VALORIZZAZIONE DEL PARCO URBANO DI VIA PALESTRO A CIMNAGO
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- Fausta Negri
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1 RELAZIONE TECNICA VALORIZZAZIONE DEL PARCO URBANO DI VIA PALESTRO A CIMNAGO Organizzazione ONLUS per la tutela e la salvaguardia dell ambiente Via Aureggi, Lentate sul Seveso (Milano) CODICE FISCALE INFO@LAPUSKA.COM
2 RELAZIONE TECNICA Obiettivi del progetto L obiettivo generale del Progetto di valorizzazione del parco urbano di Via Palestro a Cimnago, è la riqualificazione del patrimonio arboreo. I lavori di recupero e valorizzazione verranno eseguiti dall Associazione ecologica la puska e dai cittadini del quartiere di Via Palestro - Montebello. Per la corretta scelta delle specie arboree ed arbustive ci si è avvalsi del contributo del Museo Civico di Lentate sul Seveso. I costi relativi all acquisto delle essenze vegetali sono a carico dell Amministrazione comunale. I lavori di taglio verranno eseguiti nella seconda metà di marzo 010, e termineranno con la chiusura della stagione silvana 31/03/010). Area di intervento Parco pubblico di Via Palestro Frazione di Cimnago Coordinamento progetto Associazione ecologica la puska Tipologia dell intervento I lavori riguardano interventi di miglioramento forestale e verranno eseguiti attraverso: individuazione delle piante da tagliare; taglio delle piante morte; individuazione zone più idonee e messa a dimora nuove piante e nuovi arbusti; pulizia dell aria ed eliminazione esemplari di robinia deperienti e/o staticamente instabili. Carattere ed entità degli interventi a) Attività di contrassegnatura delle piante da tagliare: sono stati individuati n. 15 esemplari di robinia da tagliare, per la maggior parte di piccole dimensioni, pericolanti e in condizioni di precaria instabilità meccanica e in pessime condizioni statiche, morte o ammalorate; i lavori che verranno eseguiti includono la raccolta e lo smaltimento del legname e del materiale di scarto (ramaglie, cimali, etc.). b) Messa a dimora nuove specie Si prevede l arricchimento floristico tramite la piantagione di piante forestali di specie autoctone al fine di arricchire l area oggetto dell intervento. La messa a dimora delle specie dovrà ricreare la continuazione del bosco naturaliforme presente nell area dell intervento, pertanto specifica attenzione andrà 1
3 posta nell alternanza di specie e nell evitare forme d impianto troppo rigide e geometrie artificiali. Nell impianto verrà fatto uso anche di specie arbustive con particolare attenzione alla scelta di specie fruttificanti nello stesso periodo del Prunus serotina (specie esotica ad elevato potere invasivo), che potrebbero quindi consentire di contrastarne la diffusione, sostituendosi ad esso nella dieta degli uccelli frugivori. La sottopiantagione di arbusti avverrà di preferenza nelle chiarie e le piantine verranno messe a dimora a gruppi misti (collettivi). Si prevede di mettere a dimora 16 piante forestali e 14 arbusti, così ripartiti: Specie forestali N. esemplari Gelso nero (Morus nigra) Gelso bianco (Morus alba) Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) 3 Melo selvatico (Malus sylvestris) Roverella (Quercus pubescens) Ciliegio (Prunus avium) 3 Pero selvatico (Pyrus pyraster) Specie arbustive N. esemplari Corniolo (Cornus mas) 4 Azzeruolo (Crataegus azarolus) 3 Pallon di maggio (Viburnum opulus) Viburno (Viburnum lantana) Prugnolo (Prunus spinosa) 3 Se richiesto alle piante verrà posizionato un sistema di protezione. Il materiale forestale dovrà essere in vaso, di provenienza locale e certificata, di buona conformazione e sano. Dovrà avere un altezza di almeno: - 00 cm quelle arboree; cm quelle arbustive. Il responsabile del progetto Iolanda Negri Lentate s/seveso, 8 marzo 010
4 gruppi di piante interessate dal taglio aree interessate dalle nuove piantagioni 3
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