I Trekking. Il Trekking del Monte Bianco Alta via dei Giganti La balconata del Monte Bianco Il trekking del Gran Paradiso



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Società Guide Alpine Courmayeur Strada Villair 02 11013 Courmayeur, Aosta Italy Phone : +39 0165 842064 info@guidecourmayeur.com http://www.guidecourmayeur.com I Trekking Il Trekking del Monte Bianco Alta via dei Giganti La balconata del Monte Bianco Il trekking del Gran Paradiso

INTRODUZIONE Sono percorsi di media montagna che si sviluppano nell arco di più giorni. Il terreno facile, le tappe di media lunghezza e la quota non eccessiva rendono i trekking un impresa possibile per ogni camminatore allenato. Le montagne e i ghiacciai, i laghi e le morene, le fioriture e le foreste, le marmotte e gli stambecchi sono l affascinante corona di questi programmi. CHE COSA SI INSEGNA - Equipaggiamento in funzione del trekking scelto - Tecnica di camminata avanzata (pietraie, morene, sentieri in mezzo a pareti rocciose, ecc.) - Applicazione della progressione su neve molle, dura, piede a piatto, discesa faccia a valle con scivolata controllata, progressione diagonale. - Tecnica di camminata con l uso dei bastoncini - Uso delle mani per l equilibrio - Ritmo della camminata su itinerari di più giorni consecutivi - Orientamento di base con l uso della cartina - Gestione del Rischio - Gestione di un gruppo - Scelta e preparazione del percorso - Meteorologia - Chiamata di soccorso - Alimentazione durante le escursioni - Flora e fauna

I PROGRAMMI 1. Alta Via dei Giganti In sette giorni dal Monte Bianco al Monte Rosa passando al cospetto del Cervino percorreremo, con tappe di 7/8 ore, uno dei percorsi più belli e panoramici di tutte le Alpi Occidentali. Un percorso già tecnico con tappe lunghe e tratti con sentiero ripido. Sviluppo del Programma: 1) giorno: Ritrovo ore 14.00 a Courmayeur (mt.1224) presso la Società delle Guide di Courmayeur. Trasferimento in Val Ferret e salita al Rifugio Bonatti (mt.2000). Cena tipica Valdostana e pernottamento. 2) giorno: Partenza e salita al Col Malatra (mt.2928) e discesa nella Valle del Gran San Bernardo a Bosses. Cena e pernottamento in agriturismo o albergo. 3) giorno: Traversata a mezza costa nella valle del Gran San Bernardo sino ad entrare nel Vallone di Menouve; salita al Colle di Champillon (mt.2708) e discesa ad Ollomont. Cena e pernottamento in albergo 4) giorno: Trasferimento in minibus ad Oyace da dove si risale il selvaggio Vallone di Versona sino all omonimo colle (mt.2783). In traversata ai Colli di Chaleby (mt.2683) e di Salvé (mt.2568) e discesa all Oratorio di Cuney. Cena e pernottamento in loco. 5) giorno: Traversata alla Fenetre de Tzan (mt. 2734) e alla Finestra d Ersa (mt.2290). Da qui al Rifugio Barmasse (mt.2169) e discesa a Valtournenche (mt.1528). Cena e pernottamento in albergo. 6) giorno: Trasferimento a Cervinia e salita sino a Cime Bianche laghi (mt.2808). con gli impianti Funiviari. Traversata sino al Colle Superiore di Cime Bianche (mt. 2982) e discesa a Saint Jacques (mt 1689) Valle d Ayas. Cena e Pernottamento in loco. 7) giorno: Traversata a mezza costa sino alla frazione Crest (mt.1935) da qui salita sino al Colle del Pinter (mt.2777) e discesa a Gressoney Saint Jean (mt.1385). Durata: Quando: Livello fisico: Livello Tecnico: Costo a persona: Il costo include: Il costo non include: Periodo: Gruppi: 7 gg dal 19 al 25 Luglio, dal 02 al 08, dal 23 al 29 Agosto dal 30 agosto al 05 di Settembre a richiesta anche in altre date - da giugno a ottobre 4 0 390,00 l assistenza della Guida 1/2 pensione nei rifugi/alberghetti per 6 notti circa 420,00 I trasferimenti Le spese delle Guide sono a carico dei partecipanti Gli impianti da giugno a ottobre 6/12 persone ogni Guida

