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Roma, 31 ottobre 2018 Autorità di Regolazione dei Trasporti Via Nizza 230, 10126 Torino A mezzo posta certificata PEC: pec@pec.autorita-trasporti.it Premessa OSSERVAZIONI SU "Documento di consultazione concernente la determinazione del contributo per il funzionamento dell Autorità di regolazione dei trasporti per l anno 2019" Spettabile Autorità, negli scorsi anni le scriventi Associazioni hanno costantemente partecipato alle consultazioni effettuate dall Autorità negli ambiti di interesse con spirito collaborativo e costruttivo. Con tali propositi si forniscono di seguito puntuali riscontri ai quesiti posti da codesta Autorità, preceduti da alcune considerazioni di carattere generale, auspicando in una più ampia condivisione rispetto al passato. Criteri omogenei di finanziamento delle Autorità indipendenti Si torna a ribadire l esigenza, anche nell ambito dei rapporti di collaborazione già attivati da codesta Autorità con l Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e con l Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), di individuare soluzioni idonee a garantire la sostenibilità e la proporzionalità dell onere contributivo complessivamente richiesto ad una medesima impresa nei numerosi casi in cui la stessa soggiace alla regolazione di più Autorità indipendenti. Al suddetto scopo si sottopone nuovamente alla valutazione di codesta Autorità la possibilità di individuare, nell ambito dei protocolli di intesa già siglati con l AGCM e con l ANAC, forme di collaborazione idonee a coordinare i procedimenti di determinazione del contributo richiesto alle imprese per il rispettivo funzionamento ed a pervenire alla individuazione di un contributo unificato che sia sostenibile e non distorsivo. Proporzionalità del contributo in funzione delle caratteristiche dei settori regolati e delle competenze regolatorie attribuite all ART L Autorità ha espressamente stabilito come principi direttivi del procedimento di determinazione del contributo: la corrispondenza tra gli oneri imposti ai soggetti regolati ed i costi sostenuti dall Autorità nel perseguimento della missione istituzionale; l obiettività, trasparenza e proporzionalità nella individuazione dei soggetti tenuti al contributo e nella determinazione del quantum dello stesso; l economicità, trasparenza ed efficienza nella definizione delle modalità di contribuzione (Delibera n. 78/2014). Si tratta di principi ineccepibili che devono però trovare concretezza nei provvedimenti di determinazione del contributo annuale per il funzionamento dell Autorità. *****

1) Individuazione delle imprese operanti nel settore dei trasporti o altri soggetti tenuti al versamento contributivo. Quesito n. 1: Si chiedono osservazioni motivate in ordine all elenco delle attività individuate dall Autorità al fine di individuare i soggetti tenuti al versamento contributivo. Non si condivide l assunto dell Autorità, peraltro posto alla base della ricognizione operata attraverso la delibera n. 75/2017, secondo cui i soggetti tenuti a versare il contributo, seppur non essendo determinati ex ante dal legislatore, sono nondimeno determinabili ex post dall Autorità. Si ritiene, invece, che la sentenza n. 69/2017 della Corte Costituzionale abbia confermato la necessaria osservanza dei principi che devono presiedere all esercizio del potere impositivo da parte dell Autorità e che devono garantire, tra l altro: i. la verifica preliminare dei settori di attività nei quali l Autorità ha in concreto esercitato funzioni regolatorie necessarie per lo svolgimento delle competenze istituzionali alla stessa normativamente attribuite ed in coerenza con le finalità di garanzia e promozione della concorrenza e della efficienza dei servizi di pubblica utilità di cui alla legge n. 481/1995 nel cui ambito l Autorità dei Trasporti è chiamata ad operare; ii. l inclusione di determinate categorie di imprese ed attività tra i soggetti tenuti al versamento del contributo solo a seguito della predetta verifica. Alla luce dei suddetti principi si ritiene non corretta l inclusione nella categoria generale dei servizi di trasporto passeggeri su strada dei servizi di linea nazionali ed internazionali