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Transcript:

(approvato dal Consiglio Direttivo del 14 maggio 2019)

ART. 1 SOGGETTI BENEFICIARI Possono accedere al presente programma, gli imprenditori agricoli singoli o associati, i proprietari ed i conduttori di terreni agricoli ricadenti nei comuni dell ATC RI1 a gestione di caccia programmata, nelle Z.R.C. Non possono beneficiare di tali contributi i proprietari di fondi ricadenti all interno di A.F.V., A.A.T.V., ZAC, riserve naturali, Oasi di protezione, Parchi Regionali e Nazionali, fondi chiusi e comunque in tutte quelle aree sottratte alla gestione di caccia programmata. Tutti gli interventi del presente bando devono essere realizzati nel rispetto delle norme vigenti in materia e sono finanziabili solo se: distanti almeno 150 m da manufatti adibiti a civile abitazione, dalle strade asfaltate distanti almeno 500 m dai centri abitati e Istituti Faunistici privati ART. 2 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Le richieste di contributo relative agli interventi previsti dal presente programma dovranno essere inoltrate al Consiglio Direttivo dell ATC RI/1 mediante presentazione del modello allegato redatto in carta semplice. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro e non oltre il 31 maggio di ogni anno. Nella domanda dovranno essere indicati: i dati anagrafici del richiedente titolo di possesso dei terreni oggetto di intervento indicazioni catastali dei terreni tipologia di intervento descrizione sintetica degli interventi indicando per quale specie selvatica è finalizzato I dati di cui sopra potranno essere prodotti anche sotto forma di autocertificazione ai sensi dell art. 47 del D.P.R 445/2000 ART. 3 Il contributo massimo ammissibile non può superare l importo di 3.500,00 (tremilacinquecento/00) per ogni richiedente ART. 4 PROCEDURE DI ATTUAZIONE Entro 45 giorni successivi alla scadenza di presentazione delle domande, il Direttore dell ATC istruisce le richieste pervenute ed elabora, in base alle priorità assegnate per ogni intervento, apposite graduatorie e rilascia specifiche autorizzazioni ad eseguire e/o validare i lavori da effettuarsi e/o effettuati, ammessi a contributo. ART. 5 INTERVENTI AMMESSI A CONTRIBUTO Gli interventi ammessi a contributo sono:

INTERVENTO 1 Realizzazione di colture a perdere, rilascio di fasce di prodotto agricolo o mantenimento delle stoppie INTERVENTO 2 Mantenimento/realizzazione di siepi arborate autoctone INTERVENTO 3 Impianto di specie arboree selvatiche da frutto INTERVENTO 4 Recupero e realizzazione di punti di acqua INTERVENTO 5 Individuazione e tutela di nidi di fagiano, starna e quaglia Le priorità per tutte le tipologie di intervento sono per: I terreni ricadenti all interno delle Z.R.C. o all interno di zone con divieto temporaneo di attività venatoria. Richieste da parte di I.A.P. (imprenditori agricoli professionali) o coltivatori diretti Data di presentazione della domanda Richieste di contributo da parte di aziende convenzionate, progetti collettivi di intervento pluriennali fino ad un massimo di cinque anni Alla termine della scadenza fissata sarà stilata una graduatoria. ART. 6 EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI I lavori e le opere inerenti il progetto presentato dovranno essere eseguiti come da prescrizioni autorizzative. L erogazione del contributo ammesso avverrà entro 60 giorni dal collaudo dei lavori e/o dal sopralluogo di verifica da parte del tecnico incaricato, o dal Direttore o da persona autorizzata dall ATC RI/1 A scorrimento della graduatoria saranno oggetto di finanziamento tutti i progetti fino all esaurimento delle disponibilità finanziarie previste per i diversi interventi. In caso di rinuncia o inadempienza da parte di un richiedente, il Direttore può provvedere ad istruire ed approvare la prima richiesta tra quelle non ammesse per mancanza di fondi disponibili. ART. 7 RAPPORTI CONVENZIONATI Sulla base del programma delle attività il Consiglio Direttivo dell ATC RI 1 si riserva di proporre ad aziende agricole, conduttori di fondi rustici o gruppo di aziende collocate in aree di particolare interesse faunistico/ambientale, programmi mirati di intervento. Al fine dell attuazione di detti programmi, il rapporto verrà definito con apposita convenzione che individuerà programmi, modalità e tempi di esecuzione degli interventi, nonché entità e modalità di erogazione del contributo. ART. 8 STANZIAMENTI Il Consiglio Direttivo dell ATC RI/1, entro il 31 luglio di ogni anno, indicherà nel capitolo di bilancio, le somme da destinare alle varie tipologie di interventi.

