CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 21/02/2012

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Transcript:

N. d'ord.23 reg deliberazioni Prot. n. CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 21/02/2012 APPROVAZIONE PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 21/12/2010 E DEL 21/12/2011 L'anno duemiladodici, questo giorno ventuno del mese di febbraio alle ore 14:45 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio - X Losio Ivan - X Araldi Massimo X - Mainardi Cesare - X Barbati Filippo X - Malvezzi Carlo - X Benzoni Maurizio X - Mazzocco Franco X - Biondi Giovanni X - Milesi Clara Rita - X Bonaventi Piergiacomo X - Rossi Luca - X Borghetti Maurizio X - Salini Massimiliano X - Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Ceccato Adriano - X Trespidi Giuseppe X - Chioda Francesco X - Vailati Eugenio X - Degani Fabrizio X - Virgilio Leonardo X - Doldi Andrea X - Zaghen Ernesto - X Dusi Giampaolo X - Zanacchi Maria Rosa X - Gallina Gabriele X - Zanisi Giacomo Maria - X Gelmini Manuel - X Zelioli Rossella X - Ghidotti Carlalberto X - Presenti n. 21 Assenti n. 10 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO X - ORINI PAOLA X - CAPELLETTI CHIARA X - PINOTTI GIANLUCA X - FONTANELLA GIUSEPPE X - SCHIAVI SILVIA X - LENA FEDERICO X - SOCCINI MATTEO X - LEONI GIOVANNI X - Partecipa il vice Segretario Generale della Provincia : Avv. BELLOTTI Rinalda Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. 2012 / 23 1 di 3

Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Borghetti e Mazzocco per la maggioranza e il Cons. Virgilio, per la minoranza. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: durante la trattazione della proposta n. 715 (Convenzione tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema per la programmazione degli interventi di edilizia scolastica ai sensi della L. 23/96) entrano i Cons. Zaghen e Agazzi, i presenti sono n. 23; durante la trattazione della proposta n. 806 (Gara per l'assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale) entra il Cons il Cons. Gelmini, i presenti sono n. 24; durante la trattazione della proposta n. 812 (Interrogazione del Cons. Biondi relativa agli avvisi di pagamento al Consorzio Vacchelli) esce il Pres. Salini ed entra la Cons. Milesi, i presenti sono n. 24; durante la trattazione congiunta delle proposte n. 1108 (Mozione sull'inadeguatezza del servizio ferroviario lombardo) e n. 2430 (Mozione per un progetto di miglioramento dei collegamenti ferroviari afferenti il nodo di Cremona) esce la Cons. Zelioli, i presenti sono n. 23; durante la trattazione della proposta n. 1110 (Mozione sull'inquinamento luminoso. Quali interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica negli impianti di illuminazione pubblica, quali risorse) escono i Cons. Zaghen e Torchio, i presenti sono n. 21 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta. Il Presidente del Consiglio così riferisce. L art. 61 del Regolamento degli Organi Istituzionali recita: 1. I verbali di ogni adunanza sono spediti a tutti i Consiglieri tramite e-mail appena disponibili. 2. Il Consigliere che intenda proporre rettifiche al verbale le presenta per iscritto, entro dieci giorni dalla spedizione, al Segretario Generale. Il verbale viene approvato alla prima seduta utile di Consiglio. 3. Il verbale, dopo l esame dei Consiglieri, viene sottoscritto dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale. In adempimento a quanto sopra esposto, si è provveduto a trasmettere tramite e-mail a tutti i consiglieri i processi verbali delle sedute consiliari del 21 dicembre 2010 e del 21 dicembre 2011 redatti dal Segretario Generale ai sensi dell art. 60 dello stesso Regolamento. Si dà atto che non essendo pervenuta alcuna richiesta di rettifica entro i termini prescritti, i suddetti verbali si intendono approvati da ciascun Consigliere. Si sottopone pertanto al Consiglio Provinciale la seguente deliberazione: IL CONSIGLIO PROVINCIALE Sentita la relazione del Presidente del Consiglio; Visti gli artt. 60 e 61 del Regolamento degli Organi Istituzionali; Attesa l assenza di richieste di rettifica da parte dei Consiglieri; Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dell art. 49 D. Lgs. 267/2000 dal Dirigente; DELIBERA 1. di approvare il processo verbale della seduta consiliare del 21 dicembre 2010 nel testo depositato in atti; 2. di approvare il processo verbale della seduta consiliare del 21 dicembre 2011 nel testo depositato in atti; 3. di dare atto che sul presente provvedimento è stato espresso favorevolmente il parere previsto dall art. 49 D. Lgs. 267/2000 come richiamato in premessa. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) il processo verbale della seduta consiliare del 21 dicembre 2010 ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 21 Consiglieri; favorevoli n. 21. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) il processo verbale della seduta consiliare del 21 dicembre 2011 ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 21 Consiglieri; favorevoli n. 21. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. 2012 / 23 2 di 3

Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL VICE SEGRETARIO GENERALE F.TO GHIDOTTI F.TO BELLOTTI RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE Il Sottoscritto Segretario Generale attesta che, ai sensi dell'art. 32 co. 5 del D.LGS 267/2000, copia della presente deliberazione viene pubblicata, mediante affissione all'albo Pretorio della Provincia, a decorrere dal... ove rimarrà per gg 15 interi e consecutivi. Cremona, li IL VICE SEGRETARIO GENERALE F.TO BELLOTTI Copia conforme per uso amministrativo. Cremona, li IL VICE SEGRETARIO GENERALE CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge decorsi 10 gg dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 134, co.3, del D. LGS 267/2000 per immediata eseguibilità, ai sensi dell'art. 134, co. 4, del D. LGS 267/2000. Cremona, li IL VICE SEGRETARIO GENERALE

CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 21 DICEMBRE 2010 L'anno duemiladieci, questo giorno ventuno del mese di dicembre alle ore 09:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio - X Losio Ivan - X Araldi Massimo X - Mainardi Cesare X - Barbati Filippo - X Malvezzi Carlo X - Benzoni Maurizio X - Mazzocco Franco X - Biondi Giovanni - X Milesi Clara Rita X - Bonaventi Piergiacomo X - Rossi Luca X - Borghetti Maurizio X - Salini Massimiliano - X Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Chioda Francesco X - Trespidi Giuseppe X - Degani Fabrizio X - Vailati Eugenio X - Doldi Andrea X - Virgilio Leonardo X - Dusi Giampaolo X - Zaghen Ernesto - X Gallina Gabriele X - Zanacchi Maria Rosa - X Gelmini Manuel X - Zanisi Giacomo Maria X - Ghidotti Carlalberto X - Zelioli Rossella X - Ghillini Cesare X - Presenti n. 24 Assenti n. 7

Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI X - ORINI PAOLA X - FILIPPO CAPELLETTI CHIARA X - PINOTTI GIANLUCA X - FONTANELLA X - SCHIAVI SILVIA X - GIUSEPPE LENA FEDERICO X - SOCCINI MATTEO X - LEONI GIOVANNI X - Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Giorgio Lovili Il Presidente del Consiglio, Dott. Carlalberto Ghidotti constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Gallina e Chioda per la maggioranza e il Consigliere Virgilio per la minoranza Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 8225 (Regolamento per la disciplina dell Albo Pretorio informatico), entrano il Pres. Salini e la Cons. Zanacchi. I presenti sono 26 ed in tal numero rimangono fino alla sospensione dei lavori per la pausa pranzo alle ore 12.30. La seduta viene ripresa alle ore 14.10. Fatto l appello risultano presenti 25 Consiglieri (Araldi, Benzoni, Bonaventi, Castellani, Chioda, Degani, Doldi, Dusi, Gallina, Gelmini, Ghidotti, Ghillini, Losio, Mainardi, Mazzocco, Milesi, Rossi, Salini, Torchio,

Trespidi, Vailati, Virgilio, Zaghen, Zanisi, Zelioli). Risultano, altresì, presenti tutti gli Assessori. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la prosecuzione degli interventi dei Consiglieri in ordine alla proposta n. 7876 (Relazione previsionale e programmatica) entrano i Cons. Borghetti, Malvezzi, Zanacchi, Barbati ed esce l Ass. Orini. I presenti sono 29 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta. Inizio seduta ore 9.30 (manca la registrazione della discussione dei primi 4 punti dell'ordine del giorno) Oggetto n. 2 dell'ordine del giorno REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ALBO PRETORIO INFORMATICO - APPROVAZIONE. Intervengono: Ass. Bongiovanni, Cons Dusi, Cons. Milesi, Ass. Bongiovanni, Cons. Milesi, Cons. Torchio, Ass. Bongiovanni. --- L Assessore al federalismo e semplificazione rapporti con il Consiglio - Statuto e regolamenti, Filippo Bongiovanni, così riferisce:

la legge n. 69 del 18 giugno 2009, perseguendo l'obiettivo di modernizzare l'azione amministrativa, mediante il ricorso agli strumenti ed alla comunicazione informatica, riconosce l'effetto di pubblicità legale agli atti ed ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti pubblici sui propri siti informatici; l attuale formulazione dell art. 32, comma 1, di tale legge, sancisce che a far data dal 1 gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati. Il successivo comma 5 precisa invece che a decorrere dal 1 gennaio 2011 le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale ; l albo pretorio informatico è già operativo, presso l Amministrazione provinciale, dal 1 luglio 2010 anche se è prosegui ta la pubblicazione cartacea degli atti, al fine di garantire, mediante un regime transitorio di doppia pubblicazione, un passaggio graduale alla sola pubblicazione elettronica degli atti; la pubblicazione degli atti deve, ovviamente, essere conforme ai principi che regolano il trattamento dei dati personali, contenuti nel D.Lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali ; recentemente sono stati anche svolti brevi interventi formativi, organizzati congiuntamente dalla Segreteria Generale, dal C.E.D. e dall'u.r.p., rivolti ai referenti di ogni singolo Settore dell'amministrazione, individuati dai rispettivi dirigenti. Tali interventi sono stati finalizzati a fornire le conoscenze di base per l'utilizzo delle funzionalità dell'applicativo informatico, che consente la pubblicazione degli atti;

si rende ora necessaria l'adozione di norme regolamentari che disciplinino l'istituzione, l'organizzazione e la gestione dell'albo pretorio informatico. Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio Provinciale l adozione della seguente deliberazione: IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l'art. 51, comma 2, lett. a) del vigente Statuto Provinciale; Richiamato l art. 7 del D. Lgs. n. 267/2000; Richiamato l'art. 32, commi 1 e 5, della legge 18 giugno 2009 n. 69; Dato atto che la Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha esaminato ed approvato, nel corso della seduta del 6 dicembre 2010, la proposta di regolamento in oggetto; Dato altresì atto che il regolamento, in linea con il dettato di legge, è finalizzato all esigenza di garantire una disciplina coerente di organizzazione e di gestione dell'albo pretorio informatico; Visto il parere favorevole espresso dal Segretario Generale in data ai sensi dell art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000; Udita la relazione dell'assessore e fattala propria DELIBERA di approvare il Regolamento per la disciplina dell'albo pretorio informatico, così come da testo allegato, parte integrante della presente deliberazione; di dare atto che è stato espresso parere favorevole dal Segretario Generale sulla regolarità tecnico-amministrativa del presente atto, ai sensi dell art. 49 D. Lgs. n. 267/2000, così come dettagliatamente richiamato in premessa; di dichiarare il presente provvedimento esecutivo a decorrere dal 1 gennaio 2011.

Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi ( per alzata di mano ) la deliberazione in argomento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 25 (temporaneamente assente Malvezzi); favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. L'atto viene inserito al n. 148 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 3 dell'ordine del giorno COMUNICAZIONE EX ART. 166 D. LGS. 267/2000. Intervengono: Rag. Capo, Cons. Torchio --- Il Presidente del Consiglio così riferisce: Si comunica, come da art. 24 del vigente Regolamento di Contabilità, la deliberazione di utilizzo del fondo di riserva assunta dalla Giunta Provinciale ai sensi dell art. 166 del D. Lgs. 267/2000 ed allegata parte integrante. All. 1: delibera n. 615 del 15 dicembre 2010. Il Consiglio prende atto, presenti n. 26 Consiglieri L'atto viene inserito al n. 149 del registro delle deliberazioni

Oggetto n. 4 dell'ordine del giorno SERVIZI PUBBLICI A DOMANDA INDIVIDUALE ANNO 2011. Intervengono: Rag. Capo, Cons. Dusi, Cons. Milesi --- Il Sig. Presidente così riferisce: L art.172 del D.Lgs.267/00 che prevede l obbligo di definire, non oltre la data della deliberazione del bilancio, la misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale che viene finanziata da tariffe o contribuzioni ed entrate specificatamente destinate; Ai sensi dell art.45 del D.Lgs.504/92 la norma di copertura minima obbligatoria del 36% vigente fino al 31.12.93, non è più applicabile al nostro Ente non trovandosi in situazione strutturalmente deficitaria; Sulla base del D.M. 31.12.1983 che ha esattamente individuato le categorie dei servizi pubblici a domanda individuale e dall esame dei programmi e dei progetti previsti nella relazione al bilancio di previsione 2011 si ritiene che rientrino in tale casistica i seguenti servizi: - utilizzo della sala polivalente ex Chiesa di S. Vitale a Cremona e della sala Palazzo Provinciale di Crema per riunioni non istituzionali; La percentuale di copertura dei servizi suddetti è del 41,66%, come risulta dall allegato prospetto che si intende parte integrante e sostanziale del presente atto; Tutto ciò premesso, la Giunta propone all approvazione del Consiglio la seguente deliberazione IL CONSIGLIO PROVINCIALE Udita la relazione della Giunta e fattala propria;

Accertato che la presente proposta è stata comunicata alla Commissione Bilancio in data 20/12/2010; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell art. 49 comma 1 del D.Lgs. 267/2000 in data 23/11/2010 dal Dirigente e in data 23/11/2010 dal Ragioniere Capo; DELIBERA 1) di considerare per l esercizio 2011 tra i servizi pubblici a domanda individuale il servizio di concessione in uso della sala polivalente denominata ex Chiesa di San Vitale di Cremona e della Sala situata nel Palazzo Provinciale di Crema per riunioni non istituzionali 2) di dare atto che la percentuale di copertura del servizio è del 41,66% come risulta dall allegato prospetto. 3) di prendere atto che sul presente provvedimento sono stati espressi favorevolmente i pareri previsti dall art. 49 comma 1 del D.Lgs. 267/2000 Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 24; astenuti n. 2 (Dusi e Milesi). L'atto viene inserito al n. 150 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 5 dell'ordine del giorno ART.23 BIS COMMA 8 DECRETO LEGGE N.112/2008 CONVERTITO NELLA LEGGE N.133 DEL 6/8/2008 COME MODIFICATO DALL'ART.30 C.26 DELLA LEGGE N.99/2009 E DALL'ART.15 COMMA 1 DEL D.L. 135/2009 CONVERTITO NELLA LEGGE N.166/2009 -PRESA D'ATTO

Intervengono: Rag. Capo --- L art. 23 bis della Legge n. 133 del 6/8/2008 successivamente modificato dall art. 30 comma 26 della Legge n. 99/2009 e dall art. 15 comma 1 del D.L. n. 135/2009 convertito nella legge n. 166/09, disciplina l affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica apportando diverse modifiche alla precedente normativa, contenuta sostanzialmente nelle disposizioni dell art. 113 del D. Lgs. 267/2000, con l obbiettivo di favorire una maggiore apertura al mercato ed alla concorrenza e limitare fortemente i casi di affidamento diretto, secondo i seguenti sotto indicati principi: a) Applicazione della disciplina comunitaria in materia di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica; b) Favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi; c) Garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti; d) Inapplicabilità delle disposizioni ai servizi di distribuzione del gas, di distribuzione di energia elettrica, gestione delle farmacie comunali, trasporto ferroviario regionale; e) Fissazione al 31. 12 2012 del termine entro il quale dovranno essere stabiliti gli ambiti territoriali minimi per l affidamento con gara del servizio di distribuzione del gas. Il comma 8 dell art. 23 bis come modificato dall art. 15 della Legge 166/2009 stabilisce un periodo transitorio così descritto :

a) gli affidamenti a società in house, in assenza di adeguata pubblicità, analisi di mercato e relativa relazione, nonché parere dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, cessano improrogabilmente al 31.12.2011 ovvero alla scadenza del contratto di servizio a condizione che entro il 31.12.2011 le amministrazioni cedano almeno il 40% del capitale attraverso le modalità di cui all art. 15 comma 2, lett. B), b) gli affidamenti a società miste pubblico-private, con socio privato non selezionato secondo il comma 2 lettera b articolo 15, cessano improrogabilmente al 31.12.2011; c) gli affidamenti a società miste il cui socio non sia scelto con gara e gli affidamenti in house non conformi ai principi comunitari cessano improrogabilmente al 31.12.2010; d) gli affidamenti a società miste pubblico-private di cui all art. 15 comma 2 lettera b) e quelli a società in house coerenti con la nuova disciplina, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio; gli affidamenti diretti a società quotate in borsa al 01.10.2003 e a quelle da esse controllate cessano alla scadenza prevista dal contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica si riduca progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica, ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 40% entro il 30.06.2013, ed ad una quota non superiore al 30% entro il 31.12.2015; ove dette condizioni non si verifichino, gli affidamenti cessano improrogabilmente, rispettivamente, alla data del 30.06.2013 e del 31.12.2015. Si evidenzia che le gestioni affidate che non rientrano nei casi sopra descritti, cessano comunque entro e non oltre la data del 31.12.2010, senza necessità di apposita deliberazione dell ente affidante.