di competenza statale e dei servizi di noleggio autobus con conducente, ivi compresi i servizi di gestione scuolabus, di navetta all interno delle aree aeroportuali e di trasporto in aree urbane di dipendenti, servizi che, in quanto non assoggettati ad attività di regolazione in senso stretto da parte dell Autorità, andrebbero esclusi dall onere contributivo o, quanto meno, assoggettati ad un contributo ridotto e proporzionato alle limitate competenze dell Autorità per tali settori. In coerenza con quanto prospettato da codesta Autorità per i soggetti operanti nel settore dell autotrasporto, logistica e dei vettori aerei, si richiede di prevedere la sospensione dell obbligo di pagamento del contributo relativo al 2019 per le categorie di imprese rappresentate dalle scriventi nell ipotesi di accoglimento da parte del T.A.R. Piemonte di tutti o alcuni dei motivi di ricorso avanzati. 2) Misura del contributo Quesito n. 2: Si chiedono osservazioni motivate in ordine ai criteri indicati per l individuazione del fatturato rilevante. Si rappresenta innanzitutto la necessaria osservanza dei principi di ragionevolezza e proporzionalità nella definizione dell aliquota contributiva e del fatturato rilevante per i soggetti tenuti al contributo, sì da assicurare l equità e la sostenibilità del contributo richiesto e la correlazione dello stesso all entità ed alla rilevanza dell attività regolatoria posta in essere, nonché ai vantaggi di sistema riconducibili al concreto esercizio delle competenze regolatorie dell Autorità nel settore/mercato di riferimento. In quest ottica, e con riferimento ai comparti rappresentati del trasporto pubblico regionale e locale, del noleggio autobus con conducente e delle autolinee di competenza statale, si ritiene del tutto ingiustificata e insostenibile l ipotesi di un ulteriore incremento dell aliquota contributiva, ipotesi che codesta Autorità sembra prospettare laddove afferma che la determinazione della misura dell aliquota del contributo potrà essere effettuata a seguito della stima puntuale del fabbisogno per le spese di funzionamento indicata nel bilancio di previsione per l anno 2019. Si rammenta, altresì, che negli scorsi anni l incremento contributivo non è avvenuto in maniera direttamente proporzionale al preventivato ampliamento dell organico in dotazione e quindi dei

costi del personale. Dall analisi dei rendiconti finanziari dei bilanci di esercizio e dei conti economici consuntivi delle annualità 2014, 2015, 2016 e 2017 dell Autorità sembrerebbe emergere infatti un significativo avanzo di amministrazione che testimonia una valutazione ex ante dell entità del contributo richiesto eccessiva rispetto alle necessità di copertura delle effettive esigenze operative dell Autorità. Nonostante la presenza di avanzi di rilevante entità si è incomprensibilmente continuato ad incrementare progressivamente il livello di aliquota. Alla luce di quanto esposto e al fine di evitare ulteriori incrementi impositivi al sistema delle imprese si valuti la possibilità di attingere in prima battuta ai residui e alle sovrastime degli anni precedenti. Quanto agli aspetti di dettaglio, la proposta dell Autorità, in continuità con le modalità di determinazione del contributo adottate negli anni precedenti, è quella di: a) intendere il fatturato rilevante come somma delle voci A1 e A5 del conto economico, o voci corrispondenti per i bilanci redatti secondo i criteri IAS/IFRS; b) consentire lo scomputo: (i) dei ricavi conseguiti per attività non ricadenti nei settori di competenza; (ii) dei contributi in conto impianti o investimenti ricevuti e fatti transitare nel conto economico; (iii) dei contributi in conto esercizio erogati dal Ministero dei Trasporti in forza di contratti di programma e destinati alla copertura dei costi di manutenzione delle infrastrutture ferroviarie di rilevo nazionale; (iv) di alcuni ricavi dei soggetti operanti nel settore della gestione delle infrastrutture autostradali; (v)dei ricavi derivanti dalle attività svolte nel mercato postale; (vi) dei ricavi conseguiti per attività svolte interamente all estero; (vii) dei ricavi derivanti dai servizi di trasporto erogati a Consorzi eroganti servizi di trasporto ; c) prevedere