2. La Balconata del Monte Bianco Un week- end autunnale, 3-4 ore di cammino al giorno, una cucina e dei vini particolari, la scoperta della Storia delle Guide Alpine mediante la visita del Museo Alpino Duca degli Abruzzi, sono le caratteristiche che vi accompagneranno durante questi due giorni e mezzo al cospetto del Monte Bianco. Sviluppo del Programma: 1) giorno: Ritrovo ore 14.00 a Courmayeur (mt.1224) presso la Società delle Guide di Courmayeur. Trasferimento al Lago Combal (mt.1953). Traversata lungo la balconata della Val Veny sino al Rifugio Maison Vieille (mt.1956) Cena e pernottamento. 2) giorno: Discesa a Courmayeur lungo le piste del comprensorio sciistico invernale. Visita del Museo Alpino e pranzo libero. Ritrovo nel pomeriggio e salita lungo la Val Sapin al Rif. Bertone. Cena e pernottamento. 3) giorno: Sveglia mattutina e salita al monte di La Saxe traversata al Col Sapin Vallone di Armina Pas Entre Deux Sauts Rif. Bonatti. Pranzo in Rifugio. Rientro al Lavachey e termine del Programma. Durata: Quando: Livello fisico: Livello Tecnico: Costo a persona: Il costo include: Il costo non include: Periodo: Gruppi: 3 gg 10/11/12, 24/25/26 Luglio, 01/02/03, 10/11/12, 21/22/23 Agosto 11/12/13 di Settembre a richiesta anche in altre date - da giugno a ottobre 2 0 170,00 l assistenza della Guida 1/2 pensione nei rifugi per 3 notti circa 140,00 I trasferimenti Le spese delle Guide sono a carico dei partecipanti da giugno a ottobre 6/12 persone ogni Guida

3.Trekking del Monte Bianco Una montagna, tre paesi, sette valli. E il trekking del Monte Bianco: inaugurato nel 1767 da De Saussure, celebrato da tutti i viaggiatori, resta uno degli itinerari più affascinanti. Il magnifico percorso si snoda tra Italia, Francia e Svizzera, con tappe che variano dalle 4 alle 5 ore di cammino al giorno. Sviluppo del Programma: 1) giorno: Ritrovo ore 09.00 a Courmayeur (mt.1224) presso la Società delle Guide di Courmayeur. Trasferimento al Rifugio Bertone (mt.2000) e discesa a l Arnouva (mt.1769) cena tipica Valdostana e pernottamento. 2) giorno: Partenza e salita al Col Ferret (mt.2558) e discesa al villaggio Svizzero di La Fouly (mt. 1594). Trasferimento in bus a Champex. Pernottamento in gite d étape o albergo. 3) giorno: Salita lungo il Vallone di Arpetta o variante Bovine sino alla Fenetre di Arpetta (mt. 2671), discesa per il ghiacciaio di Trient fino al paese. Pernottamento. 4) giorno: Salita al Col de Balme (mt.2191) discesa al Villaggio di Tour. Balconata panoramica sull intero Massiccio del Monte Bianco. Da Montroc trasferimento in bus a Les- Houches. Pernottamento a Chamonix. Cena in ristorante tipico. 5) giorno: Trasferimento al Col de Voza (mt.1693) con la Funivia di Bellevue. Salita a La Balme in 2 ore, discesa a Les Contamines (mt.1164) trasferimento in bus a N. Dame de la Gorge e pernottamento. 6) giorno: Salita al Col di Bonhomme (mt.2329) e proseguimento per il Col du Four (mt.2665) e discesa lungo uno splendido sentiero de La Ville des Glaciers. Pernottamento a Les Mottets (mt.1868). 7) giorno: Rientro in Italia attraversando il Col de la Seigne (mt.2516) discesa al rifugio Elisabetta (mt.2020). Dal lago Combal rientro a Courmayeur in bus. Durata: Quando: Livello fisico: Livello Tecnico: Costo a persona: Il costo include: Il costo non include: Periodo: Gruppi: 7 gg dal 05 al 11, dal 12 al 18, dal 19 al 25 Luglio, dal 02 al 08, dal 16 Agosto al 22 Agosto, dal 23 al 29 Agosto dal 30 agosto al 05 di Settembre a richiesta anche in altre date - da giugno a ottobre 3 0 390,00 l assistenza della Guida 1/2 pensione nei rifugi per 3 notti circa 420,00 I trasferimenti Le spese delle Guide sono a carico dei partecipanti Gli impianti da giugno a ottobre 6/12 persone ogni Guida