Il termine del 31.12.2010 è relativo agli affidamenti diretti conferiti in mancanza di uno dei presupposti richiesti. Per evitare contestazioni sulle gestioni e dubbi sulla eventuale cessazione entro il corrente anno, è preferibile che il Consiglio Provinciale adotti un atto che dopo un attenta verifica, confermi o precisi l esistenza di eventuali affidamenti diretti a società per la gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, mentre per i servizi privi di tale caratteristica, gli affidamenti in essere sono destinati a perdurare fino alla loro scadenza naturale. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 239 del 12 ottobre 2010 è stato pubblicato il DPR 7 settembre 2010 n. 168 recante «Regolamento in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, a norma dell'articolo 23-bis, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133».Sulla medesima materia è intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza 17 novembre 2010 n. 325, con la quale ha dichiarato illegittimo l'assoggettamento dei soggetti affidatari di servizi pubblici locali al patto di stabilità interno (previsto dell'articolo 23-bis, comma 10, lettera a) della L.133/08, i cui principi costituiscono la fonte legislativa del regolamento), in quanto l'ambito di applicazione del patto di stabilità interno attiene alla materia del coordinamento della finanza pubblica, di competenza legislativa concorrente, e non a materie di competenza legislativa esclusiva statale. La medesima sentenza fa salve tutte le restanti norme (del citato articolo 23-bis) oggetto di censura da parte di una pluralità di Regioni, in quanto la rilevanza economica dei servizi pubblici in argomento riconduce la tematica alla materia della tutela della concorrenza, di competenza esclusiva statale. I servizi pubblici locali a rilevanza economica non sono mai stati né definiti né individuati in modo puntuale da alcuna norma. Considerare un servizio

pubblico anziché a rilevanza economica, privo di tale requisito,oppure ricondurlo nell ambito dei servizi strumentali, consentirebbe di eludere le disposizione dell art. 23bis. In tale contesto lo spunto utile può derivare dall analisi dei pareri formulati in ottemperanza alle disposizioni del co.4 art. 23bis dall Autorità garante per la concorrenza ed il mercato. SERVIZIO Servizi di raccolta, Trasporto e Smaltimento Manutenzione verde pubblico CLASSIFICAZIONE AGCM Servizio pubblico locale Servizio strumentale Pareri AGCM AS705-AS684_AS678- AS612-AS604-AS573- AS570-AS564-AS558- AS544-AS530-AS526- AS562-AS561-AS548- AS594-AS599-AS601- AS620-AS627-AS706- AS708-AS726-AS727- AS728-AS739-AS740- AS742-AS743 AS598-AS592-AS589- AS576 Tariffa gestione Servizio strumentale AS628-AS707 Riscossione Servizio strumentale AS606-AS655-AS596- AS581-AS580 Impianti smaltimento Servizio pubblico locale AS705-AS604-AS530- AS526 Servizi cimiteriali Servizio pubblico locale AS667-AS666-AS648- AS638-AS607-AS559- AS525-AS515-AS514- AS504 Servici idrici Servizio pubblico locale AS704-AS543 Servizi Depurazione Servizio strumentale (manutenzione impianti di depurazione) AS579 Distribuzione gas Servizio pubblico locale AS674 Trasporti locali Servizio pubblico locale AS669-AS701-AS645- AS640-AS603-AS565- AS556-AS531-AS518

Farmacie Servizio pubblico locale AS626-AS566-AS563- AS536-AS534-AS533- AS532 Manutenzione edifici pubblici SIT- Sistemi informativi territorali Servizi di supporto all'attività di controllo della funzionalità degli impianti termici Servizio strumentale Servizio strumentale Servizio strumentale AS597-AS591-AS692- AS663-AS590-AS587- ASD583-AS617-AS600- AS595-AS593-AS582- AS575-AS527 AS588 AS692 Mercato Agroalimentare Servizio strumentale AS520 Gestioni delle reti wireless per la fornitura di connettività a banda larga Gestione eventi culturali e fieristici Servizio pubblico locale Servizio strumentale AS521 Gestione spazi culturali Servizio strumentale AS729 Gestione impianti sportivi comunali Gestioni parcheggio comunale Gestione risorse culturali ed economiche Servizio di supporto tecnico per il controllo obbligatorio dei gas di scarico dei veicoli Fornitura generi alimentari per casa di riposo Gestione di strutture ospedaliere e di attività a queste accessorie Servizio pubblico locale Servizio pubblico locale Servizio strumentale Servizio strumentale Servizio strumentale Servizio generale AS527-AS608 AS542 AS542-AS554-AS618- AS642-AS681 AS567-AS574 AS584 AS585 AS605 Gestione asilo nido Servizio pubblico locale AS609-AS611

Gestione aeroportuale Servizio pubblico locale AS668 Gestione posti barca Servizio pubblico locale AS697 Gestione Sistema integrato biblioteche comunali Gestione del Servizio di reperimenti di personale per la gestione di una casa di riposo Servizio strumentale Servizio strumentale AS702 AS709 Si è riportato sopra una tabella riepilogativa di alcuni servizi che sono stati oggetto di parere dell Autorità e la classificazione che ne emerge dalla lettura del parere rilasciato, mentre nell ultima colonna sono indicati i riferimenti ai relativi pareri. Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio l'approvazione della seguente deliberazione. IL CONSIGLIO PROVINCIALE Udita la relazione del Sig. Presidente e fattala propria, Considerato che l Ente non gestisce servizi pubblici locali a rilevanza economica, e quindi non ha in essere affidamenti diretti impropri ad alcuna società, cioè senza la sussistenza dei presupposti in house, o senza partecipazione minima e affidamenti a società miste nelle quali il socio privato è stato scelto con gara, ma non ha avuto l attribuzione contestuale di compiti specifici, o per affidamenti a società miste nelle quali il socio privato è stato scelto senza gara, Visto che la presente proposta è stata sottoposta alla Commissione bilancio nella seduta del 20/12/2010;

Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs. 267/00 in data 13/12/2010 dal Dirigente e in data 3/12/2010 dal Ragioniere Capo; D E L I B E R A - di prendere atto, come da elenco sopraccitato, che ai sensi dell art. 23 bis della Legge n. 133 del 6/8/2008 successivamente modificato dall art. 30 comma 26 della Legge n. 99/2009 e dall art. 15 comma 1 del D.L. n. 135/2009 convertito nella legge n. 166/09, l Ente non ha in essere gestioni di servizi pubblici locali a rilevanza economica ; di dare atto che il presente provvedimento è stato portato in Commissione Bilancio il 20/12/2010; - di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi favorevolmente i pareri e le attestazioni previsti dall art.49 comma 1 del D.Lgs. 267/00. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 25 (temporaneamente assente Malvezzi); favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. L'atto viene inserito al n 151 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 6 dell'ordine del giorno RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA. BILANCIO TRIENNALE 2011/2013. BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO

2011. PROGRAMMA TRIENNALE 2011/2013 ED ELENCO ANNUALE LAVORI PUBBLICI. CONS. DUSI E' chiaro che queste amministrative sono la tappa iniziale per un futuro federalismo Provinciale. Però se queste sono le azioni che rappresentano il primo passo, senz altro qualche allarme secondo me bisognerà lanciarlo, non solo da parte mia, ma anche da alcuni colleghi di maggioranza rispetto a queste situazioni. E a me fa specie vedere questo quadro perché non molto tempo fa, inveniva aspramente contro le istituzioni, oggi a condizioni invertite, sia diventato lui l attore principale di questo io lo chiamo disastro, cioè disastro per la mancanza di risorse che potevano invece dare possibilità maggiori all Amministrazione d oggi, in funzione di magari prospettive progettuali che non possono essere avviate. Mi torna alla mente quando un po d anni fa si gridava nelle piazze, si affiggevano gli scritti di Roma ladrona ovunque, anche in un recente passato. Purtroppo quel tipo di Amministrazione tanto criticata quantomeno, aveva offerto opportunità di gestire i territori con servizi, magari, e con minore difficoltà, questo è sotto gli occhi di tutti, tant è che oggi le Amministrazioni in funzione di quanto sta avvenendo sono all osso, per non dire che sono al lastrico. I risultati che abbiamo davanti si potrebbero affermare di fronte ai tempi passati che molto probabilmente un'altra disgrazia è arrivata da Roma: parlare di gestione di Province e gestione di Comuni con prospettive così insoddisfacenti, diventa quasi un utopia. Il federalismo annunciato avrebbe potuto usufruire in prevenzione io dico, perché il problema del federalismo è importante ma, doveva istituire in prevenzione alcuni passaggi. E se questi sono i passaggi, secondo me, sto dicendo la

parola con un termine... sono stronzate queste, veramente. Parlare di gestione di Province e Comuni con prospettive inadeguate e insoddisfacenti, mi fa pensare che ci sia la volontà politica non di portare avanti un determinato discorso di completamento ma, di miglioramento, ma questo varrà tutto al fine di un miglioramento di un recesso e un regredimento della situazione. Sta avvenendo comunque, che invece di risorse impiegate nella gestione dei Comuni, questa parte nuova di prospettiva voluta da qualcuno sta per accorpare territori ed Enti. Voglio dire, invece di creare le condizioni di un federalismo moderno, dove gli attori del territorio sono attori principali, dove ci sono le possibilità di interventi adeguati, sta avvenendo secondo me tutto il contrario. E cioè si cerca di accentrare in primis la proposta del Presidente un secondo accentramento di Province ma, anche un accentramento di territori che, in qualche caso, potrebbero dare dei vantaggi, secondo me porta veramente ad opprimere in modo molto forte la possibilità di programmazioni equilibrate. Tutto ciò come già detto a svantaggio di servizi che dovrebbero risultare funzionali anche alle piccole comunità e alla necessità del cittadino residente nel nostro territorio, di fronte a questa turbolenza amministrativa, non sapendo il nostro Ente dove andare a parare, cerca delle soluzioni alla portata che hanno come scopo la rivoluzione organizzativa e la grande facciata. Lo dico perché nell ottenimento e nella ricerca dell ottenimento di questa nuova dimensione di efficientismo, con la relativa diminuzione di spese, mi riferisco al programma del mio amico Assessore Fontanella che, diventa l artefice di questo programma amministrativo e del prossimo futuro e cioè la programmazione delle alienazioni, diventa un fatto eclatante importante, sarà soltanto il nuovo metodo per affrontare questioni di carattere economico all interno di questo Ente. È una serie di vendite programmate,

comprese le sedi di Crema e Casalmaggiore, qui punto il dito, scusate ma non sono assolutamente d accordo, perché molte di queste, non soltanto molte, queste due sono state pensate per decenni, sono stati decenni dove la politica ha pensato quest evoluzione e dove ha prodotto quest idea e ha portato quest idea a compimento con un progetto di acquisizione. Oggi vengono messe in discussione nell arco di un paio d ore si decide di svendere e smantellare. È per questo che credo che non tanto per il rispetto a coloro che hanno lavorato e sgobbato per decine di anni in funzione di questo federalismo, perché questo è federalismo, mettere in funzione le strutture sul territorio dove i cittadini avrebbero potuto e dovrebbero avere funzionalità. Questo è secondo me il vero federalismo, dove la funzione amministrativa ha un suo ruolo e gioca le sue carte proprio sul territorio per queste disponibilità dove l Ente diventa attore principale sul territorio. Pensate a Casalmaggiore, tirata via la sede, tra l altro, in una sede dove ci sono dentro anche altri servizi per i quali stanno pagando anche l affitto alla Provincia, si toglie la sede e non c è più nessun punto di riferimento mettendo in condizioni i cittadini di Casalmaggiore di dover affrontare le condizioni e le situazioni in un'altra sede che è a Cremona, dove la programmazione è accentrare tutti i servizi. Mi domando in funzione delle nuove prospettive, cioè delle competenze che dovrebbero passare dalle Regioni alle Province, le nuove, perché il federalismo porterà sicuramente nuove funzioni, anzi, ne porterà molte di queste nuove funzioni, se non sia il caso di sospendere quell indirizzo messo a Bilancio e farne prima una seria riflessione da condividere. Ma, sarà possibile questa riflessione tutti, in special modo i Consiglieri di minoranza si aspettano, in una situazione di grande incertezza politica non è incoraggiante constatare e l hanno osservato durante questa prima fase amministrativa, che sulla gran parte di temi

