SEZIONE 4: Misure di primo soccorso SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso, suddivise secondo le pertinenti vie di esposizione 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati 4.3. Indicazione dell eventuale necessità di consultare imm. un medico e trattamenti speciali SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza 6.2. Precauzioni ambientali 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica 6.4. Riferimento ad altre sezioni 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura 7.2. Condizioni per l immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità (disposizioni relative alla ventilazione, progettazione specifica dei locali o dei contenitori di stoccaggio..) 7.3. Usi finali particolari SEZIONE 8: Controllo dell esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo - valori limite di esposizione professionale, compresi i valori limite biologici - informazioni sulle procedure di monitoraggio - valori di DNEL e PNEC pertinenti per la sostanza ed in relazione allo scenario di esposizione 8.2. Controlli dell esposizione - descrizione delle misure di controllo dell esposizione, ivi compresa quella ambientale, in relazione agli usi identificati - informazioni dettagliate sui dispositivi di protezione adeguati SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali ( compresi odore e soglia olfattiva ) 9.2. Altre informazioni SEZIONE 10: Stabilità e reattività 10.1. Reattività 10.2. Stabilità chimica 10.3. Possibilità di reazioni pericolose 10.4. Condizioni da evitare 10.5. Materiali incompatibili 10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi SEZIONE 11: Informaz. tossicologiche 11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici per ogni singola via di esposizione.. SEZIONE 12: Informazioni ecologiche 12.1. Tossicità 12.2. Persistenza e degradabilità 12.3. Potenziale di bioaccumulo 12.4. Mobilità nel suolo 12.5. Risultati della valutazione PBT e vpvb 12.6. Altri effetti avversi SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto Numero e nome di spedizione onu, classi di pericolo connesso al trasporto, gruppo d imballaggio, pericoli per l ambiente, precauzioni speciali per gli utilizzatori SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela 15.2. Valutazione della sicurezza chimica SEZIONE 16: Altre informazioni Scheda dati di sicurezza estesa Dia 27: se la sostanza risulta: pericolosa (Direttiva 67/548/CEE) PBT o vpvb la valutazione della sicurezza chimica comporta le ulteriori seguenti fasi: a) la valutazione dell'esposizione: - creazione di scenari d'esposizione (o individuazione, ove opportuno, delle pertinenti categorie d'uso e di esposizione) - stima dell esposizione b) la caratterizzazione dei rischi. Pericolo Esposizione Rischio Gli scenari d'esposizione (ove opportuno le categorie d'uso e d'esposizione), la valutazione dell'esposizione e la caratterizzazione dei rischi tengono conto di tutti gli usi identificati del dichiarante. I corrispondenti scenari d esposizione sono riportati in un allegato alla scheda di dati di sicurezza La valutazione dell'esposizione ha lo scopo di stabilire una stima (quantitativa) della dose/concentrazione della sostanza alla quale l'uomo e l'ambiente sono o possono essere esposti. La valutazione prende in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita della sostanza 7
Valutazione del pericolo Valutazione dell esposizione Valutazione del rischio - intrinseca - potenziale -prevalentemente basata su dati di letteratura -prevalentemente basata, per gli aspetti relativi alla salute,su descrittori di dose (es. NOAEL) e funzioni dose-risposta. Fonti informative: -SDS, -RS, PE (Leggi Seveso ), -CSA - CSR (REACH) - Database letterat. (RfD, RfC) - estrinseca -attuale -prevalentemente basata su misurazione e stime modellistiche. -basata su riscontri di valori di concentrazione e/o dose (contaminanti indice.) Fonti informative: - campagne di misura e monitoraggio - stime di ricaduta, migrazione, ecc Valutazione del pericolo Per l ambiente Per la salute PNEC DNEL = (NOAEL/AF) DMEL Ambientale Valutazione dell esposizione per gli scenari considerati PEC (locale e regionale) Umana - in ambiente di lavoro Valori di: - nel consumatore - concentrazione - attraverso l ambiente - dose D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Articolo 223 - Valutazione dei rischi 1. Nella valutazione di cui all articolo 28, il datore di lavoro determina, preliminarmente l eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche; Valutazione del rischio Valutazione della sicurezza chimica (Chemical safety assessment CSA) Valutazione dei pericoli per la salute: tipi di effetto e vie di esposizione 8
