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REGOLAMENTO REGIONE PIEMONTE 1 / R 7 / R PIANO PREVENZIONE E DI GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE DISCIPLINARE DELLE OPERAZIONI DI PREVENZIONE E DI GESTIONE 3.1. - FREQUENZA E MODALITA DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA E DI LAVAGGIO DELLE SUPERFICI SCOLANTI Per quanto concerne la frequenza e le modalità di pulizia e di lavaggio delle superfici scolanti si rileva che le stesse sono codificate nel modo seguente. Le operazioni di pulizia generale delle superfici scolanti sono condotte con procedura meccanica a secco con frequenza variabile in funzione delle condizioni di insudiciamento generale delle stesse, ma comunque con cadenza minima annuale. Le operazioni di pulizia straordinaria delle superfici scolanti in derivazione di sversamenti o spandimenti di materiali, preparati o sostanze sono condotte con la massima tempestività rispetto al momento del relativo accadimento. Le stesse sono operate con procedura meccanica a secco in caso di agenti solidi e con procedura di captazione su assorbenti specifici in caso di agenti liquidi. Quanto sopra condotto in conformità alle procedure previste nel contesto del sistema di prevenzione generale e di gestione delle emergenze adottato nello insediamento e, nello specifico, in conformità alla Procedura Operativa di Sicurezza riportata nel seguito. Per quanto concerne le attività di manutenzione e pulizia dei canali di raccolta delle acque meteoriche e dei pozzetti del materiale ivi eventualmente accumulato si rileva che le stesse sono codificate nel modo seguente. Le operazioni di pulizia generale dei canali di raccolta e dei pozzetti di controllo sono condotte con procedura meccanica a secco con frequenza variabile in funzione delle condizioni di insudiciamento generale delle stesse ma comunque con cadenza minima annuale. La verifica delle predette condizioni di insudiciamento è effettuata mediante ispezione visiva condotta periodicamente e comunque coordinata con gli interventi di pulizia generale delle superfici confluenti. Il materiale raccolto viene avviato al luogo di deposito temporaneo dei rifiuti e gestito ed avviato a smaltimento come rifiuto speciale.

3.2. - PROCEDURE ADOTTATE PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO DELLE ACQUE DI PRIMA PIOGGIA E DI LAVAGGIO Per quanto concerne le procedure adottate per prevenire la contaminazione delle acque di prima pioggia si rileva che risultano concorrenti allo scopo indicato da un lato la conformazione strutturale dello insediamento in esame e da altro lato le procedure gestionali specifiche adottate nel contesto della conduzione della attività produttiva. Detta conformazione strutturale e dette procedure gestionali consentono infatti la riduzione al minimo della probabilità di accadimento di spandimenti e sversamenti accidentali ed incidentali di agenti contaminanti sulle superfici scolanti, risultando detti eventi precursori rispetto alla possibile contaminazione delle acque di prima pioggia. Ad ogni modo è presente un sistema di raccolta e di trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia raccolte dalle superfici scolanti identificate nel piano di gestione delle acque meteoriche. 3.3. - PROCEDURE DI INTERVENTO E DI EVENTUALE TRATTAMENTO IN CASO DI SVERSAMENTI ACCIDENTALI Per quanto concerne le procedure di intervento e di eventuale trattamento adottate in caso di sversamenti accidentali si rileva che le stesse, già di fatto sopra esposte in dettaglio, sono compiutamente ricomprese nel contesto del sistema di prevenzione generale e di gestione delle emergenze adottato nello insediamento e, nello specifico, puntualmente definite dalla Procedura Operativa di Sicurezza già sopra più volte citata. Si rileva di specifico interesse sulla materia in esame che detta procedura operativa prevede, in caso di eventuali sversamenti di agenti chimici con rischio di trafilamento del contaminante sversato nelle griglie e nelle caditoie di raccolta delle acque meteoriche, l impiego di tappetini di tenuta in materiale resistente agli agenti chimici utilizzati nella attività produttiva da stendere a ricopertura di dette griglie o caditoie rendendo le stesse impermeabili al trafilamento dello agente. I materiali assorbenti in attesa di utilizzo sono conservati nel deposito dell attrezzatura di emergenza per il rischio chimico. Si rileva inoltre che i materiali utilizzati per la pulizia delle superfici in caso di sversamenti accidentali di oli e/o eventuali prodotti chimici sono raccolti in contenitori vuoti in materiale plastico sempre disponibili nello insediamento e immediatamente confinati nell area specifica dedicata al deposito temporaneo dei rifiuti, già costituita presso lo insediamento. Tutti i materiali di risulta sopra individuati integrano la nozione giuridica di rifiuti e come tali sono gestiti tanto sotto il profilo amministrativo quanto sotto il profilo operativo di detenzione temporanea ed allontanamento a recupero o smaltimento.