INTERVENTO 1 REALIZZAZIONE DI COLTURE A PERDERE, RILASCIO DI FASCE DI PRODOTTO AGRICOLO O MANTENIMENTO DELLE STOPPIE TIPOLOGIA DI INTERVENTO Interessa piccole superfici destinate esclusivamente all alimentazione della fauna selvatica, prioritariamente su aree a modesto indice di bio diversità e ad elevata intensità di coltivazione. La massima efficacia dell intervento si ottiene con la lavorazione e la semina di aree non superiori a 5.000 mq, all interno delle quali creare una successione colturale in grado di prolungare e diversificare le disponibilità alimentari per la fauna selvatica. Si concedono interventi fino ad un massimo di 2 (due) ettari per richiedente Incremento delle disponibilità alimentari per la fauna selvatica, interruzione della monotonia ambientale COLTURE AMMESSE A CONTRIBUTO E DURATA DEL VINCOLO Sono ammesse a contributo le seguenti semine: colture a semina autunnale: avena, grano, farro, triticale. Semina, da realizzarsi entro dicembre, fino al 20 ottobre successivo. Colture a semina primaverile: erbai misti, sorgo, girasole, mais, cereali. In zone superiore a 1.000 metri di altitudine: cereali. Semine da realizzarsi entro maggio, fino al 31 dicembre. Impegno al mantenimento delle stoppie (escluse quelle a semina primaverile) fino al 20 ottobre. TECNICHE DA ADOTTARE La massima efficacia dell intervento si realizza diversificando consociazioni di colture agricole e foraggere. Divieto di accesso al pascolo da parte di animali domestici durante il suindicato periodo. Per la stoppia altezza minima garantita di cm 25. Per le semine fino a 1.000 (milleeuro/00) ad ettaro Per la stoppia fino a 100 (centoeuro/00) ad ettaro NOTE Le superfici interessante dall intervento devo essere distanti almeno 200 metri lineari l una dall altra. Per i miglioramenti ambientali per la specie cinghiale, finalizzati ad un intervento deterrente, le colture dovranno essere realizzate ad una distanza non inferiore a 1.000 (mille) metri da colture intensive, da vie di comunicazioni a scorrimento veloce e da centri abitati.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO INTERVENTO 2 REALIZZAZIONE / MANTENIMENTO DELLE STOPPIE Interessa il mantenimento o la messa a dimora di specie arbustive scelte tra quelle da frutto appetite alla fauna selvatica. Nel caso di nuovo impianto si consiglia di intercalare lungo la siepe essenze da frutto selvatiche. Si concedono interventi fino ad un massimo di 100 (cento) metri lineari per richiedente. Incremento dei luoghi di alimentazione, nidificazione, allevamento della prole e rifugio della fauna selvatica. DURATA DEL VINCOLO Mantenimento della siepe per almeno 5 (cinque) anni. TECNICHE DA ADOTTARE Obbligo di una potatura l anno (febbraio/marzo) ai fini del giusto mantenimento. Alternanza di specie arbustive ed arboree (almeno 5 essenze vegetali su due file) in grado di favorire fioriture e fruttificazioni a scalare comunque seguendo le buone pratiche agricole. Il contributo massimo ammissibile nei 5 (cinque) anni è di 300,00 (trecentoeuro/00) come di seguito ripartite: 1 anno 100,00 (centoeuro/00) 2 anno 70,00 (settantaeuro/00) 3 anno 50,00 (cinquantaeuro/00) 4 anno 40,00 (quarantaeuro/00) 5 anno 40,00 (quarantaeuro/00) PRIORITA DI INTERVENTO Aree a modesto indice di bio diveristà e a bassa intensità di coltivazione. TIPOLOGIA DI PIANTE AMMESSE A CONTRIBUTO Acero campestre, agazzino, agrifoglio, albero di giuda, alloro, azzeruolo, biancospino, bosso, cotognastro, crespino, spinocervo, viburno lantana, viburno palla di neve, vimine, ginepro coccolone, ginestrone. DI SEGUITO IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI

TIPOLOGIA DI INTERVENTO INTERVENTO 3 IMPIANTO DI SPECIE ARBOREE SELVATICHE DA FRUTTO Si prevede la messa a dimora di piante selvatiche da frutto sia in filare che sparse sulle superfici agro forestali. Si consiglia la diffusione di dette essenze lungo la prode dei campi, fosse di scolo, viabilità secondaria. Incremento e diversificazione delle disponibilità alimentari a disposizione della fauna selvatica. TECNICHE DA ADOTTARE Impiego di essenze miste, almeno 3, a partire da quelle tipiche dell area di intervento. DURATA DEL VINCOLO Mantenimento dell impianto per almeno 5 (cinque) anni. Si concedono interventi fino ad un minimo di 5 (cinque) piante per richiedente. Il contributo massimo ammissibile nei 5 (cinque) anni è di 300,00 (trecentoeuro/00) come di seguito ripartite: 1 anno 100,00 (centoeuro/00) 2 anno 70,00 (settantaeuro/00) 3 anno 50,00 (cinquantaeuro/00) 4 anno 40,00 (quarantaeuro/00) 5 anno 40,00 (quarantaeuro/00) PRIORITA DI INTERVENTO Aree a modesto indice di bio diveristà e a bassa intensità di coltivazione. TIPOLOGIA DI PIANTE AMMESSE A CONTRIBUTO Carrubo, ciliegio, corbezzolo, corniolo, mirabolano, mirto, nespolo, nocciolo, noce, olivello spinoso, ginepro coccolone, melo selvatico, melograno.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO INTERVENTO 4 RECUPERO PUNTI ACQUA Si prevede il recupero di sorgenti, gemiticci, ecc, nonché il miglioramento dei punti d acqua esistenti al fine di renderli fruibili da parte della fauna selvatica. In caso di siccità persistente, previa autorizzazione e successiva rendicontazione delle spese sostenute, trasporto di acqua in fontanili, pozze naturali o artificiali. Maggiore distribuzione delle disponibilità idriche a favore della fauna selvatica. VINCOLI La struttura non potrà essere utilizzata per attingimento di acqua ai fini irrigui e zootecnici. La durata dell intervento è di 2 (due) anni. Il contributo massimo ammissibile è apri ad 500,00 (cinquecentoeuro/00) ad intervento così ripartiti: erogazione del 70% dell importo il 1 anno erogazione del 30% dell importo il 2 anno PRIORITA DI INTERVENTO Aree a carenza idrica.

TIPOLGIA DI INTERVENTO INTERVENTO 5 INDIVIDUAZIONE E TUTELA DI NIDI DI FAGIANO, STARNA E QUAGLIA La salvaguardia di nidi individuati e preventivamente segnalati all ATC RI 1, dislocati all interno di seminativi al momento delle utilizzazioni agricole. Tutela dei nidi ed incremento della presenza della fauna selvatica riprodottasi allo stato naturale. TECNICHE DA ADOTTARE Il successo dell intervento aumenterà notevolmente se verrà utilizzata la barra di involo da applicarsi alla trattrice al momento delle operazioni di sfalcio. Per nidi individuati all interno delle coltivazioni in atto, è preferibile lasciare un appezzamento di circa 30 x 30 metri lineari che potrà essere indennizzato attraverso l intervento 1. Il contributo massimo ammissibile è di 50,00 (cinquantaeuro/00) per ogni nido individuato e protetto. PRIORITA DI INTERVENTO Area in cui sia stata individuata la presenza di popolazioni in grado di riprodursi naturalmente.