PROTOCOLLO D INTESA PER L ATTUAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AI SENSI DELLA L.R. 18/2016 ********** TRA

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PROTOCOLLO D INTESA PER L ATTUAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AI SENSI DELLA L.R. 18/2016 ********** TRA la Sovraintendenza agli studi della Regione autonoma Valle d Aosta nella persona del dott. Fabrizio Gentile, Sovraintendente agli studi - Coordinatore, in esecuzione della deliberazione della Giunta n. 548 in data 28 aprile 2017 il Consiglio permanente degli enti locali (di seguito denominato CPEL), con sede in Aosta, Piazza Narbonne n. 16, codice fiscale e Partita Iva: 91045290078, in persona del Presidente, signor Franco Manes, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera dell Assemblea del CPEL n. 1/2017 del 18 luglio 2017, esecutiva, con la quale è stato altresì approvato lo schema del presente protocollo d intesa, anche per il tramite del Consorzio degli enti locali della Valle d Aosta (di seguito denominato CELVA), in virtù della convenzione sottoscritta in data 24 febbraio 2010; Premesso che La Sovrintendenza agli studi della Regione autonoma Valle d Aosta e il CPEL: - condividono l obiettivo di promuovere un modello economico e sociale basato sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; - ritengono che il sistema di istruzione e formazione sia lo strumento primario per un efficace sviluppo umano e professionale, capace di sostenere l inserimento qualificato dei giovani nel mercato del lavoro e di soddisfare il fabbisogno di competenze della nostra Regione; - ritengono che il sistema di istruzione rappresenti il luogo privilegiato nel quale favorire l acquisizione da parte dei giovani delle competenze necessarie ad agevolare la transizione ai successivi percorsi di studio o di lavoro anche attraverso un uso ad ampio spettro di nuove tecniche e metodologie didattiche; - condividono l idea che il raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo, le innovazioni prodotte dalla

ricerca scientifica e tecnologica sia strategico e funzionale all innalzamento della qualità del servizio offerto dalla scuola; - ritengono che le istituzioni locali, nelle loro diverse articolazioni territoriali, possano contribuire in modo determinante a mantenere il legame tra il mondo della scuola e le comunità locali, rafforzando così il senso di appartenenza e la progettualità delle nuove generazioni; - condividono l idea che la cittadinanza attiva delle nuove generazioni si esprima pienamente attraverso una presenza significativa nella vita della comunità, anche attraverso il contatto diretto con le attività delle istituzioni locali, per loro caratteristiche le più vicine ai cittadini e ai loro bisogni; VISTO - la legge regionale n. 19 del 26 luglio 2000 Autonomia delle istituzioni scolastiche ; - la legge delega 28 marzo 2003, n. 53 per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; - il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 "Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53"; - il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 "Definizione delle norme generali relative all alternanza scuola lavoro, a norma dell art. 4 della legge 28 marzo 2003 n. 53; - il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 recante norme concernente il riordino degli Istituti professionali, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 recante norme concernenti il riordino degli Istituti tecnici ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;

- il Decreto Interministeriale 211 del 7 ottobre 2010, "Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento." - la direttiva del MIUR 28 luglio 2010 n. 65 "Linee guida per il passaggio al Nuovo Ordinamento degli Istituti Professionali a norma dell'art. 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 87; - la direttiva del MIUR 28 luglio 2010 n. 57 "Linee guida per il passaggio al Nuovo Ordinamento degli Istituti Tecnici a norma dell'art. 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 88; - la direttiva 16 gennaio 2012, n. 4 Linee Guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli Istituti Tecnici a norma dell'articolo 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88; - la direttiva 16 gennaio 2012, n. 5 Linee Guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli Istituti Professionali a norma dell'articolo 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87; - le risoluzioni e gli atti dell'unione europea in materia di istruzione, formazione e lavoro, tra cui la Comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010 "Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva"; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti; - la legge regionale 3 agosto 2016, n. 18, Disposizioni per l'armonizzazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti), con l'ordinamento scolastico della Valle d'aosta ; - la deliberazione della Giunta regionale n. 188 in data 17 febbraio 2017 Approvazione della costituzione di un Comitato tecnico regionale per l alternanza scuola lavoro nelle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado della Regione, in attuazione dell art. 7 della legge regionale n. 18/2016 ; - la deliberazione della Giunta Regionale n. 367 del 31 marzo 2017 Approvazione dei criteri e modalità per l organizzazione didattica, per il sistema tutoriale, per la valutazione e per la certificazione delle competenze dei percorsi in alternanza