3.4. - MODALITA DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO Per quanto concerne le modalità di informazione e di formazione del personale si rileva che la attività formativa è in linea generale erogata in modo sistematico e continuo su tutti gli addetti alle lavorazioni condotte e che i relativi contenuti e le relative modalità di erogazione agli interessati sono codificati nelle procedure gestionali adottate nello insediamento. Per quanto concerne la materia specifica in argomento si rileva che la stessa ricade nel contesto della attività informativa e formativa erogata in materia di prevenzione generale e di gestione delle emergenze secondo contenuti e modalità differenziati in funzione dei ruoli ricoperti e delle attività mansionarie sviluppate. PROCEDURE DI INTERVENTO IN CASO DI SVERSAMENTI ACCIDENTALI Nell ambito delle ordinarie attività sviluppate nell insediamento produttivo non si può escludere, malgrado le attenzioni gestionali poste a titolo preventivo, l accadimento di eventi incidentali ed accidentali che provocano spandimenti o sversamenti di materie, di prodotti e di rifiuti. Detti eventi incidentali ed accidentali assumono particolare rilevanza in caso di spandimento o di sversamento di prodotti chimici potenzialmente contaminanti o pericolosi. La corretta gestione di detti eventi costituisce parte significativa nell ambito della riduzione al minimo dello impatto ambientale esterno della attività produttiva sviluppata. Gli eventi di specifica gravità ipotizzati risultano essere: - rovesciamento o rottura di fusti o cisternette di trasporto di agenti chimici contaminanti e/o pericolosi durante la movimentazione ed il trasporto all interno del sito o ancora più significativamente sui piazzali dedicati al carico e scarico e trasferimento dei rifiuti, delle materie prime ed ausiliarie ed alla gestione logistica delle stesse; - danneggiamento accidentale di fusti e cisternette di trasporto in deposito temporaneo in prossimità delle vie di transito di automezzi e mezzi dedicati alla movimentazione, a causa di urti da parte degli stessi; Per fronteggiare efficacemente a tale tipologia di eventi sono state individuate, nell ambito dell organigramma aziendale, le specifiche figure di riferimento sotto elencate alle quali sono stati assegnati i compiti operativi definiti da porre in atto al verificarsi degli eventi sopra citati. Nello specifico, e con diretto riferimento a quanto previsto nell ambito della gestione delle emergenze secondo il disposto del D.Lgs. 81/2008, vengono individuate le figure operative ed i relativi compiti primari sotto elencati:

Responsabile dell emergenza Con il compito di decidere la strategia generale di comportamento da tenere durante la fase di emergenza, di valutare l entità dell emergenza e la necessità di richiedere l intervento di strutture esterne di soccorso, di decidere l'eventuale evacuazione di aree specifiche dello stabilimento, di coordinare le comunicazioni con le Autorità qualora necessario, di decretare la fine dell'emergenza e di verificare la avvenuta bonifica del sito oggetto dello evento. Responsabili di reparto Con il compito di svolgere le funzioni di responsabili operativi dell emergenza e di coordinare le operazioni di bonifica nell'ambito della loro area di competenza. Squadra di emergenza Composta da un gruppo di lavoratori opportunamente addestrati e dotati delle necessarie attrezzature e mezzi di contenimento con il compito di attivazione esecutiva per affrontare la fase di pronto intervento ed eseguire le operazioni di bonifica delle superfici coinvolte. Addetto ufficio Con il compito di coordinare il flusso di informazioni che nelle fasi iniziali degli eventi transitano attraverso il nodo definito. PROCEDURE DI ALLARME E DI INTERVENTO Con riferimento alle figure operative sopra individuate vengono nel seguito individuati i compiti specifici che le stesse devono svolgere nel contesto della gestione dello evento incidentale ed accidentale. Chi rileva l emergenza Chi rileva lo evento incidentale ed accidentale di sversamento o di spandimento è tenuto a valutare la possibilità di fronteggiare la emergenza immediatamente ed in prima persona. Quanto sopra in caso di eventi minimali o coinvolgenti materiali sicuramente non pericolosi ovvero privi di potenziale contaminante fronteggiabili in piena sicurezza e senza rischi personali. In caso di dubbio ancorché minimale su quanto sopra ovvero di dimensioni rilevanti dello evento chi rileva la emergenza segnala immediatamente il fatto al responsabile del reparto nonché, direttamente o attraverso gli uffici al responsabile dell emergenza specificando: la zona in cui è in atto l emergenza la dimensione generale dello evento la natura dell evento l agente sversato o sparso lo stato di fatto rilevato

