Associazione per la cooperazione internazionale e le adozioni a distanza ONG ONLUS Newsletter n. 57 marzo 2010 Silvia Bonanomi Greta Pini Pierre Legros Natalja Colombo sommario Sahongo: goccia dopo goccia verso lo sviluppo Effetti perversi della globalizzazione sessuale Il Sole in Cambogia: sintesi del progetto. e della crisi finanziaria in Cambogia Cifa Onlus Nuovi arrivi nello staff Ecpat Italia Solidarietà a distanza Campagna di Pasqua 2010 Sahongo: goccia dopo goccia verso lo sviluppo Arrivo a Sahongo quasi per caso, senza avvisare nessuno e per una visita molto rapida: oggi il lavoro in ufficio a Ouagadougou è stato più rapido del previsto e quindi decido insieme all equipe locale di fare un salto a Sahongo per una visita fuori programma. È quasi l una del pomeriggio, lungo la strada incontriamo qualche bambino che torna da scuola e qualche donna a piedi o in bicicletta, che sbriga le sue faccende. Alcune portano sulla testa delle fascine per accendere il fuoco, altre tornano dal mercato dove hanno venduto i prodotti (pochi) della terra o dove hanno messo in vendita qualche piatto pronto. A quest ora del pomeriggio la campagna è tranquilla, quasi spopolata. Il raccolto è stato ultimato da tempo e il lavoro nei campi è terminato, in attesa delle piogge del prossimo giugno. Tutto intorno a me stoppie bruciate e terra riarsa dal sole e dal vento e il silenzio, che sempre accompagna il viaggiatore, che si sposta dalla capitale Ouagadougou verso i villaggi. È gennaio. Anche in Burkina è inverno, con una differenza rispetto all Italia: ci sono trenta gradi. Nonostante questo i burkinabè sono coperti con maglioni e giacche a vento. Trenta gradi sono una temperatura molto rigida per loro, che guardano con un sorriso le mie maniche corte e i sandali, che ho indossato fin dall arrivo all aeroporto di Ouagadougou il 20 gennaio. Non ho grandi aspettative rispetto a questa visita a Sahongo. L orario non è dei migliori, temo che tutti gli abitanti siano nelle case, inoltre nessuno ci attende, ho dei forti dubbi sulle costruzioni e sulle attività che riuscirò a visitare. Arrivata al villaggio la prima grande sorpresa. Attorno al pozzo un contadino sta facendo abbeverare la sua mandria. Per farlo sta utilizzando l apposita vasca di raccolta delle acque, costruita vicino Segue ll Sole Ong Onlus è su Facebook aggiungici tra gli amici!
segue dalla prima pagina alla pompa d acqua. Il punto d acqua è ben tenuto e pulito. Nonostante la polvere di questi giorni, il piazzale su cui è collocata la pompa viene spazzato regolarmente dalle donne del villaggio. Tutto intorno alla pompa, per evitare la creazione del fango, la comunità ha sparso della ghiaia. Prima della realizzazione del pozzo gli abitanti di Sahongo dovevano percorrere un lungo tratto di strada alla ricerca dell acqua. Il pozzo nel villaggio è considerato, quindi, il bene più prezioso per tutta la comunità, la sua pulizia e manutenzione vengono controllate assiduamente e dopo la costruzione del pozzo si è costituito un Comitato di Gestione, composto da cittadini, che controllano il buon utilizzo della pompa d acqua. L uso del pozzo non è gratuito, tutti gli abitanti pagano una piccola quota annuale che dà accesso all acqua. Anche il Centro di Formazione è aperto e funzionante. Al mio arrivo vengo accolta da due donne intente a sistemare i registri del microcredito. Una di loro mi accompagna a vedere la sala dove viene realizzata la tintura dei tessuti. Con orgoglio mi mostra le stoffe appena realizzate. Hanno fantasie meravigliose create utilizzando tecniche apprese durante la formazione offerta dal Progetto di lotta contro la povertà finanziato da Fondazione Cariplo, Fondation Assistance Internationale e Regione Lombardia. Le donne mi spiegano che questi tessuti vengono venduti nei mercati locali, serviranno per realizzare i vestiti migliori e soprattutto verranno utilizzati come pagne, i teli di stoffa che le donne burbinabè avvolgono attorno alle loro schiene per sostenere i neonati. Il commercio di questi tessuti è molto florido e, con una punta di soddisfazione, mi raccontano che la fama della qualità dei tessuti ha iniziato a diffondersi e alcune donne dei villeggi vicini arrivano direttamente a Sahongo per acquistarli. Poco più avanti, approfittando dell ombra di un grande albero alcune donne filano utilizzando un rudimentale telaio. Anche l uso di