Le Dottrine della Bibbia Il Signore Gesù Cristo

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Le Dottrine della Bibbia Il Signore Gesù Cristo

Il Figlio di Dio - Deità La coscienza che Cristo aveva di Sé A dodici anni disse ai genitori «Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» (Luca 2:49) Al Suo battesimo una voce dal cielo confermò questo: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto» (Matteo 3:17) Accettò l affermazione di Pietro «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16) Lo confermò sotto giuramento «Il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio. Gesù gli rispose: Tu l hai detto» (Matteo 26:63-64)

Le asserzioni di Cristo Il Figlio di Dio - Deità Si attribuiva attività divina: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch io opero» (Giovanni 5:17) Si attribuiva prerogative divine: Potere di perdonare peccati: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati» (Marco 2:5) Potenza di risuscitare i morti: «Io lo risusciterò nell ultimo giorno» (Giovanni 6:40) Giudice Supremo: «Il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio» (Giovanni 5:22)

Le asserzioni di Cristo Il Figlio di Dio - Deità Si attribuiva prerogative divine: Onnipresenza: «Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Matteo 18:20) La fedeltà totale: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me» (Matteo 10:37) Usò diverse volte la frase «Io sono» per indicare la Sua deità: «Perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati» (Giovanni 8:24)

Le asserzioni di Cristo Il Figlio di Dio - Deità I Giudei compresero dalle Sue parole che reclamava la divinità: «I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio» (Giovanni 10:33) «Per arrivare alla conclusione che Cristo era divino, si dovevano porre due premesse: primo, che Gesù non era un uomo malvagio e, secondo, che non era demente.»

Il Figlio di Dio - Deità L autorità di Cristo: «Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, la folla si stupiva del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi» (Matteo 7:28-29) L irreprensibilità di Cristo: «Chi di voi mi convince di peccato?» (Giovanni 8:46) La testimonianza dei discepoli: I primi discepoli di Gesù erano tutti Ebrei convintissimi che c è un solo Dio. Eppure nei loro scritti vediamo che si erano convinti della deità di Cristo.

Il Figlio di Dio - Deità Giovanni: «Noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna» (1 Giovanni 5:20) Pietro: «Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo» (2 Pietro 1:1) Paolo: «Aspettando la beata speranza e l apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù» (Tito 2:13)

Il Figlio di Dio - Deità Il Credo Niceno (321 d.c.): «Noi crediamo in un solo Signore: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, unigenito del Padre, cioè della sostanza del Padre, Dio da Dio, Luce di Luce, vero Dio di vero Dio, generato e non creato, essendo di una sostanza con il Padre; per il quale tutte le cose furono fatte che sono in cielo e in terra; il Quale, per noi uomini e per la nostra salvezza, discese, e fu incarnato e fu fatto uomo; e soffrì, e risuscitò il terzo giorno e ascese al cielo, e ritornerà per giudicare i vivi e i morti.»

La Parola (Eterna Preesistenza e Attività) «Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio» (Giovanni 1:1) Noi ci esprimiamo attraverso le parole - Dio si esprime attraverso Suo Figlio: «Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi» (Ebrei 1:1,2) Cristo non solo reca il messaggio - è il messaggio: «E la Parola è diventata carne» (Giovanni 1:14)

Il Signore (Esaltazione e Sovranità) Deità: la parola greca κύριος (Signore) era usata nella traduzione greca dell AT per tradurre YHWH (SIGNORE). «Signore Gesù» è un ascrizione di deità. Esaltazione: «Sappia dunque con certezza tutta la casa d Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso» (Atti 2:36) Sovranità: «Il titolo Signore applicato a Gesù dai Suoi seguaci significa: Colui che per la Sua morte ha guadagnato il posto della sovranità nel mio cuore ed al quale rivolgo la mia adorazione e il mio servizio con tutta la forza che posseggo.»

Chi? Il Figlio dell Uomo (Umanità) Secondo l uso ebraico, «figlio di» denota relazione e partecipazione «Figlio d uomo» indica colui che è partecipe della natura umana e delle umane qualità Cristo è il Figlio dell Uomo, non un figlio dell uomo L umanità del Figlio di Dio era reale e non fittizia - soffriva veramente fame, sete, stanchezza e dolore «Ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d uomo Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà distrutto» (Daniele 7:13-14)

Come? Il Figlio dell Uomo (Umanità) Il Figlio di Dio entrò nel mondo come il Figlio dell uomo, essendo stato concepito nel seno di Maria per mezzo dello Spirito Santo «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell Altissimo ti coprirà dell ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio» (Luca 1:35) «E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre» (Giovanni 1:14)

Perché? Il Figlio dell Uomo (Umanità) Il Figlio di Dio è venuto nel mondo per rivelare Dio: «Nessuno ha mai visto Dio; l unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l ha fatto conoscere» (Giovanni 1:18) Egli prese la nostra natura umana per renderla adatta a un destino celeste: «Gesù Cristo trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria» (Filippesi 3:20-21) Morì offrendosi in sacrificio espiatorio: «Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio» (1 Pietro 3:18)

Il Cristo (Titolo Ufficiale e Missione) La profezia Cristo è la forma greca della parola ebraica Messia che significa l Unto: «Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti» (Isaia 61:1-2)

Il Cristo (Titolo Ufficiale e Missione) Il compimento La confessione di Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16) Gesù rifiutò le interpretazioni politiche delle missione del Messia Il popolo non si aspettava un Messia sofferente, ma Gesù disse: «Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» (Luca 24:26) «Il Messia è Colui che Dio ha autorizzato a salvare Israele e le nazioni dal peccato e dalla morte, e a regnare sopra loro come il Signore e Maestro della loro vita.»