4.Trekking del Gran Paradiso Quattro giorni lungo i sentieri che si inoltrano nel Cuore del primo Parco Nazionale fondato in Italia Vi permetteranno di capire le caratteristiche fondamentali che hanno permesso a diverse specie animali e floreali di trovare il loro habitat in questi luoghi. Sviluppo del programma: 1) Giorno: Ritrovo a Cogne ore 12.00 presso l Azienda di Promozione Turistica in Piazza Emile Chanoux. Trasferimento con mezzi propri a Valnontey. Visita del giardino Paradisia (mt.1666) e salita al rifugio Vittorio Sella (mt.2584). Cena e pernottamento. 2) Giorno: Partenza dal rifugio per il Col Lauson (mt.3296) da dove il panorama si apre sulla Valsavarenche. Discesa in località Eaux Rousses. Pernottamento e cena in alberghetto. 3) Giorno: Trasferimento in località Pravieux da dove inizia la salita verso il rifugio Chabod (mt.2750) traversata sotto le maggiori vette del gruppo del Gran Paradiso fino al rifugio Vittorio Emanuele (mt.2730). Pernottamento e cena in loco. 4) Giorno: Traversata sotto la Becca di Monciair (mt.3544) al Colle del Grand Etret (mt.3201). Infine discesa a Pont Valsavarenche. Durata: Quando: Livello fisico: Livello Tecnico: Costo a persona: Il costo include: Il costo non include: Periodo: Gruppi: 4 gg 17/18/19/20, 31 luglio 01/02/03 Agosto 06/07/08/09, 28/29/30/31 Agosto 11/12/13/14 di Settembre a richiesta anche in altre date - da giugno a ottobre 3 0 220,00 l assistenza della Guida 1/2 pensione nei rifugi per 3 notti circa 210,00 I trasferimenti Le spese delle Guide sono a carico dei partecipanti da giugno a ottobre 6/12 persone ogni Guida

INFORMAZIONI SPECIFICHE Gruppi: 6/12 persone ogni Guida. Costi: vedi singoli programmi. I costi includono: l assistenza della Guida Alpina. L assicurazione che copre l intervento di recupero di soccorso. Le ½ pensioni in rifugio/alberghetto le tariffe sono indicative. I costi non includono: Tutto ciò che non è stato specificato. Eventuali trasferimenti. Le spese della Guida sono da ripartire tra i partecipanti. Livello richiesto: Persone che hanno già effettuato gite equivalenti a quelle previste nel programma La mia prima cima Periodi/Date: vedi periodi indicati, a richiesta organizziamo anche in altre date. Equipaggiamento dei partecipanti: In generale bisogna adottare il principio dei multistrati. L essenziale è non avere troppo caldo (sudare) ne troppo freddo. L ideale è posizionare direttamente sulla pelle un capo di lana o thermolactyl, o equivalente. E un capo caldo e soprattutto elimina il sudore. La giacca o il guscio possono essere sostituite da uno o più maglioni, pile. Un guscio impermeabile è comunque necessario. Come vestirsi La testa: un berretto, un cappello da sole e/o un foulard, un paio di occhiali da sole, crema solare a protezione alta min. 15 e stik per le labbra Le mani: un paio di guanti leggeri stile guanti da ferramenta leggermente felpati. Il corpo: una maglietta o un intimo termico (lifa, softshell, lana merino, etc) un pile leggero o gilet di pile leggero, un pile, un guscio di goretex o simile, 2 ricambi di magliette. Le gambe: un pantalone outdoors di shoeller o simile, un pantavento di riserva, una calzamaglia leggera (lifa, softshell, lana merino, etc). I piedi: 1 paio di calze calde più 2 paia di ricambio e pedule da escursionismo alte sopra la caviglia Nello zaino di 45/50 LT: una borraccia o bottiglia di acqua di 1 litro, cerotti per le vesciche, documento, soldi per spese personali, macchina foto, viveri per i pranzi, tessera CAI, farmacia personale. Equipaggiamento tecnico: un paio di bastoncini telescopici, una mantella che copra anche lo zaino.