forti, come ci sia stata la volontà di coinvolgere tutto il Consiglio Provinciale, con un momento politico per tentare di promuovere soluzioni che abbiano unanimità. Questa cosa la dico perché sulle questioni di carattere forte, ci sono stati i paravento e gli ordini sono venuti dall alto e basta. Il fatto per esempio che su una delle problematiche scottanti qual è stato il Piano cave, avete voluto creare un opposizione ad un lavoro mai concluso, la dice lunga sul vostro metodo di concertazione nel rispetto di tutti i gruppi consiliari. Un modello operativo che è stato utilizzato durante anche le Consulte territoriali, dove i Sindaci coinvolti sono stati messi di fronte a forzature, vedi sulla questione sull acqua, piuttosto che ad un ragionamento e alla possibilità effettiva di decidere sulle sorti che riguardano direttamente le loro comunità nell interesse dei loro cittadini. Ma, per tornare ai temi economici di questo Bilancio, devo prendere atto che è sopraggiunto un corposo finanziamento, e cioè il finanziamento della Regione per la riqualificazione dell area portuale, comprese le infrastrutture stesse del porto. Anche quest operazione è un operazione progettata e programmata dalla precedente Amministrazione, che induce ad un nuovo approccio. Sarebbe opportuno che nel più breve tempo possibile, sia favorita l opportunità di insediamenti, al fine di attrezzare e completare un area di sviluppo. L aspetto fluviale come dicevo già in passato... ho ancora un minuto... l aspetto fluviale e la navigazione, sono a mio parere questioni dove, la politica intervenendo con iniziative adeguate, potrebbe dare il via per l ottenimento di risultati interessanti anche dal punto di vista economico ed ambientale. Inoltre, ritengo che meno trasporto su gomma e più trasporto fluviale e una produzione di energia pulita stiano diventando elementi indispensabili per il miglioramento della qualità della vita. I risultati, di sicuro, li potremo verificare allorquando saranno espletate tutte le condizioni in primo luogo che diventano

fondamentali l aspetto politico e finanziario che non spettano alla Provincia ma, agli Enti superiori. Oggi dopo che sono sparite tutte le risorse e mi riferisco ai 180.000.000 di Euro già stanziati nel precedente Governo, mi diventa difficile affrontare l argomento con fiducia. Purtroppo da quando questi soldi sono spariti, prendendo altre vie, sulla questione sono arrivate soltanto belle chiacchiere e basta. I progetti di pre-fattibilità potrebbero condurre a politica verso ragionamenti ed azioni di spinta, nell intento poi, di raggiungere quei finanziamenti adeguati che occorrono. Mi auguro che alla fine di questi cinque anni, dopo tutte le presentazioni possibili e interventi, arrivino anche soluzioni concrete e non solo promesse. Di certo i temi ancora aperti sono tantissimi, io dovrei parlare ancora per un altro paio d ore. Non c è il tempo in questa mia presentazione di toccarli tutti, anche se ognuno meriterebbe la dovuta attenzione: scuola, cultura, lavoro, territorio, turismo, ambiente, Protezione Civile, gestione organizzativa, andrebbero comunque affrontati in una logica dove l intento dovrebbe essere quello di promuovere più benefici e servizi per la collettività. È per questo che un confronto politico serio me lo aspetto, e tutti ce lo aspettiamo proprio perché a tutt oggi in realtà se ne sente la mancanza, tant è che questo Ente sembra amministrato da decisioni calate e sempre meno condivise. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Consigliere Dusi. Lascio la parola al Consigliere Vailati, prego. CONS. VAILATI

Con una certa soddisfazione ho letto la relazione dell Assessore al Governo del territorio e opere pubbliche. Che incomincia il suo breve rapporto parlando di pianificazione territoriale, sottolineando l importanza di condividere con i Sindaci e dare così senso compiuto al concetto di sussidiarietà. Se questo tema ci vedrete sempre favorevoli ma altresì pronti a richiamarvi al gesto che in questa sede vi impegnate a fare. Per quanto attiene alle opere infrastrutturali e stradali, non possiamo sottrarci al rispetto del patto di stabilità e, come dite voi stessi, della realistica ed oggettiva difficoltà nel reperimento di risorse finanziarie causata dalla congiuntura nazionale che vede il taglio dei trasferimenti agli Enti locali sia a livello nazionale, che a livello Regionale. È ovvio che di questo si debba tenere conto, anche se da parte nostra, non possiamo tacere che le scelte sono state ancora uguali per tutti, senza utilizzo di parametri di merito, su come i soldi vengono spesi, o altri criteri quantitativi. Non credo che queste fossero le promesse della politica da un lato, della meritocrazia di Brunetta, e dall altro, dal federalismo leghista. I 12 Comuni della nostra Provincia oltre i 5.000 abitanti, subiranno, ci è stato recentemente confermato nella pubblicazione del Decreto sui trasferimenti erariali, per il 2011 altri tagli ai nostri 12 Comuni con oltre 5.000 abitanti di 4.690.315. Comunque, per quanto riguarda il Bilancio che andiamo oggi a votare, di fatto, non troviamo presenti le opere che sono state definite nel Bilancio triennale se non dopo il 2012 se così sarà. Tuttavia, ritengo che nei momenti di crisi, quando le risorse mancano, il dovere dell Amministrazione sia quello di operare delle scelte, facendo così il ruolo politico e amministrativo, cioè elencando delle priorità. È su questa e non su ipotetiche opere di elenchi di cose che tutti vorremmo ma che non sono nelle nostre disponibilità. Cosicché si dovrebbe fare opposizione e noi cercheremo di farlo. Valutando le opere previste nel Piano, per noi ci