Il Figlio di Davide (Discendenza Reale) La profezia Dio promise a Davide una casa: «La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre» (2 Samuele 7:16) Il Messia sarebbe venuto dal ceppo di Isai: «Poi un ramo uscirà dal tronco d Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici» (Isaia 11:1) Il Figlio di Davide avrebbe regnato anche sulle nazioni: «Io farò con voi un patto eterno, vi largirò le grazie stabili promesse a Davide. Ecco, io l ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli» (Isaia 55:3-4)

Il Figlio di Davide (Discendenza Reale) Il compimento Gesù fu discendente di Davide: «Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abraamo» (Matteo 1:1) L angelo annunciò a Maria: «Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre» (Luca 1:32) Le ultime parole attribuite a Cristo nella Bibbia sono: «Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino» (Apocalisse 22:16)

La profezia Gesù (Opera Salvatrice) L Antico Testamento proclama che «Al SIGNORE appartiene la salvezza» (Salmi 3:8) «Io, io sono il SIGNORE, e fuori di me non c'è salvatore» (Isaia 43:11) Il compimento «Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati» (Matteo 1:21) Gesù (aramaico «Yehoshua») significa letteralmente «YHWH nostra salvezza»

Cristo il Profeta Gesù, in qualità di Profeta: Predicò la salvezza: «Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d Abraamo» (Luca 19:9) Annunciò il Regno: «Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Matteo 4:17) Annunciò gli avvenimenti futuri - la distruzione del tempio, la predicazione del vangelo in tutto il mondo, il Suo ritorno

Cristo il Sacerdote Gesù, in qualità di Sacerdote: Si preparò per l opera sacerdotale: «Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato» (Ebrei 4:15) Sacrificò Sé Stesso e salì alla presenza di Dio per noi Intercede tuttora per noi: «Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro» (Ebrei 7:25)

Gesù, in qualità di Re: Cristo il Re Doveva essere della casa di Davide Come Melchisedec era sia Re che Sacerdote Affermò di essere Re: «Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesù rispose: Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo» (Giovanni 18:37) Dopo l ascensione si sedette sul trono: «Asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti» (1 Pietro 3:22)

La sua importanza La Morte di Cristo È il primo punto della sintesi della dottrina trasmessa da Paolo: «Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l ho ricevuto anch io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture» (1 Corinzi 15:3) Dalla Sua morte deriva la nostra salvezza presente e futura: «Mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall ira» (Romani 5:8-9) La dottrina cristiana si distingue da qualsiasi altra in quanto è la dottrina della Croce (Lutero)

La Morte di Cristo Il suo significato Il peccato separa da Dio Il peccato esige un sacrificio perfetto Attraverso la morte di Cristo è possibile la riconciliazione con Dio «Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita» (Romani 5:10)

La Risurrezione di Cristo Il fatto della risurrezione La risurrezione è il miracolo per il quale l intera fede cristiana sta ritta o cade «Se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede» (1 Corinzi 15:14) «Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti» (1 Corinzi 15:20) La risurrezione di Cristo era al centro della testimonianza apostolica: «Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni» (Atti 2:32)

La Risurrezione di Cristo La prova della risurrezione La testimonianza degli apostoli: «Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti» (Atti 10:40-41) La testimonianza dei discepoli: «Apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all aborto» (1 Corinzi 15:5-8)

La Risurrezione di Cristo Il significato delle risurrezione Conferma Chi è Cristo: «Dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti» (Romani 1:4) Lo conferma come Giudice: «Ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell uomo ch egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti» (Atti 17:31) Ci conferma che c è una vita a venire: «Colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza» (2 Corinzi 4:14)

Il Cristo Celeste L Ascensione di Cristo Ora sta alla presenza del Padre e si tiene in contatto con noi per lo Spirito Santo: «Se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così» (2 Corinzi 5:16) Il Cristo glorificato La discesa dello Spirito Santo il giorno della Pentecoste indicò che Gesù era stato glorificato: «Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato» (Giovanni 7:39)

Il Cristo Signore: L Ascensione di Cristo «Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre» (Filippesi 2:9-11) Il Cristo che prepara la Via «Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via» (Giovanni 14:3-4)

Il Cristo che intercede L Ascensione di Cristo «Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi» (Romani 8:34) «Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro» (Ebrei 7:25) Il Cristo Onnipresente «Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Matteo 18:20) «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell età presente» (Matteo 28:20)