Allegato A alla deliberazione di Consiglio n. 16 del 27/11/2017 IL SEGRETARIO GENERALE F.to: Dott. Giovanelli Giampaolo

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Allegato A alla deliberazione di Consiglio n. 16 del 27/11/2017 IL SEGRETARIO GENERALE F.to: Dott. Giovanelli Giampaolo

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLE MODALITÀ DI CALCOLO E DI APPLICAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Approvato dal Consiglio dell Unione nella seduta del con delibera n.

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLE Modalità di CALCOLO E DI applicazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ARTICOLO 1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente provvedimento disciplina la determinazione dei canoni di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP). ARTICOLO 2 ARTICOLAZIONE DEL CANONE DI LOCAZIONE Il canone di locazione è articolato nelle seguenti Fasce: - Fascia di Protezione valore massimo ISEE. 7.500 - Fascia di Accesso valore ISEE da. 7.500,01 a. 17.154,00 - Fascia di Permanenza valore ISEE da. 17.154,01 a. 24.016,00, ARTICOLO 3 DETERMINAZIONE DEL CANONE OGGETTIVO 1. Il canone oggettivo è calcolato applicando a ciascun alloggio il valore di euro per metro quadro, come da tabella sotto riportata, sulla base dei parametri qualitativi di cui al paragrafo d) dell Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale dell Emilia Romagna n 894/2016, come modificato dalla Deliberazione della Giunta Regionale dell Emilia Romagna n 739/2017, - TABELLA./MQ. - Zona urbana Zona periurbana o frazionale bassa media alta bassa media alta Fino a 10mila residenti 46 52 54 37 43 45 Oltre 10000 e Comuni ATA 50 56 58 41 47 49 Capoluogo di provincia 54 60 62 45 51 53 2. Con riferimento alla deliberazione della Giunta Regionale dell Emilia Romagna n. 894/2016, come modificata dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 739/2017, Allegato, Paragrafo 3, lettera e), voce

Parametri qualitativi dell alloggio, n 9, la qualità posizionale dell alloggio viene definita prendendo a riferimento le suddivisioni già attribuite nell ambito degli accordi territoriali recentemente sottoscritti per tutti i Comuni relativamente ai contratti concertati (Legge 431/98 ), salvo verifica delle relative mappature ARTICOLO 4 FASCIA DI PROTEZIONE 1. Il canone di locazione della di protezione è pari al 15% del valore ISEE. 2. Se il nucleo assegnatario, collocato in questa in base al proprio valore ISEE, ha un patrimonio mobiliare, superiore ai 35.000,00 euro (ma inferiore ai 49.000,00 euro che determinano la decadenza) verrà applicato il canone con le modalità previste nella di accesso, applicando lo sconto del 50%. A tal fine, il patrimonio mobiliare è calcolato ai sensi del paragrafo 1) lettera b) della deliberazione della Giunta Regionale dell Emilia Romagna 13 Giugno 2016, n. 894 e successive modifiche e integrazioni. 3. Il canone risultante non può comunque essere inferiore al canone minimo di cui al successivo articolo 7, pari a. 120,00 (centoventi/00). ARTICOLO 5 FASCIA DI ACCESSO 1. Il canone di locazione della di ACCESSO è calcolato applicando al canone oggettivo di cui al precedente articolo 3, una percentuale di sconto come articolata nelle seguenti sottofasce: Per valori ISEE compresi tra 7.500,01 e 8.500 euro sconto del 50% Per valori ISEE compresi tra 8.500,01 e 10.000 euro sconto del 45% Per valori ISEE compresi tra 10.000,01 e 12.500 euro sconto del 30 % Per valori ISEE compresi tra 12.500,01 e 17.154 euro sconto del 15% 2. Se il nucleo assegnatario, collocato in questa in base al proprio valore ISEE, ha un patrimonio mobiliare superiore ai 35.000,00 euro (ma inferiore ai 49.000,00 euro che determinano la decadenza), si applica il canone oggettivo, come previsto per la di permanenza ai sensi del successivo art. 6. 3. Qualora il canone, determinato con le modalità di cui al precedente comma 1, risulti inferiore al canone massimo (nuclei con ISEE di. 7.500) che viene applicato nella di protezione in base alla percentuale fissata dal presente regolamento, si applica il canone massimo della di protezione. 4. Il canone risultante non può comunque essere inferiore al canone minimo di cui al successivo articolo 7, pari a. 120,00 (centoventi/00). ARTICOLO 6 FASCIA DI PERMANENZA Il canone di locazione della di permanenza è calcolato applicando al canone oggettivo di cui al precedente articolo 3, una percentuale di incremento articolata nelle seguenti sottofasce:

Per valori ISEE fino a 20.000 euro: incremento del 15% Per valori ISEE compresi tra 20.000,01 e 24.016 euro: incremento del 20% ARTICOLO 7 CANONE MINIMO E CANONE MASSIMO 1. Il canone minimo mensile è pari a. 120 - al mese come da precedente delibere di consiglio dei Comuni facenti parte dell'unione. Per le situazioni segnalate dai servizi sociali, ai sensi dell'art.36 della L. R. 24/01 la quota di canone a carico del nucleo non potrà essere comunque inferiore al massimale del costo di gestione amministrativa definito dalla Del. di C.R. n.391/ 2002 pari a 47. Qualora si comprenda anche la quota attribuita per la manutenzione ordinaria dell'alloggio la quota di canone a carico del nucleo non potrà essere inferiore a 70, a prescindere dalla percentuale indicata nella di appartenenza. 2. Il canone di cui al comma precedente viene applicato tutte le volte in cui l applicazione del metodo di calcolo della di appartenenza del nucleo determinerebbe un canone inferiore. 3. Il canone di locazione nelle fasce di Protezione, Accesso e Permanenza non potrà superare il valore medio del canone concordato previsto dagli Accordi Territoriali di cui all articolo 2, comma 3 della Legge n 431/1998, diminuito del 10%. ARTICOLO 8 DECADENZA E AZIONI DI MITIGAZIONE CANONE DI LOCAZIONE Ai nuclei familiari nei confronti dei quali è stata emessa dichiarazione di decadenza ai sensi dell art. 30, comma 1 lettera f) della legge regionale 08 agosto 2001, n 24 e successive modifiche e integrazioni; e ai nuclei per i quali viene sospesa l emissione della dichiarazione di decadenza per effetto delle azioni di mitigazione, si applica il canone di locazione previsto dal Regolamento per la sospensione della dichiarazione di decadenza ARTICOLO 9 OMESSA DOCUMENTAZIONE; DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA E/O NON VERITIERA 1. I nuclei familiari che si rendono inadempienti rispetto all obbligo di presentare la documentazione richiesta dall Ente gestore, ovvero che presentano documentazione incompleta e/o non veritiera, sono assoggettati al canone intero previsto per la di permanenza. 2. Per i nuclei familiari, a favore dei quali è stata sospesa l emissione della dichiarazione di decadenza per effetto delle azioni di mitigazione, che non presentano l aggiornamento dell attestazione ISEE, viene applicato il canone di cui al precedente articolo 8. ARTICOLO 10 SANZIONE PER RIFIUTO CAMBIO In caso di rifiuto, non giustificato da gravi motivi, della mobilità d ufficio di cui all articolo 28 comma 1 lettera b) della Legge Reginale n 24/2001 e successive modifiche e integrazioni, al primo rifiuto, all assegnatario viene applicato, a titolo sanzionatorio, il raddoppio del canone di locazione determinato ai

sensi del presente Regolamento. Il canone risultante dopo l applicazione del raddoppio non può comunque essere inferiore a. 200,00 per i nuclei in di Protezione, e ad. 350,00 per le altre Fasce. ARTICOLO 11 OCCUPAZIONI SENZA TITOLO In caso di occupazione abusiva o comunque di occupazione senza titolo, di alloggi di edilizia residenziale pubblica, a far tempo dalla data in cui avviene l occupazione e fino al momento del rilascio dell alloggio, si applica un indennità di occupazione pari al valore più elevato del canone previsto dagli Accordi Territoriali di cui all art. 2, comma 3 della Legge n 431/1998, maggiorato del 100%, fatto salvo l obbligo dell occupante o degli occupanti senza titolo, in solido tra loro, al risarcimento del maggior danno comunque accertato. ARTICOLO 12 DISPOSIZIONI FINALI - Con decorrenza 01 ottobre 2017 sono abrogate le deliberazioni adottate dai singoli Comuni facenti parte dell'unione, recanti Modalità di applicazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica con decorrenza 01 giugno 2008 - Il presente regolamento potrà essere soggetto a successive modificazioni e integrazioni, a seguito del monitoraggio previsto dal punto 4. dell Allegato alla deliberazione della Giunta regionale n 739/2017, che di seguito si riporta. «4. Monitoraggio L applicazione dei nuovi limiti di reddito e della nuova metodologia di calcolo dei canoni erp sarà oggetto di monitoraggio, anche mediante la partecipazione ed il confronto con le parti sociali, nell ambito dei Tavoli territoriali di concertazione delle politiche abitative, di cui all art. 5 della L.R. n. 24/2001. Il monitoraggio, che avrà ad oggetto anche il confronto tra i canoni determinati secondo la nuova metodologia e i canoni concordati, è finalizzato a mettere in evidenza le problematiche che possono emergere e le eventuali modifiche che possono rendersi necessarie. Entro il 30 giugno 2018 le Acer, in collaborazione con i Tavoli territoriali di concertazione delle politiche abitative, forniscono alla Regione i dati relativi all applicazione della nuova disciplina. Tali dati saranno esaminati da un gruppo tecnico regionale,con la partecipazione di rappresentanti dei Comuni e delle Acer, al fine di verificare l impatto e il grado di raggiungimento degli obiettivi della nuova disciplina».