Livelli fisici Livello Tempo di marcia per tappa Dislivello per ora Dislivello massimo per tappa 1 Da 1 a 2 ore 100m 100/300m 2 Da 3 a 4 ore 200m 400/600m 3 Da 4 a 6 ore 250m 700/1000m 4 Da 6 a 9 ore 300m 1000/1300m 5 Da 9 a 12 ore 350m 1300/1800m Livello 0 Livelli Tecnici Alpinistici Livelli Tecnici Gite di riferimento (min. max.) Didattica Persone che effettuano camminate di 2/3 ore una volta alla settimana con uno zaino di 6/8 kg lungo mulattiere con dislivello non superiore ai 500 mt e per una distanza massima di 10 km. Min. Rifugio Bertone, Lago d Arpy, Rifugio Bezzi Max. Trekking di più giorni, camminata su ghiacciaio al colle del Gigante, sentiero attrezzato dello Chetif, Rifugio Dalmazzi Traversata Aiguille du Midi Punta Helbronner. Alimentazione e preparazione fisica; Equipaggiamento personale e materiali, Cartografia, topografia, orientamento, Bussola e altimetro, Meteorologia, Gestione del rischio Pericoli, primo soccorso, chiamate di soccorso, scelta dell itinerario e gestione di un gruppo durante la realizzazione di escursioni, insegnamento e uso del kit da ferrata, progressione sulle stesse e su sentieri di alta montagna (pietraie e morene) camminata su neve molle, camminata su neve dura, piedi a piatto, discesa faccia a valle su neve con scivolata controllata, progressione diagonale a piatto senza ramponi, uso dei bastoncini, l uso della corda, tipi di progressione in cordata, nodi

per legarsi Livello 1 Persone che hanno già effettuato alcune camminate su nevai perenni e ghiacciai con pendenze massime di 20 /25 senza e con l uso di piccozze e ramponi e corda. In arrampicata su roccia hanno percorso dei sentieri su pietraie e morene e/o con brevi tratti attrezzati (10/15 mt) anche verticali dove è richiesto l uso delle mani per mantenere l equilibrio. Livello 2 Persone in grado di camminare in cordata su ghiacciai con ramponi e piccozza sino a pendenze di 40, e hanno arrampicato con i ramponi sulla roccia per tratti di 5 /10 mt di difficoltà massima di 2 grado. In alta montagna hanno già effettuato alcune salite di difficoltà F (Facile). In arrampicata pura arrampicano sino a difficoltà massime di passaggi di 4 grado di 5-6 mt da secondi di cordata ed hanno provato la corda doppia. Min. Trekking di più giorni, camminata su ghiacciaio al colle del Gigante, sentiero attrezzato dello Chetif, Rifugio Dalmazzi Traversata Aiguille du Midi Punta Helbronner. Max., Punta Giordani, Aiguille du Tour, Aiguille du Toula. Min. Traversata Aiguille du Midi Punta Helbronner, Punta Giordani, Aiguille du Tour, Aiguille du Toula. Max. La Capanna Margherita nel Monte Rosa, arrampicata allle placche dell Elena, Aiguille du Marbrée VN Nodi per legarsi, nodi di giunzione, autobloccanti, auto assicurarsi, nodi vari, freni, ancoraggi, autosoccorso su ghiacciaio, tipi di progressione in cordata, progressione frontale con i ramponi, punte a piatto, piccozza in appoggio come bastone, progressione diagonale a piatto con i ramponi sino a 40 gradi. In arrampicata in roccia, il baricentro, l uso dei piedi, appoggio e aderenza, consequenzialità delle progressioni, scelta del terreno, continuità dei movimenti, arrampicata in discesa e punti di riposo. Nodi di giunzione, autobloccanti, auto assicurarsi, nodi vari, freni, ancoraggi, assicurazione in caso di progressione a tiri, corda doppia, progressione frontale con i ramponi, punte avanti, piccozza in appoggio di becca, progressione diagonale a piatto con i ramponi sino a 45 gradi,inversione di direzione faccia a monte, progressione incrociata anteriore, inversione di direzione faccia a valle, in arrampicata su roccia progressione fondamentale con due appoggi, progressione fondamentale con bilanciamento, progressione fondamentale con spaccata e sfalsata, scelta, individuazione e valutazione dell itinerario, equipaggiamento specifico per la salita scelta. Orientamento con GPS e/o altri sistemi elettronici, basi di nivologia e vlanghe.

