112/ Comma 3 Per gli enti religiosi civilmente riconosciuti (art.1, co.3), i prescritti obblighi si applicano limitatamente alle attività di interesse generale (art.2) indicate in apposito regolamento. Art.11 co.3 e Art. 13 co.1 DLgs n.112/2017 Delle forme e modalità di coinvolgimento dei lavoratori deve farsi menzione nel bilancio sociale oltreché del monitoraggio sociale svolto dai sindaci (organo di controllo). Le imprese sociali danno conto nel bilancio sociale del rispetto del parametro sulla differenza retributiva lorda tra lavoratori dipendenti che non può essere superiore al rapporto uno a otto. 20

21 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI NON ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto Enti FISCALE Art.148 co.3-8 Art.20-bis DPR 600/73 Art.20 co.2 DPR 600/73 Art.20 co.1 e artt DPR 600/73 Rendiconto economico-finanziario Scritture contabili, bilancio/rendiconto Raccolte pubbliche di fondi Attività commerciale Associazioni ONLUS Enti diversi Enti diversi RENDICONTO ENTI ASSOCIATIVI - Art.148 co.3 TUIR e art.4 co. 4, sec. periodo e co.6 e7 DPR n.633/72 Sono enti che si avvalgono di particolari agevolazioni fiscali con l obbligo di redigere e approvare annualmente un rendiconto economico-finanziario. Il rendiconto, la cui mancata redazione ed approvazione determina la inapplicabilità delle agevolazioni: 1. prescinde dal regime contabile adottato dall ente; 2. non riguarda gli elementi patrimoniali; 3. interessa l attività istituzionale, commerciale, decommercializzata ; 4. comporta l obbligo di conservare la documentazione ex art. 22 DPR n.600/73. 21

22 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI NON ETS ONLUS ORDINARIE, ODV e ONG (Onlus di diritto) L art.10 co.1 lett. g) DLgs n.460/1997 prevede l obbligo di redigere il bilancio o rendiconto annuale L art.20-bis del DPR n.600/1973 disciplina le scritture contabili delle ONLUS, diverse dalle società cooperative, prevedendo gli obblighi a pena di decadenza dei benefici fiscali previsti in relazione: 1. all attività complessivamente svolta (co.1 lett.a), commi 2, 3, 4); 2. alle attività direttamente connesse (co.1 lett.b). MODALITA DI TENUTA CONTABILE e DI RENDICONTO scritture contabili cronologiche, sistematiche compiute e analitiche (equipollenza con libro giornale e libro inventari) documento con situazione patrimoniale, economica e finanziaria rendiconto entrate e spese se proventi inferiori a ,69 (deroga) scritture contabili attività connessa di cui agli artt.14, 15, 16 e 18 DPR n.600/73 (semplificata o ordinaria) separazione attività direttamente connesse da quelle istituzionali conservazione documentazione 22

23 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI NON ETS RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI - Art.143 co.3 lett. a) TUIR; Art. 20 co.2 DPR n. 600/73 Gli enti che effettuano tali raccolte sono obbligati a redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, apposito e separato rendiconto da cui risultano in modo chiaro e trasparente, anche con relazione illustrativa, le entrate e le spese di ciascuna celebrazione, ricorrenza o campagna di sensibilizzazione (criterio di cassa). ENTI NON COMMERCIALI CON «ATTIVITA COMMERCIALI «- Art.20 co.1 del DPR n.600/1973 art.14, scritture imprese e società commerciali (regime ordinario) art.15, inventario e bilancio art.16, registro beni ammortizzabili art.18, imprese minori (regime semplificato) regimi forfetari (Art.145 TUIR, L.398/1991) 23

24 NORME SPECIALI CONTABILITA BILANCIO ENTI NON ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto Enti LEGGI SPECIALI Art.90 co.18 lett.f) L. 282/2002 Art.3 co.1 lett. h) L.383/2000 Rendiconto economico-finanziario Rendiconto economico-finanziario ASD APS ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE APS - Art.3 co.1 lett. h) L. n.383/2000 Obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari, nonché le modalità di approvazione. L art.4 co.2 prevede l obbligo per almeno tre anni della conservazione della documentazione, con l indicazione dei soggetti eroganti, relativamente alle seguenti risorse economiche: 1. eredità, donazioni, legati 2. contributi statali, regionali, di enti locali o enti pubblici 3. contributi Unione Europea e organismi internazionali 4. entrate da servizi convenzionati 5. erogazioni liberali degli associati e dei terzi 24