questo strumento è stato reso possibile grazie al progetto sviluppato da Il Sole. Le due filatrici mi stupiscono per la loro concentrazione: scambiano con me un breve saluto e poi si rituffano nel lavoro. Anche per l uso dei telai e del Centro di formazione viene pagata una piccolissima quota annuale, una sorta di abbonamento al servizio. Eventuali riparazioni o acquisti di attrezzature funzionali all uso del centro saranno possibili senza dover chiedere a Il Sole o ad altri di intervenire economicamente. Gli abitanti di Sahongo sono, quindi, diventati autonomi, non hanno più bisogno de Il Sole o di altri per garantire il benessere della propria comunità. Nonostante il caldo la visita a Sahongo mi ha rinfrescata : molto spesso il lavoro nell ufficio italiano si trasforma in una corsa contro il tempo per confezionare progetti, nel rispetto delle scadenze e nel rispetto di tutte le richieste dei donatori. Si perde, nella fretta, il senso di quello che si sta facendo. Oggi a Sahongo ho ritrovato i motivi e lo spirito del mio lavoro: insieme agli abitanti di Sahongo, all equipe locale, ai colleghi e ai sostenitori de Il Sole sto cooperando per garantire una vita migliore ad altre persone, uguali a me. I risultati raggiunti a Sahongo e il fatto che oggi non abbiano più bisogno di noi per continuare le attività iniziate dal progetto significa che abbiamo fatto una buona cooperazione e che il nostro compito a Sahongo è finito. Per una volta sono davvero contenta di sentirmi inutile. Silvia Bonanomi Il Sole Newsletter - 2
Il Sole in Cambogia: sintesi del progetto. L associazione Il Sole, Cifa Onlus e la rete Ecpat Italia stanno strutturando un progetto di assistenza psicologica e sociale per le prostitute cambogiane e per i loro bambini nella capitale Phnom Penh. Contesto specifico: Lo sfruttamento della prostituzione in Cambogia è esploso a partire dagli anni 90, con la nascita di un vero e proprio mercato del sesso che coinvolge molti settori della società. Si stima che nella sola municipalità di Phnom Penh operino più di dieci mila prostitute, la maggior parte delle quali sono costrette a vendere il proprio corpo per contribuire alla sussistenza familiare e sono prive di qualsiasi forma di assistenza sanitaria e psicologica. Finora le Ong che operano in Cambogia non hanno dedicato una specifica attenzione al problema della prostituzione in sé, focalizzandosi piuttosto sul fenomeno del traffico; questa scelta è anche dipesa dall assenza di personale appositamente formato per intervenire a livello psico-sociale sulle donne che si prostituiscono. Beneficiari: I beneficiari diretti del progetto sono le prostitute, che usufruiranno del servizio di assistenza psicologica e sociale (circa trenta donne per ogni mese di attività del consultorio), oltre a venti figli di prostitute che saranno ospitati e tutelati in un giardino d infanzia. Beneficiari indiretti sono le loro famiglie e l intera comunità. Cifa Onlus Nasce nel 1980 come organizzazione non governativa, impegnata nella tutela dei diritti fondamentali dei bambini del mondo, secondo i principi stabiliti dall ONU, nella Convenzione sui Diritti dell Infanzia. L associazione si occupa del miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti in situazione di bisogno o in stato di abbandono, si impegna a garantire loro un identità, una famiglia ed una crescita armoniosa e promuove la cultura dei diritti dell infanzia, come sancito nella convenzione ONU. Cifa Onlus persegue questa finalità in più modi e con più strumenti: Cooperazione allo sviluppo: attraverso progetti di cooperazione internazionale a favore dell infanzia, realizzati in collaborazione con partner locali. I progetti sono rivolti alla prevenzione dell abbandono dei minori e alla promozione dei loro diritti. Viene favorito il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti, il soddisfacimento dei loro bisogni fondamentali (acqua, cibo, assistenza sanitaria, istruzione e protezione). Adozioni internazionali: attraverso questo strumento garantiamo una famiglia a tutti quei minori che non hanno la possibilità di crescere in un ambiente familiare adeguato all interno del proprio Paese. Cifa si occupa inoltre dell affiancamento degli aspiranti genitori adottivi nel processo di accrescimento della consapevolezza di sé e delle proprie capacità genitoriali nel percorso di adozione e nell inserimento