2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA
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2 INDICE DEI CONTENUTI 1. PREMESSA 2 2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA 2 3. PROPOSTE DI INTERVENTO 6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 9 1
3 1. PREMESSA Come indicato nell Allegato A Relazione tecnica di progetto, il recupero ambientale della ex Cava Bruni comporta la realizzazione di una serie di interventi di sistemazione a verde del sito; detti interventi sono finalizzati alla ricostituzione di un assetto vegetazionale che riprenda quello dell area circostante. Le linee guida di detti interventi, riportate nel seguente capitolo 3, sono da considerarsi valide, per tutta la successiva fase di progettazione del complessivo riempimento dell area di cava. Al fine di stabilire le tipologie di specie arboree ed arbustive da mettere a dimora sulle superfici di progetto da rinverdire è stato eseguito un rilievo floristico-vegetazionale dell area i cui risultati sono riportati in dettaglio nel capitolo RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA Il rilievo floristico-vegetazionale dell area in esame, realizzato nell aprile 2007, ha evidenziato una fascia di bosco circostante all area di cava, in cui sono presenti diverse tipologie vegetazionali (vedi legenda in Allegato 3). Le diverse tipologie riscontrate, di seguito descritte, sono state determinate effettuando aree di saggio circolari di 50 m di diametro e rilevando la frequenza delle varie essenze: A Bosco ceduo di roverella con presenza sporadica di cerro A1 Bosco ceduo di roverella con forte partecipazione di robinia B Bosco ceduo misto a prevalenza di robinia, con orniello, carpino nero e presenza accessoria di nocciolo e ciliegio 2
4 C Bosco ceduo di castagno con roverella, ciliegio, carpino nero e robinia D E Bosco ceduo a prevalenza di robinia Aree agricole generalmente occupate da oliveti Nel dettaglio, il rilievo effettuato ha evidenziato le seguenti considerazioni: per quanto riguarda la tipologia descritta come Bosco ceduo a cerro e roverella, e riportata sulla carta nella porzione sud-orientale, occorre segnalare che il cerro risulta piuttosto sporadico rispetto alla roverella e, inoltre, risulta in atto l ingresso della robinia (Robinia pseudoacacia) che tende a colonizzare soprattutto il lato sud-orientale del fronte di cava (intorno al punto contrassegnato sulla carta con la lettera H tipologia A1). Il ceduo è stato utilizzato con taglio recente e ciò ha reso più difficile il rilievo floristico, soprattutto per quanto concerne le specie accessorie. la tipologia di bosco presente nella parte settentrionale e nord-occidentale dell area di cava è caratterizzata dall assenza del castagno. Sono invece presenti alcune sporadiche matricine di roverella e cerro che indicano la presenza in passato di un querceto ceduo. Negli ampi spazi creatisi tra queste matricine, la robinia (Robinia pseudoacacia) si è inserita in modo piuttosto consistente. Insieme alla robinia sono presenti l orniello (Fraxinus ornus), il carpino nero (Ostrya carpinifolia), con presenza 3
5 sporadica di nocciolo (Corylus avellana) e ciliegio (Prunus avium), mentre anche l olmo risulta del tutto assente (foto 02 e 03). Da questo bosco che cinge il fronte della cava sul lato settentrionale superiore, piante di robinia e orniello hanno iniziato a colonizzare i gradoni della cava a partire dall alto (foto 06 e 07). la tipologia descritta nella carta come Bosco ceduo di castagno con roverella vede la partecipazione di ciliegio (Prunus avium) nello strato superiore e di carpino nero (Ostrya carpinifolia) e robinia (Robinia pseudoacacia) che stanno inserendosi nello strato inferiore. Lungo la strada che attraversa quest area è osservabile la presenza di vegetazione arbustiva costituita da corniolo (Cornus sanguinea), rovo (Rubus sp.) e carpino nero (Ostrya carpinifolia). Questa vegetazione di tipo arbustivo si è sviluppata negli ultimi anni anche lungo la strada che in passato serviva la parte sud-orientale dell area di cava (foto 08 e 09). la strada che sale a nord-ovest del fronte della cava appare ricoperta da vegetazione arbustiva insediatasi recentemente (5-6 anni), costituita da corniolo (Cornus sanguinea), rovo (Rubus sp.), carpino nero (Ostrya carpinifolia), salice (Salix alba), biancospino (Crataegus monogyna) e ginestrino (Cytisus sessilifolius). Qui la vegetazione non è molto compatta e permette di distinguere chiaramente il tracciato della strada (foto 14, 15 e 16). 4