Livello 3 Alpinisti che hanno effettuato alcune salite di difficoltà PD (poco difficile) di cui già uno o due 4000 mt senza l ausilio di una Guida Alpina. Si muovono con ramponi e piccozza su pendenze di 40 /45 anche per dislivelli di 100/150 mt. Con i ramponi sulla roccia arrampicano per brevi tratti di 4/5 mt sino al 3 grado. In arrampicata pura hanno effettuato itinerari di media montagna (2000-2800mt di quota) anche di 150 mt di dislivello di difficoltà uniforme sul 4 grado con brevi passaggi (2/3mt) di 5 grado. Sulle cascate di ghiaccio sono invece dei principianti. Livello 4 Alpinisti che hanno effettuato alcune salite in alta montagna di difficoltà AD (abbastanza difficile) di misto (ghiaccio e roccia alternate) con lunghi tratti su neve/ghiaccio con pendenze di 45 /50 anche usando una piccozza sola e con passaggi (2/3mt) di roccia di 4 grado da effettuare con i ramponi calzati. In arrampicata pura effettuano salite da secondi di cordata che includono dei passaggi (2/3mt) di 6a non obbligatorio anche su vie di alta montagna con dislivello di 200/250 mt con rientro in corda doppia. Su cascate di ghiaccio arrampicano su pendenze costanti di 50 /55 gradi di pendenza con brevi tratti (4/5mt) a 60 gradi lungo itinerari che si sviluppano sino a 200/250 mt di dislivello. Min. La Capanna Margherita nel Monte Rosa, arrampicata allle placche dell Elena, Aiguille du Marbrée VN Max. Aig. Entreves, Tour Ronde, Arète des Cosmiques, Dente del Gigante, Cascate di Lyllaz, Aiguille Croux, Arrampicata al paretone di Arnad, Punta Innominata, Triangle du Tacul Min. Aig. Entreves, Tour Ronde, Arète des Cosmiques, Dente del Gigante, Cascate di Lyllaz, Arrampicata al paretone di Arnad, Punta Innominata, Triangle du Tacul. Nord della Tour Ronde, Rochefort, Salluard al Pic Adolphe, Rebuffat all Aig. Du Midi, Cascata di Patri di sx, Cascata Acheronte, Trav. Breithorn, Alpinismo Extraeuropeo con salite a cime di al massimo 7000 mt e corde doppie, manovre particolari, tecniche particolari di progressione, progressione incrociata sulla massima pendenza, progressione mista, discesa faccia a valle su pendio ripido. Piccozza a mancorrente, progressione frontale con una piccozza in trazione, progressione frontale alternata, progressione su terreno misto. In arrampicata su roccia progressione fondamentale con due appoggi, progressione fondamentale con bilanciamento, progressione fondamentale con spaccata e sfalsata il tutto con gli scarponi da alta montagna, assicurazione in caso di progressione a tiri, corde doppie, manovre particolari, tecniche particolari di progressione, ancoraggi evoluti in neve, ghiaccio e roccia, discese con recupero, Autosoccorso in ghiaccio e roccia, progressione frontale con piccozze in appoggio, tecnica di base di piolet traction: utilizzo della piccozza, estrazione della piccozza, posizione base e utilizzo dei ramponi. Progressione di base in traversata, progressione base a triangolo e chiodatura progressione fondamentale. In arrampicata su roccia. Accoppiamento dei piedi, dulie di base, passaggio misto, progressione a triangolo di base, progressione a triangolo a vertice fisso. Tutta la seguente didattica viene ripetuta nella progressione su misto (ghiaccio roccia). Equipaggiamento in spedizione, organizzazione di

di difficoltà PD (Poco difficile) un campo in quota, progressione in cordata in alta quota, fisiologia in alta quota. Livello 5 Alpinisti che hanno effettuato alcune salite alpinistiche in quota (oltre i 3500mt) di difficoltà D (difficile) muovendosi in conserva (progressione in contemporanea della cordata) su pendii e canali di neve/ghiaccio sino a 45 gradi di pendenza e su roccia sino al 3 grado con alcuni tratti (4/5mt) di 4 grado in roccia il tutto mantenendo sempre i ramponi calzati. In arrampicata pura arrampicano da secondi di cordata lungo anche itinerari sino a 500mt di dislivello su difficoltà continue di 5 grado con tratti (4/5mt) obbligatori di 6a. In cascata di ghiaccio hanno effettuato da secondi di cordata cascate con sviluppi anche sino a 300 mt di dislivello con tratti costanti a 70 gradi di pendenza e tratti (4/5mt) sino a 80 gradi. Livello 6 Alpinisti che hanno