del minore. Promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza: attraverso le attività di educazione allo sviluppo Cifa promuove quanto sancito dalla convenzione ONU sui diritti dell infanzia e una cultura della cooperazione quale strumento per il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti. Attraverso l attività di promozione della cultura dell adozione Cifa sostiene la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti; favorisce l accettazione della diversità quale valore di arricchimento per i futuri genitori e per la comunità accogliente, con particolare attenzione alla scuola. Per ulteriori informazioni www.cifaong.it Il progetto: L obiettivo è l apertura del primo consultorio psicologico e sociale per donne sessualmente sfruttate a Phnom Penh. La prima parte del progetto consisterà nell apertura di un giardino d infanzia dove poter ospitare circa venti bambini, figli di prostitute, garantendo loro assistenza e protezione. In questo modo, oltre a rendere migliore la vita dei bambini, si contribuirà a creare quel clima di fiducia necessario affinché le donne frequentino il consultorio. Allo stesso tempo, il buon funzionamento del giardino d infanzia faciliterà l allontanamento delle donne dai circuiti della prostituzione, dato che molte di loro sono costrette a svolgere questa attività per poter nutrire i propri figli. La seconda parte del progetto consisterà nell entrata in funzione del consultorio, che si avvarrà della collaborazione di assistenti sociali coordinati da una dottoressa in psichiatria. Il consultorio potrà seguire fino a trenta donne contemporaneamente per ogni mese di attività. Le terapie di aiuto alle prostitute saranno condotte secondo gli standard internazionali, chiaramente applicati alla specificità del contesto. Parallelamente alle attività svolte nel consultorio, saranno condotte ricerche sulla riabilitazione psicologica delle donne vittime di sfruttamento. I risultati di queste ricerche verranno resi disponibili per pubblicazioni su riviste di settore. Ecpat Italia È un acronimo per End child prostitution, pornography and trafficking, cioé Porre fine alle prostituzione minorile, alla pedopornografia e alla tratta di minori. È nata come campagna di mobilitazione internazionale nel 1991 a Bangkok. Oggi è presente nel mondo in oltre 70 paesi. È l unica rete internazionale di associazioni, che si occupa di contrastare lo sfruttamento sessuale a fini commerciali in tutte le sue forme: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di bambini a scopo di sfruttamento sessuale ed edopornografia. Ecpat nasce In Italia nel 1994 come campagna, cominciando fin da subito a lavorare in stretto rapporto con le Istituzioni. Nel 1998, in virtù della sua azione di lobbying, il Parlamento italiano approva la legge 269/998 contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale a danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù. Questa legge è stata ulteriormente raffinata e migliorata da un altro successo: la legge 38/06, sempre promossa da Ecpat, che le è valsa il Premio solidarietà 1998. Oggi Ecpat, oltre all azione di lobbying tesa a monitorare le leggi e orientare il mondo delle istituzioni, sostiene progetti di prevenzione e di recupero, campagne di comunicazione nazionali e attività di formazione. A livello internazionale l associazione interviene in diversi Paesi. In Cambogia con il Progetto amore che, attraverso il sostegno a distanza, garantisce ai bambini cambogiani accesso all istruzione, aiuto in beni e in denaro e controlli e cure mediche costanti. Sempre in Cambogia è stato avviato nel gennaio 2008 il progetto Impara a dire no, attività di formazione finalizzata alla prevenzione del traffico e dello sfruttamento sessuale dei bambini. In quattro scuole di Phnom Penh, frequentate anche dai bambini sostenuti a distanza col Progetto Amore, sono state organizzate lezioni sui Diritti dell infanzia e dell adolescenza e sulla prevenzione della tratta e dello sfruttamento sessuale e distribuiti depliant e manuali destinati ai ragazzi e agli insegnanti, per approfondire le stesse tematiche. In Laos invece il progetto di recupero delle piccole vittime di sfruttamento, consiste in programmi di riabilitazione socio-psicologica in centri specializzati. In Italia all azione di sensibilizzazione presso il largo pubblico Ecpat affiancata una formazione scientifica e qualificante per Forze dell ordine, magistrati, operatori sociali e tutti coloro che lavorano a stretto contatto con i bambini vittime di violenza. Per ulteriori informazioni www.ecpat.it Il Sole Newsletter - 3