Valutazione dei pericoli per l ambiente: comparti e matrici ambientali Elaborazione degli scenari di esposizione Lo scenario d esposizione (ES) rappresenta la base per una stima quantitativa dell esposizione e lo strumento di comunicazione all interno della catena di approvvigionamento. Per fornire una base sufficiente per la stima dell esposizione deve contenere i parametri principali che determinano il rilascio e l esposizione ( determinanti d esposizione). Deve inoltre soddisfare i requisiti degli utilizzatori a valle (DU), che sono i principali destinatari dello scenario d esposizione (ES) attraverso la scheda di dati di sicurezza (SDS) estesa. Il regolamento REACH individua due di questi determinanti variabili che devono essere riportati nello scenario d esposizione: condizioni operative (OC) : azioni, uso di strumenti o stato di parametro che prevale nel corso della fabbricazione o durante l uso di una sostanza e che può avere, come effetto collaterale, un impatto sull esposizione dell uomo e/o dell ambiente. misure di gestione del rischio (RMM): azioni, uso di strumenti o stato di parametro che viene introdotto nel corso della fabbricazione o durante l uso di una sostanza allo scopo di prevenire, controllare o ridurre l esposizione dell uomo e/o dell ambiente. STP = Sewage Treatment Plants Elaborazione degli scenari d esposizione (approccio globale ) Valutazione dell'esposizione ambientale Idealmente, il processo di stima dell esposizione dovrebbe basarsi su misurazioni effettive riguardanti l uso della sostanza in ciascuno scenario. Non sempre tuttavia ciò è possibile. Pertanto, spesso sarà necessario combinare stime dell esposizione reali e basate su modelli. I dati utilizzati per le stime di esposizione devono essere di qualità adeguata e supportati da informazioni sufficienti, in modo tale che essi possano essere considerati attendibili e rappresentativi dei diversi scenari d esposizione. Fonte: ECHA-Guida alle disposizioni in materia d informazione e valutazione della sicurezza chimica - Parte D - Elaborazione di scenari d esposizione Valutazione di qualità dei dati di esposizione ambientale L inserimento di misurazioni dell esposizione nel processo di elaborazione di uno scenario d esposizione deve avvenire alla luce di una serie di considerazioni: i dati sono adeguati per lo scenario in esame, ossia esistono informazioni sufficienti sulle RMM e le OC che erano attuate all epoca in cui sono state fatte le misurazioni? I dati sono supportati da sufficienti informazioni contestuali in maniera tale che sia possibile determinarne la rilevanza per lo scenario in esame? I dati sono stati ottenuti con tecniche di campionamento e analitiche adeguate e capaci di garantire la necessaria sensibilità? Sono disponibili dati in misura sufficiente da poter essere considerati rappresentativi dello scenario d esposizione in esame? Valutazione dell'esposizione nella popolazione stima dell esposizione professionale stima dell esposizione dei consumatori stima dell esposizione mediata dall ambiente Per i dati di misurazione relativi alle concentrazioni ambientali devono essere fatte delle considerazioni aggiuntive: i dati sono stati correttamente assegnati alla scala spaziale appropriata (scala locale o regionale) tenendo conto delle fonti d esposizione e del destino ambientale della sostanza? Si è tenuto conto delle concentrazioni di fondo nel caso di sostanze presenti naturalmente nell ambiente? - per inalazione ( l esposizione può essere dovuta al rilascio diretto o all evaporazione da una matrice liquida o solida ); - dermica ( la sostanza è contenuta in un preparato e/o migra da un articolo ); -orale ( la sostanza contenuta in un prodotto viene accidentalmente ingerita durante l uso consueto o migra da un articolo; 9
