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Transcript:

Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali Verbale n. 17/2006 Seduta del 17 ottobre 2006 Il giorno 17 ottobre 2006 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede dell Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con nota prot. n. 16380 del 12 ottobre 2006 Partecipano alla seduta i Consiglieri: Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto NERVEGNA Antonio Presidente Forza italia 5 presente BERETTA Nino Vicepresidente Uniti nell Ulivo - DS 7 presente MANFREDINI Mauro Vicepresidente Lega Nord Padania Emilia e Romagna 3 AIMI Enrico Componente Alleanza Nazionale 4 BORTOLAZZI Donatella Componente Partito dei Comunisti Italiani 1 CARONNA Salvatore Componente Uniti nell Ulivo - DS 5 presente GUERRA Daniela Componente Verdi per la Pace 2 MANCA Daniele Componente Uniti nell Ulivo - DS 1 presente MASELLA Leonardo Componente Partito della Rifondazione Comunista 3 MONACO Carlo Componente Per l Emilia-Romagna 1 MONARI Marco Componente Uniti nell Ulivo-DL Margherita 3 presente MONTANARI Roberto Componente Uniti nell Ulivo - DS 2 presente NANNI Paolo Componente Italia dei Valori con Di Pietro 1 presente NOE Silvia Componente Unione Democratici Cristiani e di Centro 1 RICHETTI Matteo Componente Uniti nell Ulivo-DL Margherita 4 presente RIVI Gian Luca Componente Uniti nell Ulivo - DS 2 presente VARANI Gianni Componente Forza Italia 4 presente ZANCA Paolo Componente Uniti nell Ulivo - SDI 1 Sono presenti: Curzio (Direttore generale Assemblea legislativa), Martelli (Serv. Gestione e sviluppo Assemblea legislativa), Celletti (Serv. Comunicazione e stampa Assemblea legislativa) Presiedono la seduta: Antonio Nervegna e Nino Beretta Assiste la segretaria: Claudia Cattoli Resocontista: Simonetta Mingazzini Sede: Viale A. Moro, 50-40127 Bologna - Segreteria: : tel. 051 639.5356 639.5757 639.5794 639.5896 - fax 051 516372 E-mail: SegrCommI@regione.emilia-romagna.it - Sito internet: http:// assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/fr_comm1_index.htm

Il presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta. - Approvazione del verbale n. 16 del 2006. La Commissione all unanimità dei presenti approva il verbale n. 16 relativo alla seduta del 10 ottobre 2006. 1802 - Proposta recante: Bilancio di previsione dell Assemblea legislativa dell Emilia-Romagna per l esercizio finanziario 2007. Bilancio pluriennale per gli esercizi finanziari 2007-2009 (deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 188 del 09 10 06) CURZIO illustra la proposta. La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti nell ulivo DS, Uniti nell ulivo DL Margherita, Italia dei valori, Forza Italia), nessun contrario o astenuto. Entra il consigliere Varani. 1803 - Proposta recante: Bilancio di previsione dell Assemblea legislativa dell Emilia-Romagna per l esercizio finanziario 2006. Variazione di bilancio (deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 190 del 09 10 06) CURZIO illustra la proposta. La Commissione esprime parere favorevole con 34 voti a favore (Uniti nell ulivo DS, Uniti nell ulivo DL Margherita, Italia dei valori, Forza Italia), nessun contrario o astenuto. Il Presidente NERVEGNA propone un inversione nell esame dei progetti di legge all ordine del giorno. La Commissione concorda. 44 - Progetto di legge di iniziativa del consigliere Ridolfi: Riorganizzazione della Polizia municipale della Regione Emilia-Romagna: istituzione della Polizia di quartiere (25 05 05) Relatore consigliere Gianni Varani 2

Il Presidente NERVEGNA ricorda che nella seduta del 14 febbraio 2006 il relatore aveva già illustrato il progetto di legge e dichiara aperta la discussione generale. Il consigliere RIVI interviene richiamando la legge organica sul settore, di riforma della disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza, che l Assemblea legislativa ha approvato nel 2003 (legge regionale n. 24 del 2003). La proposta in oggetto va contro lo spirito con cui la Regione Emilia-Romagna ha inteso disciplinare la materia. Per questo motivo anche a nome del proprio gruppo assembleare esprime un voto contrario. La Commissione, con distinte votazioni di identico contenuto, esprime parere contrario con 25 voti contrari (Uniti nell ulivo DS, Uniti nell ulivo DL Margherita, Italia dei valori), 9 voti a favore (Forza Italia), nessun astenuto. 24 - Progetto di legge di iniziativa del consigliere Ridolfi: Romagna: determinazione dei confini storici (24 05 05) Relatore consigliere Antonio Nervegna Il Presidente NERVEGNA affida la Presidenza al Vice Presidente BERETTA e procede all'illustrazione del progetto di legge in qualità di relatore. Il Presidente NERVEGNA puntualizza che il progetto in esame non tratta della questione inerente l autonomia della regione Romagna. Richiama la risoluzione n. 2512 approvata dal Consiglio Regionale nell anno 1986, avente ad oggetto l installazione di cartelli di delimitazione della terra di Romagna. Nel documento approvato dal Consiglio si ribadiva che la Romagna, pur essendo parte della Regione Emilia-Romagna, meritava una propria delimitazione dal punto di vista geografico. Invita a tener conto di questa risoluzione già adottata dal Consiglio regionale, al fine di valorizzare il territorio e promuoverne i prodotti tipici, ribadendo che di questo tratta il progetto di legge e non della autonomia della Romagna. Il Presidente BERETTA dichiara aperta la discussione generale. Il consigliere MANCA prende atto che l impostazione iniziale del proponente corrispondeva ad una precisa strategia, a suo parere di natura politica, volendo identificare confini storici che le produzioni agricole non hanno mai richiesto. Ritiene la proposta strumentale a finalità politiche. Afferma che la Regione Emilia-Romagna è consapevole della propria storia e del proprio futuro. Ritiene inesistente la necessità di avere una segnaletica per 3

