REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CORSI DI STUDIO IN INGEGNERIA MECCANICA SCUOLA DI INGEGNERIA

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REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CORSI DI STUDIO IN INGEGNERIA MECCANICA SCUOLA DI INGEGNERIA (approvato dal Consiglio della Scuola del 16.10.2013) emanato con PdD n. 207 del 18.10.2013 Art. 1 Finalità 1. Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Meccanica dell Università degli Studi della Basilicata, d ora in avanti denominato Consiglio. 2. Il Consiglio è espressione di tutti i docenti strutturati nell Università degli Studi della Basilicata che svolgono attività didattica nei corsi di studi di cui al successivo comma 3. 3. Il Consiglio ha il compito di gestire e coordinare le attività didattiche dei seguenti corsi di studi: a) Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (CdL-IM) (Classe L-9, Ingegneria Industriale), istituito presso la Scuola di Ingegneria dell Università degli Studi della Basilicata. b) Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica (CdL-IM) (Classe LM-33, Ingegneria Meccanica), istituito presso la Scuola di Ingegneria dell Università degli Studi della Basilicata. Art. 2 Composizione e articolazione interna 1. Il Consiglio è composto da: una rappresentanza di docenti (professori e ricercatori), designati dal Consiglio di Scuola di Ingegneria tra quelli strutturati presso l Università degli Studi della Basilicata che siano titolari di insegnamento almeno in uno dei due predetti corsi di studio, in numero tale da garantire adeguata rappresentanza delle aree disciplinari coinvolte nella formazione all interno dei corsi di studi. una rappresentanza di studenti iscritti ai corsi di studi, corrispondente al 15% del totale dei componenti arrotondato all intero superiore e, in ogni caso, pari ad almeno uno studente per corso di studio. Tale rappresentanza è eletta dagli studenti dei corsi di studi fra gli iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, ai corsi di studi stessi e dura in carica per due anni. Nel caso in cui tale rappresentanza non risultasse eletta, essa è designata dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Scuola di Ingegneria tra gli studenti iscritti ai corsi di studi. 2. Il Consiglio è retto da un Coordinatore che ne ha la rappresentanza e ne rende esecutive le deliberazioni. 3. Il Coordinatore è eletto dai componenti il Consiglio nella seduta d insediamento, convocata dal Direttore della Scuola di Ingegneria, tra i professori di I e II fascia a tempo pieno che fanno parte del Consiglio e sono strutturati presso la Scuola di Ingegneria.

L elezione avviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto nelle prime tre votazioni. In caso di mancata elezione si procede con il sistema del ballottaggio tra i due candidati che nell ultima votazione hanno riportato il maggior numero di voti: è eletto chi riporta il maggior numero di voti e, a parità di questi, il più anziano in ruolo. 4. Il Coordinatore designa, tra i componenti del Consiglio strutturati presso la Scuola di Ingegneria, un vice-coordinatore che lo sostituisce in tutte le funzioni in caso di impedimento o di assenza. Il Coordinatore designa, tra i componenti del Consiglio, il Segretario verbalizzante. Tali designazioni sono revocabili per giustificato motivo in qualsiasi momento. 5. Il Coordinatore e i Consiglieri durano in carica quattro anni. In caso dimissioni, prima della scadenza dei quattro anni, si provvede alla sostituzione come descritto dai commi 1 e 3; per i rappresentanti degli studenti si attinge alla lista dei votati e, in mancanza, alla designazione. I membri designati o eletti in sostituzione durano in carica per lo scorcio del mandato. Il vice-coordinatore e il Segretario decadono al termine del mandato del Coordinatore che li ha designato o in caso di sue dimissioni. 6. In caso di assenze non giustificate superiori al 50% delle riunioni convocate nell anno accademico il Consigliere decade dall incarico. 7. La mancata designazione di una o più rappresentanze non pregiudica la validità della costituzione del Consiglio. 8. Il Consiglio, su proposta del Coordinatore, nomina per ciascun corso di studio un Referente del Gruppo di Assicurazione della Qualità, che sarà responsabile delle procedure di Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento. Il mandato del Referente coincide con quello del Consiglio. 9. Il Consiglio, su proposta del Coordinatore, nomina annualmente i membri del: Gruppo di Assicurazione della Qualità; Gruppo di Riesame; e individua inoltre i responsabili delle attività inerenti: Carriere degli Studenti; Mobilità Internazionale; Orientamento (in entrata, in itinere ed in uscita) e Tirocini; Commissioni di Laurea, Esami di Stato e Rapporti con gli Ordini Professionali. 10. Il Consiglio, inoltre, può insediare commissioni o gruppi di lavoro per lo studio o la gestione di circoscritti e definiti argomenti di proprio interesse. 11. Il Consiglio, il Coordinatore, il vice-coordinatore, il Segretario, il Gruppo di Assicurazione della Qualità e il Gruppo di Riesame sono nominati con provvedimento del Direttore della Scuola di Ingegneria. Art. 3 Compiti 1. Sono compiti del Consiglio: predisporre le proposte dei Regolamenti Didattici dei Corsi di Studio ad esso afferenti, in particolare: o definire i curricula formativi offerti agli studenti nell ambito di ciascun corso di studi, con la chiara indicazione degli obiettivi formativi; o definire l'elenco degli insegnamenti, con l'indicazione dei settori scientifico disciplinari di riferimento e dell'eventuale articolazione in moduli, nonché delle altre attività formative;