già effettuato alcune salite alpinistiche in quota (oltre i 3500mt) di difficoltà TD (molto difficile) sia di ghiaccio/misto. Con i ramponi calzati effettuano anche passaggi (2/3mt) di 5 grado. Su roccia arrampicano da primi di cordata sino al 5 grado su itinerari (200-250 mt di dislivello) di media montagna (2000-2800mt) protetti a spit. Su cascate di ghiaccio si muovo con disinvoltura da secondi di cordata su cascate con pendenze costanti di 80 gradi con tratti (4/5mt) a 90. Min. Nord della Tour Ronde, Rochefort, Salluard al Pic Adolphe, Rebuffat all Aig. Du Midi, Cascata di Patri di sx, Cascata Acheronte, Trav Breithorn Max. Kuffner al M. Maudit, Sperone della Brenva, Normale alle G. Jorasses, Trav. Lyskamm, Goulottes Cheré, Monday Money, Innominata al M. Bianco, Cresta di Peuterey, Via degli svizzeri al G. Capucin. Max. Kuffner al M. Maudit, Sperone della Brenva, Normale alle G. Jorasses, Trav. Lyskamm, Goulottes Cheré, Monday Money, Innominata al M. Bianco, Cresta di Peuterey, Via degli svizzeri al G. Capucin. assicurazione in caso di progressione a tiri, corde doppie, manovre particolari, tecniche particolari di progressione, ancoraggi evoluti in neve, ghiaccio e roccia, discese con recupero, autosoccorso in ghiaccio e roccia, piolet traction progressione evoluta: utilizzo evoluto di piccozza e ramponi progressione a triangolo evoluto, discesa a triangolo, progressione a piedi sfalsati e con accoppiamento degli stessi. Progressione a triangolo con bilanciamento interno e con bilanciamento esterno, Oscillazione ad Arco, sostituzione evoluta, dulfer evoluta, varie progressioni laterali, fessure ad incastro. progressione in cordata in alta quota, fisiologia in alta quota. assicurazione in caso di progressione a tiri, corde doppie, manovre particolari, tecniche particolari di progressione, ancoraggi evoluti in neve, ghiaccio e roccia, discese con recupero, autosoccorso in ghiaccio e roccia, piolet traction progressione evoluta: utilizzo evoluto di piccozza e ramponi progressione a triangolo evoluto, discesa a triangolo, progressione a piedi sfalsati e con accoppiamento degli stessi. Progressione a triangolo con bilanciamento interno e con bilanciamento esterno,

Da questo livello si dovrebbe poi raggiungere l autonomia completa. Max. Pilone Centrale, Nord delle Grandes Jorasses, Nord del PIlier d Angle, voyage al G. Capucin, Est delle G. Jorasses Oscillazione ad Arco, sostituzione evoluta, dulfer evoluta, varie progressioni laterali, fessure ad incastro, progressione a tiri alterni su salite in alta montagna, progressione in cordata in alta quota, fisiologia in alta quota. Il lavoro della Guida Alpina Il mestiere della Guida alpina è principalmente pratico. Le Guide Alpine insegnano le tecniche di progressione di arrampicata, alpinismo e scialpinismo in ambiente montano in modo che le persone possano imparare divertendosi. Non sempre è così facile, in quanto l ambiente di alta montagna con le sue complessità fa sì che sovente certe decisioni prese dalla guida non siano interpretabili senza una adeguata esperienza: l esperienza è personale e si trasmette con una assidua frequentazione dell alta montagna. Sicurezza e Rischi La Guida Alpina opera principalmente in ambienti pericolosi, gestisce il rischio ed insegna a gestirlo. In montagna la prudenza è di rigore in quanto anche la guida, pur adottando tutte le conoscenze a sua disposizione, non è in grado di annullare i pericoli oggettivi della montagna (per esempio caduta sassi o seracchi). Quando effettuiamo una escursione in montagna, accettiamo che il rischio zero non esista. Uno dei parametri correlato alla gestione del rischio è il livello tecnico personale dei clienti: scegliere un corso adeguato alle proprie capacità tecniche e fisiche (VEDI ANCHE PAGINA LIVELLI), permette di ridurre al minimo l'esposizione ai pericoli soggettivi. La gestione del rischio fa parte del nostro lavoro e pertanto, oltre a gestirlo direttamente, vi insegneremo ad analizzare e capire il vostro livello di rischio per valutare se sia accettabile o meno. Allo stesso tempo riteniamo che nessuno, comprese le Guide Alpine, debba essere messo sotto pressione per