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Ins. Benedetto il Signore che sostiene il nostro amore con il suo. IV DOMENICA DI AVVENTO - B L INGRESSO DEL MESSIA Chiara, Fabio e don Gabriele Lovati PREPARIAMO L ANGOLO DELLA BELLEZZA Poniamo nell angolo della bellezza della terra simbolo dell umile concretezza della vita quotidiana. INVOCAZIONE INIZIALE V. Signore, apri tu le mie labbra, la mia bocca annuncerà la tua lode. V. Se oggi ascolto la tua parola, Signore Fa che non indurisca il mio cuore. V. Beata Colei che ha creduto, in lei la parola di Dio si è fatta carne. SALMO 149 Cantino al loro Re i figli di Sion. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell assemblea dei fedeli. Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion. 29

Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni. Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. Esultino i fedeli nella gloria, facciano festa sui loro giacigli. Le lodi di Dio sulla loro bocca, questo è un onore per tutti i suoi fedeli. LETTURA DEL VANGELO - MARCO 11, 1-11 Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: )l Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!». Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. 30

LECTIO - COMPRENDI QUELLO CHE STAI LEGGENDO Strano leggere l ingresso di Ges nella Città Santa nel periodo che ci prepara a celebrare il suo farsi uomo, parola di Dio fatta carne. Ma la liturgia vuole educare la nostra attesa: chi attendiamo? quale Dio vogliamo, cerchiamo? Attento, uomo, perché dal tipo di attesa deriva l accoglienza o il rifiuto, l esultanza o la delusione. Marco non spreca parole e le usa con acume. Ben 5 volte il verbo legare o slegare, a dire l importanza che quel puledro ha per Ges : quel puledro parla, dice qualcosa di Ges e va slegato, deve poter parlare alla gente. Ma la gente ha un attesa talmente diversa che non sente quel puledro, non lo vede. La profezia di Zaccaria Zc, annunciava la venuta del re vittorioso nell umiltà, ma la gente, quella di ieri come quella di oggi, preferisce interventi netti, pugni fermi e condanne chiare. Per questo gettano i loro mantelli (a quel tempo il mantello rappresentava la persona in quanto tale, la sua dignità per terra, disposti a farsi calpestare, comandare da un Messia che credono venga a vincere dominando e sopraffacendo gli avversari romani. E Gesù, però, tace, guarda muto quei gesti. I suoi discepoli, invece, avevano capito (stranamente!) e i loro mantelli li avevano gettati sopra il puledro: avevano capito che era sull umiltà che il Messia cavalcava, sulla piccolezza, sulla normalità dell amore, che annulla il buio non gridandogli addosso, ma semplicemente scegliendo di essere luce. Osanna benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!. Attenti a far nostra questa esultanza, perché è il grande fraintendimento: attendono il Regno di Davide, il Regno di )sraele non hanno capito che Ges è venuto, invece, a portare il Regno di Dio, il Regno di un Padre che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti Mt,. Un Padre così non potrà accettare il mercimonio che il tempio è diventato: Ges vi entra, guarda bene attorno e quando tornerà il suo segno sarà netto: avete trasformato la 31

casa di preghiera in un covo di ladri... avete mercificato il rapporto con Dio, allontanandolo dall uomo. Ges rivoluziona l immagine di Dio: non un Dio potente che governa la storia, ma un Dio onnipotente solo nell amore, che vuole raggiungere l uomo, ogni uomo, lì dov è e fargli sperimentare la misericordia del Padre affinché si rialzi e riprenda in mano la sua vita, facendone un dono per gli altri. Tu quale Dio attendi? Lo accogli per come Gesù lo ha rivelato oppure lo attendi in altro modo per poi rimanere deluso, arrabbiato? E se bastasse solo cambiare prospettiva e dare credito a un Dio che salva all incontrario? MEDITATIO - NEL DESERTO PARLERÒ AL TUO CUORE Come mai questa pagina di Vangelo mentre ci prepariamo alla nascita di Gesù? Per interrogarci sul senso delle cose, per non farci trascinare dal turbinio degli eventi della vita e per provare a immaginare cosa succede se guardiamo con un diverso punto di vista la quotidianità. Sentiamo confusione, stupore e curiosità di fronte alla folla che accoglie festosa Gesù ma che poi lo rinnegherà: questa immagine diventa una buona occasione per interrogarsi sulla consapevolezza delle scelte e sulla genuinità con cui ci prepariamo a questo Santo Natale. I discepoli, a differenza della folla, si affidano alle sue parole, sanno che troveranno quello che Lui dice, affrontano in modo più consapevole e genuino l avvicinarsi a Gerusalemme. L Avvento ci chiede di prepararci come coppia ad accogliere la Parola, cercando di farle spazio senza troppi fronzoli ma nell esperienza di ogni giorno, nelle mani che si sporcano e diventano strumento di Dio come quel puledro umile, mite e pronto ad accogliere il Signore su di sé non come un potente cavaliere ma come un umile servitore. Sporcarsi le mani nella concreta quotidianità della relazione di coppia significa toccare con mano l altro, 32

riconoscere ed ascoltare i suoi bisogni anche quando la confusione della vita ci annebbia un po la vista. Significa lasciargli lo spazio per esprimere sé stesso senza perdere i momenti che sono nutrimento per la coppia. Significa non voler dominare sull altro ma accoglierlo con umiltà, festeggiando il suo ingresso nella nostra vita senza poi rinnegarlo. Cosa dici a noi, Signore, oggi? CONTEMPLATIO E INVOCAZIONE Signore, Ti ringraziamo per la Parola su cui fondiamo la nostra alleanza e la nostra fiducia in Te, nel Tuo Figlio che tra poco si farà carne per condividere con noi la quotidianità ricca di intense emozioni; per chi come Te ci insegna a gioire con umiltà e consapevolezza dei cambiamenti, anche quelli che sembrano sovvertire l ordine delle cose a cui siamo abituati; per le esperienze che ci aiutano ad essere come i discepoli, disposti ad affidarsi per costruire un rapporto di fiducia. Signore, Ti chiediamo la capacità di farci sorprendere e mettere in disordine; il coraggio di guardare la Vita da punti di vista diversi, non solo dall inizio alla fine ma anche usando la Fine come strumento per costruire un fine più profondo e sincero; la forza di essere servitori umili e miti, disposti a sporcarci le mani senza bisogno di dominare sull altro e sugli altri, nella relazione di coppia, all interno della famiglia e nelle relazioni comunitarie. 33

PREGHIERA CONCLUSIVA Padre Nostro Preghiamo. Ci illumini, o Dio, e ci mondi il cuore da ogni macchia di colpa la venuta del tuo Verbo, Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen BENEDIZIONE Lei Lui Ins. Benedetto il Signore che ha compiuto grandi meraviglie per noi. Benedetto il Signore che ci ama sempre. Benedetto il Signore che sostiene il nostro amore con il suo. 34