Processo verbale n. 27 Seduta del 19 ottobre 2018

Documenti analoghi
Processo verbale n. 7 Seduta del 13 febbraio 2019

Processo verbale n. 16 Seduta del 21 giugno 2018

Processo verbale n. 13 Seduta del 18 aprile 2017

Processo verbale n. 39 Seduta del 13 novembre 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 9 Seduta del 19 marzo 2019

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 19 Seduta del 7 giugno 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 18 Seduta del 9 luglio 2018

Processo verbale n. 38 Seduta del 9 novembre 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 21 Seduta del 23 maggio 2016

Processo verbale n. 35 Seduta del 19 ottobre 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 6 Seduta del 21 febbraio 2017

Processo verbale n. 10 Seduta del 19 maggio 2015

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

L.R. 8/94 ART. 8. INDICI DI DENSITA' VENATORIA NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA (ATC) DELL'EMILIA-ROMAGNA PER LA STAGIONE VENATORIA 2014/2015.

Processo verbale n. 5 Seduta del 9 febbraio 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 22 Seduta del 5 luglio 2017

BOLLETTINO UFFICIALE

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Processo verbale n. 6 Seduta del 20 marzo 2018

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

L osservatorio faunistico della Regione Emilia-Romagna

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num. 192 del 12/02/2018 Seduta Num. 7

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (X Legislatura) Verbale della seduta del 18 aprile 2018 (antimeridiana)

Processo verbale n. 17 Seduta del 12 giugno 2014

Punti di forza della legge157/92

LA LEGGE REGIONALE 15 febbraio 1994 n. 8

Settembre 2018 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

GENNAIO 2019 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

APRILE 2019 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

FEBBRAIO 2019 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Agosto 2018 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

Processo verbale n. 15 Seduta del 19 aprile 2017

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

FRONTESPIZIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. n / 2015 del 31/08/2015

CONSULTAZIONE PRELIMINARE PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE E VAS

GIUGNO 2019 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

Martedì 24 luglio 2018 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 19.00)

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Martedì 8 maggio 2018 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00)

Processo verbale n. 27 Seduta del 21 settembre 2017

Martedì 11 luglio 2017 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 18.00)

Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Martedì 28 novembre 2017 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00)

Verbale n. 12 Seduta del 9 maggio 2013

Processo verbale n. 40 Seduta del 6 dicembre 2016

Martedì 29 gennaio 2019 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00)

Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistica Venatoria delle Zone di Ripopolamento e Cattura

La gestione degli ungulati in Provincia di Pistoia: uno sguardo al futuro

DELIBERAZIONE N XI / 1019 Seduta del 17/12/2018

PROVINCIA DI VENEZIA. DELIBERAZIONE DELLA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA nell esercizio dei poteri del Consiglio Provinciale

Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) e successive modifiche

Processo verbale n. 35 Seduta del 24 ottobre 2016

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num del 02/08/2017 Seduta Num. 30

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

PIANIFICAZIONE: OBIETTIVI GESTIONALI E AZIONI - TERRITORIO -

Processo verbale n. 1 Seduta del 29 gennaio 2018

LA FAUNA. Riccardo Fontana

Processo verbale n. 8 Seduta del 5 aprile 2018

Processo verbale n. 26 Seduta del 6 luglio 2017

Martedì 19 giugno 2018 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00)

Processo verbale n. 9 Seduta del 26 marzo 2018

Martedì 11 giugno 2019 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00) ORDINE DEL GIORNO

Anno giugno 2006 N. 86. DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 31 maggio 2006, n. 60

Martedì 25 settembre 2018 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00)

Processo verbale n. 11 Seduta del 13 giugno 2018

COMUNE DI USSEGLIO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11

GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PERCHE CONSERVARE IL LUPO NEL PROSSIMO QUINQUENNIO? ecologiche. estetiche. economiche culturali. spirituali etiche

REGOLAMENTO SULLA COMPOSIZIONE E SUL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FAUNISTICO-VENATORIA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E ASSISTENZA. Seduta del 20 giugno 2012 processo verbale n.