25 NORME SPECIALI CONTABILITA BILANCIO ENTI NON ETS ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE (ASD riconosciute a fini sportivi dal CONI e iscritte al Registro telematico CONI) - Art.90 co.18 lett.f) L. n.289/2002 modif. dalla L. 128/2004 Obbligo di prevedere nello statuto la redazione di rendiconti economico-finanziari nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari Le società sportive dilettantistiche (SSD) di capitali e le società cooperative, ancorché senza scopo di lucro, ai sensi degli artt e ss. cod.civ. debbono adottare gli schemi civilistici: 1. Stato patrimoniale 2. Conto economico 3. Nota integrativa 4. con l applicazione dei criteri di valutazione oltreché il rispetto dei previsti princìpi. 25

26 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto FISCALE Art.87 co.1,2,3 lett.a) CTS Art.87 co.1 lett.b) CTS Art.87 co.7 CTS Art.87 co.6 CTS SCRITTURE CONTABILI e DOCUMENTI BILANCIO / RENDICONTO attività complessiva ETS Gli ETS (non in regime forfetario art.86 ODV, APS), a pena di decadenza dai benefici fiscali, devono: Art.87 co.1 CTS lett. a) Attività complessiva Scritture contabili e documenti bilancio/rendiconto attività complessiva Scritture contabili attività commerciale (non esclusiva né prevalente) Scritture contabili attività commerciale (esclusiva o prevalente) Rendiconto raccolte pubbliche di fondi redigere scritture contabili cronologiche e sistematiche che esprimano con compiutezza ed analiticità le operazioni poste in essere in ogni periodo di gestione; rappresentare in un «documento» la situazione patrimoniale, economica e finanziaria, distinguendo le attività diverse (art.6) da quelle di interesse generale (art.5) conservare le stesse scritture e la relativa documentazione per un periodo non inferiore a quello dell'art. 22 DPR n.600/73 (definizione accertamenti fiscali e in caso di controversia anche oltre il termine decennale dell art.2220 c.c.). 26

27 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS TENUTA E CONSERVAZIONE SCRITTURE CONTABILI ETS - Art.87 co.2 CTS- Attività complessiva Gli obblighi del co.1 (fiscali) si considerano assolti qualora la contabilità consti di: 1. libro giornale 2. libro degli inventari 3. libri tenuti in conformità artt c.c. CONTABILITA RIDOTTA - Art.87 co.3 CTS (attività complessiva) In caso di proventi annui conseguiti inferiori ad Gli ETS non commerciali (non in regime forfetario ex art.86 ODV e APS), possono tenere: 1. in relazione a attività di interesse generale (art.5) e attività diverse (art.6) 2. il rendiconto «economico e finanziario» delle entrate e spese complessive (art.13 co.2) 3. dall anno successivo, in luogo delle scritture contabili di cui alla lett.a) co.1 27

28 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS TENUTA E CONSERVAZIONE SCRITTURE CONTABILI ETS - Art.87 co.1 CTS lett. b) Attività svolte con modalità commerciali Gli ETS non commerciali (non in regime forfetario ex art.86 ODV e APS) in relazione a: 1. attività di interesse generale (art.5) 2. attività diverse (art.6) devono tenere le scritture contabili previste dall art.18 DPR n.600/1973 (contabilità semplificata) anche al di fuori dei limiti quantitativi del co.1, quindi per importi: 1. > ,00 per attività di servizi 2. > ,00 per altre attività Contabilità semplificata - Art.18 DPR n.600/ Registro vendite, registro acquisti e gli altri prescritti ai fini IVA (artt.23, 24, 25 DPR n.633/1972) 2. Registro beni ammortizzabili (art.16 DPR n.600/1973) 3. Registri cronologici dei ricavi percepiti e delle spese sostenute (come modif. ex L. n.232/2016 dal periodo d imposta 2017) con registrazione non oltre 60 gg. dall incasso o dal pagamento (art.18 co.2) 28

