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Transcript:

copia AUTORITÀ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE CALORE IRPINO DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO Deliberazione n. 28 Processo verbale della seduta del giorno 13.10.2017 Oggetto: Avvio del procedimento per la redazione dei Master Plan per la ristrutturazione delle reti idriche interne dei Comuni afferenti alle Gestioni Salvaguardate di cui alla Delibera dell Assemblea dei Sindaci n. 15/2005 e Delibere Commissariali n. 6/2017 e 9/2017, nonché delle Gestioni in Economia. L anno duemiladiciassette il giorno 13 del mese di ottobre alle ore 11.00 presso la sede dell Autorità di Ambito Calore Irpino, Casa della Cultura V. Hugo, il Commissario Straordinario prof. Giovanni Colucci, nominato con Decreto del Presidente della Regione Campania n 12 del 21.01.2013 ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n 813 del 27.12.2012 per la gestione provvisoria di liquidazione dell Ente. Con la partecipazione del responsabile del Servizio Affari Generali dott.ssa Elisabetta Pallante nonché segretario verbalizzante EMANA il seguente provvedimento

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Premesso che l'ente d'ambito è stato costituito in applicazione della Legge regionale della Campania 97, n. 14, per l'attuazione del Servizio idrico integrato istituito dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36, - sostituita dal Decreto legislativo 06, n. 152, - per il governo dell Ambito Territoriale Ottimale n.1; che l'art. 2, comma 186 bis, della legge 23 dicembre 2009 n. 191, introdotto dall'art.1 comma 1 quinques, della legge 26 marzo 2010 n. 42 ha disposto la soppressione delle Autorità di Ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 con decorrenza dal 31 marzo 2011; che con decreto legge 29 dicembre 2011 n. 116, convertito dalla legge 24 febbraio 2012 n. 14 detto termine, - già prorogato al 31 dicembre 2011 dall'art. 1, commi 1 e 2 del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla legge 76 febbraio 2011, n. 10 e dal DPCM 25 febbraio 201 1, pubblicato sulla G.U. del 31 marzo 2011, è stato prorogato al 31 dicembre 2012, che l art. 1, comma 1- quinques della legge 42/2010 prevede che le Regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza ; che, in attuazione della deliberazione della Giunta Regionale della Campania, n.813 del 27 dicembre 2012, nelle more della emanazione di apposita normativa regionale, con DPGRC n. 12 del 21.1.2013 è stato nominato Commissario Straordinario incaricato dell'ordinaria amministrazione nonché delle procedure di liquidazione del Consorzio obbligatorio istituito con L.R. 14/97 per l'ato 1; che il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la legge regionale n. 15 del 2 dicembre 2015 Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell Ente Idrico Campano (pubblicata sul BURC n 73 del 2 dicembre 2015) con la quale si individua nell Ente Idrico Campano, l ente di governo regionale, deputato a rappresentare gli enti locali nella gestione del SII in un ambito territoriale ottimale che si identifica con l intero territorio regionale. che la Giunta Regionale con Deliberazione n. 885 del 29/12/2015 ha proceduto all approvazione dello statuto dell'ente Idrico Campano, ai sensi dell'art 7, comma 5, della L. R. 15/2015, e dello schema di contratto del Direttore Generale ai sensi dell'art 10, comma 2 lettera n, della medesima L.R. 15/2015 (rettificato con la Delibera della Giunta Regionale n. 107 del 22/03/2016) che a seguito dell adesione dei Comuni (sia diretta che a mezzo Commissari straordinari) si è proceduto, con riferimento al Distretto Calore Irpino, all elezione: il 19 dicembre 2016 dei componenti il Consiglio di Distretto; il 20 febbraio 2017 del Coordinatore di Distretto; l 8 marzo 2017 degli altri due componenti il Comitato Esecutivo il 12 aprile 2017 del Presidente dell Ente Idrico Campano che alla data odierna ancora non sono stati costituiti gli organi dell Ente Idrico Campano né avviati gli uffici, per cui è indispensabile proseguire con le attività commissariali che, ai sensi dell art. 21 co. 9 provvedono all adozione degli atti di ordinaria amministrazione necessari a garantire la continuità delle funzioni