Martedì 12 febbraio 2019 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00) ORDINE DEL GIORNO

Lunedì 21 dicembre 2015 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alla conclusione della sessione di bilancio)

Martedì 26 febbraio 2019 alle ore 9.30 (fino alle ore 13.00) alle ore (fino alle ore 17.00) ORDINE DEL GIORNO

Agosto 2016 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA. Servizi

L.R. 30/1999, art. 17, c. 2, lett. d) e art. 42, c. 01 B.U.R. 01/03/2000, n. 9

Marzo 2016 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA AREA RISCHIO INFETTIVO 1 13,64% AREA INNOVAZIONE SOCIALE 1

COMITATO FAUNISTICO PROVINCIALE. Deliberazione n. 701

Febbraio 2016 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA

Aprile 2016 : TASSI DI PRESENZA E ASSENZA. Servizi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num del 22/10/2018 Seduta Num. 44

DELIBERAZIONE N XI / 2032 Seduta del 31/07/2019

Cosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi

Transcript:

Servizio Affari legislativi e coordinamento commissioni assembleari Processo verbale n. 27 Seduta del 19 ottobre 2018 Il giorno 19 ottobre 2018 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL/2018/55678 del 12/10/2018, presso la sede dell Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche economiche. Partecipano alla seduta i consiglieri: Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto SERRI Luciana Presidente Partito Democratico 5 presente BAGNARI Mirco Vicepresidente Partito Democratico 5 presente DELMONTE Gabriele Vicepresidente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 4 presente ALLEVA Piergiovanni Componente L altra Emilia-Romagna 1 assente BARGI Stefano Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 presente BERTANI Andrea Componente Movimento 5 Stelle 2 assente BESSI Gianni Componente Partito Democratico 2 presente CALIANDRO Stefano Componente Partito Democratico 1 presente FACCI Michele Componente Gruppo Misto 1 presente GALLI Andrea Componente Forza Italia 1 assente GIBERTONI Giulia Componente Movimento 5 Stelle 1 presente LIVERANI Andrea Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 assente LORI Barbara Componente Partito Democratico 5 assente MARCHETTI Francesca Componente Partito Democratico 2 presente MOLINARI Gian Luigi Componente Partito Democratico 2 presente MONTALTI Lia Componente Partito Democratico 1 assente MUMOLO Antonio Componente Partito Democratico 2 presente POMPIGNOLI Massimiliano Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 assente PRODI SILVIA Componente Gruppo Misto 1 presente RAINIERI Fabio Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 assente RANCAN Matteo Componente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 1 assente ROSSI Nadia Componente Partito Democratico 1 presente SABATTINI Luca Componente Partito Democratico 3 presente SASSI Gian Luca Componente Gruppo Misto 1 assente SENSOLI Raffaella Componente Movimento 5 Stelle 1 presente TAGLIAFERRI Giancarlo Componente Fratelli d Italia 1 assente TORRI Yuri Componente Sinistra Italiana 2 presente È presente il consigliere Roberto POLI in sostituzione di LORI. È altresì presente l assessore all Agricoltura, caccia e pesca Simona CASELLI. Partecipano alla seduta: Valtiero Mazzotti e Maria Luisa Zanni, Servizio attività faunistico- venatorie e pesca. Presiede la seduta: Luciana SERRI Assiste il segretario: Giovanni Fantozzi Viale Aldo Moro, 50-40127 Bologna - Tel. 051 527 5311-5837 - Fax 051 527 5420 email SegrCommII@regione.emilia-romagna.it PEC ALAffLegCom@postacert.regione.emilia-romagna.it WEB www.assemblea.emr.it/commissioni/comm-ii