Effetti perversi della globalizzazione sessuale e della crisi finanziaria in Cambogia Regno di Cambogia Dicembre 2009 L attuale crisi è il risultato di una concomitanza di molte crisi che si sono verificate nel 2008; crisi che hanno interessato il campo finanziario, ambientale (crisi ancora in atto) energetico, alimentare e sociale (redditi insufficienti, povertà, mancanza di assistenza sanitaria, crisi ancora in atto) ( M. Yunus, 2009). Sebbene queste crisi abbiano avuto inizio nei paesi ricchi, sono poi quelli poveri che pagano il prezzo più alto. In Cambogia, il decremento delle attività economiche e la chiusura di numerose fabbriche di vestiario e calzature, che davano lavoro ad oltre 140.000 persone, hanno aumentato la disoccupazione. A causa delle condizioni precarie di vita delle famiglie senza un lavoro, i figli lasciano la scuola e iniziano a vivere per strada chiedendo l elemosina. Le ragazzine rischiano di cadere nella rete della prostituzione. La povertà diffusa è anche causa di alcolismo e abusi di tipo fisico e sessuale all interno delle mura domestiche. Trenta anni di guerra, di cui quattro di spietato regime maoista e oltre una decade di comunismo, hanno totalmente distrutto la struttura sociale del paese, a cominciare da un sistema giudiziario inefficiente e corrotto. Il sistema sociale è costituito da caste e strati sociali dominanti quali politici, ricchi, militari e polizia che controllano il paese senza alcuna visione politica. Economicamente, gli anni 90 e il nuovo millennio hanno assistito all apertura della Cambogia verso estreme forme di capitalismo e corruzione, incluso una schiavizzazione o mercificazione degli esseri umani, senza precedenti (R. Poulin Università di Ottawa). Intrappolate in una povertà estrema e senza istruzione, donne indigenti sono arrivate nelle città per trovare una qualsiasi fonte di guadagno e sono finite nella rete del commercio sessuale. La prostituzione, infatti, non richiede alcuna istruzione o tipo di competenza. Con il passare degli anni, bande malavitose locali, collegate al crimine organizzato internazionale, hanno iniziato ad organizzare il commercio sessuale. Questa industrializzazione del commercio del sesso - che si presenta sotto forma legale nei bar e nei karaoke e sotto forma illegale attraverso il traffico nazionale e internazionale di donne e minori - genera profitti di milioni di dollari e trova l appoggio legale di ufficiali militari, politici e altri potenti. Pubblici ufficiali, fra cui una grossa maggioranza di funzionari di polizia e dell esercito, proteggono e legalizzano questi affari con ogni mezzo disponibile. Questo mercato del sesso si è sviluppato in seguito al massiccio dispiegamento della prostituzione (uno degli effetti della presenza di forze militari ben pagate, impegnate in operazioni di pace all inizio degli anni 90), all espansione senza precedenti del settore turistico in luoghi come Angkor Wat e alcune località di mare, all assenza di regole sull immigrazione, che permettono a migliaia di persone di entrare nel paese con fini sessuali, all utilizzo sempre più crescente di internet per trovare prostitute e scambiare files pornografici e all internazionalizzazione dei matrimoni combinati, particolarmente nel sud Corea, attraverso società legali. L industria del sesso, in precedenza considerata un fenomeno marginale, illegale e criminale, ha cominciato ad occupare una posizione strategica e centrale nell economia della Cambogia e nella sua apertura verso il capitalismo moderno. L entrata del paese nel mercato economico globale, dove non esistono regole, controlli e protezione della forza lavoro, specialmente di donne e minori, ha favorito lo sfruttamento economico, l oppressione sessuale, la marginalizzazione di coloro che sono più vulnerabili, la disoccupazione, la speculazione terriera, la corruzione, la migrazione nazionale e internazionale, lo sviluppo irregolare del paese e altre realtà correlate quali il razzismo e la povertà. Inoltre, imprese quali catene di hotel internazionali, compagnie aeree e l industria del turismo traggono grandi benefici dall industria sessuale. Il governo cambogiano in particolare i Ministri dell interno e del turismo, con il supporto delle Nazioni Unite e delle Ong locali - sono impegnati ad attivare leggi che contrastano gli effetti negativi del turismo sessuale e mirano a proteggere le donne e i bambini da ogni tipo di abuso. Tra queste misure prese dal governo, ci sono delle nuove leggi Segue Il Sole Newsletter - 4