Valutazione dell esposizione professionale Valutazione dell'esposizione nella popolazione generale Devono essere determinati i valori di concentrazione delle sostanze chimiche nei media che determinano l introito: Valori PEC (Predicted Environmental Concentration) locali e regionali Concentrazione negli alimenti e quindi i valori di Dosi di sostanza totali assunte dall uomo a livello regionale e locale attraverso l ambiente. Diagramma di flusso per la valutazione dell esposizione mediata dall ambiente In essence, the procedure for the risk assessment for human health of a substance consists of comparing the exposure level(s) to which the population(s) are exposed or are likely to be exposed with the exposure level(s) at which no toxic effects are expected to occur. Where possible, a risk assessment is conducted by comparing the exposure level, the outcome of the exposure assessment, with the No Observed Adverse Effect Level (NOAEL), the outcome of the dose-response assessment. the likelihood of an exposure of the three populations (workers, consumers, people exposed via the environment) to the substance under consideration has to be evaluated. VALUTAZIONEDEL RISCHIO Criteri di accettabilità (D. Lgsl 152/2006) Confronto tra: e Sulla base di : valori di esposizione rilevati (PEC.) concentrazione di inquinanti al punto di contatto dose, introito valori di riferimento relativi a concentrazioni di esposione/dose di inquinanti in condizioni di assenza/livello minimo di rischio (PNEC - DNEL ) criteri di accettabilità Sostanze non cancerogene Si applica il criterio del non superamento della dose tollerabile o accettabile (ADI o TDI) definita per la sostanza n-esima. (Hazard Index complessivo < 1). Sostanze cancerogene 1x10-6 come valore di rischio incrementale accettabile per ogni singola sostanza 1x10-5 come valore di rischio incrementale accettabile cumulato 10
Criteri di accettabilità (sistema REACH) La valutazione di rischio è basata sul rapporto RCR (Risk characterisation ratios ) Deve, ove possibile, prendere in considerazione : Tutti gliend-points, I diversi gruppi di popolazione esposta, le diverse vie di esposizione e le diverse scale temporali, sia per l ambiente, sia per l uomo. I valori di RCR sono derivati rapportando i livelli di esposizione rispettivamenteper l ambientee per la popolazione con gli appropriati valori PNEC o DNEL Equation E-1). Criteri di accettabilità (sistema REACH) REACH introduce il concetto di controllo adeguato Attraverso un insieme di procedure appropriate (misure di controllo del rischio -RMM-, condizioni Operative -OC, uso di DPI), è possibile ridurre il rischio entro valori al di sotto dei quali la probabilità di effetti avversi per la salute delle persoane o per l ambiente è trascurabile (DNEL, DMEL or PNEC). Per effetti per i quali non sia ipotizzabile l esistenza di valori soglia (es. cancerogeni) non sono identificati valori DNEL. Può comunque essere possible, se i dati lo consentono, derivare dei valoro definiti DMEL (derived minimal effect level), un livello di rischio di riferimento considerato trascurabile (vedi ad. es i valori indicati dal D. LGS. 152 ) : UN ESEMPIO Conclusioni..apprendere, comprendere, applicare razionale scientifico sottostante al Regolamento REACH impatto globale sulla salute delle sostanze chimiche il sistema REACH per la prevenzione ruolo dei Dip. di Prevenzione ASL e dei Dip. Prov. ARPAV gli strumenti offerti dal REACH: - etichettatura - schede di sicurezza (estese) - concetti di pericolo, esposizione, rischio - scenari di esposizione - i parametri operativi (DNEL, PNEC,.) Conclusioni Necessità di: effettuare la vigilanza ordinaria in capo a ciascun Ente/Servizio tenendo conto, secondo criteri di rilevanza in termini di tutela della salute pubblica, dei nuovi strumenti operativi messi a disposizione dal sistema REACH (dati informativi e di sicurezza contenuti nelle etichette, nelle schede di sicurezza ordinarie ed estese ; dati relativi a condizioni di pericolo, di esposizione e di rischio per la salute e per l ambiente per l intero ciclo vita delle sostanze chimiche, ecc ); Grazie per l attenzione programmare ed eventualmente rimodulare l attività dei Servizi del Dipartimento e di ARPAV sulla base dei nuovi principi ed orientamenti espressi dal Regolamento REACH (tutela estesa della salute e dell ambiente, approccio globale ed integrato.): sviluppare in tutti i Servizi del Dipartimento e di ARPAV la capacità di utilizzare in modo integrato gli strumenti offerti dal sistema REACH nella valutazione del rischio per le azioni di tutela della salute della popolazione e dell ambiente, nonché l orientamento al confronto ed alla collaborazione fra Enti/Servizi e portatori di interesse. 11