La Presidente SERRI dichiara aperta la seduta alle ore 10,20. - Approvazione dei processi verbali n. 24, 25 e 26 del 2018; La Commissione approva all unanimità. 6932 - Proposta recante: Piano faunistico-venatorio regionale dell Emilia-Romagna 2018-2023. (Delibera di Giunta n. 1200 del 23 07 18) La presidente SERRI, preliminarmente, informa la Commissione che, a firma dei consiglieri BARGI, DELMONTE, FACCI, LIVERANI, RANCAN, RAINIERI e POMPIGNOLI, è pervenuta richiesta di nominare il consigliere POMPIGNOLI relatore di minoranza del pdl in esame, ex articolo 30, comma 4, del regolamento. La Commissione prende atto della richiesta, nominando il consigliere POMPIGNOLI relatore di minoranza. La presidente SERRI introduce l argomento, facendo presente che sono stati presentati, al Piano in discussione, 3 emendamenti a firma del consigliere BAGNARI e 4 a firma della consigliera GIBERTONI presentati in seduta. La consigliera GIBERTONI interviene criticando la tempistica che è stata a suo giudizio accelerata non consentendo un adeguato esame del provvedimento in Commissione. La presidente SERRI precisa che gli emendamenti sono stati inoltrati regolarmente. Interviene la consigliera GIBERTONI chiedendo, sul punto, chiarimenti. La presidente SERRI offre il chiarimento richiesto. La presidente SERRI precisa che il provvedimento in esame è stato oggetto di discussione e confronto in più sedute. Interviene nuovamente la consigliera GIBERTONI svolgendo le sue considerazione sul Piano in esame e illustrando i suoi emendamenti. Intervengono i consiglieri POLI, DELMONTE, BAGNARI, FACCI, MOLINARI e SERRI. Replica l assessore CASELLI e ZANNI sugli aspetti tecnici. La presidente SERRI sospende per 5 minuti la seduta per consentire ai consiglieri di valutare nel merito gli emendamenti presentati. La Commissione riprende dopo la pausa con l esame degli emendamenti. Emendamento 4 Interviene la consigliera GIBERTONI. 2

La Commissione respinge l emendamento n. 4 con 34 voti contrari (PD, LN, Misto/Facci), 1 favorevole (M5S) e nessun astenuto. Emendamento 5 La Commissione respinge l emendamento n. 5 con 34 voti contrari (PD, LN, Misto/Facci), 1 favorevole (M5S) e nessun astenuto. Emendamenti 6 e 7 Interviene il consigliere BAGNARI. La presidente SERRI dichiara gli emendamenti n. 6 e n. 7 inammissibili, ex articolo 93, comma 2, del regolamento interno. Emendamento 1 Il consigliere BAGNARI illustra il suo emendamento. La Commissione accoglie l emendamento n. 1 con 28 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 7 astenuti (LN, Misto/Facci, M5S). Emendamento 2 La Commissione accoglie l emendamento n. 2 con 28 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 7 astenuti (LN, Misto/Facci, M5S). Emendamento 3 La Commissione accoglie l emendamento n. 3 con 28 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 7 astenuti (LN, Misto/Facci, M5S). La presidente SERRI, concluso l esame degli emendamenti, invita i commissari ad esprimersi sul Piano così come emendato. La Commissione esprime parere favorevole con 28 voti favorevoli (PD), 1 contrario (M5S) e 6 astenuti (LN, Misto/Facci). Il relatore della Commissione consigliere BAGNARI e il relatore di minoranza consigliere POMPIGNOLI preannunciano di svolgere relazioni orali ex art. 91, comma 2, del regolamento interno dell Assemblea legislativa. La seduta termina alle ore 12,10. Approvato nella seduta del 21 novembre 2018. Il segretario Giovanni Fantozzi La Presidente Luciana Serri 3

