OGGETTO: Lavori di riqualificazione e messa in sicurezza tratto ex S.P. 43. Approvazione progetto di fattibilità e contestuale adozione della variante urbanistica n. 17 al vigente Piano Regolatore Generale Comunale (ai sensi della L.R. 25.09.2015, n. 21) ed apposizione di vincolo preordinato all'esproprio. (Dichiarata immediatamente eseguibile). --------===0===--------- Proposta di deliberazione formulata da UFFICIO LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI "" PREMESSO CHE: L Amministrazione Comunale ha inserito nel Programma Triennale OOPP 2017/2019, annuale 2017, l intervento di cui all oggetto per un importo di complessivi euro 400.000,00=; il Comune di Pasiano di Pordenone ha ottenuto dei contributi da parte della Provincia di Pordenone, ai sensi della L.R. 10/1988, art. 48 Piano settoriale di intervento in materia di viabilità, per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della ex S.P. 43 di Fagnigola ; Lo Studio Tecnico Diesse, nella persona dell Ing. De Pin Giovanni con Studio in Via Cappuccini n. 39 a Pordenone, all uopo incaricato giusta determinazione del Responsabile dell Area Gestione del Patrimonio e Lavori pubblici n. 335 di data 10.05.2016, ha trasmesso in data 22.11.2016 gli elaborati di variante urbanistica al Piano Regolatore Generale Comunale finalizzata all apposizione del vincolo preordinato all esproprio propedeutico all acquisizione delle aree di proprietà; PRECISATO che: risulta necessario variare la destinazione urbanistica delle aree necessarie alla realizzazione dell opera prevedendo la trasformazione delle stesse da zona omogenea B2 di completamento, estensiva, E6 di interesse agricolo e E4-E di interesse agricolo paesaggistico in zona destinata a Viabilità; l approvazione del progetto di fattibilità da parte del Consiglio Comunale costituisce, ai sensi dell art. 19 comma 2, del D.P.R. 327/2001, contestuale adozione della variante al Piano Regolatore Generale Comunale; con l approvazione delle successive fasi progettuali verrà disposta la pubblica utilità dell opera ai sensi dell art. 12 comma 1, del D.P.R. 327/2001, con conseguente avvio del procedimento espropriativo per l acquisizione delle aree; VISTO che: il Comune di Pasiano di Pordenone è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 03.10.2002, confermata nell esecutività con delibera di Giunta Regionale n. 150 del 23.01.2003 ed è entrato in vigore il 13.02.2003, giorno successivo alla pubblicazione sul B.U.R. della deliberazione Regionale; il vigente Piano Regolatore Generale Comunale e le successive varianti approvate non contengono il vincolo preordinato all esproprio per la realizzazione dei lavori in argomento indi per cui si rende necessaria un apposita variante al PRGC per rendere tale opera conforme alle previsioni urbanistiche; il vigente PRGC è in decadenza dei vincoli; l approvazione della variante comporterà l apposizione del vincolo urbanistico preordinato all esproprio che è una delle condizioni per poter espropriare le aree necessarie alla realizzazione degli interventi, ai sensi dell art. 8 del DPR 327/2001; oggetto di variante sono i terreni riportati nell elaborato Relazione di accompagnamento alla variante urbanistica del P.R.G. elenco delle ditte interessate ;
in attuazione del Testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilità, ed in particolare dell art. 11, comma 2, del DPR 327/2001, della L. 241/90 e della L.R. 7/2000, il Comune ha dato comunicazione dell avvio del procedimento amministrativo di apposizione del vincolo preordinato all esproprio in data 28.02.2017 prot. n. 0002638 mediante notifica tramite messo comunale e raccomandata AR alle Ditte catastali individuate nel prospetto di cui sopra; Visti gli elaborati del progetto di fattibilità e gli atti relativi alla variante urbanistica a firma dell Ing. Giovanni De Pin di seguito elencati: Relazione generale; Tav. PP01 Inquadramento scala 1:25000/1:5000/1:2000; Tav. PP02 Stato di fatto - Pianta e sezioni trasversali scala 1:500/1:200; Tav. PP03 Progetto - Planimetria e sezioni tipo scala 1:500/1:100; Relazione di accompagnamento alla variante urbanistica del P.R.G.; Relazione paesaggistica; Verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (V.A.S:); Tav. Var 01 Estratto di PRGC Stato di fatto scala 1:2000; Tav. Var 02 Estratto di PRGC Area del vincolo preordinata all esproprio scala 1:2000; Tav. Var 03 Estratto di PRGC Progetto scala 1:2000; Asseverazione art. 5, L.R. 21/2015, non incidenza sui siti di interesse comunitario e sulle zone di protezione speciale, non incidenza sui vincoli di cui al D. Lgs. 42/2004 e non necessità di richiesta parere artt. 10 e 11 L.R. 27/1988 e ss.mm.ii; DATO ATTO CHE: La variante proposta non si pone in contrasto con le indicazioni degli strumenti urbanistici sovraordinati; L area oggetto di variante non interessa beni vincolati dalla Parte Seconda del D.Lgs. 22.01.2004 n. 42; conseguentemente non si rende necessario reperire, prima dell approvazione, il parere del Ministero per i Beni