6 il piazzale della cava (la parte pianeggiante) risulta ricoperta in modo quasi uniforme da vegetazione erbacea bassa. Nella parte sud-orientale del piazzale sono venuti recentemente a costituirsi nuclei sparsi di vegetazione arborea pioniera costituiti da: orniello, corniolo, carpino nero, robinia, pioppo nero (Populus nigra), salice (Salix sp.), associati ad arbusti come rovo, ginestrino, (Cytisus sessilifolius) prugnolo (Prunus spinosa), rosa (Rosa canina) (foto 04). Questi nuclei risultano più concentrati sotto il fronte, all estremità del piazzale, dove è osservabile anche la presenza di Ficus (Ficus carica), di vitalba (Clematis vitalba) (rampicante che sale sulle chiome degli alberi). Alcune piante di cipresso (Cupressus sempervirens), tamerice (Tamarix gallica) e arbusti di Pyracantha coccinea sembrano derivare da introduzioni artificiali effettuate in passato. il fronte gradonato della cava risulta coperto essenzialmente da vegetazione erbacea bassa. Sui gradoni della metà superiore è però in atto la diffusione spontanea di robinia e orniello, soprattutto nella parte destra della cava (foto 06 e 07). In corrispondenza della estremità sinistra dei gradoni prevale la colonizzazione della robinia a partire dalla parte più alta del fronte. sulle scarpate di detriti situate sul fronte nord-orientale dalla parte opposta del fronte, salendo verso il bosco ceduo di castagno, si è insediata una vegetazione pioniera piuttosto sparsa, con componente arborea costituita dalla 5
7 stesse specie presenti nel piazzale con maggiore partecipazione di orniello, corniolo e biancospino (foto 05). 3. PROPOSTE DI INTERVENTO Gli interventi di ripristino ambientale seguiranno una serie di indicazioni valide per il recupero complessivo dell area di cava. Questo perseguirà l obiettivo finale di ricostruire un assetto vegetazionale che riprenda quanto più possibile quello dell area circostante. In questo senso la robinia, che nella zona appare ben rappresentata e in fase di espansione, potrebbe costituire una specie di riferimento per il reinserimento ambientale della cava. Questa specie è caratterizzata da un apparato radicale molto sviluppato e si riproduce molto facilmente per polloni radicali, ed è per questo molto utilizzata come specie da rimboschimento per scopi idrogeologici (consolidare e rivestire le scarpate). Oltretutto è una pianta miglioratrice perché con l azotofissazione contribuisce a incrementare la fertilità del terreno. Purtroppo la robinia è molto invadente per cui non è opportuno utilizzarla in consociazione con altre essenze arboree che verrebbero aggredite, con conseguenti problemi per lo stabilirsi di una cenosi equilibrata. Anche il castagno, di cui nella zona rimangono boschi residuali in seguito agli attacchi del cancro della corteccia, non sembra adatto allo scopo. I vuoti creatisi tra le poche piante sporadiche rimaste hanno favorito proprio l ingresso in questi boschi della robinia. Il recupero dell area di cava verrà pertanto realizzato avvalendosi di una consociazione di essenze arboree e arbustive in 6