assumersi dei rischi non accettabili. Numero di persone ogni Guida Alpina Gruppi piccoli = Efficacia, Omogeneità e migliore Gestione del Rischio. Nei nostri corsi di alpinismo il numero è di 6 persone nei programmi più facili, fino ad arrivare ad 1 persona per guida nei corsi di alto livello. La scelta è dettata principalmente dalla gestione del rischio. Un numero ridotto di persone in un corso di arrampicata, alpinismo e sci alpinismo è più gestibile sia dal lato tecnico che sul piano della sicurezza. Avere un gruppo di 8 persone con 2 guide è meglio che uno da 6 persone con 1 guida. A livello di insegnamento un gruppo piccolo viene maggiormento seguito, e la guida riesce ad aiutare e ad insegnare ad ogni singola persona in base alle sua capacità e ai suoi ritmi. Le comunicazioni sono più dirette ed immediate. Poche persone in un gruppo fanno alzare i costi, ma una migliore gestione del rischio e una maggiore garanzia di successo valgono una spesa più elevata.

Le Assicurazioni In qualità di Guide Alpine, professionisti della montagna, siamo assicurati con coperture professionali per responsabilità civile, penale e per le spese di intervento di soccorso in elicottero dal luogo dell incidente al più vicino ospedale. In caso di incidente la copertura assicurativa di soccorso della guida include il recupero con elicottero dal luogo dell incidente alla base di atterraggio dell elicottero. Non sono inclusi trasferimenti in ospedale eventuali rimpatri e quant altro non specificato nella polizza assicurativa. Non ci sostituiamo alla responsabilità civile dei partecipanti ai corsi. Consigliamo ad ogni corsista di avere una copertura assicurativa personale sulla responsabilità civile per la pratica delle discipline di montagna senza limite di stato e altitudine e una copertura assicurativa infortuni che copra la degenza, le cure in ospedale e il rimpatrio. Ad oggi nei paesi della Comunità Europea le spese ospedaliere rientrano nell ambito delle reciprocità fra le Sanità dei vari Stati comunitari e pertanto ricadono a carico delle ASL del proprio paese. Chi sono le Guide Alpine La Guida alpina non sarebbe mai esistito senza l attenzione dei turisti per l alpe e d altro canto questi ultimi non avrebbero mai potuto soddisfare il loro interesse di scoperta e conquista senza il montanaro. Questo legame è alla base della nascita dell alpinismo. Da sempre i montanari hanno frequentato le alte montagne per necessità, caccia, pascolo, ricerca di cristalli, etc, ma difficilmente l alpinismo sarebbe entrato nella loro vita se non ci fosse stato uno sbocco professionale. Le origini della Guida Alpina sono ufficialmente datate nel 1786 con la conquista del Monte Bianco realizzata dal cristalliere di Chamonix Jacques Balmat che accompagnava il dott. Paccard. Ma documenti storici relazionano già dell esistenza di Guide I Marrons nel medioevo che accompagnavano i pellegrini nella traversata del Colle del Gran San Bernardo e successivamente nel 1588 nella conquista del Rocciamelone. Fu poi a Chamonix nel 1821 e a Courmayeur nel 1850 che nacquero le prime due Società di Guide Alpine ufficialmente riconosciute da regolamenti e norme comunali. Dalle "Regie Patenti" alle odierne normative nazionali legge dello stato Italiano n 6 1989 ed internazionali, normativa Europea sul riconoscimento dell UIAGM (Unione Internazionale Associazione Guide di Montagna) il mestiere di Guida alpina è cambiato seguendo le nuove tendenze ma mantenendo inalterato il suo spirito originario che consiste nell insegnamento dell arte dell alpinismo, dello scialpinismo, dell arrampicata, etc, agli appassionati di queste discipline. Le norme giuridiche che regolano la professione di Guida Alpina La legge dello stato n 6 1989 ha fissato i nuovi parametri per l esercizio della Professione di Guida Alpina istituendo un collegio nazionale e un albo professionale ed ufficializzando quali sono le com- petenze e i campi di azione della Guida Alpina identificato come: 1. È guida alpina chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le seguenti attività: a) accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia che su ghiaccio o in escursioni in montagna; b) accompagnamento di persone in ascensioni sci - alpinistiche o in escursioni sciistiche: c) insegnamento delle tecniche alpinistiche e sci - alpinistiche con esclusione delle tecniche sciistiche su piste di discesa e di fondo. 