un aliquota unica per tutti i soggetti tenuti al versamento del contributo. Si ribadiscono, quindi, le osservazioni e le proposte già manifestate in occasione delle precedenti consultazioni e sinora non considerate dall Autorità, nell ordine: a) si ritiene più coerente al principio di proporzionalità nella determinazione del quantum contributivo individuare il fatturato rilevante in base alla sola voce A1 del conto economico. Tale impostazione, infatti, seguita anche dall AGCM ai fini della determinazione del contributo alla stessa dovuto, non includendo nel fatturato rilevante la voce A5 del conto economico, consente di non computare i componenti positivi di reddito riguardanti le gestioni accessorie all attività caratteristica d impresa sottoposta alla regolazione di codesta Autorità. La non inclusione nel fatturato rilevante della voce A5, peraltro, semplificherebbe notevolmente le procedure per lo scomputo di alcuni dei ricavi elencati sub lettera b), posto che nella voce A5 sono compresi, tra l altro, i proventi delle gestioni accessorie, spesso relativi ad attività non ricadenti nei settori sottoposti alla regolazione dell Autorità, e le quote di competenza dei contributi in conto impianti o investimenti. Nella voce A5, peraltro, sono ricompresi i contributi in conto esercizio (in tale voce, ad es., va iscritto il credito d imposta per la riduzione dell accisa sul gasolio stabilito per gli autotrasportatori) che, in quanto non oggetto di fatturazione, non dovrebbero rientrare nella definizione di fatturato. In questo senso sembra deporre anche la normativa di riferimento (art. 37, comma 6, lett. b) del D.L. n. 201/2011 e s.m.i.) laddove ancora la determinazione del contributo al fatturato ; b) si esprime piena condivisione circa lo scomputo dei contributi in conto impianti o investimenti e dei ricavi conseguiti per attività svolte all estero e si ribadisce anzi l opportunità di escludere dal fatturato rilevante tutti i contributi pubblici in conto esercizio eventualmente ricevuti dalle imprese, nonché nell ipotesi in cui l Autorità decida di non escludere dall onere contributivo le imprese esercenti servizi di linea di lungo raggio e servizi di noleggio autobus con conducente, fermo restando la necessità quanto meno di un alleggerimento del contributo previsto per le motivazioni esposte in premessa l esigenza di stabilire modalità operative inequivoche e semplicemente applicabili che consentano alle imprese operanti in tali settori di scomputare dal fatturato rilevante la quota afferente alle tratte di servizio svolte in territorio estero, secondo meccanismi analoghi a quelli previsti per la determinazione del contributo richiesto alle imprese di trasporto aereo e basati

sulla rilevanza ai fini IVA in Italia della prestazione di trasporto resa (ex D.P.R. n. 633/1972). In questo senso lo scomputo proposto dei ricavi conseguiti per attività svolte interamente all estero non appare sufficiente ad evitare una diversità di trattamento tra le imprese nazionali e quelle estere operanti nei settori considerati nel caso di servizi internazionali (svolti in parte in Italia e in parte in altri Paesi) ed occorrerebbe, come detto, considerare solo la quota di fatturato territorialmente rilevante in Italia. Si condivide lo scomputo dei ricavi derivanti dalle attività svolte nel mercato postale per le imprese titolari di autorizzazione per il servizio postale posto che tale attività non è oggetto di specifiche competenze regolatorie di codesta Autorità. Non si ravvisano invece le motivazioni per le quali dovrebbe essere consentito ai soggetti operanti nel settore della gestione delle infrastrutture autostradali lo scomputo di parte dei ricavi tariffari nella misura destinata alla manutenzione ordinaria e straordinaria ed all adeguamento e miglioramento di strade e autostrade in gestione Anas, posto che analogo scomputo non è invece previsto per le imprese che gestiscono i servizi di trasporto pubblico regionale e locale le quali sostengono in egual modo costi e investimenti per attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e adeguamento qualitativo dei mezzi e degli impianti senza avere la possibilità di coprire tali costi con adeguamenti tariffari, la