assegnate, dalla normativa nazionale, agli Enti di Governo degli ambiti territoriali ottimali; che a sensi dell art. 149 Piano D Ambito del D.lgs. 152/2006 (TUA), 1. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, l'ente di governo dell'ambito provvede alla predisposizione e/o aggiornamento del piano d'ambito. Il piano d'ambito è costituito dai seguenti atti: a) ricognizione delle infrastrutture; b) programma degli interventi; c) modello gestionale ed organizzativo; d) piano economico finanziario. 2. La ricognizione, anche sulla base di informazioni asseverate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale, individua lo stato di consistenza delle infrastrutture da affidare al gestore del servizio idrico integrato, precisandone lo stato di funzionamento. 3. Il programma degli interventi individua le opere di manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare, compresi gli interventi di adeguamento di infrastrutture già esistenti, necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza, tenuto conto di quella collocata nelle zone montane o con minore densità di popolazione. Il programma degli interventi, commisurato all'intera gestione, specifica gli obiettivi da realizzare, indicando le infrastrutture a tal fine programmate e i tempi di realizzazione. (comma così modificato dall'art. 7, comma 1, lettera b-bis), legge n. 164 del 2014) 4. Il piano economico finanziario, articolato nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario, prevede, con cadenza annuale, l'andamento dei costi dì gestione e dì investimento al netto di eventuali finanziamenti pubblici a fondo perduto. Esso è integrato dalla previsione annuale dei proventi da tariffa, estesa a tutto il periodo di affidamento. Il piano, così come redatto, dovrà garantire il raggiungimento dell'equilibrio economico finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati. 5. Il modello gestionale ed organizzativo definisce la struttura operativa mediante la quale il gestore assicura il servizio all'utenza e la realizzazione del programma degli interventi. 6. Il piano d'ambito è trasmesso entro dieci giorni dalla delibera di approvazione alla regione competente, all'autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. L'Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti può notificare all'ente di governo dell'ambito, entro novanta giorni decorrenti dal ricevimento del piano, i propri rilievi od osservazioni, dettando, ove necessario, prescrizioni concernenti: il programma degli interventi, con particolare riferimento all'adeguatezza degli investimenti programmati in relazione ai livelli minimi di servizio individuati quali obiettivi della gestione; il piano finanziario, con particolare riferimento alla capacità dell'evoluzione tariffaria di garantire l'equilibrio economico finanziario della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati.

