Facce rifatte (Frasca - Loguercio - De Rosa) Sento che disperdo tutto ciò che ho dato, Dimentico elementi, invento il mio passato: I solidi si sciolgono per via, Le immagini durano il tempo che tu vuoi E anche un po di più. Sbiadite fanterie nei calcoli del caso S accalcano nel mondo e affondano nel vago: Le anime che vana mercanzia, Le immagini durano il tempo che tu vuoi E anche un po di più. Facce rifatte, Facce rifatte. Segnami la pelle e il viso Con intorno colori Dove sia costretto a stare Senza scivolare fuori. Trascura di calcare il cuore Perché sia costretto a stare E non cronometrare amore. Appendimi se puoi lungo le tue pareti, Comprendi che, se vuoi, mi prendi o mi disperdi: Gli uomini non sono in garanzia, Le immagini durano il tempo che tu vuoi E anche un po di più. Facce rifatte, Facce rifatte. Che vantaggio l amore Tratto a ritrarre eterno il tonfo delle ore. Rendi vani i miei desideri Perché sia costretto a stare Via da quest oggi che si fa ieri.
Facce rifatte, Facce rifatte. Che vantaggio l amore Tratto a ritrarre eterno il tonfo delle ore. Rendi vani i miei desideri Perché sia costretto a stare Via da quest oggi che si fa ieri. Rocco De Rosa: tastiere Canio Loguercio: chitarra, cori Nello Giudice: basso Pasquale Trivigno: suoni, nastri Brunella Selo: voce Demo 1987
Cuore in gelatina (Frasca - Loguercio - De Rosa) Fragili virtù, allegrie, Agili fantasticherie, Piccole sorprese arrese a non sorprendersi più, Rapide intese attese a non attendere più Il noi. Forbici che tagliano al cuore L anima senza dare dolore. Teneri reperti in tranci che non congiungerò, Ceneri che spente appena a forza non brucerò. Ma io resto qui e tu sei là, Ma in nessun lì t incontrerò. Né so perché né a che né chi proseguirà A rimpastare il cuore che mi va Sciogliendo inquiete viltà. Microbi per la frenesia Frugano, poi scorrono via. Ma io resto qui e tu sei là, Ma in nessun lì t incontrerò. Né so perché né a che né chi proseguirà A rimpastare il cuore che mi va Sciogliendo inquiete viltà. Rocco De Rosa: tastiere Canio Loguercio: chitarra Nello Giudice: basso Pasquale Trivigno: suoni, nastri Brunella Selo: voce Demo 1987
Dove lei passò (Frasca - De Rosa) Tendo le braccia verso te Ma non potrai colmarle mai, Carni di fumo come se Fossi da tempo via. Specchio i tuoi occhi dentro di me, Povere stelle che vedrai Sfiorare il cuore come se Fossero una scia. Spengo i tuoi gesti senza che Trovino il vuoto che vorrei Colmare ancora dentro noi Deserti senza vie. Piuttosto prendi ciò che vuoi, Né qui né a me ritornerai, Comunque ancora correrai Le strade dove svanirei. Spengo i tuoi gesti senza che Trovino il vuoto che Eppure vieni via da me. Rocco De Rosa: tastiere e melodica Canio Loguercio: chitarra Nello Giudice: basso
Pasquale Trivigno: suoni, nastri Antonio Cillis: voce Demo 1988 Officina (Frasca - De Rosa) Vene che non sanno tirare, Cacciare giù Un sangue fatto acqua ormai. Schermi che immobile Saprò tentare Per non dormire più E non dormire più. Ma proverò certo ciò che provai: Non sanno i sensi cambiare Né rinnovare mai i tu Liquidi che corsero le vene. (Andassi via!) Le vedessi ancora, Con tutto quello che so ora, Le ricaccerei giù, Giù lungo il cuore E direi Tu Mai. E mi risalgono su Le vecchie storie per farsi disertare, Ma i sensi sono qui A farsi sopra ancora, A sopraffarmi ora. Vorrei non fossero più qui! Ma in questa officina Io vorrei restare Che per andare Ognuno lasciò.
Rocco De Rosa: tastiere e melodica Brunella Selo: voce Pasquale Trivigno: registrazione, missaggio e produzione artistica da Rocco De Rosa, Officina 1994 (versione originaria: Little Italy, Demo 1987)