8 modo da promuovere la rapida copertura e il consolidamento del versante, nonché la biodiversità e la stabilità della biocenosi in formazione. Come specie arboree principali, da utilizzare in maggiore proporzione, la roverella e il cerro sembrano le più indicate alla caratteristiche pedo-climatiche della stazione e risultano infatti già rappresentate nell area oggetto del recupero. Come specie accessorie, l orniello e il carpino nero risultano in grado di insediarsi con successo nell area da rimboschire. L orniello, in particolare, mostra una notevole capacità colonizzatrice dei gradoni denudati del fronte della cava. Sarà opportuno intercalare alle essenze arboree sopra menzionate gli arbusti naturalmente presenti nella zona. In particolare possono essere di utile impiego il ginestrino, in quanto pianta azotofissatrice e quindi miglioratrice delle caratteristiche chimiche del suolo, il corniolo, il biancospino e la rosa canina, quest ultima per il valore ecologico nei confronti dell avifauna. Nella fase di inserimento vegetazionale verrà prestata particolare attenzione alla diffusione naturale della robinia, che dalle formazioni circostanti potrà andare a inserirsi nelle aree interessate dagli interventi di recupero. In considerazione di ciò l insediamento della robinia verrà assecondato o ostacolato durante l evoluzione dell impianto, a seconda dei casi. Il ripristino ambientale dei profili dei rilevati realizzati secondo le geometrie di progetto sarà completato mediante un accurata sistemazione a verde dell area. 7
9 Sul materiale di riporto verrà essere steso uno strato di terreno vegetale idoneo a garantire l inerbimento e la copertura arbustiva. Le alberature di alto fusto verranno messe a dimora in appositi alloggiamenti riempiti di terra vegetale, di larghezza e profondità adeguate a garantire un buon attecchimento e sviluppo delle piante stesse. Pistoia, marzo
10 . DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 9
11 Foto 01 Bosco ceduo a prevalenza di robinia (E - sulla carta della vegetazione) situato sulla parte destra della cava. Davanti è distinguibile un piccolo appezzamento ad olivo Foto 02 Veduta del tratto di bosco situato sulla parte destra del fronte della cava: ceduo misto a prevalenza di robinia, orniello, con carpino nero e presenza accessoria di nocciolo e ciliegio, con sporadiche matricine di cerro e roverella. 10
12 Foto 03 Il bosco ceduo misto a prevalenza di robinia, situato sulla parte destra del fronte. Foto 04 - Nuclei di vegetazione arborea pioniera insediatasi nel piazzale della cava, sotto il fronte 11
13 Foto 05 Vegetazione arborea pioniera insediatasi nel piazzale della cava e sulla scarpata situata dalla parte opposta rispetto al fronte. Foto 06 I gradoni più alti del fronte sono colonizzati da vegetazione arborea costituita da robinia e orniello. 12
14 Foto 07 I gradoni più alti del fronte sono colonizzati da vegetazione arborea costituita da robinia e orniello. Foto 08 La vegetazione arbustiva sviluppatasi sul letto della strada che serve il lato sinistro della cava. Si distingue ancora la sbarra per l accesso. 13
15 Foto 09 La vegetazione arbustiva sviluppatasi sul letto della strada che serve il lato sinistro della cava. Si distingue ancora la sbarra per l accesso. 14
16 Foto 10 - Alberi di orniello in primo piano e di robinia (dietro) in fase di diffusione sui gradoni denudati della cava nella parte medio alta del fronte. 15
17 Foto 11 - Alberi di orniello in primo piano e di robinia (dietro) in fase di diffusione sui gradoni denudati della cava nella parte medio alta del fronte. Foto 12 - Piante di orniello insediatesi spontaneamente sui gradoni della metà superiore della cava. 16
18 Foto 13 - Piante di orniello insediatesi spontaneamente sui gradoni della metà superiore della cava. Foto 14 La vecchia strada che sale sul fianco destro della cava anche se parzialmente coperta da vegetazione arbustiva, risulta ancora ben visibile. 17
19 Foto 15 La vecchia strada che sale sul fianco destro della cava anche se parzialmente coperta da vegetazione arbustiva, risulta ancora ben visibile. Foto 16 La vecchia strada che sale sul fianco destro della cava anche se parzialmente coperta da vegetazione arbustiva, risulta ancora ben visibile. 18
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