o indicare gli obiettivi formativi specifici, i programmi, i crediti e le eventuali propedeuticità o requisiti d ingresso degli insegnamenti e delle attività formative; o definire le attività formative propedeutiche; o definire le modalità di verifica delle conoscenze richieste per l accesso anche a conclusione di attività formative propedeutiche; proporre al Consiglio di Scuola di Ingegneria le modalità di copertura dei moduli didattici; coordinare e armonizzare, d intesa con i singoli docenti, i contenuti e le modalità di svolgimento dei corsi; valutare le istanze di ammissione ai corsi di studio esaminare ed approvare i piani di studio individuali presentati dagli studenti, tenendo conto delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, delle esigenze di formazione culturale e professionale dello studente e della coerenza complessiva del piano di studio; esaminare ed approvare i percorsi formativi personalizzati presentati dagli studenti part-time; deliberare sul riconoscimento dei crediti per trasferimenti o passaggi tra corsi di studio universitari, sul possesso di competenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa e, in mancanza di docenti referenti individuati dal Consiglio di Scuola, su altre competenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l Università, tenuto conto della congruenza delle attività formative e della corrispondenza dei relativi carichi didattici; pronunciarsi circa l attualità dei contenuti formativi relativi a crediti per i quali sia trascorso il periodo di validità e, se necessario, definire argomenti e modalità delle verifiche per la convalida; istruire e deliberare in merito alla mobilità studentesca, sia in entrata che in uscita, e al riconoscimento delle attività svolte, su proposta dei responsabili della mobilità internazionale; proporre al Consiglio di Scuola di Ingegneria, ulteriori norme non contenute nei Regolamenti Didattici dei Corsi di Studio riguardanti i piani di studio; istruire e deliberare in merito alle materie a scelta, alle attività di tirocinio, tutorato e orientamento sulla base di quanto stabilito nei Regolamenti Didattici dei Corsi di Studi, nei Manifesti degli Studi, e nei pertinenti regolamenti di ateneo attribuire a ciascun studente un tutor tra i docenti che svolgono la propria attività didattica nei corsi di studi di cui all art. 1 comma 3. partecipare all organizzazione - di concerto con le competenti strutture di Ateneo con le quali si interfacciano i responsabili dell attività di orientamento dei corsi di studio - delle attività di orientamento, in entrata, in itinere e in uscita dei corsi di studio. Art. 4 Sedute del Consiglio 1. Il Consiglio è convocato dal Coordinatore, di norma prima di ogni seduta del Consiglio della Scuola o comunque ogni volta che si renda necessario o ne faccia richiesta almeno un terzo dei suoi membri. 2. Le sedute si svolgono in via ordinaria e/o telematica e sono valide quando, dopo regolare convocazione, sia presente la maggioranza dei componenti in carica.

3. La convocazione, contenente l'elenco degli argomenti all'ordine del giorno, deve essere inviata almeno due giorni prima della riunione, a mezzo e-mail, all indirizzo istituzionale dei componenti il Consiglio. In caso di motivata urgenza, la convocazione e/o eventuali integrazioni dell ordine del giorno possono essere inviate anche 24 ore prima della data prevista per la riunione. 4. Le sedute del Consiglio sono presiedute dal Coordinatore o, in caso di sua assenza o incompatibilità, dal vice Coordinatore. In caso di urgenza o di incompatibilità di presenza sia da parte del Coordinatore che del vice Coordinatore la seduta è presieduta dal decano dei docenti del consiglio. 5. Ai fini della verifica della validità, gli intervenuti alla seduta sono tenuti a firmare il prospetto delle presenze sia al loro ingresso sia all uscita, qualora intendano allontanarsi definitivamente dalla stessa prima della sua conclusione. Gli allontanamenti temporanei e i relativi rientri devono essere comunicati dagli interessati al segretario verbalizzante. 6. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Coordinatore. 7. Per la trattazione di argomenti di particolare rilevanza o di interesse generale o quando sia necessaria l espressione di pareri tecnici, Il Consiglio della Scuola di Ingegneria o il Coordinatore del Consiglio possono disporre che alla seduta partecipino, senza diritto di voto, anche soggetti non facenti parte del Consiglio. 8. Le deliberazioni sono immediatamente esecutive, indipendentemente dall approvazione del verbale della seduta, e sono trasmesse con celerità agli uffici che devono curarne l esecuzione. 9. I verbali sono redatti dal Segretario verbalizzante e devono contenere i termini essenziali della discussione e il dispositivo di approvazione per ciascun punto in discussione. Chiunque intenda far iscrivere a verbale un intervento o una dichiarazione di voto è tenuto a consegnarne il testo sottoscritto al Segretario verbalizzante nel corso della seduta. Il verbale, qualora non sia approvato seduta stante, è approvato nella seduta immediatamente successiva. 10. I verbali, sottoscritti in ogni pagina dal Direttore e dal Segretario verbalizzante, sono trasmessi al settore Gestione della Didattica che ne cura la conservazione. Art. 5 Approvazione del Regolamento 1. Il presente Regolamento è approvato dal Consiglio di Scuola di Ingegneria ed emanato dal Direttore. Eventuali modifiche saranno predisposte dal Consiglio e approvate allo stesso modo. 2. Il Consiglio può deliberare proposte di modifica al presente Regolamento, da sottoporre alla approvazione del Consiglio della Scuola di Ingegneria. Per la deliberazione delle proposte di modifica al presente regolamento è necessario il voto favorevole dei due terzi dei componenti del Consiglio. 3. Con l entrata in vigore del Regolamento cessano di avere efficacia tutte le disposizioni, contenute in fonti normative equivalenti o minori, con esso in contrasto. Art. 6 Norma transitoria Il Consiglio e il Coordinatore, in carica al momento dell entrata in vigore del presente regolamento, restano in carica fino alla conclusione del quadriennio accademico 2012/2016.

Alla loro eventuale sostituzione si procede secondo quanto previsto dall art.2 comma 5 del presente regolamento. Art. 7 Entrata in vigore Il presente Regolamento entra in vigore giorno successivo a quello della sua emanazione.