e le attività culturali (comma 3, art. 8, della L.R. 21 del 25.09.2015); L area oggetto di variante interessa beni vincolati ai sensi della Parte Terza del D.Lgs. 22.01.2004, n. 42 e pertanto negli elaborati risulta compreso il documento Relazione Paesaggistica (come richiesto dal comma 7 dell art. 8 della L.R. 21 del 25.09.2015); Al fine del raggiungimento delle intese con le Amministrazioni competenti, di cui al comma 3 dell art. 8 della legge regionale di cui sopra, nella variante non risultano interessati beni immobili appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dello Stato e della Regione nonché degli enti pubblici ai quali leggi statali o regionali attribuiscono speciali funzioni di pianificazione territoriale; Nel Comune di Pasiano di Pordenone non sono presenti Siti di Importanza Comunitaria (SIC) né Zone di Protezione Speciale (ZPS); pertanto, per la variante in oggetto, non è necessario produrre la Relazione d incidenza di cui all allegato G del D.P.R. 357/97 come dichiarato dal progettista della variante; le aree di intervento sono inoltre incluse in zone a pericolosità idraulica del Progetto di Piano Stralcio per l assetto idrogeologico del bacino idrografico del Fiume Livenza, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 2011; Per quanto riguarda gli aspetti di natura geologica, si richiama l Asseverazione a firma del progettista della Variante Urbanistica, resa ai sensi dell art. 10 della L.R. 27/88, così come integrato dall art. 4, comma 2, della L.R. 15/92; VISTE INOLTRE: - la deliberazione di Giunta Comunale n. 39 del 06.03.2017 con la quale è stato avviato il procedimento per la valutazione da parte dell autorità competente circa gli effetti significativi sull ambiente (VAS) prodotti dalla variante non sostanziale n. 17 al PRGC vigente, ai sensi dell art. 12 del D.Lgs 152/2006 e art. 4 della L.R. 16/2008;
- la deliberazione n. 48 del 20.03.2017 con la quale la Giunta Comunale ha ritenuto la variante di livello comunale n. 17 al PRGC in oggetto citata, non assoggettabile alla procedura di VAS facendo proprie le considerazioni riportate nel documento Verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e nella relazione istruttoria a firma dell arch. Golfredo Castelletto dell Area Sviluppo e Tutela del Territorio; RITENUTI compiuti tutti gli adempimenti propedeutici all approvazione del progetto di fattibilità di cui sopra e all adozione della relativa variante; VERIFICATO che non si è ancora proceduto alla ricognizione dei vincoli espropriativi e procedurali relativi al vigente PRGC, ai sensi dell art. 23, della LR n 5/2007 e quindi i medesimo sono decaduti; PRECISATO che: l art. 23 della Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5 comma 5 recita: nelle more della reiterazione dei vincoli di cui al comma 1 non sono ammesse varianti che assoggettano a vincolo preordinato all esproprio aree destinate a servizi. sono comunque ammesse varianti per la realizzazione di lavori pubblici e quelli conseguenti a una conferenza di servizi, un accordo di programma, un intesa ovvero un altro atto, anche di natura territoriale, che in base alla legislazione vigente comporti la variante al piano urbanistico ; per l apposizione del vincolo preordinato all esproprio e per conseguire la conformità dell opera è necessario procedere all adozione della variante urbanistica ai sensi dell art. 4 lettera j), della stessa L.R. 21 del 25.09.2015; la variante seguirà le procedure di approvazione stabilite dall art. 8 della Legge Regionale succitata Procedure per le varianti di livello comunale agli strumenti urbanistici dotati di rappresentazione schematica delle strategie di piano, ovvero di piano struttura ; ATTESO che l articolo 230 del Regio Decreto 27/07/1934, n. 1265, prevede che devono essere sottoposti al parere igienico sanitario i piani regolatori generali, i piani regolatori particolareggiati e i regolamenti edilizi dei Comuni; VERIFICATO che dalla lettura del summenzionato Regio Decreto non è precluso l ottenimento del parere prima dell approvazione di tali strumenti urbanistici nel caso la procedura prevista contempli anche la loro preventiva adozione; VERIFICATO altresì che nella L.R. 5/2007 e s.m.i. non vi è traccia in merito alla necessità di acquisire tale responso igienico-sanitario e meno ancora in quale fase procedurale occorra ottenerlo; RILEVATO altresì che le modifiche da introdurre nel vigente PRGC saranno tali solo ad avvenuta adozione della presente variante e che nel tempo intercorrente tra l adozione e l approvazione prevarranno comunque le previsioni più restrittive ovvero quelle vigenti o quelle nuove ma più limitative; RITENUTO quindi che il parere igienico sanitario della competente A.A.S. n. 5 può e deve essere ottenuto prima dell approvazione della presente variante, risultando tale procedura la più corretta per i seguenti motivi: le norme di salvaguardia che automaticamente si attivano con l adozione della strumento urbanistico permettono solo interventi nel rispetto delle norme più restrittive; solo a seguito dell avvenuta adozione si definiranno esattamente quali e quanti sono i punti di variante; anche le osservazione ed opposizioni da parte dei cittadini interessati vengono presentate tra l adozione e l approvazione della variante e che anch esse potranno produrre una modifica della variante stessa in fase di approvazione; l unico parere obbligatorio da ottenere prima dell adozione è quello idro-geologico già rilasciato dalla competente struttura regionale in sede di Piano Regolatore Generale Comunale e che non necessita per la presente variante;