Allegato 1 Commissione II seduta del 19 ottobre 2018 Emendamento 1 a firma Bagnari Il paragrafo 2.0 Unità territoriali per la raccolta dei dati faunistici a p. 665 Dal quadro conoscitivo emerge con chiarezza la lacunosità e frammentarietà dei dati faunistici relativi alle diverse attività gestionali che sono alla base dell interpretazione di qualunque fenomeno ma che soprattutto consentono ai soggetti gestori il monitoraggio delle scelte operate. Allo scopo di migliorare, razionalizzare e uniformare la raccolta, la rendicontazione, l archiviazione e la trasmissione dei dati faunistici e gestionali - relativi in particolare a censimenti, immissioni, interventi ambientali e prelievi è necessario individuare territori di limitate dimensioni che vengono denominate Unità territoriali. Ogni unità Territoriale di gestione potrà coincidere con la superficie di un Comune o parti di questo. L ambito comunale verrà utilizzato anche per la raccolta e rendicontazione dei dati riferiti a Starna e Pernice Rossa per la gestione delle quali i piani di gestione o le indicazioni di ISPRA richiedono l individuazione di Unità di gestione. Analogamente laddove gli ATC abbiano individuato Distretti di gestione ai sensi dell art.30 della legge regionale n.8/94, la raccolta e rendicontazione dei dati farà riferimento alla superficie comunale o a parte di essa. Fanno eccezione i Distretti per la gestione degli ungulati già suddivisi in aree di gestione. La localizzazione del prelievo nelle diverse Unità territoriali sarà garantita dall ATC cui compete l individuazione delle modalità di comunicazione dei dati da parte del cacciatore. L unica scelta in grado di garantire non solo l acquisizione, ma anche la corretta rendicontazione e trasmissione dei dati faunistici e gestionali da parte dei diversi operatori preposti alla gestione della fauna, è l allestimento di uno strumento in grado di garantire l archiviazione in formato digitale dei dati, la loro organizzazione in serie storiche indispensabili alla comprensione di fenomeni e tendenze nel medio-lungo periodo, ed il loro efficiente trasferimento in flussi informativi, interfacciato con i GIS (sistemi informativi territoriali), attualmente in corso di predisposizione da parte della Regione. Tale strumento gestionale sostituirà nel tempo gli attuali piani annuali di gestione degli ATC redatti attualmente in formato cartaceo è sostituito con il seguente: Dal quadro conoscitivo emerge con chiarezza la lacunosità e frammentarietà dei dati faunistici relativi alle diverse attività gestionali. Allo scopo di migliorare razionalizzare e uniformare la raccolta, la rendicontazione, l archiviazione e la trasmissione dei dati faunistici e gestionali relativi in particolare a censimenti, immissioni, interventi ambientali e prelievi - è indispensabile procedere alla raccolta dei dati per A.T.C. L A.T.C. dovrà raccogliere i dati per singolo Comune o parti del suo territorio e formulare uno schema conoscitivo generale che individua le tendenze e i fenomeni nel corso del medio e lungo periodo, solo in questo modo si riusciranno ad interpretare correttamente i risultati delle scelte operate e sarà possibile un adeguata programmazione. L ambito comunale verrà utilizzato anche per la raccolta e rendicontazione dei dati riferiti a Starna e Pernice Rossa per la gestione delle quali i piani di gestione o le indicazioni di ISPRA richiedono l individuazione di Unità di gestione. Laddove gli A.T.C. abbiano individuato dei Distretti di Gestione, ai sensi dell art. 30 della legge Regionale 8/94, la raccolta e rendicontazione dei dati farà riferimento alla superficie comunale o a parte di essa. 4