cui competenza è delle amministrazioni pubbliche affidanti. Infine, per quanto concerne l ipotesi di consentire lo scomputo dei ricavi derivanti dai servizi di trasporto erogati a Consorzi eroganti servizi di trasporto, si ritiene che lo scomputo, peraltro consentito alle imprese consorziate ma non ai consorzi, non sia idoneo a garantire i richiamati principi di equità e ragionevolezza. Nei diversi settori del trasporto di persone mediante autobus, ed in particolare nel settore del trasporto pubblico regionale e locale, operano infatti numerosi consorzi e società consortili che non svolgono in proprio attività operative ma hanno una prevalente funzione di rappresentanza esterna dei consorziati e, conseguentemente, presentano bilanci poco articolati e di valore economico contenuto. L assoggettamento a contribuzione del consorzio/società consortile concretizzerebbe, pertanto, un evidente discriminazione per le società che operano in forma consortile, giacché l effetto economico di tale contribuzione imposta al consorzio si ribalterebbe, giocoforza, sulle singole consorziate. Si verificherebbe, quindi, che una società, per il solo fatto di essere consorziata, verrebbe assoggettata all onere contributivo pur avendo un fatturato inferiore alla soglia rilevante, creando un evidente e non giustificata disparità di trattamento rispetto a qualunque altra società che, non essendo consorziata, andrebbe esente dal pagamento. Per le suddette ragioni si rappresenta nuovamente l esigenza di escludere in tutti i casi dall onere contributivo i consorzi e le società consortili, imputando l assolvimento dell onere stesso ai singoli soggetti consorziati non esenti. c) per le motivazioni già esposte si ritiene più equa una differenziazione delle aliquote contributive per i soggetti appartenenti ai diversi settori regolati in base a principi di sostenibilità coerenti con le caratteristiche economico-finanziare di ciascun settore e di proporzionalità in funzione delle attività regolatorie espletate dall Autorità. Coerentemente si propone di individuare specifiche modalità di determinazione del contributo richiesto alle imprese operanti nel settore del trasporto pubblico regionale e locale, tali da alleggerire l onere contributivo gravante sulle stesse, e di escludere dall onere le imprese esercenti autolinee di lunga percorrenza e i servizi di noleggio autobus con conducente in quanto non soggette ad attività di regolazione in senso stretto da parte dell Autorità. 3) Esenzione dal contributo Quesito n. 3: Si chiedono osservazioni motivate in ordine alla previsione di una soglia al di sotto della quale il contributo non è dovuto all Autorità. L Autorità intende ridurre ulteriormente, abbassandolo da 3.000 euro a sole 600 euro, il valore dell importo contributivo minimo al di sotto del quale il versamento del contributo non è dovuto. L Autorità, inoltre, intende confermare l esenzione dalla contribuzione per le società poste in liquidazione o soggette a procedure concorsuali con finalità liquidative.

L abbassamento ulteriore della soglia di esenzione avrebbe l effetto di estendere la platea di soggetti tenuti al versamento ad imprese con fatturati molto ridotti. Tale proposta dell Autorità risulta immotivata e non condivisibile in assenza di una contestuale differenziazione delle aliquote contributive che garantisca l equità e la sostenibilità del contributo richiesto ai soggetti in concreto regolati e la proporzionalità del contributo stesso alle ridotte competenze regolatorie dell Autorità nei settori liberalizzati o, comunque, a bassa necessità di regolazione. Si condivide, invece, la proposta di mantenere l esenzione dalla contribuzione per le società poste in liquidazione o soggette a procedure concorsuali con finalità liquidative alla data del 31 dicembre 2018 e si ritiene che, essendo estremamente limitati i casi di liquidazione volontaria non connessi a stati di crisi d impresa, possano essere esentate dalla contribuzione anche le società poste in liquidazione o soggette a procedure concorsuali a partire dal 1 gennaio 2019. 