VISTE le leggi con relative successive modifiche ed integrazioni: Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5; Legge Regionale 11 novembre 2009, n. 19; D.P.R. 8.06.2001, n. 327; Decreto Legislativo 152 del 03.04.2006; Legge Regionale n. 16 del 05.12.2008; Legge Regionale 25.09.2015, n. 21; DATO ATTO che il presente provvedimento non ha riflessi diretti o indiretti sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio dell'ente, pertanto si prescinde dalla richiesta del parere di regolarità contabile di cui all'art. 49 del D.Lgs 267/2000 e s.m.e i.; VISTO il parere favorevole del Responsabile dell Area Gestione del Patrimonio e Lavori Pubblici in ordine alla regolarità tecnica, come previsto dall art. 49 del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali 18 agosto 2000 n. 267/2000; RICHIAMATA la discussione registrata su supporto digitale conservato agli atti; S I P R O P O N E 1. di approvare il progetto di fattibilità relativo ai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza tratto ex S.P. 43 a firma dell ing. Giovanni De Pin dello studio tecnico Diesse, formato dai seguenti elaborati: Relazione generale; Tav. PP01 Inquadramento scala 1:25000/1:5000/1:2000; Tav. PP02 Stato di fatto - Pianta e sezioni trasversali scala 1:500/1:200; Tav. PP03 Progetto - Planimetria e sezioni tipo scala 1:500/1:100; 2. di adottare, per le motivazioni riportate in premessa, il progetto di Variante Urbanistica n. 17 al vigente P.R.G.C. ai sensi dell art. 4 comma J) della L.R. 21 del 25.09.2015, costituito dai seguenti elaborati facenti parte integrante e sostanziale del presente atto, anche se non materialmente allegati, a firma dell ing. Giovanni De Pin: Relazione di accompagnamento alla variante urbanistica del P.R.G.; Relazione paesaggistica; Verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (V.A.S:); Tav. Var 01 Estratto di PRGC Stato di fatto scala 1:2000; Tav. Var 02 Estratto di PRGC Area del vincolo preordinata all esproprio scala 1:2000; Tav. Var 03 Estratto di PRGC Progetto scala 1:2000; Asseverazione art. 5 L.R. 21/2015, non incidenza sui siti di interesse comunitario e sulle zone di protezione speciale, non incidenza sui vincoli di cui al D.Lgs. 42/2004 e non necessita di richiesta parere artt. 10 e 11 L.R. 27/1988 e ss.mm.ii; 3. di dare atto che con la deliberazione n. 48 del 20.03.2017 la Giunta Comunale ha ritenuto la variante n. 17 al PRGC in oggetto citata non assoggettabile alla procedura di VAS facendo proprie le considerazioni riportate nel documento Verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e nella relazione istruttoria a firma dell arch. Golfredo Castelletto dell Area Sviluppo e Tutela del Territorio; 4. di prendere atto, altresì, delle risultanze conseguenti alla valutazione degli aspetti paesaggistici di cui al documento Relazione paesaggistica al fine della valutazione degli aspetti paesaggistici (ai sensi del
D.P.C.M. 12 dicembre 2005), redatto dall Ing. Giovanni De Pin, per gli effetti del comma 8, dell art. 8 della L.R. n. 21/2015; 5. di prendere atto che, conseguentemente a quanto deliberato ai punti precedenti, viene costituito il vincolo preordinato all esproprio, sulle aree che per effetto dell approvazione del progetto preliminare dell opera pubblica, sono interessate dall esproprio, così come individuate nell elaborato Relazione di accompagnamento alla variante urbanistica del P.R.G. elenco delle ditte interessate facente parte del progetto stesso ; 6. di precisare che la variante in argomento seguirà, ai fini dell approvazione, le procedure di cui all art. 8 della L.R. n. 21/2015 e s.m.e i.; 7. di dare atto che le eventuali prescrizioni del parere di cui all articolo 230 del Regio Decreto 27/07/1934, n. 1265, che verrà richiesto e rilasciato prima dell approvazione delle presente variante, saranno recepite negli elaborati di variante che verranno presentati per l approvazione medesima; 8. di incaricare il Responsabile dell Area Sviluppo e Tutela del Territorio e il Responsabile dell Area Gestione del Patrimonio e Lavori Pubblici di sovrintendere agli adempimenti necessari per la successiva approvazione, entrata in vigore ed attuazione della presente variante al PRGC secondo quanto disposto dalla normativa regionale richiamata al punti precedenti. Stante l'urgenza, S I P R O P O N E di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi art. 1 comma 19 della L.R. n. 21/2003 e s.m.e i..- ""