sono alcune scelte fatte diverse da come si sarebbero dovute fare, sempre tenendo presente il vostro diritto, anzi, dovere di fare alcune scelte rispetto alle altre. Ma, per noi, dal nostro punto di vista, andavano spesi diversamente i pochi soldi. Un esempio i famosi fondi per il ribasso del primo lotto dell ampliamento della Paullese attraverso le fonti del Decreto 112 che sono i soldi trasferiti dallo Stato alle Regioni per le strade statali passate di competenza della Provincia, sono i 5.000.000 e gli altri che avrebbe ottenuti in più l Assessore. Si coglie, almeno è questo quello che cogliamo, che questi fondi sono stati in parte utilizzati per la realizzazione a Castelleone, una volta abbandonato il progetto iniziale e giunti a più modeste ambizioni ma, con gli sperati fondi avete scelto di completare il raccordo sulla 235 a Soncino che costa 4.500.000 in cui 2.500.000, 2.400.000 per la verità, nel 2001. Oddio, cioè noi non vogliamo fare di questo una guerra fra poveri, le scelte sono tutte scelte lecite ma, da altre parti erano stati promessi gli stessi fondi. Una volta recuperati, in parte, si doveva, secondo noi, prima rispettare le promesse. Perché? Perché è così importante? Perché a fronte di un unica opera finanziata dall attuale Piano di riparto oltre a quelle già fatte, che è il completamento della tangenziale Soncino finanziata da 4.000.000 in tutto avevo detto 40.000.000, in cui 2.406.000 dalla Regione e 1.634.000 dalla Provincia, accanto a questo, vi sono molte opere momentaneamente congelate per tagli, vediamo dalla Legge 122 del 30 luglio 2010. Prima fra tutti la Paulese secondo lotto dov è Raspino d Adda, congelata sono 55.000.000 era programmata dal 2009 al 2015. Va bene, questo è un programma dopo il 2015 però, la variante di Madignano sulla Statale Paulese congelata. L allargamento della Madignano Castelleone congelata 22.875.000 di finanziamento, anche questa era programmata oltre il 2015 ma, la circonvallazione dov era congelata 10.000.000 di cui 6.200.000 più

3.800.000 della Provincia e dal Comune era programmata dal 2011 al 2013. infine, collegamento tra Montodine e Castelleone congelato 10.000.000 di cui 2.700.000 dalla Provincia per la programmata dal 2010 al 2013. E infine la circonvallazione di San Giovanni in Croce sempre dopo il 2015, comunque erano 7.200.000. E ovvio che sia così, è ovvio. Nessuno di noi vanta, di fatto, un opera quando la Legge distoglie la somma già allocata, peraltro, perché non ci sono più i soldi. Ma, credo che eticamente l impegno nei confronti del cittadino permanga, sia ancora vivo, e che sia stato solamente congelato e andrà presto e quindi, andrà ripreso fino a che non si potrà fornire e bisognerà trovare il sistema. E allora, per concludere, io dico che è un dovere eticamente impegnativo cercare i nuovi modi di finanziamento, soprattutto se l opera era fra le grandi infrastrutture più importanti del mandato. Il completamento della Paullese, per esempio, è un opera che dobbiamo sentire solo momentaneamente in stand-by. Ho avuto modo in Commissione di ascoltare, in modo ancora abbozzato, alcune ipotesi di possibili forme di cui però non trovo traccia nella relazione che, proprio perché di previsione, di prospettiva, dovrebbe contenere. Faccio conto di analizzare meglio quanto riterrete opportuno di farcelo avere. Ma, vi ricordo, e me lo ricordo anch io, l obbligo etico alla fantasia. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Vailati. Si è prenotato il Consigliere Trespidi, prego. CONS. TRESPIDI

Grazie Presidente. Io credo che, innanzitutto debba essere dato atto al Presidente non del Consiglio ma, dell Amministrazione Provinciale, per com è stato capace di gestire una situazione che è diventata pesante e sarà ancora più pesante, dando comunque modo agli assessorati e agli Assessori la possibilità di svolgere il loro ruolo demandato. C è anche da osservare che rispetto al panorama generale, il Bilancio che viene presentato oggi, non presenta tagli lineari ma, presenta tagli selezionati. In buona sostanza si è fatto il lavoro che avrebbe dovuto fare qualcun altro, si sono individuati quali sono le priorità di intervento e quindi, si sono adeguati anche i relativi finanziamenti. C è da dare otto ovviamente, al grande lavoro che sta svolgendo il ragioniere capo e tutto il suo ufficio e il suo staff, però detto questo credo che non possa nascondere quello che è il generale senso di ingiustizia che deriva da come sono stati gestiti i tagli dei trasferimenti statali. Se si continua solo a declinare un principio di responsabilità e una riconoscenza del merito, che però non viene mai messo in pratica, continuo a dire che occorre introdurre questi principi per poi riconoscere, che poi quando si arriva alle scelte, tutto questo viene dimenticato. Non riusciamo mai ad entrare nell ottica che solidarietà e sostegno vanno meritati, non li abbiamo per definizione, perché siamo da una parte e dall altra, occorre meritare anche questo. Perché l eguaglianza senza merito conduce all opportunismo e all irresponsabilità cose che abbiamo sotto gli occhi, in tutte le azioni. Mi riferisco in modo particolare ai tagli lineari fatti dal Governo che li definisco non solo ingiusti ma, anche immorali, per chi è andato a tagliare in parti uguali su situazioni diverse. Credo che da questo punto di vista sia mancato il coraggio di opporsi a tutti i livelli, energicamente, con una controproposta che era di ridurre questi tagli, a parte che hanno penalizzato le autonomie locali e le periferie. Però i tagli che dovevano fare, dovevano essere in linea con il