Segue dalla quarta pagina contro il traffico umano. Tuttavia la loro attivazione è incerta e la corruzione dilagante fa sì che la loro applicazione non sia una priorità. La peggiore forma di abuso: il traffico umano Nel regno di Cambogia il traffico di donne e minori non è un fenomeno omogeneo. Come tutti i commerci illegali, l organizzazione del traffico umano va da attività su piccola scala ad operazioni complesse, su larga scala. Funzionari corrotti in Cambogia e, oltre i confini del paese, gruppi criminali internazionali quali la Mafia russa, la Triade cinese e bande criminali vietnamite sono coinvolti in questa mercificazione. Con l apertura dei confini, il miglioramento delle strade e degli aeroporti, la Cambogia sta vivendo un significativo aumento della migrazione, sia nazionale che internazionale. Tuttavia, non esiste un sistema legale adeguato che regoli la migrazione dei cambogiani in cerca di lavoro non qualificato oltre il confine. La turbolenta storia della Cambogia ha avuto un impatto profondamente negativo sullo sviluppo umano soprattutto per ciò che riguarda donne e minori. L alfabetizzazione dei bambini è la più bassa nei paesi del sud est dell Asia. La mortalità da parto è tra le più alte del mondo. Le strutture sociali e le tradizioni, segnate da lunghe guerre e dall abitudine alla violenza, ma anche caratterizzate dalla centralità della famiglia, dalla religione buddista, e dal sacro rispetto per i più anziani hanno generato un comportamento sottomissivo, che ha assunto un ruolo determinante in questo contesto sociale. Il governo e la sua amministrazione non si occupano dei problemi sociali, nonostante gli incoraggiamenti da parte delle Nazioni Unite e delle Ong. Opportunità limitate d istruzione e di formazione professionale hanno creato un consistente gruppo di giovani in cerca di lavoro non specializzato. La mancanza di lavoro e l inadeguatezza del settore agricolo a far fronte ai fabbisogni delle famiglie hanno costretto molti giovani a lasciare le campagne e a cercare lavoro altrove; da qui una migrazione irregolare e non uniforme dentro e fuori il paese, che rende questi giovani prede vulnerabili di abusi, soprattutto da parte dei trafficanti di esseri umani. Alcune delle cause comunemente menzionate per spiegare l emergere di tali abusi in Cambogia includono l arrivo dell Autorità provvisoria delle nazioni unite in Cambogia, l irregolare sviluppo economico dovuto all influsso della valuta straniera, la corruzione, la discriminazione fra gli stessi cambogiani (tra chi è povero o ricco e tra chi ha la pelle bianca o nera), la mancanza sempre più consistente di terreno agricolo produttivo, la pressione dei debiti, l assenza di vie sicure e legali per la migrazione, l aumento del turismo. Attualmente, la creazione di posti di lavoro non riesce a far fronte alla sempre più pressante offerta di forza lavoro. L urgente bisogno di maggiori possibilità di lavoro legale è un grosso problema a causa delle attuali condizioni economiche, che hanno visto la chiusura di fabbriche di abbigliamento e un significativo declino occupazionale nel settore delle costruzioni. In un recente passato le opportunità di impiego oltre i confini del paese (un enorme numero di Cambogiani lavorano illegalmente in Thailandia, soprattutto nei settori della costruzione e agricoltura) erano una soluzione per far fronte alla crescente offerta di forza lavoro. La presente situazione economica mondiale ha ridotto notevolmente le possibilità di lavoro internazionale. Seconde le attuali tendenze, i lavoratori si stanno muovendo verso altri settori molto più a rischio quali per esempio, l industria dell intrattenimento con i suoi bar, locali di karaoke e birrerie. Globalizzazione e strategie di sviluppo Dopo un lungo periodo di comunismo, la Cambogia è entrata in un processo di industrializzazione che ha avuto conseguenze molto negative. La Cambogia, come altri paesi dove vigeva il comunismo, era impreparata ad affrontare questa transizione verso un