scuola lavoro e della realizzazione di una attività di formativa destinata ai docenti delle scuole che realizzeranno percorsi di alternanza scuola lavoro ; - la convenzione di assistenza, collaborazione e supporto tra il CPEL e il CELVA sottoscritta in data 24 febbraio 2010. Tutto ciò premesso, si conviene e si stipula quanto segue Art. 1 Finalità Nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole istituzioni scolastiche in tema di Piano dell offerta formativa, le parti si impegnano a collaborare tra loro per costruire un legame tra le Istituzioni scolastiche della Regione e gli enti locali che permetta di contribuire a rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro, offrendo agli studenti occasioni qualificate di alternanza scuola lavoro, così che essi possano acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro. Art. 2 Impegni delle parti Nell ambito delle sue competenze istituzionali, il CPEL, anche per il tramite del CELVA, si impegna a: - assicurare la diffusione dei principi dell alternanza scuola lavoro tra i propri associati; - favorire forme strutturate di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e gli enti locali come di seguito esemplificate: 1. eventuali incontri informativi presso le scuole sull organizzazione e il funzionamento degli enti locali; 2. collaborare con i docenti referenti delle istituzioni scolastiche per la progettazione di percorsi di formazione in alternanza; 3. inserimento degli studenti in alternanza negli enti locali e nelle strutture e servizi da essi dipendenti, sulla base di apposite convenzioni stipulate dalle istituzioni scolastiche, secondo uno schema di convenzione-tipo che, allegata al presente Protocollo, ne costituisce parte integrante;

4. utilizzo dello strumento del project work per incarichi di fornitura di beni e/o servizi da parte delle scuole che utilizzano la metodologia didattica dell impresa formativa simulata. Nell ambito delle sue competenze istituzionali, la Sovraintendenza agli studi, attraverso l Ufficio Supporto autonomia scolastica, si impegna a: 1. garantire la diffusione del presente Protocollo presso le Istituzioni scolastiche per il conseguimento degli obiettivi condivisi dalle parti e qui espressi; 2. realizzare attività formative per il personale degli enti locali, finalizzato a conoscere i contenuti dei criteri di cui alla DGR 367/2017, che ha dato concreta attuazione all art. 7 della l. r. 18/2016 relativo all alternanza scuola lavoro; 3. realizzare attività formative per il personale degli enti locali che si renderà disponibile a svolgere le funzioni di tutor interno; 4. promuovere il coordinamento degli inserimenti degli studenti in alternanza presso gli enti locali, anche attraverso il Registro Nazionale tenuto presso la Chambre Valdôtaine des entreprises et des activités libérales. Art. 3 Monitoraggio e valutazione Per un efficace realizzazione degli obiettivi del presente Protocollo, al termine di ogni anno scolastico, le parti si impegnano a promuoverne e verificarne le modalità di attuazione, riferendo in tal senso al Comitato Tecnico Regionale per l alternanza scuola lavoro, costituito con DGR 188/2017. Art. 4 Durata Il presente Protocollo decorre dalla data della sua sottoscrizione ed ha durata sino al 31 agosto 2020. Il protocollo è oggetto di revisione congiunta ove si dovesse rendere necessaria in relazione agli esiti della valutazione periodica delle attività realizzate e/o a seguito di motivata richiesta di una parte. Esso potrà essere modificato in qualunque momento, su richiesta di uno dei firmatari, e potrà essere rinnovato alla scadenza su espressa determinazione degli stessi. Art. 5 Disposizioni finali

Il presente protocollo d intesa è firmato digitalmente ai sensi del testo unico DPR 28 dicembre 2000, n. 445, del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e norme collegate. È conservato con modalità informatiche dai firmatari e pubblicato sui rispettivi siti istituzionali. Letto, approvato e sottoscritto. Per la Sovraintendenza agli studi della Regione autonoma Valle d Aosta Il Coordinatore, Fabrizio Gentile Per il Consiglio permanente degli enti locali Il Presidente, Sig. Franco Manes