29 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS ETS CON ATTIVITA D IMPRESA ESCLUSIVA o PRINCIPALE - Artt DPR n.600/1973 Obbligo di contabilità ORDINARIA (indipendentemente dai ricavi) art.14, scritture imprese e società commerciali (libro giornale, libro inventari, registri IVA, scritture ausiliarie e di magazzino ove previsto, altre scritture richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa); art.15, inventario e il bilancio con il conto profitti e perdite (art.2217 c.c.) entro 3 mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi; art.16, registro beni ammortizzabili. Perdita di qualifica fiscale di ETS non commerciale - Art.87 co.7 CTS Entro 3 mesi da quando si verificano i presupposti ex art. 79 co.5 CTS (proventi commerciali superiori nel medesimo periodo d imposta ai proventi non commerciali) per la qualifica di ETS «ente commerciale»: 1. tutti i beni facenti parte del patrimonio devono essere compresi nell inventario (art.15 DPR n.600/73); 2. vi è l obbligo di scritture contabili in regime ordinario (artt DPR n.600/73) 3. le registrazioni cronologiche di operazioni tra l inizio del periodo di imposta ed il momento in cui si perde la qualifica devono essere eseguite entro 3 mesi dalla sussistenza dei suddetti presupposti. 29

30 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS TENUTA CONTABILITA SEPARATA ed ESONERO CERTIFICAZIONE CORRISPETTIVI Art.87 co.4 CTS Contabilità separata Gli ETS non commerciali in relazione all attività commerciale esercitata (riferita alle attività di interesse generali e a quelle diverse) hanno l obbligo di tenere la contabilità separata. Gli ETS religiosi civilmente riconosciuti devono, per le attività di interesse generale, costituire un patrimonio destinato e tenere separatamente le scritture contabili di cui all art.13 CTS. Art.87 co.5 CTS - Esonero dalla certificazione di corrispettivi Gli ETS non commerciali non sono soggetti all obbligo di certificazione dei corrispettivi (ricevuta o scontrino fiscale) limitatamente alle attività non commerciali di interesse generale (art.5) e alle attività diverse (art.6). Restano fermi gli obblighi IVA (Tit.II DPR n.633/1972 fatturazione, registrazione, dichiarazione, versamento). Sono fatti salvi gli esoneri previsti dal regime forfetario per ODV e APS (art.86): 1. esonero da obblighi di registrazione e tenuta scritture contabili (obbligo di conservare i documenti); 2. esonero dal versamento IVA e altri obblighi previsti dal DPR n.633/

31 NORME FISCALI CONTABILITA BILANCIO ENTI ETS RENDICONTO RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI - Art.87 co.6 CTS Gli ETS non commerciali (art.79 co.5) che effettuano raccolte pubbliche di fondi: 1. entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio; 2. devono «inserire» all interno del rendiconto o del bilancio (art.13) un rendiconto specifico «redatto» ai sensi dell art.48 co.3; 3. tenuto e conservato ex art. 22 DPR n.600/1973; 4. dal quale risultino, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione (art.79 co.4 lett.a). L obbligo si applica anche ai soggetti in regime forfetario ex art.86 (ODV, APS). 31

32 ALTRE NORME - RENDICONTO 5 x MILLE ENP e ETS Obbligo Normativa / Altre fonti Contenuto Enti ALTRI DM 7/7/2016 Linee guida Min.Lavoro 7/2013 DLgs n.111/2017 Art.8 TRASPARENZA IMPORTI - Art.8 DLgs n.111/2017 Rendiconto 5xmille Rendiconto 5xmille Enti diversi ETS Comma 1: I beneficiari del 5xmille hanno l obbligo di: redigere un apposito rendiconto (con apposito schema), entro un anno dalla ricezione delle somme; accompagnare il rendiconto da una relazione illustrativa da cui risultino in modo chiaro, trasparente e dettagliato la destinazione e l utilizzo delle somme percepite (criterio di cassa); trasmettere il rendiconto all amministrazione erogatrice entro i successivi 30 giorni (ETS a prescindere dall importo, ante DLgs n.111/2017 solo se importo > 20 mila ) Comma 2: I beneficiari del 5xmille hanno altresì l obbligo di: pubblicare sul proprio sito web, entro 30 giorni dalla scadenza del termine di trasmissione, gli importi ed il rendiconto, dandone comunicazione all amministrazione erogatrice entro i successivi sette giorni. È vietato utilizzare le somme per coprire spese di pubblicità sostenute per campagne di sensibilizzazione 32

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