mercato ed economia globale. Lo sfruttamento sessuale è cambiato qualitativamente rispetto alla prostituzione del passato. I clienti sono divisi in due gruppi. Il gruppo internazionale, persone provenienti dai paesi ricchi quali turisti o il personale delle Ong e delle Organizzazioni internazionali presenti nel paese, che vogliono vivere un esperienza sessuale esotica con giovani donne ad un prezzo molto basso. La seconda e più vasta categoria è composta da cittadini cambogiani con un alto reddito, che si possono permettere prostitute a qualsiasi prezzo come e quando vogliono. Il settore sessuale è oggi diversificato, per far fronte a tutti i tipi di domanda. Un altro importante fattore, specialmente in Cambogia e in altri paesi asiatici, consiste nell accettazione della prostituzione e dello sfruttamento di un certo strato della popolazione come una normale strategia di sviluppo dell età moderna. Sotto la pressione dei debiti, molti di questi paesi sono incoraggiati e sostenuti dalle organizzazioni internazionali quali il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale a sviluppare il settore del turismo e l industria dell intrattenimento. Problemi affrontati dai bambini di strada a Phnom Penh Il collegamento tra prostituzione e bambini di strada è diretto. Personalmente abbiamo osservato che i ragazzi che vivono in strada, specialmente le ragazzine, cadono molto spesso nella rete della prostituzione. Questa realtà è ancora più evidente nelle aree turistiche dove la possibilità di prostituirsi è più alta. Questi bambini non hanno accesso a beni primari quali cibo, acqua potabile, vestiti, un riparo. Sono affetti da malattie per lo più curabili quali tubercolosi, epatite virale, pidocchi, infestazioni da vermi, tifo e Hiv che spesso sono causa di morte. Soffrono anche di malattie legate alla malnutrizione quali anemia, cecità notturna, rachitismo e scorbuto. Quando cadono vittime del traffico umano, alcuni sono trasportati all estero altri mutilati per guadagnare più soldi. Tutte queste realtà hanno anche un collegamento diretto con l abuso di sostanze stupefacenti. Questi bambini rischiano di contrarre e diffondere malattie sessualmente trasmettibili quali sifilide, gonorrea e Aids. I programmi di protezione e rifugio per il crescente numero di bambini di strada non sono sufficienti. Assassini di minori, pedofili e negozianti inferociti sono una minaccia constante per questi bambini e le loro vite disperate. I bambini di strada hanno un estremo bisogno di programmi e servizi di protezione e aiuto. Pierre Legros (Consulente Internazionale traffico umano) Il Sole Newsletter - 5
Nuovi arrivi nello staff Ho cominciato a lavorare in associazione a metà gennaio, supporto Francesca nella comunicazione, occupandomi dei social network e delle emergenze che di volta in volta si presentano. Ho quasi terminato il corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione e presto potrò dedicare molto più tempo ed energie al lavoro in associazione. L interesse per il mondo del volontariato mi ha portato nel 2007 a fare un esperienza di servizio civile, che mi ha dato molto a livello personale e mi ha fatto capire che il non-profit è il settore in cui vorrei lavorare una volta laureata. La possibilità di unire l interesse per le tematiche sociali con l opportunità di occuparmene ogni giorno è molto stimolante. Passo molto tempo in internet, navigando tra blog, forum e social network, approfondendo le mie passioni e appassionandomi a questo spazio sociale. Per interesse personale e per lavoro mi sono occupata di tematiche legate al consumo consapevole, al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile, il mondo della cooperazione internazionale è abbastanza nuovo per me. Nell ultimo anno mi sono avvicinata a questa realtà, dedicando qualche ora libera al volontariato nella bottega del Commercio equo del mio paese. L approccio con Il Sole è stato positivo fin dal primo incontro, l informalità con cui sono stata accolta mi ha permesso di trovarmi subito a mio agio con lo staff e di essere coinvolta attivamente nelle attività dell associazione. I progetti che Il Sole sta portando avanti sono ambiziosi e lo sono anche gli obiettivi che ci siamo dati per questo anno. Lavoriamo con la consapevolezza che il nostro lavoro serve ad aiutare tutti quei bambini che hanno bisogno di sostegno in Etiopia, Burkina Faso, India, Sri Lanka e presto anche in Cambogia e Benin. Spero di portare nuove idee e competenze a Il Sole, che contribuiscano a far crescere l associazione e i suoi progetti. Greta Pini Solidarietà a distanza Le lezioni della mattina sono terminate. Sto rientrando a casa per il pranzo e lungo il percorso ricordo. 