identificare i confini, sia dal punto di vista agricolo che commerciale. La proposta di porre confini interni alla regione ha già avuto un riscontro chiaro da parte dei cittadini in occasione della consultazione referendaria sulle modifiche costituzionali. La Regione Emilia-Romagna deve giocare una sfida in ambito nazionale ed europeo abbandonando logiche separatiste; la Regione Emilia- Romagna è tra le prime d Europa, proprio perché unita. Non si sente il bisogno né di confini né di cartelli per delimitare denominazioni di origine che sono già menzionate nei prodotti. Inoltre già i Consorzi provvedono a difendere le denominazioni tipiche. Sia nel merito che nelle intenzioni esprime una posizione contraria senza paura di una sfida globale, per far giocare un ruolo sia all Emilia che alla Romagna. Aggiunge che se si dovesse guardare al futuro attraverso la storia medievale diel Paese, si rinuncerebbe al futuro stesso. La sfida è costituita dall Europa e dalla globalizzazione. Le produzioni tipiche, tanto più saranno in grado inserirsi e mantenersi in questo processo, quanto più saranno in grado di risultare vincenti. Dichiara pertanto il proprio voto contrario. Esce il consigliere Nanni. Il consigliere VARANI riconosce che il proponente si batteva politicamente per l autonomia della regione Romagna, tuttavia ritiene che respingendo questa proposta si perda un occasione. Ricorda che si stanno moltiplicando i marchi e le denominazioni di origine, anche forzando, in alcuni casi, l aggregazione di territori che storicamente non lo erano. Il marchio di Romagna sarebbe comunque un valore aggiunto, e si potrebbe cogliere questa occasione per promuoverlo meglio. Giudica sbagliato non voler identificare la Romagna, in quanto, con l approvazione di questo progetto da parte della maggioranza, si acquisirebbe consenso, non lo si perderebbe. Sarebbe uno strumento ulteriore per affrontare meglio la globalizzazione, intelligente da punto di vista del marketing territoriale. Se invece si vuole porre la questione della regione Romagna fino in fondo, allora la strada democratica sarebbe quella della consultazione popolare. Sul tema, l ipertrofia politica difensiva della maggioranza impedisce di cogliere questa opportunità. Il consigliere MANCA ritiene che gli ambiti ed i territori abbiano già valorizzato i prodotti tipici di quella zona, senza il bisogno di leggi che ne delimitassero i confini. Non rinuncia al merito della questione, bensì a questo progetto di legge perché le produzioni tipiche hanno già una loro denominazione di Romagna. Per valorizzare il vino, ad esempio, occorre il Made in Italy, men che meno occorrono i confini di Romagna. Il consigliere MONTANARI sottolinea che ogni tipicità riconosce una qualità che deriva da quel confine storico o va oltre quel confine. In Emilia-Romagna non c è 4

nessun prodotto che stia dentro quel confine. Se si vuole ragionare come promuovere la tipicità, non si parla di questi confini e si parla d altro. Ricorda che personalmente ha condotto una battaglia contro l autonomia della Romagna e l opinione della maggioranza è che una Regione significherebbe più tasse, meno investimenti e la rottura di una coesione che è vincente per la sfida alla globalizzazione. La tipicità, per vincere in Europa, ha bisogno di una Regione forte; ritiene che dividere significhi ledere la dimensione della Regione che considera essere una dimensione minima per stare nella globalizzazione. La tipicità dei prodotti non può essere rinchiusa dentro confini. Il consigliere VARANI invita a non confondere il voto amministrativo con la proposta di una consultazione popolare. Ritiene tuttavia indiscutibile che ci sia una identità romagnola e che sia fuorviante richiamare i costi dei vari enti perché non è dimostrato che ci sarebbero costi maggiori se si costituisse la regione Romagna e ad esempio si riducessero le province. Il discorso sarebbe più ampio e richiamerebbe i costi delle pubbliche amministrazioni in Italia. Per il presidente NERVEGNA è stato inevitabile che la discussione cadesse sulla questione dell autonomia politica e amministrativa della Romagna, nonostante il progetto di legge riproponesse la stessa logica che il Consiglio regionale aveva in precedenza sostenuto. Ritiene infatti non sia facile abbandonare logiche che, negli ultimi anni, hanno caratterizzato il centro destra in modo diverso dal centro sinistra. Il Presidente BERETTA dichiara conclusa la discussione generale. La Commissione, con distinte votazioni di identico contenuto, esprime parere contrario con 24 voti contrari (Uniti nell ulivo DS, Uniti nell ulivo DL Margherita), 9 voti a favore (Forza Italia), nessun astenuto. La seduta termina alle ore 15,30. Verbale approvato nella seduta del 7 novembre 2006. La Segretaria Il Presidente Il Presidente Claudia Cattoli Antonio Nervegna Nino Beretta 5