2. Lo svolgimento a titolo professionale delle attività di cui al comma 1, su qualsiasi terreno e senza limiti di difficoltà e, per le escursioni sciistiche, fuori delle stazioni sciistiche attrezzate o delle piste di discesa o di fondo, e comunque laddove possa essere necessario l uso di tecniche e di attrezzature alpinistiche, e riservato alle guide alpine abilitate all esercizio professionale e iscritte nell albo professionale delle guide alpine. UIAGM - Unione Internazionale Associazione Guide di Montagna Nasce nel 1965 a Zermatt (Svizzera). L associazione UIAGM, fondata dalle guide di alta montagna di Francia, Austria, Svizzera e Italia, esiste dal 1965 e raggruppa le associazioni di guide di oltre venti paesi d Europa, Asia, America e Oceania, per un totale di circa 6.000 guide. Scopo dello statuto dell Unione era ed è:

- conformare le leggi nazionali sulle guide alpine offrendo una formazione professionale di tipo unitario, in modo che le guide possano esercitare la loro professione anche all estero mediante la presentazione della tessera internazionale - in caso di necessità mettere a disposizione una commissione arbitrale quale consigliere o media tore in questioni controverse (tra i soci dell Unione oppure tra soci ed altri); - studiare insieme problemi rigurdanti la professione della guida alpina; - realizzare scambi di esperienze e favorire i rapporti amichevoli tra le guide alpine di tutte le nazioni associate Per diventare guida certificata UIAGM è richiesto un alto livello di competenza, il più elevato esistente, in quattro diverse discipline: roccia, ghiaccio, alpinismo, sci d alta montagna. La formazione delle guide UIAGM consente loro di lavorare su tutte le montagne, a prescindere dal fatto che siano note o sconosciute. Occorrono da 5 a 10 anni di pratica alpinistica prima di poter ottenere il diploma di guida. - Una formazione garantita a livello internazionale. La commissione tecnica dell UIAGM è costituita da un gruppo di lavoro permanente che consente di studiare l evoluzione delle tecniche e migliorare il livello di formazione delle guide. Questa commissione, composta da responsabili tecnici di diverse nazioni, si riunisce due volte l anno. La for- mazione delle guide è di pertinenza di ogni associazione nazionale, talvolta in collaborazione con organismi didattici come scuole o università. - La formazione della Guida Alpina La Guida Alpina è un professionista le cui competenze sono state certificate. E capace di insegnare e accompagnare con prudenza, responsabilità e autonomia nella pratica delle attività specifiche del mestiere di guida alpina (in particolare l alpinismo, l arrampicata, l arrampicata sportiva, lo sci alpini- smo, lo sci fuori pista, le cascate di ghiaccio, i trekking, le spedizioni in alta quota. Le sue capacità tecniche minime sono valutate da: - una prova di arrampicata su roccia con scarponi da alta montagna. (Diff. min. 5a); - una prova di arrampicata su roccia in scarpette da arrampicata. (Diff. min 6b); - una prova di progressione su ghiaccio con una piccozza, tecnica classica; - una prova di progressione su ghiaccio con una o due piccozze, tecnica frontale; - una prova di progressione sciistica in salita e discesa fuori pista. Questa prova non è contemplata in quegli stati in cui non vi sono attività sciistiche. Oltre a queste discipline tecniche la guida alpina è valutata su: - gestione del rischio, comunicazione, capacità relazionali; - tecnica e tattica dell insegnamento e dell accompagnamento; - metodologia e didattica; - orientamento e meteorologia; - valanghe; - autosoccorso e soccorso organizzato in montagna, primo soccorso; - alpinismo in alta quota; - natura e ambiente. La formazione è suddivisa in tre blocchi articolati in: - esame di ingresso al corso sulle capacità tecniche; - formazione e valutazione per il brevetto di Aspirante Guide; - formazione e valutazione per il brevetto di Guida Alpina.