1968: Cermenate classe prima La Direttrice è in visita alle classi del plesso per promuovere un iniziativa di sostegno ad un paese africano in cui la siccità ha bruciato i pochi campi coltivati, riducendo alla fame la già affamata popolazione. I bambini vengono invitati a portare a scuola dei viveri (pasta e scatolame) da spedire con una nave alla gente d Africa. Martina alza la mano: Maestra, domani è il mio compleanno e la mamma mi fa una torta. Io non la mangio e la porto a scuola da spedire ai bambini poveri. 1982: Casnate classe terza Abbiamo invitato un missionario che opera in Costa d Avorio. Racconta la difficile esistenza dei bimbi di laggiù. Iris prende la parola: Sì, sì: io domani porto tutti i miei risparmi. So dove li tiene la mamma: nella cassaforte in camera sua, dietro il quadro di Gesù. 2010: Casnate classe prima Cecilia, il nostro Sindaco dei Ragazzi è in missione nelle varie classi del plesso. Insieme ad un gruppetto di compagni illustra a tutti - in particolare a questi remigini - che cos è una adozione a distanza. Dopo l intervallo riprendo con i miei alunni la conversazione sull argomento. Davide interviene: Ieri la mamma mi ha dato i soldi per la merenda - mette la mano in tasca e la ritrae con poche monete sul palmo aperto - Io non l ho comperata. Tieni, maestra: sono per i nostri fratellini africani. Tempi diversi. Storie diverse. Iniziative diverse. Un solo grande cuore! Rifletto sulla seria responsabilità che noi genitori noi educatori abbiamo nei confronti dei giovani. Questi tre episodi raccontano meglio di tante parole la sensibilità innata nei bambini. Non siamo forse noi che li cresciamo con la conoscenza dei tanti problemi che affliggono la nostra Umanità, ma con una generosità controllata? Da alcuni anni ormai la scuola di Casnate con Bernate è impegnata nella raccolta di fondi per sostenere concretamente la salute, la crescita, l educazione di Addisalem, Biruk e Melat. Con gli amici Olivia, Francesca e Vittorio - e l interessamento della maestra Bea ci siamo avvicinati al territorio sconfinato delle adozioni a distanza. Sono ancora i piccoli della classe prima che mi sorprendono. Chiedono, domandano, vogliono sapere Un compagno ha portato in classe un nido vuoto trovato nel giardino di casa. Ragiono con loro sul fatto che non ci possono essere uova perché i piccoli vengono fatti nascere in primavera quando la stagione è più propizia. Anita interviene: Sì maestra, altrimenti i passerotti morirebbero di freddo. Anche i nostri amici dell Africa hanno il diritto di essere curati, di avere da mangiare, di giocare come facciamo noi, ma loro non sono fortunati e nascono sempre al freddo. La riflessione è molto sottile e qualcuno tra i compagni sorride perché dice che in Africa fa caldo. Ma Anita ha ragione! I nostri fratelli di adozione sono nati nelle condizioni meno favorevoli per poter sperare in una vita normale. E allora mi convinco sempre più che questi discorsi da grandi vanno fatti ai bambini fin da piccoli perché la loro mente, libera da tanti pregiudizi, e il loro cuore, ancora colmo di tanto amore, li fa essere più grandi della loro età. Natalja Colombo (Maestra presso la scuola primaria di Casnate) Il Sole Newsletter - 6
Da quest uovo può nascere un sorriso! Basta un contributo di 10 euro per l uovo di Pasqua de Il Sole, 10 euro per ridare il sorriso a bambine e bambini vittime di abusi e violenze sostenendo il progetto Fiori che Rinascono. Il progetto Fiori che Rinascono gestito da Il Sole è un intervento mirato al recupero psicologico e sociale di minori vittime di abusi ed è attualmente attivo in Etiopia e presto in Benin e Cambogia. L uovo è di finissimo cioccolato e contiene una speciale sorpresa arrivata direttamente dall India, grazie alla collaborazione con la Cooperativa di commercio Equo e Solidale Altro Spazio. Altro che un uovo qualunque! Per prenotare le uova telefona allo 031 275065. Il Sole Onlus Via L. Leoni, 20 22100 Como www.ilsole.org info@ilsole.org Il Sole Newsletter - 7
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