Se non sussiste in modo certo alcun pericolo per la propria incolumità rimane in prossimità della zona in cui si è verificato l evento fino all arrivo del responsabile per fornire ulteriori informazioni allo stesso. In caso alternativo si allontana a debita distanza. Responsabile dell emergenza Non appena avvisato in ordine allo accadimento di un evento il Responsabile dell emergenza valuta la tipologia della emergenza ed inoltre: identifica con sicurezza gli agenti interessati; individua la procedura puntuale di intervento di emergenza da mettere in atto; impartisce agli uffici l ordine di radunare la squadra di emergenza, se non già sul sito. Lo stesso si porta poi sul "luogo di raduno" della Squadra di emergenza, ed assegna ai relativi membri i compiti operativi ritenuti necessari per fronteggiare lo evento. Infine avvia le operazioni di primo contenimento dell emergenza chimica e di qualsiasi altro intervento ritenuto necessario, dando disposizioni affinché: vengano attuate le procedure d emergenza necessarie; se necessario, vengano utilizzati i mezzi di contenimento e di protezione individuale adatti per i vari tipi di emergenza. Qualora l analisi dell accaduto evidenziasse l impossibilità di gestire efficacemente l accaduto con mezzi interni alla azienda il Responsabile della emergenza decide, in accordo con i Responsabili di Stabilimento, l immediato intervento di soggetti esterni adeguatamente attrezzati e qualificati per la risoluzione della problematica. In tale caso il Responsabile della gestione della emergenza pone sé stesso e la squadra di emergenza a supporto operativo dei soggetti esterni intervenuti. Il Responsabile della emergenza segue poi lo sviluppo degli interventi di contenimento e di bonifica e ne attesta infine la positiva conclusione. Responsabili di reparto I responsabili dell area intervengono nella emergenza garantendo il coordinamento dell attività di intervento di contenimento di emergenza e di bonifica nel contesto della struttura operativa di area interessati all evento. Provvedono nello specifico alla cura della tutela della salute degli addetti alle attività lavorative sviluppate nella area in questione fornendo a questi ultimi le opportune indicazioni comportamentali che, se del caso e su indicazione del Responsabile della emergenza chimica, possono consistere nella cessazione dell attività lavorativa ed allo sgombero completo della area.

Addetto uffici Ricevuto lo allarme l addetto agli uffici: avverte il responsabile dell emergenza, specificando la zona in cui è in atto l emergenza e la natura dell evento; se necessario e se richiesto, raduna la squadra d emergenza; rimane in attesa di ulteriori disposizioni Addetti alla squadra di emergenza Venuti a conoscenza dell'emergenza gli addetti alla emergenza: si portano sul "luogo di raduno" della Squadra di emergenza; se necessario, indossano i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) in dotazione alla squadra di emergenza; preparano i mezzi di contenimento e bonifica idonei a disposizione; attuano le operazioni di bonifica delle superfici coinvolte secondo le indicazioni del Responsabile dell emergenza e sulla base della procedura generale sotto descritta. INTERVENTI DI EMERGENZA IN CASO DI SVERSAMENTI O SPANDIMENTI DI PRODOTTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI SUI LUOGHI DI LAVORO E SUI PIAZZALI ESTERNI. Gli interventi di emergenza su eventi accidentali ed incidentali di sversamenti e spandimenti di prodotti pericolosi e non pericolosi sui luoghi di lavoro e sui piazzali esterni sono condotti secondo le modalità operative sotto definite. Spandimento di agenti liquidi Giunti sul luogo dello sversamento verificare la congruità delle informazioni ricevute in relazione allo stato di fatto osservato. Allontanare dall area tutto il personale presente non interessato alla gestione dell evento ed intervenire con la massima celerità in modo da interrompere, se possibile, la fonte dello sversamento stesso. Durante tale fase è possibile intervenire esclusivamente se si è in grado di garantire costantemente l incolumità personale del personale addetto. Delimitare e se del caso perimetrare rapidamente la zona. Recarsi quindi al più vicino punto di deposito dell attrezzatura di emergenza per il rischio chimico, indossare i DPI necessari e dotarsi dei mezzi di contenimento e bonifica idonei ad affrontare l emergenza.