La rendicontazione e la trasmissione dei dati faunistici e gestionali sarà garantita dall A.T.C., cui compete l individuazione delle modalità di comunicazione dei dati, da parte del cacciatore con particolare riferimento al prelievo. Emendamento 2 a firma Bagnari Il paragrafo 3.0 Premessa a pagina 718 è interamente sostituito dal seguente testo e tabelle: 3.0 PREMESSA In merito alla percentuale di territorio tutelato, l art.10 comma 3 della Legge Nazionale così recita: il territorio agro-silvo-pastorale di ogni regione è destinato per una quota dal 20 al 30 per cento a protezione della fauna selvatica. (.) In dette percentuali sono compresi i territori ove sia comunque vietata l attività venatoria anche per effetto di altre leggi o disposizioni. Dal quadro conoscitivo la Superficie regionale destinata a protezione della fauna risulta essere la seguente: Parchi Nazionali, interregionali, regionali, riserve statali Oasi Protezione della fauna di Zone di Ripopolamento e Cattura Rifugi Centri Pubblici di Produzione della fauna Totale regionale 34 130 503 367 2 1036 172.126 ha 52.179 ha 203.502 ha 34.227 ha 17.306 ha 479.340 8,4% della SASP 2,56% della 11,3% della 1,7% della SASP 0,8% della SASP 24,76% della regionale SASP regionale SASP regionale regionale regionale SASP regionale Nel periodo di validità del presente piano si prevede il mantenimento di tale percentuale di superficie destinata alla protezione della fauna (24,76%). Al fine di garantire una distribuzione omogenea su scala regionale del territorio tutelato, la percentuale minima prevista dalla legge nazionale, riportata nella tabella sottostante, dovrà essere rispettata in ogni Unità Territoriale Provinciale. UTP SASP 20% BO 331.241,6 66.248,3 FC 221.009,5 44.201,9 FE 242.895,2 48.579,0 MO 237.819,2 47.563,8 PC 242.095,0 48.419,0 PR 320.303,0 64.060,6 RA 166.160,7 33.232,1 RE 202.275,9 40.455,2 RN 73.974,0 14.794,8 TOTALE 2.037.774,1 407.554,8 3.0-T1 SASP provinciale e relativa quota minima di SASP da tutelare. Considerata la presenza degli ungulati e la conseguente necessità di provvedere al raggiungimento delle densità obiettivo individuate al fine di mitigarne l impatto sulle attività antropiche, sarà necessaria un attenta valutazione in sede di istituzione/rinnovo delle diverse zone in particolare per quanto attiene la loro distribuzione, dimensione e durata del vincolo. Emendamento 3 a firma Bagnari Il paragrafo 6.4.1.2 GESTIONE DEGLI IBRIDI alla pagina 921 è interamente sostituito dal seguente testo: 6.4.1.2 GESTIONE DEGLI IBRIDI 5