4) Soggetti operanti nei settori del trasporto aereo passeggeri e/o merci Quesito n. 4: Si chiedono osservazioni motivate in relazione ai criteri di identificazione del fatturato rilevante per i soggetti operanti nel trasporto aereo di passeggeri e/o merci. Nel condividere i criteri di identificazione stabiliti dall Autorità si osserva che, con riferimento ai servizi di trasporto internazionale, i settori delle autolinee di lunga percorrenza e del noleggio autobus con conducente presentano caratteristiche simili al trasporto aereo. Fermo restante quanto sopra rappresentato circa l assoggettamento a contributo di tali attività, sarebbe in ogni caso indispensabile evitare, anche per i settori in questione, una diversità di trattamento delle imprese nazionali rispetto agli operatori esteri attraverso l adozione di meccanismi di individuazione del fatturato rilevante analoghi a quelli previsti per il trasporto aereo. 5) Soggetti operanti nei settori del trasporto via mare e per altre vie navigabili di passeggeri e/o merci Quesito n. 5: Si chiedono osservazioni motivate in relazione ai criteri di identificazione del fatturato dei soggetti operanti nel trasporto via mare e per altre vie navigabili di passeggeri e/o merci. Non si esprimono osservazioni sul punto. 6) Soggetti operanti nei settori del trasporto di merci su strada connessi con porti, stazioni ferroviarie, aeroporti, interporti Quesito n. 6: Si chiedono osservazioni motivate in ordine ai soggetti operanti nel settore del trasporto merci su strada connessi con porti, stazioni ferroviarie, aeroporti, interporti. Quesito n. 7: Si chiedono osservazioni motivate in ordine ai criteri di determinazione e alla quantificazione del contributo dovuto dai soggetti operanti nel settore del trasporto merci su strada connessi con porti, stazioni ferroviarie, aeroporti, interporti. Ci si limita a ribadire l insufficienza delle ragioni illustrate dall Autorità in relazione alla adozione per i soggetti in questione di specifici criteri di assoggettamento alla contribuzione e di quantificazione del contributo dovuto, nonché specifiche modalità di versamento. Non si comprende, infatti, perché l elevato numero di operatori diversificati tra loro per ambito di svolgimento dell attività possa costituire di per sé ragione sufficiente ed idonea ad un trattamento differenziato in un sistema che l Autorità intende mantenere unitario (aliquota unica, criteri comuni di esenzione dal contributo). Tanto meno si può condividere il presupposto che l Autorità pone a fondamento della pretesa contributiva nei confronti dei soggetti in questione, presupposto individuato non in un concreto esercizio delle proprie funzioni regolatorie istituzionali nei confronti di tali soggetti come richiesto dalla Corte costituzionale ma nel semplice fatto che tali imprese

utilizzano, nello svolgimento della propria attività, le infrastrutture regolate dall Autorità (portuali, ferroviarie, aeroportuali, autostradali, interporti). Un procedimento indiretto o a cascata di individuazione dei soggetti tenuti al versamento del contributo inficerebbe in radice le indispensabili garanzie di certezza e ragionevolezza nell individuazione dei soggetti obbligati e di proporzionalità del contributo richiesto rispetto alle funzioni di regolazione in concreto svolte. Argomentazioni di medesimo tenore, peraltro, sono già state espresse dal TAR Piemonte nell ambito delle sentenze di accoglimento dei ricorsi promossi avverso l assoggettamento al contributo richiesto dall Autorità da parte dei soggetti operanti nei settori dell autotrasporto. 7) Dati da comunicare all Autorità ai fini del versamento del contributo Quesito n. 8: Si chiedono osservazioni motivate in relazione alle dichiarazioni da rendere. Si condivide l intenzione dell Autorità di mantenere invariato il sistema di dichiarazione dei dati anagrafici ed economici attraverso il modello telematico utilizzato per la dichiarazione contributiva 2018. Per le ragioni già illustrate non si condivide invece l ampliamento della platea dei soggetti obbligati a quelli con un fatturato rilevante inferiore ai cinque milioni di euro. ANAV ASSTRA AGENS Piazza dell Esquilino, 29 Piazza Cola di Rienzo 80/A Viale Pasteur, 10 00185 Roma 00192 Roma 00144 Roma Tel. +39 06 4879301 Tel. +39 06 68603.1 Tel. +39 06 5903974 Fax +39 06 4821204 Fax +39 06 68603555 Fax +39 06 5903825