processo federalista. E da questo punto di vista, mi sembra che siano mancate soprattutto le forze che propugnano giustamente, questo processo da inserire nel panorama italiano. In buona sostanza, sarebbe stato molto più opportuno che chi ha fatto la battaglia contro i tagli che vengono fatte alle Regioni, avesse fatto una vera battaglia federalista e mi riferisco in principale modo a Formigoni. Formigoni e le Regioni del Piemonte e del Veneto, perché come dire, la vera battaglia non era quella di ridurre i tagli verso le periferie, la vera battaglia era quella di fare i tagli con equità e nella direzione dei processi che sono in atto e che devono essere realizzati. Questo non è avvenuto, non ho visto posizioni energiche, però ho visto che le riduzioni continuano nel tempo, al di là dei governi che si susseguono e al di là delle forze, delle proposte che vengono avanti. Qui non c è desta, sinistra o centro che vanno in un modo o vanno nell altro. Tutti vogliono solamente, cioè alla fine, sembra che il male d Italia sia dovuto agli Enti locali, ai Comuni e alle Province che sembrano essere dei dissipatori di risorse, anziché essere dei generatori di opportunità e di lavoro per i servizi. Mi sarei aspettato una presa di posizione netta anche da parte non solamente del Presidente della nostra Provincia ma, dall intero Consiglio Provinciale. Io mi sarei aspettato che la questione dei tagli che venivano fatti, fosse portata all attenzione del Consiglio Provinciale. Per cui, credo che alla fine, non prendere una posizione netta nei confronti di quelli che sono i tagli a spese che non sono produttive, dimostri o debba dimostrare che non è che le Province, i Comuni, o quant altro siano solamente dei generatori di spesa ma siamo produttori di spese produttive. Da questo punto di vista secondo me è mancante il ruolo soprattutto dei Partiti che oggi sono al Governo ma, soprattutto di quelli, e gli amici della Lega non me ne vogliono, che come dire, secondo me hanno perso un occasione di questo frangente, in

quest operazione per dimostrare e dare ruolo e concretezza ad un processo di decentramento e di responsabilità e di autonomia. Non è facile, però come dire, se veramente crediamo che le Province debbono avere un ruolo futuro, occorre uscire da una situazione nella quale il ruolo dipende dai trasferimenti statali, che variano sempre, che non si ha mai la certezza di quanti sono, e dalla rincorsa ai finanziamenti dei progetti che costruiamo. Cioè qui c è una continua rincorsa ad elaborare progetti o ad avanzare proposte, per richieste di finanziamento vuoi alla Regione, vuoi ai fondi europei, vuoi ai fondi nazionali. Credo infine, che i progetti di unificazione, di cooperazione che vengono propugnati o quantomeno, che vengono proposti, non è che debbono avere come obiettivo quello di rafforzarci e di avere più potere contrattuale. Il mettersi insieme vuol dire mettere a tema le risorse di cui disponiamo, migliorare i servizi che diamo ai cittadini ma, soprattutto rendere efficiente quella che è la qualità dei servizi e quindi, anche la riduzione dei costi che ci sono. Occorre credo, da parte tutti, perché poi non è che c è in questa partita un opposizione che deve stare alla finestra o una maggioranza che si deve muovere. Credo che sia una partita che si gioca tutti insieme, perché oggi a governare c è una parte, domani a governare ce ne sarà un'altra, però i problemi rimangono. Credo che, sia necessario uscire dal complesso di inferiorità nel quale mi sembra che si stia vivendo un po tutti quanti. O quantomeno, il non voler disturbare il manovratore. Guardate, che i manovratori fanno disturbati o quantomeno vanno sollecitati, soprattutto quando sono alle forze di comando. E in questa partita ritengo che, io mi riferisco soprattutto agli amici della Lega, perché mi sembra che stiamo facendo una battaglia che poi alla fine come dire... per me sono amici tutti, non sono nemici, questa è la questione. Quando si hanno delle idee buone, non si devono cercare le mediazioni o quantomeno, rinunciare alle

proprie idee e ai progetti da portare avanti. Bisogna avere la forza e la capacità di sostenere e di portare avanti con determinazione quelle operazioni, perché sono tutte operazioni a favore di e non contro qualcuno. A favore dei cittadini che riteniamo di dover rappresentare e quant altro. Quindi, credo che, caro Presidente della Provincia, abbiamo partecipato insieme al Consiglio nazionale dell UPI, ho visto che giustamente, porti avanti con determinazione quelle che sono le tue proposte e le tue idee, credo però che lo scopo di mettere insieme le Province, non sia quello di avere maggiore potere contrattuale ma, sia quello di, come dire, trovare le modalità e i modi per rendere efficiente la macchina amministrativa che va migliorata, perché questo è il dato ma, soprattutto, che metta insieme quelle che sono le risorse e le competenze necessarie. L ultima osservazione è questa: facciamo una battaglia a favore dei deboli. Cioè non facciamoci trovare impreparati come capita, il debole mi riferisco a quelli che sono costretti a prendere dei mezzi pubblici, mettere i loro trasporti e i loro spostamenti. Cioè non diamo l impressione che stiamo abbandonando i nostri viaggiatori su treni e sui mezzi stradali. Non è che perché i trasferimenti sono passati da 300.000.000 a 600.000.000 che abbiamo risolto il problema dei lavoratori, dei pendolari, e di chi prende i mezzi pubblici. I problemi sono altri. Qui occorre porre con determinazione la questione, occorre investire in carrozze e in locomotori nuovi. Ma, per quanto riguarda il traffico, il trasporto, Regionale. Qui bisogna cercare di cambiare quello che è la tendenza e il modo di immaginare e di rapportarsi con i trasporti pubblici e quant altro. Questa è la gente che ha più bisogno. E si sente abbandonata da coloro che dovrebbero essere quelli che la proteggono o quantomeno, cercano di dare i servizi adeguati. Secondo me manca a livello generale, non tanto dalla Provincia di Cremona ma,