La salvaguardia dell identità genetica del lupo e la mitigazione della minaccia rappresentata dall'ibridazione con il cane sono un obiettivo primario della conservazione del lupo. Ad oggi in Emilia-Romagna sui soggetti ibridi rientranti nel citato Progetto Life Mirco, nonché su quelli incidentati o malati conferiti ai Centri di Recupero della Fauna Selvatica, si è proceduto alla sterilizzazione chirurgica. I soggetti sterilizzati sono poi stati liberati nei territori di provenienza muniti di radiocollare per monitorarne il comportamento e gli spostamenti. Il Piano nazionale d azione per la conservazione del lupo proposto dal Ministero dell Ambiente individua, a seconda delle condizioni di prevalenza riscontrate nel territorio regionale, tre possibili forme di gestione del fenomeno: a) opportunistica, cioè senza che vi sia una precisa pianificazione degli interventi, né una quantificazione degli obiettivi da raggiungere. La strategia di intervento è in questo caso limitata alla gestione di emergenze singole e occasionali (quelle legate ad esempio ad un significativo impatto sul bestiame domestico o su ungulati selvatici). b) Interventi pianificati su ibridi catturati in aree di limitate dimensioni, ma importanti come sorgente del fenomeno. In questo caso, sebbene la puntuale pianificazione degli interventi sugli ibridi non assicuri l azzeramento dell ibridazione su grande scala geografica, il problema viene comunque affrontato in base a una logica che vede tre approcci tra loro complementari: 1. la neutralizzazione locale del potenziale riproduttivo degli ibridi secondo procedure che non comportano la creazione di iati territoriali; 2. la sperimentazione di strategie gestionali utili a contrastare il fenomeno, in particolare valutandone funzionalità, applicabilità e sostenibilità economica e sociale, individuandole come buone pratiche da essere esportate altrove e su area più vasta; 3. la valutazione della sostenibilità nel lungo periodo, a livello di singola area (i. e. area protetta) della strategia messa a punto per il controllo del fenomeno. c) Interventi effettuati su tutti gli individui ibridi presenti nell area oggetto di gestione. Gli interventi, che richiederanno necessariamente un impegno forte e continuato sul territorio, potranno realizzarsi prioritariamente in aree di grande importanza ai fini della conservazione della specie lupo (i.e.: corridoio ecologico Appennino Alpi piemontesi per l eliminazione della minaccia rappresentata dall'ibridazione con il cane altamente presente in Appennino e ad oggi ancora limitata sulle Alpi). Priorità: molto alta. Programma: istituzione di un tavolo di confronto per la condivisione con tutti i portatori di interesse istituzionali di un Piano operativo regionale per la gestione degli ibridi inteso come strumento che individua le regole di base per la gestione della minaccia della ibridazione lupo x cane. Approvazione del Piano operativo. Emendamento 4 a firma Gibertoni Dopo fine della premessa degli obiettivi gestionali e azioni di pianificazione parte 2. a pag. 664 è inserito il testo: ORGANISMO DI SUPPORTO E MONITORAGGIO DELLA PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI GESTIONALI PER LE PRINCIPALI SPECIE DI FAUNA STANZIALE DI INTERESSE VENATORIO All interno della Commissione III - Territorio, ambiente, mobilità, viene istituito un tavolo di lavoro sul tema della tutela della Fauna Selvatica al quale venga fornito anche un supporto tecnico legislativo da parte degli uffici di Giunta e Consiglio al fine di portare in Commissione ed in Assemblea legislativa, eventuali modifiche al Piano Faunistico Venatorio Regionale, strumento fondamentale e propedeutico a qualsiasi provvedimento sul tema della gestione della fauna selvatica e della caccia. 6

Questo organismo, all interno delle nostre Istituzioni, è uno strumento di controllo e tutela utile ad intervenire a sostegno dell ambiente e del territorio, nonché di monitoraggio dei criteri di omogeneità e congruenza per la pianificazione faunistico-venatoria, con facoltà di proporre modifiche a seguito della rilevazione di criticità emergenti. L organismo suddetto valuta e dà indicazioni in particolare alla commissione su eventuali criticità scaturenti dal rapporto fra organi di vigilanza e superficie territoriale, affinché il Piano Faunistico Venatorio Regionale possa essere adeguatamente applicato. L organismo suddetto periodicamente convoca le Associazioni che operano in ambito ambientale e venatorio per rilevare eventuali criticità oltre agli organismi di controllo presenti sul territorio regionale. Emendamento 5 a firma Gibertoni Dal testo dell intero piano faunistico si chiede la cancellazione di tutti i riferimenti e i contenuti relativi ai richiami vivi Emendamento 6 a firma Gibertoni Dal testo dell intero piano faunistico si chiede la cancellazione di tutti i riferimenti e i contenuti relativi alla caccia in tana Emendamento 7 a firma Gibertoni Prima del punto 2.0 Unità territoriali per la raccolta dei dati faunistici a pag. 665 è inserito il seguente testo: La Regione con il precipuo scopo di tutelare l incolumità pubblica mediante l emanazione di atti amministrativi che istituiscano dei divieti permanenti o temporanei interviene a tutela della collettività qualora ne facciano richiesta Sindaci o Associazioni locali o cittadini per manifesti rischi all incolumità pubblica. 7