Se lo sversamento interessa preparati volatili operare nel più ridotto numero possibile di individui nelle aree ove i vapori sono particolarmente concentrati e cercare di organizzare interventi di durata ridotta. L intervento è differenziato a seconda della dimensione dello sversamento. Se la larghezza della pozza formatasi è tale da permettere l intervento con i materiali assorbenti agire con essi, operando su due lati dello spandimento e facendo attenzione a non provocare schizzi, in modo da contenere lo spandimento in un area per quanto possibile ristretta, fino a circondarlo completamente. Una volta operato il contenimento iniziale dello sversamento agire cercando di recuperare con mezzi idonei, per quanto possibile, il liquido rovesciato; su quanto non recuperabile intervenire con materiali inerti assorbenti (mezzi assorbenti specifici o inerti classici quali sabbia o segatura) avendo cura di non generare schizzi durante le operazioni di spandimento dei materiali assorbenti. Dopo avere eliminato o contenuto lo spandimento raccogliere i materiali utilizzati e recuperati in un contenitore idoneo, in modo da permetterne lo smaltimento come rifiuti, classificando se del caso questi ultimi quali rifiuti pericolosi, avendo cura di continuare ad utilizzare i DPI, in quanto i materiali assorbenti non necessariamente neutralizzano i rischi delle sostanze assorbite. Alla fine dell intervento lavare abbondantemente i DPI utilizzati e sottoporre a verifica la loro integrità prima di riporli ed in particolare sostituire i filtri delle maschere utilizzate. Al fine di cui sopra possono essere utilizzati in funzione della specifica tipologia di emergenza i DPI di seguito elencati: guanti, visiera o occhiali protettivi, indumenti protettivi, calzature da lavoro. Spandimento di agenti solidi in polvere o granuli Giunti sul luogo dello sversamento verificare la congruità delle informazioni ricevute in relazione allo stato di fatto osservato. Allontanare dall area tutto il personale presente non interessato alla gestione dell evento ed intervenire con la massima celerità in modo da interrompere, se possibile, la fonte dello sversamento stesso. Durante tale fase è possibile intervenire esclusivamente se si è in grado di garantire costantemente l incolumità personale degli addetti. Delimitare e se del caso perimetrare rapidamente la zona. Recarsi quindi al più vicino punto di deposito dell attrezzatura di emergenza per il rischio chimico, indossare i DPI necessari e dotarsi dei mezzi di contenimento e bonifica idonei ad affrontare l emergenza.

Procedere al recupero delle polveri disperse o dei granuli sparsi agendo con scope e paletta avendo la massima cura di evitare il sollevamento della polvere e la dispersione della stessa. Una volta recuperata la quota maggioritaria del prodotto terminare la bonifica agendo con sistemi di aspirazione. Dopo avere raccolto la polvere dispersa raccogliere i materiali utilizzati in un contenitore idoneo, in modo da permettere lo smaltimento degli stessi come rifiuti, classificando se del caso questi ultimi quali rifiuti pericolosi, avendo cura di continuare ad utilizzare i DPI, in quanto i materiali assorbenti non necessariamente neutralizzano i rischi delle sostanze assorbite. Alla fine dell intervento lavare abbondantemente i DPI utilizzati e sottoporre a verifica la loro integrità prima di riporli; in particolare sostituire i filtri delle maschere utilizzate. Al fine di cui sopra possono essere utilizzati in funzione della specifica tipologia di emergenza i DPI di seguito elencati: guanti, visiera o occhiali protettivi, indumenti protettivi e calzature da lavoro. Valle Mosso, 20/11/2018