che la deliberazione 664/2015/R/Idr Approvazione del metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio MTI 2, ai sensi dell art. 1, si applica a tutti i soggetti che a qualsiasi titolo svolgono uno o più servizi di acquedotto, fognatura e depurazione, anche per una pluralità di ATO e prevede: all art.6 Definizione dello specifico schema regolatorio, che l Ente di governo dell Ambito adotti il pertinente schema regolatorio, composto dall aggiornamento dei seguenti atti: a) il Programma degli Interventi (PdI), che specifica le criticità riscontrate sul relativo territorio, gli obiettivi che si intendono perseguire in risposta alle predette criticità, nonché la puntuale indicazione degli interventi per il periodo 2016-2019, riportando, per l eventuale periodo residuo fino alla scadenza dell affidamento, le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza, ai sensi di quanto previsto dell art. 149, comma 3, del d.lgs.152/06; b) il Piano Economico-Finanziario (PEF), composto da Piano tariffario, Conto economico e Rendiconto finanziario, che prevede con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l andamento dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa, con esplicitati i connessi valori del moltiplicatore tariffario e del vincolo ai ricavi del gestore; c) la Convenzione di gestione, contenente le modifiche necessarie a recepire la disciplina introdotta con il MTI-2; Considerato che le Delibere 643/2013/R/Idr (MTI) e 664/2015/R/Idr (MTI2), individuano per il primo e secondo periodo regolatorio, gli interventi specifici di settore che i Gestori del S.I.I. intendono realizzare in detto periodo (Piano degli Interventi 2016-2019); che tali Piani degli interventi si inquadrano come piani attuativi di settore, rispetto al Piano d Ambito, approvato dall Assemblea dei Sindaci il 21/12/2012 giusta delibera n. 20; che lo stesso MTI e MTI2, prevedono il riconoscimento in tariffa, mediante opportuna rendicontazione e validazione dei dati Economici-Finanziari, degli interventi realizzati sulle infrastrutture di settore e degli investimenti della stessa gestione caratteristica; che fermo restando le attività già pianificate all interno delle proposte tariffarie redatte per i gestori salvaguardati, Acquedotto Pugliese s.p.a., Ge.Se.Sa. s.p.a. ed Alto Calore Servizi s.p.a. è possibile, in sede di verifica biennale, rendicontare eventuali investimenti realizzati con contributi a fondo perduto sulle infrastrutture gestite; che i Gestori in economia del SII possono essere individuati quali destinatari di Finanziamenti pubblici, Regionali o Statali, per la realizzazione di interventi sulle infrastrutture primarie del SII da loro gestite. che lo stato di emergenza idrica, verificatosi per l eccezionale siccità che ha coinvolto l intera Regione tutt ora persistente sul territorio dell ATO Calore Irpino, ha attivato, al più alto livello Regionale, un tavolo interistituzionale per la risoluzione e riduzione dei disagi recati all utenza dalla persistenza di tali fenomeni. che le deficienze infrastrutturali emerse, già evidenziate peraltro nel PDA 2012 redatto da questo Ente, richiedono per la loro risoluzione un impegno finanziario consistente non sostenibile dalle gestioni tecniche dei Soggetti operanti nel SII anche in considerazione dei limiti imposti, ad ognuno di essi, dall AEEGSI in termini di aumenti tariffari.

che la programmazione quadriennale degli interventi di settore, inclusa nelle proposte tariffarie redatte per il periodo regolatorio 2016-2019, considerata l entità degli investimenti necessari, beneficerebbe di uno strumento programmatico di revisione, attuativo del Piano D Ambito, che disamina la risoluzione delle criticità di sistema su un periodo di breve-medio termine, ovvero almeno fino al termine del terzo periodo regolatorio 2020-2024. che nelle more della costituzione ed operatività degli uffici dell Ente Idrico Campano, ai sensi dell art. 21 co. 9 della Legge Regionale N. 15/2015, è necessario dotare i Gestori Salvaguardati presenti sul territorio di uno strumento operativo utile alla richiesta di finanziamenti Regionali, Statali o Europei tramite un attività interna di programmazione della spesa per investimenti e di valutazione preventiva dei progetti, ai sensi dell art. 113 della D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., denominata Master Plan per la ristrutturazione delle reti idriche interne che al fine di garantire i principi di imparzialità, correttezza e obbiettività, in strumenti utili a valutazioni tecniche per l assegnazione di risorse finanziarie pubbliche a fondo perduto, è opportuno supportare i Master Plan con indici di misura delle criticità, dei singoli gestori, omogenei e confrontabili per l individuazione delle priorità di investimento tra gestioni, nonché con parametri di misura interni per la definizione delle priorità di intervento all interno dello stesso perimetro gestionale. che lo sviluppo di una attività ad elevato grado di complessità di questo tipo, da parte dei dipendenti dell Ufficio Tecnico, rientra tra quelle beneficiarie dell incentivo di cui all art. 113 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. A tal fine si sottoscriverà, con i Soggetti Attuatori individuati, specifico Accordo Quadro, con il quale gli stessi si impegneranno a trasferire, per ogni singolo intervento o stralcio finanziato, l ammontare dell incentivo destinato alla compensazione economica delle attività specialistiche espletate dall Ufficio tecnico di questo Ente, a valere sullo stanziamento individuato per la realizzazione delle opere. che l incentivo legato al Fondo Incentivante per le Funzioni Tecniche, sarà riconosciuto ai i dipendenti secondo i tempi e le modalità previste dal Regolamento per la Ripartizione del fondo per funzioni Tecniche e l innovazione di cui all art. 113 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i. adottato con Delibera del Commissario Straordinario n. 26 del 05/10/2017. Visti lo Statuto dell Ente; Il Regolamento di Contabilità dell Ente; Regolamento per la Ripartizione del fondo per funzioni Tecniche e l innovazione di cui all art. 113 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i. DELIBERA Per quanto in premessa indicato, che si intende riportato nel presente dispositivo: 1. Di avviare, per le ragioni evidenziate in premessa, un attività interna di programmazione della spesa per investimenti e di valutazione preventiva dei progetti, consistente nella redazione dei seguenti studi specialistici, a valere per ogni Gestore Salvaguardato, denominati:

a. Master Plan per la ristrutturazione delle Reti Idriche Interne: i. Acquedotto Pugliese s.p.a. ii. Ge.Se.Sa s.p.a. iii. Alto Calore Servizi s.p.a. iv. Consorzio Fragneto L Abate e Fragneto Monforte; v. Solofra Servizi s.p.a. (ex Irno Service) vi. Gestori in Economia del SII 2. di dare mandato al Direttore Generale di disporre Atto di incarico Interno, ai sensi dell art. 5 del Regolamento per la Ripartizione del fondo per funzioni Tecniche e l innovazione di cui all art. 113 del d.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., ai funzionari tecnici in esercizio presso l AATO Calore Irpino, individuando quale Responsabile del Procedimento e coordinatore del Gruppo di Lavoro l Ing. Antonio Iannaccone. 3. Dare atto che, in considerazione dell'elevato grado di complessità delle attività previste per i dipendenti dell Ufficio Tecnico dell'aato, le stesse saranno finalizzate alla sottoscrizione di uno specifico Accordo Quadro, con il quale i Soggetti Attuatori individuati si impegneranno a trasferire, per ogni singolo intervento o stralcio finanziato, l ammontare dell incentivo destinato alla compensazione economica delle attività specialistiche espletate dall Ufficio tecnico di questo Ente, a valere sullo stanziamento individuato per la realizzazione delle opere. 4. dare atto che le somme, stanziate e versate dai Gestori a seguito della convenzione di cui al precedente punto 3), confluiranno nel Fondo di cui al Regolamento per la Ripartizione del fondo per funzioni Tecniche e l innovazione di cui all art. 113 del d.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., adottato con Delibera del Commissario Straordinario n. 26 del 05/10/2017, per i successivi adempimenti. 5. dare mandato al responsabile del Servizio Economico Finanziario di predisporre appositi capitoli di entrata e spesa nel Bilancio dell Ente in relazione alle somme che saranno stanziate o versate dai Gestori a seguito della citata convenzione.

Il Responsabile del Servizio in ordine alla regolarità tecnica (art.49 del Tuel/dlgs 267/2000) è di parere: FAVOREVOLE Avellino, lì 13.10.2017 Il Direttore Generale f.to -Dott. Carlo Tedeschi =================================================================== Il Responsabile della ragioneria in ordine alla regolarità contabile (art.49 del Tuel/dlgs 267/2000) è di parere: FAVOREVOLE Avellino, lì Il responsabile del Servizio Economico-Finanziario dott. Giuseppe Giannetti ==================================================================== ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA ai sensi del 4 comma dell art. 151 del Tuel/dlgs Legge 267/2000 - impegno - intervento IL RESPONSABILE DEL SETTORE ECONOMICO-FINANZIARIO

Il segretario della seduta Il Commissario Straordinario f.to - Dott.ssa Elisabetta Pallante f.to - prof. Giovanni Colucci RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE Il presente processo verbale è stato affisso all Albo Pretorio il 18.10.2017 e vi rimarrà per 15 (quindici) giorni successivi fino al 02.11.2017 IL RESPONSABILE DELL AFFISSIONE f.to- dott.ssa E.Pallante IL SEGRETARIO Dichiaro di aver tenuto affisso all Albo Pretorio il presente processo verbale per il periodo su indicato. Avellino Il Responsabile dell affissione